lunedì 11 febbraio 2019

Il Sukhoi Su-35 (Су-35) è la designazione di due distinti upgrade derivati dal caccia Sukhoi Su-27 "Flanker".



Il Sukhoi Su-35 (Су-35) è la designazione di due distinti upgrade derivati dal caccia Sukhoi Su-27 "Flanker". Si tratta di un caccia multiruolo progettato dalla Sukhoi e costruito dalla Komsomolsk-na-Amur Aircraft Production Association (KnAAPO).
La prima variante del Su-27 fu progettata nel 1980, quando la Sukhoi tentò di migliorare le prestazioni del suo caccia, e fu designata Su-27M. Riclassificata successivamente Su-35, questa versione incorporava miglioramenti aerodinamici per aumentarne la manovrabilità, un'avionica avanzata, aumentata autonomia e motori più potenti. Il primo prototipo, costruito a partire dalla cellula di un Su-27, compì il suo primo volo nel giugno 1988. Da questa prima versione è stato poi sviluppato il Su-37, un dimostratore tecnologico per motori a spinta vettoriale. Un unico addestratore Su-35UB venne costruito nel 1990 che, nonostante la designazione, aveva una maggior somiglianza con il Su-30MK.
Nel 2003 la Sukhoi iniziò lo sviluppo di una seconda variante del Su-27, per produrre quello che la compagnia russa definì "caccia di 4ª generazione avanzata (4++)". Per raggiungere questo scopo sono stati modificati e migliorati avionica e radar. Dal punto di vista aerodinamico sono state eliminate le alette canard della prima variante, sostituite da motori a spinta vettoriale. Questa seconda variante iniziò i test di volo nel 2008 con 4 prototipi, di cui uno andato perduto in un incidente nel 2009.




Storia del progetto

Su-27M/Su-35

Il Su-27 migliorato

Nel 1980, mentre il Su-27 entrava in servizio con l'aviazione sovietica, l'OKB Sukhoi iniziò lo studio di una variante migliorata dell'aereo. Originariamente designato come Su-27M ed internamente come "T10-M", avrebbe dovuto essere più agile ed essere equipaggiato con un'avionica notevolmente più avanzata rispetto a quella adottata da quello che era considerato il miglior caccia contemporaneo. Inoltre il nuovo modello doveva essere in grado di trasportare un maggior carico di armamenti e migliorare le proprie capacità come piattaforma per missili aria superficie[9], caratteristica in cui il Su-27 era carente.
L'ampio utilizzo di materiali compositi e di alluminio permise di ridurre il peso e di aumentare la quantità di carburante trasportabile. Caratteristica aerodinamica distintiva di questa variante sono le due alette canard, che migliorarono il flusso d'aria sopra le ali eliminando il buffeting e permettendo all'aereo di volare con un angolo di attacco di 120°, comandate da un sistema fly-by-wire. L'aereo venne equipaggiato con due motori Luylka AL-31FM, più grandi, affidabili e, con una spinta di 125 kN (28200 lbf), più potenti di quelli montati sull'aereo originale. Nuovo era anche il sistema di puntamento, il cui cuore era il N011 radar ad impulsi Doppler, capace di seguire fino a 15 obiettivi contemporaneamente e di guidare sei missili aria-aria contro di essi. Nel "pungiglione" posteriore tra i due motori venne montato il radar Phazotron N-012 per individuare eventuali minacce alle spalle dell’aereo.
La cabina di pilotaggio venne modernizzata con schermi multifunzione LCD a colori ed equipaggiata con il seggiolino eiettabile K-36DM, inclinato di 30° rispetto all'angolo di attacco per migliorare la tolleranza del pilota all'accelerazione. L'autonomia venne aumentata a 4000 km (2200 NM) e venne installata una sonda retrattile per il rifornimento in volo.



