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Le nuove fregate FREMM EVO della MM saranno dotate del missile MdCN di MBDA (Missile de Croisière Naval, anche noto come SCALP NAVAL).
In data 5 novembre 2024, è stato attivato il contratto per le nuove FREMM Evolved che prevede lo studio dell’integrazione del missile cruise per il deep strike MBDA SCALP NAVAL.
Come da progetto, le navi avevano già la predisposizione per 2 complessi di lancio VLS SYLVER A70 destinati proprio a questa categoria di missili.
Sulle FREMM già operative nella M.M. tali spazi sono stati impiegati diversamente; sulle FREMM EVO torneranno al loro impiego iniziale con l’installazione, oltre ai 2 VLS SYLVER A50 (da 8 celle ciascuno), anche i 2 complessi VLS A70 (sempre da 8 celle ciascuno, per un totale di 16 pozzi A50 e altrettanti A70). Questa soluzione, sembrerebbe essere stata preferita all’installazione del missile terra-aria CAMM ER.
La cerimonia non solo ha disposto l'aggiunta di 2 nuove FREMM nella configurazione Evolution per la Marina Militare italiana, ma descrive anche le procedure per l'appaltatore francese per completare le attività e terminare il contratto. Un programma che, insieme al programma Horizon, segna oltre 20 anni di cooperazione tra i due paesi.
Risultano ad oggi consegnate 16 su un totale di 18 FREMM ordinate dalle due nazioni prima del contratto FREMM EVO, otto per l'Italia (su dieci) e otto per la Francia (su otto). I due FREMM nella versione migliorata ASW saranno consegnati nel 2025, ma il programma continuerà per l'Italia con il supporto dei componenti FREMM EVO e delle fregate. Con l'aggiunta delle due piattaforme EVO, la Marina italiana avrà otto FREMM con capacità ASW complete, tra cui un sonar a profondità variabile trainato (VDS).
Secondo il documento programmatico italiano 2024-2026, il programma FREMM italiano ha visto l'evoluzione e l'applicazione con l'estensione delle attività di supporto logistico all'anno 2040 e l'approvvigionamento di due piattaforme aggiuntive nella configurazione evoluta nota anche come FREMM EVO (Evolution) che rappresenta un'evoluzione del progetto originale, il cui programma ha avuto origine nel 2002 con il contratto assegnato nel 2006 e ha visto l'introduzione di una serie di miglioramenti per affrontare i problemi di obsolescenza, ma soprattutto, per aggiungere le tecnologie e i sistemi più recenti per far fronte agli ultimi requisiti e le minacce emergenti, oltre a un supporto logistico aggiornato e rivisto.
Il nuovo contratto ammonta a circa 1,5 miliardi di euro e riguarda la progettazione, la costruzione e la consegna delle due piattaforme nella nuova configurazione EVO. Il programma indica una dotazione richiesta di circa 2 miliardi di euro e include anche il supporto logistico per 10 anni. Il contratto assegnato include le attività di fattibilità e sviluppo della configurazione, la costruzione, la progettazione e la consegna delle piattaforme, insieme al supporto iniziale, alla formazione e alla documentazione.
Le due navi saranno costruite dal cantiere navale integrato di Fincantieri, compresi i siti Riva Trigoso e Muggiano, e dovrebbero essere consegnate rispettivamente a giugno 2029 e giugno 2030. Per far fronte a questa linea temporale si ritiene che la cerimonia di posa della chiglia della prima nave sia stata raggiunta nella prima metà del 2025.
L'esperienza ingegneristica di Orizzonte Sistemi Navali consentirà alla Marina Militare italiana di utilizzare due navi operativamente e tecnologicamente all'avanguardia, capitalizzando sugli importanti sviluppi tecnologici già intrapresi nel progetto Mid Life Upgrade per i cacciatorpediniere di classe Horizon. Ciò si aggiunge agli ultimi requisiti operativi tra cui il contro-drone e la capacità di gestire veicoli senza equipaggio attraverso le tre dimensioni (sopra, sotto e in superficie).
