giovedì 4 luglio 2019

Il LEOPARD 2 aggiornato con il sistema Trophy APS della Rafael


La Germania ha scelto la società israeliana Rafael, produttrice del sistema APS di difesa attiva per l'aggiornamento operativo  dei carri LEOPARD 2 EVO. 




Il sistema Trophy Active Protection Systems (APS) aumenterà considerevolmente la protezione della forza di reazione rapida che la Germania intende schierare come parte della Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) della NATO. 
I funzionari tedeschi hanno confermato di recente la notizia al forum internazionale dei veicoli corazzati tenutasi a Londra.
L'unità dovrebbe ricevere i sistemi Trophy nel 2022 e dovrà entrare a far parte del VJTF nel 2023. 




La Bundeswehr gestisce attualmente 328 carri armati Leopard II di tre tipi: 2A6, 2A6M e 2A7, che sono in fase di aggiornamento. 
La Bundeswehr non ha ancora designato l’unità né il tipo di carro Leopard II che dovrà ricevere il sistema APS TROPHY in quanto deve ancora essere determinato.
Alla data odierna il sistema di difesa attiva deve ancora essere integrato con il carro armato Leopard II. 



In precedenza, alcuni anni fa erano stati effettuati lavori sui carri armati Leopard II. 
La Bundeswehr ha una notevole esperienza con vari sistemi di difesa attiva poiché in passato sono stati ampiamente valutati per l’eventuale integrazione con l’Mbt Leopard II. 
La Bundeswehr ha esaminato anche l'ADS sviluppato localmente dalla Rheinmetall, ma ha determinato che non è ancora abbastanza maturo per un prossimo e vicino impiego operativo. 
I carri armati Leopard2 sono stati utilizzati in combattimento in Aghanistan ed in Siria, dove hanno subito pesanti perdite a causa dei missili guidati anticarro, una sfida che ha portato l'esercito turco ad affrettare l’acquisto di un APS per proteggere adeguatamente gli equipaggi del carro.
Il sistema Trophy APS è già stato selezionato per equipaggiare quattro brigate di carri armati Abrams dell’US ARMY M-1A2 SEP2, almeno due dei quali sono destinati a schierarsi in Europa. 



L'esercito olandese prevede che l'APS sia una priorità ed ha incaricato la BAE Systems di integrare il sistema Iron Fist Light Compact (IF-LC) sul suo CV9035NL.

Secondo il programma previsto, le prove iniziali del Trophy sul Leopard II dovrebbero iniziare quest'anno con l'integrazione e i test da completare entro il 2021, mettendo in campo 17 MBT (un plotone di 13 più quattro di ricambio) per equipaggiare l’unità selezionata entro il 2022. 

L'unità si addestrerà e si qualificherà per operare con il sistema nel 2022, diventando così pronta per l'impiego del VJTF nel 2023. In questa fase l'approvvigionamento è limitato ai 17 sistemi e non impegna la Bundeswehr in una futura selezione per  l’APS.
La dimensione della brigata VJTF fa parte di una forza di risposta (NRF) della NATO (North Atlantic Treaty Organization (NATO), forte di 40.000 uomini. La VJTF è stata costituita per rispondere meglio al cambiamento dell'ambiente di sicurezza a est e a sud dei confini dell'Alleanza. 
La forza comprende un piccolo elemento di combattimento, un elemento di comando e controllo (C2) e un quartier generale della Joint Task Force. Combina inoltre un primo gruppo di forze di proseguimento comprendente altre forze ad alta prontezza che possono schierarsi rapidamente dopo il VJTF, in risposta a una crisi. Il VJTF sarà in grado di dispiegare in due o sette giorni, per affrontare minacce eventuali contro la sovranità dei membri dell’alleanza atlantica.

