martedì 17 settembre 2024

AERONAUTICA E MARINA MILITARE ITALIANE: Come disposto dal DPP 2024-2026, il governo italiano ha ordinato ulteriori 25 caccia multiruolo F-35, i relativi motori ed equipaggiamenti, per un valore di 7 miliardi di euro.







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storia militare, sicurezza e tecnologia. 
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di un reparto militare 
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Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
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pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
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Come disposto dal DPP 2024-2026, il governo italiano ha ordinato: 
  • ulteriori 25 caccia multiruolo F-35, 
  • i relativi motori ed equipaggiamenti, 
per un valore di 7 miliardi di euro.

E’ la Fase 3 del programma, che porterà il totale della flotta italiana di F-35 a un totale 115 esemplari.  Dei 25 cacciabombardieri ordinati, 15 saranno F-35A, e 10 F-35B nella variante STOV/L, di cui 5 per l'AMI e 5 per la Marina Militare italiana che, dopo ulteriori aggiornamenti al ponte, li imbarcherà sulla LHD TRIESTE.
Come noto agli appassionati italiani, l’F-35 Lightning II si snoda anche sulle ali dell'artigianato italiano e dà impulso all'economia italiana con migliaia di lavori ad alta tecnologia e ad alta competenza che contribuiscono attivamente a realizzare la flotta globale degli F-35. In qualità di partner del programma F-35 Lightning II, l'industria italiana aiuterà a manutenere gli F-35 italiani ed alleati per oltre 30 anni: dalla produzione di parti e con l'assemblaggio finale degli aeromobili, fino al lavoro di sostegno regionale.



La furtività è la chiave per contrastare minacce crescenti e complesse.




È uno dei modi in cui l'F-35 di quinta generazione sta dimostrando il suo valore; essere stealth non rende invisibile l'F-35, ma complica notevolmente la capacità di un avversario di trovare e prendere di mira il velivolo. La forma ed i sensori interni, le armi e il carburante dell'F-35 contribuiscono tutti alla furtività dell'F-35, o alla "bassa osservabilità”:
  • Bordi allineati: forme geometriche e angoli specifici sull'F-35 interrompono il ritorno del radar, rimbalzando o intrappolando i riflessi radar.
  • Rivestimento assorbente radar: la "vernice" grigia sull'F-35 riduce e assorbe i segnali radar.
  • Sensori incorporati, armi e carburante: i sensori interni consentono all'F-35 di mantenere la sua furtività e aerodinamica. Le armi interne e il carburante riducono ulteriormente la firma radar dell'F-35.
  • Firma del motore ridotta: il design dell'F-35 riduce al minimo la firma del "calore" infrarosso dell'aereo.
  • Guerra elettronica: l'avanzato sistema di guerra elettronica dell'F-35 consente ai piloti di ingannare o bloccare le minacce elettromagnetiche.

Tutto ciò conferisce ai piloti F-35 un enorme vantaggio contro le minacce dall'aria, dalla terra e dal mare.




