domenica 18 agosto 2024

Una fine ingloriosa per una nave militare: un grave incendio, che potrebbe essere ancora in corso, è scoppiato sull'ex portaerei sovietica Minsk, che da anni marcisce in una laguna artificiale appena fuori da un tratto del fiume Yangtze in Cina.







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La causa dell'incendio e lo stato attuale della portaeromobili Minsk sono sconosciuti. Le autorità locali dicono che l'incendio è scoppiato intorno alle 16:00 ora locale, che non ci sono state vittime apparenti e che l'incidente è sotto inchiesta, secondo i media cinesi.
Immagini e filmati sono emersi online e mostrano un incendio significativo.
L'ex portaerei sovietica MINSK della classe Kiev sembra essere gravemente danneggiata da un grave incendio a Nantong, in Cina, dove era in fase di ristrutturazione. La nave era precedentemente un'attrazione turistica conosciuta come Minsk World.
Gli incendi a bordo di navi anche ben mantenute possono facilmente diventare disastrosi, soprattutto se sono in manutenzione e solo un equipaggio ridotto è a bordo. Un ottimo esempio di questo è l'incendio che ha imperversato per giorni a bordo della nave d'assalto anfibia classe Wasp della Marina USS Bonhomme Richard nel 2020, che alla fine ha reso la nave inservibile. Ciò che resta della Minsk non è noto.
La Minsk è entrata in servizio operativo nella Marina Sovietica nel 1978. La classe Kiev nel suo complesso era una sorta di stranezza tra le navi da guerra, con 40.000 tonnellate assomigliavano più a un ibrido di una portaerei e di un incrociatore da battaglia che a una nave portaerei tradizionale.
Dopo la caduta dell'Unione Sovietica, la Marina russa ereditò le navi, ma le trovò rapidamente difficili e costose da manutenere. Nel 1993, la nave gemella della Minsk , la Novorossiysk ha subito in particolare un grave incendio nella sala macchine.
Tre dei quattro vettori della classe Kiev sono stati infine venduti, con la Minsk e la Novorossiysk inizialmente dirette verso la Corea del Sud. L'Admiral Gorshkov (originariamente chiamata Baku) fu venduta all'India nel 2004 ed è diventato oggetto di vari ed estenuanti lavori prima di entrare finalmente in servizio in quel paese nel 2013 come INS Vikramaditya.
La Novorossiysk è stata infine demolita in Corea del Sud, ma le proteste locali hanno portato alla vendita della Minsk ad una società cinese per essere smantellata. Un gruppo di imprenditori cinesi ha successivamente salvato l'ex-Minsk dal rogo. La nave, con una miscela di aerei da combattimento sovietici in pensione e cinesi sul suo ponte, è diventata il fulcro di un parco a tema chiamato Minsk World che ha aperto nel 2000. Minsk World è andato in bancarotta nel 2006 e il governo cinese alla fine ha recuperato la terra su cui si trovava.
Alla fine degli anni 2010, la Minsk, già in condizioni sempre più cattive, è stata trasferita dove si trova attualmente, a circa 50 miglia a nord-ovest della città cinese di Shanghai. I piani per stabilire un nuovo mondo della Minsk non si sono mai concretizzati e la nave sempre più fatiscente è diventata una destinazione per i cosiddetti "esploratori urbani" per intrufolarsi a bordo.
Ci sono rapporti secondo cui le autorità della vicina città di Nantong avevano annunciato piani a gennaio per riabilitare la nave e trasformarla in un "centro nazionale di educazione scientifica della difesa".
È interessante notare che l'ex Kiev è anche in Cina, dove è diventata un'attrazione turistica separata al Binhai Aircraft Park di Tianjin, in Cina, a circa 100 miglia a sud-est di Pechino. Nel 2011, la società proprietaria del Binhai ha annunciato l'intenzione di trasformare il vettore, che è stato molto meglio mantenuto della Minsk, in un hotel di lusso galleggiante.
L'entità del danno che l'ex Minsk potrebbe aver subito ora resta da accertare. Purtroppo è possibile che la storia già molto triste della nave stia finalmente volgendo ad un termine inglorioso. L'incendio sembra essere spento, ma la sovrastruttura dell'isola risulta distrutta.






La classe Kiev o Progetto 1143 Krechet è una classe di 4 portaerei di progettazione sovietica da oltre 30.000 tonn di dislocamento, con una lunghezza fuori tutto di 273 metri ed una dotazione normale di circa una trentina tra aerei ed elicotteri.

