L'autore del blog presso il Museo Storico di Vigna di Valle RM.
Il caccia bombardiere ricognitore Panavia Tornado è un velivolo da combattimento bimotore, che può ospitare due persone: il pilota e il navigatore.
E' uno dei pochi aerei ancora operativi dotato di un'ala a geometria variabile, nel senso che può aumentare o diminuire la sua "portanza alare", a seconda della velocità. In grado di volare in qualsiasi condizione meteo, l’Aeronautica Militare lo ha acquisito a partire dal 1982.
Tramontato il rischio di un confronto militare globale, la probabilità di utilizzare un velivolo come il Tornado, la cui efficacia è stata accresciuta con l’acquisizione di sistemi d’arma d’avanguardia, con una grande capacità di reazione nelle cosiddette "operazioni di risposta alle crisi", vale a dire nelle fasi più virulente di un confronto militare, con lo scopo di attivare un processo di stabilizzazione, di svolgere un'azione di deterrenza che permettono di garantire, dal cielo, la sicurezza delle forze di superficie e di spegnere, sul nascere, possibili "ritorni di fiamma". Il ruolo di questi velivoli va quindi inquadrato unicamente con finalità strumentali legati "alla vocazione pacifica del nostro Paese", come si legge nella scheda ufficiale dell'Aeronautica Militare.
Nella versione standard IDS, in dotazione al 6° Stormo di Ghedi, in provincia di Brescia, il Tornado può essere impiegato come cacciabombardiere e ricognitore. Il 50° Stormo di Piacenza, invece, è equipaggiato con la variante IT-ECR, specializzata nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM.
Ricordiamo che i caccia Tornado facevano parte del contingente internazionale durante la prima guerra del Golfo, nel 1991. Nella notte fra il 17 e 18 gennaio 1991 uno di essi venne abbattuto e il maggiore Gianmarco Bellini (pilota) e il capitano Maurizio Cocciolone (navigatore) dovettero lanciarsi con il seggiolino eiettabile. I due aviatori vennero immediatamente catturati dalle truppe irachene, furono separati, venne loro confiscato tutto ciò che avevano con sé (compresi gli indumenti e gli scarponi) e costretti a indossare una tuta gialla, che li qualificava come prigionieri di guerra. Il 3 marzo, a guerra terminata, entrambi gli ufficiali furono rilasciati dalle autorità irachene.
Il Tornado è stato impostato per svolgere la funzione di cacciabombardiere supersonico a bassa quota, in grado di atterrare e decollare in brevi distanze. Normalmente, per avere buone prestazioni, un aereo deve possedere ali a freccia positiva o a delta, ma queste configurazioni non sono efficienti a basse altitudini. Per rendere il Tornado maneggevole e in grado di operare adeguatamente sia a bassa che ad alta quota, venne scelto di dotarlo di ali a geometria variabile. Quando le ali sono piegate all'indietro, avvicinandosi alla fusoliera, il Tornado accresce la sua velocità a bassa quota riducendo la resistenza aerodinamica. Con le ali completamente spiegate invece l'aereo ha più portanza a causa della maggiore superficie offerta all'aria dalle ali, cosa che favorisce, a basse velocità, il decollo e l'atterraggio in spazi ristretti. Il Tornado è l'unico aereo militare, insieme al Saab 37 Viggen, a montare inversori di spinta.
La cabina di pilotaggio monta il joystick in posizione centrale e le manette a sinistra; il sistema di controllo è fly-by-wire.
Il Tornado incorpora un radar usato sia per la navigazione che per l'attacco capace di scandagliare l'aria, mappare il territorio sottostante e permettere al velivolo di mantenere un'altitudine costante quando viaggia a basse quote.
La cabina di pilotaggio monta il joystick in posizione centrale e le manette a sinistra; il sistema di controllo è fly-by-wire.
Il Tornado incorpora un radar usato sia per la navigazione che per l'attacco capace di scandagliare l'aria, mappare il territorio sottostante e permettere al velivolo di mantenere un'altitudine costante quando viaggia a basse quote.