"Le maggiori differenze tra l'aereo di quinta generazione e l'F-16 è la furtività", ha spiegato il maggiore Christopher Jeffers, un pilota statunitense di F-35. "Aumenta il tasso di sopravvivenza nelle missioni".
Le capacità stealth, la fusione dei sensori, l’attacco elettronico e la comunicazione dell'F-35 offrono ai piloti ciò di cui hanno bisogno per portare a termine la loro missione e combattere un altro giorno.
L'F-35 sta già ridefinendo il moderno spazio della battaglia rilevando e fondendo i dati e nel prossimo futuro condividendo senza soluzione di continuità i dati multi-fonte tra le reti. Questa capacità senza pari riduce i tempi di decisione per i combattenti congiunti e consente la connettività sensore-sparatutto con una consapevolezza situazionale senza precedenti nello spazio di battaglia Joint All Domain Operations.
L'F-35 è più di un velivolo da combattimento, è un potente moltiplicatore di forza con sensori avanzati e suite di comunicazione che operano sul campo di battaglia e da una posizione elevata e che migliorano significativamente le capacità di piattaforme aeree, marittime, spaziali, di superficie e terrestri in rete. Ciò migliora significativamente la consapevolezza situazionale e la sopravvivenza per il pilota e dell'intera forza congiunta, e fornisce ai comandanti capacità e informazioni critiche in pochi secondi.
Questa capacità rivoluzionaria è stata dimostrata con successo durante una serie di test di volo ed esercitazioni, più recentemente come parte di Project Hydra, Northern Edge, Orange Flag e Flight Test-6.
Durante la recente esercitazione Flight Test-6, un missile Lockheed Martin PAC-3 ha intercettato con successo una minaccia di missili da crociera simulata a White Sands Missile Range, New Mexico, utilizzando l’F-35 come sensore sopraelevato. Questo test di volo segna il primo dei un test aerei: i dati dell’F-35 contribuiscono alla pista globale utilizzata dagli Stati Uniti. Army Integrated Air and Missile Defense Battle Command System per lanciare un missile PAC-3.
A differenza di qualsiasi altro caccia prima di esso, l'F-35 offre funzionalità integrate che possono migliorare significativamente le capacità di difesa missilistica. Ci sono tre aree in cui l'F-35 può potenzialmente supportare la difesa missilistica, oggi e in futuro:
A sinistra del lancio: il modo migliore per fermare un missile in arrivo è assicurarsi che non venga mai lanciato in primo luogo. La furtività e i sensori avanzati dell'F-35 gli consentono di entrare nello spazio aereo contestato, trovare, tracciare e distruggere le minacce missilistiche prima ancora che vengano lanciate, comprese le minacce mobili. Gli F-35 sono già in grado di eseguire missioni di attacco strategiche di fascia alta che possono essere sfruttate per fermare gli attacchi missilistici prima del lancio.
Nodo del sensore: l'F-35 è più di un velivolo da combattimento, è un potente moltiplicatore di forza con un sensore avanzato e una suite di comunicazioni in grado di migliorare significativamente le capacità e la portata delle piattaforme aeree, di superficie e terrestri in rete. Nell'arena della difesa missilistica, gli F-35 possono rilevare e tracciare le minacce missilistiche ad una distanza molto più ravvicinata e sono in grado di collegare le informazioni del sensore tra gli aerei e mettere in coda i sistemi di difesa missilistica esistenti per ingannare una minaccia in arrivo. Ciò consente ai sistemi di difesa missilistica di vedere, tracciare e distruggere le minacce prima e in modo più sicuro. Questa capacità è stata dimostrata con successo in vari test e al fine di fornire un rilevamento avanzato delle minacce al campo di battaglia, un ulteriore lavoro è fondamentale per garantire che gli F-35 e le risorse di difesa missilistica in rete siano in grado di comunicare in modo sicuro e senza soluzione di continuità.
Impegno diretto: la revisione della difesa missilistica (MDR) del Pentagono afferma che "l'F-35 Lightning II, può tracciare e distruggere i missili da crociera avversari oggi e, in futuro, può essere dotato di un intercettore nuovo o modificato in grado di abbattere missili balistici avversari nella loro fase di spinta". Questa missione richiederebbe che gli F-35 siano nel raggio d'azione del sensore di una minaccia missilistica di lancio, mentre sono dotati di avanzati intercettori lanciati dall'aria in grado di tracciare, agganciare e distruggere un missile balistico.

Mentre l'F-35 offre capacità senza pari oggi, la piattaforma è pronta a continuare a maturare e a integrare nuove tecnologie e capacità per superare le minacce emergenti.

Il programma di inserimento della capacità avanzata dell’F-35 è abilitato ad aggiornamenti software rapidi e continui che hanno già consegnato il sistema automatico di evitamento delle collisioni a terra (Auto GCAS) salvavita alla flotta F-35, sette anni prima di quanto precedentemente previsto. L'inserimento di capacità è incluso nella capacità di fusione del sensore aggiornata nel lotto di produzione F-35 13 e oltre; integrando la maggiore interoperabilità di voce e dati nel lotto 14 e fornendo Tech Refresh 3 (TR-3) nel lotto 15.

L'F-35 è l'aereo da combattimento connesso più avanzato al mondo, che offre capacità di quinta generazione senza pari per gli Stati Uniti e gli alleati di tutto il mondo.

L'F-35 di quinta generazione combina furtività, sensori e fusione di informazioni in un caccia supersonico e altamente manovrabile. La capacità dell'F-35 di raccogliere, analizzare e condividere dati è un potente moltiplicatore di forza che migliora la forza più ampia: aerea, terrestre e marittima.
Queste capacità integrate danno ai piloti degli F-35 un vantaggio senza precedenti rispetto agli avversari, consentendo loro di eseguire la loro missione e tornare in sicurezza.
La caratteristica stealth non rende invisibile l'F-35, ma complica notevolmente la capacità di un avversario di trovare e prendere di mira il caccia.
Con la furtività integrata fin dal primo giorno, l'F-35 può eludere il rilevamento nemico ed entrare nello spazio aereo contestato. I bordi allineati, la firma ridotta del motore, i sensori incorporati e il trasporto interno di armi e carburante contribuiscono tutti alla furtività dell'F-35.
La fusione avanzata dei sensori offre ai piloti F-35 una visione unica e integrata del loro ambiente che migliora notevolmente la consapevolezza, la sopravvivenza e l'efficacia.
L'F-35 ha la suite di sensori più avanzata di qualsiasi caccia della storia, tra cui il radar Active Electronically Scanned Array, il Distributed Aperture System, l’Electro Optical Targeting System e avanzate capacità di guerra elettronica per localizzare gli avversari e interrompere gli attacchi.