Primi prototipi e nuova designazione

Il primo prototipo del Su-27M (T-10S-70) fu portato in volo per la prima volta il 29 giugno del 1988 dal pilota collaudatore Oleg Tsoi. Questo primo aereo differiva dagli esemplari successivi in quanto manteneva gli stabilizzatori verticali del Su-27 ed era privo di un sistema d'arma funzionante. Designati con identificativo da T10M-1 a T10M-10, i primi dieci prototipi vennero costruiti dalla Komsomolsk-na-Amur Aircraft Production Association in collaborazione con Sukhoi. Pur essendo dello stesso modello, le macchine differivano leggermente tra loro in quanto quattro vennero realizzate modificando dei Su-27 di serie, le altre sei vennero costruite ex-novo.
Nel 1990 il primo prototipo venne presentato agli ufficiali del Ministero della Difesa alla base aerea di Kubinka. Il 13 febbraio 1992 l'aereo eseguì la sua prima dimostrazione in volo di fronte ai leader della CSI a Minsk, prima di affrontare il debutto pubblico ufficiale al salone aeronautico di Farnborough di quell'anno.
Il terzo prototipo (T10M-3) partecipò al salone aeronautico di Dubai adottando la nuova designazione di Su-35. Il T10M-3 eseguì durante l'esibizione in volo una serie di manovre di combattimento, compreso il famoso Cobra di Pugačëv, ed anche un combattimento simulato con un Su-30MK nel tentativo di impressionare i potenziali acquirenti esteri.
Sull'undicesimo prototipo (T10M-11) vennero installati due motori a spinta vettoriale e venne designato Su-37, effettuando il primo volo nell'aprile del 1996, mentre un altro Su-35 venne modificato in Su-37 verso la fine degli anni '90.




Abbandono del progetto

In totale vennero prodotti 15 esemplari pre-serie di Su-35(Su-27M), incluso l'addestratore Su-35UB, oltre a due prototipi per le prove statiche. La prima versione di serie del Su-35 non entrò mai in produzione per assenza di fondi della Federazione Russa, e l'aeronautica russa continuò ad utilizzare la sua flotta di Su-27. La tecnologia di controllo fly-by-wire dei canards del Su-35 e i motori a spinta vettoriale del Su-37 vennero applicate al Sukhoi Su-30. Uno dei prototipi di Su-35 (T10M-10) venne utilizzato come banco di prova volante dei motori AL-41F1A, studiati per il futuro caccia di quinta generazione.

Su-35S

Un caccia di 4ª generazione avanzata

Nel 2003, nonostante la Russia tentasse ancora di commercializzare il Su-27M, la Sukhoi lanciò un programma teso a riempire il gap tecnologico tra le famiglie di caccia Su-27 e Su-30MK e il caccia di russo di quinta generazione denominato Sukhoi PAK FA. Il progetto mirava ad intraprendere una seconda modernizzazione della piattaforma Su-27 (da qui la classificazione 4 generazione avanzata o 4++) incorporando diverse caratteristiche che sarebbero state implementate sui caccia di quinta generazione. Inoltre, l'aereo avrebbe potuto rappresentare un'alternativa alla famiglia Su-30 sul mercato estero. La progettazione si protrasse fino al 2007, quando il programma venne ufficialmente lanciato anche a causa della difficoltà incontrate dal PAK FA per mancanza di fondi[16]. Designato dalla Sukhoi T-10BM (Bolshaya Modernizatsiya, "Grande Modernizzazione"), assunse ufficialmente la designazione Su-35.
Paragonato al Su-27M, il nuovo aereo è stato completamente riprogettato, con particolare attenzione alla cellula, all'avionica, ai propulsori ed al sistema delle armi, mantenendo una forte somiglianza esteriore con il Su-27. Infatti, i progressi tecnologici avevano reso disponibili hardware più leggeri e di dimensioni ridotte, come ad esempio il nuovo radar, spostando il centro di gravità verso la parte posteriore del velivolo, rendendo così nulli i benefici dei canard della versione precedente, con il conseguente abbandono definitivo di tali estremità e della configurazione "a triplo tandem" tipica dei derivati precedenti del Su-27.




