Mitsubishi Heavy Industries ha svelato i disegni Opv & Ddg basati sulla futura fregata Jmsdf.
La Mitsubishi Heavy Industries of Japan ha presentato due nuovi progetti di navi basate sulla fregata 30FFM:
Due progetti OPV
e un DDG.
L’unità FMF (nota anche come 30FFM per la futura fregata multimissione e precedentemente nota come 30DX) è la fregata multimissione di nuova generazione attualmente in fase di sviluppo da parte della MHI per la Japan Maritime Self-Defense Force (JMSDF).
Secondo l'MHI, la fregata multimissione FMF avrà:
un dislocamento a pieno carico di circa 5.500 tonnellate,
una lunghezza di 132,5 metri;
una larghezza di 16,3 metri;
una velocità massima di oltre 30 nodi;
membri dell'equipaggio circa 90 tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
Il numero dei membri dell’equipaggio indica un alto livello di automazione a bordo. La FMF è stato progettata per l'impiego di piattaforme non presidiate per vari compiti. Questa è diventata una tendenza, come il progetto MRCV per Singapore o le navi madri MCM per il Belgio. Il varo della nave è previsto per novembre 2020.
La nuova famiglia di navi di superficie FMF si basa sul prototipo FMF sviluppato dalla MHI e selezionato come nuovo programma di fregate dal Ministero della Difesa giapponese (MoD) che prevede di ordinare fino a otto fregate (due all'anno per 4 anni). La progettazione della prima fregata è iniziata nell'ottobre 2018 e la messa in servizio è prevista per marzo 2022.
La famiglia FMF ha caratteristiche comuni "Stealthy, Smart, Scalable, Scalable”, come la sezione trasversale radar molto bassa, il controllo automatico dei danni e la multi-missione.
Caccia FMF-AAW
E’ la variante allungata della Fregata FMF.
Con un dislocamento tra le 7.000 e le 8.500 tonnellate, questa nave può essere considerata un cacciatorpediniere lancia-missili guidati (DDG). Avrà una lunghezza da 145 a 160 metri, una larghezza di 18 metri e una velocità massima di 30 nodi.
Disporrà di 64 celle VLS a prua per i missili terra-aria e di ulteriori 16 celle VLS a poppa, per un futuro missile lanciato verticalmente superficie-superficie. In confronto, la fregata FFM attualmente in costruzione per la JMSDF ha 16 celle VLS e 8 missili antinave in un lanciatore 2×4 sul lato superiore. Invece del lanciatore SeaRAM montato sulla fregata, il cacciatorpediniere sarà dotato di un futuro sistema di armi laser. La suite di sensori e il cannone principale e il 127/62 Mark 45 della BAE Systems.
Questo progetto è equipaggiato con la CIC integrata avanzata della MHI, che è stata presentata durante Sea Air Space 2019.
OPV basato su FMF
Questa è la variante accorciata della FMF Frigate. L'OPV avrà un dislocamento compreso tra 1.500 e 2.000 tonnellate, una lunghezza da 85 a 100 metri, una larghezza di 14 metri e una velocità massima di 25+ nodi.
MHI propone due versioni dell'OPV, una per le Forze Navali e l'altra (con standard commerciale) per la Guardia Costiera e per il Pattugliamento Marittimo.
Nessuno dei due OPV sarà dotato della CIC integrata avanzata per ragioni di accessibilità economica.
MHI è in concorrenza con Mitsui e JMU per un nuovo requisito OPV della JMSDF. MHI propone il progetto anche sul mercato di esportazione.
ENGLISH
PAcific 2019: Mhi Unveils Opv & Ddg Designs Based On Future Jmsdf Frigate
At PACIFIC 2019, the international maritime exposition which opened its doors in Sydney, Australia, Mitsubishi Heavy Industries of Japan unveiled two news ship designs based on their 30FFM frigate: Two OPV and a DDG designs.
FMF (also known as 30FFM for future multi-mission frigate and previously known as 30DX) is the next generation multi-mission frigate currently being developed by MHI for the Japan Maritime Self-Defense Force (JMSDF).
According to MHI, the FMF multi-mission frigate will have a full load displacement of about 5,500 tons, with a length of 132.5 meters and a beam of 16.3 meters. It will have a maximum speed in excess of 30 knots. The crew complement will be quite low, at about 90 sailors, indicating a high level of automation on board. The FMF was designed to deploy unmanned platforms for various tasks. This is become a trend, like the MRCV project in Singapore or the MCM mother-ships in Belgium.
In addition, Naval News learned during PACIFIC 2019 that MHI cut the first steel on the FMF on September 4, 2019 during a low key event at the ceremony at the MHI Nagasaki shipyard. The vessel is set to be launched in November 2020.
The new FMF family of surface vessels is based on the FMF prototype developed by MHI and selected as new frigate program by the Japanese Ministry of Defense (MoD).
The MoD plans to order up to eight frigates (two each year for 4 years). The design of the first frigate began in October 2018 and commissioning is set for March 2022
The FMF family has common “Stealthy, Smart, Scalable” features such as very low radar cross-section, automated damage control and multi-mission.
FMF-AAW Destroyer
This is the stretched variant of the FMF Frigate. With a displacement between 7,000 and 8,500 tons, this vessel can be considered as a Guided Missile Destroyer (DDG). It has a length of 145 to 160 meters, a breadth of 18 meters and a maximum speed of 30 knots.
It features 64 VLS cells forward for surface-to-air missiles and an additional 16x VLS cells aft, for a future vertically launched surface to surface missile. In comparison, the FFM frigate currently being built for the JMSDF has 16x VLS cells and 8x anti-ship missiles in a 2×4 topside launcher. Instead of the SeaRAM launcher fitted on the frigate, the destroyer features a future laser weapon system. The sensor suite and main gun (Mark 45 by BAE Systems) remain unchanged.
This design is fitted with MHI’s Advanced Integrated CIC, which was unveiled during Sea Air Space 2019.
