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giovedì 9 maggio 2024

REGIA AERONAUTICA ITALIANA 1934 - 1943: il Savoia-Marchetti S.74, soprannominato dagli equipaggi “Millepiedi”, fu un quadrimotore di linea ad ala alta prodotto in piccola serie dall'azienda italiana Savoia-Marchetti negli anni trenta.






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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.




Sviluppato dal precedente S.72, era caratterizzato da struttura mista in legno e duralluminio. Venne utilizzato dalla compagnia aerea di bandiera Ala Littoria a partire dal 1935, successivamente, durante la seconda guerra mondiale, venne utilizzato dalla Regia Aeronautica nel ruolo di aereo da trasporto militare.




Sviluppo

I primi disegni relativi ad un ambizioso progetto dell'ingegner Alessandro Marchetti di un grande velivolo da trasporto passeggeri risalgono alla primavera del 1934. Esso riutilizzava elementi comuni ad un altro velivolo progettato precedentemente, l'S.M. 72, da cui prendeva l'alta e a sbalzo, strutturata in legno rivestita da compensato e tela verniciata. La grande fusoliera, costituita da due tronconi poi uniti tra loro, era progettata per offrire ampi spazi interni e grande comfort per gli standard dell'epoca. Aveva una sezione ovoidale con struttura in tubi di acciaio saldati, rivestita in duralluminio tranne per la parte posteriore in tela verniciata, alla quale era collegato un massiccio carrello fisso dotato di ammortizzatori elastici. La cabina di pilotaggio era posizionata sulla parte superiore della fusoliera, in posizione avanzata, dove trovavano posto i due piloti in posizione affiancata, un marconista e un motorista. Quest'ultimo poteva accedere ai motori direttamente dalla cabina, in caso di necessità anche durante il volo, grazie ad un passaggio ricavato nella struttura delle ali. La lussuosa cabina dei passeggeri aveva da 20 a 27 posti a sedere disposti su 3 file, era dotata di bar e toilette, di una serie, nel piano sottostante, di vani bagagli accessibili dall'esterno e consentiva un'ottima panoramica esterna grazie ad una fila ininterrotta di finestrini.
La propulsione era affidata a 4 motori, inizialmente dei Piaggio P.X R da 700 hp con eliche metalliche tripala SAI a passo variabile in volo, poi sostituiti, nel 1937, dai più potenti Alfa Romeo 126 RC.34 da 780 hp.
In tutto vennero realizzati solamente 3 esemplari:
  • I-URBE, numero di costruzione 21001 e MM.424, immatricolato il 26 marzo 1935.
  • I-ALPE, n.c. 21002 e MM.425, immatricolato il 31 maggio 1935.
  • I-ROMA, n.c. 21003 e MM.423, immatricolato il 13 dicembre 1935, dotato di motori Bristol Pegasus III da 845 hp, e riconoscibile dalle capottature dei motori più strette.

Impiego operativo

Civile

Questo imponente velivolo, quasi l'equivalente di un Jumbo per l'epoca, entrò a far parte della flotta della neonata Ala Littoria la quale, in collaborazione con l'Air France, il 18 luglio 1936 inaugurò un servizio giornaliero di collegamento tra Roma e Parigi via Marsiglia. Tuttavia l'avvento di velivoli più veloci dall'autonomia più elevata li resero superati per i collegamenti internazionali e li relegarono, nel 1938, a compiti di collegamento tra l'Italia e la Libia, comprendendo varie città sia lungo la costa che all'interno. Durante questo periodo gli aerei portarono contemporaneamente la doppia immatricolazione civile e militare e I-ROMA acquisì la sigla T2-6 indicante il campo T2 di Tobruk dove avevano sede.


