lunedì 22 settembre 2025

M.B.D.A.: l'Akeron MP (Akeron Moyenne Portée), precedentemente noto come MMP (francese: Missile Moyenne Portee, letteralmente "missile a medio raggio”); MBDA ha di recente presentato ai media l’AKERON MBT 120, una soluzione innovativa per un missile lanciato da M.B.T. tramite il cannone da 120 mm ad anima liscia.












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Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.









L'Akeron MP (Akeron Moyenne Portée), precedentemente noto come MMP (francese: Missile Moyenne Portee, letteralmente "missile a medio raggio") 

E’ un sistema missilistico guidato anticarro portatile francese di quinta generazione. Dotato di una capacità lancia e dimentica; integra anche la guida dei comandi sia nelle modalità di attivazione sia di blocco prima del lancio (LOBL) che di blocco dopo il lancio (LOAL) per i bersagli visibili e l'uso non in linea di vista. Le ultime due modalità incorporano il retargeting, cioè la capacità di reindirizzare il missile in volo verso un altro bersaglio come una minaccia inaspettata o una nuova e più preziosa risorsa nemica individuata, nonché la selezione del punto di mira e le funzionalità di interruzione della missione.
L'Akeron MP è entrato in servizio operativo con l'esercito francese nel 2018 ed è stato sviluppato da MBDA France per sostituire il franco-tedesco MILAN e l'americano FGM-148 Javelin.  Progettato per equipaggiare principalmente le unità di fanteria, questo sistema diurno e notturno per tutte le stagioni incorpora un missile multiuso con modalità selezionabili anticarro, anti-infrastruttura e anti-personale; ha una portata fino a 5 km. Il missile può anche essere integrato su veicoli da combattimento o navi navali e dovrebbe in particolare armare veicoli corazzati francesi come l'EBRC Jaguar, il Griffon MMP e il Serval MMP.
È in fase di sviluppo anche un missile a lungo raggio lanciato dall'aria della stessa famiglia, l'Akeron LP (Akeron Longue Portée). È destinato ad equipaggiare il prossimo Eurocopter Tiger MkIII francese.
Il programma MMP è nato nel 2009 per sviluppare un successore della quarantenne MILAN di MBDA. Ciò è stato in particolare in risposta a un requisito operativo urgente francese che aveva anche portato all'acquisto del Javelin di fabbricazione statunitense nel 2010, piuttosto che di ulteriori missili MILAN; sono stati ordinati 260 giavellotti a causa della capacità di sparare e dimenticare del missile. L'offerta migliorata MILAN-ER di MBDA è stata rifiutata perché mancava di tale funzionalità. Anche il Regno Unito, precedentemente un importante utente del sistema MILAN, si era convertito a Javelin.
Nel 2011, il requisito stabilito dall'esercito francese richiedeva una capacità di attacco di precisione multiuso per equipaggiare le unità in prima linea e le forze operative speciali. Il missile da procurarsi doveva essere in grado di distruggere obiettivi terrestri, fissi o in movimento, dai veicoli leggeri fino agli MBT di ultima generazione, così come il personale smontati o protetti dietro le fortificazioni. L'ufficiale di tiro doveva essere protetto durante l'impegno, richiedendo quindi facilità d'operazione, fuoco e dimenticando una guida e la capacità di sparare il missile da spazi ristretti.
Dopo aver gareggiato contro il Lockheed Martin/Raytheon Javelin e Rafael Spike, un ordine è stato dato nel dicembre 2013 dalla DGA francese per iniziare a dotare l'esercito francese dell’MMP nel 2017. I test sono iniziati all'inizio del 2014, con test della testata contro l'armatura MBT e sono stati perseguiti ad aprile con lanci in un tunnel di prova per confermare la sicurezza dei missili per l'equipaggio operativo. MMP è stato visualizzato a Eurosatory 2014.
Il primo tentativo di lancio dell'MMP è stato effettuato dalla DGA nelle sue strutture di Bourges il 3 febbraio 2015, con il missile che ha colpito un bersaglio fisso a una distanza di oltre 4.000 metri.
Il programma di sviluppo era stato finanziato privatamente da MBDA e dovrebbe essere completato entro il 2017. Il 29 novembre 2017, la DGA ha annunciato la consegna di un primo lotto di 20 postazioni di fuoco e 50 missili MMP dopo una campagna di tiro di valutazione operativa di successo tenuta dall'esercito francese. Le prime unità saranno utilizzate per la formazione prima della distribuzione nel 2018. I piani iniziali nella legge francese sulla programmazione militare (LPM) 2014-2019 prevedevano che 400 posti di tiro e 1.750 missili fossero consegnati alle unità di fanteria e cavalleria dell'esercito francese, nonché alle forze speciali di tutti i rami militari entro il 2025. Nel successivo LPM 2019-2025, l'obiettivo è stato aumentato a 1.950 missili e infine, nel LPM 2024-2030, a circa 3.000 missili.
Oltre a sostituire i sistemi MILAN e Javelin, l'Akeron MP equipaggerà anche la Jaguar EBRC, che succederà al missile VAB Mephisto armato di HOT in servizio francese.