OPV based on FMF
This is the shortened variant of the FMF Frigate. The OPV has a displacement comprised between 1,500 and 2,000 tons, with a length of 85 to 100 meters, a breadth of 14 meters and a maximum speed of 25+ knots.
MHI is proposing two versions of the OPV, one for Naval Forces and another one (with commercial standard) for Coast Guard/Maritime Patrol.
None of the two OPVs feature the advanced integrated CIC for affordability reasons.
MHI is competing against Mitsui and JMU for a JMSDF new OPV requirement. MHI is proposing the design on the export market as well.
Aster è una famiglia di missili antiaerei superficie/aria costruiti da Eurosam, un consorzio Europeo formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales.
La famiglia missilistica era composta inizialmente da due varianti Aster 15 con gittata di 30 km e Aster 30 con gittata di 120 km, Il sistema di guida si avvale di un radar attivo nella fase finale, mentre nella fase di crociera il missile riceve aggiornamenti tramite un data-link. I missili Aster sono progettati per essere utilizzati sia da unità navali che da lanciatori terrestri.
La versione 30 differisce dalla 15 per la presenza di un primo stadio (booster)..In entrambi i missili, la parte che effettua l'intercettazione (dardo) è caratterizzata dai sistemi di manovra PIF (dal francese Pilotage en Force) e PAF (Pilotage Aerodinamic Fort). Il PAF è una architettura nella quale parte dei timoni (TVC) viene investita dal flusso aerodinamico generato del motore a razzo, mentre il PIF è basato su getti di aria compressa che modificano rapidamente la traiettoria del missile. Il PIF viene usato soprattutto in prossimità del bersaglio, dove la forza aerodinamica generata dai timoni classici ha un'isteresi più alta e quindi non è in grado di far cambiare traiettoria al missile con sufficiente rapidità, peggiorando le caratteristiche di precisione del sistema d’arma.
La famiglia è composta da due varianti Aster 15 con gittata di 30 km e Aster 30 con gittata di 120 km, Il sistema di guida si avvale di un radar attivo nella fase finale, mentre nella fase di crociera il missile riceve aggiornamenti tramite un data-link. I missili Aster sono progettati per essere utilizzati sia da unità navali che da lanciatori terrestri.
La versione 30 differisce dalla 15 per la presenza di un primo stadio (booster)..In entrambi i missili, la parte che effettua l'intercettazione (dardo) è caratterizzata dai sistemi di manovra PIF (dal francese Pilotage en Force) e PAF (Pilotage Aerodinamic Fort). Il PAF è una architettura nella quale parte dei timoni (TVC) viene investita dal flusso aerodinamico generato del motore a razzo, mentre il PIF è basato su getti di aria compressa che modificano rapidamente la traiettoria del missile. Il PIF viene usato soprattutto in prossimità del bersaglio, dove la forza aerodinamica generata dai timoni classici ha un'isteresi più alta e quindi non è in grado di far cambiare traiettoria al missile con sufficiente rapidità, peggiorando le caratteristiche di precisione del sistema d'arma.
Il FSAF SAMP/T (dal francese Famille de Sol-Air Futurs Sol-Air Moyenne-Portée / Terrestre - Piattaforma a terra per un missile terra-aria) è un sistema missilistico terra-aria di nuova generazione sviluppato dal consorzio europeo Eurosam formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. Fa uso del missile Aster 30, utilizzato anche in ambiente navale nel sistema PAAMS, e dotato di un raggio d'azione di 100 km per l'intercettazione di aerei e 25 km per quella dei missili. Le batterie sono costituite da lanciatori con un numero variabile di missili da 8 a 48.
SAMP/T
Il progetto del FSAF SAMP/T nasce il 5 dicembre 1989 quando viene firmato l'accordo per l'avvio della "fase 1" che è terminata nel 2003 e che aveva lo scopo di soddisfare il requisito NATO "Ground-based area defence". "La "fase 2" è iniziata in quell'anno ed è terminata nel 2006. È in corso infine l'ultima fase che si è nel 2014. Il costo elevato non ha permesso un acquisto massiccio di batterie. I prezzi variano dai 775 milioni di euro per la prima fase ai 467 per la seconda fino al miliardo e novanta milioni di euro per l'ultima fase. Nel 2008 vi è stata la più alta spesa prevista dallo Stato maggiore dell'Esercito per il FSAF SAMP/T: 246,1 milioni di euro.
Nell'ambito dell'Incremento della Difesa aerea turca da parte della NATO (“Active Fence”) l'Italia dal 2016 rischiera in Turchia una batteria antimissile SAMP-T dell’E.I., con un contingente di personale militare pari a 130 unità del 4º Reggimento Artiglieria Controaerei “Peschiera” e con elementi di staff del Comando artiglieria contraerei di Sabaudia. La batteria italiana SAMP/T, schierata nella città di Kahramanmaraş ed inserita nell’ambito del sistema di difesa aerea integrata della NATO, ha il compito di neutralizzare missili balistici provenienti dalla Siria al fine di proteggere il territorio e gli abitanti turchi dell’area di schieramento.
Il ministero della difesa francese inizialmente ordinò sei sistemi SAMP/T per l'Armée de terre e sei sistemi per l'Armée de l'air, ma nel 2012 l'ordine è stato ridotto a dieci sistemi denominati Mamba e che verranno impiegati dalla sola aeronautica militare francese. Verranno impiegati come sistema mobile per la difesa di luoghi di importanza strategica in patria e all'estero, tipicamente aeroporti militari. Il SAMP/T attualmente è in dotazione a 5 gruppi della difesa aerea (EDSA) dell'aeronautica militare francese ed è diventato operativo nel 2010. Il SAMP/T francese impiega sei lanciatori per sistema, e questa è la configurazione massima prevista, ed essi sono posti su veicoli Renault 8x4 Kerax, ognuno dei quali trasporta otto missili che possono essere lanciati in un'unica salva in dieci secondi.
