domenica 13 giugno 2021

Hyundai Heavy Industries e Daewoo Shipbuilding e Marine Engineering Marine hanno rivelato ai media i progetti della futura “CVX” sud-coreana


Hyundai Heavy Industries e Daewoo Shipbuilding e Marine Engineering Marine hanno rivelato ai media i progetti della futura “CVX” sud-coreana.
I due principali costruttori navali sud-coreani hanno entrambi presentato ai media i loro progetti concettuali per la futura portaerei leggera della Marina sudcoreana; nome in codice: CVX.
Le aziende sudcoreane hanno presentato le loro offerte alla mostra internazionale dell'industria della difesa marittima, uno spettacolo biennale sulla difesa navale, che ha avuto inizio il 9 giugno 2021 nella città portuale meridionale di Busan. Il MADEX si svolge quattro mesi dopo che l'agenzia per l'approvvigionamento degli armamenti della Corea del Sud ha confermato che il governo ha stanziato circa $ 2 miliardi per progettare e costruire una portaerei da oltre 30.000 tonnellate, costruita in Corea del Sud, e che dovrà entrare in servizio entro il 2033. Il Ministero della Difesa sta conducendo uno studio di fattibilità progettuale per la finale e per l’approvazione da parte dell'Assemblea nazionale.

Il modello della Hyundai Heavy Industries

La Hyundai Heavy Industries, che aveva vinto un contratto per il design concettuale del CVX lo scorso anno, ha presentato un'offerta che prevede uno ski-jump, sulla falsariga di quella presente sulla portaerei classe Queen Elizabeth della Royal Navy britannica.
Il cantiere ha mostrato un modello in scala da 1 a 400 del vettore proposto, che sarebbe lungo 270 metri e largo 60 metri. L’unità, con le due isole separate e gemelle, avrebbe un dislocamento di oltre 30.000-35.000 tonnellate e un dislocamento a pieno carico di 45.000-50.000 tonnellate.
Questo nuovo design suggerirebbe un ponte di volo più ampio del 30% rispetto a un design precedente e uno ski-jump al di sopra della prua, necessario per migliorare le capacità operative dei caccia da combattimento F-35 Stov/L. 






Lo Ski-jump modulare potrà eventualmente essere rimosso e il ponte di volo potrebbe essere modificato per l’eventuale utilizzo di una catapulta elettromagnetica di produzione statunitense.
L’unità portaeromobili sarà in grado di trasportare fino a 16 aerei a decollo corto e atterraggio verticale sul ponte di volo e altri otto nel suo hangar. Lo Ski-jump permetterebbe ai caccia STOVL di involarsi più facilmente a pieno carico dalla nave. Inoltre, con la CVX potrebbero essere disponibili in alternativa circa 24 elicotteri d’attacco, trasporto e sbarco.
Il modello proposto ha un ponte ausiliario a poppa per piccoli droni ad ala rotante e un ponte bagnato adattato da cui far partire veicoli di superficie o MIDGET subacquei senza equipaggio.
Il portavoce ha rivelato che la sua azienda ha un contratto con la Babcock International, con sede nel Regno Unito, per servizi di consulenza relativi alla progettazione di base della futura CVX. La Babcock è un membro dell'Aircraft Carrier Alliance, che ha costruito sia le portaerei Prince of Wales che la Queen Elizabeth II. La società HHI dovrà fare affidamento sull'industria britannica una volta che il programma CVX andrà avanti.
Un funzionario ha confermato: “””Quello che dobbiamo sapere ora è la tecnologia e il know-how per le operazioni degli aerei STOVL, ma dobbiamo ancora avere abbastanza informazioni””", ha detto riferendosi agli F-35B costruiti dalla Lockheed Martin, che la Corea del Sud sta valutando per l’acquisto. "A meno che non otteniamo informazioni e fonti dagli Stati Uniti sull'aereo STOVL, dovremo ottenere aiuto in alternativa dal Regno Unito, l'operatore di portaerei con gli F-35B imbarcati".
Le informazioni sui materiali resistenti al calore che dovranno rivestire il ponte di volo, ad esempio, sono un'area chiave importante per il funzionamento dell'F-35B, poiché la marina sudcoreana ha poca esperienza con questa innovativa tecnologia.

Il progetto “Fincantieri” presentato da Daewoo Shipbuilding e Marine Engineering Marine.

La Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering ha presentato un modello in scala da 1 a 125 della sua proposta per la futura CVX, che presenta anche una disposizione a doppia isola ma senza “ski-jump”.


