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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, storia militare, sicurezza e tecnologia.
TERRARM, del Segretariato Generale della Difesa e SEGREDIFESA sono state incaricate di gestire con le ditte incaricate le procedure di ammodernamento di questi sistemi d’artiglieria: si dovranno soddisfare gli standard e i requirements previsti dalla direttiva NATO Bi-SC “Capability Codes and Capability Statements” per le unità operative ed in particolare per l’esigenza Joint Rapid Response Forces (JRRFs).
L’ammodernamento in questione sarà articolato su due tematiche:
- la mobilità;
- la precisione di tiro.
E’ previsto quindi l’approvvigionamento dei kit Auxiliary Power Unit (APU) o New Power Pack che permetteranno al sistema di artiglieria di eseguire brevi spostamenti in autonomia e veloce messa in batteria.
Si utilizzerà un nuovo motore diesel da 40 kW, realizzato con componenti commerciali i cui ricambi sono disponibili in tutto il mondo, e permetterà di raggiungere velocità superiori ai 15 km/h con una pendenza superabile di oltre il 40%.
Lo SME darà inoltre corso all’approvvigionamento di kit Laser Inertial Navigation Artillery Pointing System (LINAPS) e Muzzle Velocity Radar (MVR), un rivoluzionario sistema di navigazione autonoma montata su cannone, puntamento e sistema di gestione delle armi per tutta l’artiglieria e piattaforme di mortaio.
Il LINAPS permette alla postazione di tiro degli FH-70 di non essere rilevata, con un tempo di azione più rapido, una maggiore accuratezza e tiro in salva migliorato, facilità di implementazione, facilità di occultamento e di impiego ogni-tempo.
Altri sistemi di controllo e sensori dell’FH-70 calcolano la velocità iniziale del proiettile all’uscita della canna avvalendosi anche di un telemetro laser.
Una interfaccia luminosa e flessibile consente all'obice FH-70 una auto-localizzazione 3D continua e precisa in presenza o meno di segnale GPS, con determinazione continua e visualizzazione della direzione ed elevazione della canna.
Inoltre, il radar calcola la velocità di uscita del proiettile e si interfaccia direttamente con il sistema di controllo del tiro.
La velocità iniziale viene calcolata utilizzando il Fast Fourier Trasform ed elaborazione del segnale digitale. Il dispositivo consente al sistema di misurare la velocità di uscita dalla canna delle munizioni di tutti i tipi e calibri.
Sono previsti all’uopo corsi di istruzione e studio per il supporto logistico delle componenti ammodernate.
I kit LINAPS e MVR saranno forniti in forza di procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara dalla Leonardo UK Ltd, in qualità di detentrice della proprietà intellettuale e produttrice.
MUNIZIONAMENTO VULCANO
Il concetto della nuova famiglia di munizioni "Vulcano" è stato sviluppato dalla ditta OTO Melara di La Spezia e prevede una munizione sottocalibrata non autopropulsa dotata, nella versione guidata, di governi aerodinamici, navigazione inerziale/GPS e, in alcuni sottotipi, di un sistema di guida terminale, caratterizzata da una elevatissima gittata e una precisione molto spinta (CEP < 20m).
Una prima differenziazione tra le munizioni che sono in corso di sviluppo nell'ambito del Programma si può fare tra munizioni non guidate e munizioni guidate, denominate rispettivamente Extended Range and Long Range. I calibri in corso di sviluppo sono 155mm nella versione terrestre e 127mm in quella navale.
La traiettoria delle munizioni non guidate è di tipo convenzionale balistico con una gittata fino a 70 km, mentre la gittata delle versioni guidate raggiungerà i 100 km quando sparate dal cannone cal. 127/54C e di 120 km quando sparate dal nuovo cannone cal. 127/64LW. Per il cal. 155mm la gittata prevista è fino a 100 km. Tali gittate saranno ottenibili grazie ad una velocità iniziale dei proiettili molto elevata ed a coefficienti aerodinamici molto bassi se confrontati con quelli di munizioni di grosso calibro in servizio. I proiettili sono dotati di una spoletta multifunzione, basata su tecnologia a microonde e programmabile con funzionalità altimetrica, di prossimità, di impatto, impatto ritardato od a tempo.