I tiri di prova effettuati nel sud-ovest della Francia e nel poligono di Quirra in Italia hanno dato dei buoni risultati e, visto ciò, l'Esercito Italiano ha acquistato 6 batterie lanciamissili, ciascuna delle quali - a differenza di quelle francesi - è dotata di 4 lanciatori detti MLT (Modulo di Lancio Terrestre), che sono installati su 4 camion Astra 8x8, ognuno in grado di trasportare e lanciare otto missili ASTER30 e che svolge la funzione di TEL (Transporter Erector Launcher). Ai 4 MLT si aggiungono vari altri elementi, sempre installati sui medesimi camion Astra 8x8, un modulo d'ingaggio detto ME (Module for Engagement) che svolge la funzione di comando controllo e computer, ed è dotato di un computer MAGIC5 (Modular Architecture for Graphics and Image) e due consolle MARA (Modular Architecture for Real-time Applications) identiche fra loro, una impiegata per la sorveglianza e l'identificazione delle tracce, mentre l'altra è dedicata al controllo della sequenza di tiro, in caso di avaria di una consolle l'altra può svolgere le funzioni di entrambe. Vi è poi un modulo radar e identificazione (MRI) dotato di un radar multifunzionale 3D in banda X Thales Arabel, avente una portata di scoperta di circa 60 km, ma che in cooperazione con radar esterni e concentrando il fascio, può seguire tracce anche a 120 km ed ingaggiarle fino ad una distanza di 80 km. Il radar è anche dotato di un sistema IFF (Identification Friend or Foe) Mod. 4 e 5, mentre l'MRI si connette al ME mediante due cavi a fibra ottica, al fine di evitare qualsiasi tipo di interferenza elettronica. A sua volta il ME è collegato ai lanciatori MLT, mediante un link radio VHF che consente di posizionare gli MLT fino a 10 km di distanza, o con un cavo a fibra ottica, per evitare il possibile jamming elettronico, ma in questo caso le distanze di posizionamento fra ME e MLT sono molto più ridotte. Vi è poi un modulo di ricarica terrestre (MRT) per rifornire e ricaricare di missili i lanciatori MLT, un modulo di generazione elettrica (MGE) che alimenta sia l'MRI che l'ME. A tali elementi comuni anche ai reparti francesi, nelle batterie italiane si aggiunge un modulo di comando (MC) che gestisce tutto il flusso d'informazioni fra la batteria missili e gli altri elementi della difesa aerea, quali aerei AWACS, radar di altri sistemi missilistici o di scoperta, ma provvede anche a controllare lo schieramento sul terreno dei vari veicoli che compongono la batteria ed a curarne sia il supporto logistico, quanto la difesa vicina di tipo terrestre e contraereo (p.es. mediante missili spalleggiabili tipo Stinger). Da ultimo vi è una serie di veicoli dedicati al supporto tecnico ed alla manutenzione, sia di tipo meccanico che elettronico. Il SAMP/T, in Italia, ha sostituito le batterie contraeree basate sul sistema HAWK che erano assegnate al 4º Rgt. Missili Contraerei di Mantova. L'Esercito Italiano sta considerando di aggiungere al sistema SAMP/T capacità anti missile balistico visto anche il piano di rafforzamento dell'esercito italiano attuato dal governo.
ASTER 30 Block 1 NT
Lo sviluppo del nuovo missile Aster 30 Block 1 NT terminerà nel 2023, con la piena operatività prevista per l’anno successivo.
Rispetto all’attuale versione, la NT prevede essenzialmente un nuovo seeker in banda Ka, che sostituirà la quello in banda Ku oggi utilizzato, e un più moderno calcolatore. La maggiore frequenza della banda Ka, in particolare, darà al sistema di guida più raggio d’azione e una maggior precisione, caratteristiche che dal punto di vista operativo si traducono per il missile in una migliorata velocità di intercetto e nella possibilità di colpire bersagli di più ridotte dimensioni.
Si tratta di caratteristiche fondamentali, ad esempio, nel caso di intercetto di missili balistici dotati di testate multiple.
La versione NT, in ogni caso, sarà dotata della stessa massa e dello stesso booster della Block 1 “standard”, di cui manterrà anche la caratteristica di interoperabilità e comunanza tra la piattaforma marina e terrestre.
L’uso dalle medesime piattaforme di lancio della variante precedente sarà possibile dopo un aggiornamento dei sistemi informatici, che sarà responsabilità di EUROSAM, la joint venture tra il consorzio e la francese Thales.
Secondo i dati forniti da MBDA, dal suo lancio nel 1990 l’intero programma Aster ha ricevuto complessivamente 11 miliardi di investimenti. Gli esemplari consegnati sono oltre 1300, presi in carico da nove clienti, tre domestici (Italia, Francia e Gran Bretagna) e sei di esportazione (Algeria, Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Marocco e Singapore). Gli ordini complessivi sono invece per 1800 esemplari.
L’Italia è entrata nello sviluppo dell’Aster 30 Block 1 NT nello scorso gennaio, manifestando la volontà di utilizzare il missile sulle future unità PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura).
Gli Aster 15 e 30, membri originari della famiglia di missili, sono da tempo utilizzati dalle Forze Armate Italiane sia per uso navale che terrestre.Il programma “B1NT” prevede lo sviluppo da parte di MBDA della nuova versione del missile Aster 30 Block 1 NT (New Technology), così come l’ammodernamento dei sistemi SAMP/T (attualmente in servizio presso l’aeronautica francese e l’esercito italiano e a cui sembra interessata anche la Svezia)che acquisiranno così maggiori capacità, in particolare contro i missili balistici, portando un contributo essenziale da parte di entrambi i paesi all’interno del programma NATO in questo settore.
