martedì 28 dicembre 2021

“Teseo Evolved Weapon System Mk2/E: SISTEMA MISSILISTICO ANTINAVE A LUNGO RAGGIO CON CAPACITÀ DI ATTACCO TERRESTRE E DIFESA COSTIERA



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Si vis pacem para bellum “

Il “TESEO” MK2/Evolved è un sistema missilistico, allo stato dell’arte: 
  • “ogni-tempo”, 
  • di giorno e di notte, 
  • con segnale radar basso ed ECCM avanzato,
  • pianificatore di missioni avanzato per operare in scenari congestionati con STOT per saturare i sistemi di difesa nemici,
  • sezione della testa di homing a doppia modalità,
  • pacchetto letale scalabile all'avanguardia per controllare l'effetto e ridurre i danni collaterali.


Il sistema d'arma Teseo Mk2/E di nuova generazione è la risposta alla necessità operativa per l'imbarco a bordo di navi da guerra e la difesa litoranea costiera, in grado di affrontare l'evoluzione delle minacce. Progettato e messo a punto sull’eredità del Teseo Mk2/A, il nuovo missile incarna tecnologie all’avanguardia, doppio ruolo e in scenari marittimi e terrestri. Rappresenta un punto di riferimento evolutivo per tutti i missili antinave a lungo raggio, aggiungendo la capacità di operare contro bersagli in profondità, in ambito costiero e nella terraferma, riducendo il tempo di reazione a pochi secondi in condizioni completamente controllate, dalla preparazione della missione all'ingaggio del bersaglio.




CARATTERISTICHE TECNICHE:
  • Peso: 700kg (inizio fase di crociera),
  • Lunghezza: < 5 m (< 5,5 m nel contenitore di lancio),
  • Portata: > 350+ km,
  • sezione della testa homing dual-mode all'avanguardia che include sia un nuovo cercatore RF coerente con capacità ECCM che un sensore EO per un impegno ad alta precisione, per bersagli marittimi e terrestri.