La configurazione FREMM EVO abbina lo scafo e la propulsione delle attuali FREMM con nuove sovrastrutture in grado di ospitare gli stessi sistemi di combattimento e piattaforme installati sulle navi di ultima generazione come i Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) o la LHD Trieste, oltre a nuovi sistemi per affrontare nuove missioni e minacce.
La FREMM EVO ospiterà, tra gli altri, la stessa suite Leonardo Kronos Dual-Band Radar (DBR) con le quattro antenne piatte AESA del Kronos Quad in banda C e lo stesso numero di antenne per il Kronos StarFire in banda X rispetto al singolo radar navale rotante AESA Kronos Grand degli attuali FREMM.
Le attuali linee di scafo e il sistema di propulsione hanno permesso di ospitare le sovrastrutture riprogettate senza compromettere le capacità della piattaforma, lasciando una crescita del margine non rivelata ai media.
Per raggiungere i requisiti progettuali, le nuove sovrastrutture delle FREMM saranno realizzate in leghe di alluminio e le antenne radar distribuite in blocchi di sovrastruttura principale anteriore e posteriore con un albero singolo e principale integrato per le antenne radio, ECM e ESM.
Le FREMM EVO avranno pertanto le stesse dimensioni delle ultime FREMM con un dislocamento a pieno carico di oltre 6.500 t e con relativo margine di crescita.
Avranno un'equipaggio standard e il distaccamento di volo delle attuali FREMM (145 membri del personale) e alloggi totali per 179, quest'ultimo leggermente ridotto per la cancellazione degli spazi dell'area di prua che sono dedicati a sistemi di lancio verticale per i missili aggiuntivi (VLS).
Il nuovo design conserva la comprovata silenziosità dello scafo FREMM ASW, ospitando la stessa suite dedicata utilizzata sulle ultime due piattaforme configurate ASW in servizio. La Marina italiana ha scelto di mantenere la stessa configurazione e di governo delle attuali FREMM.
E’ stato introdotto però un nuovo sistema di climatizzazione e di distribuzione elettrica per far fronte ai requisiti del sistema di combattimento ampliati, oltre a soluzioni specifiche volte a migliorare l'impronta a basso inquinamento prodotto dalla nave. Tra questi ultimi, lo stesso sistema di gestione navale (SMS) ciberresiliente Seasnavy dell'MPSC con modulo software di controllo dei danni e apparecchiature di Martec.
La struttura del ponte principale e la suite di attrezzature dovrebbero essere un'evoluzione delle attuali navi FREMM con le più recenti apparecchiature di controllo e navigazione, tra cui due radar GEM Elettronica Gemini X/Ka, uno dei quali supporta anche il controllo degli elicotteri.
IL COMBAT MANAGEMENT SYSTEMS
Il sistema di combattimento sarà basato sul CMS SADOC Mk 4 di Leonardo cyber-resiliente con console a grande schermo, elaborazione dati remota e ultima versione software e funzionalità aggiuntive, incentrato sulla capacità di gestire piattaforme senza equipaggio grazie alla suite Unmanned Management System (UMS) di Fincantieri e un pacchetto di difesa applicato, tra cui una nuova suite contro-UAV.
Particolare attenzione è stata prestata alla protezione informatica, sia l'SMS che il CMS sono cyber-resilienti per progettazione, oltre all'implementazione dell'intelligenza artificiale (AI).
La suite di comunicazione basata su IP si baserà sulle ultime radio definite dal software (SDR) (V/UHF e HF) e sulle comunicazioni satellitari (C/X/Ku/Ka) di Leonardo (e di altri fornitori) che forniscono anche il Multi Data Link Processor (MDLP) nella versione evoluta con collegamento dati 16, 22, VMF, JREAP.