Descrizione

L'MMP è stato progettato per superare alcune delle limitazioni del vecchio MILAN nel contesto delle operazioni su piccola scala e di controinsurrezione dopo il 2000, piuttosto che la guerra dei carri armati della Guerra Fredda del requisito originale del MILAN. Nei teatri come l'Iraq e l'Afghanistan, i missili portabili venivano spesso utilizzati contro i punti di forza e le armature improvvisate all'interno delle aree popolate. Ridurre i danni collaterali ai civili vicini è diventato un importante fattore politico in tali campagne.
Gli sviluppi particolari rispetto ai missili esistenti erano di essere sicuri per gli operatori all'interno di uno spazio ristretto, cioè di ridurre il backblast al lancio, e di migliorare la guida che potesse colpire obiettivi non IR-emissivi (freddi) e AFV con un rischio ridotto di danni collaterali. Rispetto ai suoi predecessori, contiene una grande quantità di elettronica moderna e COTS, piuttosto che lo sviluppo precedentemente lento degli appalti militari.

Il missile e il suo sistema di guida offrono tre diverse modalità di tiro:
  • Lancia e dimentica;
  • Blocca prima del lancio con man-in-the-loop;
  • Blocco dopo il lancio (LOAL) con man-in-the-loop per non-line-of-sight (NLOS) con designazione di target di terze parti.

Nonostante queste nuove funzionalità, per rimanere efficace contro le moderne armature AFV e MBT, è stata usata una testata tandem, che la rende efficace contro l'armatura convenzionale, composita e reattiva. Alla detonazione, la testata lancia anche 1.500 schegge di tungsteno, efficaci contro il personale fino a 15 metri (49 piedi).

Al lancio commerciale, MBDA ha introdotto l'MMP come primo missile da combattimento terrestre di quinta generazione grazie alle seguenti caratteristiche chiave:
  • Un cercatore dual-band sia in IR che in video visibile in condizioni di scarsa illuminazione, che consente l'impegno di obiettivi caldi e freddi in tutte le condizioni di visibilità. Il sensore IR non è raffreddato, il che limiterebbe alcune prestazioni per un missile antiaereo, ma è una delle principali semplificazioni per un missile di fanteria. In particolare, evita di fare affidamento su una fornitura di gas pressurizzato che dovrebbe essere reintegrata a livello di deposito. A differenza di alcuni missili, come Stinger, con sensori IR raffreddati a gas o batterie termiche one-shot, MMP può essere bloccato su potenziali obiettivi ripetutamente senza consumare risorse. Questi due sensori sono montati su un asse reversibile nella cupola, con l'operatore che seleziona quale modalità sensore distribuire prima del lancio. Rispetto ai classici sensori doppi side-by-side, questa disposizione fornisce un campo visivo molto più ampio che consente al cercatore di mantenere i bersagli, in particolare quelli in rapido movimento, all'interno del campo visivo del missile, facilitando così notevolmente dopo il blocco del lancio.
  • Anche in modalità doppia, il posto di fuoco della versione iniziale della fanteria è dotato di un sensore raffreddato a infrarossi ad alta risoluzione e una telecamera TV a luce diurna. Questi sensori di alta qualità supportano tutte le funzioni di ricognizione meteorologica e valutazione delle minacce. Un collegamento dati in fibra ottica dal missile presenta le immagini del cercatore alla stazione di tiro per il controllo di Man In The Loop. Ciò consente anche di interrompere un lancio senza detonazione, se un civile collaterale oscura improvvisamente il bersaglio. Per i fuochi diretti, il cercatore è bloccato prima del lancio grazie a una correlazione automatica con le immagini del palo di fuoco, che protegge e semplifica il blocco del cercatore, specialmente sui bersagli a portata massima. Questo palo di tiro dispone anche di un ricevitore GPS, una bussola e un tangere laser opzionale che consente la piena net-centricità e lo scambio di coordinate bersaglio attraverso collegamenti dati tattici per la designazione di obiettivi di terze parti.
  • Il missile integra un'unità di misura inerziale (IMU), che è nuova in questa classe di missili leggeri, sviluppata nella tecnologia MEMS (Micro Electro Mechanical Systems). Insieme al collegamento dati in fibra ottica, questa IMU consente il targeting del volo e il retargeting per le operazioni di blocco dopo il lancio (LOAL) e autorizza anche due opzioni di traiettoria selezionabili: bassa quota con attacco diretto o attacco superiore per colpire i carri armati principali (MBT) attraverso la loro torretta, che è il loro punto più debole.
  • Con un peso di poco più di due chilogrammi (4,4 libbre), la nuova testa multiuso calibro 115 mm di MMP presenta una carica tandem - carica precursore posizionata davanti al motore principale del razzo, carica principale posizionata dietro il motore - con due modalità selezionabili, anti-armatura e anti-infrastruttura. In modalità anti-armatura può penetrare oltre 1.000 millimetri (39 in) di RHA (Rolled Homogeneous Armor) sotto ERA (Explosive Reactive Armor). In modalità anti-infrastruttura, è in grado di violare oltre due metri (6,6 piedi) di cemento armato. Entrambe le modalità presentano anche una capacità anti-personale. Questa testata è stata progettata da Saab Bofors Dynamics Switzerland (ex RUAG Warheads) che la sta producendo ora. Saab è la società che ha progettato e prodotto la testata per la NLAW.
  • Leggero e facilmente portatile, il missile misura 1.300 millimetri (51 in) di lunghezza per un calibro di 140 millimetri (5,5 in). Il missile completo pesa 15 chilogrammi (33 libbre) compreso il suo contenitore tattico. Il lanciatore pesa 11 Kg (24 libbre), compreso il suo treppiede e la batteria. I primi missili forniti sono portatili, ma i supporti per veicoli sono in fase di sviluppo.
  • Sparo sicuro da spazi ristretti, con esplosione ridotta sia dietro che in avanti del lanciatore. Il missile può essere lanciato con la fanteria in prossimità di sé.
  • Ridurre al minimo il rischio di danni collaterali.
  • Il missile ha una portata di 4.000 metri (4.400 iarde) secondo il requisito francese, ma nel maggio 2018 due colpi di prova sono stati in grado di colpire obiettivi a 5.000 metri (5.500 iarde).

