Il Boeing B-17 Flying Fortress (conosciuto anche come Fortezza volante) era un bombardiere pesante quadrimotore sviluppato negli anni trenta impiegato principalmente dalla United States Army Air Forces nelle campagne di bombardamento strategico diurno contro bersagli tedeschi di tipo industriale, civile e militare durante il secondo conflitto mondiale. La 8th Air Force (Forza Aerea) di base in Inghilterra e la 15th Air Force di base in Italia si unirono al Bomber Command (comando bombardieri) della RAF nell'Operazione Pointblank, per assicurare la superiorità aerea sulle città, le fabbriche e i campi di battaglia nell'Europa occidentale. Questa operazione era un preparativo per lo sbarco in Normandia. I B-17 parteciparono anche alle operazioni nel teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale, dove condussero raid contro navi e basi aeree giapponesi.
Delle oltre 1,5 milioni di tonnellate di bombe scaricate dagli Stati Uniti sulla Germania e sui territori occupati durante il conflitto, ben 640 000 furono sganciate dai B-17. Diventato un'icona della potenza aeronautica alleata già durante il conflitto, si guadagnò la reputazione di essere un sistema d'arma molto efficace e affidabile in grado di difendersi da solo e rientrare alla base nonostante ingenti danni. Parecchie storie o foto di esemplari con svariati colpi di aerei da caccia o della contraerea nemica ma comunque in grado di volare non fecero altro che accrescere la sua leggenda nell'immaginario collettivo.
Il B-17 è considerato il primo aereo ad essere prodotto in grandi quantitativi, e ad evolversi successivamente in numerose varianti.
L'8 agosto 1934, la United States Army Air Corps (USAAC) avanzò la richiesta di realizzazione di un bombardiere plurimotore che sostituisse il Martin B-10.
Gli Air Corps stavano cercando un velivolo in grado di rinforzare le flotte aeree nelle Hawaii, a Panama e in Alaska, come risposta alla possibile minaccia di una flotta nemica verso le coste statunitensi; questa risposta doveva attuarsi attraverso un velivolo dalla grande autonomia e da una altrettanto grande capacità di carico. Il progetto inizialmente si chiamava XBLR-1 (Experimental Bomber Long Range,Nr. 1 - bombardiere sperimentale a lunga distanza n. 1), che fu poi abbreviato in Progetto A. La Boeing realizzò il Modello 294, venne denominato Boeing XB-15, che volò per la prima volta il 15 ottobre 1937 e fu accettato nel marzo 1938, ma giudicato troppo complesso e costoso.
Di conseguenza, otto settimane dopo, con la circolare 35-26 venne emanata una nuova specifica per un aereo più semplice ed economico. I requisiti prevedevano la capacità di trasportare un carico adeguato di bombe a una quota di 10 000 piedi (3 000 m) per 10 ore con una velocità massima di almeno 320 km/h. Erano desiderate, ma non richieste, un'autonomia di 3 200 km e una velocità di 400 km/h. Non venivano poste obiezioni alla realizzazione di quadrimotori, anche se l'ordine finale sarebbe stato per 185 bimotori o 65 quadrimotori. La vittoria della competizione sarebbe stata decisa da un volo a Wright Field a Dayton, nell'Ohio. La Douglas propose il DB-1 e la Martin il Model 146.
Il prototipo del B-17 era designato come Model 299 ed era progettato da un team di ingegneri, costituito appositamente dalla Boeing e guidato da E. Gifford Emery ed Edward Curtis Wells. Combinava le caratteristiche del bombardiere sperimentale Boeing XB-15 con quelle dell'aereo da trasporto Boeing 247. Il B-17 era armato con bombe (fino a 2 200 kg su due alloggiamenti nel vano bombe) e cinque mitragliatrici da 7,62 mm. Era spinto da quattro motori radiali Pratt & Whitney R-1690 con 600 kW di potenza ciascuno (a 2100 m). Il primo volo del Model 299 avvenne il 28 luglio 1935, con il capo pilota Leslie Tower ai controlli. Il reporter del Seattle TimesRichard Williams coniò il nome "Fortezza Volante" e la Boeing lo registrò per impiegarlo ufficialmente. Il 20 agosto, il prototipo volò da Seattle a Wright Fields in nove ore e tre minuti ad una velocità media di 378 km/h, molto più elevata di quella degli altri modelli.
Il B-17 è considerato il primo aereo ad essere prodotto in grandi quantitativi, e ad evolversi successivamente in numerose varianti.
L'8 agosto 1934, la United States Army Air Corps (USAAC) avanzò la richiesta di realizzazione di un bombardiere plurimotore che sostituisse il Martin B-10.
