lunedì 1 luglio 2019

La classe Braunschweig, detta anche Korvette 130


La classe Braunschweig, detta anche Korvette 130 è la più recente classe di corvette oceaniche della Deutsche Marine, costruita secondo lo standard MEKO.




Caratteristiche

Le navi sono costruite con caratteristiche stealth, cioè di bassa osservabilità radar e anche di bassa segnatura infrarossa. Sono dotate di ponte di volo in grado di ospitare un elicottero convenzionale, ma questo non trova posto nell'hangar. Da esse opereranno gli UAV Schiebel Camcopter S-100 di quali la marina tedesca ha comperato un lotto di 6 unità.




Le navi non sono state costruite interamente in un singolo cantiere, ma a sezioni separate costruite in posti differenti contemporaneamente ed assemblate in un secondo tempo. Nella tabella sottostante quindi i cantieri elencati sono quelli nei quali è stata effettuata la cerimonia della posa della chiglia, in realtà solo simbolica visto che non esiste una unica chiglia ma un pezzo per ogni sezione. Tutte le 5 unità della classe sono attualmente in servizio.




Nell'ottobre 2016 è stato annunciato che un secondo lotto di altre cinque corvette sarà acquistato dal 2022-25.  La decisione era in risposta ai requisiti della NATO che si aspettavano che la Germania fornisse un totale di quattro corvette al più alto livello di prontezza per le operazioni del litorale entro il 2018 e con solo cinque corvette solo due.




DETTAGLI TECNICI

Dispongono di una rilevabilità radar e IR ridotte e saranno equipaggiate con due elicotteri UAV utilizzabili per il telerilevamento. Recentemente, la Marina tedesca ha ordinato un primo lotto di 2 UAV Skeldar V-200UAV per l'uso sulle corvette di classe Braunschweig. L'hangar è troppo piccolo per gli elicotteri standard Sea Kings, Lynx o NH-90, gli elicotteri in dotazione alla Bunsesmarine.
Originariamente la classe K130 doveva essere armata con la versione navale del missile Polyphem, un missile a guida ottica con una gittata di 60 chilometri (37 miglia), che all'epoca era in fase di sviluppo. Il programma Polyphem fu cancellato nel 2003 ed è stato scelto di equipaggiare la classe con l’ RBS-15 che ha una gittata molto più ampia di -250 chilometri (160 mi); la versione attuale montata sulle navi, la Mk3, manca del feedback video resistente all'ECM del Polyphem. La Marina tedesca ha ordinato in anticipo l'RBS-15 Mk4, che sarà uno sviluppo futuro del Mk3 con un raggio d'azione maggiore di -400 chilometri (250 mi) e un doppio cercatore per una maggiore resistenza alle contromisure elettroniche.  L'RBS-15 Mk3 ha anche la capacità di ingaggiare obiettivi terrestri. 




CLASSIFICAZIONE

Per dimensioni, armamento, protezione e ruolo queste corvette assomigliano alle fregate moderne anti-superficie (ASuW): la principale differenza è la totale assenza di sensori o armi anti-sottomarino (ASW).




CONTRATTO

Il contratto per le prime cinque navi è stato assegnato nel dicembre 2001 ai cantieri Blohm + Voss, a quel tempo di proprietà di ThyssenKrupp Marine Systems, Nordseewerke e Friedrich Lurssen Werft. La prima nave, la Braunshweig FGS, costruita da Blohm + Voss, è stata varata nell'aprile del 2006 ed è stata completata nell'aprile 2008. Anche la seconda nave è stata completata nel 2008. La terza unità è stata ordinata nel 2013.  
Severe problematiche con le attrezzature fornite dalla MAAG GmbH di Winterthur, Svizzera hanno ritardato la messa in servizio delle corvette. Ulteriori problemi si sono verificati con il sistema di condizionamento dell'aria e l'esposizione alle tossine dai sistemi di scarico e missilistici. 
Nel maggio 2015, il governo israeliano ha ordinato quattro corvette Sa'ar di classe 6, il cui progetto di ThyssenKrupp Marine Systems sarà liberamente basato su quello della corvetta classe Braunschweig, con modifiche ingegneristiche per rendere più robusta militarmente la piattaforma. 
Nell'aprile 2017 il governo tedesco ha annunciato un contratto per altre cinque navi nello stesso gruppo di prima, ma il processo in base al quale è stato assegnato è stato contestato dal Bundeskartell tedesco presso il Ministero federale tedesco e il contratto è stato annullato a maggio. 
Nel settembre 2017, la Marina tedesca ha commissionato la costruzione di altre cinque corvette in un consorzio di cantieri navali della Germania settentrionale. Lürssen sarà l'appaltatore principale nella produzione delle navi. Il contratto vale circa 2 miliardi di euro. Nell'aprile 2018 il governo tedesco annunciò le modalità specifiche in base alle quali sarebbero stati costruiti i cinque nuovi K130. 