Sperando di competere per vincere un contratto nella fase di progettazione dettagliata, DSME ha mostrato un modello proposto che ha grandi somiglianze con quello suggerito dalla Marina sudcoreana. Secondo il cantiere, il vettore proposto sarebbe lungo 263 metri e largo 46,6 metri. Avrà un dislocamento totale di oltre 45.000 tonnellate con una velocità massima di navigazione di 27 nodi. Il vettore sarà in grado di trasportare fino a 16 aerei da combattimento STOVL sul ponte di volo e altri 12 nell'hangar.
A differenza del modello proposto da HHI, la DSME offre un vettore basato con un ponte di volo dotato di sistemi di difesa anti-drone, che secondo il cantiere navale soddisferebbero le esigenze strategiche marittime e i requisiti operativi della Marina sudcoreana.
Il primo giorno di MADEX, il costruttore navale ha firmato un memorandum d'intesa con l’italiana Fincantieri per fornire assistenza per la progettazione concettuale del progetto CVX. Fincantieri fornirà consulenza ai cantieri DSME sulla base dell'esperienza acquisita con la costruzione della LHD Trieste, che sarà consegnata il prossimo anno alla Marina Militare Italiana. Con questo importante accordo, Fincantieri rafforza la sua presenza nella nazione asiatica.
Diverse altre aziende presenti alla fiera hanno anche mostrato sistemi relativi alla futura CVX.
Hanwha Systems e LIG Nex1, i due principali produttori di armi di precisione del paese, hanno mostrato ciascuno le proprie varianti più recenti di sistemi d'arma ravvicinati: il CIWS-II deve essere installato sulla CVX e sui futuri cacciatorpediniere KDDX e la fregata FFX-III.
La società Hanwha ha promosso il suo sistema di lancio verticale coreano, o KVLS, per il lancio di diversi tipi di armi guidate, inclusi missili ASW, antiaerei o anti-superficie. 
Il KVLS-II, una variante aggiornata del sistema legacy, deve essere montato a bordo della CVX, sui cacciatorpediniere KDDX o "mini-Aegis" da 6.000 tonnellate e sui cacciatorpediniere KDX-III Batch 2 da 7.600 tonnellate. Il sistema lancerebbe missili guidati di nuova concezione con capacità di attacco terrestre e anti-nave.
La General Electric ha evidenziato la sua tecnologia di propulsione integrata e completamente elettrica per il KDDX e il CVX, affermando che l'offerta per il KDDX è un primo passo mentre la Marina sudcoreana progredisce verso un sistema IFEP ingrandito per la CVX più grande.
La Rolls-Royce conferma di essere l'unico produttore al mondo che ha fornito generatori di turbine a gas per cacciatorpediniere e portaerei alimentati da IFEP; le portaerei classe Queen Elizabeth II della Royal Navy, che visiteranno la Corea del Sud entro la fine dell'anno, combinano due alternatori con la turbina a gas MT30 da 36 megawatt e quattro generatori diesel a media velocità che forniscono 112 MW di energia elettrica.

La nuova Portaerei CV eXperimental (CVX) sudcoreana

“CV eXperimental (CVX)”, il nome del progetto per la prima portaerei della Marina della Repubblica di Corea (ROKN). Il Ministero della Difesa Nazionale (MND) affronta una dura battaglia per convincere l'Assemblea Nazionale e il pubblico dell'utilità della nuova CVX. Esiste una richiesta al parlamento di 101 miliardi di (90 milioni di dollari) in fondi per la ricerca sulla CVX per l'anno fiscale 2021, ma il Comitato di difesa nazionale ha ritenuto di stanziare solo 1 miliardo di (890.000 $) a tale scopo. 
La resistenza può essere difficile da capire: numerose nazioni considerano le portaerei un motivo di orgoglio, un simbolo del loro status; la Corea del Sud, tuttavia, deve affrontare sfide di sicurezza immediate e molti si chiedono se una portaerei, per non parlare di una portaerei leggera, possa affrontare adeguatamente tali sfide.

Cronologia, dimensioni e capacità della CVX

Il programma CVX si è evoluto dal programma Landing Platform eXperimental (LPX) che ha prodotto le navi più grandi finora gestite dalla Marina della Repubblica di Corea (ROKN): le navi d'assalto anfibio classe Dokdo. I piani preliminari, soprannominati LPX-II, prevedevano una nave d'assalto anfibia in grado di far decollare ed atterrare aerei da combattimento F-35B Stov/l. Tuttavia, nell'agosto 2020, la ROKN confermò ufficialmente l'intenzione di acquisire una portaerei a tutti gli effetti e il termine CVX venne introdotto nel febbraio 2021 sperando che la CVX sia finalmente operativa nel 2033. 
La CVX costerà 2,3 trilioni di yen (2 miliardi di $) per la costruzione e circa 50 miliardi di yen (45 milioni di $) all'anno per la manutenzione: 
  • Sarà lunga 265 m, 
  • Larga 43 m,
  • avrà un dislocamento tra le 30.000 e le 40.000 tonn,
  • Avrà in dotazione 16 caccia F-35B e otto elicotteri. 
Sarà inoltre caratterizzata da un alto grado di automazione e avrà un equipaggio di 440 uff., sotto.li e marinai, esclusi gli addetti agli aeromobili. 
Come si evince dalle prime immagini rilasciate ai media, l’unità avrà due isole, simili alla classe Queen Elizabeth (QE) della Royal Navy e alla italiana TRIESTE, ma non disporrà di uno “ski-jump”.
La CVX sarà dottata di un radar AESA progettato da Hanwha per "l'albero integrato" sul cacciatorpediniere KDDX. Il radar in banda S avrà una portata di 300 km per il rilevamento a lungo raggio degli aerei, mentre il radar in banda X sarà utilizzato per il rilevamento a corto raggio. Il vettore includerà anche contromisure acustiche anti-siluro LIG Nex1, il sistema missilistico terra-aria Haegung (K-SAAM) e i sistemi d'arma ravvicinati (CIWS) per la difesa di punto.  