Lo sviluppo del missile Aster 30 Block 1 NT risponde ad un duplice requisito (stessa munizione per sistemi terrestri e navali a base Aster), prevedendo quindi i necessari aggiustamenti per permettere al missile di essere lanciato da unità navali. L’Italia ha infatti espresso il desiderio di poter impiegare l’Aster 30 Block 1 NT sulle future unità PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura).
Il CEO di MBDA, Antoine Bouvier, ha così commentato: “La notifica da parte italiana rafforza il programma Aster ed ha un valore che va oltre il contributo economico e tecnologico. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che la cooperazione in Europa aggiunge più di quanto avrebbero potuto fare i paesi presi singolarmente. Dopo l’attuale Aster 30 Block 1, che ha fornito all’Europa una prima capacità di difesa contro i missili balistici, la versione Block 1 NT consentirà di estendere questa capacità contro minacce più complesse, come quelli emergenti dei missili balistici anti-nave (Anti-Ship Ballistic Missiles -ASBM)”.
L’evoluzione del missile Aster 30 Block 1 NT prevede un nuovo seeker operante in banda Ka, in sostituzione di quello attuale in banda Ku, oltre ad un sistema di controllo d’arma aggiornato. Questi ammodernamenti comporteranno un significativo aumento delle performance del missile. La nuova munizione sarà in grado di gestire missili con testate multiple e potrà intercettare i missili balistici a più corta gittata tra quelli appartenenti al settore a medio raggio (MRBM – Medium Range Ballistic Missiles). L’attuale Aster Block 1 invece può contrastare missili balistici a corto raggio (SRBM – Short Range Ballistic Missiles) fino ad un massimo di 600 Km di gittata.
Lanciata da Francia ed Italia nel 1988, la famiglia Aster comprende una versione terrestre di difesa aerea e missilistica (SAMP/T), attualmente in servizio con l’esercito italiano e l’aeronautica francese. La versione navale invece viene impiegata per l’autodifesa delle portaerei della marina francese ed italiana, e garantisce l’auto difesa, la difesa di punto e delle navi consorti delle fregate e dei cacciatorpedinieri della marina britannica, francese ed italiana. La Gran Bretagna, che impiega i missili Aster 30 sui cacciatorpedinieri Type 45, ha dichiarato durante il summit franco-britannico di Amiens tenuti a marzo 2016 – che sta valutando la possibilità di dotare queste unità con la versione Block 1 NT.
I sistemi Aster ricoprono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’ALTBMD (Active Layered Theatre Ballistic Missile Defence) della NATO, contribuendo alla difesa delle forze alleate contro le minacce balistiche, dimostrando così l’importante contributo franco-italiano a questo programma.
I sistemi Aster impiegati a bordo delle fregate “Orizzonte” della marina italiana hanno avuto un ruolo fondamentale durante la missione ONU “No-Fly Zone” in Libia del marzo 2011. I sistemi SAMP/T dell’Esercito Italiano sono attualmente schierati in Turchia nell’ambito di una missione NATO per la difesa da eventuali attacchi missilistici provenienti dal territorio siriano.
Grazie alla presenza in cinque paesi europei e negli Stati Uniti, MBDA ha ottenuto nel 2015 ricavi per 2,9 miliardi di Euro e dispone di un portafoglio ordini di 15,1 miliardi di Euro. Con più di 90 clienti tra le forze armate di tutto il mondo, MBDA è uno dei leader mondiali nei missili e nei sistemi missilistici. MBDA è l’unico gruppo europeo in grado di progettare e produrre missili e sistemi missilistici per rispondere alle più svariate esigenze operative, presenti e future, per le forze armate. In totale, il gruppo offre una gamma di 45 programmi di sistemi missilistici e contromisure già in servizio operativo e più di 15 altri progetti in fase di sviluppo.
MBDA è controllata con uguali regole di Corporate Governance da Airbus Group (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%).
Per ora l' Aster Block II è un semplice concetto del missile europeo MBDA. L'Aster Block II si propone di trattare con missili balistici gamma di teatro breve e medio, vale a dire una serie di fino a 3.000 chilometri di distanza. Più specificamente, l' Aster Block II si rivolge alla nuova generazione di missili di manovra. Questa minaccia non è presa in considerazione dai programmi americani, che si tratti di Patriot, THAAD o SM-3.
Ma i russi hanno sviluppato la SS-26 Iskander, la M9 cinese, M600 i siriani e gli iraniani Fateh 110. Nessuno di questi missili fa uso di nuove tecnologie. Avevamo già usato queste tecnologie per il missile pre-strategico di Hades . Questi missili hanno una particolarità. Volano in atmosfera al di sotto 60 a 70 chilometri di distanza, e quando ritornano agli strati densi dell'atmosfera, a 25 o 30 chilometri di distanza, acquisiscono la capacità manovrabile che li rende quasi impossibile da intercettare. L'intercettazione di questi missili deve quindi essere compresa tra 25/30 e 60/70 chilometri.
Secondo l'analisi di MBDA, il THAAD non discende al di sotto dei 50 chilometri, mentre il Patriot non supera i 20-25 chilometri. Per quanto riguarda l'SM-3, si evolve nello spazio esoatmosferico.
Supponendo che il programma Aster Block II sia impegnato, dovrebbe essere associato a un radar di riserva e un radar di controllo del fuoco.
Thales ha un progetto radar GS 1500 che potrebbe fare entrambe le cose, ammesso che ci siano due unità radar per un lanciatore: una per l'acquisizione e l'altra per il controllo del fuoco. Un radar di questo tipo potrebbe contribuire alla capacità di alto livello dell'altbmd e consentire ai missili di manovra di essere elaborati nella fase terminale fino a una distanza di 3.000 km.
L' industria stima un PEA di circa 40 milioni di euro all'anno per cinque anni che potrebbe portare alle specifiche di un programma Aster Block II, escludendo il radar GS 1500.
