sabato 9 maggio 2020

La certificazione iniziale dell’M-345: una dozzina di velivoli per la P.A.N. dei 45 dell'AMI e molti altri per l'export


Il Leonardo M-345 è pronto per il mercato

L’addestratore basico Leonardo M-345 risulta certificato da parte del Ministero della Difesa Italiano che ha rilasciato la Initial Certification per il velivolo; la certificazione è il primo traguardo di un’intensa attività con oltre 200 voli di prove svolte con il continuo supporto del Reparto Sperimentale di Volo del 61° Stormo e del 10° Reparto Manutenzione Velivoli dell’Aeronautica Militare Italiana. 


Il riconoscimento della certificazione iniziale dell’M-345 conferma le caratteristiche e le capacità di questo aereo, unico nel suo genere per prestazioni, costi di acquisizione e gestione: tale importante certificazione lo proietta a pieno titolo sul mercato internazionale dell’export ed è il frutto della stretta sinergia tra industria, DAAA ed AMI in ottica di Sistema Italia che si inserisce di fatto nel solco dell’eccellenza nell’addestramento riconosciuta a livello internazionale alle Forze Armate italiane.



Con oltre 60 anni di esperienza, Leonardo pone sul mercato un addestratore performante e poco costoso, ideato per essere: 
  • semplice, 
  • efficace, affidabile,
  • 
con costi di manutenzione e supporto estremamente contenuti.



L’M345 HET sarà certamente ideale per sostituire l’attuale linea di addestratori basici in servizio nel mondo e garantirà prestazioni superiori rispetto ai velivoli di addestramento basico propulsi tramite turboelica; il nuovo velivolo fornirà subito agli allievi piloti un ambiente addestrativo che simula con fedeltà: 
  • il comportamento in volo, 
  • le capacità di manovra, 
  • le sensazioni provate sui velivoli a getto di prima linea,
  • un “exit level” superiore, cioè lo standard qualitativo al termine del percorso addestrativo degli allievi piloti.
Tra le forze aeree che dovranno acquisire nei prossimi anni un velivolo da combattimento di nuova generazione, c’è anche quella canadese, che sta valutando il sistema di addestramento integrato più adatto per le proprie esigenze. L’M-345 offre: 
  • un’avionica allo stato dell’arte, 
  • simulatori di volo, 
  • ausilii didattici a terra, 
  • un sistema di simulazione integrato a bordo del velivolo, tutto perfettamente integrato in un unico ambiente addestrativo LVC (Live, Virtual, Constructive).

In Canada, l’M345HET sarebbe un sostituto ideale dei vecchi CT-114 Tutor che volano con la pattuglia acrobatica canadese degli “Snowbirds”. 

Come noto da tempo anche al grande pubblico di appassionati, anche la nostra Aeronautica Militare Italiana ha espresso l’interesse per una dozzina di velivoli per equipaggiare la Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”, un aereo che rappresenta l’ultima generazione di velivoli da addestramento di Leonardo ed è perfettamente adatto a coprire l’intero syllabus addestrativo, dalle missioni basiche a quelle di tipo avanzato della nostra P.A.N..

L’aereo è dotato di sistemi di bordo semplici ed essenziali, con necessità manutentive minime e che sono in grado di garantire la massima sicurezza ed affidabilità. Il 345 è un aereo da addestramento ad elevata efficienza spinto da un motore turbofan allo stato dell’arte, con costi di acquisizione e del ciclo di vita comparabili con quelli di addestratori spinti da propulsori a turboelica e con prestazioni sicuramente migliori rispetto a questi ultimi.


L’utilizzo dei materiali compositi ed il motore Williams FJ44-4M-34



Nella struttura dell’M-345 si è fatto ampio uso di materiali compositi; è costruita per volare tanto, fino a 15.000 ore di vita operativa. 
Il nuovo motore Williams FJ44-4M-34, senza post-bruciatore, garantisce una spinta generosa, mantenendo bassi i consumi e si avvale di una moderno sistema di controllo digitale. 