Con il nome Vulcano l'azienda Italiana Leonardo-Oto Melara ha identificato una nuova famiglia di proiettili per il suo cannone navale 127mm anche nella versione 64 calibri e per gli obici da 155 mm, sia il cannone trainato Fh-70 sia per quelli che equipaggiano i semoventi M109 e PzH 2000; questi proiettili hanno la caratteristica di avere una gittata estesa rispetto al munizionamento tradizionale dello stesso calibro e, per alcune versioni, un sistema di guida che consente attacchi di precisione contro bersagli navali o terrestri.
Lo stesso proiettile può essere sparato da calibri diversi (127 mm e 155 mm) in quanto questo risulta essere sottocalibrato e camerato tramite dei distanziali a perdere nello stesso modo dei proiettili APFSDS, la denominazione precisa per questo tipo di munizioni è HEFSDS (High Explosives Fin Stabilized Discarding Sabot) cioè proiettile ad alta esplosività, stabilizzato ad alette, ad abbandono d'involucro.
La munizioni sono composte da due sezioni, con il componente davanti con delle alette canard e la parte posteriore con delle alette spaziatrici. La parte anteriore contiene la testata di guerra e ha 6 alette. In tutto il proiettile pesa circa 20 kg con 2,5 kg di esplosivo.
Le munizioni saranno di 3 tipi:
- Ballistic Extended Range (BER) - versione base non guidata che può raggiungere i 70 km e può essere utilizzata contro ogni tipo di obiettivo navale, terrestre o aereo.
- Guided Long Range (GLR) - versione antinave guidata nel finale da un sensore infrarosso (IR) che inizia a cercare il bersaglio ad una distanza di 6 km e ad un'altezza di 2,5 km. Può raggiungere i 70 km o anche 90 km se sparato dalla canna da 64 calibri. La testata esplode dopo aver penetrato lo scafo della nave bersaglio. Oto Melara indica una "kill probability" dell'80% con il primo colpo contro una nave delle dimensioni di una fregata.
- Guided Long Range (GLR) - munizione completamente guidata tramite GPS e IMU (Inertial Measurement Unit). Il proiettile viene sparato fino a 25 km in altezza dove viene guidato dal sistema IMU costantemente aggiornato dal GPS proseguendo a velocità supersonica con angolo di discesa costante. L'ultima fase del volo avviene in picchiata sull’obbiettivo.
Il concetto della nuova famiglia di munizioni "Vulcano" è stato sviluppato da Leonardo-OTO Melara di La Spezia e prevede una munizione sotto-calibrata non autopropulsa dotata, nella versione guidata, di governi aerodinamici, navigazione inerziale/GPS e, in alcuni sottotipi, di un sistema di guida terminale, caratterizzata da una elevatissima gittata e una precisione molto spinta (CEP < 20m).
Una prima differenziazione tra le munizioni che sono in corso di sviluppo nell'ambito del Programma si può fare tra munizioni non guidate e munizioni guidate, denominate rispettivamente Extended Range and Long Range. I calibri in corso di sviluppo sono 155mm nella versione terrestre e 127mm in quella navale.
La traiettoria delle munizioni non guidate è di tipo convenzionale balistico con una gittata fino a 70 km, mentre la gittata delle versioni guidate raggiungerà i 100 km quando sparate dal cannone cal. 127/54C e di 120 km quando sparate dal nuovo cannone cal. 127/64LW. Per il cal. 155mm la gittata prevista è fino a 100 km. Tali gittate saranno ottenibili grazie ad una velocità iniziale dei proiettili molto elevata ed a coefficienti aerodinamici molto bassi se confrontati con quelli di munizioni di grosso calibro in servizio. I proiettili sono dotati di una spoletta multi funzione, basata su tecnologia a microonde e programmabile con funzionalità altimetrica, di prossimità, di impatto, impatto ritardato od a tempo.
La principale differenza nelle versioni terrestri, a parte il calibro, è costituita dalla diversa configurazione dell'assieme propellente, specificatamente progettato per assicurare la totale compatibilità con il sistema di caricamento dell'obice semovente PzH2000.
Esercito Italiano
Nell'Esercito Italiano tale cannone è in dotazione ai reggimenti di artiglieria da montagna delle Brigate alpine, dove costituisce l'equipaggiamento del 1° e 2º Reggimento artiglieria da montagna, ai reggimenti del Comando artiglieria dell'Esercito Italiano e al Reggimento artiglieria a cavallo "Voloire" della Brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli" in 18 pezzi per ciascuna unità militare.