Il nome completo è in russo Тяжёлый авианесущий крейсер ракетный Проект 1143 Кречет, Tjažёlыj avianesuščij krejser raketnыj Proekt 1143 Krečet, la cui traduzione letterale in italiano è Pesante aereo incrociatore missilistico Progetto 1143 Krečet.
Precedentemente queste navi, con l'esclusione dell'Admiral Gorshkov, hanno ricevuto anche la classificazione in russo Большой противолодочный крейсер (БПКP), Bolʹšoj protivolodočnыj krejser (BPKR) ovvero grande incrociatore antisommergibile, e classificazione in russo Тяжелый противолодочный крейсер (ТПКР), Tjaželыj protivolodočnyj krejser (TPKR) ovvero incrociatore pesante antisommergibile.
Il loro nome in codice NATO è classe Kiev (dal nome della nave capoclasse secondo la traslitterazione anglosassone: Tyazhёlyy avianesushchiy kreyser raketnyy Proyekt 1143 Krechet); la classificazione russa è in russo Тяжёлый авианесущий крейсер ракетный (ТАВКР), Tjažёlыj avianesuščij krejser raketnыj (TAVKR), letteralmente Incrociatore pesante aero-missilistico; secondo l'hull classification symbol della US Navy si tratta di una portaerei (CV). 
Tale designazione, incrociatore invece che portaerei, consentiva alla Russia di "aggirare" la convenzione di Montreux per le navi che transitano per i Dardanelli e il Bosforo tra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero.




