sabato 17 luglio 2021

I Sottomarini nucleari classe Virginia Bloch V della Us Navy avranno un 76% in più di potenza di fuoco


Quando la qualità si riferisce ai missili della US NAVY, averne di più è inevitabilmente un enorme vantaggio operativo. L'ultimo sottomarino Block V della classe Virginia aumenterà notevolmente la dotazione di missili che possono essere trasportati. In effetti questo lo renderà un sottomarino missilistico da crociera SSGN: ciò non toglierà nulla a questa piattaforma antinave, antisommergibile, di intelligence e delle forze speciali altrimenti flessibile.
Il sottomarino classe Virginia è già pesantemente armato e può trasportare fino a 37 armi delle dimensioni di un siluro, come i missili da crociera Tomahawk. Dodici di questi slot si trovano in due sistemi di lancio verticale (VLS), noti come Virginia Payload Tubes. Il nuovo lotto di sottomarini Block V (5) aggiungerà 28 ulteriori slot nei suoi VLS: si tratta di un aumento del 76% della dotazione complessiva delle armi pronte al fuoco.




E’ recente la notizia che la US Navy sta progettando di costruire da 72 a 78 nuovi sottomarini nucleari d’attacco; dieci di queste unità saranno i Virginia Block V, 8 delle quali saranno armate come descritto. Sulla base di un recente documento informativo del Congressional Research Service, riportato in US Naval Institute News, un totale di 31 sottomarini della classe Virginia alla fine avranno questa dotazione missilistica.
Quando è stata originariamente concepita, la Classe Virginia era vista come un'alternativa più economica alla più prestante e tecnologica classe Seawolf, progettata durante la Guerra Fredda per contrastare gli ultimi sottomarini russi che furono subito dopo per lo più cancellati (o massicciamente ritardati) nel periodo successivo alla implosione dell’Unione Sovietica. Pertanto, alla fine furono costruiti solo tre costosissimi Seawolf. Sebbene i Virginia fossero più piccoli dei Seawolf, trassero un evidente vantaggio dal travaso delle nuove tecnologie divenendo un sottomarino d'attacco a propulsione nucleare leader a livello mondiale.
I Virginia Block II hanno continuato a concentrarsi in gran parte sull'efficienza produttiva. I Block III si sono spinti oltre con tecniche di costruzione avanzate. Allo stesso tempo, hanno ricevuto un nuovo array sonar principale conforme al posto del tradizionale array sferico trovato sui precedenti sottomarini della Marina degli Stati Uniti. Il loro sistema di lancio verticale è stato modificato con 12 tubi singoli a due "contenitori multipli all-up”: i cosiddetti “Virginia Payload”.
Il Blocco IV, per lo più ancora in costruzione, si è concentrato nuovamente sulla riduzione dei costi. Hanno anche migliorato la disponibilità. Ma i miglioramenti erano iterativi e per lo più difficili da vedere. Esternamente il Block V è visibilmente diverso, con un nuovo modulo armi e sensori aggiuntivi; saranno allungati con l'aggiunta di una sezione di 25 metri necessaria per ospitare quattro aggiuntivi tubi di lancio verticali; ognuno di questi sarà in grado di lanciare 7 Tomahawk. 




Il nuovo VLS è chiamato “Virginia Payload Module” e sarà adatto anche per armi future e payload alternativi, comprese le armi ipersoniche in corso di avanzato sviluppo.





Gli SSGN Virginia Block V avranno in dotazione nuove sofisticatissime armi

Gli ultimi missili Tomahawk, per coincidenza noti anche come Block V, aggiungeranno una capacità anti-nave alla modalità di attacco terrestre esistente. Dovrebbero essere operativi prima che il primo Blocco V della Virginia si unisca alla forza sottomarina.
Ancora più potenti, anche se non confermati, sono probabilmente i nuovi veicoli ipersonici. Non è chiaro quanti saranno trasportati in ogni VLS, ma un'ipotesi ragionevole è quella di tre. Poiché i Block V hanno più slot VLS, sembra naturale che saranno tra i primi sottomarini a trasportare i missili ipersonici. Con un totale di 6 tubi VLS potranno lanciare verso un avversario “ostile” un carico misto di, forse, 12 missili ipersonici (3 in ciascuno dei 4 tubi di poppa) e 12 Tomahawk nei tubi di prua.