Display montato sul casco

Un'interfaccia di nuova generazione offre ai piloti l'accesso a grandi quantità di informazioni, di giorno o di notte. Le funzionalità virtuali consentono loro di vedere attraverso la parte inferiore della fusoliera o direttamente a un bersaglio.

Radar Array attivo scansionato elettronicamente

Il radar AESA AN/APG-81 dell'F-35 è il più capace al mondo. Le modalità aria-aria e aria-terra attive e passive a lungo raggio supportano una gamma completa di missioni.

Distributed Aperture System

Sei telecamere a infrarossi montate attorno all'aereo raccolgono immagini in tempo reale visualizzate nel casco dell’F-35.

Sistema di targeting elettro-ottico

Lo stealthy EOTS è integrato nella fusoliera dell'F-35 e fornisce il rilevamento della portata estesa, il targeting di precisione contro i bersagli di terra e il rilevamento a lungo raggio delle minacce aria-aria.

L'F-35 può trasportare armi internamente o esternamente, a seconda della missione. 

L'F-35A può entrare in territorio ostile senza essere rilevato e rimanere in grado di sopravvivere con un massimo di 5.700 libbre di ordigni interni. Può anche trasportare più di 18.000 libbre di ordigni esterni, comprese le stazioni di armi interne pesanti.
Tutte le varianti dell'F-35 avranno anche il potenziale per trasportare Joint Air to Surface Standoff Missile (JASSM) o Long Range Anti-Ship Missile (LRASM), fornendo una maggiore autonomia e sopravvivenza.

L'F-35 sta dimostrando il suo valore per la sicurezza del 21° secolo. 

La crescente presenza dell'F-35 in tutta Europa è un potente esempio di deterrenza alleata che sta gettando le basi per la capacità di potenza aerea di nuova generazione della NATO. L'F-35 è anche il caccia preferito dagli alleati chiave in tutto l'Indo-Pacifico.
Guardando al futuro, gli aggiornamenti continui delle capacità forniranno le capacità di evoluzione più significative per l'F-35 fino ad oggi, tra cui una maggiore capacità missilistica, capacità avanzate di guerra elettronica e un migliore riconoscimento del bersaglio.
I bordi allineati dell'F-35, motore con firma IR ridotta, trasporto interno di armi e carburante e sensori incorporati contribuiscono tutti alla sua performance stealth unica. Con la furtività progettata fin dal primo giorno, l'F-35 ha una capacità senza pari di eludere il rilevamento nemico ed entrare indenne nello spazio aereo contestato.

Guerra elettronica avanzata capacità individuare e tracciare il nemico forze, inibire radar e interrompere gli attacchi.

Il Pratt & Whitney F135 è il motore da combattimento più potente al mondo. Con una velocità massima di Mach 1.6+, l'F-35 è un caccia supersonico a lungo raggio, anche con un complemento completo di armi interne e carburante.
Tutte le varianti dell'F-35 avranno il potenziale per trasportare JASSM o LRASM, fornendo maggiore portata, letalità e sopravvivenza contro obiettivi strategici fortemente protetti e aumentando la capacità di deterrenza contro gli avversari quasi alla pari.

L'F-35 funge da gateway di informazione e comunicazione, condividendo il suo quadro operativo con le risorse terrestri, marittime e aeree.

Il casco dell’F-35 è una delle tecnologie più avanzate del pianeta. Le informazioni di cui un pilota ha bisogno per completare qualsiasi missione - velocità dell'aria, rotta, altitudine, informazioni di targeting e avvisi - sono proiettate sulla visiera del casco, piuttosto che su un tradizionale Heads-up Display. Questo approccio riduce notevolmente il carico di lavoro del pilota e aumenta la reattività.
L'F-35 ha la suite di sensori più avanzata di qualsiasi caccia della storia, tra cui il radar Active Electronically Scanned Array (AESA), il Distributed Aperture System (DAS), l'Electro Optical Targeting System (EOTS) e le avanzate capacità di guerra elettronica per localizzare/tracciare le forze nemiche, inceppare i radar e interrompere gli attacchi.
L'F-35 funge da gateway di informazione e comunicazione, condividendo il suo quadro operativo con le risorse terrestri, marittime e aeree.
L'avanzata fusione dei sensori dell'F-35 consente ai piloti di attingere alle informazioni da tutti i loro sensori di bordo per creare un'unica immagine integrata del campo di battaglia che migliora notevolmente la consapevolezza e la sopravvivenza.





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, Lockheed Martin, Wikipedia, You Tube)









































 

lunedì 16 settembre 2024

USAF 1950 - 1982: il North American F-100 Super Sabre, soprannominato amichevolmente hun dai suoi piloti, era un monomotore a getto ad ala a freccia impiegato nei ruoli di aereo da caccia-cacciabombardiere prodotto dall'azienda statunitense North American Aviation negli anni cinquanta ed impiegato principalmente dall'USAF, specialmente durante la guerra del Vietnam.