Storia

Lo sviluppo di portaerei nell'Unione Sovietica dopo la seconda guerra mondiale fu lento a causa di considerazioni storiche e politiche (Stalin era contrario a questo tipo di nave), e i primi progetti – Progetto 71, Progetto 72 e Progetto 85 – iniziati a partire dal 1939 e sponsorizzati anche dall'Ammiraglio della flotta dell'Unione Sovietica Nikolaj Gerasimovič Kuznecov – furono abbandonati uno dopo l'altro negli anni '50, sotto Chruščёv. 
L'ammiraglio Sergej Georgievič Gorškov avanzava la richiesta di una decina di portaelicotteri e ciò portò alla realizzazione del Progetto 1123 Kondor / Moskva, ovvero due portaelicotteri da 15.000 ton pesantemente armate per la lotta antisommergibile. 
Negli anni '70 il Progetto OREL prevedeva la realizzazione di superportaerei (a propulsione nucleare e CATOBAR) per confrontarsi direttamente con le omologhe statunitensi. Un primo progetto fu il Progetto 1160 Orel, questo prevedeva delle navi di 80.000 ton a propulsione nucleare con catapulte a vapore e cavi di arresto (CATOBAR) e un gruppo aereo imbarcato di 60/70 tra aerei ed elicotteri; il Progetto 1160 fu cancellato nel 1973. Un secondo progetto, derivato dal Progetto 1160 Orel, fu il Progetto 1153 Orel, questo prevedeva una nave un poco più piccola, da 70.000 ton sempre a propulsione nucleare con catapulte a vapore e cavi di arresto (CATOBAR) e un gruppo aereo imbarcato di 50 tra aerei ed elicotteri; ma anch'esso fu cancellato nel 1978. 
Parallelamente alle ipotesi di superportaerei, fu realizzato il Progetto 1143 Krečet, una classe di 4 portaeromobili STOVL da 40.000 ton, pesantemente armate e con un gruppo aereo di 30 tra aerei STOVL (Yak-38) e elicotteri.
Le quattro navi classe Kiev sono state le prime vere portaerei della marina sovietica con la capacità di ospitare i caccia imbarcati VTOL Yakovlev Yak-38 «Forger» e un gran numero di elicotteri Kamov Ka-25 e Ka-27. Esse erano anche pesantemente armate, con vari standard di allestimento, che è variato a seconda dell'unità, in quanto esse sono state realizzate tra gli anni settanta e il decennio successivo. Le prime tre unità entrate a far parte della Marina Russa sono state radiate nel 1993, dopo il crollo dell'Unione Sovietica, mentre l'ultima, entrata in servizio nel 1982 con il nome Baku, è stata rinominata Admiral Gorshkov dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica ed è stata radiata nel 1996 per poi essere venduta alla Marina militare indiana.
Le prime due unità (Kiev e Minsk) sono sostanzialmente uguali e appartengono entrambe al progetto 1143, la terza unità (Novorossiysk) è leggermente diversa ed appartiene al progetto 1143M o 11433 (la differenza principale rispetto alle prime due unità è l'assenza del sistema missilistico Osa) e la quarta unità (Baku) è profondamente diversa ed appartiene al progetto 11434 o Kiev Mod (secondo la NATO). Per descrivere la quarta unità, la Baku, segue una citazione da Globalsecurity.org:
«La quarta unità della classe Kiev, la Baku [in seguito ribattezzata Gorshkov], può essere considerata come classe a sé. Tra i miglioramenti si contano un radar a scansione di fase, svariati apparati da guerra elettronica, e un più ampio sistema di comando e controllo. Il ponte di volo è stato allungato di 5 metri rispetto a quello delle prime tre navi. Altre modifiche includono l'aggiunta di altri 4 lanciatori SS-N-12 SLCM (per un totale di 12), l'eliminazione dei lanciatori SUW-N-1 per i razzi balistici antinave/antisottomarino nucleari FRAS-1, l'eliminazione dei missili terra-aria SA-N-3, e l'eliminazione dei 10 tubi lanciasiluri da 21 in (530 mm). La nave è equipaggiata con l'Udav-1 un sistema integrato antisommergibile con 60 razzi.»
La Admiral Gorshkov in servizio con la marina russa, in seguito ad una serie di incidenti, non ha più preso il mare dal 1995, anno in cui è entrata ufficialmente in riparazione (probabilmente mai iniziata). Nel 2004 è stata ceduta dalla Russia all'India, che l'ha ribattezzata Vikramaditya. Dopo lunghi lavori di rifacimento, ritardati dallo stato peggiore del previsto dell'unità, la nave iniziò le prove a mare a giugno 2012. Un problema alle caldaie causò un ulteriore ritardo; le prove a mare furono ripetute a luglio 2013, questa volta con esito positivo. La nave fu, quindi, consegnata alla marina indiana il 15 novembre 2013.
Ulteriori evoluzioni del Progetto 1143 hanno condotto al Progetto 1143.5/6 Admiral Kuznetsov e al Progetto 1143.7 Ul'janovsk, anche se questi due progetti sono profondamente diversi dal Progetto 1143 originario.
Diversamente dalla portaerei statunitensi o britanniche, la classe Kiev era una combinazione di incrociatore e di portaerei. Nella marina sovietica, questa classe fu specificamente designata come incrociatore aereo pesante invece che semplicemente portaerei. Le navi furono progettate con una grande superstruttura a isola a tribordo, con un ponte di volo angolato di 2⁄3 della lunghezza del ponte, e la prua era occupata da un pesante armamento missilistico terra-aria e terra-terra. La missione standard della classe Kiev era il supporto per i sottomarini lanciamissili strategici, oltre le navi di superficie e l'aviazione di marina; la classe era capace di impegnarsi in una guerra navale di superficie in funzione antiaereo (AAW), anti-sottomarino (ASW) e anti-superficie (ASuW).
La Kiev e la Admiral Gorshkov erano incorporate nella Flotta del Nord a Severomorsk; mentre la Minsk e la Novorossiysk erano incorporate nella Flotta del Pacifico a Vladivostok. La Vikramaditya è incorporata nel Western Naval Command nella base INS Kadamba vicino Karwar.
La Kiev, la Minsk e la Novorossiysk furono radiate il 30 giugno 1993 a seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica e della riduzione del budget militare. Le prime due navi furono vendute alla Cina, rispettivamente nel 1996 e 1995, e sono attualmente (al 2016) due parchi tematici. Nel 2020 la Minsk è risultata in completo stato di abbandono. La terza nave fu venduta (nel 1995) e demolita (nel 1997) a Pohang. La quarta nave, dopo essere stata rinominata nel 1991, fu radiata nel 1996 e fu acquistata dall'India il 20 gennaio 2004; la nave fu profondamente ristrutturata (in particolare modificata da STOVL a STOBAR) in Russia e immessa in servizio il 16 novembre 2013.
Portaeromobili simili o paragonabili in servizio – nello stesso periodo (anni ottanta) – nelle altre marine erano: le 3 unità britanniche della classe Invincible, la britannica Hermes (in seguito diventata l'indiana Viraat) o ancora le 5 unità LHA statunitensi della classe Tarawa.






Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)
























 

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