Evoluzione del programma

All'Eurosatory 2016, MBDA ha anche presentato la sua nuova torretta IMPACT. Questa torretta motorizzata da 250 kg è stata presentata su di un Dagger, un piccolo veicolo blindato prodotto da Renault Trucks Defense. Trasporta i sensori giorno/notte del controllo antincendio MMP, così come due missili pronti al fuoco e una mitragliatrice da 7,62 mm e le sue munizioni per l'autodifesa.
Nel 2017, MBDA ha offerto il suo MMP alla Forza di Difesa Australiana come ATGW integrato sia sul Boxer (sulla torretta Lance da 30 mm) che sui veicoli BAE Systems AMV35 (sulla torretta BAE Hägglunds da 35 mm) nell'ambito del programma LAND 400 dell'esercito australiano. Il missile viene anche offerto con il suo posto di fuoco di fanteria per il programma LAND 4108 dell'esercito, che sta cercando un sostituto del Javelin ATGW in servizio.
All'Eurosatory 2018, il nuovo veicolo di ricognizione Jaguar dell'esercito francese è stato presentato con un pod di due MMP integrati accanto alla torretta. Durante la mostra, MBDA e Milrem Robotics hanno anche annunciato l'inizio degli studi di fattibilità di un "veicolo di terra senza equipaggio anticarro". Il progetto congiunto integra il veicolo terrestre senza equipaggio Milrem Robotics THeMIS con il sistema MBDA IMPACT (Integrated MMP Precision Attack Combat Turret) dotato di due MMP.
Nell'agosto e nel settembre 2018, l'esercito francese ha condotto una campagna di lancio a Gibuti per testare la capacità del missile di operare in un ambiente desertico. Secondo il governo, nove MMP sono stati licenziati con successo. Due di loro sono stati licenziati dai commando da un gommone a scafo rigido ECUME (RHIB). I missili sono stati integrati in una torretta stabilizzata e teleoperata, aprendo così la strada a una versione navale del MMP.
A dicembre, il Picardy Battle Group ha condotto un'operazione nella regione a tre frontiere nel sud-est del Mali, durante la quale l'MMP è stato schierato e utilizzato per la prima volta in un teatro di combattimento.
All'inizio del 2019, MBDA, DGA e STAT hanno organizzato un'altra campagna di tiro per testare le prestazioni del MMP in condizioni di freddo. Hanno eseguito tre licenziamenti di successo in Svezia con temperature che raggiungevano -30 °C.

Cooperazione franco-svedese

Nel luglio 2021, la Direction Générale de l'Armement (DGA) ha firmato una lettera di intenti con l'Amministrazione svedese del materiale della difesa (Försvarets materielverk o FMV) per collaborare a un nuovo sistema anticarro. Un accordo quadro bilaterale è stato successivamente firmato nell'aprile 2023 per consentire studi congiunti, acquisizioni e ulteriore sviluppo del sistema Akeron MP per le forze armate francesi e svedesi. Questo vedrà l'Akeron MP selezionato come "RBS 58" nel servizio svedese, sostituendo il missile RBS 56 BILL. Saab sarà il partner svedese di MBDA per il contratto. L'obiettivo è implementare una tabella di marcia congiunta delle capacità al fine di sviluppare nuove funzionalità associate in particolare al fuoco oltre la linea di vista, e anche per preparare il missile per affrontare la futura generazione di obiettivi che arriveranno sul campo di battaglia.

Operatori 

Operatori attuali

  • Egitto - In servizio con le forze speciali della Marina egiziana. Il numero di pali di fuoco e missili acquistati è sconosciuto.
  • Francia - 400 lanciatori e 1.750 missili Akeron MP originariamente previsti ai sensi della legge sulla programmazione militare 2014-2019 e da consegnare tra il 2017 e il 2025. L'esercito francese ha ricevuto un primo lotto di 50 missili MMP e 20 posti di fuoco nel novembre 2017; questi erano destinati all'addestramento all’iniziativa. Il numero di missili da ordinare in totale è stato aumentato a 1.950 nella legge sulla programmazione militare 2019-2025. Il 1000esimo missile è stato consegnato nel novembre 2021. 200 missili aggiuntivi ordinati a dicembre 2022 e 1.300 altri a novembre 2023. L'obiettivo finale, che inizialmente ammontava a 1.950 missili Akeron MP ai sensi della legge sulla programmazione militare 2019-2025, è ora apparentemente salito a circa 3.000.

Futuri operatori

  • Belgio - 761 missili ordinati nel 2022 per equipaggiare il veicolo da combattimento corazzato Jaguar EBRC, con consegne a partire dal 2025.
  • Cipro - Su ordine per la Guardia Nazionale Cipriota. Da montare sulla nuova Sherpa Light.
  • Lussemburgo - 90 missili e numero sconosciuto di postazioni di tiro ordinati nel 2022, con consegne che inizieranno prima del 2025.
  • Svezia - Dopo che una lettera di intenti è stata firmata nel luglio 2021, alcune unità del sistema missilistico Akeron MP sono state ordinate per test e valutazioni. Un accordo di cooperazione è stato successivamente firmato tra Svezia e Francia nell'aprile 2023, che vedrà l'Akeron MP selezionato come "RBS 58" per sostituire l'RBS 56 BILL 2 in servizio svedese. Ordini saldi: Giugno 2025, primo ordine.