Le navi non saranno costruite in un singolo cantiere navale; le sezioni vengono costruite in luoghi diversi contemporaneamente e successivamente sono assemblate. A causa della disattivazione della classe Gepard, sono previsti altri cinque unità da costruire tra il 2019 e il 2023. 




ARTIGLIERIE NAVALI IMBARCATE

Nel 2018 Leonardo ha firmato un contratto con l'ufficio federale tedesco responsabile delle acquisizioni della difesa, per sette sistemi Leonardo OTO 76/62 Super Rapid che equipaggeranno le nuove corvette della marina tedesca della classe K130 Braunschweig.
Con questa nuova acquisizione, il cannone navale di Leonardo diventa il sistema di difesa di riferimento per la Marina tedesca, che ha già confermato le capacità con la versione compatta del sistema, integrata sul primo lotto di corvette a seguito di un precedente contratto. Il contratto comprende anche la formazione e la fornitura di ricambi.
La firma del contratto rafforza la storica collaborazione con la Germania. Leonardo ha infatti fornito i primi sistemi di artiglieria navale, in particolare il 76/62 Compact, a partire dagli anni '70; le forniture più recenti comprendono i cannoni Vulcano 127/64 e le torrette Hitrole 12.7 attualmente a bordo della Fregata F125.




Il sistema Leonardo OTO 76/62 SR, parte dell'offerta di artiglieria navale di Leonardo, rappresenta un successo commerciale. In servizio con quasi 60 Marine in tutto il mondo, è l'unico medio calibro, insieme alla versione compatta, in grado di sopportare un tasso di fuoco fino a 120 colpi al minuto, requisito fondamentale per la difesa in scenari di guerra asimmetrici.




Si caratterizza per la leggerezza, la precisione e l'uso di munizioni guidate. La flessibilità d'uso la rende particolarmente adatta alla difesa antiaerea e antimissile e alla difesa di punti. Può essere integrato su qualsiasi tipo e classe di nave, comprese le unità più piccole.
A seconda della configurazione, l'OTO-Leonardo 76/62 Super Rapid può includere la capacità di sparare munizioni a guida DART specificamente progettate per l'intercetto di bersagli altamente manovrabili e veloci; le munizioni a lungo raggio a guida GPS VULCANO sono in grado di agganciare il bersaglio con un'eccellente precisione; la torretta Leonardo utilizza il dispositivo Multi Feeding (MF) per la movimentazione automatica delle munizioni.
Recentemente, l'OTO 76/62 ha completato con successo una valutazione informatica che garantisce il prodotto contro qualsiasi attacco informatico ostile, particolarmente minaccioso in sistemi sempre più sofisticati.

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domenica 30 giugno 2019

US ARMY: Dynetics, insieme ai suoi partner Lockheed Martin, Rolls Royce e MZA Associates si sono aggiudicati il programma High Energy Laser Tactical Vehicle Demonstrator (HEL TVD)


Dynetics, insieme ai suoi partner Lockheed Martin, Rolls Royce e MZA Associates si sono aggiudicati un contratto da 130 milioni di dollari per costruire e testare un sistema d'arma laser della classe 100 kilowatt nell'ambito del programma High Energy Laser Tactical Vehicle Demonstrator (HEL TVD) gestito dal Comando strategico dell’US ARMY. 
Il Team Dynetics ha battuto cinque concorrenti, tra cui Raytheon che ha gareggiato nella fase finale.