LA SUITE RADAR AESA E LA SUITE EWS
La suite di sensori è incentrata sul Kronos Dual Band Radar (DBR) e sulla suite di guerra elettronica integrata, inizialmente fornita rispettivamente da Leonardo e ELT (Elettronica) per i programmi PPA/MPSC e LHD Trieste. Sviluppato con il supporto della Marina Italiana e NAVARM, il DBR dispone di otto antenne radar Fisse a banda "C" e "X" che sono distribuite in coppia sui due blocchi principali di sovrastrutture (anteriore e posteriore) al fine di garantire una copertura a 360° e una distribuzione efficiente dei pesi sulle sovrastrutture realizzate in leghe leggere. L'IEWS è disponibile in una versione evoluta che include RESM, CESM, RECM, CECM con capacità di contro-droni.
I radar AESA Kronos DBR dispongono di un gestore di sistema in grado di controllare in tempo reale sia i due radar a banda diversa che la suite di guerra elettronica (EWS) della nave (EWS) di ELT Group, gestendoli in modo integrato per sfruttare appieno le capacità EWS passive a lungo raggio e di allarme ad alta minaccia e sia il radar (banda X) che le modalità di attacco elettronico di IEWS, garantendo al contempo l'uso efficiente di entrambi i sistemi.
I Kronos DBR sono in grado di eseguire la difesa aerea di area e di punta, la gestione del fuoco dei cannoni e la guida missilistica terra-aria, la difesa contro i missili balistici e le minacce missilistiche emergenti, il dispiegamento costiero e l'attacco elettronico, con capacità di difesa avanzate contro le misure elettroniche nemiche. In particolare, la suite DBR consente la difesa contro missili balistici tattici e minacce aeree a lungo raggio con il radar in banda C sia in autonomia (senza designazione da parte di sistemi di terze parti) che su modalità di designazione esterne, mentre il radar in banda X è dedicato al rilevamento di minacce aeree a corto raggio e missili. Il DBR è in grado di effettuare sorveglianza, rilevamento e tracciamento di missili balistici tattici della classe a portata di 600 km e di tracciare missili balistici con una portata fino a 1300 km con designazione esterna.
LA SUITE COUNTER UAS SUPPORTATE DALL’A.I.
Sulla base degli ultimi requisiti e delle lezioni apprese in situazioni di crisi come il Mar Rosso, la FREMM EVO sarà la prima piattaforma della Marina italiana dotata della suite counter UAS (CUAS) di nuova generazione. La FREMM EVO presenta una suite che include sia un nuovo radar dedicato che un'apparecchiatura EW, che lavora insieme a nuove apparecchiature elettro-ottiche. Tutte le informazioni sono fuse insieme e gestite con il supporto dell'intelligenza artificiale sia a livello di sistema che di CMS, al fine di rispondere a questa minaccia con sistemi sia soft che hard-kill.
Le nuove navi adotteranno un nuovo sensore attivo CUAS basato su un radar AESA a quattro facce fisse le cui antenne sono situate sotto l'antenna IFF conforme di Leonardo sull'albero integrato principale. Due potenziali candidati principali sono le versioni di Fincantieri OMEGA 360 e Leonardo Tactical Multi Mission Radar (TMMR).
Una dichiarazione rilasciata dall'ELT, fornitore della suite integrata EW per l'MPSC e altre piattaforme italiane di ultima generazione, afferma che la "FREMM EVO rappresenta una pietra miliare sia nel confermare la capacità di combinare maturità e innovazione nei suoi sistemi EW che saranno a bordo, sia per la prima fornitura navale di una capacità avanzata di contro-drone. Quest'ultimo consentirà sia il rilevamento, il riconoscimento e l'identificazione dei droni e del loro contatore soft-kill. Il progetto di un CUAS navale nasce dall'esperienza acquisita da Elettronica in questa veste da diversi anni, che ha portato allo sviluppo di sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale sviluppati specificamente per contrastare la minaccia rappresentata dai droni”. Il complesso ELT CUAS si basa su un CESM migliorato e una nuova suite di Counter Communication, mentre l'elemento hard-kill sarà centrato sui due sistemi d'arma (RWS) telecomandati da 30 mm Lionfish di Leonardo che spara munizioni a raffica.