I sottomarini avranno ancora la classica sala siluri (con il vano di stivaggio delle armi). Potranno chiaramente essere approntate al lancio le ultime versioni della famiglia di siluri pesanti ADCAP (Advanced Capability). È probabile che i nuovi VIRGINIA possano trasportare anche la nuova mina Hammerhead che sostituirà la vecchia mina mobile lanciata dal sottomarino Mk.47 (SLMM).
Hammerhead consentirà il dispiegamento segreto di mine inferiori. Sebbene meno affascinante dei missili, questa è una capacità particolarmente potente. La US NAVY sta anche sviluppando una nuova capacità classificata che fonderà le tecnologie dei droni sottomarini con le normali mine di fondo. Ciò consentirà intervalli di stallo molto maggiori durante la semina dei campi minati, migliorando così sia la sopravvivenza che la flessibilità operativa.

Miglioramenti sonar

I Virginia Bock V imbarcheranno i sonar laterali Large Vertical Array (LVA) in aggiunta ai sei ultramoderni Light Weight Wide Aperture Array (LWWAA) che sono posizionati sulla fiancata del sottomarino; un LVA è stato recentemente montato su di un SSBN classe Ohio, l'USS Tennessee (SSBN-734).
Presi insieme, i miglioramenti renderanno il Block V il sottomarino d'attacco più pesantemente armato nella storia della Marina statunitense. Resta da vedere se in futuro riceveranno la classica designazione "SSGN", come i quattro sottomarini missilistici da crociera della classe Ohio convertiti attualmente in servizio.

(Web, Google, Navalnews, Wikipedia, You Tube)











































































 

venerdì 16 luglio 2021

Leonardo C-27J Next Generation ISR-MPA-ASW: efficacia e capacità multi-missione


Di recente l'azienda italiana Leonardo ha presentato un modello in scala che mostra un velivolo MC-27J ISR configurato come aereo da pattugliamento marittimo (MPA). Il modello in scala presentato risulta equipaggiato con 2 missili antinave MBDA MARTE ER per missioni aria-superficie (ASuW) e due siluri leggeri MU90 per la guerra ASW.



L'MC-27J è inoltre dotato di sensori dedicati alle missioni MPA: 
  • un radar Seaspray 7500, 
  • sistema EO/IR, 
  • antenne SIGINT/COMINT, 
  • un boom del rilevatore di anomalie magnetiche (MAD) in coda 
  • e 6 fori sotto la fusoliera per il dispiegamento a 60x sonoboe.
Con questa configurazione l'MC-27J risponde ai requisiti MPA di diversi clienti, inclusa una potenziale esigenza in Polonia.

Questo MC-27J mantiene le sue caratteristiche di kit di missione/pallet: 
  • Con un approccio di sistema modulare roll-on/roll-off, 
  • i kit di missione sono progettati per modifiche minime della cellula e offrono costi di acquisizione e operativi significativamente inferiori rispetto a una piattaforma dedicata.




L'aereomobile può essere riconfigurato in poche ore per diverse missioni.

Le varianti del C-27J raggruppate sotto il nome MC-27J sono progettate per far fronte agli scenari operativi attuali e futuri, che richiedono un velivolo multimissione flessibile, efficace ed efficiente, rapidamente riconfigurabile grazie a roll-on/roll- off system per essere, di volta in volta, un asset C3-ISR (Command, Control, Communication, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), SIGINT (SIGnal INTelligence) o Fire Support.

I sensori e le apparecchiature tipici che possono essere installati sull'MC-27J in conformità con i requisiti specifici del cliente includono:
Radar di ricerca AESA, che fornisce capacità MP/SAR leader a livello mondiale in domini marittimi, terrestri e aerei.
Sistema Elettro-Ottico/Infrarosso (EO/IR), in piattaforma stabilizzata.
Misure di supporto elettronico (ESM) per rilevare, localizzare e identificare bersagli che emettono radar, essenziali per le missioni ISR ed ELINT ma anche preziose nei compiti MP, specialmente in aree ostili.
Sistema di missione pallettizzato e rapidamente rimovibile per gestire i sensori, analizzare le informazioni raccolte ed eseguire una vera fusione di dati, fornendo sia agli operatori che ai piloti un quadro tattico generale dettagliato e in tempo reale.
Sistema di comunicazione avanzato connesso al sistema di missione, incluse radio VUHF aggiuntive, collegamenti dati e capacità SATCOM.
Pallet munito di cannone ad alta precisione, montata su un pallet standard 463L, in grado di sparare attraverso la porta posteriore sinistra grazie a una presa di interfaccia per canna dell’arma appositamente progettata.