  • Dynetics sarà responsabile dell'assemblaggio finale, dell'integrazione e del collaudo del sistema. 
  • Lockheed Martin, in qualità di integratore di sistemi di armi laser, fornirà il sottosistema di armi laser, ottimizzando le prestazioni del modulo laser, dei sistemi di alimentazione e raffreddamento e delle interfacce operatore. 
  • Rolls-Royce LibertyWorks progetterà il sistema integrato di gestione energetica e termica per soddisfare con successo i requisiti HEL TVD. 




Il progetto si basa sui programmi di successo finanziati internamente che hanno dimostrato la tecnologia e la capacità in questa classe di potenza. Il sistema fornirà un elevato livello di potenza elettrica e di gestione termica richiesto in un pacchetto compatto e denso di potenza con la reattività richiesta per le applicazioni di energia diretta.
All'inizio del 2019 il Team Dynetics ha completato con successo una Preliminary Design Review, assicurando all’US ARMY che il programma di test è valido e a basso rischio dal punto di vista tecnico. Il team passerà quanto prima alla revisione critica del progetto che completerà il progetto prima della realizzazione del sistema, documentando come la tecnologia laser è maturata in una realtà realizzabile per i warfighter. 




Gli ordini dei materiali a lungo termine inizieranno durante questo periodo. Successivamente, il team costruirà e integrerà il sistema d'arma laser su una famiglia di veicoli tattici medi dell'esercito e condurrà test sul campo presso la White Sands Missile Range nel New Mexico. I test saranno eseguiti nel 2022.

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Il "MALE" diesel Sky-Y di Leonardo


Lo Sky-Y è una piattaforma non pilotata UAV, prodotta da Alenia Aeronautica, società confluita in Leonardo-Finmeccanica (nuovo nome di Finmeccanica dal 2016), e appartiene alla classe MALE (Medium Altitude Long Endurance).
 Lo Sky-Y è in grado di svolgere sia missioni civili che militari ed è stato progettato per testare tutte le tecnologie critiche, quali possono essere la propulsione, i sensori da sorveglianza e ricognizione, datalink e tutti i sistemi di trattamento dei dati per velivoli non pilotati MALE.




Tecnica

Lo Sky-Y è un velivolo realizzato in materiali compositi, ad ala bassa, dotato di carrello fisso e propulsione in configurazione spingente, comandato in remoto da un pilota presente in una ground station, dalla quale ha il pieno controllo e monitoraggio dei vari sistemi.




La fusoliera, nella parte anteriore, alloggia i sistemi di navigazione ed i sensori di sorveglianza, mentre nella parte posteriore è presente il motore a Ciclo Diesel (JTD della FIAT, opportunamente modificato per il volo in quota), per minimizzare i consumi e contenere i costi operativi. Al motore è collegata un'elica spingente.
L'ala, realizzata in compositi, è montata bassa ed a sbalzo ed è collegata posteriormente ad un impennaggio a doppio piano verticale di coda.




Missioni

Lo Sky-Y è il primo UAV di classe MALE a completare una serie di missioni di sorveglianza utilizzando un sensore elettro-ottico, a trasmettere i dati a terra tramite un sistema satellitare e a compiere le missioni in qualunque condizione meteorologica. L'aereo ha fino adesso completato positivamente la prima serie di missioni, iniziata nel 2007 e condotta nello spazio aereo delle forze armate svedesi di Vidsel, proseguita con successo nel 2009in Italia.




Nel corso delle prove lo Sky-Y si è spinto fino a 125 km di distanza dalla stazione di controllo a terra; inoltre sono state eseguite le seguenti verifiche:
  • decollo e atterraggio automatico;
  • funzionalità di ricerca, identificazione e sorveglianza di bersagli a terra, palesi e nascosti;
  • volo e atterraggio notturno;
  • capacità real time di ricezione, trattamento e gestione immagini;
  • prestazioni del sistema datalink.