I Williams FJ44 compongono una famiglia di motori aeronautici turboventola, con doppio compressore, prodotti da Williams International/Rolls-Royce plc destinati al mercato dei business jet. Fino al recente aumento delle vendite di business jet di piccole dimensioni (Very Light Jet), l’FJ44 è stata una delle più piccole turbo-ventole disponibili per applicazioni civili. Anche se il progetto è formalmente della Williams International, la Rolls-Royce è stata coinvolta nello sviluppo, nella progettazione e nella produzione di una turbina raffreddata ad aria ad alta pressione per il motore. Il primo volo di un motore FJ44 è stato effettuato il 12 luglio 1988 su di un Scaled Composites Triumph.
La produzione è iniziata nel 1992 con la spinta FJ44-1A da 1.900  lbf (8,5 kN ), che comprende un blisk monostadio a 20,9 pollici (530 mm) una ventola più uno stadio booster a pressione intermedia singola (IP), azionata da una turbina a bassa pressione (LP) a 2 stadi, sovralimentando un compressore centrifugo ad alta pressione (HP) a singolo stadio, azionato da una turbina ad alta pressione non raffreddata a singolo stadio (HP). Il combustore è un design anulare raffreddato ad impatto. Il carburante viene consegnato al combustore attraverso un insolito sistema di ugelli rotanti, piuttosto che i normali miscelatori aria-carburante o vaporizzatori. Il condotto di bypass funziona per tutta la lunghezza del motore. Consumo specifico di carburante a 1900 lbf (8,45 kN) di spinta a SLS, ISA è inteso come 0,456 lb / (hr lbf). Una versione declassata, la spinta FJ44-1C da 1.500 lbf (6.7 kN) ha un SFC di 0.460 lb / lbf / h (46,9 kg / kN / h). Una versione potenziata, la FJ44-2A da 2.300 lbf (10 kN), è stata introdotta nel 1997. Ha una ventola più grande di 21,7 pollici (550 mm) di diametro, con due stadi di aumento pressione aggiuntivi per aumentare il flusso centrale. A causa di considerazioni di stress, il compressore centrifugo viene rallentato aerodinamicamente ad un rapporto di pressione HPC inferiore rispetto a -1. Altre caratteristiche includono un miscelatore di scarico e un'unità di controllo elettronica del carburante. La spinta dell’FJ44-2C da 2.400 lbf (11 kN) è simile alla -2A, ma incorpora un'unità di controllo del carburante idromeccanica integrata. Ulteriori aggiornamenti includono l'introduzione del 2004 del FJ44-3A da 2.820 lbf (12,5 kN), che è simile al -2A, ma presenta una ventola di diametro maggiorato e unità FADEC (Full Authority Digital Engine Control) a doppio canale.  La spinta dell’FJ44-3A-24 da 2,490 lbf (11,1 kN) è una versione ridotta del -3A. Nel 2005 è stata introdotta una nuova versione di fascia bassa, la FJ44-1AP, con una spinta al decollo di 1,965 lbf (8,74 kN), un consumo di carburante specifico del 5% migliore e temperature interne più basse. Il -1AP è simile al -1A, ad eccezione di una ventola con rapporto di pressione più elevato, un nuovo combustore e turbina LP, un nuovo miscelatore per condotto / scarico di bypass a lunghezza intera ed un FADEC a doppio canale. Nel 2007 è stata lanciata la nuova turbina FJ44-4 da 3.600 lbf (16 kN), che ha una ventola hi-tech di diametro maggiore rispetto all'unità -3.
Varianti del motore: FJ44-1A - FJ44-1AP - FJ44-1C - FJ44-2A - FJ44-2C - FJ44-3A - FJ44-3A-24 - FJ44-3AP - FJ44-3ATW - FJ44-4A - FJ44-4M.