Tecnica

Per rinforzare la cellula è stato largamente usata una lega di titanio, incrementando in questo modo la vita utile a 30 anni o 6000 ore di volo, e aumentando il peso massimo al decollo a 34,5 tonnellate pur mantenendo un "peso a secco" uguale a quello del Su-27. La capacità di carburante interna è stata aumentata di oltre il 20%, portandola a 11,5 tonnellate, che può essere aumentata a 14,5 tonnellate con i serbatoi esterni. L'aereo è inoltre dotato di sonda per il rifornimento in volo.
Uno strato di materiale radar-assorbente è stato applicato alle prese d'aria e alle fasi anteriori del compressore del motore, dimezzando in questo modo la sezione frontale radar (RCS) del Su-35. Altre misure RCS-riducenti includono modifiche al tettuccio, ora in grado di riflettere le onde radar.
La Sukhoi ha revisionato la suite avionica, perno del quale è il sistema di gestione delle informazioni che migliora notevolmente l'interazione uomo-macchina. Il sistema, dotato di due computer, raccoglie ed elabora i dati provenienti da diversi sistemi tattici e di volo e presenta le informazioni rilevanti per il pilota attraverso i due principali display multifunzione, che, insieme a tre MFD secondari, formano un moderno "glass cockpit". Il velivolo dispone di molti altri aggiornamenti per l'avionica e sistemi elettronici, compreso il sistema di controllo di volo fly-by-wire digitale, e il pilota è equipaggiato con un head-up display e occhiali per la visione notturna.
Il Su-35 impiega un radar Irbis-E passivo di allineamento e scansione elettronica che costituisce una componente essenziale del sistema di controllo del fuoco del velivolo. Il radar è in grado di rilevare un obiettivo aereo di 3m a una distanza di 400 km (250 mi), ed è in grado di monitorare 30 bersagli aerei e ingaggiarne contemporaneamente 8. Il radar può anche mappare il terreno utilizzando una varietà di modi, incluso la modalità ad apertura sintetica (SAR). Il radar Irbis-E è completato da un sistema di targeting OLS-35 opto-elettronico che fornisce puntamento laser e rilevamento a raggi infrarossi. Il Su-35 è compatibile con un gran numero di missili aria-aria a lungo e corto raggio, di precisione e non guidato. Le armi aria-terra includono missili, bombe di carburante-aria e razzi. Un carico utile massimo di 8 tonnellate può essere caricato su quattordici punti d'attacco sotto le ali e al fusoliera.
Il sistema di propulsione del Su-35 è quello che ha subito le maggiori modifiche. L'aereo è equipaggiato da due Saturn AL-41F1A, sviluppati congiuntamente da Sukhoi, NPO Saturn e UMPO. Tali motori sono una versione pesantemente aggiornata degli AL-31F e attinge al design dell'AL-41F che avrebbe dovuto equipaggiare il PAK FA. Con una spinta di 142 kN (14.469 kg) supera di 20 kN (2.041 kg) quella del Al-31F montato sui Su-27M. Anche la vita utile è più che raddoppiata, passando da 1500 a 4000 ore di volo, ma la caratteristica più evidente che lo contraddistingue dalla versione precedente è l'adozione della spinta vettoriale. Il Su-35 è inoltre il primo aereo militare non statunitense ad avere capacità "supercruise" (capacità di sostenere una velocità supersonica senza l'utilizzo di postbruciatore).




Dal prototipo al modello di serie

Completata la progettazione, nell'estate del 2007 il primo prototipo Su-35-1 vide la luce negli stabilimenti della KnAAPO per essere poi trasferito al Gromov Flight Research Institute di Zhukovsky prima di essere messo in mostra statica al MAKS air show di quell'anno. Subito dopo la manifestazione aerea cominciarono i preparativi per il primo volo, che venne compiuto il 19 febbraio 2008 dal pilota collaudatore Sergey Bogdan dalla base di Zhukosky, affiancato da un Su-30 come scorta. Durante il volo di 55 minuti, il Su-35 ha raggiunto una altezza di 5.000 metri (16.000 piedi), e test sono stati effettuati sulla sua stabilità, manovrabilità e sui motori. Il prototipo è stato messo in mostra statica per il presidente Vladimir Putin e il primo ministro Dmitry Medvedev il giorno seguente.
Nel luglio dello stesso anno, pochi mesi prima che il secondo prototipo effettuasse il primo volo, il Su-35 effettuò la sua prima dimostrazione aerea di fronte al ministro della difesa e ad ufficiali stranieri. In quel momento la Sukhoi stimava di fornire 160 aerei a clienti esteri, in particolare in America latina, medio oriente e sud est asiatico. Il capo di stato maggiore dell'aeronautica russa, il colonnello generale Alexander Zelin, dichiarò che stavano valutando l'acquisto di 24 - 36 aerei in modo da equipaggiare "da due a tre squadroni".
Il 29 aprile 2009 il quarto prototipo andò distrutto all'aeroporto di Dzemgi durante il rullaggio: l'aereo si è schiantato contro una barriera alla fine della pista, prendendo fuoco e andando completamente distrutto. Il pilota, Yevgeny Frolov, si è espulso con il seggiolino ed è stato portato in ospedale con ustioni e altre lesioni. Il velivolo avrebbe dovuto essere il terzo prototipo volante, con il suo primo volo programmato per il 24 aprile, ma successivamente rinviato al 27 aprile. Una commissione d'indagine è stata aperta per indagare l'accaduto, ma diverse fonti hanno inizialmente ipotizzato che l'incidente era stato il risultato di un guasto ai freni o di una pompa del carburante difettosa.
Durante il MAKS air show del 2009, il ministro della difesa russo firmò un contratto di 2,5 miliardi di dollari per la fornitura di 64 aerei, tra cui 48 Su-35S ("Serial") ad un costo stimato di 40 milioni di dollari l'uno. Tutti gli aerei, il più grande ordinativo dopo il collasso dell'unione sovietica, dovrebbero entrare in servizio entro il 2015.
La KnAAPO iniziò la produzione del primo modello di serie nel novembre 2009, con una capacità di produzione a pieno regime tra il 2010 e il 2020 di 24/30 aerei all'anno. L'11 ottobre 2010 la Sukhoi annunciò il completamento dell'assemblaggio del primo esemplare e la consegna dello stesso entro la fine del 2010 al ministero della difesa. Il programma dei test preliminari intanto aveva ormai registrato 350 ore di volo durante 270 voli utilizzando i due prototipi volanti rimanenti. La Sukhoi ha confermato che l'aereo ha pienamente soddisfatto tutte le specifiche di progettazione, tra cui velocità massima, tangenza di pratica, campo di rilevamento del radar e parametri di manovrabilità. Il primo Su-35S ha effettuato il suo primo volo nel maggio del 2011.