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È stato il primo caccia statunitense a raggiungere il regime supersonico in volo orizzontale, primato mondiale che contese al sovietico MiG-19, ed il primo caccia della "Century Series" sebbene non fosse un progetto totalmente originale: derivava prevalentemente dalle ultime versioni del FJ Fury, dotato di un motore di maggiori capacità di spinta.
L'F-100 era un aereo assai complesso, afflitto da vari problemi tecnici, ma costituì per piloti ed ingegneri una preziosa esperienza nel progettare macchine supersoniche sofisticate e leggere, con scocca in alluminio. Prodotto in oltre 2.000 esemplari, volò per la prima volta nel 1953 e gli ultimi esemplari vennero radiati negli anni ottanta.
Venne impiegato anche nelle aeronautiche militari di Danimarca, Taiwan e Turchia.



Sviluppo

Visto il successo dell'F-86 Sabre, la North American il 3 febbraio 1949 iniziò il progetto di un nuovo caccia diurno che avrebbe dovuto esserne il successore, con prestazioni superiori, in particolare velocità supersonica in volo orizzontale. Questo progetto venne inizialmente denominato Sabre 45, numero che richiamava l'angolo di freccia delle ali.
Il 25 agosto 1950 il progetto Sabre 45 venne presentato all'USAF che però lo respinse, all'epoca si pensava infatti che il Sabre fosse superiore a qualunque caccia nemico, quindi l'USAF non riteneva necessario un nuovo caccia di prestazioni (e costo) superiori.
Nel novembre 1950 entrarono in azione in Corea i MiG-15, il mese successivo l'USAF inviò gli F-86A.
I Sabre ottennero eccellenti risultati contro i MiG-15, che però si rivelarono superiori per alcuni aspetti, come rapporto spinta-peso e potenza di fuoco.


Il prototipo



Per questo motivo il 19 gennaio 1951 la North American decise di proseguire il progetto, migliorato e denominato NA-180.
Il nuovo caccia avrebbe avuto un armamento costituito da cannoni da 20 mm come i caccia della US Navy, nettamente più potenti delle mitragliatrici da mezzo pollice (1,27 cm) usate dai Sabre ed altri caccia dell'USAF come l'F-84 Thunderjet.
Il 14 maggio 1951 la North American presentò il progetto NA-180 all'USAF che ne approvò il finanziamento.
Il mockup venne valutato il 7 luglio 1951 e, dopo molte modifiche, il 30 novembre il progetto venne accettato. Il sette dicembre 1951 l'USAF assegnò al nuovo caccia la denominazione ufficiale di F-100 ordinando, il 3 gennaio 1952, due prototipi YF-100, seguiti da 23 aerei di serie F-100A il mese successivo ed altri 250 in agosto.
Il primo YF-100A (52-5754) compì il primo volo il 25 maggio 1953 con il capo pilota collaudatore della North American George Welch ai comandi, con sette mesi d'anticipo sul programma. Il prototipo raggiunse la velocità di Mach 1.05, anche se usava ancora un motore Pratt & Withney XJ57-P-1 da 3.860 kg di spinta.
Il secondo YF-100A (52-5755) volò per la prima volta il 14 ottobre 1953, mentre il primo F-100A di serie volò per la prima volta il 29 ottobre, giorno in cui il primo prototipo stabilì il primato mondiale di velocità con 1.215,295 km/h pilotato dal Col. Frank. K. ”Pete” Everest.
La valutazione operativa dell'USAF rivelò che l'aereo aveva prestazioni superiori a tutti i modelli in servizio, ma aveva diversi difetti. Uno dei problemi più seri era una limitata stabilità in imbardata per cui in alcune condizioni di volo si verificava un accoppiamento inerziale che rendeva l'aereo improvvisamente instabile e quindi incontrollabile per il pilota. A volte le sollecitazioni meccaniche in questa situazione erano tali da spezzare la struttura stessa dell'aereo, come si verificò in un incidente in cui rimase ucciso il collaudatore Welch durante un volo di collaudo di uno dei primi F-100A (52-5764) il 12 ottobre 1954.
Un altro problema era legato alla manovrabilità dell'aereo ad elevati angoli d'attacco ed era dovuto alle ali a freccia con apertura relativamente ridotta: riducendo la velocità, le estremità alari entravano in stallo e l'aereo cabrava bruscamente arrivando anche a ruotare più volte in maniera incontrollabile. Questo fenomeno è un particolare tipo di stallo tipico degli aerei ad elevata freccia alare noto come “pitch-up” per il suo effetto o anche “Sabre dance” perché osservato inizialmente sull'F-86 Sabre.
Il 26 febbraio 1955 il collaudatore della North American George Smith fu costretto a lanciarsi da un F-100A in volo a velocità supersonica, riuscendo a salvarsi.
Nonostante gli inconvenienti, i ritardi nello sviluppo del F-84F Thunderstreak costrinsero l” USAF ad ordinare la produzione di serie dell'F-100A. Venne anche chiesto lo sviluppo di una nuova versione da impiegare come cacciabombardiere in grado di eseguire missioni anche di bombardamento nucleare con la tecnica del bombardamento in cabrata.
Aerei equivalenti della stessa epoca erano il Mig-19 Farmer ed il Dassault Super Mystère.
Oltre al nome ufficiale Super Sabre era noto nell'USAF col nome ufficioso di “Hun” (unno) come gioco di parole abbreviando la parola “Hundred” (cento).
Negli anni cinquanta vennero progettati altri aerei supersonici siglati con numeri successivi al cento, che assieme al Super Sabre vengono a volte indicati collettivamente come “serie 100” o “Century series”. Questi aerei sono il McDonnell F-101 Voodoo, il Convair F-102 Delta Dagger, il Lockheed F-104 Starfighter, il Republic F-105 Thunderchief ed il Convair F-106 Delta Dart.
Sono stati prodotti complessivamente 2.294 F-100 Super Sabre, compresi i due prototipi.