Il Tornado ADV monta un radar diverso, l'AI.24 Foxhunter, in grado di agganciare 20 bersagli differenti da una distanza superiore alle 100 miglia (160 km). Il Tornado può trasportare praticamente tutte le armi presenti nell'inventario NATO, incluse bombe a grappolo e nucleari. La versione per l'attacco al suolo ha una limitata capacità di combattimento aereo fornita da missili aria-aria AIM-9 Sidewinder o AIM-132 ASRAAM; la variante ADV può anche lanciare gli AIM-120 AMRAAM.
I britannici si opposero con fermezza all'uso di un motore statunitense per il progetto MRCA, giudicando l'utilizzo di un propulsore Rolls-Royce cosa fondamentale, tanto che minacciarono di lasciare il gruppo di lavoro se non fossero stati accontentati. Nel settembre 1969 venne selezionato il Turbo-Union RB199, frutto delle conoscenze tecniche messe in comune da Regno Unito, Italia e Germania. Lo sviluppo di questo motore aeronautico subì ritardi a causa della liquidazione coatta amministrativa subita dalla Rolls-Royce nel 1971, ma la collaborazione multinazionale servì comunque ad evitare ulteriori complicazioni al Tornado.
All'inizio dell'entrata in servizio dell'RB199 le pale della turbina si degradavano velocemente, per cui vennero presto applicate delle migliorie nelle successive versioni del motore che garantiscono affidabilità e buone prestazioni, anche se i costi di realizzazione sono lievitati. Venne proposta anche una variante potenziata per il Tornado in versione intercettore, ma non venne mai acquistata.
Il primo prototipo della Germania Ovest volò il 14 agosto 1973 dalla base aerea di Manching. La prima spedizione di 247 Tornado IDS e 35 ECR venne completata il 27 luglio 1979, che finirono nelle schiere di cinque diversi stormi per rimpiazzare i Lockheed F-104 Starfighter. Due di questi stormi vennero sciolti rispettivamente nel 2003 e nel 2005 e un terzo venne riequipaggiato con i Tornado ECR. Quando l'ultimo stormo di Tornado della Marineflieger, l'aviazione di marina tedesca, venne sciolto nel 2005, i suoi aerei formarono uno stormo da ricognizione nella Luftwaffe.
I Tornado tedeschi hanno partecipato alla guerra in Bosnia facendo entrare per la prima volta in azione la Luftwaffe dai tempi della seconda guerra mondiale. Nel 2007, un distaccamento di sei Tornado dell'Aufklärungsgeschwader 51 "Immelmann" è stato assegnato a Mazar-i Sharif, nel nord dell'Afghanistan, per supportare le truppe ISAF.
All'inizio del 2000 i Tornado IDS, ECR e RECCE (la versione IDS impostata per ospitare il pod "RECCE") ricevettero l'aggiornamento "ASSTA 1", consistente nel rimpiazzo del computer gestore delle armi con un computer MIL-STD 1553/1760 o Ada MIL-STD 1815. Un'altra miglioria fu l'aggiunta del GPS, di un sistema di navigazione inerziale e del pod-ECM "Tornado Self Protection Jammer". Il nuovo computer è in grado di controllare i missili HARM III o HARM 0 serie IV/V e Kormoran, le bombe a guida laser GBU-24 Paveway III e si può interfacciare con il LITENING Advanced Targeting.
L'aggiornamento ASSTA 2 cominciò nel 2005 ma solo per gli 85 Tornado ECR o RECCE, dato che la variante IDS era in via di sostituzione in favore dell'Eurofighter Typhoon. Le modifiche consistettero in un'avionica digitale, nuove contromisure elettroniche e la predisposizione per i missili da crociera Taurus KEPD 350.
Il 13 gennaio 2004 il ministro della Difesa tedesco Peter Struck annunciò che le forze armate sarebbero state investite da alcuni cambiamenti. Uno di questi prevede la diminuzione della flotta aerea dai 426 velivoli in servizio nel 2004 ai 265 che dovranno rimanere nel 2015. Considerando l'ordine di 180 Eurofighter Typhoons, rimarranno attivi solo 85 Tornado.
Le versioni prodotte furono le seguenti:
- IDS: versione da interdizione e attacco al suolo, la principale tra quelle prodotte.