I SISTEMI DI CONTROMISURE ELETTRONICHE " EW "
Un altro sviluppo chiave per la suite FREMM EVO EW è la suite di contromisure elettroniche radar (RECM) che si baserà su antenne AESA conformal incorporate nella struttura integrata dell'albero e dell’hangar, identificati come parte dei due gruppi di aperture poste rispettivamente all'angolo anteriore destro (visto dalla prua della nave) dell'albero sotto le antenne radar CUAS e l'angolo sinistro della struttura dell'hangar (visto anche dalla prua della nave). La FREMM EVO sarà la prima nave della Marina italiana a introdurre questa configurazione di suite EW.
UMS o Unmanned Management Suite di Fincantieri
Un altro sviluppo chiave per il FREMM EVO è la capacità offerta dal CMS Leonardo di gestire e controllare una suite di sistemi senza equipaggio multidominio attraverso l'UMS (Unmanned Management Suite) di Fincantieri. Oltre ai veicoli aerei da utilizzare dal ponte di volo a poppa, gli EVO FREMM dovrebbero utilizzare USV che trasportano carichi utili dedicati, inclusi sistemi subacquei autonomi dalle due stazioni laterali per RHIB da 11 metri. Risulterebbe selezionata una soluzione completamente italiana, ma questa capacità è ancora un'opzione da finanziare.
I RADAR DI TIRO
La suite di sensori FREMM EVO includerà anche due sistemi di controllo del fuoco radar/EO a doppia banda NA-30S Mk 2 per il pacchetto di armi posizionati su entrambi i blocchi di sovrastrutture, la suite completa DSS-IRST (Distributed Static Staring IRST) che include sia torrette IR fisse e rotanti e multispettrali, insieme ai due lanciatori di esche OLDS per la guerra aerea che antisiluro, tutti forniti da Leonardo. SITEP Italia fornisce le due torrette di ultima generazione MASS (Multirole Acoustic Stabilized System) e torrette di sistema non letali posizionate sul blocco delle sovrastrutture posteriori di fronte all'imbuto posteriore. Le canalizzazioni dei motori anteriori sono visibili ai lati del blocco di sovrastruttura anteriore.
GLI ARMAMENTI IMBARCATI: MISSILI “Aster Block 1NT” e “TESEO EVOLVED”
Il pacchetto di armamenti è incentrato su un sistema missilistico di difesa aerea MBDA SAAM ESD PPA evoluto basato sulla famiglia di armi Aster, comprese le munizioni Aster Block 1NT, da lanciare da due sistemi di lancio verticale a 8 celle del gruppo navale Sylver A50, posizionati nell'area di prua. I rendering delle navi rilasciate evidenziano la fornitura di spazio per altri VLS dietro quelli installati. La Marina italiana ha confermato che questo spazio è mantenuto libero per ulteriori VLS. Quest'area può ospitare fino a due colpi A70 VLS. Sono in corso studi per valutare l'installazione di VLS per missili a colpo profondo o VLS per missili CAMM ER, nonché altre nuove soluzioni di lancio di armi multiuso.
I MISSILI ANTI NAVE E CONTRO COSTA MBDA “TESEO EVOLVED”
Le FREMM EVO imbarcheranno a metà nave 8 lanciatori MBDA Italia Teseo Mk2/E che daranno una capacità anti-nave e di attacco terrestre insieme agli elicotteri SH90 ASW/AsuW dotati di missili MBDA Italia Marte ER nella versione nazionale personalizzata.
Il lancio del nuovo Teseo è avvenuto in data 14 Ottobre 2024, si inserisce nell'ambito del programma di sviluppo pluriennale per la Marina Militare, finalizzato ad apportare un sostanziale miglioramento delle capacità antinave attraverso un sistema di nuova generazione appartenente alla famiglia Teseo, conosciuta all'estero come OTOMAT.