Tecnica

L'F-100A era un monoreattore monoposto ad ala bassa a freccia di 45 gradi. L'aereo fu il primo caccia supersonico americano costruito con ampio uso di leghe di titanio per la struttura, in particolare la fusoliera posteriore.
L'ala dell'F-100A aveva slat su tutta la lunghezza dei bordi d'attacco alari, mentre nella parte esterna dei bordi d'uscita c'erano gli alettoni.
Sotto ogni semiala era presente un pilone per serbatoi esterni, il carico totale era di 2 270 kg.
Gli impennaggi di coda erano di tipo tradizionale con piani di coda interamente mobili posti nella parte inferiore della fusoliera posteriore. Il carrello era triciclo con carrelli principali a ruota singola rientranti nelle ali e carrello anteriore a ruota doppia rientrante nel muso.
L'F-100 era dotato di un aerofreno ventrale e di un paracadute frenante da 4,9 m di diametro. La cabina del pilota aveva il tettuccio apribile verso l'indietro, il sedile era eiettabile.
Il motore era un turboreattore Pratt & Whitney J57-P-7 da 6 720 kg di spinta con postbruciatore. La presa d'aria era frontale di forma ovale.
La capacità dei serbatoi interni era di 2 812 litri, più due serbatoi esterni da 1 040 litri l'uno montati nei piloni alari.
L'F-100A era dotato di un radar AN/APG-30 con antenna posta all'interno della presa d'aria frontale in alto.
L'armamento fisso era costituito da quattro cannoni Pontiac M39 da 20 mm che sparavano 1 200 colpi al minuto posti sotto al muso, davanti al carrello anteriore.

Livree

USAF - La colorazione degli F-100 era inizialmente in metallo naturale, cioè gli aerei non venivano verniciati oppure veniva usato un colore argento su tutto l'aereo. A partire dal 1965 nel Sud-est asiatico venne introdotta una colorazione usata per la maggior parte dei caccia ed aerei d'attacco al suolo con le superfici superiori e laterali a chiazze di marrone FS30219, verde FS34079 e verde FS34102 e grigio chiaro FS36622 per tutte le superfici inferiori. La stessa colorazione venne poi adottata dall'USAF in tutto il mondo. A fine anni 70 si è passati ad una colorazione con gli stessi colori ma “wrap-around” cioè estesa a tutto l'aereo.




Utilizzatori

Oltre che dall'USAF il Super Sabre fu utilizzato dalle seguenti forze aeree:

Danimarca

Flyvevåbnet - 17 F-100D e 3 F-100F biposto ordinati a maggio 1958, con i primi esemplari entrati in servizio a maggio 1959. Ulteriori 31 F-100D e 7 F-100F furono ordinati nel 1960. Per compensare le perdite avvenute tra il 1959 e il 1974 di 21 F-100D e cinque TF-100F, nel 1973 furono consegnati ulteriori 14 F-100F. L'ultimo F-100 danese venne radiato nell'agosto del 1982, e molti vennero venduti alla Turchia.

Francia

L'Armée de l'air ricevette 85 F-100D e 15 F-100F a partire dal primo maggio 1958. I Super Sabre francesi erano assegnati alla 4th Allied Tactical Air Force della NATO su basi francesi in Germania. Nel 1960 i Super Sabre francesi vennero impiegati durante la guerra in Algeria partendo da basi in Francia. All'uscita della Francia dalla NATO nel 1967 i Super Sabre francesi vennero trasferiti dalle basi in Germania a quelle in Francia precedentemente usate dall'USAF. Negli anni 70 i Super Sabre vennero sostituiti dai SEPECAT Jaguar, gli ultimi vennero radiati nel 1978.