La visione della ROK Navy per la CVX

Il CVX dovrà essere l'ammiraglia della ROK Navy e sarà il fulcro della sua flotta d'altura. La ROKN si aspetta che la nave protegga le linee di comunicazione della Corea del Sud, fornisca deterrenza contro la Corea del Nord e aiuti le operazioni di soccorso umanitario. Il progetto CVX è anche una risposta alle grandi potenze vicine della Corea: la Cina e il Giappone, che hanno in programma di acquisire diverse portaerei. Inoltre, la CVX sarà anche in grado di fungere da pista di atterraggio per elicotteri, dispiegando le forze a terra durante operazioni anfibie. Potenzierà sicuramente la flotta d'assalto anfibio della Corea del Sud che utilizza attualmente due navi d'assalto anfibio classe Dokdo, quattro LST classe Go Jun Bong e quattro LST classe Cheon Wang Bong.
Alcuni addirittura ipotizzano che la CVX servirà per fare esperienza per la futura costruzione di un vettore più grande in futuro. Una volta che la ROKN avrà acquisito sufficiente esperienza operativa dall'utilizzo della CVX, sarà in grado di far operare portaerei classiche dotate di catapulte elettromagnetiche. 
Infine, i sostenitori del programma affermano che la CVX fornirà alla Corea del Sud una capacità convenzionale di secondo attacco in quanto gli aeroporti sud-coreani sono estremamente vulnerabili a un primo attacco da parte di forze ostili nordcoreane: per loro lo scenario da incubo è una raffica di missili che paralizzerebbero l'intera aeronautica della Repubblica di Corea (ROKAF) prima ancora che i suoi caccia possano decollare. L’operatività dell’F-35B Stov/l dalla CVX precluderebbe questa possibilità. 
Nessun programma di appalti per la difesa ha generato tante polemiche a livello nazionale negli ultimi anni come il programma CVX. Voci dissenzienti dall'Assemblea Nazionale, dal mondo accademico e dal resto della società civile in generale hanno criticato aspramente il programma come uno spreco di risorse. 
Un primo gruppo di critici ha messo in dubbio che la Corea del Sud abbia bisogno di una portaerei. Hong Joon-pyo, un membro veterano dell'Assemblea nazionale che attualmente fa parte del Comitato di difesa nazionale, è un sostenitore della prima opinione. Si dice che “”"tutto ciò di cui un paese fisicamente piccolo, come il nostro, ha bisogno sono aeroporti terrestri. I nostri soldi sarebbero invece spesi meglio per la costruzione di sottomarini nucleari””", ha dichiarato lo scorso novembre al Comitato di difesa nazionale. 
Molti nel mondo accademico supportano questa affermazione. Il punto cruciale dell'argomento è che una portaerei è “eccessiva” quando si tratta di trattare con la Corea del Nord, ma non sufficiente per contrastare le flotte delle grandi potenze vicine. I critici affermano che la minaccia di un primo attacco neutralizzante sugli aeroporti sudcoreani da parte della Corea del Nord è esagerata e che una singola portaerei non sarebbe sufficiente per dissuadere la Cina o il Giappone che stanno progettando di costruire diverse portaerei. L'utilizzo di sottomarini d'attacco a propulsione nucleare (SSN), d'altra parte, consentirebbe di seguire costantemente i sottomarini con missili balistici nordcoreani (SSB) attualmente in fase di sviluppo, oltre a fornire un forte deterrente sottomarino contro l'aggressione di altri vicini. 
I critici sostengono inoltre che investire nei sottomarini sia la scelta più razionale data la geografia della penisola coreana che è circondata da migliaia di piccole isole. A loro parere, la Corea del Sud non ha territori d'oltremare e, quindi, non ha bisogno di proiettare la propria influenza lontano dalle proprie coste. 
Alcuni temono che l'acquisizione della CVX e dei 20 F-35B Stov/l interferisca negativamente con l'acquisizione di caccia F-35A da parte della ROKAF che ha ordinato 40 F-35A e ha in programma di acquisirne altri 20. Questi timori si sono attenuati quando il MND ha annunciato che i piani della ROKAF non sarebbero stati influenzati dalla acquisizione della futura portaerei. Secondo Joongang Ilbo, la ROKAF opererà sia l'F-35A che l'F-35B per un totale di 80 velivoli, in modo simile a come la Royal Air Force gestisce gli aerei delle portaerei della Royal Navy, o come l’Italia gestisca le due versioni operative del caccia stealth. Tuttavia, i critici sottolineano ancora che l'approvvigionamento del secondo lotto di F-35A potrebbe essere ritardato a causa della priorità data all'acquisizione dell'F-35B.

CATOBAR contro STOVL?

Un secondo gruppo di critici riconosce l'utilità delle portaerei, ma chiede l'acquisto di una portaerei classica, progettata per il decollo assistito con catapulta e recupero con cavi d’arresto (CATOBAR). Gli stessi affermano che l'attuale design, che è su misura per il decollo corto e l'atterraggio verticale (STOVL), limita le capacità della portaerei CVX.
Riferiscono che l’F-35B, a differenza della versione “A”, non può trasportare internamente le munizioni da attacco diretto da 2000 libbre a causa del suo vano armi interno ridotto. Ciò significa che la nave non sarà in grado di prendere di mira bunker e silos missilistici nordcoreani se scoppia un conflitto. Un vettore CATOBAR consentirebbe il funzionamento dell'F-35C che ha un carico utile interno maggiore e un raggio d’azione maggiore.
Inoltre, un vettore STOVL non sarebbe in grado di utilizzare velivoli di preallarme radar ad ala fissa, come l'E-2D Hawkeye. Ciò preoccupa i critici che affermano che una migliore consapevolezza della situazione sarà fondamentale se le forze sudcoreane devono superare la superiorità numerica delle grandi potenze ostili vicine in un potenziale conflitto. Affermano che senza di essa, la CVX sarebbe una vera e propria “anatra zoppa” contro i vettori cinesi e giapponesi più grandi e numerosi. La situazione è aggravata dal fatto che la ROKN non ha ancora in programma di utilizzare elicotteri di preallarme dalla sua CVX. 
Infine, far funzionare l'F-35B su una portaerei leggera non sarebbe molto efficiente in quanto l'F-35B deve liberare gran parte del suo carico utile prima di poter atterrare verticalmente. Per contrastare questo, la Royal Navy ha sviluppato la tecnica di atterraggio verticale rotante (SRVL) che consente all'F-35B di atterrare con il suo carico utile. Tuttavia, la tecnica SRVL necessita di una pista lunga 80 metri per essere eseguita in sicurezza. I critici affermano che ciò renderà difficile per la CVX lanciare e recuperare contemporaneamente gli aerei, riducendo significativamente i ratei di ogni sortita. 
Nonostante questo, l'MND rimane determinato a portare avanti il progetto dando corso ad una campagna per convincere il pubblico dell'utilità della futura CVX. Tuttavia, molti rimangono ancora dubbiosi. Resta da vedere se l'MND modificherà il design della CVX per placare le feroci critiche. 