Potenziali operatori

  • Austria - L’Austria sta acquistando 225 ulteriori Pandur Evo 6×6, tra cui è prevista una variante anticarro. Nel 2022, una variante del Pandur offerta da GDELS è stata mostrata con la MBDA IMPACT (Integrated Precision Attack Combat Turret) dotata dell'Akeron MP e di una mitragliatrice da 7,62 mm. Poiché l'Austria è alla ricerca di un successore del RBS-56 Bill 2, è un'opzione.
  • Grecia - Memorandum d'intesa firmato nel febbraio 2024 tra MBDA e le società greche Miltech e Altus per sviluppare sistemi basati sul missile Akeron MP. Uno dei progetti mira a integrare il missile nell'UAV Atlas 8 di Altus. L'obiettivo finale di MBDA è l'adozione del sistema Akeron MP da parte dell'esercito ellenico.
  • Portogallo - Il sistema è uno di quelli considerati dall'esercito portoghese per sostituire gli attuali sistemi MILAN.
  • Qatar - Nel dicembre 2017, il Qatar avrebbe aperto negoziati con MBDA per acquisire il sistema Akeron MP per un massimo di 400 milioni di euro al fine di sostituire circa 650 missili (per lo più il HOT e i suoi vecchi missili MILAN).
  • Spagna - La Spagna ha annullato il suo contratto per il missile Spike LR2 e sta cercando un successore, tra cui l'Akeron MP e il Javelin.





MBDA ha ora messo a punto l’AKERON MBT 120, una soluzione innovativa per i missili lanciati da Main Battle Tanks:

  • E’ un concept per un missile non-line-of-mir (NLOS) lanciato tramite cannoni da carro armato ad anima liscia da 120 mm;
  • Innovazione guidata dalla risposta all'apprendimento dagli attuali conflitti globali insieme all'anticipazione del futuro;
  • Opportunità per una capacità accessibile a un ritmo accelerato e con spazio per uno sviluppo a spirale.


MBDA sta cogliendo l'occasione, al DSEI UK 2025, per lanciare AKERON MBT 120, una soluzione innovativa per fornire ai carri armati da battaglia principali (MBT) una capacità di armi complesse NLOS a prezzi accessibili per aumentare l'efficienza e la sopravvivenza.
L'attuale contesto globale ha visto un ritorno per la necessità di armature di massa nei combattimenti ad alta intensità con avversari tra pari. Pertanto, è fondamentale che piattaforme come gli MBT siano in grado di combattere in modo diverso e che nuove capacità consentano la loro evoluzione in questo contesto.
L'AKERON MBT 120 offre agli operatori una soluzione antincarro che corrisponde alle dimensioni dei colpi NATO da 120 mm esistenti. Questo lo rende adatto per i cannoni da carro armato più popolari al mondo e offre un alto carico utilizzando lo stivaggio delle munizioni esistenti senza alcuna modifica alla firma della piattaforma.
Eric Beranger, CEO di MBDA, ha dichiarato: “È piacevole vedere le nostre innovazioni interne passare a un'offerta per il mercato globale. Questa ultima aggiunta alla nostra famiglia AKERON offre ai nostri clienti una soluzione per un rapido sviluppo di una capacità iniziale, sviluppata a spirale per migliorare l'efficienza delle loro piattaforme esistenti in un modo nuovo. Dimostra la capacità di MBDA di fare qualcosa di diverso in un mercato in rapida evoluzione e in un modo che i nostri clienti possono sentire è conveniente e non aumenterà gli oneri logistici".
Il concept è uno degli ultimissimi di MBDA, guidato dalla spinta del Gruppo a "Do Different" e accelerato dai suoi Innovation Awards interni, un'iniziativa organizzata per celebrare l'esperienza che le persone di MBDA portano in ogni area della sua attività.
Il missile sfrutta componenti commerciali ITAR-free pronti all'uso per consentire uno sviluppo accelerato. In combinazione con un software di targeting abilitato all'intelligenza artificiale, può fornire una soluzione altamente efficace senza la necessità di designazione di terzi. Il missile aumenterà la letalità, la sopravvivenza e ridurrà il requisito del supporto dell'artiglieria, ottimizzando complessivamente gli MBT esistenti per le nuove realtà del combattimento corazzato di nuova generazione.
Il missile AKERON MBT 120 fornisce una portata NLOS di 1-5 km utilizzando un cercatore passivo, un motore a razzo booster con propellente a basso consumo e una testata che sconfigga corazzature complesse. Colma uno spazio nel portafoglio di MBDA tra armi da battaglia portabili per soldato/fanteria come ENFORCER e AKERON MP e capacità di sorveglianza anticarro come Surface Launched BRIMSTONE.









Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, MBDA, EDR, Wikipedia, You Tube)


























 

domenica 21 settembre 2025

Luftwaffe: Le crepe sembrano affiorare nel programma paneuropeo Future Combat Air System (FCAS), al centro del quale ci sarà il New Generation Fighter (NGF) con equipaggio. I rapporti ora confermerebbero che la Germania, uno dei due principali partner nel programma FCAS, stia esaminando la concreta possibilità di separarsi dai partner francesi e spagnoli.










