mercoledì 4 marzo 2020

Consegnate alla M.M. le Unità Navali Polifunzionali ad Alta Velocità (UNPAV) Angelo Cabrini P420 e Tullio Tedeschi P421


Le Unità Navali Polifunzionali ad Alta Velocità (UNPAV) Angelo Cabrini P420 e Tullio Tedeschi P421 sono due unità della Marina Militare italiana, caratterizzate da dimensioni ridotte ed elevata velocità, utilizzabili in diversi scenari.



Fanno parte del progetto di rinnovamento della MMI che prevede la costruzione di due pattugliatori leggeri per servizi speciali della Marina: in particolare il loro compito sarà quello di fornire supporto alle operazioni delle Forze Speciali della MM (G.O.I.), sia durante la fase di addestramento che nella effettiva conduzione di operazioni “covert”. 
Accanto a questo compito principale, queste unità concorreranno al controllo dei traffici marittimi, al contrasto dei traffici illeciti, alla sicurezza in ambienti con presenza di minaccia asimmetrica e alla rapida evacuazione di personale da aree di crisi.
Unità velocissime che hanno un equipaggio di 9 persone, più i posti per 20 incursori. Con 9 membri hanno un'autonomia fino a 10 giorni, ridotti a 3 con 27. 
Lo scafo è progettato per ridurre la visibilità radar, infrarossi e acustica. L'armamento prevede una mitragliatrice Oto Melara da 12,7 mm, due da 7,62 mm più la predisposizione NATO per altre 12 armi. La suite di navigazione, comando, controllo e comunicazione è simile a quella delle fregate più grandi, riadattata per questa nave.




Le nuove unità veloci d’assalto per il Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare saranno equipaggiate anche con: 
  • un affusto per un missili controcarro SPIKE LR. 
  • Tale arma si va ad aggiungere alla torretta a controllo remoto Leonardo HITROLE-N con mitragliatrice da 12,7 mm, collocata a proravia della plancia, 
  • e alle 2 mitragliatrici Dillon Aero M 134D a canne rotanti da 7,62 mm. 

La prima unità, ANGELO CABRINI, ha effettuato la sua prima uscita in mare a Messina: è iniziato così il processo di accettazione dell’unità da parte della Marina in vista della imminente entrata in servizio. La Angelo Cabrini, con numerale P420, è stata varata il 26 maggio 2018 a Messina ed inizierà il suo allestimento per la consegna nel mese di aprile 2019.
In una splendida giornata di sole, la Cabrini ha conosciuto il contatto con il mare. A questa unione, che durerà per sempre, ci sono stati testimoni emozionati e coinvolti, ai quali non è sfuggito il profondo significato della cerimonia del varo. Tutti i presenti, nelle belle divise della nostra Marina, in quelle vissute dei veterani dei Marinai d’Italia e in quelle delle maestranze dei cantieri, hanno sentito l’orgoglio delle imprese militari, dei compiti quotidiani e silenziosi della nostra Marina, della perfezione della nuova unità.
Alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare e delle Autorità  civili e religiose, si è tenuta la cerimonia del varo della prima unità della classe. Impostata  presso i Cantieri di La Spezia a settembre del 2016, gli allestimenti sono stati ultimati a Messina.
L’UNPAV è una nuova classe di naviglio estremamente versatile che fornirà un grande valore aggiunto alle capacità della Marina Militare. La nave è di progettazione completamente italiana ed è stata realizzata con soluzioni tecnologicamente innovative e con l’impiego di materiali speciali che forniscono una elevata schermatura radar, con modesta traccia infrarosso e firma elettronica (il rumore dell’unità in navigazione) veramente molto bassa. E’ altresì dotata di un sistema di Comando e Comunicazione  analogo al sistema C3, pari a quelle di unità più grandi,  a fronte di dimensioni ridotte. La commessa, del valore di 40 milioni di Euro, nell’ambito della “Legge Navale” volta all’ammodernamento delle unità delle Marina Militare, prevede la costruzione di due unità. 

Una delle caratteristiche fondamentali delle UNPAV è la grande versatilità in grado di far fronte in tempi ristrettissimi, alle molteplici esigenze del Com.Sub.In-GOI: 
  • molto veloce, 32 nodi, 
  • una grande protezione balistica, 
  • ridotto peso (190 t.), 
  • di dimensioni contenute, 
  • lunga 44,2 metri fuori tutto 
  • e larga 8,4 metri 

permette l’imbarco di un RHIB Rigid Hull Inflatable Boat Zodiac Hurricane 733 in uso al G.O.I., utilizzando uno scivolo a poppa ed integrato ad un sistema di rilascio e recupero. L’impianto propulsivo è affidato a 3 coppie di idrogetti Kamewa e Motori Diesel MTU 16V 2000 M94. 
Gli idrogetti assicurano una grande manovrabilità ed una eccellente stabilità, permettendole di operare con altre unità. L’equipaggio è  ridotto e composto da 9 persone in quanto l’unità è altamente automatizzata, con la possibilità di imbarcare fino a 20 Incursori. L’autonomia di missione, con il solo equipaggio, raggiunge i 10 giorni.  Dalla  plancia si gode di una visione a 360°, permettendo un perfetto controllo ambientale. In particolari configurazioni può essere installata una camera di decompressione per il supporto alle attività subacquee. 
Le missioni che verranno svolte dalle UNPAV sono quelle di assalto navale, rilascio e recupero di Incursori impegnati in Operazioni Speciali. Ovviamente concorreranno al controllo dei traffici marittime, anti pirateria, traffici illeciti, all’evacuazione  di personale in aree di crisi e dei flussi migratori.