Una piattaforma, capacità multi-missione

Progettato come una vera piattaforma militare turboelica multi-missione, il C-27J ha le migliori prestazioni tra i velivoli bimotore della sua classe: 
  • alta velocità di crociera, 
  • lungo raggio, 
  • alto carico utile, 
  • capacità di operare a bassa velocità 
  • e altitudine molto bassa in totale sicurezza.

Con sistemi modulari roll-on/roll-off, il C-27J Next Generation è una piattaforma rapidamente riconfigurabile per il pattugliamento marittimo, la guerra antisommergibile (ASW), l'ISR, la raccolta dati e il supporto tattico diretto per le operazioni aeree e di terra.



Il portafoglio di missioni può essere adattato alle specifiche esigenze del cliente e può includere attività come: 
  • SAR (Search And Rescue, sia in mare che su terra), 
  • Maritime Patrol, 
  • C3ISR (Command, 
  • Control, 
  • Communication, 
  • Intelligence, 
  • Surveillance and Reconnaissance), 
  • SIGINT (SIGnal INTelligence), 
  • Combat Support for Special Forces, Anti-Submarine Warfare (ASW) 
  • e Anti-Surface Warfare (ASuW), anche in aree difficili e remote.

Sensori

I sensori tipici che possono essere installati in conformità con i requisiti specifici del cliente, tra molti altri dispositivi, includono: 
  • radar di ricerca AESA, che fornisce capacità MP/ASW/SAR/ISR leader a livello mondiale in domini marittimi e terrestri; 
  • Sistema Elettro-Ottico/Infrarosso (EO/IR) in piattaforma stabilizzata; 
  • Misura elettronica di supporto (ESM) per compiti ISR e SIGINT/ELINT; 
  • Sistema Magnetic Anomaly Detector (MAD), 
  • un sottosistema acustico, 
  • lanciatori rotanti Sonobuoy, 
  • piloni alari per impiegare siluri leggeri, 
  • missili antinave 
  • e altri carichi utili per missioni ASW/ASuW.

Sistemi e attrezzature

Un sistema di missione pallettizzato e rapidamente rimovibile gestisce i sensori, analizza le informazioni raccolte per eseguire una vera fusione di dati, fornendo all'equipaggio, ai centri di controllo e alle risorse operative un quadro tattico generale dettagliato e in tempo reale; un Sistema di Comunicazione potenziato è connesso al Sistema di Missione, anche ai fini SIGINT/COMINT. È possibile aggiungere un sistema di autoprotezione completo. I kit/pallet di missione offrono costi di acquisizione e di esercizio notevolmente inferiori rispetto a una piattaforma dedicata.

Entra nella produzione di serie il C-27J Next Generation,  la nuova versione del consolidato C-27J Spartan, che si distingue per nuovi equipaggiamenti, nuova avionica e avanzate soluzioni aerodinamiche che accresceranno ulteriormente le prestazioni del velivolo. Il primo C-27J nella nuova configurazione sarà consegnato al cliente di lancio già nel 2021.

