domenica 7 maggio 2023

GUERRA RUSSIA-UCRAINA: un Patriot MIM-104 ha intercettato un missile balistico "ipersonico" lanciato dall'aria Kh-47 Kinzhal su Kiev.




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L'aeronautica militare ucraina ha confermato che un missile terra-aria Patriot MIM-104 ha intercettato un missile balistico "ipersonico" lanciato dall'aria Kh-47 Kinzhal su Kiev in quella che potrebbe essere una vittoria di alto profilo per il sistema missilistico statunitense poche settimane dopo essere entrato in servizio in territorio ucraino.









L'Ucraina inizialmente ha negato l'intercettazione nonostante una serie di informazioni open-source suggerissero che un “Patriot” avesse fatto centro. Le foto dal luogo dello schianto del missile abbattuto sembrano mostrare i danni causati dall’intercettore.
Lanciato in volo dal Mig-31K, il Kh-47M2 Kinzhal è un adattamento del missile balistico a corto raggio Iskander-M. Sebbene la sua maggiore velocità potenziale e il profilo di volo irregolare potrebbero rendere più difficile l'intercettazione da parte di un Patriot, è probabile che sia ancora all'interno delle sue capacità.
Ora, secondo l'Ucraina, è stato dimostrato che è possibile abbatterlo. Inoltre, non sappiamo quale intercettore sia stato specificamente utilizzato, se effettivamente questa intercettazione è avvenuta come affermato, ma ci sono state indicazioni che l'Ucraina stia utilizzando missili di vecchia generazione che rimangono altamente capaci, ma non sono così potenti come le più recenti offerte PAC-3.
Prima che i Patriot entrassero in combattimento nelle ultime settimane, le difese aeree di Kiev avevano scarsissime capacità di contrastare il Kinzhal e il suo cugino Iskander-M lanciato a terra o gli S-300 SAM lanciati “ad esaurimento” contro bersagli terrestri. Questo è esattamente il motivo per cui l'Ucraina ha richiesto insistentemente i Patriot per colmare evidenti lacune nella sua rete di difesa. Il fatto che i SAM di epoca sovietica dell'Ucraina possano essere molto bassi rende l'arrivo del Patriot ancora più importante per contrastare molti tipi di minacce oltre ai missili balistici, compresi quelli posti da missili da crociera, droni e velivoli ad ala fissa.
Un'aggiornamento dell’intelligence britannica ha rilevato la cancellazione delle parate e delle celebrazioni del Giorno della Vittoria del 9 maggio in sei regioni russe per problemi di sicurezza legati alla guerra in Ucraina. 
L'aggiornamento ha valutato il recente attacco di droni sull’edificio del Cremlino che ha "quasi certamente aumentato la percezione della minaccia della leadership russa sugli eventi del Giorno della Vittoria". Anche le potenziali proteste e disordini per la guerra hanno probabilmente influenzato le decisioni per l’annullamento delle celebrazioni. 
Le recenti azioni partigiane in Russia suggeriscono che le preoccupazioni sulla sicurezza interna probabilmente hanno fondamento. Lo scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin, un'importante voce a favore della guerra che ha combattuto con le forze separatiste nel Donbass prima dell'invasione su vasta scala, è stato gravemente ferito e il suo autista ucciso dopo un'esplosione nell'oblast di Nizhny Novogrod a est di Mosca. E’ possibile visionare un video della scena che mostra un veicolo capovolto con gravi danni e un cratere considerevole. 
Nella città di Yeysk dall'altra parte del Mar d'Azov rispetto all'area occupata di Mariupol, un video mostra l'autista di un'auto che si fa esplodere mentre quelle che sembrano essere le forze di sicurezza russe tentano di prendere d'assalto il suo veicolo per strada. Yeysk ospita una vicina base aerea dell'aviazione navale russa che ha sostenuto lo sforzo bellico in Ucraina.
Nel suo più recente controllo della valutazione del terreno, l'Istituto per lo studio della guerra ( @TheStudyofWar ) ha notato i guadagni russi dentro e intorno alla città assediata di Bakhmut.
Allo stesso tempo, il ministero della Difesa russo sembra aver deprezzato la linea del fronte di Bakhmut, spostandosi invece sulla difensiva mentre incombe la controffensiva ucraina.
Questo sembra corrispondere all'ultimo episodio tra il fondatore del Wagner Group PMC Yevgeny Prigozhin e il Ministero della Difesa russo. Prigozhin ha affermato questa settimana che la Wagner si ritirerà da Bakhmut il 10 maggio se le sue forze non riceveranno maggiori lotti di munizioni, con gli ultimi rapporti che suggeriscono che le truppe dell'uomo forte ceceno Ramzan Kadyrov prenderanno il posto della Wagner in città. 
Bakhmut è ancora fumante dopo che le forze russe hanno ricoperto la città in rovina di munizioni incendiarie incandescenti. 
I combattimenti a Bakhmut rimangono intensi e le riprese della fine di aprile mostrano carri armati ucraini che bombardano l'Industrial College a distanza ravvicinata combattendo contro i mercenari della Wagner. 
Una grande esplosione ha scosso la città, quando le forze ucraine hanno fatto esplodere un condominio minato nel tentativo di soffocare l'avanzata russa.
Mentre incombe la tanto attesa controffensiva ucraina, la Crimea occupata è sempre più insofferente mentre gli attacchi contro le infrastrutture russe diventano più frequenti. 
Le esplosioni hanno scosso la città di Dzhankoi vicino all'ex confine tra la penisola occupata e l'Ucraina meridionale. Sede di un importante scalo ferroviario e di una base aerea, entrambi precedentemente presi di mira dagli attacchi ucraini; le ultime esplosioni potrebbero aver portato a un improvviso esodo dalla penisola verso la Russia. 
L'attacco di Dzhankoi potrebbe essere una continuazione degli sforzi ucraini per preparare lo spazio di battaglia per la sua controffensiva, recentemente evidenziata da una serie di attacchi ai depositi di carburante russi e infrastrutture ferroviarie.
La controffensiva ucraina potrebbe minacciare i nodi stradali e ferroviari controllati dai russi a Melitopol, interrompendo il suo collegamento con l'oblast di Rostov attraverso Berdyansk e Mariupol. Una tale spinta spingerebbe inevitabilmente le masse verso il ponte di Crimea attraverso lo stretto di Kerch. Tutti i rifornimenti via terra della Russia alla penisola sarebbero limitati a quanto possono gestire due linee ferroviarie, quattro corsie autostradali e traghetti. Quell'ancora di salvezza limitata deve anche essere protetta da un altro attacco. Anche il traffico dei traghetti e altre navi possono dare una mano, come hanno fatto dopo che il ponte è stato bloccato mesi fa, ma la logistica sarebbe drasticamente limitata, a prescindere.
Nel frattempo, i segnali indicano ulteriormente che i gruppi di battaglia ucraini si stanno radunando: un video mostra una colonna di M2 Bradley e una variante di ambulanza da combattimento M113 su un'autostrada ucraina. 
Le immagini satellitari mostrano più delle estese fortificazioni che le forze russe hanno costruito lungo i viali di avanzamento dalla linea del fronte verso le aree occupate dell'Ucraina, con visibili ostacoli ai carri armati "Denti di drago", trincee e postazioni di fuoco scavate vicino a Svatove e Soledar.
Quelle linee di trincea potrebbero presto vedere il tipo di combattimento feroce e ravvicinato; esiste un filmato di un drone che cattura un soldato ucraino, nominativo "Chinaz", che uccide da solo sei russi in una trincea. 
I droni kamikaze ucraini con visuale in prima persona (FPV) rimangono una minaccia costante per le forze russe, poiché i video mostrano colpi sia su un carro armato russo che su un mortaio pesante semovente 2S4 Tyulpan da 240 mm.
Il pericolo derivante dagli ordigni inesplosi e dalle mine lasciate nelle ex aree di prima linea persiste in una fascia del territorio ucraino e una società svizzera fornirà all'Ucraina 20 macchine di sminamento telecomandate per assistere negli sforzi di sminamento. Tuttavia, gli sforzi in corso rimangono ad alto rischio, poiché secondo quanto riferito un attacco di artiglieria russa ha preso di mira un'unità di sminamento disarmata sulla riva destra del Dnepr nell'oblast di Kherson liberato, uccidendo sei ufficiali del servizio di emergenza ucraino.