Gli Air Corps stavano cercando un velivolo in grado di rinforzare le flotte aeree nelle Hawaii, a Panama e in Alaska, come risposta alla possibile minaccia di una flotta nemica verso le coste statunitensi; questa risposta doveva attuarsi attraverso un velivolo dalla grande autonomia e da una altrettanto grande capacità di carico. Il progetto inizialmente si chiamava XBLR-1 (Experimental Bomber Long Range,Nr. 1 - bombardiere sperimentale a lunga distanza n. 1), che fu poi abbreviato in Progetto A. La Boeing realizzò il Modello 294, venne denominato Boeing XB-15, che volò per la prima volta il 15 ottobre 1937 e fu accettato nel marzo 1938, ma giudicato troppo complesso e costoso.
Di conseguenza, otto settimane dopo, con la circolare 35-26 venne emanata una nuova specifica per un aereo più semplice ed economico. I requisiti prevedevano la capacità di trasportare un carico adeguato di bombe a una quota di 10 000 piedi (3 000 m) per 10 ore con una velocità massima di almeno 320 km/h. Erano desiderate, ma non richieste, un'autonomia di 3 200 km e una velocità di 400 km/h. Non venivano poste obiezioni alla realizzazione di quadrimotori, anche se l'ordine finale sarebbe stato per 185 bimotori o 65 quadrimotori. La vittoria della competizione sarebbe stata decisa da un volo a Wright Field a Dayton, nell'Ohio. La Douglas propose il DB-1 e la Martin il Model 146.
Il prototipo del B-17 era designato come Model 299 ed era progettato da un team di ingegneri, costituito appositamente dalla Boeing e guidato da E. Gifford Emery ed Edward Curtis Wells. Combinava le caratteristiche del bombardiere sperimentale Boeing XB-15 con quelle dell'aereo da trasporto Boeing 247. Il B-17 era armato con bombe (fino a 2 200 kg su due alloggiamenti nel vano bombe) e cinque mitragliatrici da 7,62 mm. Era spinto da quattro motori radiali Pratt & Whitney R-1690 con 600 kW di potenza ciascuno (a 2100 m). Il primo volo del Model 299 avvenne il 28 luglio 1935, con il capo pilota Leslie Tower ai controlli. Il reporter del Seattle TimesRichard Williams coniò il nome "Fortezza Volante" e la Boeing lo registrò per impiegarlo ufficialmente. Il 20 agosto, il prototipo volò da Seattle a Wright Fields in nove ore e tre minuti ad una velocità media di 378 km/h, molto più elevata di quella degli altri modelli.
Nei test, il progetto quadrimotore della Boeing dimostrò delle prestazioni superiori rispetto al bimotore DB-1 e al Model 146, e l'allora maggior generale Frank Maxwell Andrews si convinse che le capacità a lungo raggio dell'aereo quadrimotore sarebbero state più efficienti dei bimotori con autonomia inferiore. Questa opinione fu condivisa dagli altri ufficiali i quali, ancora prima che finisse la competizione tra i prototipi, suggerirono l'acquisto di 65 B-17.
Lo sviluppo continuò con il prototipo Boeing Model 299 e il 30 ottobre 1935 il pilota collaudatore dell'aeronautica statunitense, il maggiore Ployer Peter Hill, assieme all'impiegato Les Tower della Boeing, condusse un secondo volo di valutazione. L'equipaggio dimenticò tuttavia di disattivare un dispositivo che bloccava le superfici di volo; questo dispositivo era chiamato "gust lock", ed era inserito quando l'aereo era parcheggiato a terra. A causa di questa dimenticanza, dopo il decollo l'aereo iniziò a salire rapidamente, entrò in stallo e precipitò sul terreno. Nell'incidente Hill e Tower persero la vita e alcuni osservatori a terra furono feriti. Il Model 299 non riuscì a compiere il volo di valutazione e mentre gli ufficiali dell'Air Corps erano entusiasti delle potenzialità del progetto, i responsabili dell'esercito erano preoccupati per il costo dell'aereo. La perdita dell'aereo non fu completa, poiché si riuscì a recuperare parti delle ali per impiegarle nel successivo sviluppo dei punti di montaggio delle mitragliatrici. Le speranze della Boeing di concludere il contratto di fornitura svanirono: il Capo di Stato MaggioreMalin Craig cancellò l'ordine di 65 B-17 e ordinò 133 velivoli B-18 Bolo della Douglas.
Nonostante questo incidente, l'USAAC continuò ad essere impressionata favorevolmente dalle performance del prototipo e il 17 gennaio 1936 gli Air Corps ordinarono, sfruttando una possibilità della normativa vigente, 13 esemplari. Il velivolo venne rinominato YB-17 ed in seguito Y1B-17. L'YB-17 presentava molte migliorie rispetto al Model 299, tra cui propulsori Wright R-1820-39 Cyclone più potenti. Anche se il prototipo era di proprietà della Boeing e non ricevette una sigla militare, al velivolo venne applicata retroattivamente la sigla "XB-17", a designare un velivolo sperimentale.