Per valutare l'opportunità di tale programma, è importante sottolineare che si tratta indubbiamente di uno dei settori in cui la cooperazione europea potrebbe essere facilitata a causa della chiusura programmata, più o meno regolare, del programma. MEAD US-tedesco-italiano. I nostri alleati tedeschi e italiani si trovano quindi di fronte al problema di reinvestire al meglio le ingenti somme da loro investite in questo programma, che riguardano principalmente la tecnologia radar.
In assenza di cooperazione europea, l'India prevede inoltre di espandere la capacità di intercettazione top endo-atmosferica di missili balistici Teatro può essere, nel quadro della partnership strategica franco-indiana, in combinazione con il lavoro tecnologico del Aster Block II.
È importante notare che la capacità del missile balistico di SAMP / T è limitata ai missili della famiglia Scud. Senza cambiare il sistema attuale, non ci sarà alcun mercato di esportazione per i paesi che desiderano acquisire la capacità di missili balistici desiderare di avere una difesa sufficiente contro le future minacce balistiche aree proliferative di breve e media distanza.
Il costo di un programma di questo tipo è molto difficile da valutare data la mancanza di specifiche e la definizione dell'obiettivo finale. Tuttavia, l'ordine di grandezza è di due miliardi di euro, con una dimensione target simile al programma SAMP / T.
La strategia MBDA sul DAMB è stata costruita sulla base di quattro fondamentali:
Analisi approfondita della minaccia balistica, che è la più proliferante perché sarà inevitabilmente quella la cui probabilità di accadimento sarà la più alta. Questa analisi consente di definire i sistemi di difesa più appropriati.
L'approccio americano, perché sono gli Stati Uniti che hanno irrigato il pensiero strategico sul DAMB. Non possiamo ignorare ciò che fanno gli Stati Uniti; dobbiamo quindi avvicinarci al DAMB come segue: come la Francia, gli Stati Uniti possono contribuire al DAMB in aggiunta a ciò che fanno gli Stati Uniti.
Approfondire ciò che è già stato fatto in questo settore a livello di capacità e di livello industriale, usando un approccio incrementale per minimizzare i costi.
L'identificazione di ciò che la Francia potrebbe fare finanziariamente e tecnicamente con altre potenze europee.
Dato il potenziale di crescita di ASTER sistemi esistenti (SAMP / T per applicazioni terrestri e PAAMS per applicazioni navali), MBDA ha studiato con i partner Safran e Thales, l'evoluzione dei propri sistemi con l'introduzione di un nuovo intercettore alta endoatmosphérique - ASTER Block II - per coprire tutte le minacce balistiche di corto e medio raggio (SRBM e MRBM).
Il concetto del sistema ASTER Block 2 è stato definito per coprire lo spettro delle minacce balistiche SRBM e MRBM, con o senza migliori capacità di penetrazione, cioè SRBM e MRBM attuali e di prossima generazione. È stato ottimizzato per intercettare nel range di altitudine da 20 a 70 km per assicurare, tra le altre cose, la distruzione di missili balistici con manovre come la SS 26, M9 e Fateh 110 e i missili di questo classe disegnata in traiettorie di tensione, che sfidano i sistemi di esoatmosfera (perché le traiettorie dei missili balistici non escono abbastanza dall'atmosfera) e / oi sistemi endoatmosferici bassi (a causa delle manovre).
Questo sistema ASTER BII, pur mantenendo la capacità di ASTER blocco 1 del sistema (SAMP / T per la versione terra o di futura PAAMS blocco 1 per la versione navale) in grado di gestire le minacce balistiche più probabili ", senza lasciare un buco nella racket "dei domini SRBM e MRBM.
Proliferazione, questo tipo di minacce balistiche è pertanto operazioni all'estero, o eventualmente sul fianco sud-est dell'Europa, ed è per questo concetto di sistema ASTER BL2 è stato definito come sistema di difesa contro i missili balistici, ma può anche essere usato come parte di una difesa territoriale, per proteggere i centri abitati e / oi siti sensibili.
Il suo posizionamento consente di rispondere a:
Una capacità di difesa autonoma, a livello nazionale / europeo, per proteggere il comando e le forze schierate in un teatro di operazioni, così come le popolazioni del paese ospitante;
Un contributo in natura allo strato ALTBMD NATO per la protezione della forza schierata, interoperabile con i sistemi statunitensi di alto livello (SM-3 / Aegis, THAAD), rafforzando il principio di comando e controllo operazioni schierabili della NATO (BMC3 / ACCS).
Un possibile complemento ai sistemi mobili Aegis / SM-3 proposti dagli Stati Uniti per la difesa del territorio dell'Alleanza che sosterrebbe anche un maggior sistema di comando della NATO, un'estensione di quello della NATO ALTBMD, che può essere collegato al sistema di comando PAA. In effetti, la catena di comando e impegno può essere giustificata solo a livello NATO se consente di gestire le intercettazioni con sistemi di alleati multipli; se solo gli Stati Uniti portano sistemi di intercettazione, allora il principio di una catena sotto la responsabilità operativa della NATO sarà indebolito , a vantaggio di un comando puramente americano.
Complementarità di ASTER B II con SM-3 e THAAD
Nel caso di ALTBMD e Missile Defense, il contributo con il sistema ASTER Block 2 fornisce capacità aggiuntiva di posizionarsi come complemento dell’SM-3, (che è un sistema navale che intercetta esclusivamente in atmosfera esotica (atmosfera esterna).
ASTER Block 2 si occupa, tra le altre cose, di una serie di missili balistici non coperti dall'SM-3, cioè SRBM e MRBM con fasi fuori dall'atmosfera insufficienti a fornire intercettazione exo (ad es. traiettorie tese per missili con una autonomia inferiore a 1500 km e traiettorie di energia minima per missili con una distanza inferiore a 800 km):
Con piattaforme navali europee dotate di ASTER Bl2 interoperabili con piattaforme navali americane Aegis SM-3, che forniscono una copertura geografica più ampia, ma anche una migliore risposta alle minacce, in caso di attacco saturo diversi tipi di missili, ad esempio; ASTER Block 2 offre capacità navali ottimali oltre al sistema SM-3 / Aegis.