Le prestazioni e l’affidabilità del C-27J Spartan continuano a crescere rispondendo sempre meglio alle necessità dei propri clienti. Puntando sulla versatilità e flessibilità di missione, il C-27J offre un sempre più ampio spettro di capacità in grado di sostenere le nuove sfide degli operatori. Vero moltiplicatore di efficacia operativa, con una flessibilità di missione senza rivali, l’ultima evoluzione dello Spartan rappresenta una soluzione economica ed un investimento intelligente per le nazioni che scelgono questo prodotto per sostenere i propri requisiti militari e di protezione civile.
Marco Zoff, Capo della Divisione Velivoli di Leonardo, ha così commentato: “L’ultima evoluzione del C-27J accresce ulteriormente l’efficacia dello Spartan portandolo a un livello ancora superiore. I suoi operatori beneficeranno di avionica di ultima generazione e di prestazioni ed efficienza ancora migliori. Lo Spartan rispecchia bene l’essenza stessa del concetto di sicurezza nazionale, dimostrandosi il miglior assetto per le operazioni delle forze di difesa e per il loro fondamentale contributo al supporto della popolazione e ai compiti di protezione civile”.
In un mondo colpito non solo dalla pandemia legata al COVID-19 ma da molte altre emergenze, i media internazionali hanno ampiamente raccontato il sostegno efficace e sensa sosta che il C-27J ha portato alle comunità che ne hanno avuto bisogno. Zoff ha aggiunto: “I nostri clienti lo considerano un elemento di inclusione sociale, essendo l’unico aereo in grado di raggiungere la popolazione nelle aree rurali più remote del paese”.
Leonardo è impegnata a supportare e proteggere persone e comunità in tutto il mondo, contribuendo alla loro crescita sostenibile, grazie alla leadership nelle tecnologie di nuova generazione. La collaborazione con governi, privati e in ambito industriale, finalizzata a offrire le migliori capacità per la sicurezza, è uno dei fondamenti del Piano Strategico “Be Tomorrow – Leonardo 2030”.
Già ampiamente riconosciuto come il più efficace velivolo da trasporto militare multiruolo nella sua classe dimensionale, il C-27J Next Generation adotta oggi nuova avionica e sviluppi aerodinamici, costituiti questi ultimi dalle “winglets”, per una maggiore efficienza operativa e prestazioni ulteriormente migliorate. Con un’estesa esperienza operativa accumulata in tutte le aree geografiche da diverse forze aree di primo livello, lo Spartan è impiegato nei più sfidanti contesti operativi, dalle altitudini delle Ande all’Afghanistan, per missioni di trasporto militare, aviolancio di paracadutisti e materiali, supporto tattico alle truppe nell’ “ultimo miglio”, operazioni dei corpi speciali, assistenza umanitaria e supporto alle popolazioni colpite da disastri ambientali.