Kh-47M2 Kinzhal (ossia: "pugnale”; in cirillico: Х-47М2 Кинжал; nome in codice NATO: Killjoy)

Il Kh-47M2 Kinzhal  è un missile balistico aviolanciato ipersonico di fabbricazione russa, sviluppato negli anni 2010 ed entrato in servizio sperimentale nel 2018 presso le forze aerospaziali russe.


Pensato per neutralizzare obiettivi navali d'importanza strategica quali portaerei e incrociatori lanciamissili, è in grado di volare a velocità massima prossima a Mach 10 disegnando traiettorie manovrate dalle virate improvvise pensate per saturare le capacità di calcolo dei sistemi antimissile avversari, riducendo drasticamente le probabilità d'intercettazione.
Al 2020 l'unico vettore designato al trasporto del Kinzhal è l'intercettore supersonico MiG-31I appositamente modificato per il ruolo aria-superficie. Nel prossimo futuro, il missile potrebbe essere imbarcato sui bombardieri supersonici a lungo raggio Tu-160M2 di nuova produzione e sugli ammodernati Tu-22M3M, aumentandone così il raggio d'azione in modo considerevole.
Ha ricevuto il battesimo del fuoco in occasione dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022.

Sviluppo

Lꞌidea di lanciare missili balistici non è nuova. Gli Stati Uniti e lꞌUnione Sovietica, negli anni 1960 fino agli anni 1970, svilupparono gli AGM-48 Skybolt e gli Ch-45 Molnija (in lingua russa Х-45 Молния). Con questi missili le velocità superarono i 12 Mach e una distanza di 1800 km. Quando sia iniziato lo sviluppo dei Ch-45 Молния non si sa. Le prime informazioni su questo progetto vennero pubblicate nel 2010. Ufficialmente i Ch-45 furono presentati nel quadro di un discorso di Vladimir Putin a un incontro federale. Dopo unꞌulteriore serie di prove i Ch-45 furono adottati negli armamenti delle Forze Armate russe.

Progetto

Il missile è progettato per colpire le navi da guerra della NATO che rappresentano una minaccia per i sistemi missilistici strategici nella Russia europea e per distruggere i sistemi di difesa missilistica della NATO, le navi di difesa dai missili balistici e gli oggetti terrestri vicino ai confini russi.
Nei media russi la caratteristica "ipersonica" è stata evidenziata come una caratteristica unica per creare l'impressione che sia un design nuovo e avanzato (planata ipersonica e scramjet) mentre il "Kinzhal" utilizza una tecnologia missilistica balistica standard a velocità maggiori. La caratteristica "ipersonica" è condivisa con molti modelli precedenti e non rappresenta alcun particolare progresso tecnologico. 
Il progetto complessivo del missile è condiviso con il 9K720 Iskander, con la sezione di guida modificata per il Kinzhal. Secondo quanto riferito, può colpire sia bersagli statici che mobili come le portaerei. 
L'elevata velocità del Kinzhal gli conferisce una migliore penetrazione del bersaglio rispetto ai missili da crociera più leggeri e lenti.  Con capacità di manovra avanzate, alta precisione e velocità ipersonica, alcune fonti gli danno il nome di "killer di portaerei" per la sua presunta capacità di disabilitare e forse anche affondare una superportaerei da 100.000 tonnellate con un solo colpo. 
I media russi affermano che la portata del missile è di 2.000 km (1.200 mi; 1.100 nmi) se trasportato dal MiG-31K e 3.000 km (1.900 mi; 1.600 nmi) se trasportato dal Tu-22M3 quando il raggio di combattimento dell'aereo viene aggiunto a quello del missile. 

Reazioni straniere

Il massimo comandante nucleare americano ha recentemente affermato che gli Stati Uniti non dispongono attualmente di una difesa affidabile contro i missili ipersonici. 
I funzionari della difesa degli Stati Uniti hanno concluso che le architetture radar esistenti non sono sufficienti per rilevare e tracciare le armi ipersoniche.  Pertanto, tali armi come il Kh-47M2 Kinzhal rappresentano una grave minaccia.
Nel marzo del 2022, il presidente americano Joe Biden ha confermato che la Russia ha utilizzato missili ipersonici in Ucraina. "È quasi impossibile fermarlo", ha detto: "C'è un motivo per cui lo stanno usando". 

Caratteristiche

Il “Kinzhal”, descritto come un missile balistico ipersonico aerolanciato di alta precisione, è una versione del missile superficie-superficie 9K720 Iskander, progettato sotto la direzione tecnica dell’ing. Valery M. Kashin (KBM Kolomna) e prodotto nello stabilimento Votkinsk.
La propaganda russa gli attribuisce una gittata massima di 2000 km e una velocità durante l'avvicinamento finale al bersaglio tra 10 620 e 12250 km/h (Mach 10), con la possibilità di compiere manovre evasive, ad alto numero di g; anche in assenza di indicazioni precise al riguardo, si ritiene che disponga di differenti tipi di testata: convenzionale, termonucleare, termobarica, a submunizioni e perforante/esplosiva per bersagli protetti.
Esso è in grado di attaccare obiettivi fissi grazie alla guida inerziale o satellitare. La volontà di montare tale missile su di un velivolo, costituisce un tentativo teorico, di farne un impiego antinave, soprattutto contro i gruppi portaerei, cosa che costringerebbe i piloti dei Mig-31 ad avvicinarsi moltissimo alle portaerei per sfruttare l'ipervelocità, rischiando di essere localizzati con molto anticipo ed essere ingaggiati dai caccia a protezione delle Task Force e quindi abbattuti ben prima di poter sganciare, vanificando l'ipervelocità del missile. Unica tattica alternativa teorica sarebbe quella di volare a bassissima quota per evitare di essere scoperti dai radar nemici, avvicinandosi a vista alle navi, prima di lanciare il missile.
Nel 2018 è stata costituita ad Akhtubinsk una squadriglia con sei MiG-31BM così modificati, nel distretto militare meridionale, con l’obiettivo di arrivare a dieci/dodici aerei ad organico completo entro la fine dell'anno. Si ritiene che il lancio per l’omologazione del Kh-47M2 si sia svolto il 10 marzo dello stesso anno mentre in precedenza sono stati compiuti più di 250 voli captive (vincolati) per verificare la compatibilità aerodinamica tra missile ed aereo, senza procedere al lancio.
È possibile che fino a 50 MiG-31 possano essere adattati a questo ruolo, principalmente per l'assegnazione ai distretti militari orientali con vocazione all'impiego antinave.
Il 21 dicembre 2021, il Ministro della Difesa russo, generale dell'esercito, Sergei Shoigu, annunciò ufficialmente che il primo reggimento aereo dotato di intercettori MiG-31K equipaggiati con i missili ipersonici Kinzhal era stato formato. Equipaggiato con dieci velivoli, anche per scopo sperimentale, il reggimento è stato dislocato presso l'aeroporto di Akhtubinsk (regione di Astrakhan, distretto militare meridionale). I loro ruoli principali saranno gli attacchi antinave ed il pattugliamento aereo sul Mar Nero.
Gli osservatori occidentali, peraltro, si dichiarano dubbiosi sulla gittata di 2000 km e la valutano più prudenzialmente in 1200 km, considerato l'attacco portato dall'unità operativa nell'aeroporto di Akhtubinsk (regione di Astrakhan), verosimilmente lanciato dai cieli sopra Kramators'k verso occidente contro un deposito di armi in Delyatyn, regione ucraina di Ivano-Frankivsk.