Militare

Con l'entrata in guerra da parte dell'Italia i tre S.74 vennero militarizzati passando nei ranghi del Comando Servizi Aerei Speciali. Il 16 giugno 1940, ridipinti con la livrea mimetica e modificati con l'adozione di panche laterali nella fusoliera, furono reimmatricolati in MM.60364, MM.60365 (I-ROMA) e MM.60366, quindi presi in carico dalla 616ª Squadriglia Trasporti. Successivamente vennero trasferiti presso il Comando Aeronautica Libia settore Est che faceva capo alla base aerea di Berka a Bengasi e presi in carico dalla 604ª Squadriglia ricevendo le immatricolazioni 604-8 (I-URBE), 604-9 (I-ROMA) e 604-11 (I-ALPE).
Da questo momento si ritrovarono nel pieno delle operazioni belliche, impegnati a rifornire le oasi a ridosso del confine libico-egiziano, in particolare Giarabub e Cufra, quindi nelle operazioni di sfollamento dei civili dalla Cirenaica.
Le avverse sorti del conflitto costrinsero la 604ª Squadriglia a ripiegare senza perdite e nel febbraio 1941 il 604-9 lasciò la base di Berka per Castel Benito, vicino a Tripoli; da quel momento si susseguirono missioni di trasporto di profughi e feriti a quelle di rifornimento di carburante e viveri, soprattutto per la 132ª Divisione corazzata "Ariete". Dall'agosto del 1941, a causa di un attacco del 604-8 da parte di un Bristol Blenheim della RAF a nord di Pantelleria, i collegamenti furono effettuati solo di notte per evitare ulteriori spiacevoli incontri con i caccia nemici.

La distruzione degli esemplari

Nessuno dei tre S.74 riuscì a sopravvivere alle sorti del conflitto.
Il primo dei tre S.74 a rimanere distrutto fu il 604-11. Partito da Castel Benito il 23 ottobre 1941 per la base aerea di Gerbini con ai comandi il mar. pil. Franco Ferrari e con 26 tra civili e militari a bordo, a causa della scarsa visibilità dovuta a nuvole basse finì per urtare una montagna nei pressi di Licodia Eubea, senza aver superstiti.
Il secondo S.74, il 604-8, andò distrutto assieme ad altri numerosi velivoli durante il pesante bombardamento e mitragliamento dell'aeroporto di Castel Benito il 2 novembre 1941.
Il 609-9 sopravvissuto resistette prima ad un incidente con un CANT Z.1007bis della 59ª Squadriglia sulla base di Castelvetrano, poi ad un mitragliamento (oltre 60 colpi a segno) da un Bristol Blenheim. Nell'estate del '42 svolse un'intensa attività tra Derna e Bu-Amud verso Fuka (nei pressi di El Alamein), dove in 9 voli trasportò 373 paracadutisti della Folgore con relativo armamento. Dopo un'ulteriore danneggiamento da parte della contraerea nemica venne riportato a Castel Benito e nel gennaio del 1943 terminò i suoi compiti di rifornimento alle truppe per rientrare in patria all'aeroporto di Roma-Centocelle. Giunto in Italia passò al Gruppo Complementare del C.S.A.S., e fu su questo aeroporto che in data 19 luglio 1943 venne gravemente danneggiato dal bombardamento americano su Roma.

Primati

Il 22 dicembre 1937 l'S.74 I-ROMA, opportunamente alleggerito per l'impresa, stabilì il record mondiale di velocità in circuito chiuso di 1.000 km e con carico di 10 t alla velocità di 322,089 km/h. Il 26 gennaio 1938 venne restituito alla Savoia-Marchetti per il ripristino alle condizioni di volo normali.

Utilizzatori:
  • Civili - Italia - Ala Littoria
  • Militari: Italia - Regia Aeronautica.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)


























 

martedì 7 maggio 2024

US NAVY: l’italiana Leonardo sta attivamente collaborando con la statunitense Textron Aviation Defense per offrire il suo velivolo da addestramento M-346N (navalizzato) per il programma Undergraduate Jet Training System (UJTS).






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senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.




L'attuale velivolo da addestramento della US NAVY, il T-45 Goshawk, è entrato in servizio nel 1991 e negli ultimi anni ha riscontrato numerosi problemi tecnici. Nel settembre 2023 l’US Navy ha rilasciato una richiesta di informazioni per il programma denominato UJTS.
Lo sforzo congiunto dell’italiana Leonardo e della statunitense Textron per proporre l'aereo M-346N nel programma di addestramento della Marina statunitense offre un programma integrato per addestramento comprovata ed efficiente in sostituzione del T-45.