Il C-27J Next Generation di Leonardo

La nuova suite avionica del C-27J Next Generation è appositamente progettata per soddisfare i requisiti del Sistema di Controllo del Traffico Aereo di prossima generazione e include: datalink FANS 1/A+, TCAS 7.1, ILS Cat.II, migliorati video TAWS. La nuova configurazione comprende nuovi display per il cockpit, l’introduzione di un nuovo radar meteorologico e di un nuovo sistema di navigazione radio. Sono state poi incrementate le capacità del velivolo sia di comunicazione via radio, sia via satellite, aggiungendo anche un nuovo sistema di intercomunicazione.
Il C-27J è dotato ora di nuovi pannelli, sia per il cockpit, sia per il cargo e di un sistema di illuminazione basato su tecnologia led oltre a transponder per l’identificazione amico/nemico IFF e capacità di ricerca e soccorso. Le precedenti scatole di interfaccia dell’avionica e dei sistemi di bordo sono state interamente sostituite con nuovi elementi sviluppati dalla Divisione Elettronica di Leonardo. La nuova configurazione è anche disponibile come retrofit per gli attuali clienti intenzionati a modernizzare la propria flotta di C-27J incrementandone l’efficacia.
Grazie alla eccezionale solidità strutturale ed alla ridondanza dei sistemi, il C-27J offre caratteristiche uniche di robustezza, affidabilità, capacità di sopravvivenza e manovrabilità. La capacità del C-27J di operare dalle piste di atterraggio più rudimentali, eseguendo decolli e atterraggi su piste brevi (STOL) e in condizioni ambientali estreme è incrementata dalle “winglet”, mentre la Auxiliary Power Unit (APU) fornisce una fonte di alimentazione indipendente, utilizzabile per riavviare i motori in volo o per rendere l’aereo autonomo nel caso la missione preveda ri-schieramento su aeroporti non attrezzati. Inoltre il velivolo può essere può essere equipaggiato con un sistema completo di autoprotezione (DASS), comunicazioni sicure e protezione balistica per operare in ambienti ad elevato livello di minaccia.
Grazie a molteplici kit e sistemi di missione roll-on/roll-off facilmente installabili e trasportabili, il C-27J può essere rapidamente configurato e ri-configurato per una vasta gamma di capacità operative, dal trasposto tattico al pattugliamento marittimo, evolvendo anche come piattaforma ASW o C3ISR. Come “tactical airlifter”, l’ampia versatilità del velivolo si estende dal trasporto tattico di truppe e carichi, all’aviolancio di paracadutisti e materiali, dall’evacuazione medica sul campo di battaglia al trasporto VIP, ma anche all’assistenza umanitaria e supporto in caso di disastri naturali, permettendo poi di convertire efficacemente il C-27J per operazioni antincendio.
Come dichiarato dal pilota collaudatore Matteo Maurizio, Head of Project Test Pilot Airlifters and UAS della Divisione Velivoli di Leonardo, che ha seguito la nuova variante dello Spartan sin dai primi voli prova le principali differenze sono legate alla qualità di volo e alle prestazioni del velivolo. In termini di qualità, sottolinea che la nuova tecnologia allo stato dell’arte dell’avionica consente da un lato di soddisfare pienamente il nuovo standard internazionale di navigazione denominato Performance Based Navigation e di avere a disposizione le funzionalità di FANS1/A+ Datalink, TCAS 7.1, ILS Cat II e Enhanced Video TAWS, dall’altro di incrementare le capacità militari tattiche con l’integrazione del Mode 5 IFF/ADS-B out e del tactical VNAV e Search and Rescue. Questo permette di sfruttare tutte le capacità offerte dal poter operare all’interno di spazi aerei civili senza limitazioni e di incrementare l’interoperabilità in scenari operativi tattici.
Il nuovo layout della cabina di pilotaggio, con una nuova configurazione di luci e pannelli a LED, comprende 5 schermi multifunzione a colori, che hanno una nuova e migliorata simbologia rispetto al passato, con evidenti vantaggi per l’efficienza della condotta di volo, un doppio sistema di gestione del volo ridondante (FMS, Flight Management System), due sistemi di autopilota digitali-flight director con capacità automatica di gestire i regimi del motore e una suite di comunicazione completa.
Per i voli in teatro operativo queste caratteristiche, unite alla presenza dei numerosi e ampi finestrini in cabina di pilotaggio tipici dello Spartan, alla piena compatibilità del cockpit con i sistemi di visione notturna NVIS/NVG e alla disponibilità dell’Head-Up Display, riducono al minimo il carico di lavoro per il pilota migliorando la sua capacità di gestire la missione efficacemente di giorno, di notte e in condizioni meteorologiche avverse. In termini di prestazioni invece, le nuove winglets offrono diversi vantaggi in termini di controllabilità della macchina, in particolare nel volo a bassa velocità oltre ad una migliore capacità di carico anche in condizioni di alte temperature e alte quote.
In termini di prestazioni la velocità di crociera di 602 km/h (325 KTAS) e la quota operativa di 9.144 m (30.000 piedi) non cambieranno con il nuovo standard, le winglet invece migliorano le capacità di salita in termini di dislivelli superabili o massimo peso al decollo (MTOW) di circa 1.000 kg permettendo di operare da quegli aeroporti con dislivelli particolarmente elevati normalmente serviti da velivoli quadrimotore.

Il Leonardo C-27J Spartan è un aereo da trasporto tattico di classe media. Il C-27J è una versione avanzata e aggiornata del G.222 (C-27A nell'USAF) prodotta da Leonardo (nome assunto da Finmeccanica dal 2017) precedentemente Alenia Aeronautica, con sistemi e motori Rolls Royce AE 2100-D2A 4,637 SHP ciascuno, simili a quelli del C-130J Super Hercules della Lockheed Martin. Inizialmente fu prodotto in collaborazione da Alenia Aeronautica e Lockheed Martin unite sotto la sigla LMATTS (Lockheed Martin/Alenia Tactical Transport Systems). La designazione del velivolo è stata mutuata da quella dei 10 G.222 acquisiti dalla United States Air Force nel 1990 come C-27A Spartan.
Il C-27J è stato acquistato oltre che dall'Aeronautica Militare Italiana anche dalle forze armate statunitensi (ove vengono impiegati, oltre che presso lo Special Operation Command dell’Esercito, anche presso la Guardia Costiera), di Australia, Grecia, Bulgaria, Lituania, Messico, Marocco, Romania, Kenya, Chad, Perù, Slovacchia, Zambia e di un altro paese al momento non annunciato.