Impiego operativo

Invasione russa dell'Ucraina del 2022

Il 19 marzo 2022, il portavoce del Ministero della difesa russo, Igor' Konašenkov ha dichiarato la neutralizzazione di un deposito contenente rifornimenti militari occidentali per il governo ucraino tramite l'impiego di missili Kinzhal. L'attacco alla struttura, situata nel villaggio di Delyatyn, regione ucraina di Ivano-Frankivsk, vicino al confine con la Polonia, è avvenuto per mezzo di una coppia di MiG-31K del 764º Reggimento Caccia, armati di un missile ipersonico ciascuno.
Tale missione ha reso il Kinzhal il primo sistema d'arma ipersonico ad essere impiegato in combattimento.
Il 26 gennaio 2023 sono stati lanciati contro obiettivi ucraini 55 missili (insieme anche a droni di fabbricazione iraniana HESA Shahed 136). Secondo le dichiarazioni di Valerij Zalužnyj, comandante in capo delle Forze armate ucraine, almeno uno di quest'ultimi era un missile di tipo Kh-47M2 Kinzhal. Dei 55 missili, 47 sono stati abbattuti dalle difese ucraine.
Il 9 marzo 2023 un totale di 81 missili, inclusi 6 di tipo Kinzhal, sono stati diretti contro diverse città ucraine.












Il missile "Patriot" si collega all'acronimo: Phased Array TRacking to Intercept Of Target.

Il Patriot (MIM-104 Patriot) è un missile terra-aria statunitense per la difesa tattica di punto (una base militare, una città o piccola provincia); arma dall'efficacia indiscussa, che ad oggi (2006) rappresenta l'ultima categoria di missili terra-aria dispiegata dagli Stati Uniti. Ha lanciatori orientabili, non verticali, per missili con guida track-via missile, ovvero i missili vengono guidati con un misto di radio ed impulsi radar "phase array".


È diventato famoso per la difesa contro i missili SS-1 Scud lanciati dall'Iraq contro Israele durante la guerra del Golfo del 1991. Sono stati schierati senza essere impiegati anche durante l'operazione Enduring Freedom che consisteva nell'invasione dell'Iraq da parte delle forze anglo-americane. Doveva essere adottato anche dall'Italia in ben 1280 esemplari, ma non si sono reperite le ingenti risorse necessarie all'acquisto.
Il simbolo del Patriot è un disegno di un miliziano della rivoluzione americana.
Il missile classificato ufficialmente come MIM-104 Patriot è attualmente il principale sistema SAM adoperato dall'esercito americano e da alcuni paesi alleati. Viene costruito nelle officine della società statunitense Raytheon. Il Patriot ha rimpiazzato il Nike Hercules per la difesa a quote basse e medie, ed ha sostituito lo HAWK come piattaforma per la difesa antiaerea tattica. Inoltre, il Patriot ha assunto (secondo molti inefficacemente) il ruolo di principale piattaforma missilistica anti balistica (ABM), che attualmente è la sua missione primaria.
Il sistema Patriot adopera un'antenna ed un radar Phased Array di alte prestazioni (in termini di qualità del tracciamento). Il Patriot è l'unico sistema ABM che abbia distrutto un missile balistico tattico (TBM) in combattimento ed è l'unico sistema SAM capace di fornire a forze corazzate in manovra una qualsiasi protezione contro missili balistici.
Il Patriot è stato sviluppato allo Redstone Arsenal di Huntsville (Alabama), che in precedenza aveva sviluppato il sistema ABM Safeguard e le sue componenti: Spartan ed il missile Sprint.
Il 15 ottobre del 1964 Il Segretario alla Difesa USA emana una direttiva perché il sistema di difesa aria-aria venga rinominato "Surface-to-Air Missile, Development" (SAM-D). Nel 1976, venne rinominato "Sistema di Difesa Aerea PATRIOT", che avrebbe combinato le nuove tecnologie come il radar di tipo phased array e la guida per l'inseguimento dal missile. La sperimentazione su larga scala del sistema comincia nel 1976. Viene dispiegato nel 1984. Il Patriot venne concepito come sistema antiaereo, ma nel 1988 venne aggiornato (alla versione PAC-1, Patriot Advanced Capability-1) per fornire qualche limitata capacità d'intercettazione contro alcuni tipi di missile balistico tattico. Tuttavia alla prova dei fatti l'impiego in Israele e Arabia Saudita nel 1991 contro i vettori Al-Hussein Irakeni fu un totale fallimento, con percentuali di intercettazione al di sotto del dieci per cento. L'ultima versione, la PAC-3, è stata totalmente riprogettata, con in mente lo scopo principale di distruggere missili oltre agli aerei.
Il "Patriot System" ha quattro funzioni operative principali: comunicazione, comando e controllo, sorveglianza radar e guida del missile. Il sistema è modulare e molto mobile. Le componenti del controllo di lancio (radar, sezione di controllo inseguimento, gruppo dell'antenna, generatore elettrico) ed i lanciatori sono montabili su camion o rimorchi, che oggi sono semi-rimorchi M860 trainati da un camion M983 "Dragon Wagon" HEMTT. L'intera batteria di Patriot può smontare e muoversi (dalla posizione di fuoco) in 30 minuti. Il sistema può essere reso di nuovo operativo in 45 minuti.
Il cuore della batteria di missili Patriot è la sezione di controllo di tiro ed i lanciatori, consistente nel "Radar Set" AN/MPQ-53 o -65 Radar, la stazione di puntamento AN/MSQ-104 (nota come la "ECS", simile ad un roulotte), il gruppo delle antenne OE-349, ed il generatore EPP-III. I missili sono trasportati e lanciati dalla stazione di lancio M901, che può portare fino a 4 missili PAC-2 oppure 16 PAC-3. Il battaglione di Patriot dispone di una "Information Coordination Central" (ICC), una ECS modificata, che coordina il fuoco dell'intera unità e lo collega alla rete JTIDS.