- ADV: versione appositamente sviluppata dalla Gran Bretagna per la difesa aerea; aveva un muso più lungo rispetto alle altre (per poter ospitare il radar Foxhunter specificamente sviluppato per missioni di tipo CAP e combattimento BVR) ed alcuni esemplari vennero acquistati in leasing anche dall'Italia. Sono stati poi tutti restituiti e sostituiti con gli F-16A acquisiti sempre in leasing tramite il programma Peace Caesar (anch'essi già restituiti).
- ECR: versione per la guerra elettronica.
- In tutto furono ordinate 809 macchine: 220 IDS e 165 ADV per la RAF e il resto IDS per Germania e Italia. In tutto la produzione arrivò successivamente a circa 992 esemplari, appena al sotto dei mille apparecchi che si prevedeva di raggiungere nell'insieme. La produzione venne organizzata nel modo seguente:
- Batch 1: 43 velivoli con motori Mk 101 da 3773/6730 kg/s. Erano 11 Mk 1, 12 Mk 1T, 3 prototipi ADV F Mk.2, 14 GT (German Trainer) e 3 IDS tedeschi (German Strike). Serie: 001-43
- Batch 2: con questa produzione si giunse alla produzione in grande serie. 110 macchine costituite da: 39 GR Mk I inglesi, 16 GR Mk IT, 27 IDS GS, 13 IDS GT, e i primi 5 IDS IS (italiani). C/c 044-153
- Batch 3: un totale di 164 macchine (C/c 154-317) tra cui: 60 GR Mk I, 8 GR Mk IT, 56 IDS GS, 12 IDS GT, 26 IDS IS e 2 IDS IT biposto. I GR Mk I erano dotati di LRMTS, di prese d'aria fisse da mach 1,8, 14 di questi erano da ricognizione GR Mk IA e 26 Mk IB antinave. Motori potenziati erano, in 50 macchine, gli RB.199 Mk 103 3926/7291 kgs (con il 'combat plus' vi erano 7665 kgs)
- Batch 4: 162 macchine prodotte con serial 318-479. In dettaglio erano 18 ADV F Mk 2, 47 GR Mk I, 8 Mk IT, 56 IDS GS, 8 IDS GT, 27 IDS IS. Solo queste macchine ebbero introdotta la capacità nucleare, e gli Mk 103 come standard, che permettevano ai velivoli italiani e tedeschi, grazie alle prese d'aria ancora variabili (le macchine inglesi le avevano modificate, fisse) arrivavano a mach 1,92.
- Batch 5: 173 macchine S/n.480-653. 63 ADV F Mk 3, 2 GR Mk IA, 14 GR Mk I e 6 1T per la RSAF, 65 IDS GS, 5 GT, 27 IDS IS e 2 IDS IT. Calcolatore di bordo Life Spirit da 128 kB, predisposizione per missili HARM, ECM attive finalmente introdotte (gli esemplari precedenti non ne avevano) in pod esterni, data link Std 1553B.
- Batch 6: 155 Tornado (652-807), di cui: 68 ADV per la RAF, 24 per la RSAF, 63 IDS GS
- Batch 7: 122 Tornado (808-929) con 7 GR Mk I, 14 Mk IA, 6 Mk IT, più le macchine saudite (14 IDS, 8 CT, 6 Mk IA) e gli otto per l'Oman, ma girati alla RAF. Infine vi erano i 35 EKA-ECR.
- Batch 8: 69 macchine di cui 26 inglesi, 35 tedesche e 8, per la Giordania, tutti cancellati dal costruzione.
- Batch 9: 48 RSAF IDS.
Caratteristiche tecniche:
- Apertura alare : min./max 13,91/8,60 m -
- lunghezza 16,70 m -
- altezza 5,95 m -
- peso massimo al decollo 28.000 kg -
- impianto propulsivo due turbofan Turbo Union RB.199 Mk.103 da 7.260 kg/s con postbruciatore - velocità massima a bassa quota circa 1.480 km/h (1,2 mach) -
- tangenza 15.000 m -
- autonomia 3.800 km (trasferimento) -
- equipaggio 1 pilota, 1 navigatore -
- armamento: 2 cannoni cal. 27 mm (1 su IT-ECR), fino a 9.000 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, pod da ricognizione e designazione bersagli, missili aria-aria AIM-9L Sidewinder, ecc.).
(Web, Google, Wikipedia, AMI)