Offrendo sia un'alternativa che un complemento al THAAD,
THAAD è un sistema terrestre che intercetta in altissimo endoatmosferico (da 40 / 50km di altitudine) e basso esoatmosférique. L'ASTER blocco 2 è complementare ad un'area bersaglio in cui l'intercettazione può essere realizzato tra 20 e 40 km di altitudine. Che cosa è il caso della nuova generazione SRBM tipo SS26, cinese M9 ...
ASTER Block 2 è anche considerato complementare al THAAD perché, a differenza di quest'ultimo, la sua definizione è ottimizzata anche per un componente navale.
Può essere un'alternativa a un componente terreno, perché l'ASTER blocco 2 e la THAAD hanno uno spazio comune di intercettazione, e, pertanto, in questo contesto, le batterie ASTER block 2 può venire a sostituire (o quantitativamente rafforzare) batterie THAAD se questi ultimi sono stati offerti in quantità insufficiente dagli Stati Uniti per garantire una copertura significativa.
Questo ulteriore sistema ASTER B2 capacità in applicazioni navali e terrestri prevede quindi qualitativa e quantitativa complementare ai sistemi terrestri THAAD e navale e sistemi terrestri SM-3, che sono destinati ad aumentare la loro capacità di affrontare minacce IRBM e ICBM, permettendo una copertura di protezione più ampia.
L'ASTER Block 2 può quindi essere considerato come un elemento di cooperazione con gli Stati Uniti poiché è interoperabile con i sistemi statunitensi e può essere integrato in un sistema di comando della NATO, promuovendo così l'impegno cooperativo per le missioni DAMB.
Gli Stati Uniti considerano i sistemi di alto livello DAMB come strumenti che consentono loro di stabilire la loro supremazia politica e tecnologica, in quanto hanno bisogno di conquistare il know-how tecnologico; è per questo che sembra impensabile che gli americani offrano forme di cooperazione europea ad attività industriali e tecnologiche di alto valore.
La nicchia della difesa contro i missili balistici è fondamentale per posizionarsi come uno dei principali attori nel DAMB sia all'interno della NATO, in cooperazione operativa con gli Stati Uniti, sia per esportare i paesi.
Prima di avviare il programma ASTER Block 2, è necessario realizzare un programma upstream di circa 40 milioni di euro all'anno per estendere le capacità dei missili balistici della famiglia ASTER.
Il lavoro proposto si concentra sulla riduzione dei rischi delle funzioni critiche associate alle tecnologie per garantire l'intercettazione con impatto diretto in un intervallo dinamico elevato e in alta quota, vale a dire in un'atmosfera rarefatta.
L'obiettivo di questa PEA è di portare a maturità i seguenti campi tecnologici:
Aggancio e bersaglio inseguimento con alta Mach (circa Mach 7) da un soggetto infrarossi, in un ambiente di alta aero stress dopo stappatura di IRdome che impongono grande rilevazione e monitoraggio del rendimento ,
Il pilotaggio pirotecnico utilizzando la tecnologia solida DACS (sistema di controllo di Attacco e Attitudine) che consente un pilotaggio reattivo in un'atmosfera rarefatta,
Ma anche la crociera alimentato due livelli di spinta partecipano alla fase pilota negli strati superiori dell'atmosfera e deve essere fermato per consentire la separazione dell'ultimo stadio.
La definizione di Interceptor e Kill Vehicle, copre in particolare i seguenti aspetti:
Comportamento termo-meccanico in ambienti difficili, in particolare per il Kill Vehicle e il cruise stage,
I vincoli di volume sull'architettura Kill Vehicle in cui i sotto-assiemi dovranno essere integrati in modo compatto,
Il lavoro del PEA, condotto da MBDA con i suoi partner SPS, Sagem e ONERA:
Abilitare la valutazione a terra e in volo di funzioni e apparecchiature critiche,
Sono presentati in modo coerente per portare le necessarie tecnologie mature attorno al progetto strutturale dell'intercettore di alta quota di ASTER Block 2 contro le minacce balistiche,
Può, per alcuni di essi, essere utilizzato per altre applicazioni nel campo dell'intercettazione.
I risultati del set consentiranno di ottenere la definizione e la fattibilità dell'intercettore e le prestazioni raggiungibili associate necessarie per un possibile sviluppo.
Questo dimostratore PEA avrebbe una durata di 5 anni.
Parallelamente, verranno svolti anche i lavori di sistema per identificare le funzioni critiche del sistema d'arma (discriminazione, armonizzazione, comunicazioni, collegamento terra / missile, ecc.). Questo lavoro, in 5 anni, sarà proposto in due fasi realizzate congiuntamente da Thales e MBDA:
Una prima fase di due anni di studio e predefinizione delle architetture di sistema, con scelta di una soluzione di riferimento al termine di questa fase;
Una seconda fase di riduzione del rischio, compresa la conduzione di test su catene critiche e la definizione di un file di definizione con valutazione delle prestazioni.
ASTER “B1NT”
L’organisno europeo OCCAR ha di recente notificato alla società EUROSAM (consorzio formato da MBDA e Thales) la partecipazione al programma “B1NT” dell’Italia e fa seguito alla partecipazione francese del 2015. Tra i due governi sono stati definite le responsabilità per lo sviluppo congiunto del missile, così come i diversi ambiti di applicazione nei sistemi di difesa terrestri e navali contro attacchi aerei e di missili balistici.
Il programma “B1NT” prevede lo sviluppo da parte di MBDA:
della nuova versione del missile Aster 30 Block 1 NT (New Technology);
l’ammodernamento dei sistemi SAMP/T (attualmente in servizio presso l’aeronautica francese e l’esercito italiano e a cui sembra interessata anche la Svezia) che acquisiranno così maggiori capacità, in particolare contro i missili balistici.