La prima P-420 porta il nome di Angelo Cabrini (Pavia 1917-Roma 1987): 

la sua vita fu dedicata al mare e non è facile riassumere la sua biografia.  Presa la licenza liceale, nel 1936 entrò subito nella Regia Accademia Navale di Livorno, conseguendo la nomina di Guardiamarina e viene imbarcato sull’incrociatore leggero DUCA DEGLI ABRUZZI. Alla vigilia dell’entrata in guerra, l’8 giugno del 1940, col grado di Sottotenente di Vascello, prestò servizio come Operatore di Mezzo d’Assalto, alla 1a Flottiglia MAS, sui barchini esplosivi (MTM) e partecipando, il 26 marzo del 1941,  al forzamento del porto di Souda, a Creta, che si concluse con il pesante danneggiamento dell’incrociatore pesante YORK (che venne portato all’incaglio per evitarne l’affondamento ma successivamente giudicato irrecuperabile) ad opera del barchino comandato da Cabrini (insieme al barchino di Teseo Tesei) e del grave danneggiamento della petroliera PERICLES che il 14 aprile del 1941 affondò mentre era al traino di un cacciatorpediniere per essere portato ad Alessandria d’Egitto per tentarne il recupero.  Per queste operazioni gli venne assegnata la medaglia d’oro al valor militare sul campo. Catturato dagli Inglesi, rientrò in Italia nel 1945 con il grado di Tenente di Vascello. Dopo la guerra fu al comando dei Dragamine ed impegnato allo sminamento e alla bonifica dei porti di Monfalcone e Grado. Successivamente si imbarcò sull’Incrociatore leggero MONTECUCCOLI e poi sull’AMERIGO VESPUCCI. Col grado di  Capitano di Fregata diresse i Corsi della Accademia Navale.  Nel 1956 è stato in servizio presso lo Stato Maggiore e nel 1960 e, al Comando della 10° Squadriglia Corvette e, poi, come Comandate del cacciatorpediniere ARTIGLIERE.  Venne successivamente  assegnato come Addetto Navale presso l’Ambasciata Italiana di Madrid, conseguendo il grado di Capitano di Vascello. Rientrato in Italia, comandò l’8° Gruppo Navale e successivamente, Il comando dei Subacquei ed Incursori, diventando Ammiraglio di Divisione. Terminò la sua carriera col grado di Ammiraglio di Squadra nel 1977 e posto in “ausiliaria”. Si spense a Roma l’1 dicembre del 1987.

In data 8 luglio 2019 Nave Angelo Cabrini consegnata alla Marina Militare Italiana

Presso la marina di Porto Lotti alla Spezia, si è svolta la cerimonia di consegna alla Marina Militare di nave Angelo Cabrini, prima di due Unità Polivalenti ad Alta Velocità (UNPAV), commissionate alla società Intermarine s.p.a.. Angelo Cabrini, un ufficiale coraggioso e tenace, come riporta la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare a lui conferita.
A distanza di 78 anni, viene ricordato il suo valore e le sue imprese accogliendo la nave a lui intitolata fra quelle del Gruppo Navale Speciale, che verrà rafforzato grazie alle particolari caratteristiche che la contraddistinguono che, per la prima volta, sono presenti in una nave di Comsubin.
La Nave, varata il 26 maggio 2018 presso lo stabilimento degli ex Cantieri Navali Rodriquez di Messina, è intitolata all’ammiraglio e uomo dei Mezzi d’Assalto di superficie della Regia Marina, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’affondamento dell’incrociatore pesante Inglese York.
Nata per le operazioni di assalto navale e, soprattutto, per allungare il braccio operativo del Gruppo Operativo Incursori di Comsubin, il Cabrini permetterà, inoltre, di garantire la gestione del comando ed il controllo delle operazioni speciali a carattere marittimo.
Numerose le autorità civili e militari presenti, in rappresentanza del settore tecnico e operativo della marina e del management di Intermarine.

La nave, veloce, versatile e ben armata, è progettata per supportare le operazioni del Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN), è costruita in materiale composito, ha una lunghezza di 44 m fuori tutto, una larghezza di 9,2 m e un dislocamento di 185 t; la nave è anche dotata di un “gommone” Rigid Hull Inflatable Boat (RHIB) impiegabile tramite un apposito scivolo collocato a poppa.
Come avviene per tutte le nuove Unità della Marina Militare, il progetto UNPAV, seguito dal Centro Allestimento Nuove Costruzioni Navali (MARINALLES), è il risultato di un lavoro sinergico e rigoroso che coinvolge pregiate risorse industriali e governative, quale tangibile testimonianza di un’impresa del Sistema Paese. Nave CABRINI, prima Unità della Legge Navale consegnata alla Marina Militare, è il risultato di un lavoro continuo e coordinato che ha coinvolto la competente Divisione di NAVARM, il Raggruppamento Subacquei ed Incursori e il Centro Allestimento Nuove Costruzioni Navali. Con opera di supervisione quotidiana durante le fasi di allestimento e la costante formazione del personale, il MARINALLES riesce a fornire, come è accaduto anche per Nave CABRINI, un equipaggio pronto ad impiegare l’Unità fin da subito nell’assolvimento dei propri compiti.

Angelo CABRINI, Sottotenente di Vascello - Medaglia d'oro al Valor Militare

Coraggioso e tenace operatore di mezzi d'assalto di superficie, con altri valorosi - già compagni nei rischi e nelle fatiche di un durissimo addestramento - dopo difficile navigazione forzava una ben munita base navale avversaria, superando un triplice ordine di ostruzioni.
Nella rada violata, quando già era imminente l'alba, con freddezza pari al coraggio, attendeva riunito ai compagni che il Comandante della spedizione procedesse al riconoscimento ravvicinato degli obiettivi e li assegnasse all'audacia dei suoi uomini. Una volta ottenuto il via, si lanciava con saldo animo all'assalto contro un incrociatore pesante nemico (York) affondandolo e coronando così del successo, con l'alto spirito aggressivo, la concezione teoricamente perfetta dell'impresa.
Degno in tutto delle più alte tradizioni di eroismo della Marina italiana.
Acque di Suda, 26 marzo 1941
Nacque a Pavia il 14 febbraio 1917. Ultimati gli studi superiori ed ottenuta la maturità classica presso il Liceo Ugo Foscolo di Pavia nel 1936, nello stesso anno entro all'Accademia Navale di Livorno; al termine dei regolari corsi conseguì la nomina a Guardiamarina ed imbarcò, nel febbraio 1940, sull'incrociatore Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi.
L'8 giugno 1940 alla vigilia del 2° conflitto mondiale, con il grado di Sottotenente di Vascello, chiese ed ottenne di essere assegnato, quale Operatore del Mezzi d'Assalto, alla 1a Flottiglia MAS di La Spezia, sottoponendosi ad un duro addestramento sui motoscafi speciali (barchini) con i quali parteciperà poi alla esecuzione del piano di forzamento del porto inglese di Suda (Creta), che era stato concepito e pianificato dal comandante Vittorio Moccagatta e diretto dal Tenente di Vascello Luigi Faggioni. L'azione, condotta alle prime luci del giorno 26 marzo 1941, culminò con l'affondamento dell'incrociatore pesante inglese York e con il grave danneggiamento della petroliera Pericles da 8.324 tsl.
Fatto prigioniero, rimpatrio nel marzo 1945 nel grado di Tenente di Vascello, conseguito nel luglio 1942, mentre si trovava in prigionia. Partecipò brevemente alla guerra di liberazione con il Gruppo Mezzi d'Assalto e successivamente ebbe il comando di dragamine con i quali partecipò al dragaggio e bonifica delle acque di Monfalcone e Grado. Fu imbarcato sull'incrociatore Montecuccoli e poi sulla nave scuola Amerigo Vespucci nell'incarico di Aiutante di Bandiera e, dopo la promozione a Capitano di Fregata nel 1952, passò all'Accademia Navale di Livorno nell'incarico di Direttore dei Corsi.
Nel 1956 venne destinato presso lo Stato Maggiore della Marina e nel 1960 ebbe il comando della 10a Squadriglia Corvette della Scuola Comando e poi del cacciatorpediniere Artigliere. Nel 1961 fu Addetto Navale a Madrid e nello stesso anno conseguì la promozione a Capitano di Vascello. Rimpatriato, ebbe prima il comando dell'8° Gruppo Navale, poi del Comando Subacquei ed Incursori del Varignano e delle Scuole C.E.M.M. di Taranto.
Nel grado di Ammiraglio ebbe, tra gli altri, i seguenti incarichi: Comandante dell'Accademia Navale di Livorno (1969-1972); Vice Comandante in Capo del Dipartimento Militare Marittimo di La Spezia (1972); Comandante del Comando Militare Marittimo Autonomo della Sardegna (1973) e Comandante della 3a Divisione Navale. Promosso Ammiraglio di Squadra il 15 febbraio 1977 fu posto in ausiliaria per limiti di età.