Anche un coinvolgimento britannico nel progetto della CVX?

Secondo quanto riportato dai media britannici, Babcok Marine, BAE Systems e Thales hanno già iniziato a contattare le aziende sudcoreane in merito alla cooperazione per il progetto della CVX. Alcuni ipotizzano che la visita della HMS Queen Elizabeth a Busan nella seconda metà del 2021 servirà come un'apertura da parte della Gran Bretagna per quanto riguarda la cooperazione sulla CVX: “”"C'è la possibilità che la Gran Bretagna condivida la conoscenza e l'esperienza operativa riguardo alle operazioni del vettore quando la sua flotta visiterà Busan””", ha affermato un portavoce della MND sudcoreana il 27 aprile. 
Una possibile area di cooperazione sono i materiali resistenti al calore, che saranno particolarmente importanti per il funzionamento dell'F-35B. La ROKN ha poca esperienza in questo senso dato che nessuna delle sue navi classe Dokdo è in grado di far funzionare aerei ad ala fissa. 
Oltre a ciò, alcuni sperano che l'esperienza britannica con gli elicotteri di allerta precoce aiuterà la ROK Navy a sviluppare una propria dottrina operativa che utilizzi aeromobili AEW di allerta precoce. I critici sottolineano ancora, tuttavia, che gli elicotteri di allerta precoce sono meno efficaci degli aerei ad ala fissa.

Korean Aerospace Industries (KAI) KF-21 per la CVX?

La KAI ha rivelato che punterebbe ad iniziare lo sviluppo di una variante navalizzata del KF-21 nel 2033 come parte del programma di sviluppo del block 2 del KF-21. 





L'MND sta anche mantenendo tutte le opzioni sul tavolo, per ora: “”"C'è la possibilità che un caccia progettato a livello nazionale operi dalla portaerei leggera se può soddisfare le capacità operative richieste e se la tecnologia e gli impianti di produzione necessari sono assicurati prima che la portaerei sia completata””", ha ribadito un portavoce del ministero.
A questo punto, non è chiaro come sarà un KF-21 navalizzato e come funzionerà. Alcuni ipotizzano che la KAI stia sviluppando una variante STOVL del KF-21. Ciò richiederebbe un'importante riprogettazione della cellula ed è probabile che sia estremamente costoso. Altri pensano che KAI miri a progettare una variante a decollo breve ma recupero arrestato (STOBAR). Ciò richiederebbe meno modifiche alla cellula; resistenza all'acqua marina, carrello di atterraggio più robusto, gancio di atterraggio e ali più grandi sono alcune nuove caratteristiche che potrebbero dover essere aggiunte. 
Tuttavia, il vettore nella sua configurazione attuale non è adatto per le operazioni STOBAR. Secondo il professore della Konkuk University, Lee Jaewoo, il ponte di volo dovrà essere allungato di circa 20 m affinché le operazioni STOBAR diventino fattibili. Inoltre, la nave dovrà essere in grado di mantenere una velocità di 30 nodi, molto superiore alla velocità massima della classe Dokdo che è di 23 nodi.
Oltre a ciò, permangono dubbi sul fatto che questi piani saranno accessibili. "Sarà necessario un budget elevato se si vuole sviluppare un nuovo caccia domestico navalizzato", ha affermato un portavoce della MND il 21 aprile. La ROKN è già a corto di liquidità mentre persegue altri programmi costosi, come la nave arsenale da 6.000 tonnellate, e potrebbe non essere in grado di ottenere fondi per modifiche così ambiziose. 

La CVX (era precedentemente nota come LPX-II, Hangul: 대형수송함-II) è una classe di portaerei attualmente in fase di sviluppo per la Marina della Repubblica di Corea. 

La classe sarà il seguito delle precedenti navi d'assalto anfibio di classe Dokdo che privilegiavano la capacità anfibia, mentre la CVX sarà invece progettata per operazioni per velivoli ad ala fissa e ad ala rotante, costituendo una portaerei tradizionale. Lo sviluppo pianificato della classe è stato formalmente annunciato e finanziato come parte del piano di difesa a medio termine 2020-2024 (국방 중기 계획), pubblicato a dicembre 2020.
L'introduzione in servizio della CVX è una continuazione dello sviluppo di una marina oceanica da parte della Marina della Repubblica di Corea, un processo iniziato nel 2001. Finora il programma è stato costituito dalle navi d'assalto anfibie di classe Dokdo, le Sejong the Great classe (KDX-III), Chungmugong Yi Sun-sin classe, e Gwanggaeto the Great -class caccia, l'Incheon di classe fregate e sottomarini di progetto tedesco Type 214.
Lo sviluppo di una marina oceanica riflette le circostanze geopolitiche che la Repubblica di Corea deve affrontare. Al momento, i suoi due vicini più prossimi (Cina e Giappone) stanno sviluppando la piena capacità di portaerei per le rispettive marine. La Forza di autodifesa marittima giapponese (JMSDF) gestisce le portaelicotteri di classe Hyūga e i cacciatorpediniere multiuso di classe Izumo (portaerei di fatto) mentre la Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione gestisce attualmente le portaerei Liaoning (Tipo 001) e Shandong (Tipo 002) e sta perseguendo lo sviluppo di una classe di portaerei molto più grandi tipo 003.