Taiwan

La Republic Of China Air Force ricevette il primo F-100A nell'ottobre 1958, seguito da altri 15 l'anno successivo e 65 nel 1960. Nel 1961 vennero consegnati quattro ricognitori RF-100A, privi di armamento. In seguito la ROCAF ricevette altri 38 F-100A ex-Air National Guard, arrivando quindi ad un totale di 118 aerei. Gli F-100A della ROCAF vennero aggiornati con ricevitore d'allarme radar AN/APS-54, la nuova deriva ingrandita dell'F-100D e la possibilità di impiegare missili AIM-9 sidewinder. Alcuni F-100 vennero persi durante missioni di ricognizione sulla Cina. Gli ultimi F-100A vennero radiati nel 1979.

Turchia

A partire dall'ottobre 1958 l'aeronautica militare turca (Turk Hava Kuvvetleri) ricevette 206 F-100 delle versioni C, D e F, molti ex-USAF, alcuni ex-danesi. Nel 1974 i Super Sabre turchi vennero utilizzati durante l'Operazione Attila, cioè l'invasione della parte settentrionale di Cipro iniziata il 20 luglio. Gli ultimi F-100 turchi vennero radiati nel 1982.

Esemplari attualmente esistenti

Oltre a diversi Super Sabre in diversi musei e basi aeree negli USA, un F-100D (numero di serie 54-1174) si trova al Midland Air Museum a Coventry, in Inghilterra.

Caratteristiche generali:
  • Equipaggio: 1
  • Lunghezza: 50 piedi (15 m)
  • Apertura alare: 38 piedi 9 in (11,81 m)
  • Altezza: 16 piedi 2,75 in (4,9467 m)
  • Superficie alare: 400 piedi quadrati (37 m2)
  • Proporzioni: 3,76
  • Alifito: NACA 64A007
  • Coefficiente di resistenza a sollevamento zero: CD0.0130
  • Area di trascinamento: 5,0 piedi quadrati (0,46 m2)
  • Peso a vuoto: 21.000 libbre (9.525 kg)
  • Peso lordo: 28.847 libbre (13.085 kg)
  • Peso massimo di decollo: 34.832 libbre (15.800 kg)
  • Potenza: 1 × Pratt & Whitney J57-P-21/21A motore turbogetto post-combustione, 10.200 lbf (45 kN) spinta a secco, 16.000 lbf (71 kN) con postbruciatore.

Prestazioni:
  • Velocità massima: 924 mph (1.487 km/h, 803 kn)
  • Velocità massima: Mach 1.4
  • Autonomia: 1.995 miglia (3.211 km, 1.734 miglia nn)
  • Tangenza: 50.000 piedi (15.000 m)
  • Rateo di salita: 22.400 ft/min (114 m/s)
  • Carico dell'ala: 72,1 lb/sq ft (352 kg/m2)
  • Spinta/peso: 0,55.

Armamento:
  • Cannoni: 4× 20 mm (0,787 in) M39A1 cannone revolver ciascuno con 200 colpi per cannone
  • Punti d'attacco: 6 con una capacità di 7.040 libbre (3.190 kg), con disposizioni per trasportare combinazioni di:
  • Missili: 4× AIM-9 Sidewinder o
  • 2× AGM-12 Bullpup o
  • 2× o 4× LAU-3/A dispenser per razzi non guidato da 2,75" (70 mm)
  • Bombe: bombe convenzionali o bombe nucleari Mark 7, Mk 28, Mk 38 o Mk 43.

Avionica:
  • Minneapolis-Honeywell MB-3 pilota automatico
  • Sistema di bombardamento a bassa quota AN/AJB-1B
  • Avviso radar posteriore AN/APR-26.




Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)




























 

venerdì 13 settembre 2024

US ARMY 1965: la Colt Manufacturing Company non ha mai avuto molta fortuna con le mitragliatrici. Negli anni '60, tentò di rientrare nel mondo delle mitragliatrici con la CMG-1, CMG-2 e CMG-3.







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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.





Escludendo la Colt M1895, progettata da John Browning che produceva cannoni leggendari, la Colt Manufacturing Company non aveva mai avuto molta fortuna con le mitragliatrici. Negli anni '60, Colt tentò di rientrare nel mondo delle mitragliatrici con la CMG, nota anche come mitragliatrice Colt.
La Colt Machine Gun o CMG era una mitragliatrice a cinghia aperta che sparava cartucce da 5,56×45 mm progettate dalla Colt Manufacturing Company nel 1965.