In data 3 marzo 2020 i cantieri Intermarine, controllati del Gruppo industriale Immsi, hanno effettuato la consegna amministrativa alla Marina Militare Italiana dell'Unità Navale UNPAV (Unità Navale Polifunzionale ad Alta Velocità – Classe Cabrini), denominata Tullio Tedeschi. 



La nave, consegnata in linea con le tempistiche del cronoprogramma, è la seconda delle due UNPAV commissionate dalla Marina Militare a Intermarine nell'ottobre 2016 per un totale di 40 milioni di euro, ed è rispondente ai più elevati standard qualitativi. La prima nave, denominata Angelo Cabrini, è stata consegnata lo scorso luglio. L'Unità è intitolata al Capo di terza classe meccanico della Regia Marina, Tullio Tedeschi, decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'affondamento dell'incrociatore pesante inglese York, avvenuto il 26 marzo 1941 nella Baia di Suda a Creta. Tedeschi è mancato nella sua città natale, Isernia, il 2 novembre del 1987.




La nuova unità è stata intitolata in onore di Tullio Tedeschi (Isernia, 15 luglio 1910 – Isernia, 2 novembre 1987). 

E' stato un militare italiano, sottufficiale della Regia Marina attivo nella Xª Flottiglia MAS prima, e in Mariassalto dopo, durante la seconda guerra mondiale. È stato decorato con la Medaglia d'oro al valor militare a vivente per l'azione del 26 marzo 1941.
Nacque a Isernia il 15 Luglio 1910 figlio di Felice e di Angiolina Milone, ed entrò volontario nella Regia Marina nel luglio 1927. Frequentò la Scuola Meccanici di Venezia e le sue abilità lo fecero avanzare al grado di sottocapo nell'ottobre 1929, imbarcandosi successivamente sul cacciatorpediniere Ugolino Vivaldi a Genova e poi, nel 1930, sulla cannoniera Ermanno Carlotto e nel 1933 nel cacciatorpediniere Euro.
Dopo aver frequentato il Corso I.G.P. (Istruzione Generale e Professionale) ed ottenuta la promozione a secondo capo, nel febbraio 1934 entrò a far parte dell'equipaggio dei sommergibile Santorre Santarosa, passando poi sull'X 3 rimanendovi fino all'agosto 1935. Allo scoppio della guerra d'Etiopia fu inviato in missione per conto del Ministero degli Affari Esteri, stabilendosi prima presso la Legazione italiana di Addis Abeba e nella stazione R.T. del Comando Superiore in Africa Orientale ad Asmara.
Rientrato in Italia nel gennaio 1936 fu destinato dapprima all'Ufficio Tecnico delle Armi Navali di Milano, riuscendo quindi ad entrare nella Xª Flottiglia MAS, stabilendosi prima a Venezia e poi a Lero, nel mar Egeo. Nel 1940, quando ritornò in Italia, fu promosso secondo capo scelto e diventò operatore dei mezzi speciali d'assalto. Per forzare la Baia di Suda fu necessario, per il sommozzatore italiano, ritornare a Lero, da dove partì insieme ad altri 5 operatori verso il porto nemico il 26 marzo 1941. La missione, curata nei minimi dettagli dal comandante dei mezzi d'assalto di superficie, capitano di fregata Vittorio Moccagatta, fu il primo successo per i mezzi d'assalto della Regia Marina. In base agli ordini di attacco assegnati sul luogo dal capo spedizione tenente di vascello Luigi Faggioni, il suo barchino MTM, insieme a quello del sottotenente di vascello Angelo Cabrini, aveva come obiettivo l'incrociatore pesante York della Royal Navy, ancorato nella baia. La manovra di attacco per non perdere l'effetto sorpresa, prevedeva l'avvicinamento nel massimo silenzio possibile fino a circa centocinquanta metri dall'obiettivo, dopodiché ci si lanciava alla massima velocità. Una volta puntato il barchino contro il bersaglio venivano bloccati i timoni di direzione dello stesso; giunti a circa ottanta metri il seggiolino veniva sbalzato in mare e il pilota lo usava come zatterino per salvarsi dallo scoppio che lo avrebbe ucciso se fosse rimasto immerso in acqua.
L'attacco culminò con l'affondamento dell'incrociatore York, ad opera del suo barchino e dell'MTM 2 guidato da Cabrini, e con il grave danneggiamento della petroliera Pericles da 8.324 tsl, e gli valse la concessione della Medaglia d'oro al valor militare a vivente. In seguito all'azione fu preso prigioniero dagli inglesi e rimpatriato solo nel marzo 1944 per unirsi a Mariassalto durante la guerra di liberazione.
Dopo il conflitto prestò servizio all'Ufficio Tecnico dell'Autoreparto del Ministero della Marina e nel novembre 1947, a domanda, fu collocato in congedo ed iscritto nel Ruolo d'Onore, dove conseguì la promozione a capo di prima classe. L'ex membro della Xª MAS morì ad Isernia, la sua città natale, il 2 novembre 1987.
Onorificenze : Coraggioso e tenace operatore di mezzi d'assalto di superficie, con altri valorosi già compagni dei rischi e delle fatiche di un durissimo addestramento, dopo una difficile navigazione, forzava una ben munita base navale avversaria, superando un triplice ordine di ostruzioni. Nella rada violata, quando già imminente era l'alba, con freddezza pari al coraggio attendeva, riunito ai compagni, che il Comandante della spedizione procedesse al riconoscimento ravvicinato degli obiettivi e li assegnasse all'audacia dei suoi uomini. Una volta ottenuto il via si lanciava con saldo animo all'assalto contro un incrociatore pesante nemico affondandolo, con l'azione concomitante di un altro assalitore e coronando con successo, con l'alto spirito aggressivo, la concezione teoricamente perfetta dell'impresa. Degno in tutto delle più pure tradizioni di eroismo della Marina italiana.»
— Suda, 26 marzo 1941.