Sviluppo

Alla fine del 2020, i lavori di progettazione e acquisizione della classe CVX sono stati accelerati nella speranza di contrastare le espansioni navali dei vicini della Corea del Sud. Questa mossa dovrebbe anticipare di un anno la futura data di entrata in servizio della portaerei e richiederà un processo di approvvigionamento accelerato per i caccia F-35B che la nave da guerra trasporterà. A partire da febbraio 2021, i lavori sulla CVX inizieranno nel 2022 e termineranno nel 2033.

Specifiche

A differenza della precedente classe Dokdo, la CVX non sarà dotata di un bacino allegabile per navi d'assalto anfibio. Lo spazio interno sarà invece dedicato al rimessaggio e alla manutenzione degli aeromobili. Il ponte di volo sarà di progettazione assiale anziché utilizzare un trampolino di lancio (utilizzato da altri operatori di aerei a reazione F-35B ad eccezione della Marina degli Stati Uniti).
La CVX sarà una delle poche portaerei al mondo ad avere due isole. La società di difesa britannica Babcock International ha fornito supporto al programma CVX ed è una possibile spiegazione per il design dell'isola gemella poiché Babcock ha guidato lo sviluppo del programma di portaerei di classe Queen Elizabeth per la Royal Navy. 
Il governo della Repubblica di Corea ha dichiarato che il sensore e le armi adatte alla CVX saranno sviluppate a livello nazionale e la nave sarà dotata di un radar multifunzione (MFR) per la difesa dai missili balistici (BMD). Lo stesso sistema sarà utilizzato per il cacciatorpediniere di prossima generazione per la Marina della Repubblica di Corea (KDDX).

Aviazione imbarcata

La CVX sarà la prima classe di navi della Marina della Repubblica di Corea dedicata alle operazioni aeree. La nave utilizzerà un ponte di volo assiale simile a quelli utilizzati dalle navi d'assalto anfibio di classe Tarawa, Wasp e America della US NAVY. Il Ministero della Difesa Nazionale ha confermato nell'agosto 2020 che sarebbero stati acquistati venti F-35B per la CVX. In termini di aviazione ad ala rotante, la nave ospiterà i futuri elicotteri d'attacco imbarcati del ROK Marine Corps.

(Web, Google, Defensenews, Navalnews, Wikipedia, You Tube)


































 

sabato 12 giugno 2021

M.M.: la classe "Alano" era costituita da sei motocannoniere: ALANO, BRACCO, MASTINO, MOLOSSO, SEGUGIO e SPINONE

La classe "Alano" della Marina Militare era costituita da sei motocannoniere: ALANO, BRACCO, MASTINO, MOLOSSO, SEGUGIO e SPINONE; furono acquisite dagli Stati Uniti all'inizio degli anni cinquanta, ex mezzi da sbarco di tipo LCS(L)(Mark 3), che erano stati successivamente riclassificati nel 1949 in LSSL, cioè di supporto per le navi da sbarco. Sebbene portassero numerali tipici delle forze da sbarco in Italia vennero utilizzati solo come unità costiere e da pattugliamento.


Costruzione

Le unità realizzate per la US Navy furono in totale 130 in tre diversi stabilimenti: Lawley & Sons, George (Neponset, MA); Commercial Iron Works (Portland, OR); Albina Engine Works (Portland, OR) e potevano essere costruite in soli 10 giorni e ultimare poi l'allestimento in un paio di settimane. La realizzazione di queste unità venne decisa in seguito alla battaglia di Tarawa che aveva mostrato come l'intervallo di tempo tra la fine del bombardamento costiero da parte delle navi di grandi dimensioni e l'arrivo dei mezzi da sbarco sulla spiaggia, permetteva ai difensori di riorganizzarsi e questo tipo di unità di supporto venne progettato per colmare questo vuoto.




Caratteristiche

Le unità vennero realizzate sullo stesso scafo delle Landing Craft Infantry, con una lunghezza di 48.3 metri un dislocamento di 250 tonnellate e un'immersione di 1,7 metri a pieno carico. L'ancora era a poppa. Le plance avevano una corazzatura, dovendo queste navi avvicinarsi alle spiagge, per dare appunto appoggio con le armi di bordo alle truppe da sbarco.
L'apparato motore era costituito da otto motori diesel in due banchi da quattro con due assi portaelica a cui era collegato un banco di motori, con una potenza totale di 1600 hp che consentivano una velocità massima di 16,5 nodi con una velocità di crociera di 12 nodi che consentivano un'autonomia di 5500 miglia.
L'armamento principale era costituito da dieci lanciarazzi, posizionati verso la zona prodiera, e tre cannoni. A prua vi era un cannone da 76/50mm utile sia in funzione antiaerea che per il tiro contro bersagli costieri e un impianto antiaereo da 40mm singolo o binato, con un altro impianto antiaereo binato da 40mm nella zona poppiera. Completavano l'armamento quattro mitragliere da 20mm e quattro mitragliatrici da 12,7mm e nella zona prodiera erano collocati degli idranti antincendio.
Le navi erano dotate di un generatore di fumo che veniva utilizzato per oscurare i mezzi da sbarco che si avvicinavano alla spiaggia.

