Il Dassault Étendard IV (dal francese: stendardo) è stato un cacciabombardiere imbarcato francese in servizio con la Marine Nationale.
Storia
La storia dell'Étendard comincia con due commesse dei primi anni cinquanta: una per un caccia leggero per l'aviazione francese, l'altra per un caccia leggero che potesse essere utilizzato ampiamente nelle varie forze aeree della NATO. La Dassault usò delle variazioni dello stesso progetto di base per produrre prototipi per entrambe le specifiche richieste, chiamando i nuovi velivoli Étendard II e Étendard VI rispettivamente, senza però riuscire ad ottenere nessun ordinativo. Contemporaneamente la compagnia sviluppò una versione più grande e con una motorizzazione più potente (originariamente designata Mystère XXIV).
Avendo generato un certo interesse nella Marina francese la Dassault produsse un prototipo navalizzato di quest'ultima versione, che volò, come dimostrazione di impiego operativo, nel 1958 ottenendo l'ordinativo di 69 esemplari in versione da caccia designati Étendard IVM e 21 in versione da ricognitore indicati come Étendard IVP. Dal 1962, questi esemplari iniziarono ad essere schierati a bordo delle portaerei classe Clemenceau.
Le caratteristiche dell'Étendard IV non furono mai di alto livello, e negli anni settanta era già chiaro che si doveva procedere al rimpiazzo dell'aereo. Per qualche tempo, si ipotizzò l'impiego di una versione navalizzata del SEPECAT Jaguar (detta Jaguar M), ma vari inghippi politici riguardanti la joint venture anglo-francese bloccarono lo sviluppo di questo progetto, e la Dassault, dal canto suo, propose una versione aggiornata e migliorata dell'Étendard, il Super Étendard. L'ultimo degli Étendard IVM fu ritirato dal servizio nel 1991, nonostante che un piccolo numero di IVP rimase operativo fino al 2004.
Nel mese di Aprile 1954 la NATO lanciò un programma chiamato LWTSF ( Light Weight Tactical Strike Fighter ) per fornire un versatile caccia alle sue diverse forze aeree. I costruttori furono costretti a utilizzare il reattore di Bristol Orfeus, e la NATO finanziò lo sviluppo.
Dassault ha quindi lanciò due progetti molto vicini, denominati Mystery XXIV e Mystery XXVI : il primo era spinto da uno Snecma Atar 101 e il secondo da un Bristol Orpheus 3. Ridisegnati Etendard IV e Etendard VI, questi progetti erano semplicemente un Étendard II ingrandito del 15 % e con un reattore singolo.
Un prototipo dell’Etendard IV fu ordinato dalla Francia nel Novembre 1954. Fece il suo primo volo 24 luglio 1956 il giorno dopo quello dell’ Etendard II. Le prove di volo dimostrarono buone qualità di volo e, in un combattimento simulato, l'aereo batte il Mystery IV, che era allora il tipico caccia dell'Aeronautica francese.
Tuttavia, la NATO rifiutò il progetto che alla fine sarà sconfitto dal Fiat Aeritalia G.91. L’Armèè de l’Air decise quindi di concentrarsi esclusivamente sul futuro Mirage III. Solo la Marina si dimostrò interessata e all'inizio del 1955 chiese una versione adattata per le sue portaerei. Cinque aerei di pre-produzione furono ordinati nel Maggio 1957.
L'Etendard IV diventò quindi Etendard IVM, dopo alcune modifiche come il miglioramento dei dispositivi di sollevamento, il rinforzo della struttura, l'aggiunta di un boma di rifornimento in volo e l'abbassamento e l'ingrandimento del naso per ospitare un radar telemetro. Gli adattamenti necessari per l'uso da una portaerei erano stati pianificati sin dall'inizio, il che facilitò il compito degli ingegneri.
Il primo prototipo di Etendard IVM fece il suo primo volo il 21 maggio 1958. Il secondo aereo aveva l'intero sistema d'arma, il boma di rifornimento in volo e le ali pieghevoli. Il terzo era equipaggiato con un reattore britannico Rolls-Royce Avon e con un sistema di soffiaggio delle ali (SLATS), ma andrà perso in un'esplosione di terra. Il quarto era il primo ad avere la chiglia sotto il naso, che migliorava la stabilità. Infine, il settimo prototipo era quello della versione Etendard IVP, che non utilizzava più i cannoni da 30 mm ma aveva un naso modificato per ospitare le fotocamere e un contenitore fotografico rimovibile sotto la fusoliera. Fece il suo primo volo19 novembre 1960.
I primi test di catapulta e atterraggio furono effettuati presso il centro prove della Royal Navy nel 1960 e poi a bordo della portaerei Clemenceau dalla fine del 1960 all'inizio del 1961. La prima serie di velivoli decollò il 26 luglio 1961. I 90 esemplari ordinati furono consegnati alla Marina francese tra 9 dicembre 1961 e il 26 maggio 1965. Sostituiti dal Super Étendard, gli ultimi IVM Vest sono stati aggiornati nel 1991, mentre i Vest IVP e PM sono rimasti in servizio operativo fino al 2000.
Varianti
- Étendard IV : prototipo della versione terrestre equipaggiato con un Atar 08B (2 prototipi)
- Étendard IVM : versione d'attacco imbarcata monoposto per la Marine nationale con un Atar 08C e cannoni DEFA 552 (1 prototipo, 4 di pre-produzione, 69 aerei di serie)
- Étendard IVB : versione d'attacco imbarcata monoposto simile i quattro IVM di pre-produzione ma con motore Avon 51 e blown flaps (1 aereo costruito)
- Étendard IVP : versione da ricognizione imbarcata monoposto per la Marine nationale simile ai IVM ma senza cannoni e con tre fotocamere (1 prototipo, 21 aerei di serie)
- Étendard IVPM : Etendard IVM convertiti in IVP (4 aerei modificati alla fine degli anni '70).
Utilizzatori
Francia
Marine nationale/Aéronautique navale
Escadrille 59S dal 1965 al 1991
Flottille 11F dal 1963 al 1978 (IVM)
Flottille 15F dal 1962 al 1969 (IVM e IVP)
Flottille 16F dal 1964 al 2000 (IVM, IVP e IVPM)
Flottille 17F dal 1964 al 1980 (IVM e IVP)
Argentina.
Sviluppo
Dassault Étendard: Étendard II (1 prototipo, 1956) - Étendard VI (2 prototipi, 1957) - Étendard IV (90 esemplari, 1958) - Super Étendard (85 esemplari, 1974).
(Web, Google, Wikipedia, You Tube)