L'abitacolo

L’allievo pilota e il suo istruttore siedono in tandem su seggiolini eiettabili di ultima generazione Martin Baker Mk.IT16D all’interno di un abitacolo confortevole e con una strumentazione completa e sofisticata, comprendente, tra gli altri, tre ampi display multifunzione di tipo LCD, del tutto simile a quella che i futuri piloti troveranno sui velivoli da caccia di prima linea.

La Divisione Velivoli di Leonardo ha realizzato un sistema di addestramento integrato capace di far transitare agevolmente i piloti provenienti dagli addestratori basici ai caccia di ultima generazione. Il bilancio ottimale tra impiego del velivolo reale e simulazione appropriata riduce i costi senza compromettere la qualità dell’addestramento, permettendo ai nuovi M-345 di generare un numero superiore di missioni addestrative.
La riduzione dei costi di esercizio è determinata dall’elevata vita a fatica e dal basso livello di manutenzione richiesto reso possibile dal sistema di monitoraggio della struttura e dagli impianti (HUMS) che eliminano le attività di manutenzione più onerose. L'efficienza operativa è garantita dai sistemi di rifornimento a pressione a punto singolo e di generazione di ossigeno a bordo (OBOGS), che riducono la necessità di supporto a terra.

L’Avionica

E’ progettata sulla esperienza di quella messa a punto sull’M-346 Advanced Jet Trainer, in linea con gli standard dei più moderni jet da combattimento; l’avionica dell’M-345 include la più moderna interfaccia uomo-macchina: 
  • con i comandi HOTAS, 
  • i display per la presentazione dati a testa alta (HUD) e multifunzione (MFD), 
  • il sistema integrato di bordo per la simulazione all’addestramento tattico (ETTS) che consente di simulare durante il volo l'intero spettro delle attività di addestramento.

Predisposizione per i ruoli operativi

Mantenendo nel contempo le proprie superiori caratteristiche da velivolo d’addestramento a getto, grazie alla sua avionica moderna, all’elevata capacità di carico esterno (più di 1.000 kg, 4 piloni sub-alari) e alle prestazioni, l'M-345 è adatto per svolgere anche ruoli operativi, con la capacità di utilizzare sistemi come il pod cannone, razzi e bombe nella classe delle 500 libbre.


Dati tecnici:
  • Apertura alare 8.47 m – 27.78 ft
  • Lunghezza 9.85 m – 32.32 ft
  • Vel. Max volo livellato (SL/20,000 FT)  704/787 km/h - 380/425 KTAS
  • Tangenza operativa 12,192 m- 40,000 ft
  • Fattori di carico limite +7/-3.5 g
  • Propulsione Williams FJ44-4M-34 turbofan
  • Spinta max 1,540 kg - 3,400 lb.


La certificazione dell’M-345 costituisce la prima applicazione per un velivolo ad ala fissa della nuova norma della DAAA AER(EP).P-21, redatta in accordo con la normativa europea EMAR-21 (European Military Airworthiness Requirements) – stringente requisito certificativo internazionale che favorirà certamente l’export del velivolo.

I nuovi aerei, progettati per soddisfare i requisiti di addestramento basico e basico-avanzato, andranno ad integrare gli M-346 impiegati per la fase avanzata dell’addestramento dei piloti e, nell’ambito del progetto International Flight Training School, supporteranno il processo di crescita e internazionalizzazione dell’offerta formativa lanciata da Leonardo e dall’A.M.I..

Il sistema addestrativo integrato 

E’ basato sul segmento di terra e di volo dell’M-345 e conferma la leadership tecnologica a livello mondiale di Leonardo nella formazione dei piloti destinati ai velivoli di attuale e futura generazione, beneficiando dell’esperienza e della tecnologia già sviluppata per il M-346, incluse la capacità “Live Virtual Constructive”, ossia la possibilità di integrare il velivolo in volo con elementi “amici” o “nemici” simulati, permettendo di “esporre” il futuro pilota alla complessità di ogni possibile scenario operativo.

