domenica 3 novembre 2024

MARINA MILITARE ITALIANA: presso il cantiere navale Fincantieri di Riva Trigoso è stata impostata la prima di quattro unità navali da pattugliamento offshore (OPV) di nuova generazione.








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di un reparto militare 
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senza mai darli per scontati.
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là dove il mulino del cuore non macini più
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…una vita che meriti di esser vissuta.







Alla cerimonia, in data 24 settembre 2024, hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale della divisione navi navali di Fincantieri, il direttore della direzione degli armamenti navali – NAVARM, l'ispettore capo dell'ammiraglio Giuseppe Abbamonte e l'amministratore delegato di Orizzonte Sistemi Navali.
Questo programma contribuirà alla modernizzazione e al rinnovamento delle unità della Marina italiana; prevede la costruzione di quattro unità navali, con un'opzione per ulteriori due; la prima consegna è prevista per il 2027. 
Il valore complessivo delle prime quattro navi sarà di circa 1,2 miliardi di euro, compreso il relativo supporto logistico.

I nuovi OPV dovranno garantire capacità adeguate per la: 
  • presenza e la sorveglianza, 
  • il pattugliamento marittimo, 
  • il controllo del traffico commerciale, 
  • la protezione delle linee di comunicazione e la zona economica esclusiva, 
  • nonché le operazioni per proteggere dalle minacce derivanti dall'inquinamento marino, come le fuoriuscite di liquidi tossici.

I NUOVI O.P.V. AVRANNO: 
  • una lunghezza di circa 95 metri, 
  • un dislocamento di 2.400 tonnellate, 
  • la capacità di ospitare 97 membri dell'equipaggio a bordo, 
  • un pacchetto di soluzioni tecnologiche, 
  • standard di eccellenza nell'automazione e manovrabilità, che le renderanno adatte a operare in una vasta gamma di scenari tattici e condizioni meteorologiche,
  • due soli operatori - pilota e copilota - ottimizzando così l'efficienza e la sicurezza,
  • una cockpit navale integrato, co-prodotto da Fincantieri NexTech e Leonardo, che rappresenta un salto generazionale, e consente il controllo dei motori, dei timoni e dei sistemi di piattaforma, nonché di alcune funzioni del sistema di combattimento.

Il programma OPV rafforza ulteriormente Fincantieri e la sua posizione di leader globale nella difesa navale. Questo progetto non solo rafforza il ruolo strategico dell'azienda come partner della Marina italiana, ma approfondisce anche la sua collaborazione con Leonardo attraverso Orizzonte Sistemi Navali, mostrando l'esperienza dell'Italia nella difesa e nell'integrazione navale avanzata.

La joint venture partecipata da Fincantieri e Leonardo, con quote rispettivamente del 51% e del 49%, ha ricevuto dalla Marina Militare la notifica relativa all’esercizio dell’opzione per la costruzione del quarto pattugliatore di nuova generazione e del relativo supporto logistico. Il valore complessivo dell’operazione è pari a circa 236 milioni di euro. 
Nei giorni a seguire, OSN concluderà i contratti di sub-fornitura notificando l’esercizio delle opzioni a Fincantieri e Leonardo, che avranno rispettivamente un valore pari a circa 163 milioni di euro e circa 70 milioni di euro. 

I nuovi pattugliatori verranno costruiti presso il Cantiere Integrato di Riva Trigoso e Muggiano di Fincantieri e si distingueranno per la concentrazione di soluzioni tecnologiche, nonché per standard di eccellenza in termini di automazione e manovrabilità, che li renderanno adatti a operare in un ampio ventaglio di scenari tattici e condizioni atmosferiche.