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Il dimostratore tecnologico MiG 1.44/1.42 (Микояна и Гуревича МиГ 1.44, nome in codice "Flatpack"


Il MiG 1.44/1.42 (Микояна и Гуревича МиГ 1.44 in caratteri cirillici, nome in codice NATO "Flatpack") era un dimostratore tecnologico per un caccia da superiorità aerea di 5ª generazione sviluppato nei tardi anni novantadall'azienda russa Mikoyan Gurevich e rimasto allo stadio di prototipo.
Proposto alla Voenno-vozdušnye sily Rossijskoj Federacii, l'aeronautica militare della Federazione russa, venne indicato dall'azienda costruttrice come "Object/Project 1.44/1.42" ma il velivolo è conosciuto anche come MiG-MFI (in cirillico МФИ sigla derivante dal russo Многофункциональный Фронтовой Истребитель, tradotto in lingua inglese Multifunctional Frontline Fighter).
Ci sono state tuttavia delle incomprensioni che lo hanno fatto conoscere con il nominativo di MiG-35, sigla attualmente utilizzata per designare la versione da esportazione del MiG-29OVT.




Storia

Sviluppo

Concepito per competere con l'F-22 Raptor statunitense, il Mikoyan 1.44 aveva caratteristiche strutturali ed operative molto simili a quelle degli altri caccia occidentali di ultima generazione, come una moderna avionica, ugelli direzionabili e una velocità di crociera supersonica. L'1.44, però, venne utilizzato solo come dimostratore tecnologico utilizzato in seguito come base di partenza per la costruzione di nuovi velivoli e non come un caccia in servizio attivo.
Il governo russo cancellò il programma MFI nel 1997 a causa degli elevati costi di produzione per ciascuna unità ($ 70 milioni). Lo sviluppo continuò e il velivolo compì il suo primo volo il 29 febbraio 2000 con altre due prove di volo confermate per il 2001. Dopo la sua definitiva cancellazione il programma dell'MFI venne sostituito dallo sviluppo del PAK FA (Perspektivnyi Aviatsionnyi Kompleks Frontovoi Aviatsyi - Prospective Air Complex for Tactical Air Forces), il cui risultato dovrebbe portare alla costruzione di un velivolo in grado di svolgere un ruolo simile a quello dell'F-22 ma con costi di produzione ed esercizio simili a quelli di un F-35 Lightning II.




Coinvolgimenti nel Programma PAK FA

Nel 2001, l'India accettò di partecipare ad una joint-venture assieme alla Russia per completare lo sviluppo del PAK FA. Sia la Mikoyan-Gurevich che la Sukhoi proposero dei prototipi ai Ministeri della Difesa di entrambe le nazioni: MiG presentò una versione aggiornata del Progetto 1.44, ma il Ministro della Difesa della Federazione Russa scelse il gruppo di progettazione Sukhoi per lo sviluppo e la produzione del nuovo caccia. I gruppi di MiG-MAPO e di Yakovlev sono nominati nel programma quali sviluppatori secondari: il futuro PAK FA utilizzerà un'evoluzione dei motori Lyulka AL-41F.




Descrizione tecnica

Il MiG 1.44 è un velivolo monoposto da superiorità aerea, con ali a delta impuro, con doppio timone di coda, canard anteriori controllate col fly-by-wire ed una presa d'aria rettangolare posta sotto la fusoliera, elementi che lo fanno molto assomigliare al caccia europeo del consorzio Eurofighter, EF-2000 Typhoon.
È propulso da due Lyulka AL-41F con postbruciatori, ognuno in grado di erogare una potenza di circa 39,340 lbs. No. Gli ugelli sono mobili, sia sull'asse verticale che su quello orizzontale per aumentarne la manovrabilità in combattimento. Questo velivolo, il cui peso è stimabile attorno ai 35.000 kg, è accreditato di una teorica velocità massima di Mach 2.5, e di una velocità di crociera supersonica. Il carrello è posto sotto le ali e sotto il muso.
L'avionica del 1.44 è stata progettata secondo gli standard occidentali:
HUD (Head-up Display)
Radar Doppler con antenna a scansione passiva.
Il radar è collegato ad un sistema di puntamento che permette al caccia di agganciare e seguire venti bersagli diversi allo stesso tempo. Comunque non c'è alcuna fonte affidabile che possa confermare la competitività di questo radar con l'AN/APG-77, che equipaggia l'F-22 Raptor, nel combattimento aereo BVR (Beyond visual Range) cioè oltre il campo visivo.