I radar di scoperta/inseguimento AN/MPQ-53 (PAC1-2) e AN/MPQ-65 (PAC-3)

Il complesso AN/MPQ-53/65 è un radar Phased Array che supporta anche i sottosistemi di IFF (identificazione automatica di amici e nemici), le contro-contromisure elettroniche (ECM) e l'inseguimento via missile (TVM). Il radar del Patriot lavora sulla Banda G della NATO, tra i 4 e 6 GHz di frequenza.
Il radar AN/MPQ-53 è installato nei sistemi PAC-2, mentre lo AN/MPQ-65 equipaggia le unità PAC-3. La maggiore differenza tra i due è l'aggiunta di un secondo traveling wave tube (TWT), che dà al MPQ-65 maggiori capacità di rilevamento e tracking. La schiera consiste di 5.000 elementi che fanno "brillare" e volteggiare il fascio radar molte volte al secondo. Inoltre l'antenna contiene l'interrogatore IFF, il TVM, ed almeno un "sidelobe canceller" (SLC), una schiera secondaria che cancella le interferenze radar. Questo radar è un sistema "detection-to-kill" (un solo radar fa tutte le funzioni di ricerca, identificazione, inseguimento ed ingaggio), a differenza di altri sistemi SAM, che richiedono diversi radar. Il raggio di scoperta (detection range) del radar del Patriot eccede i 100 km, e può inseguire simultaneamente fino a 100 bersagli.
Caratteristiche del fascio radar "phased array"
Il fascio radar creato da questo "phased array" è molto stretto e piuttosto agile da muovere rispetto ad una tipica antenna mobile. Ciò permette al radar di scoprire e seguire bersagli solitamente difficili da gestire come velivoli stealth o missili cruise, caratterizzati da una piccola sezione radar, oppure oggetti molto veloci come i missili balistici. Il sistema inoltre possiede un'ottima resistenza alle contromisure elettroniche e ai sistemi radar warning receiver, in quanto la trasmissione salta tra varie frequenze di rilevamento nel campo delle microonde.
Il costo del radar del Patriot supera i 40 milioni di dollari.

La stazione di controllo AN/MSQ-104 ECS

La AN/MSQ-104 Engagement Control Station (ECS) è il centro nevralgico della batteria Patriot. La ECS consiste di un rifugio montato sul pianale di un camion M927 da 5 tonnellate oppure su un camion (LMTV). I componenti della ECS sono: il Weapons Control Computer (WCC), il Data Link Terminal (DLT), il sistema di comunicazione UHF, la Routing Logic Radio Interface Unit (RLRIU) e due "workstations" che sono l'interfaccia uomo-macchina. La postazione ECS ha aria condizionata, filtrata e pressurizzata (per resistere ad attacchi NBC), ed è schermata contro l'EMP o altre interferenze elettromagnetiche. La ECS contiene alcune radio SINCGARS per comunicazioni-voce.
Lo WCC è il principale computer nel sistema Patriot. È un computer a calcolo parallelo a 24-bit militarizzato. È disposto in configurazione multiprocessore operante a 6 megahertz. Questo computer calcola gli algoritmi di intercettazione, e fornisce limitate capacità di auto-diagnosi. In confronto ai moderni personal computer ha una potenza di calcolo limitata, anche se è stato aggiornato spesso durante il suo periodo operativo.
Il DLT (Data Link Terminal) è il sistema che collega l'ECS alle stazioni di lancio dei missili Patriot. Utilizza le radio SINCGARS oppure cavi a fibra ottica per trasmettere dati crittati. Attraverso il DLT, gli operatori al lancio possono dispiegare i missili, armarli o disattivarli, eseguire test di funzionalità dei lanciatori o dei missili, ed infine sparare i missili.
Il sistema di comunicazioni UHF consiste di tre ricevitori radio UHF e tutto il loro equipaggiamento en-decrittazione. Sono connesse alle antenne del OE-349 Antenna Mast Group, che creano "lampi" di UHF tra le varie batterie Patriot ed il loro ICC. Questa crea una rete di dati sicura, in tempo reale (la PADIL, Patriot Data Information Link) che permette allo ICC di prendere il controllo delle batterie subordinate.
La "Routing Logic Radio Interface Unit" (RLRIU) funziona come il router primario di tutti i dati che arrivano allo ECS. La RLRIU fornisce ad ogni batteria di fuoco un indirizzo logico nella rete di dati del battaglione, ed invia/riceve dati da tutto il battaglione. "Traduce" anche tutti i dati che vanno dal WCC allo DLT, facilitando la comunicazione con i lanciatori.
Le workstation del Patriot sono chiamate "Manstation 1 e 3" (MS1 e MS3). Sono le postazioni dalle quali gli operatori agiscono col sistema, consistono di uno schermo monocromatico circondato da indicatori ed interruttori. Ogni manstation ha anche una tastiera QWERTY ed un joystick che lavora come il mouse di un PC. 
La ECS costa più di 5 milioni di dollari.
Il gruppo di antenne sul pennone OE-349
Il gruppo OE-349 Antenna Mast Group (AMG) viene montato su di un camion da carico M927 da 5 tons. Include quattro antenne da 4 kW in due paia di pennoni a controllo remoto.

L'impianto elettrico EPP-III

Lo EPP-III (Electric Power Plant) è la principale fonte di elettricità per lo ECS e il radar, che assieme allo EPP ed al AMG, costituiscono la sezione di controllo di fuoco del Patriot. È formato da due motori diesel da 150 kW (a 400 hertz) che sono interconnesse attraverso l'unità di distribuzione di potenza. Questi generatori sono montati su un camioncino M983 HEMTT.

Le stazioni di lancio M901

La M901 (Launching Stations) sono unità operate in remoto, totalmente autocontenute. La Engagement Control Station (ECS AN/MSQ-104) controlla l'operatività dei lanciatori attraverso ogni DLT del lanciatore, sia tramite fibra ottica o con un data-link wireless in frequenza VHF (SINCGARS).
Il sistema di livellamento integrale permette la sistemazione di missili in declivi fino ai 10 gradi. Ogni lanciatore è rimorchiabile in azimuth e può essere elevato ad una posizione di lancio fissa (di 90 gradi rispetto all'orizzonte). Il puntamento preciso del lanciatore prima del lancio non è necessario, dal momento che introdurrebbe un ulteriore tempo di ritardo nel tempo di reazione (e nell'abbattimento del missile incombente). Ogni lanciatore fornisce dati digitalizzati di auto-diagnostica dettagliata allo ECS via data link.




Il missile guidato Patriot

Vi sono attualmente (2006) otto varianti del missile Patriot: Standard, ASOJ/SOJC, PAC-2, PAC-2 GEM, GEM/C, GEM/T (or GEM+), e PAC-3.
La prima versione è stata lo MIM-104A, "Standard", capace soltanto di ingaggiare aerei. La versione MIM-104B "ASOJ" o "anti standoff jammer" è un missile progettato per cercare e distruggere emettitori di ECM. Il MIM-104C PAC-2 è stato il primo missile Patriot ottimizzato per intercettare missili balistici. La serie GEM (MIM-104D/E) consiste in ulteriori migliorie del missile PAC-2. Le prime sette di queste versioni (fino alla PAC-2) sono in configurazione di un singolo missile per tubo di lancio totalizzando quattro per lanciatore.
Il missile PAC-3 è un intercettore totalmente nuovo, con un radar di ricerca attiva in banda Ka ed altre migliorie che aumentano fortemente la sua letalità contro i missili balistici. I tubi di lancio del PAC-3 contengono quattro missili, in questo modo un lanciatore può portare un totale di 16 colpi. Tutti i missili Patriot consistono di un missile (o missili) montati in un tubo di lancio che sembra una grossa scatola in acciaio che è sia il contenitore, che l'involucro di trasporto, che il tubo di lancio. I missili Patriot sono consegnati dalla fabbrica all'esercito come "munizioni certificate" e non è necessario nessun tipo di mantenimento prima che il missile venga sparato.
Il missile PAC-2 è lungo 5,31 metri, pesa 900 kg ed è propulso da un motore razzo a combustibile solido fino a velocità superiori a Mach 5.
I missili Patriot costano tra 1 e 3 milioni di dollari al pezzo dipendendo dalla variante.