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Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.






La Luftwaffe

La Luftwaffe (arma dell'aria – pronuncia: ˈlʊftvafə) è l'attuale aeronautica militare della Repubblica Federale Tedesca e parte integrante della Bundeswehr, le forze armate tedesche.


Dopo la seconda guerra mondiale, l'aviazione civile tedesca venne severamente ridotta, e quella militare fu completamente vietata fino all'ingresso della Germania Ovest nella NATO, negli anni cinquanta. Nel corso dei decenni seguenti, la Luftwaffe venne equipaggiata principalmente con aerei statunitensi fabbricati in Germania su licenza. Durante gli anni sessanta la crisi degli Starfighter fu un grosso problema per la politica tedesca, in quanto molti caccia Lockheed Corporation F-104 si schiantarono dopo essere stati modificati per adattarsi alle esigenze della Luftwaffe.


Dagli anni settanta la Luftwaffe della Germania Ovest e in seguito della Germania unita ha perseguito attivamente la costruzione di un aereo da combattimento europeo con il Panavia Tornado e recentemente con l'Eurofighter.
Nel 1999, per la prima volta dal 1945 la Luftwaffe venne ingaggiata in operazioni di combattimento come parte della forza NATO impegnata nella guerra contro la Jugoslavia durante il conflitto in Kosovo. Il ruolo della Luftwaffe fu limitato al supporto, ad esempio con la soppressione delle difese aeree nemiche (SEAD).
Nessun aereo della Luftwaffe fu perso durante questa campagna, ma il ruolo dell'aviazione tedesca si dimostrò controverso in Germania, a causa del forte sentimento ancora presente nella popolazione, che si oppone all'uso della forza da parte della Germania nelle questioni internazionali.


Le crepe sembrano emergere nel programma paneuropeo Future Combat Air System (FCAS), al centro del quale ci sarà il New Generation Fighter (NGF) con equipaggio. 

I rapporti ora suggeriscono che la Germania, uno dei due principali partner in FCAS, starebbe esaminando di abbandonare i partner francesi e spagnoli, tra forti dubbi sugli accordi di condivisione del lavoro in questo programma vitale per il futuro della forza armata tedesca.
Il Ministero della Difesa tedesco, di recente, avrebbe discusso del programma FCAS la scorsa settimana con la controllata Airbus, che guida la parte tedesca del programma. Secondo quanto riferito da persone vicine al programma, i funzionari della difesa tedeschi sono fortemente insoddisfatti delle richieste francesi di avere una quota sproporzionata del programma e starebbero ora esaminando altre opzioni.
I funzionari della Luftwaffe tedesca avrebbero informato i legislatori del Bundestag sulla questione all'inizio di questa settimana.
Secondo i rapporti dei media della difesa tedeschi, la Francia starebbe spingendo per una quota dell'80% del lavoro sul velivolo da combattimento NGF con equipaggio, cosa che i funzionari francesi hanno negato. ”Ad un certo punto il parlamento tedesco dovrà dire: 'O abbiamo bisogno di questo aereo o non abbiamo bisogno'", ha ribadito ai media il socialdemocratico Andreas Schwarz.
Tra le opzioni, il governo tedesco starebbe esplorando quella di continuare con l'FCAS senza la Francia, anche se la fattibilità di ciò è altamente discutibile: la Germania continuerebbe il progetto FCAS insieme alla Spagna, seguita dal Belgio, come partner minore. Sia la Germania che la Spagna hanno linee di produzione per l'Eurofighter Typhoon, ma la Germania non ha progettato e costruito un velivolo da combattimento con equipaggio, al di fuori di un consorzio più ampio, per molti decenni, mentre la Spagna non ha mai intrapreso un tale programma, se non come parte del programma paneuropeo Eurofighter.
Il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz era di recente a Madrid, dove ha discusso del FCAS con il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez: “Condividiamo la valutazione che la situazione attuale è insoddisfacente. Non stiamo andando avanti con questo progetto", ha detto Merz. "Stiamo entrambi parlando con il governo francese e desideriamo una soluzione valida il prima possibile".
D'altra parte, qualunque sia la strada scelta dalla Germania, la Spagna e/o dal Belgio potrebbero ancora scegliere di rimanere con la Francia, dove Dassault Aviation guida il programma.
In relazione ad altre concrete possibilità, si vocifera che il governo tedesco starebbe valutando una collaborazione tra la Germania, il Regno Unito e la Svezia.
Confusamente, da tempo la nomenclatura FCAS viene utilizzata anche dalle future iniziative di combattimento aereo guidate da inglesi e svedesi, che presentano anche un caccia con equipaggio al centro, nonché una serie di droni di supporto e altre tecnologie avanzate.
Come l'equivalente paneuropeo, si prevede che l'FCAS guidato dal Regno Unito includa più di un semplice velivolo tattico con equipaggio, tra cui piattaforme senza equipaggio, armi di nuova generazione, reti e condivisione dei dati e altro ancora.
E’ nota agli addetti ai lavori la guida del Regno Unito nel GCAP-Tempest  che si inserisce nel programma collaborativo internazionale con in Italia e Giappone. Questo sforzo è noto come Global Combat Air Program (GCAP).
Se la Germania si unisse allo sforzo FCAS/GCAP guidato dal Regno Unito, si unirebbe quindi anche all'Italia e al Giappone. L’eventualità che BAE Systems, che guida il programma britannico FCAS, di unirsi alla Germania per sviluppare un aereo da combattimento separato di nuova generazione, sembra altamente improbabile.
È interessante notare che quando era capo della Luftwaffe tedesca, il tenente Gen. Ingo Gerhartz, ha promosso gli sforzi per riunire i programmi FCAS britannici e paneuropei parlando con le sue controparti italiane e britanniche: "Può darsi che andiamo su percorsi diversi", ha detto Gerhartz nel 2021. "Speriamo che alla fine ci uniremo".
Ad ogni buon conto, la Svezia potrebbe sembrare un partner più probabile per la Germania, anche se il paese è in una fase dubbia nel suo pensiero FCAS. Finora, Saab ha presentato concept per un potenziale caccia con equipaggio di nuova generazione e per una serie di droni stealth destinati a lavorare al suo fianco in modo collaborativo.
E’ chiaro che la Saab considera i droni molto al centro della sua iniziativa FCAS, qualcosa che forse non è immediatamente ovvio con i programmi rivali britannici e paneuropei, anche se ciò potrebbe cambiare, soprattutto se la Germania dovesse tracciare una nuova rotta. Airbus e Kratos starebbero proponendo il drone furtivo XQ-58A Valkyrie alla Luftwaffe tedesca, e Airbus sta da tempo lavorando ad un “loyal wingman", noto come Wingman.
Per la Germania, tuttavia, il tempo corre inesorabile e sta per scadere se intende riconfigurare la sua posizione nel programma FCAS e raggiungere comunque l'obiettivo di sostituire il suo attuale aereo da combattimento Eurofighter con un nuovo "sistema di sistemi", incluso un caccia con equipaggio, intorno al 2040. 
Anche il Regno Unito con Italia e Giappone sperano di mettere in campo un nuovo cacciabombardiere stealth di sesta generazione - unitamente ai sistemi di supporto - più o meno nello stesso periodo (2035?). 