Il nuovo sistema di guida include un'innovativa pianificazione della missione che fornisce un tempo di reazione rapido con una soluzione di sparo automatico, mentre i parametri della missione pianificata sono regolabili dall'operatore del sistema d'arma in base all'immagine tattica in tempo reale. Può contare su un sistema di collegamento dati bi-direzionale per il controllo della missione fino alla fine dell'ingaggio, per consentire l'aggiornamento e la riassegnazione del bersaglio e/o l'interruzione della missione.
L’arma ha un'elevata velocità di crociera subsonica e una manovrabilità terminale ad alto numero di G con una portata effettiva superiore ai 350 km in modalità sea-skimming. Il missile utilizza un sistema di navigazione INS/GPS integrato e radio-altimetro completamente autonomo con capacità di scrematura del mare auto-adattata e capacità di volo via terra. Fornisce un effetto letale attraverso un'efficace testata esplosiva semi-perforante e scalabile.
Mbda, il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa di proprietà congiunta tra Airbus e BAE Systems, con il 37,5% di azioni ciascuna, e Leonardo, con il restante 25%, ha confermato ai media che fornirà alla Marina Militare Italiana il nuovo missile da crociera Teseo Evolved Weapon System, denominato Teseo Mk2/E. Questo sistema di nuova generazione si basa sulla nota famiglia Teseo, conosciuta in tutto il mondo inizialmente come Otomat, e permetterà un sostanziale miglioramento delle capacità antinave della nostra Forza Armata.
Il Teseo Mk2/E, si legge nel comunicato dell’azienda, sarà in grado di contrastare efficacemente bersagli sia marini che terrestri a lunghissimo raggio ed eserciterà autonomamente il pieno controllo della missione durante il volo missilistico. Il sistema integrerà un’innovativa pianificazione della missione e un nuovo seeker a radio frequenza, con opzioni per funzionalità e capacità aggiuntive nel prossimo futuro. Il missile stealth è la risposta a minacce in continua evoluzione, che generano la necessità di implementare nuovi requisiti operativi ed è il risultato delle attività tecniche e programmatiche che Mbda e la Marina Militare Italiana hanno portato avanti congiuntamente negli ultimi tre anni, sviluppando il concetto di questo avanzato sistema.
Il missile di nuova generazione sub-sonico equipaggerà i cacciatorpediniere di nuova generazione Ddx e potrebbe sostituire la precedente versione Mk2/A a bordo delle fregate classe Fremm e Orizzonte tramite retrofit. I nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura classe “Raimondo Montecuccoli”, sono già predisposti per una eventuale futura installazione del Teseo Mk2/Evo. 
Nel mercato degli armamenti antinave il Teseo Mk2/E rappresenterà un nuovo standard grazie alle sue altissime prestazioni e sarà pronto per essere adattato anche alle esigenze dei clienti internazionali.
Eric Béranger, amministratore delegato di Mbda, ha dichiarato di voler “rivolgere un ringraziamento speciale alla Marina Militare Italiana, ai team governativi e di Mbda che, nonostante le criticità affrontate a causa dalla pandemia, hanno lavorato instancabilmente per dare vita a questo importante contratto. Tutta Mbda considera il Teseo Mk2/E un programma molto significativo e sarà pienamente impegnata per il buon esito di questo nuovo sviluppo che si basa su una linea di prodotti molto apprezzata in tutto il mondo e, nel tempo, supporterà a lungo l’attrattiva dei nostri prodotti navali sui mercati esteri”.
Lorenzo Mariani, Executive Group Director Sales and Business Development e Managing Director per Mbda Italia, ha affermato che “il Teseo Mk2/E è stato definito e progettato grazie ad un’intensa collaborazione tra Marina Militare italiana e Mbda. Questo nuovo missile antinave segnerà un cambiamento radicale nella famiglia Otomat/Teseo e starà al passo con le minacce, che sono in continua evoluzione. Presenterà inoltre funzioni avanzate a supporto delle operazioni della Marina italiana, aumentando significativamente la flessibilità e il valore operativo delle sue navi di superficie che ne saranno dotate. Questo contratto aiuterà anche a sostenere competenze di alto livello in un dominio di eccellenza dell’industria italiana della difesa e contribuirà a garantire la sostenibilità della nostra azienda e dei suoi fornitori, nonché i suoi livelli occupazionali in Italia negli anni a venire”.
Il nuovo missile da crociera risulta avere un “seeker a doppia via”, con canale radar per l’ingaggio delle unità di superficie, e canale Sal (Semi Active Laser), per l’ingaggio di bersagli terrestri collocati nella fascia costiera: si tratta di una novità per la nostra Marina Militare, che, lo ricordiamo, non è dotata di missili da crociera per attacco terrestre. A ben vedere il Teseo Mk2/E (o Evo) non è a tutti gli effetti predisposto per l’attacco in profondità, come i noti vettori Tomahawk o Scalp Naval, ma si può definire come un vettore per il light strike, ovvero in grado di fornire supporto diretto in occasione di operazioni anfibie, o per il contrasto alle bolle A2/Ad avversarie andando a colpire, cioè, batterie di missili antinave basati a terra oppure sistemi radar nemici: una capacità sempre più fondamentale nel contesto strategico globale, dove “fioriscono” bolle di interdizione aeronavale in punti strategici del globo da parte di potenze avversarie ostili.
Il missile sarà inizialmente dotato di un canale radar in banda Ku derivato da quello del Marte ER (Extended Range), un missile antinave costruito ora sempre da Mbda (ma di progetto originale tutto italiano) in grado di essere lanciato da diverse piattaforme (aeree, terrestri e navali) con una gittata superiore ai 100 km e profilo di volo sea skimming (ovvero in grado di volare “a pelo d’acqua”), ma l’obbiettivo è arrivare allo sviluppo, mediante gli opportuni investimenti, ad un canale Aesa coerente. 