La collaborazione tra Leonardo e Textron è in grado di offrire una soluzione “a basso rischio” per il concorso Undergraduate Jet Training System (UJTS) della Marina degli Stati Uniti (USN) per sostituire il problematico addestratore T-45 Goshhawk, hanno detto a Shephard rappresentanti dell'azienda  in una recente intervista.
I documenti di bilancio della US NAVY per l’anno fiscale 2025, pubblicati il mese scorso, insieme a una richiesta di proposta (RFP) non ufficiale, indicavano che il servizio potrebbe iniziare ad acquistare addestratori di jet sostitutivi nel 2026. Una RFP ufficiale potrebbe essere rilasciata alla fine del 2024 o all’inizio del prossimo anno.
Nel tentativo di sostituire i datati addestratori T-45, lo scorso agosto la US NAVY ha emesso una richiesta di informazioni per quello che è stato ufficialmente soprannominato "Undergraduate Jet Training System (UJTS)". E’ programmata l’acquisizione di un minimo di 145 trainer e l'aggiudicazione del contratto nel 2026.
Gran parte della tesi del team Textron-Leonardo è che l'M346 non è solo un jet, ma è legato a un’intero programma di formazione già utilizzato su scala globale, compreso l'addestramento internazionale dei piloti dell'F-35. 
Italia, Polonia, Singapore, Israele, Grecia e Qatar sono tutti operatori dell’M-346 – e tutti tranne il Qatar sono operatori attuali o previsti dell’F-35 Joint Strike Fighter.
“Non è solo l'aereo, è un sistema di simulazione del pull-up per corsi didattici già operativi da tempo. È una modalità di insegnare che è già stato convalidata per i paesi che volano oggi con l'F-35", ha dichiarato Thomas Webster, vicepresidente delle vendite e della strategia globale di Textron Aviation Defense, durante il recente simposio Sea Air Space: "La forza che pensiamo di portare è che passeranno dal contratto all'inizio effettivo della formazione degli aviatori molto più rapidamente di qualsiasi altro concorrente."
In particolare, Webster e un gruppo di dirigenti di Leonardo hanno sottolineato i vantaggi della International Flight Training School, un progetto congiunto tra l’Aeronautica Militare italiana e Leonardo, con sede a Decimomannu, in Italia. La formazione presso quella struttura si basa sull’M346 e un certo numero di operatori F-35 attuali o futuri – tra cui Giappone, Germania, Singapore, Austria, Canada e Regno Unito – prendono parte ai corsi di formazione della scuola.
Pur avvertendo che la RFP finale della US NAVY non è ancora stata pubblicata, Webster ha affermato che dovrebbero essere necessarie solo "piccole modifiche" per trasformare l'M346 in quello che le aziende stanno proponendo come "M346-N".
Ad esempio, l’M346 è ora in grado di eseguire esercitazioni di atterraggio su una portaerei – fondamentalmente, operazioni touch-and-go a terra che dovrebbero simulare l’atterraggio su una portaerei. Ma la recente RFI della Marina ha affermato che il jet deve essere in grado di eseguire 35.000 esercitazioni di questo tipo durante la vita dell'aereo, il che potrebbe richiedere un rafforzamento del carrello di atterraggio del velivolo.
Poi c'è l'aggiornamento del software per adattarlo alla versione più recente della Marina statunitense del suo sistema Precision Landing Mode per gli atterraggi sulle portaerei. Tuttavia, finché non verranno scritti i requisiti finali, resta da vedere esattamente cosa dovrebbe fare il team offerente.
Textron Aviation Defense fungerà da appaltatore principale del progetto, lo ha ribadito Tommaso Pani, vicepresidente senior per il marketing e le campagne strategiche della Divisione Velivoli di Leonardo, durante l'esposizione marittima globale Sea-Air-Space 2024 della Navy League a National Harbor, nel Maryland in Aprile.
Textron Aviation Defense e il partner Leonardo ritengono che la loro offerta dell'M-346 Master e del sistema di addestramento integrato (ITS) di quest'ultimo offrirà alla Marina degli Stati Uniti una soluzione collaudata e a basso rischio mentre il servizio si prepara a sostituire la sua obsoleta flotta di Boeing Jet da addestramento T-45 Goshawk.
Mentre l’italiana Leonardo fornirà l’aereo – che sarà assemblato in una località americana sconosciuta – Textron Aviation, con sede a Wichita, sta guidando la gara per il requisito UJTS (Undergraduate Jet Training System) della marina come appaltatore principale, sfruttando il suo “rapporto di addestramento profondo” con l’aereo USN, afferma Tom Webster, vicepresidente delle vendite dell'unità di difesa.
Webster sottolinea che diverse generazioni di aviatori navali si sono addestrate sui prodotti Beechcraft – un marchio Textron Aviation – tra cui il T-34 Mentor, il T-6 Texan e il T-44 Pegasus, con il T-54A basato sul King Air 260 che entrerà servizio a breve. "L'unica cosa che non abbiamo fatto è il pezzo di addestramento sul jet", dice.