Sotto il diretto controllo dei vertici dell’E.I. e della Bundeswheer, Leonardo e Diehl Defense hanno sviluppato e qualificato la famiglia di munizioni guidata di precisione per i cannoni calibro 127mm e 155mm Leonardo Vulcano. La qualificazione congiunta è conforme allo STANAG ed è stata completata con successo. La nuova munizione è compatibile con tutte le piattaforme terrestri PzH 2000, FH-70 e navali da 127mm.
Le munizioni denominate “Vulcano” sono progettate per una gittata di 70 km per Vulcano 155 e di 80 km per il 127; hanno una precisione unica contro bersagli fissi e mobili utilizzando la navigazione GPS, laser e IR per la ricerca del terminale dei bersagli ostili.
La famiglia Vulcano è il munizionamento d’artiglieria più preciso e versatile per ogni applicazione terrestre e navale degli alleati occidentali. La testata multi-ruolo utilizza alto esplosivo (IHE) con schegge di tungsteno pre-frammentate ed è efficace contro bersagli morbidi, veicoli, veicoli semi-corazzati, infrastrutture di comando.
La testa di guida del nuovo proiettile guidato permette alle artiglierie di sparare munizioni Vulcano in modo semplice, integrato e indipendente. Anche il programma di calcolo del tiro NABK-18 +, è stato ufficialmente omologato dagli eserciti italiano e tedesco.
Nel 2019, reparti dell’Esercito Italiano hanno condotto una esercitazione in Qatar, con particolare attenzione all’utilizzo di munizionamento d’artiglieria guidato “VULCANO”.
I semoventi PzH-2000 della brigata pesante Garibaldi, hanno effettuato i primi tiri di sperimentazione operativa da lunghissima distanza, utilizzando munizionamento da 155 mm VULCANO, progettato da Leonardo a La Spezia.
“VULCANO” indica una serie di proietti decalibrati (in ambito terrestre con i colpi da 155 mm e navale con i colpi da 127 e 76 mm), aventi gittate estese che possono variare dai 50 agli 80 km e oltre.
I colpi da 155 mm utilizzati dall’E.I. e dalla Bundeswheeer, comprendono:
- una variante non guidata, denominata BER (Ballistic Exended Range);
- due versioni guidate GLR (Guided Long Range);
- una con guida solo GPS, 155 mm GLR/GPS;
- una GPS associata a un laser semi-attivo (SAL), 155 mm GLR/SAL.
Nel corso dell’esercitazione, sono stati sparati oltre 30 di tiri con proiettili VULCANO BER. Nel mese di novembre 2019 è stato effettuato l’ultimo test di verifica per l’omologazione del munizionamento 155 VULCANO GLR. Nel corso del 2020, inizieranno i primi tiri sperimentali utilizzando il 155 VULCANO BER con obici/cannone FH-70 da 155/39 mm.
1968 - 1978: il cannone/obice da 155/39 FH-70 è frutto di un programma trinazionale, coinvolgente Germania, Regno Unito ed Italia
Il cannone/obice da 155/39 FH-70 è frutto di un programma trinazionale, coinvolgente Germania, Regno Unito ed Italia, che hanno unito le forze per sviluppare l'arma in sostituzione dell'obice 155/23 mm M114. L'obice di artiglieria a traino meccanico da 155/39 FH-70 è idoneo a fornire supporto di fuoco diretto e generale alle Grandi Unità elementari e complesse. Il fabbisogno totale dei partecipanti è stato definito rispettivamente in 212, 164 e 70 pezzi.
È il frutto della collaborazione tra Regno Unito, Germania Federale e Italia, grazie a un memorandum firmato nel 1968 per la creazione di un obice da 155 mm con cui rimpiazzare il cannone da 140 mm britannico e l’obice M-114 da 155 mm in dotazione alla Bundeswehr.
Le specifiche richieste per il nuovo obice erano: alta celerità di tiro, maggior gittata, effetti letali grazie a una nuova serie di munizioni, alta mobilità, agevole dispiegamento sul campo di battaglia. L’Italia entra nell'accordo nel 1970: nel 1976 l'obice fu omologato e nel 1978 l'esercito riceve le prime unità (l’Italia ne acquisì 164).
Il paese guida per l’obice trainato fu il Regno Unito, mentre la Germania doveva guidare i test per la versione semovente, denominata SP-70, con torretta da posizionare sullo scafo di un mezzo corazzato.