Una brigata multinazionale di circa 8.000 uomini forma la VJTF. L'anno scorso, la brigata principale è stata fornita dall'Italia. Nel 2019 la Germania ha assunto il comando della VJTF con la nona brigata “Panzerlehrbrigade”, parte della prima divisione Panzer (formazione multinazionale tedesca e olandese). Si prevede che la Germania apporterà più forze nel 2023.

Tra i partner di questa rotazione ci sono anche i Paesi Bassi e la Norvegia, che forniranno capacità come l'aviazione e la fanteria meccanizzata, mentre Francia, Belgio, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Lettonia e Lituania forniranno truppe. 

L'NRF per quest'anno è stato dispiegata durante l'Esercitazione “Trident Juncture 18”, che ha dimostrato principalmente la capacità della NATO di posizionare rapidamente personale e mezzi corazzati in tutta Europa.

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La pistola PM (Pistolet Makarova, (in russo ПM, Пистолет Макарова)



La PM (Pistolet Makarova, (in russo ПM, Пистолет Макарова) è una pistola semiautomatica a doppia azione realizzata in calibro 9 x 18 mm Makarov, dalla Russia. Dispone di una variazione del sistema di azionamento a chiusura labile. È succeduta alla Tokarev TT-33 ed è stata sviluppata negli anni cinquanta, restando in servizio come standard militare e poliziesco dal 1951 fino al 1991.



Storia

La pistola makarov è il risultato di un modello proposto alla competizione per sostituire la Tokarev TT-33. 
Piuttosto che costruire una pistola su di una cartuccia già esistente, Nikolai Makarov usò praticamente la "9 mm Ultra", cartuccia progettata da Carl Walther G.m.b.H. per la Luftwaffe durante la Seconda guerra mondiale. La cartuccia di Walther diventò la 9 x 18 mm Makarov. Per semplicità e risparmio la Makarov, che è praticamente una Walther PP maggiorata, opera con un semplice meccanismo a chiusura labile dunque la cartuccia da 9 x 18 mm è la munizione più potente che possa sparare con sicurezza. Anche se il calibro nominale è di 9,0 mm, il proiettile è in realtà di 9,3 mm di diametro, e siccome è più corta e larga della 9 mm Parabellum non è compatibile con le pistole della NATO.



Nel 1951 la PM fu selezionata per la sua semplicità (poche parti in movimento), basso costo, facile produzione e relativamente buon potere d'arresto. Rimase in esteso uso in prima linea con l'esercito e polizia sovietici fino alla fine dell'USSR nel 1991 e oltre. Oggi la PM è un'arma popolare per il porto d'armi nascosto negli Stati Uniti; varianti di questa pistola rimangono tuttora in produzione in Russia, Cina e Bulgaria. Negli Stati Uniti i modelli rimasti dall'Unione Sovietica e Germania dell'Est sono considerate curiosità e residuati da collezione dalla Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, perché gli stati che le avevano prodotte non esistono più.




Dal 2003, la PM è stata ufficialmente sostituita dalla MP-443 Grach nelle forze armate russe, anche se ci sono tuttora in uso grandi numeri di Makarov (2010). È tuttora l'arma secondaria in molti paesi dell'ex Unione Sovietica.



Varianti

PB 6P9

La PB 6P9 (Pistolet Besshumnyy) è una versione speciale della Makarov sviluppata per il KGB e per le squadre di ricognizione dell'esercito nel 1967. Essa è più silenziosa rispetto alla versione standard, è può essere integrata con un silenziatore che ne riduce ulteriormente il suono. Questo silenziatore, in dotazione standard assieme alla 6P9, viene alloggiato in un apposito scompartimento della fondina durante l'inutilizzo dell'arma. Data la maggiore dimensione dell sistema di soppressione del rumore, l'otturatore è stato ridotto. Può impiegare caricatori da 8 colpi derivati da quelli della Makarov standard.