Il progetto del missile Patriot

La famiglia dei missili PAC-2 hanno tutti un progetto standard con solo piccole differenze tra i componenti interno. È costituito (dall'avanti all'indietro) dal radome, sezione di guida, testata esplosiva, sezione di propulsione, e sezione di controllo degli attuatori.
Il radome è fatto da silicio pressofuso, spesso circa 16,5 millimetri, con una punta in lega di nichel, ed un anello di attacco alla base protetto da un anello in gomma siliconica. Il radome fornisce, oltre la sagoma aerodinamica, anche la finestra alle microonde e la protezione termica per il cercatore a RF e gli annessi componenti elettronici.
La sezione di guida del Patriot consiste principalmente del sistema di guida modulare digitale aereo (MDAGS). Il MDAGS consiste di un pacchetto di mezza-corsa modulare che esegue tutte le funzioni di guida dal lancio fino a metà tragitto cedendo allora la guida alla sezione di guida terminale. Il sensore track-via-missile è montato sulla sezione di guida e si estende nel radome. Il "seeker" consiste di una antenna montata su una piattaforma inerziale, l'elettronica di controllo dell'antenna, un ricevitore ed un trasmettitore. Il pacchetto Modular Midcourse Package (MMP), che si trova nella parte anteriore della sezione della testata, consiste dell'elettronica di navigazione ed un computer di bordo del missile che esegue gli algoritmi di calcolo della traiettoria di volo e di impatto terminale secondo i programmi predisposti dal programma dell'elaboratore.
La sezione della testata da guerra, giusto dietro alla sezione di guida, contiene il sensore di prossimità la testata esplosiva, i sistemi di sicurezza ed attivazione, i cavi per accendere l'esplosivo, l'elettronica ausiliare, il sensore inerziale.
La sezione di propulsione consiste dello scudo di calore esterno e dal motore a razzo, che include il suo contenitore, ugello, propellente a combustibile solido, fodera e l'isolante, il pirogeno di ignizione, e l'unità per l'attivazione della propulsione.
La sezione di controllo CAS (Control Actuator Section) si trova all'estremo finale del missile, si serve di alette comandate dal computer di guida che sterzano e stabilizzano il missile in volo. Il sistema servo-motore delle alette consiste di attuatori idraulici e valvole oltre ad una fonte di energia elettroidraulica, formata da batteria, pompa motrice, riserva d'olio, pressurizzatore a bottiglia di gas ed un accumulatore.
La natura modulare del sistema Patriot ha reso gli aggiornamenti hardware e software un processo relativamente semplice e continuo. Ogni sottosistema del Patriot è stato aggiornato almeno una volta.

Patriot Advanced Capability (PAC) PAC-3

L'upgrade PAC-3 è quello più significativo che i sistemi del Patriot abbia mai ricevuto ed è uno dei più drastici programmi di upgrade mai eseguito in un sistema d'arma americano. Quasi ogni aspetto del sistema ha ricevuto un miglioramento significativo. In complesso l'upgrade PAC-3 si svolge in tre fasi e le unità sono designate "Configuration 1, 2, o 3", basandosi sullo stadi di upgrade in cui si trovano.
Lo stesso sistema vide l'upgrade del computer WCC e del suo software e l'intero insieme di comunicazioni è stato cambiato. Grazie a questo upgrade, gli operatori possono ora vedere le tracce nella rete JTIDS, cosa che aumenta grandemente la visione di battaglia e lasituational awareness degli equipaggi del sistema Patriot. Il software, una volta concepito principalmente per la difesa anti-area, ora può condurre una "ricerca a misura di missile TBM", ottimizzando il fascio e le risorse del radar per la ricerca di aeromobili ostili in un settore particolare noto per la presenza di lanciatori di missili balistici nemici, e può anche raggiungere un'altitudine minima di volo e di ingaggio del missile nemico ("keepout altitude") per assicurare che i missili balistici con testata chimica oppure gli ERS ("early release submunitions") vengano distrutti ad una certa altitudine.

Radar del PAC-3

Anche il radar del Patriot è stato completamente ridesegnato, aggiungendo un TWT addizionale ("Traveling Wave Tube") che aumenta molto le capacità del radar nella ricerca, rilevamento, inseguimento e discriminazione. In effetti, si dice che il radar del PAC-3, possa, tra le altre cose, rilevare se un aeromobile è pilotato da persone e se porti oppure no dell'esplosivo.
Missile Patriot PAC-3
L'upgrade PAC-3 comporta un nuovo progetto di missile, denominato MIM-104F, che viene chiamato PAC-3 dallo U.S. Army. Secondo alcuni osservatori, il PAC-3 missile è l'intercettore antiaereo più avanzato mai sviluppato, pensato quasi interamente alla missione contro missili balistici.
La miniaturizzatione lo rende molto più piccolo rispetto ai PAC-2; i vecchi contenitori ("cans") possono portare quattro missili dove una volta era contenuto uno solo. Il missile PAC-3 è molto più manovrabile, grazie a dozzine di piccoli motori a razzo montati nella parte anteriore del missile (noti come ACMs, o "Attitude Control Motors”).

Radar terminale del PAC-3

Comunque, la miglioria più significativa al missile PAC-3 è l'aggiunta di cercatore radar attivo in banda Ka. Questo permettere al missile di interrompere il contatto col radar principale del sistema ed acquisire il suo bersaglio nella fase terminale dell'intercettazione, cosa che migliora il tempo di reazione del missile verso un bersaglio balistico che si muove ad alta velocità; in effetti si sostiene che il PAC-3 abbia la capacità di selezionare il missile bersaglio in arrivo e tracciare una traiettoria d'impatto che lo porta a colpire esattamente la testata da guerra nemica. Questo radar attivo aumenta la capacità del missile di distinguere ed evitare frammenti ed esche radar attorno al missile nemico e fornisce al Patriot una capacità "hit-to-kill" che rende non necessario il detonatore di prossimità tradizionale (magnetico, laser oppure optoelettronico). Questo aumenta la capacità di colpire la testata esplosiva, nucleare o chimica distruggendola invece di colpire il corpo del missile col pieno di carburante (come avveniva con i missili Scud quando colpiti dai PAC-1).
Si dice che il Patriot PAC-3 abbia quintuplicato "l'impronta difensiva", cioè l'area che un'unità Patriot può difendere contro missili balistici di ogni tipo incrementando considerevolmente la letalità del sistema e l'efficacia contro suddetti missili. Ha esteso anche il numero e la qualità dei missili intercettabili dal Patriot che ora include alcuni IRBM e ICBM come il Nodong, il CSS-2 ed il CSS-3.
Queste migliorate capacità anti-balistiche lo hanno reso, però, meno capace nell'intercettazione di aeromobili endo-atmosferici e di ogni tipo di missile aria-terra. Si tratta di un missile più lento, ha un raggio d'azione più corto ed una testata esplosiva più piccola rispetto ai vecchi missili Patriot ed molto meno esplosivo rispetto al missile Arrow (anche se in genere si affida alle sue capacità "hit to kill", dovute alla combinazione esplosivo-energia cinetica).
L'intercettore del Patriot PAC-3 sarà l'intercettore primario per il nuovo sistema MEADS, che si prevede di mettere in servizio assieme al Patriot nel 2012.