ENGLISH

Angelo Cabrini and Tullio Tedeschi - class patrol boat

The Angelo Cabrini class is a new high-speed multipurpose patrol boat class of the Marina Militare, also known as Unità Navale Polifunzionale ad Alta Velocità (UNPAV) or K-180.
Italian shipbuilding company Intermarine has begun building two high-speed multipurpose vessels for the Marina Militare, as part of a wider fleet rebuilding programme being delivered under the 'Legge Navale' (or 'naval law'). The two naval units are destined for the special forces of the COMSUBIN.
Design
The vessels will embark special forces units from the navy and other Italian services, as well as deploying naval diving units.
The vessels carry a crew of nine and can embark up to 20 additional personnel. The vessels are expected to have an endurance of 10 days with nine on board.
The hull and superstructure are designed to reduce radar, infrared (IR), and acoustic signatures.
It is possible to install a containerized decompression chamber to support underwater activities.
Ballistic protection is also provided for operating areas on the platform.
The platforms are expected to receive a scaled-down fit of the same integrated navigation and command, control, and communications (C3) suite selected for larger vessels being delivered under the 'Legge Navale', Leonardo-Finmeccanica SADOC Mk4.

The launching ceremony of the “Angelo Cabrini” naval vessel, the first of twohigh-speed multipurpose patrol boats (UNPAV) commissioned by the Italian Navy from Intermarine S.p.A. (a subsidiary of the Immsi S.p.A. listed industrial group - IMS.MI), was held this morning in Messina, Sicily. The ceremony was attended by the Chief of the General Staff of the Navy, Squadron Vice-Admiral Valter Girardelli, the management of Intermarine and civil and religious dignitaries. The boat has been named “Angelo Cabrini”, in honour of the Italian Navy admiral and commando, who was decorated with the Gold Medal for Military Valour for the sinking of the York, a British heavy cruiser, on 26 March 1941 in Souda Bay, Crete. The vessel was launched by Ms Anna Accardo, mother of Second Officer Nicola Fele, an Italian Navy commando decorated with the Gold Medal for Naval Valour, who died in active service in the Adriatic Seaon 15 February 1992. The UNPAV is a versatile and modern vessel that will add notable value to the capabilities of the Italian Navy. In this case, the vessels of the Cabrini class will support the operations of the Navy’s Special Forces (Operational Raider Group) during training and during actual operations. They will also be used to control maritime traffic, to combat illicit trafficking, to ensure security in environments where there is a threat of asymmetric warfare, and to assist personnel evacuation from crisis areas. “The Cabrini is a further example of the significant capabilities and outstanding professionalism of our national industry made up of large industrial groups and small-medium companies,” said Squadron Vice-Admiral Valter Girardelli, Chief of the General Staff of the Italian Navy. “It is the result of the productivity of the country-system: a product that, like others, reflects the quality of “Made in Italy” , which is admired all over the world.” “Over the years, Intermarine has built up solid experience and expertise in the design and construction of military vessels with extremely stringent operating requirements,” declared Intermarine CEO Livio Corghi. “We have established ourselves as primary players on the international market by developing an excellent reputation as a supplier of special boats, including minesweepers, to the world’s most important navies. We are certainly extremely proud and satisfied to work with the Italian Navy.” The 40 million euro contract awarded to Intermarine by the Italian Navy at the end of 2016 provides for the construction of a second UNPAV, whose launch will take place in the near future. In the meantime, at the Messina shipyard, Intermarine will continue the outfitting of the “Angelo Cabrini”, which is due to be delivered in April 2019.
Note for editors:Versatility is one of the distinguishing characteristics of UNPAV vessels, which are designed to meet a widerange of needs, thanks to a platform providing for the transportation of special teams from Italy's elite naval commando force, COMSUBIN-GOI. The boats can travel at high speeds and are built with material soffering ballistic protection, heat resistance, shielding against electromagnetic interference, reduced weightand high structural strength.
The vessel, built in composite materials, has a length of 44.16 m LOA, a beam of 8.4 m LPP and a displacement of 190 t: it features a stern ramp to embark a Rigid Hull Inflatable Boat Zodiac Hurricane 733 for COMSUBIN operational units, and an integrated launch and recovery system.
The propulsion system consisting of 3 pairs of Kamewa waterjets and 16V 2000 M94 MTU diesel engines, installed in two different engine rooms, delivers a top speed of more than 30 knots. The waterjets offer high manoeuvrability and responsiveness to maintain stability when the boat is flanking other units.
The vessel offers a high level of automation to limit the number of crew. The bridge has ballistic protection and affords 360° vision. The bridge operating console enables control ofthe entire combat system as well as of navigation and steering equipment and of the platform control andmonitoring system. A modular area in the covered aft section of the deck is designed for various types of operation, including naval assault operations, release and recovery of commandos involved in special operations. Specific configurations are available for the installation of a containerised decompression chamber to support underwater activities. Special areas are set aside to house COMSUBIN equipment.