I problemi legati a questa soluzione (infatti, nel semovente il motore era posizionato sul posteriore, posizione occupata sempre dallo scompartimento di fuoco), oltre all'elevato costo, spinsero la Germania a chiudere il progetto nel 1987.
Artiglieria da campagna, pesante, campale, a traino meccanico sulle lunghe distanze e semovente per i brevi spostamenti durante le prese di posizione, è un'arma idonea a fornire supporto di fuoco diretto e generale alle Grandi Unità elementari e complesse, con gittata massima di 24 km con munizionamento normale e di 30 km con munizionamento auto-propulsivo, dal peso di 43,5 kg con testata HE. L'obice non può usare M-982 Excalibur, proiettili guidati (INS/GPS) di fattura americana, con gittate massime fino a 40 km in quanto richiedono un modulo aggiuntivo (EPIAFS, Enhanced Portable Inductive Artillery Fuze Setter) che non può essere montato su questo modello di cannone ma solo sugli obici M777A2. Può però sparare altri colpi con propulsione assistita, come gli M549 americani, con gittata fino a 30km. In condizioni normali, l'obice spara tre proiettili al minuto, mentre nel tiro celere ne spara tre in tredici secondi.
L'obice dispone anche di un motore ausiliario Volkswagen a benzina da 1800 cm³ (velocità di 16 km/h), denominato Auxiliary Power Unit (APU). utile per brevi spostamenti in autonomia (cambio di schieramento, movimenti logistici) e veloce messa in posizione, data anche la massa complessiva.
La canna è lunga 6,022 metri e ha un freno di bocca a doppio deflettore e un congegno di chiusura semiautomatico con otturatore a cuneo. L’affusto è a code divaricabili.
Storia
Nel 1963, la NATO stabilì un requisito militare di base “NATO 39” per l'artiglieria di supporto ravvicinato, trainata o cingolata. Successivamente, la Germania e il Regno Unito avviarono discussioni e studi di progettazione e nel 1968 misero a punto le caratteristiche operative concordate per un cannone trainato a supporto ravvicinato da 155 mm . L'Italia aderì all'accordo nel 1970.
I requisiti chiave erano:
- Un'unità di alimentazione ausiliaria staccabile (APU);
- Una portata non assistita di 24 chilometri (15 mi); una portata assistita di 30 chilometri (19 mi);
- Una capacità di raffica di tre colpi in 15-20 secondi, sei colpi al minuto per un breve periodo e due al minuto sostenuti;
- La capacità di sparare tutte le munizioni da 155 mm in servizio NATO, oltre a una nuova gamma di munizioni.
Le due autorità nazionali avevano la responsabilità generale della R&S e la Vickers Ltd era l'autorità coordinatrice della progettazione. Erano anche l'autorità di progettazione per la carrozza e Rheinmetall GmbH era l'autorità per la massa elevabile, compresi i mirini, e per l'APU. Vi fu un'ulteriore ripartizione a un livello più dettagliato e la condivisione del lavoro di produzione. Il Royal Armament Research and Development Establishment (RARDE) del Regno Unito era responsabile della progettazione del proiettile HE e del sistema di carica. La Germania era responsabile di Smoke, Illuminating, Minelet e Extended Range HE, sebbene lo sviluppo degli ultimi due non fosse stato completato nel programma.
L'intenzione era che l'FH70 sostituisse l'obice M114 da 155 mm ed equipaggiasse i battaglioni di supporto generale nei reggimenti di artiglieria divisionale tedeschi e equipaggiasse tre reggimenti medi di supporto generale britannici in sostituzione del cannone da 5,5 pollici. Alla fine, ha effettivamente equipaggiato i reggimenti regolari del Regno Unito a supporto diretto delle brigate di fanteria fino a dopo la fine della Guerra Fredda, e ha sostituito il cannone leggero L118 solo in due reggimenti TA, 100° (Yeomanry) Regiment Royal Artillery e 101° (Northumbrian) Regiment Artiglieria reale dal 1992 al 1999.