Ma a seguito di un accordo iniziale lo scorso anno, Textron Aviation è “felicissima” di poter offrire l’M-346 alla US NAVY, dice, sottolineando che si tratta “non solo di una piattaforma collaudata, ma anche di un collaudato trainer per aviatori di velivoli Lockheed Martin F-35, Eurofighter Typhoon e Boeing F-15”, grazie al suo utilizzo da parte di Israele, Polonia e Singapore.
"Sappiamo che può fornire il tipo di aviatore addestrato di cui la marina ha bisogno", aggiunge. "Si tratta di una soluzione poco impegnativa e di comprovata capacità, con dati reali a sostegno delle nostre affermazioni."
Egli contrappone la maturità dell'M-346 alla natura “evolutiva” dei suoi rivali per il concorso UJTS: il T-7A Red Hawk della Boeing e il T-50 della Lockheed/Korea Aerospace Industries.
I collaudati ITS di Leonardo, che uniscono formazione dal vivo, virtuale e costruttiva, offrono un altro vantaggio, sostiene.
Nonostante l'origine italiana del caccia, Webster è fiducioso che le regole statunitensi sui contenuti nazionali siano facilmente risolvibili. Con il jet che sarà assemblato negli Stati Uniti, "il più grande pezzo di contenuto americano su cui resta ancora da lavorare" sono i motori Honeywell F124 del modello. Ma con lo spostamento dell’assemblaggio da Taiwan a Phoenix, quella particolare preoccupazione è stata risolta.
“Per noi non è nemmeno vicino; non è in linea. Non siamo preoccupati per questo, siamo a buon punto sul Made in America e realizzeremo la catena di montaggio finale qui negli Stati Uniti”.
I dettagli della “costruzione dell'assemblaggio finale” saranno elaborati nei prossimi mesi, ma gli ingegneri della Textron Aviation hanno recentemente visitato la fabbrica dell'M-346 di Leonardo a Venegono Superiore (VA) “per avere una conoscenza approfondita della linea di produzione”, aggiunge Webster.
Quella “catena di montaggio matura, funzionante e calda” significa che se la marina richiede tempi di consegna accelerati, “Leonardo può consegnare gli M-346 fuori da Venegono oggi” mentre lo stabilimento statunitense è ancora in costruzione. "Credo che per entrambi i nostri concorrenti ciò rappresenterebbe una piccola sfida", afferma.
Nelle richieste di informazioni (RFI) finora rilasciate dalla marina, non vi è alcuna indicazione che la piattaforma UJTS sarà tenuta a effettuare atterraggi di portaerei.
Su questa base, il team Textron Aviation/Leonardo non ha effettuato alcuna analisi ingegneristica per stabilire se l’M-346 possa essere adattato al delicato ruolo: ”Dato che non ce lo hanno ancora chiesto, non stiamo facendo molta ingegneria avanzata per gestire le ipotesi", afferma Webster.
“Una delle cose che fanno le RFI è guidarci lungo una strada particolare per quanto riguarda l'ingegneria. Parte di ciò che ci ha spinto verso l’M-346… è avere un aereo in grado di fare pratica di atterraggio su di una portaerei, ma non necessariamente progettato per andare sulla portaerei”, aggiunge Steve Helmer, responsabile test di volo e dimostrazione pilota per Textron Aviation Defense.
Se la marina dovesse optare per una piattaforma compatibile con la portaerei “questo richiederebbe uno sforzo ingegneristico non banale per valutare l’aereo e quali modifiche dovremmo apportare”, afferma.
Come già detto, attraverso l'UJTS, la US NAVY intende acquisire 149 nuovi velivoli, inclusa una tranche iniziale di quattro esemplari di sviluppo ingegneristico e produttivo. Le prime consegne sono previste nell’anno fiscale 2026, secondo l’ultimo piano di bilancio del servizio statunitense.
I dirigenti di Textron e Leonardo sperano che l'esperienza operativa dell'aereo M-346 dell'azienda italiana li aiuterà a ottenere il diritto di fornire alla Marina degli Stati Uniti il suo addestratore di nuova generazione, hanno detto i dirigenti in una recente intervista.
I due dirigenti hanno annunciato a settembre che avrebbero seguito l'imminente programma di addestramento, che probabilmente li avrebbe messi contro il T-7A della Boeing e il Lockheed Martin-KAI T-50.
Nel 2017 l'USAF ha scelto il Boeing-Saab T-7A come trainer di nuova generazione, anche rispetto all'M346. In teoria, avrebbe senso che i due servizi statunitensi abbiano un addestratore comune, dato che entrambi operano con varianti dell’F-35: avere una flotta da addestramento comune ridurrebbe i costi complessivi.
Webster ha respinto l'idea che la vittoria con l'Air Force di Boeing metta il suo team in vantaggio nella competizione della Marina, in parte a causa dei gravi problemi che Boeing ha avuto con l' avvio del T-7A. "Se la Marina legge i giornali, non sono eccessivamente preoccupato", ha detto ridendo; prima di sostenere che la Marina scelga il T-7A, ci vorranno anni prima delle consegne. In un recente rapporto, un portavoce della Boeing ha riconosciuto alcune “problematiche” con le consegne del T-7A, ma ha ribadito che si stanno facendo progressi.