Utilizzatori:
  •  Afghanistan
  •  Angola
  •  Armenia
  •  Azerbaigian
  •  Bulgaria
  •  Belgio
  •  Cina: adottato dall'Esercito Popolare di Liberazione nel 1959 con il nome di Type 59. Prodotta localmente con minime differenze cosmetiche (come la larghezza della linea di mira del carrello e la posizione della leva di sicurezza). Le makarov cinesi sono fatte di acciaio stampato, e tutte le parti metalliche sono brunite da sali.
  •  Cuba
  • Repubblica Democratica Tedesca: copie.
  •  Georgia
  •  Iraq
  •  Kazakistan
  •  Laos
  •  Lettonia
  •  Lituania
  •  Macedonia del Nord
  •  Malta
  •  Moldavia
  •  Monaco
  •  Mozambico
  •  Nicaragua
  •  Polonia
  •  URSS
  •  Russia
  •  Siria
  •  Tagikistan
  •  Turchia
  •  Ucraina
  •  Uzbekistan.



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Il nuovo sistema di combattimento delle future FFG (X) dell'Us Navy a Lockheed Martin. Entro luglio 2019 la scelta del cantiere.



Lockheed Martin si è aggiudicata un contratto, del valore di 7 milioni di dollari, per l'integrazione di sistemi di combattimento navale e test sulle nuove fregate lancia missili FFG(X) della US NAVY.



Lockheed Martin si è aggiudicata l'appalto per l'integrazione di sistemi di combattimento sulle fregate FFGX dalla US Navy Designs of the FFG(X) dai quattro contendenti alla RFP emessa dalla US Navy.
Questo contratto comprende opzioni che, se esercitate, porterebbero il valore cumulativo di questo contratto a circa 125 milioni di dollari USA.
I lavori appaltati nell'ambito di questo contratto comprendono: 
  • il supporto ingegneristico per l'integrazione di sistemi di combattimento (CS);
  • la pianificazione dei test, 
  • l'esecuzione di un programma di test e integrazione di navi CS in mare, 
  • il supporto ingegneristico post-consegna ai team di test governativi, i servizi di ingegneria per l'integrazione sulle navi,
  • lo sviluppo di documenti del programma di test per navi FFG(X).

Il 20 giugno, la Marina ha rilasciato una richiesta di proposta (RFP) per il contratto di progettazione e costruzione per le prime 10 navi (una nave base e nove navi opzionali). L'RFP prevede una concorrenza piena e aperta e porterà all'aggiudicazione di un contratto ad una società nell'esercizio 2020.



I concorrenti per questo contratto sono:
  • Austal USA, 
  • Fincantieri Marinette Marine (FMM - controllata da Fincantieri);
  • General Dynamics Bath Iron Iron Works (controllata da General Dynamics);
  • Huntington Ingalls Industries (HII). 

Inizialmente, Lockheed Martin ha anche offerto un progetto basato sulla Littoral Combat Ship (LCS), ma nel maggio 2019 ha annunciato il ritiro dalla competizione.

FFG (X) è la designazione tecnica di una classe di fregate missilistiche guidate multimissione per la Marina Militare degli Stati Uniti, da immettere nella flotta a far data dal 2020, come integrazione delle fregate modulari “LITTORAL”. 
Per le FFG (X) fu annunciata una Richiesta di informazioni del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti il 10 luglio 2017. 
La US Navy ha selezionato cinque costruttori navali per far evolvere i loro progetti in un design prospettico per l’acquisto di venti fregate missilistiche guidate FFG (X). 