Progetto
Le caratteristiche dell'FH70 includevano:
- una culatta a blocco scorrevole verticale che forniva l'otturazione e conteneva un caricatore di inneschi contenente 12 inneschi (una culatta simile era montata sul tedesco M109G);
- un motore Volkswagen da 1700 cc di bordo per alimentare l'idraulica e per aiutare a portare il cannone dentro e fuori dall'azione (con pompa manuale di riserva) e per spostare il cannone fino a 20 chilometri (12 mi) a bassa velocità senza traino da un trattore d'artiglieria;
- visualizzazione elettronica dei dati di fuoco che prende i dati dai mirini di azimut ed elevazione altrimenti convenzionali;
- La canna era lunga 39 calibri, con una velocità iniziale massima standard di 827 m/s;
- Aveva un freno di bocca che dava un'efficienza del 32%;
- Altre caratteristiche convenzionali includevano una pista divisa e una piastra girevole.
Inizialmente, era assistito al caricamento, ma era diventato uno dei primi utenti del flick-ramming. In conformità con la pratica britannica di lunga data, utilizzava la posa di un solo uomo. Tutto ciò significava che il cannone poteva essere azionato da un distaccamento minimo di soli quattro uomini (comandante, strato e due caricatori). La velocità di fuoco a raffica era di tre colpi in 15 secondi. Era inoltre dotato di un telescopio a fuoco diretto.
C'erano una serie di difetti di progettazione che sono diventati evidenti durante il servizio. L'apparecchiatura è entrata in piena operatività nel Regno Unito nel 1980. È diventato chiaro che c'erano difficoltà significative con il sistema di alimentazione del tubo in condizioni tutt'altro che ideali. Il 1° Reggimento RHA, un'unità che aveva condotto le prove delle truppe, ha sviluppato le proprie procedure per risolvere questi problemi, relativi alla contaminazione da polvere, e questo processo è stato stabilito nei manuali ufficiali a tempo debito. Più significativamente, le scie del cannone si sono rivelate deboli nel punto in cui si verificava la massima sollecitazione quando l'attrezzatura veniva trainata; ciò ha comportato lavori di modifica sui cannoni del Regno Unito nel 1987. C'erano continui problemi con la trasmissione sull'APU VW flat-4 e il sistema idraulico era sempre vulnerabile agli ovvi problemi posti da esterni, non corazzati, alloggio in condizioni di combattimento. Inoltre, il complesso supporto del quadrante era vulnerabile ai danni.
Munizioni
I nuovi proiettili erano conformi all'accordo balistico tra Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Italia. In sostanza, ciò significava un proiettile con la stessa forma e dimensioni del proiettile a razzo US M549. Il guscio HE standard (denominazione britannica L15) è un design a parete sottile che pesa 43,5 chilogrammi (96 libbre) e contiene 11,3 chilogrammi (25 libbre) di HE. Questo rimane il più grande carico HE per un guscio standard da 155 mm.
Il sistema propellente comprende tre diverse cartucce insaccate con propellente a tripla base. La cartuccia 1 fornisce le cariche 1 e 2, la cartuccia 2 fornisce le cariche 3–7 e la cartuccia 3 è la carica 8, che fornisce una portata massima in condizioni standard di 24,7 chilometri (15,3 mi).
Ogni nazione ha sviluppato le proprie spolette e confezioni di munizioni. Nel caso del Regno Unito, ciò ha portato il contenitore di carico unitario a trasportare 17 colpi completi, compresi i proiettili con spolette montate, una novità per il calibro 155 mm.
Possono essere sparate anche munizioni standard da 155 mm con modello USA, sebbene gli inneschi statunitensi si siano rivelati problematici per il caricatore e l'alimentazione degli inneschi a causa della loro variazione di dimensioni.
Operatori attuali:
- Italia - 90 in servizio su 162 ordinati;
- Giappone - 480 Costruito su licenza con gli ordigni da Japan Steel Works;
- Libano - Numero sconosciuto in servizio;
- Marocco – 30;
- Oman – 12;
- Arabia Saudita - 72;
- Ucraina – 34 dopo 10 trasferiti dall'Italia e 24 dall'Estonia.
Ex operatori:
- Estonia - 24 (tutte le unità trasferite in Ucraina) ;
- Germania - 150 come FH155-1 (Field Howitzer 155mm Mk1). L'ultima unità (225° battaglione di artiglieria da montagna) è stata convertita in artiglieria cingolata nel 2002;
- Malesia – 15 unità;
- Paesi Bassi - 15 in riserva in tempo di guerra;
- Regno Unito - 67 (come Howitzer 155mm L121 con Ordnance 155mm L22 su carrozza 155mm L13 in servizio dell'esercito territoriale fino al 1999).
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Difesa.it, ARESDIFESA, Wikipedia, You Tube)