Il Mig 1.44 nei media

Il Mig 1.44 è tra i velivoli disponibili nel videogioco Tom Clancy's H.A.W.X. (Scaricabile tramite DLC). Inoltre, fa la sua comparsa anche nella serie di Ace Combat (a partire da Ace Combat: Squadron Leader) e in Deadly Skies III.




Utilizzatori: Russia - Vozdušno-kosmičeskie sily

Inizi 

Il progetto Mikoyan 1.44 ha le sue origini nei primi anni 1980, quando la US Air Force nel 1981, diede inizio  al progetto Advanced Tactical Fighter (ATF). 
L'URSS trasferì immediatamente fondi di ricerca e sviluppo nel piano quinquennale per un nuovo progetto di aereo da caccia. Gli sforzi furono divisi in tre piattaforme: 
  • Istrebitel-90 (I-90, Hunter 90);
  • Shturmovik-90 (Sch-90 attacco aereo-90), un aereo da attacco al suolo, e Bombardirowschtschik-90 (B-90 bombardiere -90). 

Secondo la denominazione, la nuova generazione di caccia doveva essere nel 1990 al servizio delle forze aeree dell'Unione Sovietica. L'Istituto centrale di ricerca del ministero della Difesa (ZNII-30 e ZNII-2) stabilì i requisiti generali per l'I-90. Lo Zagi confrontò il design di diversi progetti di aeromobili e i loro rispettivi vantaggi e svantaggi. L' Istituto Centrale di motori per aerei (ZIAM) diede inizio allo sviluppo di motori avanzati, prese d'aria e ugelli; l'Istituto Statale di Ricerca di Aviation Systems (GosNII) diede inizio allo sviluppo di sistemi avionici come radar, sistemi ecc...




Per l’I-90 erano previsti:
  • Manovrabilità estrema, da mantenere in modo permanente con un angolo di almeno 60 °;
  • Supercruise, i postbruciatori avrebbero dovuto essere utilizzati solo per un breve periodo per ottenere un vantaggio tattico in combattimento, o durante la caccia e  l’intercettazione;
  • Minuscola firma radar e infrarossi con tecnologia stealth.




L'aereo doveva utilizzare una nuova architettura avionica con intelligenza artificiale e nuove armi. Anche la manutenibilità e la gestione in condizioni di guerra avrebbero dovuto essere migliorate. La macchina doveva essere in grado di combattere più bersagli fuori dalla vista. In una curva gli obiettivi dovevano essere ingaggiati in ogni direzione, anche se non erano visibili dal pilota. La principale sfida nello sviluppo dell’I-90 era l'avionica. Gli obiettivi dovevano essere visualizzati in tre dimensioni; era stato pianificato un sistema audio 3D con l’indicazione dell'attività delle forze alleate, allo scopo di evitare dispersioni di fuoco multiplo.
Al fine di ridurre i costi, fu sviluppato un caccia a getto singolo, che avrebbe dovuto avere la massima corrispondenza possibile con un bimotore. Il nuovo caccia era la competizione tra gli uffici di progettazione di Mikoyan, Sukhoi e Yakovlev. L'ufficio di progettazione Sukhoi non volle partecipare originariamente, in quanto già impegnato con lo sviluppo e la sperimentazione del T-10, lo fece solo sotto la pressione del Ministro Ivan Silajew sviluppando il Su-47 con ali a freccia invertita, che erano ancora controllabili con l’angolo d’attacco a 90°. 
La Yakovlev partecipò con un delta canard a motore singolo ispirato al McDonnell Douglas X-36, con due stabilizzatori verticali inclinati verso l'esterno. 

Mikoyan-Gurevich infine vinse la gara nazionale.

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