Panoramica della classe:
  • Nome: FFG (X)
  • operatori: US NAVY
  • Precedute da: fregate LIBERTY e INDIPENDENCE (attualmente in fase di rimodernamento; Classe Oliver Hazard Perry (ultima classe FFG);
  • Unità previste: 20.
Caratteristiche generali:
  • Genere: Fregata missilistica anti aerea e antisom;
  • Imbarcazioni trasportate: 2x Gommoni con scafo rigido
Sensori e sistemi di elaborazione dati:
  • COMBATSS-21 Combat Management System (derivato);
  • Enterprise Air Surveillance Radar (EASR);
  • AN / SPS-73 (V) 18 - Radar di ricerca superficie di prossima generazione;
  • Sonar di array rimorchiato leggero AN / SLQ-61;
  • AN / SQS-62 Sonar;
  • AN / SQQ-89F sistema di combattimento sottomarino / anti-sottomarino;
  • Capacità di coinvolgimento cooperativo.
Armamento: 
  • VLS Mk 41 con missili STANDARD  Block 2 e / o;
  • Planned SM-2 Block 3C ;
  • Cannone Leonardo 76/62 Sovraponte (?) o Bae Systems 57/70;  Missili anti nave e contro costa stealth NSM Kongsberg);
  • Lanciamissili Mk 49;
  • Varie mitragliatrici M2.
Aeromobili Imbarcati: 1x elicottero SEAHAWK e RUAV MQ-8C Firescout.

L'intenzione della US Navy di acquistare la prima FFG (X) nel 2020 non consente tempo sufficiente per sviluppare un design completamente nuovo; di conseguenza, la US NAVY intende che il progetto di FFG (X) sia una versione modificata di un progetto di nave già esistente e messa a punto. 
L'RFI afferma: "Una competizione per FFG (X) è prevista per considerare i progetti di navi già esistenti per una nave combattente di superficie che può essere modificata per soddisfare i requisiti di capacità specifici prescritti dalla Marina USA." 
La US Navy vuole una fregata che possa tenere il passo con le portaerei e avere sensori collegati in rete con il resto della flotta per espandere il quadro tattico complessivo a disposizione del gruppo. "L'FFG (X) normalmente si aggrega in gruppi di battaglia e gruppi di superficie, ma possiede anche la capacità di difendersi efficacemente durante lo svolgimento di operazioni indipendenti mentre è connesso e contribuisce alla griglia tattica della flotta." 
Nel gennaio 2019 la US Navy annunciò che la nuova fregata avrebbe dovuto avere un minimo di 32 celle Mark 41 Vertical Launch System imbarcate per la guerra anti-aerea per le missioni di autodifesa o di scorta. 

La Marina USA vorrebbe che la nave fosse in grado di:
  • Distruggere navi nemiche di superficie oltre l'orizzonte,
  • Rilevare sottomarini nemici,
  • Difendere le navi dei convogli,
  • Impiegare sistemi di guerra elettronica attivi e passivi,
  • Difendersi da attacchi di piccole imbarcazioni veloci. 
La US Navy intende aggiudicare il contratto per il primo FFG (X) nel 2020. Ne acquisterà una nel 2020 e una nel 2021, seguito da due ogni anno dopo, per una classe complessiva di 20 unità.  La US Navy desidera che la nuove fregate abbiano un costo medio di approvvigionamento unitario non superiore a $ 950 milioni ciascuna (valori del 2018. 
Sei costruttori navali hanno presentato proposte di progetti concettuali al programma Fregata della Marina statunitense FFG (X). 
Il 16 febbraio 2018 l’Us Navy ha annunciato che di queste proposte aveva selezionato cinque costruttori navali e assegnato loro $ 15 milioni di contratti per produrre progetti concettuali per l'FFG (X). 
Come già detto questi costruttori navali sono Austal USA, Fincantieri Marine Group, General Dynamics, Huntington Ingalls Industries e Lockheed Martin. 
Atlas North America aveva presentata il progetto MEKO A-200 che non è stato selezionato. 
I progetti navali di questi cinque costruttori navali saranno valutati dalla Marina degli Stati Uniti che fornirà le specifiche finali che verranno utilizzate per la richiesta di proposta FFG (X). 

Entro i mesi di luglio-agosto 2019 sarà scelto il cantiere. 
Fincantieri, con l'elaborazione del progetto delle FREMM parte avvantaggiata per l'assegnazione del prestigioso contratto.