Il tentativo di Colt portò alla produzione di tre versioni di CMG: 
  • la CMG-1, 
  • la CMG-2 
  • e la CMG-3. 
Queste mitragliatrici erano state progettate per integrare il CAR-15, o Colt Automatic Rifle, noto anche come M-16, ed erano una risposta al leggendario sistema Stoner 63.
L'idea di Eugene Stoner, con lo Stoner 63, fornì alle forze militari una piattaforma incredibilmente modulare che poteva fungere da fucile d'assalto, carabina, mitragliatrice leggera alimentata a cinghia, mitragliatrice montata su veicolo, fucile automatico leggero e altro ancora. La versione leggera cal. 5.56 con cintura dello Stoner 63 aveva introdotto in America il concetto di mitragliatrice leggera, e ai militari era piaciuta l'idea.
Colt reagì producendo la sua CMG per completare il suo fucile M-16 già in dotazione al personale militare americano in Vietnam.
Il vantaggio dello Stoner 63 LMG era che offriva elementi di design simili a quelli del fucile Stoner 63. Colt voleva acquisire lo stesso tipo di comunanza con la sua mitragliatrice. 

Colt Mitragliatrice #1 (CMG-1)

Sebbene commercializzato insieme al CAR-15, la CMG-1 aveva poche parti in comune con esso. Un CMG-1 utilizzava l'impingement diretto e condivideva il bullone, il tubo del gas e altre parti operative dell'M16. 


Tuttavia, altre CMG-1 utilizzavano pistoni a gas. I CMG-1 utilizzavano anche l'impugnatura a pistola dell'M16, il blocco del mirino anteriore e il nascondiglio del flash. Simile allo Stoner 63, il CMG-1 poteva essere alimentato da entrambi i lati. La velocità di fuoco era di 650 colpi al minuto. Sono stati realizzati solo due o tre CMG-1. Colt li ha realizzati con stampaggio in lamiera.
Colt ha offerto il CMG-1 in quattro diverse versioni: montato su bipiede, montato su treppiede, montato su veicolo o montaggio fisso. La versione montata su bipiede da 11,5 libbre (5,2 kg) è stata commercializzata come mitragliatrice leggera per l'uso da parte delle truppe d'assalto. Era l'unica versione con un calcio. La versione montata su treppiede da 12,5 libbre (5,7 kg) era considerata una mitragliatrice media. La versione montata sul veicolo era una mitragliatrice per l'uso da parte dei soldati sui veicoli terrestri. La versione a montaggio fisso veniva attivata da un solenoide che consentiva il funzionamento a distanza in modo che potesse essere montata in un elicottero o in un altro aereo. Quindi, la CMG-1 utilizzava diverse parti dell’M16, tra cui l'impugnatura a pistola, il blocco di mira anteriore e il flash hider. L’impugnatura a pistola utilizzava anche il sistema di impingement diretto dell'M-16 combinato con un design ad otturatore aperto. Sebbene fosse alimentato a cinghia, era, come l'M16, calibro 5,56.
Colt costruì l’arma in lamiera e pubblicizzò la sua capacità in diversi ruoli: poteva essere usata come mitragliatrice leggera trasportata dalle truppe o montata su un treppiede o su di un veicolo. La variante alimentata pesava circa 12 libbre.
La CMG-1 era dotata di un vassoio di alimentazione che consentiva di configurare l’arma per alimentarla dal lato sinistro o destro. Questo non era per accogliere i tiratori mancini, ma più per il montaggio sul veicolo. Gli elicotteri Huey, in genere, avevano due M-60, con uno dei due che doveva essere montato a testa in giù per adattarsi alla corretta alimentazione. La capacità del CMG-1 di alimentare l’arma da sinistra a da destra avrebbe eliminato quel problema.
La CMG-1 non aveva comunque attirato l'attenzione che Colt voleva e furono prodotti solo pochi prototipi. Quindi, l'azienda eliminò la CMG-1 e tornò in laboratorio per mettere a punto un nuovo modello.

Colt Machine Gun #2 (CMG-2)

Nel 1967, Colt sostituì la CMG-1 con la CMG-2. La CMG-2 aveva abbandonato qualsiasi somiglianza con l'M16 ed era disponibile solo come mitragliatrice leggera completamente automatica montata su bipiede con impugnatura verticale. 