Il lancio ha confermato il successo dei test svolti in galleria del vento mirati a confermare la scelta della nuova aerodinamica, aprendo la strada verso la fase di qualifica della nuova catena aero-propulsiva prevista il 2025. L'attività di validazione è stata eseguita in collaborazione con la Marina Militare. Il sistema missilistico Teseo Mk2/E integra un mix di capacità e prestazioni uniche per missili di questa classe. In particolare Teseo MK2/E fornirà innovative prestazioni grazie ad un nuovo seeker con tecnologia AESA (Active Electronically Scanned Antenna) e a una nuova capacità nella pianificazione della missione. Tempi di reazione inferiori e un controllo del missile in volo affidato a un data link satellitare permetteranno di contrastare efficacemente bersagli sia marini che terrestri a lungo raggio. La nuova arma potrà infatti essere utilizzata a maggiore distanza rispetto alla precedente versione, garantendo maggiore sicurezza agli equipaggi nelle loro missioni e supportando operazioni che prevedono anche attacchi in profondità per neutralizzare minacce provenienti da postazioni fisse, mobili o rinforzate, dislocate sulla costa. Il sistema missilistico Teseo Mk2/E equipaggerà anche i nuovi PPA, Multi Purpose Combat Ship e i cacciatorpedinieri di nuova generazione (DDX) e affianca la precedente versione Mk2/A a bordo delle navi di classe FREMM e Orizzonte. Il sistema missilistico Teseo MK2/E sarà integrato anche sulle future fregate FREMM EVO ed è già pronto per essere adattato alle esigenze dei clienti export. Rappresenterà un nuovo standard nel mercato degli armamenti antinave e la sua gamma di missioni e flessibilità integreranno perfettamente l'offerta di sistemi antinave di MBDA.
Giovanni Soccodato, Executive Group Director Sales and Business Development di MBDA e Managing Director MBDA Italia, ha affermato: "Questa prima prova del Teseo MK2/E dimostra la validità del progetto, conferma la nostra roadmap di sviluppo, presenta un prodotto all'avanguardia della difesa navale in grado di contrastare le più sofisticate minacce, sottolineando ancora una volta come il lavoro in sinergia con il cliente porti risultati che rispondono perfettamente ai suoi requisiti. La decisione da parte della nostra Marina Militare di dotare il Teseo MK2/E del nuovo seeker AESA, ha consentito di sviluppare competenze italiane nel settore dell'attacco di profondità e permetterà al nostro paese di partecipare al programma FC/ASW in collaborazione con Francia e UK con attività di alto valore aggiunto e significativo contenuto tecnologico”.
I CANNONI IMBARCATI: Leonardo 76/62 Super Rapido e Lionfish 30 mm RWS
La suite di armamenti principale si basa su due supporti per cannoni Leonardo Super Rapido 76/62 mm nella configurazione Strales per utilizzare munizioni guidate DART, idonei ad affrontare sia missili che minacce asimmetriche. Il 76/62 nella variante "Super Rapido", ha una cadenza di fuoco maggiore di 120 colpi al minuto, ed è stata sviluppata all'inizio degli anni ’80; è rimasta attuale a partire dal 2020. La maggiore cadenza di fuoco del Super Rapido è stata ottenuta progettando un sistema di alimentazione più veloce.
La marina italiana ha tempo fa preferito il Super Rapido migliorato con sistema Strales e munizioni DART al Fast Forty 40 mm CIWS nel ruolo di difesa antimissilistica in quanto è in grado di contrastare diversi missili subsonici fino a 8.000 metri di distanza. È un cannone di medio calibro con una portata relativamente ampia e può essere utilizzato anche contro bersagli di superficie.
La FREEM EVO sarà la seconda piattaforma della M.M. ad essere equipaggiata con i 2 torrette remotizzate Lionfish 30 mm RWS di Leonardo con Independent Line-of-Sight (ILOS) Electro-Optical Directors e munizioni air burst (ABM) di KNDS Ammo Italy in grado di affrontare UAS e minacce asimmetriche.