Il 28 maggio 2019, Lockheed Martin si è ritirata dalla competizione per la costruzione delle nuove unità navali statunitensi.

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mercoledì 3 luglio 2019

Prende forma il progetto “Poseidon” con le future corvette "PPX"


Prende forma il progetto “Poseidon”

NAVAL GROUP e Fincantieri stanno mettendo a punto una "road map" per la cooperazione su ulteriori lavori su navi da guerra di superficie e proseguono la cooperazione per le future corvette denominate “PPX”.




Francia e Italia hanno lavorato insieme per progettare e costruire la fregata multimissione, la fregata di difesa aerea Horizon e il siluro leggero MU90. Un vertice franco-italiano ha richiesto un'ulteriore cooperazione in materia di difesa.
Una parte della missione avviata un anno prima era di perseguire il consolidamento industriale europeo.

Facendo seguito a quanto annunciato il 23 ottobre 2018, Fincantieri e Naval Group hanno firmato l’Alliance Cooperation Agreement, che definisce i termini operativi per la costituzione di una joint venture paritaria (50/50).




L’accordo, che segue l’approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione, sostanzia i contenuti del progetto “Poseidon” e apre la strada al progetto di rafforzamento della cooperazione navale militare dei due gruppi per la creazione di un’industria navalmeccanica europea più efficiente e competitiva.

L’accordo è stato firmato dai CEO delle due società Giuseppe Bono e Hervé Guillou a bordo della fregata “Federico Martinengo”, ormeggiata presso l’Arsenale della Marina Militare di La Spezia, unità del programma italo-francese FREMM, proprio per sottolineare la solidità della ventennale collaborazione tra i due Paesi, le loro industrie e le Marine nazionali.

La costituzione della JV, attesa nei prossimi mesi e comunque entro la fine dell’anno, sarà soggetta alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni nonché all’ottenimento delle autorizzazioni delle autorità competenti.

Attraverso la joint venture, Fincantieri e Naval Group:
  • condivideranno best practice tra le due società;
  • condurranno congiuntamente attività mirate di Ricerca e Sviluppo;
  • ottimizzeranno le politiche di acquisti;
  • prepareranno congiuntamente offerte per programmi binazionali e per l’export. 

L’accordo stabilisce che la società avrà sede a Genova, con una controllata in Francia, a Ollioules. La governance della JV, disciplinata anche da un patto parasociale, prevede un Consiglio di Amministrazione di 6 componenti, 3 su nomina di ciascuna società. Per il primo mandato triennale, Fincantieri esprimerà il Presidente ed il Chief Operational Officer, e Naval Group l’Amministratore Delegato e il Chief Financial Officer.

Nel Consiglio, a conferma della valenza strategica che Fincantieri e Naval Group attribuiscono a questa operazione, siederanno Giuseppe Bono, che assume la carica di Presidente della JV, ed Hervé Guillou.

L’alleanza rappresenta una grande opportunità per entrambi i gruppi e i loro ecosistemi di aumentare la propria capacità di servire meglio le rispettive Marine nazionali, di acquisire nuovi contratti di esportazione, di sviluppare nuove tecnologie  e, in definitiva, di migliorare la competitività dei comparti navali dei due Paesi.

A margine della firma Giuseppe Bono e Hervé Guillou hanno dichiarato: “Manifestiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto e, soprattutto, desideriamo ringraziare i nostri Governi che negli ultimi mesi hanno lavorato fianco a fianco a noi, e continuano a farlo, per finalizzare un’intesa che assicurerà la protezione degli asset sovrani, favorendo la collaborazione tra i due team. Questo impegno ci permetterà di supportare sempre meglio le nostre Marine, fornire l’adeguato sostegno alle operazioni per l’export comune e gettare concretamente le basi per il consolidamento dell’industria europea della difesa”.

(Web, Forum Free, Fincantieri, Naval Group, You Tube)