Leonardo - Textron Aviation M-346N

M-346N È una Proposta di addestratore di jet avanzato basato su portaerei per la competizione UJTS (Undergraduate Jet Training System) della Marina degli Stati Uniti per sostituire il T-45 Goshawk. "ITS" sta per "Sistema Formativo Integrato". Leonardo sta collaborando con Textron Aviation in campo. È in competizione con il Lockheed Martin - KAI TF-50N e una variante navalizzata del Boeing - Saab AB T-7 Red Hawk.
L'M-346 è un aereo a reazione ottimizzato per l'addestramento avanzato dei piloti militari, che offre un'ampia gamma di capacità di addestramento combinate con affidabilità a lungo termine. Cuore di un sistema addestrativo complesso e integrato, l'M-346 è già in servizio presso le forze aeree di Italia, Singapore, Israele, Polonia, Qatar e Grecia.
L’M-346 – un aereo bimotore con sedili tandem con controlli di volo e avionica completamente digitali – è dotato di un sistema di controllo di volo fly-by-wire con ridondanza quadrupla, una moderna interfaccia uomo-macchina con Head-Up Display (HUD) e display multifunzione (MFD), controlli Hands On Throttle And Stick (HOTAS) e funzionalità di sicurezza in volo come il Pilot Activated Attitude Recovery System (PARS). L'M-346 può operare in completa autonomia con l'ausilio della sua unità di potenza ausiliaria (APU).
Il sistema di addestramento è dotato di tecnologia di bordo integrata per simulare l’addestramento tattico – l’Embedded Tactical Training System (ETTS) – consentendo all’aereo di emulare sensori, armi e forze generate dal computer (CGF). Consente inoltre ai piloti di interagire in tempo reale, attraverso un addestramento dal vivo, virtuale e costruttivo (LVC) che prevede velivoli in volo (Live), simulatori (virtuale) e ambienti generati da forza/minaccia generati dal computer (costruttivo).
Completa il sistema il Ground Based Training System (GBTS), che si compone di diversi sistemi di simulazione di volo e missione, corsi multimediali e in aula, sistemi di pianificazione della missione e gestione dell'addestramento, e un servizio di supporto logistico integrato (ILS) che ottimizza la flotta e gestione del simulatore per il massimo utilizzo operativo.
L'ampio inviluppo di volo, l'elevato rapporto spinta/peso e la manovrabilità "spensierata" ad angoli di attacco elevati rendono la manovrabilità dell'M-346 simile a quella degli aerei da combattimento di prossima generazione, come l'Eurofighter Typhoon o l'F-35. Ciò massimizza l'efficacia dell'addestramento e riduce le ore di volo sugli aerei di prima linea.