Tecnica

Rispetto al G.222 questo aeroplano presenta un peso massimo al decollo sensibilmente aumentato (da 28.000 kg a 31.800 kg), grazie anche alla nuova e più potente motorizzazione, pressoché identica a quella del C-130J (con eliche a scimitarra Dowty R-391), ed una suite avionica anch'essa installata sul C-130J: infatti, in fase di progettazione, è stato deciso di avere una forte intercambiabilità di parti tra i due velivoli, con un valore finale del 65%.
Il carrello del C-27J è ad assetto variabile, per facilitare le operazioni di carico.
La versione ordinata dall'Aeronautica Militare è tra le più ricche, con strumentazione che comprende HUD, suite di autoprotezione che include sistemi per la difesa passiva contro missili terra-aria, sonda per rifornimento in volo.
Il C-27J è in grado di trasportare fino a 46 paracadutisti con equipaggiamento leggero o 34 completamente equipaggiati o fino ad un massimo di 60 soldati (36 barelle + 6 assistenti in configurazione MEDEVAC - evacuazione medica), mentre per la lotta agli incendi è possibile lanciare fino a 6 contenitori del sistema “Guardian” per un totale di 6.000 litri. L'aereo può altrimenti imbarcare fino ad 11,5 tonnellate di materiali. La sezione del vano di carico misura 2,60 mt in altezza e 3,33 mt in larghezza con capacità di un carico massimo di 4.900 kg\m2 per tutta la sua lunghezza.
Il velivolo viene costruito negli stabilimenti Leonardo di Torino-Caselle.
Questo aeromobile è inoltre l'unico della sua categoria in grado di effettuare vere e proprie manovre acrobatiche come looping e tonneau. Il 19 luglio 2011 con equipaggio del Reparto Sperimentale di Volo dell'Aeronautica Militare composto dai piloti maggiore Severino De Luca e maggiore Francesco Ferreri e dal tecnico primo maresciallo Ugo Sabeni, il C-27J Spartan è stato premiato per l'esibizione al RIAT 2011 di Fairford con i trofei As the Crow Flies per la migliore presentazione in volo e Douglas Bader per la miglior presentazione solista.
Nel luglio del 2015 Alenia Aermacchi ha annunciato di aver completato i test di volo per l'installazione di winglets che comportano un aumento delle prestazioni nelle fasi di decollo per effetto dell'aumento del rapporto tra portanza e resistenza dell’ala.

Versioni speciali

MC-27J

L'MC-27J è una versione sviluppata da Alenia Aermacchi capace di svolgere un'ampia gamma di missioni. Rispetto alle versioni normali è possibile installare una serie di sensori come la torretta Elettro-Ottica/InfraRossi (EO/IR), un radar AESA (Active Electronically Scanned Array), una completa suite di autoprotezione, sistemi di comunicazione avanzati, consolles per la gestione del sistema di missione, degli ampi finestrini d’osservazione (observer windows) per compiti C3-ISR/ISTAR (command, control, communication, intelligence, surveillance, reconnaissance and target acquisition). SIGINT (Signal Intelligence) e MP/SAR/ASW (Maritime Patrol/Search and Rescue/Anti-Submarine Warfare). Per le missioni di supporto alle forze speciali (SOF) e truppe di terra (Combat Support) è possibile impiegare munizionamento di precisione (PGM – Precision Guided Munition).
Si è sperimentato l'impiego di un pallet con cannone, con le prime fasi di studio che si sono concluse nel 2013 in collaborazione con l'USAF. I primi tre MC-27J sono stati consegnati all'Aeronautica Militare Italiana (cliente di lancio) a partire dal 2014, nella configurazione dedicata Praetorian. L'Aeronautica Militare Italiana è tra le poche forze aeree al mondo ad avere cannoniere volanti, insieme all'USAF, all'aeronautica giordana e quella colombiana e la prima in Europa. Sarebbe allo studio anche la possibilità da parte dell'MC-27J di lanciare missili Griffin e portare Viper Strike Bombs. La scelta ricade sul C-27J per le sue ottime doti STOL e l'eccellente manovrabilità. A ottobre 2020, l’annuale Documento Programmatico Pluriennale (DPP) 2020-2022 del Ministero della Difesa italiano, indica la realizzazione del velivolo MC-27J Praetorian in supporto delle operazioni speciali.