(Web, Google, Wikipedia, Seairlandshots, Marina-Difesa, Il Messaggero, RID, AnalisiDifesa, You Tube)




















































martedì 3 marzo 2020

I nuovi SSBN classe Dreadnought della Royal Navy britannica


La classe Dreadnought sostituirà gli SSBN classe Vanguard. Come i loro predecessori imbarcheranno la versione aggiornata dei missili Trident II D-5. I sottomarini Vanguard sono entrati in servizio nel Regno Unito negli anni '90 con una durata operativa prevista di 25 anni. La loro sostituzione è oramai necessaria se la Royal Navy vuole mantenere un deterrente in mare (CASD).




Chiamato provvisoriamente "Successor" (essendo il successore degli SSBN classe Vanguard), nel 2016 è stato ufficialmente annunciato che la prima unità sarebbe stata chiamata “Dreadnought", e che la classe sarebbe stata denominata “classe Dreadnought”. Le prossime tre unità lanciamissili si chiameranno:
  • Valiant, 
  • Warspite 
  • e King George VI.




Contesto

Dal ritiro dell'ultima bomba nucleare WE.177 della Royal Air Force nel 1998, l'arsenale nucleare britannico è stato interamente sottomarino. Il suo scopo è quello di scoraggiare un potenziale nemico perché non può garantire l'eliminazione dell'intero arsenale con un primo colpo se un sottomarino lancia missili balistici non viene individuato.
Dopo la Strategic Defence Review (SDR), il Regno Unito ha mantenuto una scorta di circa 215 testate, con circa 120 attive (utilizzabili). In base alla continua politica di deterrenza in mare, almeno un SSBN classe Avanguard è tenuto in pattuglia con un massimo di 16 missili Trident che condividono fino a 48 testate dallo stock contemporaneamente. L'SDR considerava questo il numero minimo di testate adeguato alla deterrenza. È conosciuto collettivamente come il sistema Trident. La maggior parte di questo sistema ha sede in Scozia presso l'HMNB Clyde (HMS Neptune), che comprende la casa Faslane dei sottomarini Avanguard, e presso la RNAD Coulport. Si prevede che il più vecchio sottomarino della classe Vanguard rimarrà in servizio fino al 2019 senza riadattamento. Dal 1998, il sistema ha anche fornito al Governo l'opzione di una capacità di attacco nucleare "sub-strategica" a basso rendimento. Sia nell'ambito della Strategic Defence and Security Review 2010 che della Strategic Defence and Security Review 2015, il numero totale di testate per il sottomarino in pattuglia sarà di 40 e il numero massimo totale di missili balistici sarà di 8.




Decisione

Nel maggio 2011 il governo ha approvato la fase di valutazione iniziale per i nuovi sommergibili e ha autorizzato l'acquisto di articoli a lungo termine, compreso l'acciaio per gli scafi. Nel maggio 2015 il Partito Conservatore ha vinto le elezioni generali del Regno Unito su un manifesto che includeva l'impegno a mantenere un CASD con quattro sommergibili Successor. La decisione finale di impegnarsi nel programma Successor è stata approvata il 18 luglio 2016, quando la Camera dei Comuni ha votato per il rinnovo di Trident con 472 voti contro 117. Il Successor ha generato polemiche a causa del suo costo, e perché alcuni partiti politici e gruppi di campagna come la Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e Trident Ploughshares si oppongono al mantenimento del CASD o di qualsiasi arma nucleare da parte del Regno Unito per motivi morali o finanziari.




Costruzione

La costruzione è iniziata alla fine del 2016 presso il cantiere Barrow-in-Furness gestito da BAE Systems Maritime - Submarines, quando si prevedeva che il primo sommergibile sarebbe entrato in servizio nel 2028. L'inizio della costruzione della seconda fase è stato annunciato nel maggio 2018. A partire dal 2018, il Ministero della Difesa (MoD) prevede che i sottomarini entreranno in servizio nei primi anni 2030, per un costo di 31 miliardi di sterline. I sommergibili avranno una vita utile prevista di circa 35-40 anni, con un aumento di circa il 25% rispetto alla classe precedente. Il Ministero della Difesa ha dichiarato nel dicembre 2018 che la costruzione del primo sottomarino è avvenuta nei tempi e nei limiti del budget.




Thales fornirà i sistemi sonar di nuova generazione per i nuovi sottomarini classe Dreadnought della Royal Navy

Thales fornirà sistemi sonar di nuova generazione per i sottomarini Dreadnought della Royal Navy. I contratti per sviluppare gli "occhi e le orecchie" dei sottomarini Dreadnought creeranno 170 posti di lavoro e ne assicureranno altri 350 in tutto il Regno Unito.
Thales si è aggiudicata un contratto da 330 milioni di sterline per equipaggiare i sottomarini della Royal Navy Continuous at Sea Deterrent (CASD) con l'ultimo sistema Sonar 2076 e il Combat System Mast. Il Sonar 2076 è la suite di sonar più avanzata al mondo ed è attualmente in servizio con i sottomarini Trafalgar e Astute Class della Royal Navy. Il Combat System Mast combina immagini, dati di guerra elettronica e comunicazioni.
Un totale di 520 posti di lavoro nel Regno Unito a Thales sono assicurati o creati con l'annuncio (350 assicurati e 170 creati) - principalmente nei settori altamente qualificati della produzione, dell'ingegneria e del design. I posti di lavoro si trovano presso le sedi di Templecombe Cheadle Heath Crawley e Glasgow.
Il Ministro della Difesa Jeremy Quin ha detto: “””Sono lieto di continuare la nostra forte partnership cinquantennale con Thales. Questi sonar e sensori di nuova generazione garantiranno che il nostro deterrente nucleare mantenga il vantaggio di un'azione furtiva e di rilevamento rispetto agli avversari”””.
La flotta sarà inoltre equipaggiata con il Sonar 2076 di Thales, che fornirà loro le più recenti capacità di rilevamento acustico. Il sensore di consapevolezza visiva e situazionale combinerà la tecnologia di guerra elettronica con le telecamere per fornire all'equipaggio della Dreadnought un collegamento visivo con la superficie del mare.
Gli SSBN Dreadnought di nuova generazione saranno i sottomarini più avanzati della Royal Navy quando entreranno in servizio dall'inizio degli anni 2030 e saranno di vitale importanza per il deterrente nucleare del Regno Unito, in quanto sostituiranno i sottomarini balistici della classe Vanguard dei missili balistici.
L'amministratore delegato di Thales, Victor Chavez, ha detto: “””Thales è immensamente orgoglioso del nostro contributo al Continuous At-Sea Deterrent negli ultimi 50 anni. Questo annuncio rappresenta un investimento di 330 milioni di sterline in sistemi sonar e optronici di classe mondiale; fornendo il vantaggio di vincere la battaglia per la Royal Navy. Avendo sostenuto il deterrente fin dall'inizio e con oltre un secolo di fornitura di periscopi alla Royal Navy, sono orgoglioso che i nostri ingegneri continuino a fornire tecnologia innovativa all'avanguardia nei siti in tutto il Regno Unito”””.
Steve Lloyd, direttore del programma Dreadnought di BAE Submarine Solutions, ha dichiarato: “””Questo importante passo, che riflette la collaborazione tra la Dreadnought Alliance e Thales UK, darà un contributo diretto al sostegno della Continuous At-Sea Deterrence attraverso la consegna della prossima generazione di sottomarini con missili balistici del Regno Unito”””.
Il programma Dreadnought da 31 miliardi di sterline è uno dei progetti ingegneristici più complessi mai intrapresi dal governo britannico e rimane nei tempi e nei limiti del budget.