Impiego operativo

Russia

Su-27M

Tre aerei di serie vennero completati e consegnati alla VVS nel 1996 per un ciclo di prove di volo[18], in carico al 929º stormo del Centro Test di Volo Statale (abbreviato GLITS in russo) nella base di Vladimirovka a Akhtubinsk. Nel 2001, l'aviazione russa decise che la pattuglia acrobatica dei "Cavalieri Russi" avrebbe ricevuto un certo numero di aerei dal GLITS e dalla Sukhoi. Dopo aver completato l'addestramento dei piloti sui nuovi aerei, cinque Su-27M vennero consegnati al team nel luglio del 2003. Ci si aspettava che il Su-27M avrebbe migliorato il repertorio della pattuglia acrobatica, ma, a causa di vari motivi, sono stati utilizzati solo come fonte di pezzi di ricambio per altri velivoli della flotta.

Su-35S

Alla fine del maggio 2011 la Sukhoi consegnò il primo esemplare al Centro di Volo Sperimentale di Akhtubinsk, dando il via ai test congiunti con l'aeronautica russa per preparare l'aeremobile all'impiego operativo. I test ufficiali iniziarono a metà agosto dello stesso anno coinvolgendo i due prototipi, ai quali si aggiunsero nel marzo del 2012 quattro esemplari di serie. Il 28 dicembre 2012 il Ministero della Difesa accettò ufficialmente il primo lotto di 6 aerei di serie per l'aeronautica russa allo stabilimento della KnAAPO a Komsomolsk-on-Amur. Cinque di questi aerei vennero trasferiti al Gromov Flight Research Institute dove, nel febbraio 2013, hanno iniziato un programma di diciotto mesi per testare la capacità del Su-35 di condurre il combattimento a corto raggio. Il programma, diviso in tre parti, è teso a testare le capacità del velivolo nel combattimento aereo, la capacità di distruggere elicotteri e di aerei senza pilota. I test dovrebbero concludersi nel 2015, anno in cui un secondo ordine di 48 velivoli dovrebbe essere stato firmato con la VVS.
Nel dicembre del 2012 il Su-35S è stato scelto dai Cavalieri Russi, la pattuglia acrobatica dell'aviazione, per sostituire il Su-27. Il vice primo ministro Dmitry Rogozin ha dichiarato che tale scelta "è stata dettata dalla volontà di mostrare al mondo non solo l'inimitabile capacità dei nostri piloti, ma anche il talento dei nostri ingegneri che, a dispetto di tutte le difficoltà del recente passato, sono disposti a darci nuovi motivi per essere orgogliosi del loro paese."

Utilizzatori
  • Algeria - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Jaza'iriyya - 18 Su-35Dz ordinati ad agosto 2018, con consegne entro il 2019.
  • Cina - Zhongguo Renmin Jiefangjun Kongjun - 24 esemplari ordinati il 19 novembre 2015, le consegne termineranno nel 2018. Al maggio 2018, risultano consegnati 14 esemplari che saranno seguiti dagli ultimi 10 entro tutto il 2018. Al gennaio 2019 risultano consegnati i 24 aerei.
  • Indonesia - Tentara Nasional Indonesia Angkatan Udara - 13 Su-35S Flanker-E ordinati ad agosto 2017.
  • Russia - Voenno-vozdušnye sily Rossijskoj Federacii - 98 esemplari ordinati in due tranche da 48 e 50 esemplari.
  • Sudan - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Sudaniyya - Un lotto è stato consegnato a novembre 2017, ma non si conosce il numero degli aerei presi in carico.