Il CMG-2 era azionato a pistone a gas, ma utilizzava un bullone M16 modificato. Il perno di cottura era a doppia faccia, quindi poteva essere invertito se fosse danneggiato o rotto. L'estrattore era stato lavorato nell’otturatore e i colpi usati venivano espulsi attraverso il pozzo del caricatore vestigiale. Il calcio di plastica fisso era stato incorporato nella parte posteriore del gruppo del supporto per bulloni.
La canna della CMG-2 era staccabile e aveva un manico pieghevole, quindi una canna surriscaldata potesse essere sostituita sul campo. La canna aveva una torsione 1:9 ed era destinata a sparare un proiettile sperimentale a 68 grani (4,4 g), progettato per distanze più lunghe rispetto all'allora proiettile M193 standard a 55 grani (3,6 g). A differenza della mitragliatrice M60 allora in uso nella guerra del Vietnam, che aveva il suo bipiede e la bombola del gas come parte integrante della canna di scorta, un bipiede M2 era montato sopra la spina del gas impostata nel paramano ventilato del CMG-2 ed era bloccato in posizione dal blocco del gas della canna di riserva.
La caratteristica più insolita era che mancava la maniglia di ricarica dell'M16. L'operatore caricava la CMG-2 sbloccando la presa della pistola e poi facendola scorrere in avanti e indietro per fare un giro dalla cintura e incastrando l'arma. Un pezzo di metallo rettangolare piatto è scivolato sulle guide del gruppo grilletto dietro il meccanismo del grilletto per fungere da copertura antipolvere e tenere i detriti fuori dall'arma.
Veniva alimentato da una cintura metallica in disintegrazione utilizzando i collegamenti proprietari S-63 BRW di Stoner. L'S-63 BRW era una versione NATO ridotta da 5,56 mm dei collegamenti metallici M13 dell'M-60 per la cartuccia NATO da 7,62 mm. Le munizioni con cintura erano contenute in un tamburo di plastica Stoner verde o nero da 150 colpi che era montato sul lato sinistro dell'arma.
Colt presentò una CMG-2 a canna corta senza calcio ai Navy SEALs. La Marina ha classificato il CMG-2 come la mitragliatrice EX 27 Mod 0, ma alla fine aveva scelto invece lo Stoner 63 MK23 Mod 0 Commando. La CMG-2 non ha mai lasciato la fase del prototipo e Colt cessò lo sviluppo nel 1969. Con la CMG-2, Colt aveva eliminato qualsiasi somiglianza con l'M-16. Il sistema di alimentazione diretto era stato abbandonato e la nuova versione utilizzava un sistema di pistoni a gas più tradizionale insieme a un design ad otturatore aperto. Colt aveva anche eliminato i vari modelli per una variante con un bipiede. Il bipiede proveniva dal fucile M-14 e poteva essere ripiegato con facilità. Proprio come la CMG-1, la CMG-2 pesava circa 12 libbre.
La CMG-2 utilizzava una canna rimovibile rapidamente che consentiva alle truppe di cambiare le canne per evitare il surriscaldamento durante un combattimento. Ogni canna era stata dotata di una maniglia per il trasporto pieghevole per facilitare la rimozione e il trasporto senza scottarsi. La CMG-2 presentava anche un'impugnatura verticale sul paramano.
Mancava di una maniglia di ricarica tradizionale e utilizzava un nuovo sistema di ricarica in cui la sua impugnatura a pistola posteriore scivolava in avanti e indietro per caricare l'arma e prepararla al fuoco.
Come l'originale, questa era una mitragliatrice leggera cal.5.56 a cinghia. La canna utilizzava un rapporto di torsione 1:9 per ospitare una cartuccia sperimentale a 68 grani 5.56. Colt usava i collegamenti Stoner S-63 BRW per le munizioni e l’arma aveva in dotazione un tamburo di plastica da 150.

Colt Mitragliatrice #3 (CMG-3)

Una versione camerata nel calibro 7,62 mm venne realizzata nei primi anni '70. Venne prodotto solo un numero limitato, stimato in circa 5, con 2 rimasti in esistenza. 


A differenza della CMG-1 e della CMG-2, la CMG-3 si allontanò dal calibro 5.56 e abbracciò il proiettile NATO 7.62 x 51. La CMG-3 utilizzava il modello CMG-2, ma era stato ridimensionato per sparare a piena potenza.
Questa versione era stata ideata negli anni '70 in risposta alla domanda delle truppe delle operazioni speciali che volevano una mitragliatrice 7,62 più leggera dell’M-60.
Colt inserì la CMG-3 nel concorso. L'arma risultava priva di durata complessiva poiché il suo ricevitore aveva una durata di 35.000 colpi, mentre la Marina statunitense voleva una durata di 100.000 colpi.
La Marina aveva scoperto che la CMG-3 aveva un punto debole nella parte inferiore del ricevitore, proprio dove si sarebbe rotto. Colt risolse il problema, ma a quel punto la Marina annullò il progetto.
Non ci sono molte informazioni disponibili su questa versione di CMG e solo cinque sono state prodotte.
La Colt avrebbe continuato a cercare di produrre armi di supporto, ma dopo la CMG, l'azienda si era concentrata su di un concetto di fucile automatico munito di caricatore piuttosto che su una vera e propria mitragliatrice leggera. La Colt Machine Gun è stata un punto fermo nello sviluppo delle armi statunitensi: purtroppo, da tempo è stata dimenticata dagli addetti ai lavori.






Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, SANDBOXX, Wikipedia, You Tube)