Seconda guerra mondiale

Nel corso della seconda guerra mondiale vennero impiegate nel Pacifico, principalmente per il supporto alle forze di sbarco su spiagge, ma vennero anche utilizzate con compiti di picchetto radar e nella lotta antincendio.
Il primo impiego di queste navi nel teatro del Pacifico è stato nella battaglia di Iwo Jima. Dopo aver preso parte allo sbarco di Okinawa molte di queste navi vennero utilizzate con funzioni picchetto radar.
Nella campagna del Borneo queste unità hanno preso parte agli sbarchi a Tarakan e Balikpapan.
Le Landing Craft Support (Large) riclassificate successivamente Landing Ship Support, Large sono state navi da assalto anfibio utilizzati dalla US Navy nella seconda guerra mondiale nel Pacifico, principalmente per il supporto alle forze di sbarco su spiagge. Vennero anche utilizzate con compiti di picchetto radar e nella lotta antincendio.
La designazione originale era LCS(L)(3), che stava per "Landing Craft Support (Large) Mark 3" e nel 1949 riclassificate LSSL che stava per "Landing Ship Support, Large".
Le unità realizzate furono in totale 130 in tre diversi stabilimenti: Lawley & Sons, George (Neponset, MA); Commercial Iron Works (Portland, OR); Albina Engine Works (Portland, OR) e potevano essere costruite in soli 10 giorni e ultimare poi l'allestimento in un paio di settimane.
Le unità vennero realizzate sullo stesso scafo delle Landing Craft Infantry, con una lunghezza di 48.3 metri un dislocamento di 250 tonnellate e un'immersione di 1,7 metri a pieno carico. L'ancora era a poppa.
L'apparato motore era costituito da otto motori diesel in due banche da quattro con due assi portaelica a cui era collegato un banco di motori, con una potenza totale di 1600 hp che consentivano una velocità massima di 16,5 nodi con una velocità di crociera di 12 nodi che consentivano un'autonomia di 5500 miglia.
L'armamento principale era costituito da dieci lanciarazzi, posizionati verso la zona prodiera, e tre cannoni. A prua vi era un cannone da 76/50mm utile sia in funzione antiaerea che per il tiro contro bersagli costieri e un impianto antiaereo da 40mm singolo o binato, con un altro impianto antiaereo binato da 40mm nella zona poppiera. Completavano l'armamento quattro mitragliere da 20mm e quattro mitragliatrici da 12,7mm e nella zona prodiera erano collocati degli idranti antincendio.
Le navi erano dotate di un generatore di fumo che veniva utilizzato per oscurare i mezzi da sbarco che si avvicinavano alla spiaggia.
La realizzazione di queste unità venne decisa in seguito alla battaglia di Tarawa che aveva mostrato come l'intervallo di tempo tra la fine del bombardamento costiero da parte delle navi di grandi dimensioni e l'arrivo dei mezzi da sbarco sulla spiaggia, permetteva ai difensori di riorganizzarsi e questo tipo di unità di supporto venne progettato per colmare questo vuoto.
Il primo impiego di queste navi nel teatro del Pacifico è stato nella battaglia di Iwo Jima. Dopo aver preso parte allo sbarco di Okinawa molte di queste navi vennero utilizzate con funzioni picchetto radar.
Nella campagna del Borneo queste unità hanno preso parte agli sbarchi a Tarakan e Balikpapan.
Al termine del conflitto le navi superstiti tornarono negli Stati Uniti. Alcuni vennero riallestite per la guerra di Corea, molte vennero trasferite a nazioni amiche come Giappone, Francia, Corea del sud, Grecia e altre nazioni, tra cui l'Italia dove queste unità vennero utilizzate come unità da pattugliamento costiero costituendo la Classe Alano.
Solo due di queste unità sono ancora esistenti: una modificata come barca da pesca, un'altra in Thailandia è stata preservata nella sua configurazione molto simile all'originale e su richiesta di un'Associazione Nazionale di Veterani di guerra di queste unità il 10 novembre 2007 è stata autorizzata al rientro negli Stati Uniti dove è in corso il suo restauro per l'eventuale impiego come nave museale a Vallejo in California, presso il Mare Island Historic Park.

Il trasferimento alla Marina Militare

Al termine del conflitto le navi superstiti tornarono negli Stati Uniti. Alcune vennero riallestite per la guerra di Corea, molte vennero trasferite a nazioni amiche come Giappone, Francia, Corea del sud, Grecia e altre nazioni, tra cui l'Italia.
Le unità destinate alla Marina Militare Italiana vennero modificate in funzione del loro ruolo direttamente negli Stati Uniti nel 1949. Dopo l'invio in Italia vennero modificati ulteriormente, con la rimozione del cannone da 76/50 mm, sostituito da un cannone da 40/56 mm singolo e vennero aumentate le armi contraeree. Alcune unità ebbero sostituite le apparecchiature radar.

Servizio

Le unità destinate alla Marina Militare, gli LSS(L) 118, 62, 34, 64, 63 e 38 furono presi in consegna da equipaggi italiani il 25 luglio 1951, a Jacksonville in Florida e ribattezzati rispettivamente Spinone, Mastino, Alano, Segugio, Molosso e Bracco. Le cannoniere, dopo un breve periodo di addestramento iniziale, lasciarono New York il 9 ottobre 1951 per le isole Bermuda da dove avrebbe dovuto iniziare la traversata dell'Atlantico verso l'Italia. Al comando della squadriglia di cannoniere era il capitano di fregata Athos Fraternale,[9] un pluridecorato e celebre comandante di sommergibili che nel corso della guerra aveva operato in Atlantico. Le navi raggiunsero Brindisi solamente il 3 dicembre successivo, dopo aver fatto scalo a Gibilterra, con un ritardo di circa 30 giorni sulle previsioni. dovuto alla riparazione di una serie di avarie agli apparati motore che ne ritardarono la partenza.
Le unità della classe Cani vennero principalmente impiegate in compiti di pattugliamento, di vigilanza pesca e di appoggio alle squadriglie di motosiluranti in Adriatico operando principalmente da Taranto, Brindisi, Ancona e Venezia; In alternativa ai compiti primari vennero anche impiegate per compiti addestrativi a disposizione delle Scuole, tornando per qualche tempo, nella prima metà degli anni sessanta, anche all'originario impiego come mezzi d'appoggio per operazioni anfibie nell'ambito delle forze navali da sbarco italiane che in quel periodo erano state appena ricostituite. All'approssimarsi della conclusione del loro periodo di attività, furono concentrate a Venezia dove, alternando periodi in posizione di armamento o di riserva, sino all'inizio degli anni settanta. Durante il periodo in cui le navi vennero tutte dislocate a Venezia a più riprese, un paio di unità alla volta venivano armate con successo da equipaggi composti per intero da personale richiamato temporaneamente in servizio per addestramento.
L'Alano lasciò il servizio nel 1971, le altre cinque cannoniere vennero radiate nel 1974, a trent'anni dal varo e dopo più di un ventennio trascorso con le insegne italiane.