Nel 2006 la Cina mostrò interesse per la nuova versione del Su-35, ed è stato riferito un negoziato con Mosca per l'acquisto del nuovo caccia. Al MAKS air show del 2007 delegati cinesi sono stati visti fare foto e video dei prototipi Su-35, ma l'accordo è presumibilmente saltato.
Nel novembre 2010, è stato riferito che la Russia era pronta a riprendere i colloqui con la Cina sulla vendita del Su-35; notizia confermata nel 2011 con la presentazione di una proposta per l'acquisto del caccia.
Nel marzo del 2012, i media russi hanno riferito che i due paesi erano alle trattative finali per 48 Su-35S per un valore di 4 miliardi di dollari, o 85 milioni di dollari ad aereo. Unico ostacolo, la richiesta di appropriate garanzie per la produzione degli aerei in Cina. La Cina ha negato questo affare. Alla fine del 2012, è stato riferito che la Cina volesse acquistare solo 24 unità, un quantitativo considerato insufficiente per essere conveniente, perpetrando lo stallo dei negoziati. Entro la fine dell'anno, tuttavia, le trattative ripresero, questa volta coinvolgendo 24 aerei invece di 48.
Nel marzo del 2013, alcuni media hanno riportato che i due paesi avessero firmato un primo accordo per 24 Su-35 e quattro sottomarini prima della visita del presidente cinese Xi Jinping in Russia, la quale ha però smentito di aver firmato alcun accordo di armi con la Cina. Il 19 novembre 2015, Cina e Russia firmano un accordo che porta l'aeronautica cinese ad ordinare 24 esemplari di Su-30.

Brasile

Nel 2001 il presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso annunciò l'F-X, una gara per sostituire alcuni aerei della propria aeronautica, compresi i Dassault Mirage IIID / E e gli F-5. La Sukhoi prese parte alla selezione partecipando con Avibras, presentando il Su-27M/Su-35 per la gara da 700 milioni di dollari per l'acquisto di almeno dodici velivoli per la Forza Aerea Brasiliana. Gli altri contendenti erano il Mirage 2000, l'F-16, il MiG-29 e il JAS 39 Gripen. Ogni contratto sarebbe stato accompagnato da un accordo di compensazione che avrebbe visto il paese vincitore fornire input per l'industria aeronautica del Brasile. Se il Su-27M/Su-35 avesse vinto, la Russia avrebbe acquistato 50 aerei Embraer per l'utilizzo da parte di Aeroflot. Il Su-35 e il Mirage 2000 erano i front-runner per il programma, ma il primo sarebbe stato il favorito per le sue caratteristiche di volo superiori. Secondo il Centro per l'Analisi di Strategie e Tecnologie, il Su-35 sarebbe stato il primo caccia pesante supersonico da consegnare in America Latina. La gara fu però sospesa per gran parte del 2003, poiché il neoeletto presidente Luiz Inácio Lula da Silva incentrò maggiormente la spesa pubblica sul benessere sociale e il welfare. La gara fu nuovamente sospesa nel 2005, in attesa della disponibilità di nuovi caccia.
Nel 2007 la Russia ha presentato il Su-35S per il nuovo programma di modernizzazione dell'aeronautica brasiliana, rinominato F-X2. Avrebbe dovuto battere la concorrenza del F/A-18E/F Super Hornet, dell'F-16BR, del JAS Gripen NG, del Dassault Rafale e Eurofighter Typhoon. Il Brasile era alla ricerca di almeno 36 nuovi velivoli,con un'opzione d'acquisto fino a 120, per sostituire il Northrop F-5BRs, l'Alenia / Embraer A-1 ms e il Dassault Mirage. A metà del 2008 l'Aeronautica brasiliana ha selezionato i tre finalisti, tra i quali non figurava il Su-35S. Nel gennaio 2011, il presidente brasiliano Dilma Rousseff ha rimandato l'acquisto per effetto principalmente della crisi economica. Nel dicembre 2013 il Ministro della Difesa del Brasile ha annunciato l'acquisto di 36 Gripen NG.

Venezuela

Nel maggio 2006 è stato segnalato che il Venezuela avesse in programma l'acquisto di una dozzina di caccia Su-30 e Su-35, e ben 100 carri armati T-90, acquisto formalizzato, secondo fonti non ufficiali almeno per 24 caccia Su-35, nel mese di ottobre 2008. Né la Russia né il Venezuela hanno confermato la notizia. Nel luglio 2012, il presidente venezuelano Hugo Chávez ha acquistato alcuni caccia Su-35.