Ciò premesso, i funzionari tedeschi vorrebbero urgentemente garanzie sul ruolo del loro paese nel programma FCAS prima della fine dell'anno.

A medio termine, la necessità della Germania per un velivolo da combattimento con equipaggio avanzato sarà in qualche modo compensata dall'arrivo dell'F-35A, 35 dei quali sono in ordine, inizialmente per sostituire il datato cacciabombardiere Tornado nel ruolo di attacco nucleare. 


È interessante notare che i rapporti dell'inizio di quest'estate hanno suggerito che Berlino potrebbe essere interessata ad acquistare ulteriori 15 F-35A, per un totale di 50, come soluzione ponte prima del FCAS (i funzionari tedeschi hanno negato l’esistenza di tale proposito, almeno per il momento).
Oggi più che mai, sembra esserci una reale e concreta possibilità che Germania e Francia si separino nell'FCAS paneuropeo, anche se sembra molto meno probabile che ciò porti a quattro sforzi FCAS separati in Europa (compresa la Svezia). Già, ci sono serie domande sulla capacità del continente di sostenere un programma costoso e complesso come questo, soprattutto senza garanzie di significative vendite all'esportazione o investimenti esteri.
Il FCAS paneuropeo potrebbe essere ora in una sorta di crocevia, con i ministri della difesa di Francia, Germania e Spagna che si incontreranno nel mese di ottobre per discutere i dettagli circa il futuro del programma. I risultati di quei colloqui probabilmente influenzeranno se il programma passerà alla Fase 2, in cui le società coinvolte produrranno un aereo dimostrativo entro la fine del 2025. Anche allora, tuttavia, potrebbe non essere troppo tardi perché le cose cambino.
Vale la pena ricordare che la Francia era originariamente parte del consorzio europeo che alla fine ha sviluppato e prodotto l’Eurofighter Typhoon, prima di abbandonare quel programma e sviluppare il Rafale sviluppato dalla sola Dassault.
Per quanto concerne la posizione della Francia su FCAS, sembra che i funzionari vogliano accelerare il programma, in particolare volendo avere un maggiore controllo sul processo decisionale, piuttosto che dover discutere i dettagli con i partner tedeschi e spagnoli, aumentando il rischio di ulteriori ritardi. Questo sembra valere per il jet da combattimento NGF, in particolare.
Mentre il programma FCAS paneuropeo è stata a lungo perseguitato da controversie sugli accordi di condivisione del lavoro, la tempistica delle attuali tensioni difficilmente potrebbe essere peggiore. La tempistica per far entrare in servizio l’aereo pilotato e altri sistemi è già molto stretta ed i paesi coinvolti stanno cercando di rafforzare le loro forze armate di fronte ad una crescente minaccia russa sul fianco orientale della NATO. Per ingarbugliare ancor più le cose, anche la situazione politica francese naviga nel disordine più assoluto.
Ad oggi, non è affatto chiaro come gli attuali attriti porteranno ad un importante rimodellamento dell'FCAS paneuropeo; è altamente probabile che tali problemi ritardino quello che è già uno sforzo altamente ambizioso e tecnologicamente impegnativo.

Future Combat Air System (FCAS)

Il Future Combat Air System (FCAS), (francese: Système de Combat Aérien du Futur; SCAF; tedesco: Zukünftiges Luftkampfsystem; spagnolo: Futuro Sistema Aéreo de Combate; FSAC) è un sistema di combattimento europeo di sistemi in fase di sviluppo da parte di Dassault Aviation, Airbus e Indra Sistemas. 