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venerdì 11 giugno 2021

Royal Army: il "Challenger 3" è un carro armato principale britannico di terza generazione in fase finale di sviluppo


Il Royal Army britannico ordina 148 carri Challenger 3

È stato concordato un contratto da 800 milioni di sterline per fornire al Royal Army 148 carri armati aggiornati e completamente digitalizzati come parte di un'importante revisione delle forze armate.


I carri armati Challenger 3 sostituiranno i vecchi Challenger 2 in servizio dal 1998.
I veicoli saranno prodotti nello stabilimento Rheinmetall BAE Systems Land (RBSL) a Telford, nello Shropshire. Con la ristrutturazione militare, annunciata di recente, il numero complessivo di carri armati sarà ridotto da 227 a 148.
Il contratto per i carri armati fa parte di una revisione della difesa che vedrà le dimensioni dell'esercito ridotte a 72.500 soldati entro il 2025 come parte di una maggiore attenzione ai droni ed alla guerra informatica.


Il MoD ha ribadito che il Challenger 3 sarà in grado di viaggiare fino a 60 miglia all'ora (97 km/h) con un'autonomia maggiore e sarà il primo carro armato completamente digitalizzato del Regno Unito.
Gli elementi digitali consentiranno al carro armato di condividere dati e informazioni sul campo di battaglia con elicotteri d’attacco Apache e altri veicoli terrestri con o senza equipaggio.
Il contratto creerà 200 posti di lavoro nello stabilimento della RBSL, inclusi 130 ingegneri e 70 tecnici, ha affermato il MoD. Ha aggiunto che verranno creati anche altri 450 nuovi posti di lavoro nella catena di approvvigionamento sparsi tra le Midlands occidentali, Glasgow, Newcastle upon Tyne e l'isola di Wight. Il segretario alla Difesa Ben Wallace ha affermato che i nuovi posti di lavoro assicureranno ai soldati "di beneficiare del meglio dell'ingegneria britannica ed europea".
Ha aggiunto che la nuova tecnologia "ci consente di offrire immense capacità di combattimento in spazi di battaglia pieni di una serie di minacce ostili”. Ben Wallace ribadisce ai media che “esiste certamente un futuro per i carri armati".
Ce ne saranno però di meno. L'esercito britannico dispone di 227 carri armati Challenger 2 obsoleti. Solo 148 di loro saranno modernizzati e non saranno del tutto nuovi. Il carro armato Challenger 3 utilizzerà il telaio esistente, ma avrà una nuova torretta digitale e un cannone a canna liscia da 120/55. Avrà anche un motore più potente.
Ci saranno rischi nel rimodernare i vecchi carri? Un piano simile per aggiornare il veicolo blindato Warrior dell’esercito britannico non ha funzionato: quel programma ora è stato annullato.
Ben Wallace insiste che non accadrà di nuovo. Conferma che il carro armato Challenger 3 sarà il carro armato più letale d'Europa. Dovrebbe entrare in servizio entro la fine del decennio.
In realtà, progettare da zero un carro armato completamente nuovo sarebbe costato troppo e avrebbe richiesto troppo tempo. Mentre acquisire un carro armato da un altro paese - senza creare posti di lavoro britannici - era chiaramente politicamente sgradevole.
Il vice capo di stato maggiore generale, il tenente generale Chris Tickell CBE, ha dichiarato: "L'integrazione del Challenger 3 sarà la chiave per garantire il nostro successo e l'integrazione nel dominio della terra, assicurandoci di rispettare i nostri impegni internazionali e continuare a proteggere la nazione”. L'esercito prevede di ricevere i primi carri armati Challenger 3 entro il 2027 e quelli finali sono previsti entro il 2030.




Il Challenger 3 (CR3) è un carro armato principale britannico di terza generazione in sviluppo per il Royal Army. 

Sarà prodotto dalla conversione dei carri armati Challenger 2 esistenti dalla joint venture britannica/tedesca Rheinmetall BAE Systems Land.
I miglioramenti al Challenger 2 sono iniziati nel 2005 come Capability And Sustainment Program (CSP) per mantenere il Challenger 2 competitivo fino al 2030. La mancanza di fondi ha significato che solo nel 2014 il programma è stato formalmente riorganizzato nel "Programma di estensione della vita Challenger 2" (LEP). 
In risposta al programma LEP, sono stati sottoposti a valutazione due prototipi: 
  • uno da parte della BAE Systems nel 2018
  • e l'altro dalla Rheinmetall nel 2019.  
Nello stesso anno BAE e Rheinmetall hanno unito le loro attività britanniche in Rheinmetall BAE Systems Land (RBSL), lasciando di fatto la proposta di Rheinmetall l'unica opzione disponibile per sostituire la Flotta di Challenger 2 con modelli non indigeni. 
Il Challenger 3 utilizza una torretta completamente nuova con uno scafo migliorato. Il cambiamento più significativo dal Challenger 2 al Challenger 3 è la sostituzione dell'armamento principale del Challenger da un cannone principale rigato L30A1 da 120 mm al cannone ad anima liscia L55A1 da 120 mm (che a sua volta è una versione aggiornata del L55 montato sul Leopard 2 A6 /A7, standardizzandosi con gli altri membri della NATO.