Un passaggio fondamentale qualora l’Italia decidesse di entrare a piano titolo nel programma franco-britannico “Fc/Asw”, per lo sviluppo di armi antinave/attacco terrestre di nuova generazione con le quali rimpiazzare i vettori attualmente in esercizio come gli Storm Shadow/Scalp o Exocet.
Il mock-up scala 1:1 del missile antinave, contro-costa e da difesa costiera MBDA Teseo Mk2/E con capacità di attacco terrestre è stato presentato durante la Fiera navale Seafuture. Alla cerimonia erano presenti il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e Lorenzo Mariani, Direttore Esecutivo del Gruppo Vendite e Business Development e Amministratore Delegato MBDA Italia, alla presenza di rappresentanti di aziende ed istituzioni nazionali e internazionali della Difesa.
MBDA-Italia ha ricevuto un contratto alla fine di novembre 2020, che comprende: 
  • la progettazione, 
  • lo sviluppo, 
  • il collaudo, 
  • la qualificazione 
  • e l’industrializzazione del nuovo sistema d’arma come parte della prima fase del programma.
Il nuovo missile è in fase di sviluppo, e in futuro sarà prodotto, da MBDA Italia presso il centro di eccellenza dei sistemi d’arma a La Spezia, che in passato ha dato vita e supporto alle famiglie di missili Otomat, Marte Mk2 e più recentemente Marte ER. Le altre due sedi di MBDA Italia, Roma e Fusaro, sono coinvolte nello sviluppo del sistema di guida e della sistemistica elettronica.

Il Teseo non è una nuova piattaforma, infatti deriva dalla piattaforma OTOMAT degli anni ’70. Il Teseo è l’evoluzione dell’OTOMAT, e deriva dal Teseo Mk2 in sviluppo dal 2006.

Il precedente OTOMAT

La famiglia OTOMAT è stata sviluppata negli anni 60 e 70. Doveva essere un miglioramento rispetto ai missili tedeschi e francesi, Exocet e Kormoran che erano propulsi da razzi, e quindi avevano una gittata limitata ed una testata non molto potente. Questo valeva soprattutto per il tedesco Kormoran.
Per evitare i problemi che questi due missili avevano, venne scelto il sistema di propulsione turbofan che permette di portare il doppio di combustibile utile, in quanto a differenza del motore a razzo, non deve portare l’ossidante con se, ma solo il combustibile. Questo comporta a una gittata doppia del missile. Infatti, il Kormoran ha una massa di 600 kg, una velocità di mach 0.9 (300 m/s) e una gittata di 20/30 km. Il primo OTOMAT aveva una massa di quasi 800 kg, una velocità di 310 m/s e una gittata di 200 km.
I primi OTOMAT avevano però problemi con la guida attiva che funzionava attraverso l’illuminazione laser o radar dell’obbiettivo. Di conseguenza, per effetto della curvatura terrestre, il sistema di guida risultava inefficace oltre i 60/70 km. Per questo motivo poco dopo l’introduzione del primo OTOMAT si sviluppò una nuova versione, l’OTOMAT mk2, per risolvere questo problema.
Attraverso questa nuova versione, si risolse il problema attraverso un data link eseguito da un elicottero in volo. È interessante come il concetto di Spotter aircraft usato sugli incrociatori e corazzate fino alla Seconda guerra mondiale sia ancora utile. Inoltre, questo nuovo OTOMAT utilizza ali ripiegabili, per poter avere più missili nei contenitori imbarcati, oppure per portarne dove non ci fosse lo spazio sufficiente.

