La Germania ha scelto la società israeliana Rafael, produttrice del sistema APS di difesa attiva per l'aggiornamento operativo dei carri LEOPARD 2 EVO.
Il sistema Trophy Active Protection Systems (APS) aumenterà considerevolmente la protezione della forza di reazione rapida che la Germania intende schierare come parte della Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) della NATO.
I funzionari tedeschi hanno confermato di recente la notizia al forum internazionale dei veicoli corazzati tenutasi a Londra.
L'unità dovrebbe ricevere i sistemi Trophy nel 2022 e dovrà entrare a far parte del VJTF nel 2023.
La Bundeswehr gestisce attualmente 328 carri armati Leopard II di tre tipi: 2A6, 2A6M e 2A7, che sono in fase di aggiornamento.
La Bundeswehr non ha ancora designato l’unità né il tipo di carro Leopard II che dovrà ricevere il sistema APS TROPHY in quanto deve ancora essere determinato.
Alla data odierna il sistema di difesa attiva deve ancora essere integrato con il carro armato Leopard II.
In precedenza, alcuni anni fa erano stati effettuati lavori sui carri armati Leopard II.
La Bundeswehr ha una notevole esperienza con vari sistemi di difesa attiva poiché in passato sono stati ampiamente valutati per l’eventuale integrazione con l’Mbt Leopard II.
La Bundeswehr ha esaminato anche l'ADS sviluppato localmente dalla Rheinmetall, ma ha determinato che non è ancora abbastanza maturo per un prossimo e vicino impiego operativo.
I carri armati Leopard2 sono stati utilizzati in combattimento in Aghanistan ed in Siria, dove hanno subito pesanti perdite a causa dei missili guidati anticarro, una sfida che ha portato l'esercito turco ad affrettare l’acquisto di un APS per proteggere adeguatamente gli equipaggi del carro.
Il sistema Trophy APS è già stato selezionato per equipaggiare quattro brigate di carri armati Abrams dell’US ARMY M-1A2 SEP2, almeno due dei quali sono destinati a schierarsi in Europa.
L'esercito olandese prevede che l'APS sia una priorità ed ha incaricato la BAE Systems di integrare il sistema Iron Fist Light Compact (IF-LC) sul suo CV9035NL.
Secondo il programma previsto, le prove iniziali del Trophy sul Leopard II dovrebbero iniziare quest'anno con l'integrazione e i test da completare entro il 2021, mettendo in campo 17 MBT (un plotone di 13 più quattro di ricambio) per equipaggiare l’unità selezionata entro il 2022.
L'unità si addestrerà e si qualificherà per operare con il sistema nel 2022, diventando così pronta per l'impiego del VJTF nel 2023. In questa fase l'approvvigionamento è limitato ai 17 sistemi e non impegna la Bundeswehr in una futura selezione per l’APS.
La dimensione della brigata VJTF fa parte di una forza di risposta (NRF) della NATO (North Atlantic Treaty Organization (NATO), forte di 40.000 uomini. La VJTF è stata costituita per rispondere meglio al cambiamento dell'ambiente di sicurezza a est e a sud dei confini dell'Alleanza.
La forza comprende un piccolo elemento di combattimento, un elemento di comando e controllo (C2) e un quartier generale della Joint Task Force. Combina inoltre un primo gruppo di forze di proseguimento comprendente altre forze ad alta prontezza che possono schierarsi rapidamente dopo il VJTF, in risposta a una crisi. Il VJTF sarà in grado di dispiegare in due o sette giorni, per affrontare minacce eventuali contro la sovranità dei membri dell’alleanza atlantica.
Una brigata multinazionale di circa 8.000 uomini forma la VJTF. L'anno scorso, la brigata principale è stata fornita dall'Italia. Nel 2019 la Germania ha assunto il comando della VJTF con la nona brigata “Panzerlehrbrigade”, parte della prima divisione Panzer (formazione multinazionale tedesca e olandese). Si prevede che la Germania apporterà più forze nel 2023.
Tra i partner di questa rotazione ci sono anche i Paesi Bassi e la Norvegia, che forniranno capacità come l'aviazione e la fanteria meccanizzata, mentre Francia, Belgio, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Lettonia e Lituania forniranno truppe.
L'NRF per quest'anno è stato dispiegata durante l'Esercitazione “Trident Juncture 18”, che ha dimostrato principalmente la capacità della NATO di posizionare rapidamente personale e mezzi corazzati in tutta Europa.
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