Storia del progetto: dal Siai-Marchetti S-211 all'Aermacchi M-345 

L'M-345 HET (High Efficiency Trainer), fu presentato inizialmente come M-311; era un addestratore basico monogetto sviluppato dall'azienda aeronautica italiana Alenia Aermacchi nei primi anni duemila ed attualmente in fase di commercializzazione. Nei primi anni duemila l'allora Alenia Aeronautica decise di avviare lo sviluppo di un nuovo modello di aereo militare a getto biposto finalizzato all'addestramento basico dei futuri piloti destinati ad operare con aerei da combattimento di ultima generazione. A questo scopo l'ufficio di progettazione attinse all'esperienza già impiegata nello sviluppo del precedente SIAI-Marchetti S-211A, versione appositamente ideata negli anni novanta, in joint venture con la statunitense Grumman, per partecipare al concorso JPATS per un nuovo addestratore indetto dall'USAF e dall'U.S.Navy, presentandone un aggiornamento con avionica avanzata, completamente digitale, ed equipaggiata con glass cockpit ed Head Up Display. Il nuovo modello, indicato come M-311, riproponeva l'impostazione del suo predecessore, un velivolo monomotore a getto, con cabina di pilotaggio biposto in tandem chiusa da un lungo cupolino e ala monoplana a freccia posizionata medio-alta sulla fusoliera. 

L'azienda ne annunciò lo sviluppo nel 2004 e come per altri velivoli dalle simili caratteristiche ne era previsto lo sviluppo e commercializzazione di una variante armata destinata a missioni di supporto aereo ravvicinato. Rispetto all’S-211, da cui derivava, la struttura era stata rinforzata, soluzione necessaria per compensare le sollecitazioni date dal nuovo propulsore che garantiva una spinta maggiore del 30%. Presentava inoltre una nuova aerodinamica, con modifiche alle estremità alari e alla parte inferiore della fusoliera, dotata di una nuova pinna ventrale, e integrava nella cabina di pilotaggio avionica avanzata. Il preesistente primo prototipo del S-211A (I-PATS, C.S. X619) venne quindi modificato secondo le nuove specifiche e portato in volo per la prima volta il 1° giugno 2005.

L'M311 venne ridesignato M-345 nel 2012, per sottolinearne la complementarità con il successivo addestratore avanzato M-346. La più recente configurazione, M-345 HET (High Efficiency Trainer), ha beneficiato di varie modifiche, come ad esempio l'impiego di tettuccio, seggiolini e altre parti in comune con l'M-346, un musetto più allungato ed un motore più moderno, sempre turbofan, con un valore di spinta attorno ai 1 600 kgf (Williams FJ44-4M). Il nuovo prototipo viene portato in volo per la prima volta il 29 dicembre 2016 dall'aeroporto di Varese-Venegono, ai comandi dei piloti collaudatori Quirino Bucci e Giacomo Iannelli della Divisione Velivoli di Leonardo Aircraft. Nel dicembre 2018 è stato effettuato il primo volo anche dal primo modello di serie del M-345 HET.
Nel 2013 l'Alenia Aermacchi M-345 HET fu inizialmente designato dall'Aeronautica Militare quale successore, a partire dal 2017, degli Aermacchi MB-339A e MB-339PAN utilizzati dalle Frecce Tricolori. La sostituzione prevista per l’acquisto di circa una dozzina di velivoli P.A.N. è stata però rallentata dal governo nel 2014, in quanto considerata non prioritaria. Nel 2017 la Leonardo ha firmato con il Ministero della Difesa italiano un contratto relativo alla fornitura di un primo lotto di 5 velivoli da addestramento M-345 HET, di cui la prima consegna è prevista per il 2020. L'Aeronautica Militare ha previsto un fabbisogno totale iniziale di 45 M-345 per sostituire progressivamente gli indomabili e stupendi Aermacchi MB-339.