Impiego operativo

Il 21 settembre 2017 la difesa aerea dell’Israeli Air Force (IAF) ha abbattuto un UAV (Unmanned aerial vehicle) di fabbricazione iraniana che tentava di violare lo spazio aereo israeliano lungo la linea delle Alture del Golan. Il drone da ricognizione, secondo quanto riportato dai funzionari dell’Israel Defense Forces (IDF), era decollato da una pista di Damasco, in Siria, è stato abbattuto ricorrendo al sistema "Patriot".
L'UAV abbattuto è stato intercettato dopo aver violato quella che è codificata come la linea ‘Bravo’: la linea ‘cuscinetto’ che segna il confine siriano attraverso una zona demilitarizzata. Lo spazio aereo della linea ‘Bravo’ è comunque considerato israeliano e l'IDF "ha deciso di intercettarlo” ed abbatterlo con un singolo missile lanciato da una batteria Patriot posizionata nella zona nord del Paese, vicino alla città di Safad.
L’abbattimento è stato riportato ufficialmente dal portavoce dell’IDF, colonnello Yonatan Conricus. Secondo la fonte israeliana “il volo era operato dalla milizia sciita Hezbollah”.
Di seguito i casi precedenti d'impiego per violazione dello spazio aereo israeliano. Il 31 agosto 2014 una batteria PATRIOT lanciò un missile per abbattere un UAV siriano in volo sulle alture del Golan. Il mese successivo venne impiegato per abbattere Sukhoi Su-24dell’Aeronautica militare siriana che era penetrato nello spazio aereo israeliano. Nel luglio del 2016, l’IAF ha lanciato due Patriot per abbattere una coppia di droni che avevano violato lo spazio aereo israeliano vicino al confine siriano; quello che era stato ipotizzato essere un drone di Hezbollah si dimostrò essere un UAV dell'Aeronautica militare russa penetrato erroneamente nei cieli di Israele.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errat 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…


(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)




























































 

venerdì 5 maggio 2023

I drone collaborativi XQ-58 Valkyrie della società statunitense Kratos Defence & Security Solutions, saranno piattaforme stealth incentrate sulla guerra elettronica in supporto agli F-35





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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, storia militare, sicurezza e tecnologia. 



Gli UCAV XQ-58 Valkyries saranno piattaforme collaborative di supporto ECM-ECCM-ESM per la guerra elettronica degli F-35. La società Kratos afferma che i suoi droni furtivi XQ-58A costano 6,5 milioni di dollari ciascuno con dozzine ora sotto contratto e altri due programmi aerei segreti in corso.