Varianti
  • Su-27M/Su-35 - caccia monoposto.
  • Su-35UB - addestratore biposto, caratterizzato da un impennaggio con deriva aumentata in altezza e parte anteriore della fusoliera simile a quella del Su-30.
  • Su-35BM - caccia monoposto, versione aggiornata con nuova avionica e varie modifiche alla cellula originale. La designazione Su-35BM non è ufficiale.
  • Su-35S - designazione della versione aggiornata destinata alla VVS.
  • Su-37 - dimostratore tecnologico a spinta direzionale.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)




















































































domenica 10 febbraio 2019

Il nuovo “Main Battle Tank” Rheinmetall Leopard 2 Tank Advanced Technology Demonstrator




Il carro armato Krauss-Maffei-Wegmann Leopard 2 è il principale carro armato tedesco e, con oltre tremila esemplari costruiti negli ultimi quattro decenni, è anche l’MBT della NATO più comune in Europa. Durante i suoi quarant'anni di servizio, il Leopard 2 ha dimostrato la sua affidabilità grazie anche ai suoi numerosi e continui aggiornamenti.
Il carro Leopard 2A7 è stato sviluppato dalla ditta tedesca Krauss-Maffei Wegmann in collaborazione con l'esercito tedesco. Si tratta di un pacchetto di aggiornamento proposto per gli MBT esistenti. È stato rivelato per la prima volta nel 2010. Si tratta di un ulteriore sviluppo del Leopard 2A6. Comprende alcuni sottosistemi della variante operativa Leopard 2 Peace Support Operation. Il Leopard 2A7 è destinato alla guerra urbana, ai conflitti a bassa intensità e alle operazioni militari convenzionali. Attualmente è uno dei migliori carri armati del mondo. 



L’Esercito tedesco prevede di aggiornare circa 50-150 Leopard 2 allo standard 2A7: ha ordinato un primo lotto di 20 MBT aggiornando i Leopard 2A6. I primi carri armati Leopard 2A7 sono stati consegnati all'esercito tedesco nel 2014. Anche questo carro armato ha ricevuto ordini da clienti esteri. Nel 2011 la Germania ha accettato di vendere più di 200 di questi carri armati all'Arabia Saudita. Nel 2013, il Qatar ha ordinato 62 di questi MBT. Questi sono noti come Leopard 2A7Q.
Il Leopard 2A7 ha un pacchetto di aggiornamento modulare; i sistemi di combattimento possono essere ottimizzati in base alle esigenze del cliente.
La protezione di questo carro armato è stata ulteriormente migliorata. Il Leopard 2A7 è dotato di un ulteriore kit di armature composite. Si tratta dell'ultima generazione di armatura passiva, che fornisce un più alto livello di protezione contro un'ampia gamma di minacce. Sembra che la corazzatura utilizzi nuovi materiali nano-ceramici e moderne leghe di titanio e acciaio; offre una protezione a 360° contro i colpi di RPG. Sono state montate nuove gonne laterali. Anche la protezione del fondo dello scafo è stata aggiornata per resistere alle esplosioni di mine terrestri e di ordigni esplosivi improvvisati. Questo MBT ha un'armatura modulare, in modo che i moduli danneggiati possono essere facilmente sostituiti sul campo.
Questo carro armato è armato con un cannone Rheinmetall 120 mm / L55 ad anima liscia, lo stesso utilizzato sul Leopard 2A6. Ha una migliore precisione di tiro e una portata maggiore, rispetto ai precedenti Leopard 2. Il cannone è caricato manualmente ed è compatibile con tutte le munizioni standard della NATO, così come i nuovi proiettili HE programmabili DM11 di nuova concezione. Queste munizioni multiuso programmabili consentono di colpire obiettivi dietro copertura e all'interno degli edifici. Questi proiettili possono essere utilizzati anche contro le truppe nemiche, veicoli corazzati ed elicotteri a bassa quota. Un totale di 42 colpi sono trasportati all'interno del carro. 15 colpi sono immagazzinati in torretta e sono pronti all'uso. Le cartucce rimanenti sono conservate all'interno dello scafo.
L'armamento secondario è costituito da una mitragliatrice da 12,7 mm telecomandata sulla parte superiore del tetto. C'è anche una mitragliatrice coassiale da 7,62 mm.
Questo carro utilizza un sistema di visione a immagine termica anteriore e posteriore per il guidatore. Il Comandante e il mitragliere hanno telecamere aggiuntive per la sorveglianza a lungo raggio. Il veicolo è dotato anche di avanzate apparecchiature di comando e controllo ed è dotato di un sistema di gestione del campo di battaglia.
Il Leopard 2A7 è gestito da un equipaggio di quattro persone, tra cui comandante, mitragliere, servente al pezzo e pilota.
Il Leopard 2A7 conserva il motore del suo predecessore. È alimentato da un MTU MB-837 Ka501 turbo diesel MTU MB-837 Ka501, che sviluppa 1 500 CV. Questo motore datato si è dimostrato affidabile e con un basso consumo di carburante, ma è ingombrante per gli standard moderni. Questo MBT è dotato anche di un'unità di potenza ausiliaria Steyr, che alimenta tutti i sistemi quando il motore principale è spento. Nonostante l'aumento del peso il veicolo ha aumentato la mobilità grazie al miglioramento dei componenti delle sospensioni. Può essere dotato di una lama apripista frontale per l’auto-incasso e la rimozione degli ostacoli. Possono essere montati anche aratri da miniera o rulli.