La General Dynamics ha ricevuto un contratto da 269,2 milioni di dollari per la fornitura di 42 tubi missilistici e materiale di equipaggiamento per i sottomarini nucleari della classe Columbia della Marina degli Stati Uniti e della Royal Navy della classe Dreadnought.

Il programma ha affrontato alcuni problemi l'anno scorso dopo che sono state individuate saldature difettose su sistemi di tubi missilistici, il problema è stato successivamente risolto e si ritiene che non abbia avuto un impatto sul programma Dreadnought.
Il recente bando di gara afferma:
"General Dynamics Electric Boat, Groton, Connecticut, si aggiudica una modifica al contratto N00024-17-C-2117 per la produzione di 42 tubi missilistici e materiale di equipaggiamento per tubi missilistici a supporto del sottomarino della flotta di missili balistici della classe Columbia (SSBN) e della Dreadnought del Regno Unito (UK).  I lavori saranno eseguiti a Quonset Point, Rhode Island (71%); e a York, Pennsylvania (29%), e dovrebbero essere completati entro maggio 2028.  Si tratta di un programma congiunto USA-Regno Unito Common Missile Compartment, e questa modifica include il finanziamento delle vendite militari straniere nel Regno Unito. 
Il finanziamento fiscale 2019 per la costruzione e la conversione navale (Marina Militare); e il finanziamento di fondi militari stranieri (Regno Unito) per un importo di 49.500.000 dollari sarà obbligatorio al momento dell'aggiudicazione e non scadrà alla fine dell'anno fiscale in corso".
Recentemente, il Dipartimento di Stato americano ha approvato l'acquisto degli aggiornamenti e della formazione degli istruttori Dreadnought per i programmi di sistemi strategici per il Regno Unito.
Secondo un bando di gara pubblicato l'anno scorso, General Dynamics Electric Boat si è aggiudicata un contratto da 7.658.054 dollari per la fornitura di manodopera e materiale a supporto del sistema statunitense Strategic Weapons Systems Ashore System, degli sforzi di riparazione della US Navy SSGN Repair e, cosa importante, degli aggiornamenti degli addestratori Dreadnought e della formazione per i 'Programmi di sistemi strategici' per il Regno Unito.
L'anno scorso l'HM Treasury ha approvato l'Initial Gate Business Case per la nuova scuola di sottomarini da costruire presso il più grande stabilimento militare scozzese, Faslane.
La nuova scuola fornirà formazione accademica e tecnica a tutto il personale della Royal Naval che entrerà in servizio sottomarino a partire dal 2022.

ENGLISH

Dreadnought-class submarine

The Dreadnought class is the future replacement for the Vanguard class of ballistic missile submarines. Like their predecessors they will carry Trident II D-5 missiles. The Vanguard submarines entered service in the United Kingdom in the 1990s with an intended service life of 25 years. Their replacement is necessary if the Royal Navy is to maintain a continuous at-sea deterrent (CASD), the principle of operation behind the Trident system.
Provisionally named "Successor" (being the successor to the Vanguard class SSBNs), it was officially announced in 2016 that the first of class would be named Dreadnought, and that the class would be the Dreadnought class. The next three boats will be called Valiant, Warspite and King George VI.

Background

Since the retirement of the last Royal Air Force WE.177 nuclear bomb in 1998, the British nuclear arsenal has been wholly submarine-based. It is intended to deter a potential enemy because they cannot ensure eliminating the entire stockpile in a first strike if a ballistic missile submarine remains undetected.
Since the Strategic Defence Review (SDR), the UK has maintained a stockpile of around 215 warheads, with around 120 active (usable). Under the continuous at sea deterrence policy, at least one Vanguard-class SSBN is kept on patrol with up to 16 Trident missiles sharing up to 48 warheads from the stockpile at any given time. The SDR considered this was the minimum number of warheads adequate for deterrence. It is collectively known as the Trident system. The majority of this system is based in Scotland at HMNB Clyde (HMS Neptune), which includes the Faslane home of the Vanguard submarines, and at RNAD Coulport. The oldest Vanguard-class submarine is expected to remain in service until 2019 without a refit. Since 1998, the system has also provided the Government with the option of a lower-yield, "sub-strategic" nuclear strike capability.  Under both the Strategic Defence and Security Review 2010 and the Strategic Defence and Security Review 2015, the total number of warheads for the submarine on patrol will be 40 and the maximum total number of ballistic missiles will be 8.

Decision

In May 2011 the government approved the initial assessment phase for the new submarines and authorised the purchase of long lead-time items including steel for the hulls. In May 2015 the Conservative Party won the UK General Election on a manifesto which included a commitment to maintaining a CASD with four Successor submarines. The final decision to commit to the Successor programme was approved on 18 July 2016 when the House of Commons voted to renew Trident by 472 votes to 117. Successor has generated controversy because of its cost, and because some political parties and campaign groups such as the Campaign for Nuclear Disarmament (CND) and Trident Ploughshares oppose the retention of CASD or any nuclear weapons by the UK on moral or financial grounds.

Construction

Construction started in late 2016 at the Barrow-in-Furness shipyard operated by BAE Systems Maritime – Submarines, when the first submarine was provisionally expected to enter service in 2028. The start of construction of the second phase was announced in May 2018. As of 2018, the Ministry of Defence (MoD) expects the submarines to enter service in the early 2030s, for a cost of £31 billion. The submarines will have an intended service life of around 35 to 40 years, an increase of around 25% over the previous class. The MoD said in December 2018 that construction of the first submarine was on schedule and within budget.