Kratos Defence & Security Solutions ha fornito un aggiornamento sul suo drone stealth XQ-58A Valkyrie , incluso un nuovo costo unitario per il suo prodotto tattico di punta e dettagli sull'espansione delle attività del Corpo dei Marines degli Stati Uniti che coinvolgono il drone, che sembrano essere incentrate sulla guerra elettronica. La società ha anche rivelato l'esistenza di un nuovo progetto di droni precedentemente segreto, noto come Dark Fury, nonché di un altro misterioso nuovo drone senza nome che è già in fase di test di volo.
Le osservazioni su questi programmi sono state fatte da Eric DeMarco, presidente e CEO di Kratos Defence & Security Solutions durante una chiamata trimestrale sugli utili aziendali.
Non sorprende che gli sviluppi del programma XQ-58A Valkyrie siano stati al centro della discussione; DeMarco ha osservato che i droni jet tattici della compagnia che volano oggi "sono riconosciuti come i più capaci e convenienti della loro classe".
Nel complesso, e nonostante le sue caratteristiche di basso costo, il Valkyrie si trova all'estremità superiore del portafoglio Kratos. DeMarco ha citato il prezzo unitario di circa $ 6,5 milioni rispetto al costo unitario approssimativo di $ 450.000 per l'Air Wolf, un drone tattico basato sull'offerta di bersagli aerei più piccola della stessa azienda, il Firejet.
DeMarco ha aggiunto che il costo unitario di 6,5 milioni di dollari si basa sull'attuale ciclo di produzione a bassa quantità, sebbene la Kratos abbia un rateo di produzione complessivo di circa 150 droni a reazione all'anno. I dati Kratos rilasciati lo scorso anno hanno indicato che il costo unitario di un Valkyrie sarebbe di circa $ 4 milioni se 50 dei droni fossero prodotti ogni anno, ma la società ha affermato in passato che potrebbe essere inferiore a $ 2 milioni per cicli di produzione di 100 cellule o più.
Per quanto riguarda l'attuale produzione dei Valkyrie, la società sta ora completando il primo ciclo di produzione in serie di 12 droni Block 1 XQ-58A presso la sua struttura di Oklahoma City, e sono iniziati i lavori per il secondo ciclo di produzione di 12 droni Block 2. Inoltre, sono stati completati almeno tre prototipi per l'USAF, il primo dei quali è stato musealizzato.
Rispetto agli esemplari precedenti, i Valkyrie del Block 2 sono in grado di effettuare sortite di maggiore durata ad altitudini più elevate con carichi utili più pesanti. Ulteriori modifiche sono in arrivo, tuttavia, nella versione Block 2 B: "Ora sembra che almeno la metà dei Block 2 saranno Block 2B che incorporeranno una nuova funzionalità aggiuntiva basata su input specifici dei clienti molto recenti", ha affermato DeMarco, senza fornire ulteriori dettagli sui cambiamenti prodotti.
Il Valkyrie è stato rapidamente sviluppato dalla Kratos Ghost Works: la società affermando che il percorso da un "foglio di carta pulito" a un primo volo di successo ha richiesto solo 30 mesi. Questo, ha affermato DeMarco, dà a Kratos un vantaggio rispetto ai potenziali concorrenti nello stesso settore, con altre società che probabilmente avranno bisogno di "almeno tre o quattro anni" prima di un primo volo e a "chissà quale costo per il cliente".
Mentre l'USAF è già impegnata a testare il Valkyrie, con progetti che includono la funzione di collegamento dati tra un F-22 e un F-35 e persino una piattaforma di lancio per droni più piccoli  che utilizzano il suo vano armi, DeMarco ha colto l'opportunità per fornire più dettagli dei piani del Corpo dei Marines per il drone. Oltre a ciò, l'arrivo lo scorso anno di due dei droni alla base aeronautica di Eglin, in Florida, per unirsi al locale Air Wing, aprirà un nuovo periodo di test di velivoli autonomi dotati di AI.
"Dal nostro ultimo rapporto, è stato riferito che una missione su cui i Valkyrie del Corpo dei Marines si stanno concentrando include effetti di guerra elettronica in combinazione con l'F-35 per rafforzare le piattaforme di supporto a attacco, il tutto nell'ambito del programma Penetrating Affordable Autonomous Collaborative Killer".
Il programma Penetrating Affordable Autonomous Collaborative Killer è venuto alla luce solo alla fine dell'anno scorso, quando la US NAVY ha annunciato l'acquisto di due Valkyrie. Successivamente è emerso che questi sarebbero effettivamente utilizzati dal Corpo dei Marines, che è un servizio indipendente all'interno del Dipartimento della Marina statunitense.
Abbinare Valkyrie agli F-35 USMC è assolutamente logico e supporta direttamente il lavoro ad alta priorità dei Marines per essere in grado di operare molto avanti, da luoghi austeri, in modo flessibile e in costante trasformazione: questo è indicato come Expeditionary Advanced Base Operations (EABO).
Il drone furtivo della Kratos è progettato per essere indipendente dalla pista, lanciato con un booster da un supporto e recuperato tramite paracadute. Ciò significa che può operare dove non è presente alcun aeroporto, o almeno non è grande e ben consolidato.
L'abbinamento di questa capacità con gli F-35B e gli F-35C che sono in grado di effettuare operazioni sul campo a corto raggio; in particolare l'F-35B, fornisce un enorme salto di capacità senza aumentare l'impronta o le esigenze infrastrutturali delle forze di combattimento aereo della US NAVY.
Anche l'aspetto della guerra elettronica ha molto senso, poiché sappiamo che i miglioramenti al sistema di guerra elettronica dell'F-35 sono un assoluto desiderio dei servizi. L'utilizzo di un drone collaborativo come piattaforma di guerra elettronica associata apre un enorme libro di nuove potenziali tattiche e capacità che aiuteranno gli F-35 a sopravvivere all'interno dell'ombrello della difesa aerea del nemico. Il Valkyrie può anche lanciare i propri droni e armi jammer sostitutivi e può operare molto più avanti delle risorse con equipaggio anche come esca. È possibile che anche il suo vano armi possa essere convertito in carburante e sistemi di guerra elettronica.
Sappiamo anche che gli XQ-58 sono stati equipaggiati per i test con il Multi-Function Data-Link (MADL) dell'F-35 che è altamente direzionale e molto difficile da bloccare o intercettare, quindi collegando i due senza soluzione di continuità, proprio come lo sono gli F-35 collegati, non dovrebbe essere un problema. Anche il fatto che i droni trasmettano i dati MADL critici in avanti o indietro sul campo di battaglia in un "modo a margherita" sarebbe un grande vantaggio per le operazioni degli F-35 e dei Valkyrie: consentirebbe inoltre un flusso di dati più resiliente, specialmente in un ambiente di combattimento pesante di guerra elettronica e uno in cui le risorse di comunicazione spaziale saranno a rischio.
Ovviamente, il focus EW potrebbe essere solo l'inizio per le operazioni cooperative USMC XQ-58 e F-35, e sicuramente verranno aggiunti altri ruoli e la Kratos potrebbe già essere in procinto di farlo. La Kratos ha anche recentemente ricevuto un contratto aggiuntivo per il Valkyrie del Corpo dei Marines "relativo ai carichi utili dei sensori, al sistema di missione e all'integrazione dei sottosistemi, e la Kratos è ora sotto un contratto finanziato dal cliente relativo al Valkyrie per lo sviluppo e il collaudo di autonomia e interfacce del veicolo pilota, operazioni di terra e di volo e ulteriori eventi relativi al volo di prova Valkyrie.
Vale la pena notare che non sappiamo esattamente quale versione Block del Valkyrie riceverà il Corpo dei Marines, ma potrebbe non essere un caso che De Marco abbia menzionato "una nuova capacità aggiuntiva" per i Block 2B, basata su di un requisito di un particolare cliente non rivelato.
Tra di loro, la Marina degli Stati Uniti e il Corpo dei Marines stanno guardando sempre più al potenziale offerto dai droni a reazione ad alte prestazioni, come il Valkyrie, con la Marina in particolare che ora immagina una futura ala aerea imbarcata che potrebbe avere in dotazione fino al 60% di droni.
L’US Air Force, ovviamente, sta già pianificando di mettere in campo una nuova generazione di droni avanzati, in particolare nell'ambito del programma Collaborative Combat Aircraft (CCA), e sta cercando velivoli senza equipaggio con alti gradi di autonomia per lavorare a stretto contatto con piattaforme con equipaggio, inizialmente principalmente in ruoli di combattimento aria-aria. Questo fa parte della più ampia iniziativa Next Generation Air Dominance (NGAD), che include anche un nuovo velivolo da combattimento stealth di sesta generazione e vari altri sistemi avanzati, tra cui nuove armi, sensori, suite di networking e di gestione della battaglia, motori a reazione avanzati e altro. Ci sono anche segnali crescenti di cooperazione tra l'USAF e la US NAVY sul programma CCA, qualcosa che è anche apparentemente parallelo nei rispettivi programmi relativi all'NGAD.
Nell'area dei droni, l’USAF ha richiesto circa 6 miliardi di dollari per il Future Years Defense Program (FYDP) e che il servizio prevede in ultima analisi di "acquistare fino a 2.000 sistemi di droni" come parte essenziale della sua spinta alla modernizzazione. Recentemente, il Segretario dell'Aeronautica Militare Frank Kendall ha rivelato che, ai fini della pianificazione, il servizio sta esaminando flotte iniziali di 1.000 CCA e 200 jet da combattimento NGAD. La cifra di 1.000 CCA si basa su di un rapporto previsto di due di quei droni per ciascuno dei 200 jet da combattimento NGAD e 300 caccia F-35A Joint Strike. Kendall ha già affermato che anche il numero di CCA potrebbe essere molto maggiore.
Qualunque siano i numeri alla fine coinvolti, la Kratos vede chiaramente un grande potenziale per nuovi contratti qui, soprattutto perché si posiziona come fornitore di droni a basso costo. L’US Air Force sta cercando di spendere "circa $ 20 milioni" per ogni nuovo drone avanzato, come mezzo per ottenere una "massa" di combattimento a prezzi accessibili. Quest'ultimo punto è certamente qualcosa di crescente importanza nelle discussioni correlate sulla potenza aerea, apparentemente sostituendo le precedenti aspirazioni per i droni “attraibili".
I velivoli senza equipaggio avanzati potrebbero alla fine inserirsi nell'ordine di battaglia dell'USAF, dipingendo un quadro di "droni jet ad alte prestazioni con autonomia aumentata o, se si vuole, intelligenza artificiale (AI) che può trasportare armi, che può fare SEAD (soppressione delle difese aeree nemiche), che possono fare DEAD (distruzione delle difese aeree nemiche), alcune di esse possono eseguire attacchi elettronici – tutti i tipi di missioni”.
Anche l'attuale Valkyrie sembrerebbe avere un potenziale significativo in scenari come questi, dove trarrebbe vantaggio dal suo vano di carico utile, dalla sua indipendenza dalla pista (fornendo una maggiore flessibilità intorno alle difese nemiche, per esempio), così come dal potenziale valore dei droni nel supportare SEAD Missioni / DEAD, in generale. Anche la menzione alla funzione di attacco elettronico (EW) è interessante, soprattutto perché questo è un ruolo a cui i Marines sono molto interessati per il Valkyrie. Con una modica spesa di milioni di dollari ciascuno, non decine di milioni, anche sacrificare un Valkyrie per raggiungere obiettivi più ampi sul campo di battaglia potrebbe essere ragionevole. Alcuni missili stand-off costano di più, specialmente quelli ipersonici.
DeMarco ha anche menzionato "ulteriori premi contrattuali per droni tattici", inclusi alcuni relativi al Valkyrie, nonché trattative in corso per ulteriori premi contrattuali, che la società prevede di ricevere "nei prossimi mesi". Non sono stati forniti dettagli su nuovi o potenziali clienti, anche se DeMarco ha menzionato che la Kratos è "un principale appaltatore con un altro cliente di cui non abbiamo parlato".
Al di fuori del noto programma Valkyrie, la Kratos sta anche lavorando su droni ancor più segreti tra cui un "nuovo sistema ancora da divulgare su cui si concentra Ghost Works di Kratos e di cui la concorrenza e altri non sanno nulla". DeMarco ha affermato che questo misterioso drone è già in fase di test di volo presso la struttura della gamma Burns Flat dell'azienda, sempre in Oklahoma.
"Proprio questa settimana la Kratos ha avuto un evento di prova di grande successo al Burns Flat Test Range con il nuovo sistema, di cui sono fiducioso che né la nostra concorrenza né gli avversari siano in alcun modo a conoscenza", ha aggiunto DeMarco.
È possibile che il drone senza nome sia già in produzione. DeMarco ha fatto riferimento a tre sistemi attualmente in produzione in Oklahoma, ma ha potuto citarne solo due: Valkyrie e Firejet. Ha continuato menzionando "un altro programma che abbiamo di cui non parliamo, e non posso parlare di quello che sta entrando in produzione a pieno ritmo ora", che potrebbe essere un riferimento allo stesso veicolo.
Un altro nuovo programma di droni che la Kratos ha nominato nella chiamata agli utili è Dark Fury finanziato internamente, con un veicolo programmato per il volo il prossimo anno. Non sono stati forniti ulteriori dettagli, ma la Kratos ha una lunga storia di lavoro su progetti di aeromobili senza equipaggio classificati. Allo stesso tempo, le dichiarazioni di DeMarco hanno almeno chiarito che si tratta di uno sforzo separato dal programma segreto Mayhem dell'USAF, in cui è coinvolto anche Kratos.
Mayhem prevede un progetto sperimentale per dimostrare la capacità di trasportare vari carichi utili per supportare missioni di attacco e intelligence, sorveglianza e ricognizione e potrebbe eventualmente portare a una piattaforma operativa.
Secondo un comunicato stampa della Kratos dell'epoca, la società, in collaborazione con Leidos, “è un membro del team System Design Agent (SDA) per il programma Mayhem, che include anche Calspan e Draper. L'obiettivo di SDA è quello di progettare un sistema che consenta rapidi inserimenti tecnologici rilevanti utilizzando l'esperienza e le capacità di una varietà di partner del settore. Il ruolo della SDA per questo programma includerà anche l'unione del meglio dell'industria per svolgere attività di ricerca e sviluppo necessarie per la produzione di prototipi di sistemi ipersonici multi-missione a reazione. La SDA supervisionerà progetti, prototipi e test per produrre e fornire un pacchetto di dati tecnici per sistemi d'arma ipersonici rilevanti e ad alte prestazioni.
Un contratto di ricerca e sviluppo da 334 milioni di dollari per Mayhem è stato assegnato a Leidos lo scorso anno e la Kratos è nota per essere una delle società con cui questa azienda ha collaborato al programma.
A parte questo, Kratos è anche uno dei beneficiari di un contratto di ricerca e sviluppo dell'USAF da 400 milioni di dollari per consegna a tempo indeterminato/quantità indefinita (IDIQ). DeMarco ha descritto questo come un obiettivo primario "condurre ricerche per lo sviluppo, la dimostrazione, l'integrazione e la transizione di nuove tecnologie, progetti e sistemi integrati di veicoli aerospaziali che forniranno capacità avanzate al Dipartimento dell'Aeronautica".
Con il suo Valkyrie, Kratos ha già rubato un vantaggio sulla costruzione rapida e sul pilotaggio di droni jet tattici avanzati, compresi quelli con caratteristiche stealth. Poiché il Valkyrie ora raccoglie interesse anche da servizi al di fuori dell'Air Force, la società sembra essere ben posizionata per qualsiasi cosa venga dopo, sia in termini di programmi nazionali che da potenziali clienti esteri.
Con pochissimi dettagli sul drone Dark Fury, per non parlare del drone senza nome più segreto che è ora in fase di test, questi sono senza dubbio tempi entusiasmanti all'interno della Kratos e nel regno degli aerei senza equipaggio più in generale.