Storia

Il Challenger 3 sarà il quarto carro armato con questo nome, il primo è il Second World War Cruiser Mk VIII Challenger, che fu sviluppato dal telaio del carro armato Cromwell e armato con un cannone QF da 17 libbre. Il secondo fu il Challenger 1 dell'era della Guerra del Golfo, che è stato il carro armato principale dell'esercito britannico (MBT) dall'inizio degli anni '80 alla metà degli anni '90, quando gli successe il Challenger 2 che ha visto l’utilizzo in azione dopo la guerra in Iraq del 2006.
Nel 2005, il MOD ha riconosciuto la necessità di un Capability Sustainment Program (CSP) per estendere la vita utile del Challenger 2 fino alla metà degli anni 2030 e migliorarne la mobilità, la letalità e la sopravvivenza.  Il CSP avrebbe dovuto essere completato entro il 2020 e doveva combinare tutti gli aggiornamenti del CLIP, incluso il montaggio di un cannone ad anima liscia da 120 mm.  Entro il 2014, il programma CSP venne sostituito dal Life Extension Program (LEP) che condivideva un ambito simile di sostituzione dei componenti obsoleti e l'estensione della vita utile del carro dal 2025 al 2035, tuttavia il cannone ad anima liscia da 120 mm era stato apparentemente abbandonato.
Nel 2015, l'esercito britannico ha fornito una panoramica della portata del LEP, dividendolo in quattro aree chiave, vale a dire: 
  • Sorveglianza e acquisizione del bersaglio: aggiornamenti al sistema di puntamento principale del comandante e all’ottica principale dell'artigliere, nonché la sostituzione dell'osservazione termica e dei mirini di artiglieria (TOGS) con l'imaging termico di terza generazione.
  • Sistema di controllo delle armi: aggiornamenti al computer di controllo del fuoco, al pannello di controllo del fuoco e all'unità di elaborazione delle armi.
  • Mobilità: aggiornamenti tra cui sospensioni idrogas di terza generazione, filtrazione dell'aria migliorata, iniezione di carburante common rail CV-12, trasmissione e raffreddamento.
  • Architettura elettronica: aggiornamenti alle maniglie di controllo del mitragliere, architettura di distribuzione video, interfacce conformi all'architettura generica del veicolo, maggiore elaborazione a bordo e migliore interfaccia uomo-macchina.
Il MOD ha anche iniziato a valutare i sistemi di protezione attiva (APS) sul Challenger 2, tra cui MUSS e ROSY Rapid Obscurant System della Rhinemetall.
Nell'agosto 2016, il MOD ha assegnato contratti per la fase di valutazione a diverse aziende per il programma Life Extension. Questi includevano: Team Challenger 2 (un consorzio guidato da BAE Systems e comprendente General Dynamics UK), CMI Defense e Ricardo plc, Rhinemetall e Lockheed Martin UK. A novembre, il MOD ha selezionato due squadre guidate da BAE Systems e Rhinemetall per competere per il LEP, che era stato stimato in un valore di £ 650 milioni ($ 802 milioni). 
Nell'ottobre 2018, BAE Systems ha presentato la sua proposta di dimostratore della tecnologia Challenger 2 LEP. I nuovi miglioramenti includevano un mirino da comandante Safran PASEO, una termocamera Leonardo per l'artigliere e un mirino notturno Leonardo DNVS 4.  La torretta ha anche ricevuto modifiche per migliorare la velocità di traslazione e fornire maggiore spazio, nonché la frenata rigenerativa per generare e immagazzinare potenza. Altri miglioramenti includevano un sistema di allarme laser e un sistema di protezione attiva. Nel gennaio 2019, la Rhinemetall ha presentato la sua proposta che includeva lo sviluppo di una torretta completamente nuova con architettura elettronica completamente digitale, mirini diurni e notturni per il comandante e l'artigliere e un cannone a canna liscia Rheinmetall L55 da 120  mm. Sebbene fosse un aggiornamento più sostanziale del Black Night, la torretta è stata sviluppata su iniziativa di Rheinmetall e non è stata finanziata dal MOD del Regno Unito, né faceva parte dei requisiti LEP del MOD. 
Nel giugno 2019, BAE Systems e Rheinmetall hanno formato una joint venture, con sede nel Regno Unito, denominata Rheinmetall BAE Systems Land (RBSL).  Nonostante la fusione, la società doveva ancora presentare due proposte separate per il contratto LEP. Al DSEI 2019, RBSL ha mostrato per la prima volta la proposta armata con un cannone ad anima liscia da 120 mm. 
Nel luglio 2020, Rheinmetall Defense ha presentato un veicolo di prova sul telaio Challenger 2, dotato di una nuovissima torretta, sistema di caricamento automatico e un potente cannone a canna liscia da 130 mm: il Rheinmetall Rh-130 L/51. 
Nell'ottobre 2020, il MOD si è opposto all'acquisto di un nuovo carro armato principale dall'estero invece di perseguire il Challenger 2 LEP, affermando che un Challenger 2 aggiornato sarebbe "comparabile - e in alcune aree superiore" - al Leopard 2 o all’Abrams. 
Il 22 marzo 2021, il MOD ha pubblicato il documento di comando, Defense in a Competitive Age, che ha confermato i piani del Royal Army per aggiornare 148 carri armati Challenger 2 e designarli Challenger 3. Il MOD ha confermato la firma del contratto con RBSL, del valore di 800 milioni di sterline (1 miliardo di dollari), il 7 maggio 2021. La proposta di aggiornamento più ampia della Rheinmetall, inclusa il nuovo cannone ad anima liscia da 120 mm, è stata finalmente accettata. La capacità operativa iniziale per i carri aggiornati è prevista entro il 2027, mentre la piena capacità operativa dovrebbe essere dichiarata entro il 2030. 

(Web, Google, BBC, Wikipedia, You Tube)