Ci sono diverse versioni del Leopard 2 disponibili, ma nessuna attira l'attenzione quanto l'ultima evoluzione del veicolo Leopard 2A7 armato con il nuovo cannone da 140 mm. 

La Germania, insieme agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna, stanno lavorando sul nuovo cannone a canna liscia da 140 mm con meccanismo di caricamento automatico.

I programmi per l'aggiornamento del Leopard 2 furono chiamati KWS (con lo stadio da 140 mm chiamato KWS III) e furono attivi dalla fine degli anni Ottanta. Il loro obiettivo originale era quello di migliorare la potenza di fuoco dei Leopard 2 in modo che potesse affrontare la prossima generazione di nuovi e potenti MBT sovietici.
Il cannone da 140 mm doveva essere installato in una torretta Leopard 2 più lunga (per alloggiare il meccanismo per il caricamento automatico delle munizioni). Un prototipo è stato costruito e testato con successo utilizzando il telaio Leopard 2 e una torretta pesantemente modificata. Un'altra parte dell'aggiornamento del KWS III avrebbe dovuto utilizzare un avanzato sistema di comando e controllo per il campo di battaglia.
Purtroppo, l'esercito tedesco non è mai stato appassionato del concetto del meccanismo di caricamento automatico perché non era ritenuto abbastanza affidabile per l'uso in battaglia e la perdita di un membro dell'equipaggio avrebbe certamente ostacolato le altre operazioni dell'equipaggio. Questo è anche il motivo per cui i meccanismi di caricamento automatico non sono mai stati presi in considerazione per i cannoni tedeschi da 120 mm L/44 e L/55.
Lo sviluppo completo del cannone da 140 mm, del caricatore automatico e della nuova torretta e il loro adattamento al telaio Leopard 2 richiederebbe troppo tempo (nei primi anni '90, la consegna di un numero significativo di questi veicoli - 850 per essere specifici - era prevista per l'anno 2008).
Alla fine, il programma è diventato obsoleto con il crollo dell'Unione Sovietica ed è stato cancellato nel 1995 a favore di ulteriori 120mm Leopard migliorati. 
Tuttavia, il concetto di sistema di comando e controllo (IFIS) alla fine è stato integrato nei Leopard 2A5 modernizzati.

CARATTERISTICHE:

  • Tipo corazzatura dello scafo: Armatura composita
  • Modificatori dell'armatura dello scafo: 1.3 vs. AP, 2.0 vs. HEAT .3 vs. HE
  • Spessore corazza dello scafo vs. AP: 618/286/88
  • Spessore dell'armatura dello scafo contro il calore: 950/440/136
  • Spessore dell'armatura della torretta vs. AP: 949/455/111
  • Spessore dell'armatura della torretta contro il calore: 1460/700/170
  • Tipo di corazzatura torretta: Armatura composita
  • Corazzatura della torretta: 1.3 vs. AP, 2.0 vs. calore, 1.3 vs. calore, 1.3 vs. calore.
  • Spessore corazza della torretta vs. AP: 949/611/234
  • Spessore dell'armatura della torretta contro il calore: 1460/940/360
  • Cannone principale (aggiornato): 140mm L/48 Rifled Gun Rifled Gun
  • Caricamento: Caricatore automatico
  • Calibro: 140mm
  • Tempo di ricarica: 8,33 secondi
  • Tempo di mira: 2,9 secondi
  • Precisione: 0,13
  • Depressione del cannone: +20/-9 (anteriore), -1 (posteriore)
  • Torretta Traverse: 34,88 gradi/s
  • Munizioni per 140mm L/48 Rifled Gun
  • Motore diesel MTU MTU MT833
  • Accelerazione a 32 km/h: 5,7 secondi
  • Velocità massima: 72 km/h.