L'FCAS sarà costituito da un sistema d'armi di nuova generazione (NGWS) e da altre risorse aeree nel futuro spazio di battaglia operativo. I componenti del NGWS saranno veicoli di trasporto remoti (droni sciame) e un caccia di nuova generazione (NGF), un caccia a reazione di sesta generazione pianificato —che probabilmente sostituirà la Francia Rafale e la Germania e la Spagna Eurofighter. Un volo di prova di un dimostratore era previsto intorno al 2027 e l'entrata in servizio intorno al 2040. Secondo Airbus, il primo volo di prova di un jet da combattimento FCAS insieme a droni in sciame, con tutti i veicoli collegati tra loro tramite una "cloud di combattimento" di tecnologia dell'informazione, è previsto per il 2028 o il 2029.  
Nel giugno 2019 la Spagna ha aderito al programma. Nel dicembre 2019 Safran e MTU Aero Engines hanno concordato la fondazione di una joint venture 50/50 che sarà incorporata entro la fine del 2021 per gestire lo sviluppo, la produzione e le attività di supporto post-vendita del nuovo motore per alimentare l’NGF. Il 12 febbraio 2020, la prima fase (1A) del programma di ricerca e sviluppo è stata approvata dalla commissione per il bilancio del parlamento tedesco. Ha istituito la distribuzione industriale dei primi cinque sottoprogrammi. Lavoro sulle attività della Fase 1A concluse all'inizio del 2022. Nel dicembre 2022 è stata lanciata la Fase 1B. Nel giugno 2023, il Belgio è diventato un osservatore del programma FCAS. Il paese ha aderito al programma nel giugno 2025.

Airbus “Wingman"



L'Airbus Wingman è un fedele gregario in fase di sviluppo dal produttore aerospaziale europeo Airbus. L'aeromobile sarà un aereo da caccia senza equipaggio che accompagnerà un Eurofighter Typhoon o altri aerei da combattimento come moltiplicatore di forza.
Una versione "da esposizione" in scala 1 a 1 del Wingman è stata presentata il 3 giugno 2024 all'ILA Berlin Air Show 2024. Si dice che il Wingman presenti capacità tra cui sensori furtivi e moderni, ed è progettato per svolgere ruoli tra cui ricognizione aerea, disturbo radar, combattimento aria-aria e combattimento aria-terra. Sarà pilotato dall'intelligenza artificiale. Il 5 giugno 2024, Airbus ha annunciato una partnership con la società europea di difesa dell'IA Helsing per sviluppare il sistema di intelligenza artificiale di Wingman.
Il Wingman sarebbe controllato da un caccia con equipaggio comandante, l'aereo iniziale proposto per questo ruolo è l'Eurofighter Typhoon, anche se Airbus ha lasciato aperta la possibilità che altri caccia o aerei potessero essere adattati per adattarsi al ruolo. Secondo Airbus, i caccia F-35 Lightning, Dassault Rafale e Saab Gripen, nonché il trasporto A400M Atlas e l'aerorifornitore A330 MRTT potrebbero essere adattati per comandare gli aerei Wingman. Airbus ha dichiarato che i piloti umani negli aerei di comando sarebbero sempre l'"autorità decisionale finale" in combattimento e avrebbero "sempre il controllo della missione".
A partire da giugno 2024, Airbus sta lavorando con l'aeronautica tedesca per utilizzare il Wingman per soddisfare le loro esigenze di un aereo in cui può integrare la loro forza aerea prima dell'introduzione del Future Combat Air System negli anni 2040. Secondo quanto riferito, Airbus è anche in trattative con l'Aeronautica e la Forza Spaziale Spagnola per possibili acquisti. 







La Royal Air Force e l'Aeronautica Militare italiana sono entrambe utenti attuali dell'Eurofighter; un portavoce del Regno Unito ha rifiutato di confermare o negare se l'aeronautica del paese fosse interessata all'aeromobile.
Specifiche:
  • Lunghezza: 50 piedi 10 in (15,5 m)
  • Apertura alare: 39 piedi 4 pollici (12 m)
  • Velocità massima: Mach 1 (stimata).

Global Combat Air Programme (GCAP)

Il Global Combat Air Programme (GCAP) è un progetto multinazionale (Giappone, Italia, Regno Unito) di caccia multiruolo stealth, di sesta generazione, frutto dell'unione del progetto anglo-italiano "Tempest" e del progetto nipponico "F-X" per le rispettive aeronautiche dei tre paesi: l'Aeronautica Militare italiana, la Kōkū Jieitai giapponese e la Royal Air Force del Regno Unito. 



Il progetto nasce ufficialmente il 9 dicembre 2022 con un comunicato congiunto dei governi dei tre paesi coinvolti. Il risultato del programma GCAP sostituirà nel 2035 (con primo volo nel 2028) l'Eurofighter Typhoon nelle forze armate dell'Italia e del Regno Unito, e il Mitsubishi F-2 nelle forze di autodifesa giapponesi. L'aereo sarà destinato anche all’esportazione. Il GCAP è l'unione di altri due progetti, inizialmente indipendenti, nati separatamente in Europa e Giappone: il "Tempest" e l'F-X. La firma dell'accordo è avvenuta il 9 dicembre 2022, e si prevede che la produzione inizierà approssimativamente nel 2030, con il primo volo già nel 2028 e il primo aereo schierato nel 2035. Il "Tempest" era un progetto nato da una collaborazione fra Italia e Regno Unito, più la Svezia. Venne proposto nel 2018 dalla BAE Systems alla Royal Air Force, due anni dopo si aggiunse, come partner principale, l'Italia: con Leonardo SpA, Avio Aero, MBDA Italy ed Elettronica SpA, per Aeronautica militare e la Svezia con SAAB e GNK per la Svenska flygvapnet. Nel 2022 il Tempest confluisce nel progetto GCAP. La Svezia esce dal programma.