Tra il 1º e il 4 marzo 1937, 12 dei 13 Y1B-17 vennero inviati al 2º gruppo bombardieri a Langley Field in Virginia, dove vennero impiegati per gli sviluppi operativi e i test di volo. Un suggerimento che venne adottato fu l'impiego di una checklist per evitare incidenti come quello accaduto al Model 299. In una delle prime missioni, tre B-17 diretti dal navigatore tenente Curtis LeMay furono inviati dal generale Andrews ad intercettare il transatlantico italiano Rex, che si trovava a 980 km dalle coste dell'Atlantico, e scattare fotografie. La missione ebbe successo e venne ampiamente pubblicizzata. La US Navy però non fu molto entusiasta della riuscita dell'operazione, tanto che in seguito al 2º gruppo bombardieri, che aveva in forza i velivoli, venne imposto dal Segretario alla Guerra di non superare le 100 miglia dalla costa. Il tredicesimo YB-17 venne inviato in Ohio, alla Material Divisiondella base Wright Field, dove fu impiegato solo per le prove di volo.
Un quattordicesimo esemplare (numero 37-369), originalmente costruito per i test a terra di resistenza della struttura, venne aggiornato ed equipaggiato con turbocompressori. Questi ultimi mostrarono dei problemi e i voli di test del 1937 vennero rinviati fino a marzo dell'anno successivo. Queste modifiche costarono alla Boeing 100 000 dollari e furono completate solo nella primavera del 1939, ma aumentarono la velocità massima e la quota di tangenza. Il velivolo venne consegnato all'esercito il 31 gennaio 1939 e fu ri-designato con la sigla B-17A, per indicare la prima variante operativa.
Nel tardo 1937, gli Air Corps ordinarono altri dieci velivoli, designati B-17B e, poco dopo, altri 29, che vennero finanziati solo a metà 1939. Migliorati con flap e timone maggiorati, con un musetto di polimetilmetacrilato, i B-17B vennero consegnati in cinque tranches tra il luglio 1939 e il marzo 1940. I velivoli formarono due gruppi di bombardieri, uno per la costa orientale ed uno per quella occidentale.
Prima dell'attacco di Pearl Harbor, erano in servizio meno di 200 B-17, ma la produzione venne accelerata, e il B-17 divenne il primo aereo di grandi dimensioni ad essere prodotto in massa. Gli aerei entrarono in servizio in ogni zona di combattimento della seconda guerra mondiale e, quando la produzione terminò a maggio 1945, erano stati costruiti 12 731 esemplari dalla Boeing, dalla Douglas e dalla Vega (una filiale della Lockheed).
Dotazione elettronica
Un importante ruolo nelle missioni di bombardamento in massa era svolto da alcuni aerei attrezzati con equipaggiamenti elettronici di direzione del tiro. Questi aerei, i cosiddetti pathfinder, cioè battistrada, rilevavano la posizione del bersaglio a terra anche in caso di copertura nuvolosa e dirigevano il resto dell'incursione marcando l'area con segnali di fumo, visto che le incursioni statunitensi si tenevano di giorno, mentre quelle inglesi erano notturne.
Gli strumenti vennero affinati progressivamente; il primo era Gee, uno strumento di navigazione a breve raggio; poi venne Oboe, che sfruttava segnali emessi da stazioni a terra in territorio inglese, in modo che il loro incrocio e l'angolo di emissione dessero la posizione dell'obiettivo, come l'X-Gerät tedesco. Poi vennero H2S, un radar di scansione del terreno collocato in una specie di vasca sotto il muso, e il suo successore H2X, in un radome semisferico posto sotto la fusoliera, dietro l'ala al posto della torretta ventrale.
H2S venne usato per la prima volta durante un raid su Emden il 27 settembre 1943, quando la prima parte della formazione guidata dai pathfinder e la seconda, guidata dal fumo sganciato da questi, riuscirono a colpire la città, mentre la terza parte, che aveva bombardato a vista in uno squarcio delle nubi, mise le bombe fuori bersaglio di miglia.
Altro apparato era Carpet, un emettitore di disturbi radar di creazione inglese, che veniva aeroportato e fu molto efficace nel disturbare i radar di guida alla contraerea.
Alla fine della guerra un certo numero di esemplari di B-17G dell'USAAF venne convertito al ruolo di ricerca e soccorso come B-17H, dopo essere stati dotati di radar di ricerca marittima in un radome sotto il muso ed un battello di salvataggio gonfiabile nella stiva porta bombe. Anche la United States Navy lo utilizzò, ma per il ruolo di AEW, dopo averlo dotato di un radar APS-20 e ridesignato PB-1W.
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