LEOPARD 2 EVOLUTION

Il Leopard 2 Evolution è un ex pacchetto di aggiornamento delle corazzature stratificate in compositi e metamateriali sviluppato dalla società tedesca IBD Deisenroth Engineering. Il Leopard 2 Evolution ha pertanto un nuovo sistema di corazze modulari contenenti l'armatura AMAP di nuova generazione.
Il nuovo Rheinmetall Revolution - o Leopard 2 Tank Advanced Technology Demonstrator -include un sistema di armatura modulare contenente AMAP, ha un numero significativo di aggiornamenti sia nei sistemi antincendio e altro; ed è quindi un nuovo “Main Battle Tank” completamente rinnovato.
Il pacchetto Evolution è stato adattato specificamente per gli operatori attuali o futuri dei carri armati Leopard 2A4 ed è stato infine scelto da Singapore per il loro surplus Leopard 2A4 importato ed è stato integrato da ST Kinetics.




L'armatura AMAP sostituisce il sistema di corazze MEXAS utilizzato non solo sui carri armati Leopard 2A5 e Leopard 2A6, ma anche su numerosi altri veicoli militari NATO.
Il sistema AMAP ha diversi inserti di armatura di nuova generazione, ciascuno su misura per una minaccia specifica che potrebbe essere installata nel sistema modulare Evolution in base alle esigenze del cliente ed a seconda dello scenario percepito. Inoltre, AMAP dispone di un sistema di protezione attiva chiamato AMAP-ADS, che è di tipo hard kill.
L'armatura modulare Evolution non solo offre una protezione totale sull'arco frontale, ma anche una protezione a tutto tondo per i combattimenti nelle aree cittadine; il tetto della torretta protegge ora il mezzo dagli attacchi dall'alto.




Leopard 2 Evolution AMAP Evolution

AMAP-ADS

AMAP-ADS è un sistema di protezione attiva "hard kill" che rileva e intercetta i proiettili in arrivo con una velocità della volata fino a 2.000 m al secondo. Fornisce una forma di protezione a 360° contro le seguenti minacce:

  • Missili guidati anticarro (ATGM)
  • Armi portatili anti carro (compreso RPG-7)
  • Proiettili KE di tutti i calibri, APFSDS di medio e grande calibro.
  • Proiettili a formazione esplosiva (PFL).


AMAP-B

AMAP-B è un composito ad alta tecnologia appositamente adattato per la protezione contro i penetratori balistici ad energia cinetica e i proiettili decalibrati Armor Piercing. Conforme allo standard STANAG 4569, la sua efficacia può essere aumentata dal livello 1 al 5 e può resistere a colpi multipli oltre ad assorbire l'energia d'impatto.

AMAP-IED

La protezione AMAP-IED (Improvised Explosive Devices) utilizza una combinazione di corazze in ceramica e metamateriali altamente avanzata, assorbimento di energia e tecnologie di rivestimento, che si traduce in una ottimale soluzione di protezione agli IED flessibile e modulare contro le minacce estreme.

AMAP-M

AMAP-M utilizza uno speciale materiale composito avanzato che impedisce al carro di essere sbalzato verso l’alto dall’esplosione di una mina anticarro con esiti catastrofici sull’equipaggio; inoltre, impedisce che frammenti dell’esplosione penetrino nel ventre del mezzo.

AMAP-SC

AMAP-SC è un'armatura composita progettata per la protezione specifica contro i proiettili HEAT, (razzi RPG-7 e Explosively Formed Projectiles - EFPs).

AMAP-R

La società tedesca IBD è riuscita a sviluppare un sistema di protezione del tetto con bombe ultraleggere. Per proteggere i veicoli in modo affidabile da bombe e EFP, lo strato ultraleggero di AMAP-R è completato da uno strato EFP ad alte prestazioni; questa struttura a sandwich a doppia funzione produce una densità d'area di circa 120 kg/m².

AMAP-L

AMAP-L è un rivestimento intelligente di altissima qualità, realizzata in materiali compositi in fibra utilizzati per rivestire l'interno del carro. AMAP-L agisce come sistema di protezione interna nel caso in cui la corazzatura esterna sia penetrata da proiettili per proteggere l'equipaggio dai frammenti. AMAP-L contribuisce anche alla riduzione del rumore, delle vibrazioni e della firma infrarossa IR.




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