Utilizzatori:
  • Italia - Aeronautica Militare 5 ordinati il 13 gennaio 2017. Prevista un'acquisizione iniziale di 45 velivoli. Ulteriori 13 esemplari sono stati ordinati a giugno 2019, con consegne a partire dal 2020.
  • Due altre nazioni hanno sottoscritto contratti di acquisto e non sono state rivelate.

(Web, Google, Leonardo, Wikipedia, Difesaonline, You Tube)
































venerdì 8 maggio 2020

Il potente siluro Spearfish


Il potente siluro Spearfish è stato sviluppato come controparte dello Marconi Stingray, nel senso che la sua capacità di guida è stata migliorata rispetto alle generazioni precedenti, mentre a differenza del siluro leggero, l'apparato di propulsione ha avuto un potenziamento nettissimo, con velocità di oltre 70 nodi alla massima potenza, tanto che si dice che a queste velocità l'arma è quasi 'sorda' per l'elevato rumore di fondo. Sviluppato dopo moltissimi anni di prove, è entrato in servizio come equivalente dell'Mk 48 ADCAP, ma troppo tardi per la Guerra Fredda, essendo ormai arrivato l'ultimo decennio del XX secolo.



Design

Il siluro è azionato da un pump-jet accoppiato ad un motore a turbina a gas Hamilton Sundstrand 21TP04 che utilizza Otto fuel II e perclorato di idrossile ammonio come ossidante. L'aggiunta di un ossidante migliora l'energia specifica del carburante riducendo la ricchezza di carburante del carburante Otto.  Gli Spearfish, che sono in grado di viaggiare a circa 80 nodi (150kmh; 92mph), sono stati progettati per ingaggiare minacce sovietiche ad alta velocità e ad immersioni profonde per poter ingaggiare gli SSN classe ALFA.
Un microprocessore consente al siluro di prendere decisioni tattiche autonome durante l'attacco. Ha una potente testata esplosiva, innescata da una detonazione da contatto (contro uno scafo sottomarino) o da un fuze acustico di prossimità (per detonazione sotto chiglia contro le navi). Una detonazione di stallo sotto la chiglia migliora gli effetti dell'esplosione contro le navi di superficie attraverso l'amplificazione dello stress derivante dall'interazione dei prodotti dell'esplosione e dalla struttura flessibile della nave.



Guida

In un tipico impegno, lo Spearfish si esaurirà guidato da filo metallico nelle immediate vicinanze del bersaglio e quindi effettuerà una ricerca passiva occulta. Il sistema di filo guida ad alta capacità, appositamente progettato per adattarsi alla manovra ed alla velocità d'innesco dello Spearfish, fornisce uno scambio di dati bidirezionale tra il siluro ed il sottomarino, massimizzando le capacità dei sensori del sottomarino e le capacità di controllo in combattimento.
Una volta a distanza ravvicinata, lo Spearfish utilizza il sonar attivo per classificare ed agganciare il bersaglio. Le trasmissioni ad alta potenza e la sofisticata elaborazione del segnale consentono a Spearfish di discriminare accuratamente il target dal rumore di fondo e garantire un'elevata resistenza alle contromisure acustiche e / o manovre evasive.
Se lo Spearfish non riesce a colpire il bersaglio durante il suo primo attacco, seleziona automaticamente una modalità di re-attacco appropriata fino a quando non termina con successo l’ingaggio.



Test

Il software tattico è stato ampiamente perfezionato attraverso simulazioni hardware in-the-loop in tempo reale e dimostrato in oltre 500 prove in acqua e lanci di esercitazione.



Produzione

Il contratto di produzione per il siluro Spearfish è stato stipulato con GEC-Marconi Underwater Systems Ltd (ora BAE Systems ) nel 1983, a seguito di un programma di sviluppo della durata di diversi anni. Lo Spearfish è entrato in piena produzione nel 1988.