Lo sviluppo del missile Aster 30 Block 1 NT risponde al requisito dell’utilizzo della medesima munizione per sistemi terrestri e navali a base Aster).
Inoltre, l’Italia ha espresso il desiderio di poter impiegare l’Aster 30 Block 1 NT sui futuri Pattugliatori Polivalenti d’Altura.
La partecipazione italiana rafforza il programma Aster ed ha un valore che va oltre il contributo economico e tecnologico; la cooperazione in Europa aggiunge più di quanto avrebbero potuto fare i paesi presi singolarmente. Dopo l’attuale Aster 30 Block 1, che ha fornito all’Europa una prima capacità di difesa contro i missili balistici, la versione Block 1 NT estenderà le capacità dell’ASTER contro minacce più complesse, come quelli emergenti dei missili balistici “Anti-Ship Ballistic Missiles -ASBM”.
Il nuovo missile Aster 30 Block 1 NT prevede un nuovo seeker operante in banda Ka, e un sistema di controllo aggiornato che comporteranno un significativo aumento delle capacità del sistema che sarà in grado di gestire missili con testate multiple e potrà intercettare i missili balistici a più corta gittata MRBM.
L’attuale Aster Block 1 invece può contrastare soltanto missili “Short Range Ballistic Missiles” fino ad un massimo di 600 Km di gittata.
La famiglia Aster o FSAF (Future Surface-to-Air Family) comprende una versione terrestre di difesa aerea e missilistica (SAMP/T), attualmente in servizio con l’esercito italiano e l’aeronautica francese.
La versione navale invece viene impiegata per l’autodifesa delle portaerei della marina francese ed italiana, e garantisce:
l’auto difesa,
la difesa di punto di fregate cacciatorpedinieri della marina britannica, francese ed italiana.
Anche la Gran Bretagna impiega i missili Aster 30 sui caccia Type 45 e sta valutando la possibilità di dotare queste unità con la versione Block 1 NT.
I sistemi Aster ricoprono un ruolo fondamentale in ambito NATO, contribuendo alla difesa delle forze alleate contro le minacce balistiche.
I sistemi Aster impiegati a bordo delle fregate “Orizzonte” della marina italiana hanno avuto un ruolo fondamentale durante la missione ONU in Libia del 2011. I sistemi SAMP/T dell’Esercito Italiano schierati in Turchia nell’ambito di una missione NATO, sono di recente rientrati in Patria.
MBDA è controllata con uguali regole di Corporate Governance da Airbus Group (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%).
ENGLISH
ASTER 30 SAMP/T is the 21st century’s main, mobile anti-aircraft defence weapon for theatre protection. It protects sensitive sites and deployed forces against missile threats (TBM, stand off, cruise missiles, ARM) and aircraft, replacing all existing medium range ground-to-air systems.
The ASTER 30 SAMP/T system is designed to meet medium and long range air defence needs (force projection, protection of high-value areas and area protection). It can operate in stand alone mode or can be integrated in a co-ordinated network.
ASTER is a two-stage missile, a concept which leads to maximum effectiveness of the interceptor stage. The solid propellant booster ensures the optimum shaping of the missile’s trajectory in the direction of the target and separates a few seconds after the vertical launch. Up to its mid-course, the weapon is inertially guided, using refreshed target data transmitted by the engagement module through the multi-function radar. During the homing phase, guidance is achieved by an electromagnetic active seeker providing a highly accurate capability in all weathers.
CHARACTERISTICS
Weight: 450 kg
Length: 4.9 m
Diameter: 180 mm
Range: In excess of 100 km
Speed: Mach 4.5
The Aster missile series, primarily comprising the Aster 15 and Aster 30 are a family of vertically launched surface-to-air missiles. The name "Aster" originates from the mythical Greek archer named Asterion (in Greek mythology), Asterion likewise receiving his name from the ancient Greek word aster (Greek: ἀστήρ), meaning "star". Aster is manufactured by Eurosam, a European consortium consisting of MBDA France, MBDA Italy (combined 66%) and the Thales Group (33%). The missile is designed to intercept and destroy a wide range of air threats, such as supersonic anti-ship cruise missiles at very low altitude (Sea-skimming) and fast flying, high performance aircraft or missiles.
Aster is primarily operated by France, Italy, and the United Kingdom and is an integrated component of the PAAMS air-defence missile system, known in the Royal Navy as Sea Viper. As the principal weapon of the PAAMS system, Aster equips the Type 45 destroyers and the Horizon class frigates. Aster also equips the French and Italian FREMM multipurpose frigates, though they will not be operating as part of a PAAMS air-defence suite itself but through Franco-Italian specific declinations of this suite.
History
During the 1980s, the predominant missiles in Franco-Italian service were short-range systems such as the French Crotale, Italian Aspide or American Sea Sparrow, with ranges up to a dozen kilometres. Some vessels were also equipped with the American medium/long range Standard. France and Italy decided to start development of a domestic medium/long range surface-to-air missile to enter service in the first decade of this millennium, that would give them comparable range but superior interception capability to the American Standard or British Sea Dart already in service. Thought was given in particular to the new missile's ability to intercept next-generation supersonic anti-ship missiles, such as the Brahmos missile developed jointly by India and Russia. This allowed the actual systems to have the characteristic of being specialised either in short-to-medium range "point defence" (ships, for instance), or in medium-to-long range "zone defence" (fleets).
In May 1989, a Memorandum of understanding was signed between France and Italy for the development of a family of future surface-to air-missiles. Eurosam was formed shortly afterwards. By July 1995 development had taken shape in the form of the Aster missile and test firing of the first Aster 30 took place. The missile successfully intercepted a target at an altitude of 15,000 m and at speeds of 1000 km/h. A Phase 2 contract was awarded in 1997 at US$1 billion for pre-production and development of the French-Italian land and naval systems.