IL COCKPIT NAVALE

Il cockpit navale è stato sviluppato per i PPA della Marina Militare sulla base di un requisito realmente rivoluzionario: una postazione integrata, co-prodotta da Leonardo e Fincantieri NexTech, che permette la condotta della nave e delle operazioni aereonavali da parte di soli due operatori, il pilota e il copilota, che hanno inglobato le figure dell’ufficiale di guardia in plancia e del comandante. Da questa postazione, ubicata nella plancia comando, è infatti possibile gestire sia le macchine, i timoni e gli impianti di piattaforma sia alcune funzioni del sistema di combattimento.



Il Cockpit Navale dei nuovi OPV sarà praticamente il medesimo di quelli installati a bordo dei PPA mantenendo inalterata l’interfaccia uomo macchina. Al pari delle unità maggiori, il cockpit navale farà parte di una mini plancia operativa di combattimento che si caratterizza per due postazioni multifunzionali totalmente riconfigurabili del sistema di gestione del combattimento (CMS, Combat Management System) che è il medesimo SADOC 4 utilizzato da tutte le nuove unità della Marina Militare.
La Centrale Operativa di Combattimento comprende tre postazioni multifunzionali del sistema SADOC 4 nonché uno schermo verticale di grandi dimensioni, complessivamente in grado di gestire la situazione tattica e l’armamento per le missioni assegnate. Accanto alla COC esisterà un locale destinato ad accogliere la postazione di pianificazione e controllo della missione dell’aeromobile senza pilota imbarcato (AWHero?).
L’unità viene progettata dopo approfonditi studi di compatibilità elettromagnetica e verifiche con gli apparati del sistema di combattimento.  





Sarà imbarcato un UAS VTOL di Classe 2 in aggiunta all’elicottero imbarcato SH90. L’AWHero di Leonardo rappresenta la piattaforma candidata all’imbarco sugli OPV. La certificazione dell’UAS è prevista per il 2025.




IL COMBAT MANAGEMENT SYSTEMS SADOC 4 comprenderà: 
  • una suite per le comunicazioni fornita da Leonardo con apparati Software Defined Radio (SDR) in banda V/UHF ed HF; 
  • SATCOM civili/militari unitamente al Multi Data Link Processor (MDLP) con data link 22 e 16;
  • Radar 3D allo stato solido di sorveglianza aeronavale GEM Elettronica Columbus Mk 3 con IFF integrato; 
  • un sistema di sorveglianza elettronica o RESM (Radar ESM) fornito da Elettronica; 
  • una direzione del tiro NA-30S Mk.2 elettro-ottica/radar bi-banda per l’armamento d’artiglieria principale rappresentato dall’affusto Super Rapido da 76/62 mm in configurazione Strales; 
  • due radar per la navigazione ed il controllo elicotteri GEM Elettronica Gemini DB in banda X/Ka;
  • Una suite di Leonardo a doppia torretta Janus con sensori elettro-ottici diurni/notturni e telemetro laser; 
  • per la sorveglianza e difesa ravvicinata non letale saranno imbarcati anche due sistemi MASS forniti da Sitep Italia.






ARMAMENTO IMBARCATO:
  • un affusto Super Rapido da 76/62 mm in configurazione Strales posizionato a prua, con magazzino multi-feeder e munizionamento guidato DART in grado di ingaggiare sia sistemi missilistici antinave che minacce asimmetriche di superficie nonché predisposizione per l’impiego del munizionamento 76 Vulcano; 
  • la difesa più ravvicinata sarà assicurata da due affusti a controllo remoto Leonardo Lionfish da 30 mm. (la scelta della M.M. fa della Forza Armata nazionale il customer di lancio del nuovo sistema d’arma navale di Leonardo in via di sviluppo unitamente al munizionamento ABM (Air Burst Munition). Ciascun affusto sarà equipaggiato con una torretta elettro-ottica indipendente (independent line-of-sight) con sensori diurno/notturno e telemetro laser che unitamente al connubio cannone e munizionamento ABM consentirà d’ingaggiare e neutralizzare droni ostili.





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, NavalNews, AnalisiDifesa, Wikipedia, You Tube)

















 

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