EC-27J “JEDI"

Nel 2010 l'Aeronautica Militare Italiana ha annunciato lo sviluppo di una versione da guerra elettronica del C-27 denominata JEDI (jamming and electronic defense instrumentation). La prima missione operativa per l'EC-27J è stata quella a supporto del contingente ISAF in Afganistan, nel 2012, dove ha volato per 2800 ore di volo in più di 800 missioni. Il 14 dicembre 2014 l'EC-27J ha ufficialmente terminato l'impiego operativo in Afganistan. L'equipaggio dell'EC-27J JEDI è composto da Operatori di Bordo del ReSTOGE (reparto supporto tecnico operativo alla guerra elettronica), facenti capo alla 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW di Pratica di Mare (RM), insieme all'operato dei naviganti e degli specialisti del 98º Gruppo Volo della 46ª Brigata Aerea di Pisa. Il 5 febbraio 2021, nell’ambito del Task Group Albatros in Kuwait, sono state celebrate le 5.000 ore di volo per l' EC-27J JEDI a partire dal 10 agosto 2016 in supporto all’operazione “Inherent Resolve” (OIR) in Iraq.

C-27J FWSAR

Il C-27J FWSAR è una proposta di versione dedicata al soccorso (SAR) nell’ambito del programma FWSAR (fixed wing search and rescue) del governo canadese. Leonardo (come precedentemente Finmeccanica e Alenia) faceva leva sul C-27J per i bassi costi di gestione, l'elevata autonomia della piattaforma e le eccellenti doti STOL. Il velivolo è stato presentato con una livrea gialla con bande rosse sulla fusoliera.
Il 1º dicembre 2016, il governo canadese ha annunciato il Casa C-295W come vincitore del programma FWSAR.

HC-27J

L'HC-27A è una versione del C-27J sviluppata dalla USCG in collaborazione con Leonardo (precedentemente Finmeccanica e Alenia) che comprende un completo sistema di missione, sensori kit dedicati per le missioni di ricerca e soccorso. L'USCG effettuerà la conversione di 14 C-27J ex-USAF, garantendo la comunanza a livello di avionica e propulsione, con la flotta di HC-130J Hercules in servizio. Dispone del radar multimissione AN/APS-508, con capacità di imaging e modalità di indicatore del bersaglio in movimento. I sedili della cabina di pilotaggio sono compatibili con occhiali per la visione notturna. Come gli altri aerei ad ala fissa della USCG, dispone del sistema di missione Minotaur, che comprende radar di ricerca di superficie, sensori di scoperta elettro-ottici/infrarossi (EO/IR), una suite C4ISR (Command, Control, Communications, Computers, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) e finestrini a bolla di osservazione. I dati possono essere inviati ad altri utenti dell'Homeland Security Department. Il primo esemplare è stato consegnato nel 2017.

C-27J NG

Il C-27J Next Generation è una nuova versione dotata di nuova avionica e sviluppi aerodinamici, costituiti questi ultimi dalle “winglets”, per una maggiore efficienza operativa e prestazioni ulteriormente migliorate.
La nuova suite avionica di questa nuova versione è appositamente progettata per soddisfare i requisiti del Sistema di Controllo del Traffico Aereo di prossima generazione e include: datalink FANS 1/A+, TCAS 7.1, ILS Cat.II, migliorati video TAWS.
La nuova configurazione comprende nuovi display per il cockpit, l’introduzione di un nuovo radar meteorologico e di un nuovo sistema di navigazione radio. Sono state poi incrementate le capacità del velivolo sia di comunicazione via radio, sia via satellite, aggiungendo anche un nuovo sistema di intercomunicazione. Il C-27J è dotato ora di nuovi pannelli, sia per il cockpit, sia per il cargo e di un sistema di illuminazione basato su tecnologia led oltre a transponder per l’identificazione amico/nemico IFF e capacità di ricerca e soccorso. Le precedenti scatole di interfaccia dell’avionica e dei sistemi di bordo sono state interamente sostituite con nuovi elementi sviluppati dalla Divisione Elettronica di Leonardo.

Leonardo C-27J MPA - ASW: Robusto, affidabile, collaudato, versatile

Il C-27J Spartan Next Generation, il più efficace aereo da trasporto turboelica medio multi-missione disponibile oggi sul mercato, è in grado di operare dalle piste di atterraggio più rudimentali e in condizioni ambientali estreme.
Con 87 velivoli già venduti a 16 operatori in cinque continenti, il C-27J offre un'elevata efficacia operativa insieme a costi competitivi, estrema flessibilità e interoperabilità con aerei da trasporto più grandi.