During development trials between 1993 and 1994 all flight sequences, altitudes and ranges, were validated. This was also the period during which the launch sequence of Aster 30 was validated. In May 1996, trials of the Aster 15 active electromagnetical final guidance system against live targets began. All six attempts were successful. Again during 1997 Aster was extensively tested, this time being pitted against targets such as the C22 target and first generation Exocet anti-ship missiles. In numerous engagements Aster scored direct impacts on its targets. During one such engagement on 13 November 1997 in a strong countermeasures environment, the Aster was not armed with its military warhead so that the distance between the Aster and the target could be recorded. The target (a C22) was recovered bearing two strong cuts made by the fins of the Aster missile.
In May 2001 Aster had again successfully completed the "manufacturer's validation firing test" and was deployed for the first time on the French nuclear-powered aircraft carriers Charles de Gaulle (R91). Again on the 29 June 2001 achieved a successful interception of a Arabel missile at low altitude in less than five seconds. During the same year a target simulating an aircraft flying at speeds of Mach 1 and at an altitude of 100 meters was intercepted by an Aster 15. The first ever operational firing of the Aster missile took place during October 2002 on board Charles de Gaulle. Finally in November 2003 Eurosam was awarded the 3 billion euro Phase 3 production contract which saw full production commence and exports to France, Italy, Saudi Arabia and the United Kingdom. The resulting Aster surface-to-air missile meets inter-service and international requirements, addressing the needs of the land, air and naval forces of France, Italy and the United Kingdom. The decision to base the missile around a common terminal intercept 'dart' to which different sized boosters can be attached has made it modular and extensible.
From 2002 to 2005, the Italian experimental frigate Carabiniere provided a test bed for live firing trials of the Aster 15 from Sylver A43 launchers with EMPAR and SAAM-it systems, and the trials of Aster 30 from Sylver A50 launchers with EMPAR and PAAMS(E) systems.[7] As of 2012, France has spent €4.1bn at 2010 prices on 10 SAMP/T launchers, 375 Aster 30 missiles and 200 Aster 15 missiles. Another 80 Aster 30 and 40 Aster 15 have been bought for France's Horizon-class frigates under a separate programme.
Characteristics
There are currently two versions of the Aster missile family, the short-medium range version, Aster 15, and the long range version, Aster 30. The missile bodies are identical; Their difference in range and intercept speed is because Aster 30 uses a much larger booster. Total weights of the Aster 15 and Aster 30 are 310 kg and 450 kg respectively. Aster 15 has a length of 4.2 meters, rising to just under 5 meters for Aster 30. Aster 15 has a diameter of 180mm. Given the larger dimensions of the Aster 30, a naval based system requires the longer tubes of the Sylver A50 or A70 vertical launching system (VLS). Additionally the American Mark 41 Vertical Launching System can accommodate Aster 30.
Variants
Aster 15 - Ship point and local area defence
Aster 30 Block 0 - Ship local and wide area defence
Aster 30 Block 1NT (New Technology) - wide area defence capable against 1500 km-range ballistic missiles.
Aster 30 Block 2 BMD currently being developed for anti-ballistic defense against 3.000 km-range maneuvering missiles.
Block 1 is used in the Eurosam SAMP/T system operated by the French Air Force and the Italian Army. As of 2014, the development of Block 1NT is being funded by France and Italy. In 2016, the United Kingdom showed interest in acquiring the Block 1NT version for its Type 45 Destroyers.
Deployment
Naval systems
Type 45 destroyer
Horizon-class frigate
FREMM multipurpose frigate
Formidable-class frigate
Al Riyadh-class frigate
Charles de Gaulle aircraft carrier
Cavour aircraft carrier
Kalaat Béni Abbès Class
TF2000-class frigate
Land systems
Aster 30 has been successfully incorporated into a land based SAM system, fulfilling the "Ground-based area defence" mission requirement. It comes in the form of the Eurosam SAMP/T (Surface-to-Air Missile Platform/Terrain). The system uses a network of sophisticated radars and sensors - including 3D phased array radar - enabling it to be highly effective against all types of air threats. SAMP/T uses an upgraded version of the Arabel long range radar, with improved performance developed under the Aster 30 block 1 upgrade program, in order to extend the system's capability against higher speed targets and higher altitude targets. The system can intercept missiles with a 600 km range (short range ballistic missile targets).
Testing
In April 2008, RSS Intrepid, a Formidable class frigate of the Republic of Singapore Navy, shot down an aerial drone off the French port of Toulon during a naval exercise. Then again in 2010, a frigate of the same class, RSS Supreme fired an Aster 15 and shot down an aerial drone off the coast of Hawaii as part of exercise RIMPAC 2010.
Beginning with HMS Dauntless in September 2010, all of the Royal Navy's Type 45 destroyers have successfully intercepted Mirach drones with Aster missiles at the Benbecula ranges off the Outer Hebrides, Scotland. Mirach is a 13 ft jet which flies at speeds of up to 600 mph (966 km/h) at altitudes as low as 10 ft (3 m) or as high as 14,000 ft (4 km).
In December 2011, an Aster 30 missile downed an Israeli Black Sparrow ballistic missile target, the first time an Aster missile had attempted such an engagement.
In April 2012, the Horizon-class frigate, Forbin, of the French Navy downed an American GQM-163 Coyote target simulating a sea-skimming supersonic anti-ship cruise missile traveling at Mach 2.5 (3000 km/h) with an altitude of less than 5 metres. It was the first time a European missile defence system destroyed a supersonic sea-skimming "missile". The trial was described as a "complex operational scenario”.
Operators
Current operators
Algeria - Algerian National Navy Amphibious transport dock Kalaat Béni Abbès
Egypt - Egyptian Navy
France - French Navy - French Air Force
Italy - Italian Navy - Italian Army
Morocco - Royal Moroccan Navy
Qatar - Qatar Navy
Saudi Arabia - Royal Saudi Navy
Singapore - Republic of Singapore Navy - Republic of Singapore Air Force
United Kingdom - Royal Navy
Potential operators
Canada - Canadian Armed Forces
Switzerland - Swiss Air Force.
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