Kratos XQ-58 Valkyrie

Il Kratos XQ-58 Valkyrie è un veicolo aereo da combattimento senza pilota (UCAV) sperimentale progettato e costruito da Kratos Defence & Security Solutions per il programma Low Cost Attritable Strike Demonstrator (LCASD) dell'aeronautica degli Stati Uniti, nell'ambito del programma Low Cost Attritable Strike Demonstrator (LCASD) dell'USAF Research Laboratory. Portafoglio di progetti LCAAT (Cost Attritable Aircraft Technology). Inizialmente era designato XQ-222. Il Valkyrie ha completato il suo primo volo il 5 marzo 2019 allo Yuma Proving Ground, in Arizona. 

Sviluppo e design

L'XQ-58 Valkyrie rientra nel portafoglio LCAAT (Low Cost Attritable Aircraft Technology) dell'USAF Research Laboratory , i cui obiettivi includono la progettazione e la costruzione più rapida di veicoli aerei da combattimento senza pilota (UCAV) sviluppando strumenti di progettazione migliori e maturando e utilizzando processi di produzione commerciale per ridurre la produzione tempo e costo.  L'LCAAT deve scortare il futuro NGAD, l' F-22 e l'F-35 durante le missioni di combattimento e dispiegare armi o sistemi di sorveglianza.
L'XQ-58 è progettato per agire come un fedele gregario controllato da un aereo genitore per svolgere compiti come l'esplorazione, il fuoco difensivo o l'assorbimento del fuoco nemico.  È dotato di tecnologia stealth con fusoliera trapezoidale con bordo spigoloso, coda a V e presa d'aria a forma di S.  L'XQ-58 può operare come parte di uno sciame di droni, con o senza il controllo diretto del pilota. L'XQ-58 può effettuare decolli e atterraggi convenzionali o essere lanciato da "moduli di lancio anonimi", come navi di supporto, container e semirimorchi.
I funzionari della Kratos hanno affermato che la società potrebbe produrre da 250 a 500 Valchirie all’anno e forse più. Può essere prodotto a un costo unitario di meno di $ 4 milioni a un rateo di produzione annuale di 50 velivoli, e possibilmente per meno di $ 2 milioni se vengono costruite oltre 100 cellule all'anno. 

Storia operativa

Il primo volo dell'XQ-58 è avvenuto il 5 marzo 2019, circa due anni e mezzo dopo che la Kratos ha ricevuto il contratto. Sono stati pianificati un totale di cinque voli di prova in due fasi per valutare la funzionalità del sistema, le prestazioni aerodinamiche e i sistemi di lancio e recupero. 
Il 23 luglio 2020, l’US Air Force ha dato contratti a Kratos, Boeing, Northrop Grumman e General Atomics per competere per il programma Skyborg, uno sforzo per mettere in campo un gregario senza pilota per caccia con equipaggio a un prezzo che lo rende in qualche modo sacrificabile. Dopo che Northrop è stata eliminata il 7 dicembre 2020, Kratos, Boeing e General Atomics hanno consegnato i loro prototipi entro il mese di maggio 2021 per i test di volo di luglio 2021.
Il 26 marzo 2021, l'XQ-58A ha completato il suo sesto volo di prova, aprendo per la prima volta le porte del suo vano armi interno e rilasciando un piccolo sistema aereo senza pilota (UAS ) Area-I Altius-600 da 27 libbre (12 kg).

Specifiche

Caratteristiche generali:
  • Capacità: 600 lb (272 kg) interna, 600 lb (272 kg) esterna
  • Lunghezza: 30 piedi (9,1 m)
  • Apertura alare: 27 piedi (8,2 m)
  • Peso a vuoto: 2.500 libbre (1.134 kg)
  • Peso massimo al decollo: 6.000 libbre (2.722 kg).

Prestazioni:
  • Velocità di crociera: 476 kn (548 mph, 882 km/h)
  • Autonomia: 3.000 nmi (3.500 mi, 5.600 km) approssimativi
  • Tangenza: 45.000 piedi (14.000 m).



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
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è che non bisogna arrendersi mai,
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ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
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Nulla di più errato. 
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Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
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SEMPRE!
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Dopo alcuni decenni di “pace”,
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ai popoli che difendono la propria Patria!
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affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
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(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)