Thales to deliver next-generation sonar systems for Royal Navy's dreadnought submarines

Thales will deliver next-generation sonar systems for Royal Navy's dreadnought submarines. Contracts to develop the ‘eyes and ears’ of Dreadnought submarines will create 170 jobs and secure 350 more across the UK.
Thales has been awarded a £330 million contract to equip the Royal Navy Continuous at Sea Deterrent (CASD) submarines with the latest Sonar 2076 system and Combat System Mast. Sonar 2076 is the world’s most advanced sonar suite and is currently in service with the Navy’s Trafalgar and Astute Class submarines. The Combat System Mast combines world-class visuals, electronic warfare and communications.
A total of 520 jobs in the UK at Thales are secured or created by the announcement (350 secured and 170 created) – mainly in the highly-skilled manufacturing, engineering and design sectors. The jobs are based at our sites in Templecombe Cheadle Heath Crawley and Glasgow.
Defence Minister Jeremy Quin said:
I am delighted to continue our 50-year strong partnership with Thales. These next-generation sonars and sensors will ensure our nuclear deterrent retains a stealth and detection advantage over adversaries.
The fleet will also be equipped with Thales Sonar 2076; providing them with the latest in acoustic detection capability. The visual and situational awareness sensor will combine electronic warfare technology with cameras to provide the Dreadnought crew with a visual link to the sea surface.
The next-generation Dreadnought submarines will be the Royal Navy’s most advanced submarines ever when they enter service from the early 2030s and will be vital in providing the UK’s nuclear deterrent, as they replace the Vanguard-class of ballistic missile submarines.
Thales Chief Executive Victor Chavez said:
Thales is immensely proud of our contribution to the Continuous At-Sea Deterrent over the last 50 years. This announcement represents a £330m investment in world-class sonar and optronics systems; providing the battle-winning edge for the Royal Navy.
Having supported the deterrent since its inception, and with over a century of supplying periscopes to the Royal Navy, I am proud that our engineers continue to deliver cutting edge innovative technology at sites across the UK.
Steve Lloyd, BAE Submarine Solutions’ Dreadnought programme director, said:
This major step, reflecting collaborative working between the Dreadnought Alliance and Thales UK, will make a direct contribution to the sustainment of Continuous At-Sea Deterrence through the delivery of the next generation of the UK’s ballistic missile-carrying submarines.
The £31 billion Dreadnought programme is one of the most complex engineering projects ever undertaken by the UK Government and remains on schedule and within budget.

General Dynamics has received a $269.2m contract to provide 42 missile tubes and outfitting material for the US Navy’s Columbia class and the Royal Navy’s Dreadnought class nuclear submarines.

The programme faced some issues last year after faulty welding was identified on missile tube systems, the issue was later resolved and is understood not to have impacted on the Dreadnought programme.
The recent contract notice states:
“General Dynamics Electric Boat, Groton, Connecticut, is awarded a $269,264,180 cost-plus-fixed-fee modification to previously-awarded contract N00024-17-C-2117 for the manufacturing of 42 missile tubes and missile tube outfitting material in support of the Columbia class fleet ballistic missile submarine (SSBN) and the United Kingdom (UK) Dreadnought.  Work will be performed in Quonset Point, Rhode Island (71 percent); and York, Pennsylvania (29 percent), and is expected to be completed by May 2028.  This is a joint U.S.-UK Common Missile Compartment program, and this modification includes UK foreign military sales funding. 
Fiscal 2019 shipbuilding and conversion (Navy); and foreign military funds (UK) funding in the amount of $49,500,000 will be obligated at time of award and will not expire at the end of the current fiscal year.”

Recently, the US State Department approved the purchase of Dreadnought trainer upgrades and training for strategic systems programmes for the UK.
According to a contract notice posted last year, General Dynamics Electric Boat was awarded a $7,658,054 contract to provide various labour and material items in support of the US Strategic Weapons Systems Ashore system, US Navy SSGN Repair efforts and importantly, Dreadnought trainer upgrades and training for ‘Strategic Systems Programmes’ for the United Kingdom.
HM Treasury last year approved the Initial Gate Business Case for the new submarine school to be built at Scotland’s largest military establishment, Faslane.
The new school will provide academic and technical training for all Royal Naval personnel entering the submarine service from 2022.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)


















I legislatori stanno facendo pressione sul presidente Trump per spingere l'affare della fregata a Marinette Marine - Fincantieri?






I legislatori del Wisconsin stanno facendo pressione sul Presidente Donald Trump per spingere l'accordo per la costruzione delle nuove fregate FFG della US NAVY ai cantieri Fincantieri Marinette Marine.



Una coalizione di legislatori democratici e repubblicani del Wisconsin hanno di recente inviato una lettera al presidente Donald Trump per spingerlo a dirigere un lucroso contratto per la costruzione delle fregate “FFG” della Marina degli Stati Uniti al cantiere navale di Marinette.
La Fincantieri Marinette Marine è impegnata in una feroce competizione con la Bath Iron Works nel Maine, la Austal USA dell'Alabama e la Huntington Ingalls del Mississippi. Anche la Lockheed Martin di Baltimora era in lizza per il contratto prima di ritirarsi dalla gara nella prima metà del 2019. Qualunque sia il vincitore dell'affare, ci si aspetta che costruisca due fregate all'anno dal 2021 al 2021. Ogni nave dovrebbe costare circa 900 milioni di dollari ciascuna.
Il rappresentante del Wisconsin John Nygren, che rappresenta Marinette nell'Assemblea di Stato, ha convinto 54 Repubblicani e Democratici dell'Assemblea e del Senato a firmare la lettera a Trump.
La lettera dipinge Fincantieri Marinette Marine come un motore economico vitale nel nordest del Wisconsin. Il contratto della fregata genererebbe altri 1.000 posti di lavoro per la regione, dice la lettera. Se la Marina consegnasse il contratto a qualcun altro, però, Fincantieri potrebbe finire per chiudere il suo cantiere, hanno avvertito i legislatori.
"Abbiamo assistito a ciò che la perdita di opportunità fa al Midwest", diceva la lettera. "Quando l'industria se ne va, lo stesso vale per la speranza".
I legislatori concludono dicendo a Trump che la sua "leadership e attenzione a questa opportunità è vitale".
La settimana scorsa il governo democratico Tony Evers ha annunciato una sovvenzione di 29 milioni di dollari per il programma di assistenza a Marinette Marine per l'ammodernamento del porto di Marinette, per facilitare la costruzione delle future fregate. I miglioramenti includeranno un ascensore verticale per le navi, pareti e paratie dei moli e dragaggio del porto per accogliere la costruzione di navi più grandi.
"Questi miglioramenti del cantiere navale assicurano che Marinette Marine possa continuare a competere per i contratti della U.S. Naval, fornendo alla zona posti di lavoro ben pagati e di supporto alle famiglie", ha detto Evers nell'annuncio. "Il loro successo è vitale per il successo della comunità Marinette e dell'economia locale”.