La torretta navale entra a far parte della gamma di prodotti LIONFISH di piccolo calibro di Leonardo, che comprende i modelli Ultralight, Inner Reloading e Top da 12,7 mm, oltre a una versione da 20 mm. Il design compatto e leggero consente l'installazione su piccole piattaforme, consentendo la protezione da tutti i tipi di minaccia asimmetrica, inclusi droni ed elicotteri, all'interno di scenari complessi con bersagli multipli o multi-bersagli. Questa capacità è guidata da sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale (AI) che eseguono analisi contestuali e ottimizzano il coinvolgimento contro più minacce simultanee.
La nuova arma ha un’elevato rateo di fuoco, un lungo raggio operativo e la possibilità di utilizzare munizioni a raffica aerea ad alta efficienza AHEAD - Advanced Hit Efficiency And Destruction, progettate per essere più efficaci contro minacce aeree come droni di dimensioni mini e micro. Il sistema condivide una serie di caratteristiche con altri modelli della famiglia LIONFISH, tra cui l'architettura, la possibilità di essere controllato da remoto tramite una console locale ad alta risoluzione, la facilità d'uso e manutenzione. Il sistema condivide una serie di caratteristiche con altri modelli della famiglia LIONFISH, tra cui l'architettura, la possibilità di essere controllato da remoto tramite una console locale ad alta risoluzione, la facilità d'uso e manutenzione. La nuova torretta è inoltre dotata di una suite elettro-ottica che consente la sorveglianza e il tracciamento a 360°.
La nuova torretta remotizzata Leonardo da 30 mm può essere utilizzata contro elicotteri e aeroplani a volo lento e basso, nonché contro unità navali di superficie veloci. Utilizza l'architettura della famiglia Lionfish e integra le tecnologie sviluppate per i cannoni Leonardo di calibro maggiore. La forma particolare conferma una sezione trasversale radar piuttosto bassa a causa anche del materiale utilizzato. La torretta non penetrante necessita solo dell'alimentazione e del collegamento alla console di controllo o al sistema di controllo del fuoco della nave, essendo possibile anche il controllo autonomo grazie al video tracker integrato. La consolle a corredo del sistema, qualora questo fosse comandato da remoto, è dotata di comandi sia touch-screen che joystick, essenziali quando si opera su piccole imbarcazioni ad alta velocità e mare mosso. Una batteria di riserva consente il funzionamento anche in caso di interruzione dell'alimentazione della nave. Due scivoli ospitano 100 colpi collegati ciascuno, doppia alimentazione che consente flessibilità di utilizzo; è da notare che entrambi i nastri porta munizioni rimangono completamente all'interno della torretta, e quindi non sono esposti al mare. Leonardo ha sviluppato un sistema di ricarica rapida basato su scatole contenenti due strati di proiettili ciascuna.
Il Lionfish 30 pesa meno di 1.450 kg senza munizioni.
Nel 2026 sono previste le prime consegne del Lionfish 30; la torretta che verrà installata sulle future unità navali della Marina Militare Italiana; la prima sarà la PPX. Anche due clienti esteri sono in attesa del nuovo sistema navalizzato.
I SISTEMI PER LA GUERRA ASW
La suite per la guerra ASW delle Fremm-Evo è la stessa che equipaggia le piattaforme in servizio in configurazione ASW e includerà il Thales 4110 (BlueMaster) montato a prua insieme ai sonar di collisione e prevenzione delle mine Leonardo Thesan insieme al sonar Thales 4249 CAPTAS-4C a profondità variabile (VDS) e all'array multifunzione trainato, oltre all'ecobeam multibeam posizionato a metà nave.
Le nuove unità aggiornate manterranno i due lanciasiluri leggeri tripli MU90.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo:
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni,
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, Navalnews, AnalisiDifesa, Leonardo, Wikipedia, You Tube)