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La Kriegsmarine
La Kriegsmarine /ˈkʀiːksmaˌʀiːnə/ (in tedesco: Marina da Guerra) era il nome della Marina militare tedesca durante la seconda guerra mondiale, erede della Kaiserliche Marine.
Il trattato di Versailles aveva imposto rigorosi limiti alla marina tedesca e le aveva proibito la progettazione e realizzazione di sommergibili, portaerei, aerei navali e artiglieria costiera pesante; il dislocamento delle nuove navi non poteva superare le 10.000 tonnellate. Ma il 18 giugno del 1935 fu firmato il trattato navale anglo-tedesco che, pur limitando la forza della marina tedesca al 35% di quella inglese, permetteva alla Germania di avere sommergibili e altri tipi di navi che il trattato di Versailles le aveva proibito.
Nel 1937 ebbe così inizio un ambizioso piano di costruzioni navali (piano Z) e al settembre del 1939 la marina tedesca contava 3 corazzate tascabili, 2 incrociatori pesanti, 6 incrociatori leggeri, 22 cacciatorpediniere, 20 torpediniere e 59 U-Boot. Nel corso del conflitto entrarono in servizio le corazzate Tirpitz e Bismarck, l'incrociatore pesante Prinz Eugen, le navi da battaglia veloci Scharnhorst e Gneisenau e altri 15 cacciatorpediniere.
Alla fine della guerra, la marina militare tedesca subì un forte ridimensionamento dovuto alle limitazioni imposte ai paesi sconfitti. Il riarmo e la riorganizzazione nell'ambito NATO in funzione anti sovietica avverrà dal 1956 con il nome di Bundesmarine.
Sistemi radar imbarcati della Kriegsmarine
In relazione ai radar navali, i tedeschi miser a punto:
- il Seetakt del '36 da 6-10 miglia di portata;
- il FuMo 21 del '39 con portata di 10 miglia su bersagli di superficie e 60 km aerei, antenna da 2x4 m;
- il FuMO 22 del '40 per la scoperta di superficie (13 mg) e aerei per le navi da battaglia;
- il FuMO 24 del '41 con portate da 12 miglia e 80 km per caccia e incrociatori leggeri, antenna rotante;
- il FuMO29 del '42 con impiego da sommergibili con portata di 2,5-3,5 miglia e antenne fisse sulla torretta;
- il FuMO 61 de l'42 con portata di 4-6 miglia, ma con antenna rettangolare;
- il FuMO63 de l'43 da 7-12 mg e 50 km su aerei, per caccia e torpediniere, con antenna rettangolare da 1,5x1,6 m.
Non mancarono poi i sistemi ECM passivi: per esempio, i ricevitori radar passivi che vennero ampiamente usati anche dai sommergibili, e che consentivano d'immergersi in tempo quando venivano rilevati i segnali radar; ma quando vennero messi a punto i radar centimetrici questi intercettatori passivi vennero posti fuori gioco, e solo verso la fine della guerra fu possibile riequibilibrare tale mancanza, ma, oramai, era troppo tardi.
Attività produttiva relativa ai radar tedeschi
I Wurzburg vennero completati in 6.000 esemplari, più 2.000 nel tipo ingrandito 'Riese' (FuG 65). La guerra aerea notturna, con lo sfondo della Germania in fiamme, costò caro ai britannici: i soli caccia tedeschi rivendicarono 7.400 vittorie e altre ancora vennero ottenute dalla Flak. La capacità dei cacciatori tedeschi, i cui 'assi' arrivarono fino a 121 vittorie, nonostante la macchinosità delle tecniche d'intercettazione della prima parte della guerra. Purtroppo per loro, del resto, i bersagli non mancavano. La RAF attaccò Berlino con oltre 9.100 sortite tra il tardo 1943 e la primavera del 1944, perdendo 497 aerei in azione e altri 72 in atterraggio (per i danni subiti). Quando attaccarono Norimberga nel 30-31 marzo 1944, ben 781 aerei britannici ottennero solo risultati di ridotto valore, ma in compenso 94 di essi vennero persi in azione e altri 14 al rientro, più dozzine danneggiati: il più grande massacro di bombardieri (e dei relativi equipaggi) della storia. In tutto la RAF perse oltre 7.950 aerei durante tutti i raid notturni, pari al 2,6% delle perdite, mentre i 1089 velivoli perduti in azioni diurne erano l'1,2% delle sortite eseguite. L'industria elettrotecnica tedesca usò fino al 50% delle risorse disponibili nei sistemi radar, e fu un investimento pagante. La presenza di soli 6 stormi da caccia notturna non era sufficiente per tutto, ma triplicando le forze la RAF sarebbe stata costretta, come diceva il gen Kammhuber, a cessare le sue incursioni.
La predilezione di Hitler fu invece per i cannoni antiaerei, assai meno efficaci dei caccia nella difesa del Reich. I caccia notturni comunque non fecero che aumentare: 490 il marzo del '44, 539 nel giugno, ben 1055 di cui il 55% operativo a dicembre. Ancora nel marzo 1945, complice lo scarso numero di caccia notturni al seguito dei bombardieri, fu possibile infliggere perdite non indifferenti al Bomber Command, che fu a quel punto tentato di usare i propri bombardieri solo di giorno con la scorta dei P-51 Mustang oramai assicurata. La potenza dei caccia notturni tedeschi è poi meglio valutabile se si considera che erano macchine molto pesanti e moderne, molto più costose dei caccia monoposto. Ma nel dicembre 1944 era troppo tardi, tale forza doveva essere diciamo disponibile molti mesi prima. Inoltre fu possibile ottenerla eliminando praticamente ogni produzione di bombardieri, almeno nel campo dei vecchi velivoli Ju 88, il che ovviamente significava mettere la LuftWaffe totalmente sulla difensiva, perdendo l'iniziativa. Se i Tedeschi avessero affrontato con maggiore convinzione la produzione dell'He 219 e del Me 262B le cose tuttavia si sarebbero ancora potute raddrizzare, almeno entro certi limiti. Gli esiti della guerra non erano ancora totalmente compromessi fino almeno a metà del '44, con la doppia azione dello sbarco di Normandia e dell'Operazione Bagration dei Sovietici ad Est.
La storia dei radar tedeschi non è andata molto avanti dopo la guerra, perché differentemente da altri settori, gli Alleati erano in una condizione di superiorità tecnologica, pur con un minor numero di tipi sviluppati. Ma si ricorda almeno un impiego che i Wurzburg, naturalmente nel tipo 'Riese', hanno potuto continuare nel dopoguerra. Forse non sorprenderà dato l'aspetto, ma essi sono stati talvolta convertiti per scopi ben diversi, ovvero in radiotelescopi!
E così le antenne nate per trovare nel buio i bombardieri della RAF, hanno talvolta continuato ad osservare il cielo, ma per scoprire nuovi mondi nel profondo del cosmo.
L’ANTENNA RADAR FuMO-21
Il FuMO 21 (Funkmess-Ortung, "Ricercatore di radiodirezione, raggio attivo") fu progettato nel 1941 come radar di ricerca per la Kriegsmarine della Germania nazista, adatto per navi di dimensioni comprese tra incrociatori leggeri e torpediniere di grandi dimensioni.
Designato per la prima volta FMG 39G(gL), ricevette la sua designazione finale quando la Kriegsmarine revisionò il suo sistema di nomenclatura radar intorno al 1943. Deriva dal precedente radar di ricerca Seetakt e aveva un'antenna 2 m × 4 m (6 piedi 7 pollici × 13 piedi 1 pollici) di dimensione.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)
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