Il concept Saab per i futuri caccia svedesi

La Saab ha ricevuto un ordine dall'Amministrazione svedese del materiale di difesa (FMV) per quanto riguarda gli studi concettuali per i futuri sistemi di caccia. 



Il periodo contrattuale è 2024-2025. Ciò include studi concettuali di soluzioni con equipaggio e senza equipaggio in un sistema di prospettiva di sistema, sviluppo tecnologico e dimostrazioni. Saab collaborerà a stretto contatto con FMV, le forze armate svedesi, l'Agenzia svedese per la ricerca sulla difesa, GKN Aerospace e altri partner del settore.
"Saab è in una posizione forte e, avendo recentemente sviluppato Gripen E e GlobalEye, abbiamo la tecnologia avanzata e il know-how ingegneristico per portare avanti il futuro concetto di caccia. Ciò significa che continueremo a fornire soluzioni innovative per soddisfare le future esigenze operative delle forze armate svedesi e di altri clienti", afferma Lars Tossman, responsabile dell'area di business Aeronautica di Saab.
Saab svilupperà ulteriormente collaborazioni con le parti interessate che lavorano con tecnologie emergenti e dirompenti, che giocheranno un ruolo importante nei futuri sistemi di aerei da combattimento. Saab esplorerà anche piattaforme di innovazione tra cui la Defense Innovation Initiative del governo svedese e il Defense Innovation Accelerator della NATO per il Nord Atlantico.
Gli studi concettuali inclusi in questo contratto si svolgeranno in parallelo con l'aggiornamento di Gripen C/D di Saab e l'introduzione di Gripen E in Svezia e Brasile.
Durante una conferenza stampa presso la sua sede centrale di Linköping, in Svezia, Saab ha rivelato i primi dettagli sul suo studio Future Concept Air System, KFS (Koncept för Framtida Stridsflyg): un'iniziativa messa in moto nel luglio 2023 e che deve perseguire indipendentemente dal GCAP (Global Combat Air Programme) guidato dal Regno Unito. Seguendo i primi pensieri della Svezia di aderire al GCAP, dopo aver considerato fattori come il conflitto in Ucraina, un aumento del bilancio della difesa e l'adesione della Svezia alla NATO, Peter Nilsson - capo della business unit dei programmi avanzati di Saab - ha spiegato il passo successivo: "Facciamo un respiro profondo e vediamo dove andremo”. Sebbene la Svezia non abbia ancora confermato se alla fine continuerà il suo futuro concetto di caccia in modo indipendente (con opzioni per aderire a GCAP, FCAS o anche potenzialmente il programma NGAD degli Stati Uniti non del tutto fuori dal tavolo), la scorsa estate l'unità aziendale dei programmi avanzati ha avviato il suo programma completamente finanziato "per fare quel respiro profondo", ha confermato Nilsson. Il programma indipendente è attualmente contratto fino al 2025 con negoziati per estendere questa data fino al 2026 che probabilmente inizierà presto, ha suggerito Nilsson, con la fase di esplorazione iniziale "piuttosto ad alto ritmo" che presto subirà presto una revisione della valutazione del concetto. Dal 2026, si prevede che questa prima fase si sposterà nel secondo elemento di sviluppo concettuale, tecnologico e dimostrativo. "Dobbiamo essere più veloci dal pensiero al volo", ha azzardato, evidenziando l'importanza della base Linköping di Saab - sede di numerosi team di sviluppo in diversi programmi specializzati, tra cui il Gripen E in continua evoluzione - come parte integrante per ottimizzare le capacità dell'azienda. Gli aggiornamenti incrementali del jet da combattimento indigeno svedese possono anche beneficiare di future iniziative concettuali, ha detto Nilsson, che ha sottolineato che "tutto ciò di cui ha bisogno una piattaforma senza equipaggio, non c'è nessun pilota che dirà di no a quella capacità”. Sebbene il design finale sia ancora molto in fase concettuale (anzi, Saab sottolinea che l'immagine sopra rappresenta "solo un'impressione artistica di uno dei tanti concetti [che] sta guardando in questo momento con il cliente nel programma concettuale"), Nilsson ha espresso la sua convinzione che il nuovo concetto non sarà simile a Gripen. Tuttavia, notando l'importanza di un robusto LO (Low Observability) con capacità di guerra elettronica, ha scherzosamente osservato che "non posso portare diversi strati di vernice, ottenere un graffio e devo rimandarlo in Texas - quindi ci deve essere un equilibrio; facendo riferimento ai presunti problemi di durata che influenzano negativamente il rivestimento furtivo di Lockheed Martin. Questi primi dettagli sul programma FCAS svedese seguono l'ordine di Saab della Defence Materiel Administration (FMV) nel marzo 2024, inclusi "studi concettuali di soluzioni con equipaggio e senza equipaggio in un sistema di prospettiva di sistema, sviluppo tecnologico e dimostrazioni".










Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, TWZ, Wikipedia, You Tube)