Nuove funzionalità per prestazioni migliori

Con l'introduzione di nuove apparecchiature, nuovi sistemi e soluzioni aerodinamiche, il C-27J Next Generation ha ottenuto una maggiore efficienza operativa e prestazioni migliorate. Il C-27J Next Generation è dotato di una nuova avionica completa per conformarsi al nuovo standard internazionale Performance Based Navigation per operare nello spazio aereo civile senza limitazioni e per migliorare l'interoperabilità in scenari tattici. Mentre le nuove winglets contribuiscono a migliorare le prestazioni in salita e ad aumentare il MTOW fino a 1.000 kg.

Funzionalità multiple

Grazie a più kit e sistemi di missione roll-on/roll-off facilmente installabili e trasportabili, il C-27J può essere rapidamente configurato per effettuare non solo il trasporto tattico tra cui truppe, cargo, paracadutisti e cargo airdrop, Medevac/Casevac e assistenza umanitaria e supporto in caso di catastrofe, ma anche trasporto VIP, antincendio, ISR, pattugliamento marittimo e missioni di supporto tattico.  

Abilità senza rivali

Il C-27J ha la stiva di carico più grande della sua classe con un pavimento di carico unico e robusto che supporta quasi 5 tonnellate per metro quadrato e regolabile sia in altezza che in inclinazione, per facilitare le operazioni. Il C-27J ha la migliore velocità di discesa e salita (4.000 - 2.500 piedi/min), può eseguire manovre tattiche 3g ed è qualificato per effettuare decolli e atterraggi brevi (STOL) su aeroporti innevati, sabbiosi e impreparati.

Aereo da trasporto di battaglia

Il collaudato C-27J può essere equipaggiato con una suite completa di sottosistemi di difesa, comunicazioni sicure e protezione balistica sul campo di battaglia per operare in ambienti ad alta minaccia, consegnando merci, camion leggeri e personale ovunque siano necessari. La sua Auxiliary Power Unit (APU) garantisce operazioni autonome.

Caratteristiche generali:
  • Equipaggio: minimo due: pilota, copilota (più loadmaster quando necessario)
  • Capacità: 60 soldati o 46 paracadutisti o 36 cucciolate con 6 personale medico (11.600 kg di carico utile massimo) 6 VIP più 18 passeggeri di scorta più un modulo di servizio.;Trasporto merci (carichi alla rinfusa, veicoli gommati e cingolati, motori aerei, elicotteri, pallet standard 463L – 3 HCU-6E+ 1 HCU-12E o 6 HCU-12E); Airdrop (fino a 9.000 kg con due piattaforme; fino a 6 pacchi A22 CDS; fino a 5.000 kg con 1 o 2 piattaforme di LAPES; fino a 6.000 kg con scarico da combattimento – 3 pallet HCU-6E); Antincendio (fino a 6 contenitori del sistema "Guardian" - 6.000 L di acqua/ignifugo; sistema di attacco antincendio roll-off/roll-on con capacità di 9.850 L);

  • Vano di carico: larghezza 3,33 m X altezza 2,25 m
  • Lunghezza: 22,7 m (74 piedi e 6 pollici)
  • Apertura alare: 28,7 m (94 piedi e 2 pollici)
  • Altezza: 9,64 m (31 piedi e 8 pollici)
  • Area alare: 82 m 2 (880 piedi quadrati)
  • Peso a vuoto: 17.500 kg (38.581 libbre)
  • Peso massimo al decollo: 31.800 kg (70.107 libbre)
  • Carico utile massimo: 11.600 chilogrammi (25.600 libbre) a MTOW 
  • Motore: 2 × Rolls-Royce AE2100-D2A turboelica, 3.458 kW (4.637 CV) ciascuno
  • Eliche: Dowty Propeller a 6 pale 391/6-132-F/10, diametro 4,15 m (13 ft 7 in).

Prestazioni
  • Velocità massima: 602 km/h (374 mph, 325 kn)
  • Velocità di crociera: 583 km/h (362 mph, 315 kn)
  • Velocità minima di controllo : 194 km/h (121 mph, 105 kn)
  • Autonomia: 1.759 km (1.093 mi, 950 nmi) con MTOW di 31.800  kg (70.100  lb )
  • Portata a 4.536 kg (10.000 lb) di carico utile : 5.112  km (2.760  nmi )
  • Autonomia del traghetto: 5.852 km (3.636 mi, 3.160 nmi)
  • Soffitto di servizio: 9.144 m (30.000 piedi).

(Web, Google, leonardo, navy recognition, Wikipedia, You Tube)