Il Teseo MK2/Evolved

L’ultima evoluzione di questo missile è il Teseo MK2/E, dove la E sta per EVO. Questo missile è stato costruito e aggiornato pensando ai nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura della Marina Militare. Queste navi, infatti, sono state costruite pensando già all’uso dei nuovi Teseo MK2/E. La MBDA ha anche anticipato che potranno essere modificati per soddisfare i requisiti di diversi operatori. Questo serve per sottolineare la flessibilità di questo sistema d’arma, suo punto di forza.
Come le precedenti versioni di questo missile rimane sea-skimming. Questo serve per evitare al missile il rischio di essere invisibile ai radar quindi di evitare anche di essere abbattuto. Per mantenere la giusta altezza dal livello delle onde è dotato di un radar altimetro; inoltre, il sistema è adattabile, in caso di ostacoli può deviare la corsa o variare l’altezza di volo. L’arma è significativamente più leggera dei suoi progenitori, fermandosi a 700kg (quasi un quintale in meno). Anche la sua gittata è notevolmente aumentata, riuscendo ad arrivare a colpire un obbiettivo a più di 350+ km di distanza. Visto lo scenario in cui questo missile si troverà ad operare, quello dei moderni teatri di conflitti, anche la sua tecnologia è stata implementata: avrà la possibilità di utilizzare due diversi sistemi di autoguida nella testata del missile. Una sarà a ricerca a frequenza radar, per guida attiva a radar, che sarà dotata anche di ECCM (Electronic counter countermeasures) per evitare che le contromisure elettroniche lo rendano inutilizzabile. Inoltre utilizza un sensore elettro ottico per la ricerca ottica o laser, se dovesse essere necessario un uso di questo missile in zone che richiedano una maggiore precisione.
Sarà anche un'arma ad interim però anche se molti pensano che 400+km non siano abbastanza, dispiace che non sia stata prevista una versione utilizzabile da sottomarini in immersione, sia lanciabile da camera siluri che eventualmente in contenitori stagni.
Dopo tutto se pensate al Mediterraneo o Mediterraneo allargato, nell'area nordafricana non si trovano molti obbiettivi strategici a oltre 350+km nell’entroterra…

Le tecnologie che saranno sviluppate nell’ambito del programma, in particolare legate al sistema di guida radar - che nei piani di MBDA e della Marina Militare, fondi permettendo, porterà al lavoro congiunto di MBDA con Leonardo per realizzare un sistema con antenna AESA a scansione elettronica attiva e sistema di elaborazione dei segnali di ultimissima generazione: le relative indispensabili tecnologie potranno essere messe a fattore comune per contribuire a programmi internazionali estremamente avanzati, come il programma FC/ASW per una nuova famiglia di sistemi missilistici antinave/strike terrestre che attualmente comprende soltanto la Francia e la Gran Bretagna. Presso il sito di La Spezia, sono previste a breve assunzioni che porteranno ad un incremento dei livelli occupazionali del 26% rispetto alla forza lavoro del 2019. Il programma per il nuovo missile Teseo Mk2/E contribuirà al supporto a tale trend, così come vi saranno incrementi anche sugli altri siti. MBDA Italia ha oltre 1.500 dipendenti, di cui oltre il 50% nel sito principale di Roma. MBDA ha un asse molto forte con Leonardo - azionista italiano di riferimento - con cui secondo quanto dichiarato dallo stesso a.d. di MBDA Italia, viene attuata una condivisione tecnologica su tutti i fronti: “Abbiamo così una situazione di "win-win" sul mercato italiano ed estero, e il contratto firmato in Qatar ne rappresenta un significativo esempio”. Sui sistemi navali e terrestri, “abbiamo poi una collaborazione storica con Francia e Regno Unito: in questi mesi è in atto la finalizzazione di diverse tranche contrattuali che porteranno a un completo rinnovamento di questa famiglia di prodotti.

(Fonti delle notizie: Web, Google, Analisidifesa, “maricue”, MBDA, Insideover, Forumfree, themetelegraph, Wikipedia, You Tube)






























 

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