La US Navy ha assegnato lo scorso anno alla controllata statunitense di Fincantieri, Marinette Marine, un contratto del valore di 15 milioni di dollari per sviluppare lo studio di una versione customizzata del suo progetto FREMM per le nuove fregate multiruolo di futura generazione del programma FFG(X).



Attualmente 6 fregate FREMM sono in servizio presso la Marina Militare italiana e hanno completato con successo missioni multiruolo in tutto il mondo. Le unità della classe FREMM sono anche state selezionate in Australia per la fase finale della gara SEA5000, che prevede l'acquisizione di 9 fregate nella versione antisommergibile per la Marina australiana.
Per adeguare e rendere la versione FREMM conforme agli standard progettuali statunitensi, Fincantieri Marinette Marine collabora con Gibbs & Cox e Trident Maritime Systems. Questo team interamente americano svilupperà un progetto di nave che, in caso di aggiudicazione della gara, sarebbe costruita presso i cantieri statunitensi di Fincantieri, dove negli ultimi nove anni l'azienda ha formato una forza lavoro altamente specializzata, avvalendosi di una solida catena di fornitori e competenze nella costruzione di navi secondo i requisiti della US Navy.
Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: “È un onore per noi vedere il modello FREMM selezionato dalla US Navy in quanto progetto moderno, tecnologicamente avanzato, una nave già in servizio e well-proven, a elevate prestazioni, che più si avvicina ai requisiti del nuovo programma americano. Profonderemo il nostro impegno per continuare a svolgere un ruolo per supportare la US Navy nella sua strategia di sviluppare navi militari di dimensioni contenute, fondamentale per gli obiettivi di lungo termine di dimensione della flotta, ma anche per accrescere la capacità di esportazione navale degli Stati Uniti”. Bono ha poi concluso: “Questo contratto, che segue la selezione del progetto FREMM per la fase finale della gara in Australia, conferma la nostra leadership globale nella progettazione e costruzione delle navi più tecnologicamente avanzate, nonché la nostra capacità di innovarci continuamente”.



ENGLISH

Legislators Press Trump to Push Frigate Deal to Marinette?

Wisconsin legislators are pressing President Donald Trump to push a U.S. Navy frigate construction deal to Fincantieri Marinette Marine.

A bipartisan coalition of Wisconsin legislators sent a letter Monday to President Donald Trump pressing him to direct a lucrative U.S. Navy frigate construction contract to a Marinette shipyard.
Fincantieri Marinette Marine is locked in a fierce contest with Bath Iron Works in Maine; Austal USA of Alabama; and Huntington Ingalls of Mississippi. Lockheed Martin of Baltimore was also in the running for the contract before withdrawing from consideration during the first half of 2019. Whichever wins the deal would be expected to build two frigates annually from 2021 to 2021. Each ship is expected to cost about $900 million each.
Wisconsin Rep. John Nygren, who represents Marinette in the state Assembly, persuaded 54 Republican and Democrats from the Assembly and Senate to sign on to the letter to Trump.
The letter paints Fincantieri Marinette Marine as a vital economic engine in northeastern Wisconsin. The frigate contract would generate another 1,000 jobs for the region, the letter said. If the Navy hands the contract to someone else, however, Fincantieri could end up closing its shipyard, the lawmakers warned.
“We have witnessed what the loss of opportunity does to the Midwest,” the letter said. “When industry departs, so does hope.”
The lawmakers conclude by telling Trump that his “leadership and attention to this opportunity is vital.”
Democratic Gov. Tony Evers last week announced a $29 million Harbor Assistance Program grant for upgrades at the Port of Marinette to facilitate frigate construction. The improvements will include a vertical ship lift, dock walls and bulkheads and dredging to deepen the harbor to accommodate construction of the larger vessels.
“These shipyard improvements ensure that Marinette Marine can continue to compete for U.S. Naval contracts, providing the area with good-paying, family-support jobs,” Evers said in the announcement. “Their success is vital to the success of the Marinette community and local economy.”

Last year, the US Navy awarded Fincantieri's U.S. subsidiary, Marinette Marine, a $15 million contract to develop a customized version of its FREMM project for the new future generation multi-purpose frigates of the FFG(X) program.
Currently 6 FREMM frigates are in service with the Italian Navy and have successfully completed multi-role missions around the world. The FREMM class units have also been selected in Australia for the final phase of the SEA5000 tender, which involves the acquisition of 9 frigates in the antisubmarine version for the Australian Navy.
To adapt and make the FREMM version compliant with U.S. design standards, Fincantieri Marinette Marine collaborates with Gibbs & Cox and Trident Maritime Systems. This all-American team will develop a ship design that, if awarded the tender, would be built at Fincantieri's U.S. shipyards, where the company has trained a highly specialized workforce over the past nine years, drawing on a solid chain of suppliers and expertise in shipbuilding to the requirements of the U.S. Navy.
Giuseppe Bono, Fincantieri's Chief Executive Officer, commented: "It is an honour for us to see the FREMM model selected by the US Navy as a modern, technologically advanced project, a well-proven, high performance ship already in service, which comes closest to the requirements of the new US programme. We will deepen our commitment to continue to play a role in supporting the US Navy in its strategy to develop small military vessels, which is fundamental to the long-term fleet size objectives, but also to increase the US naval export capacity". Bono concluded: "This contract, which follows the selection of the FREMM project for the final phase of the tender in Australia, confirms our global leadership in the design and construction of the most technologically advanced ships, as well as our ability to continuously innovate.

(WEB, GOOGLE, USNEWS.COM, FINCANTIERI, YOU TUBE)