Caratteristiche generali:
  • Equipaggio: 2
  • Lunghezza: 11,49 m (37 piedi 8 pollici)
  • Apertura alare: 9,72 m (31 piedi 11 pollici)
  • Altezza: 4,76 m (15 piedi 7 pollici)
  • Superficie alare: 23,52 m2 (253,2 piedi quadrati)
  • Peso a vuoto: 4.900 kg (10.803 libbre)
  • Peso lordo: 6.700 kg (14.771 libbre)
  • Peso massimo al decollo: 9.600 kg (21.164 lb) trainer 
  • Capacità carburante: 2.000 kg (4.409 lb) interna
  • Motopropulsore: 2 motori turbofan Honeywell / ITEC F124-GA-200, spinta da 28 kN (6.300 lbf) ciascuno.

Prestazioni:
  • Velocità massima: 1.090 kmh (680 mph, 590 kn) 
  • Velocità massima: Mach 0,95 
  • Velocità di stallo: 176 kmh (109 mph, 95 kn)
  • Non superare mai la velocità: 1.470 km/h (910 mph, 790 kn) / M1.2
  • Raggio d’azione: 1.925 km (1.196 mi, 1.039 nmi)
  • Autonomia di trasferimento: 2.550 km (1.580 mi, 1.380 nmi) con 3 serbatoi sganciabili esterni
  • Autonomia: 2 ore e 45 minuti (4 ore con serbatoi sganciabili esterni)
  • Tangenza: 13.716 m (45.000 piedi)
  • Limiti g: + 8 - 3
  • Velocità di salita: 112 m/s (22.000 piedi/min) 
  • Carico alare: 285 kg/m2 (58 lb/sq ft)
  • Spinta/peso: 0,84.
Armamento:
  • Punti di ancoraggio: disposizioni per un totale di 7 stazioni di piloni (1 × sotto la fusoliera, 4 × sotto l'ala più 2 × estremità alari), in grado di montare fino a 3.000 chilogrammi (6.600  libbre) di carico utile esterno e fino a 3 × 630 litri (140  imp gal; 170  US gal) serbatoi sganciabili esterni(solo sotto la fusoliera e 2 piloni alari interni sono a umido)
  • Pod per armi: Mitragliatrice FN Herstal HMP250 da 12,7 mm
  • Cannone successivo M621 da 20 mm 
  • Missili aria-aria AIM-9 Sidewinder
  • Missile aria-terra AGM-65 Maverick
  • Missili antinave Marte MK-2A
  • Bombe a caduta libera o ritardate Mark 82 da 500 libbre e Mark-83 da 1.000 libbre .
Avionica
  • Radar: radar Grifo-M346 (M-346FA).




Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Jane’s, Shepardmedia,  Flightglobal, Secretprojects,  Breakingdefense, Leonardo, Wikipedia, You Tube)

































 

US NAVY: in data 7 maggio 2024, il DDG USS Zumwalt (DDG 1000) procede verso l'integrazione del Conventional Prompt Strike (CPS) con la rimozione di uno dei suoi Advanced Gun System (AGS), considerati da tempo non idonei nel rapporto costo/efficacia.

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