Distribuzione

I primi Spearfish furono schierati nel 1992, con consegne completate nel 2003; il numero ordinato non è stato mai rivelato. I siluri Spearfish sono immagazzinati e sottoposti a manutenzione presso la struttura di stoccaggio di Beith Ordnance nell'Ayrshire settentrionale.
Nel 2009 è stato avviato un programma di upgrade, che ha portato a ulteriori sofisticati progressi nella ricerca del punto di partenza, testate, sistemi tattici e di alimentazione dello Spearfish, nonché un collegamento di guida aggiornato; questo fino al 2019.
Il 15 dicembre 2014, il Ministero della Difesa ha assegnato alla BAE Systems un contratto da £ 270 milioni per potenziare il siluro Spearfish. L'aggiornamento include una nuova testata insensibile a munizioni di TDW, una modifica al sistema di alimentazione per migliorare la sicurezza, la completa digitalizzazione dell'arma e un nuovo collegamento di guida in fibra ottica per migliorare le prestazioni. I siluri potenziati entreranno in servizio tra il 2020 e il 2024.



ENGLISH

The Spearfish torpedo (formally Naval Staff Target 7525) is the heavy torpedo used by the submarines of the Royal Navy. It can be guided by wire or by autonomous active or passive sonar, and provides both anti-submarine warfare (ASW) and anti-surface ship warfare (ASuW) capability. Spearfish development began in the 1970s, with production starting in 1988, and deployment in 1992. By 2004, they had completely replaced the older Tigerfish torpedo.

Design

The torpedo is driven by a pump-jet coupled to a Hamilton Sundstrand 21TP04 gas turbine engine using Otto fuel II and hydroxyl ammonium perchlorate as oxidiser. The addition of an oxidiser improves the specific energy of the fuel by reducing the fuel-richness of the Otto fuel. The Spearfish, which are capable of traveling at 80 knots (150 km/h; 92 mph), were designed to catch high-speed, deep-diving Soviet threats such as the Alfa-class submarine.
A microprocessor enables the torpedo to make autonomous tactical decisions during the attack. It has a powerful blast warhead, triggered by either contact detonation (against a submarine hull) or an acoustic proximity fuze (for under-keel detonation against ships). A standoff detonation under the keel enhances blast effects against surface ships through the amplification of stress resulting from the interaction of the explosion's products and the flexible structure of the ship.

Guidance

In a typical engagement, Spearfish will run out wire-guided to the general vicinity of the target and then conduct a covert passive search. The high-capacity guide wire system, specifically designed to match the Spearfish's manoeuvre and speed envelope, provides two-way data exchange between the torpedo and launch submarine, maximising the submarine's organic sensor and combat control capabilities.
Once at close range the Spearfish uses active sonar to classify and home in on its target. High-power transmissions and sophisticated signal processing enable Spearfish to accurately discriminate targets from background noise and ensure high resistance to acoustic countermeasures and/or evasive manoeuvres.
Should Spearfish fail to hit the target on its first attack, it automatically selects an appropriate re-attack mode until it successfully concludes the engagement.

Testing

Tactical software has been extensively refined through real-time, hardware in the loop simulations and demonstrated in more than 500 in-water trials and exercise firings.

Production

The production contract for the Spearfish Torpedo was placed with GEC-Marconi Underwater Systems Ltd (now BAE Systems) in 1983, following a development programme lasting several years. Spearfish entered full production in 1988.

Deployment

The first Spearfish were deployed in 1992, with deliveries completed in 2003; the number ordered has not been revealed. Spearfish torpedoes are stored and serviced at Beith Ordnance Storage facility in North Ayrshire.

Upgrade

In 2009, an upgrade programme began, leading to further sophisticated advances in Spearfish's homing, warheads, tactical and fuelling systems, as well as an upgraded guidance link. This will last until 2019.
On 15 December 2014, the Ministry of Defence awarded BAE Systems a £270 million contract to upgrade the Spearfish torpedo. The upgrade includes a new insensitive-munition warhead from TDW, a change to the fuel system to improve safety, full digitisation of the weapon and a new fibre optic guidance link to improve performance. The upgraded torpedoes will enter service between 2020 and 2024

(Web, google, Wikipedia, You Tube)