giovedì 4 luglio 2019

La pistola PM (Pistolet Makarova, (in russo ПM, Пистолет Макарова)



La PM (Pistolet Makarova, (in russo ПM, Пистолет Макарова) è una pistola semiautomatica a doppia azione realizzata in calibro 9 x 18 mm Makarov, dalla Russia. Dispone di una variazione del sistema di azionamento a chiusura labile. È succeduta alla Tokarev TT-33 ed è stata sviluppata negli anni cinquanta, restando in servizio come standard militare e poliziesco dal 1951 fino al 1991.



Storia

La pistola makarov è il risultato di un modello proposto alla competizione per sostituire la Tokarev TT-33. 
Piuttosto che costruire una pistola su di una cartuccia già esistente, Nikolai Makarov usò praticamente la "9 mm Ultra", cartuccia progettata da Carl Walther G.m.b.H. per la Luftwaffe durante la Seconda guerra mondiale. La cartuccia di Walther diventò la 9 x 18 mm Makarov. Per semplicità e risparmio la Makarov, che è praticamente una Walther PP maggiorata, opera con un semplice meccanismo a chiusura labile dunque la cartuccia da 9 x 18 mm è la munizione più potente che possa sparare con sicurezza. Anche se il calibro nominale è di 9,0 mm, il proiettile è in realtà di 9,3 mm di diametro, e siccome è più corta e larga della 9 mm Parabellum non è compatibile con le pistole della NATO.



Nel 1951 la PM fu selezionata per la sua semplicità (poche parti in movimento), basso costo, facile produzione e relativamente buon potere d'arresto. Rimase in esteso uso in prima linea con l'esercito e polizia sovietici fino alla fine dell'USSR nel 1991 e oltre. Oggi la PM è un'arma popolare per il porto d'armi nascosto negli Stati Uniti; varianti di questa pistola rimangono tuttora in produzione in Russia, Cina e Bulgaria. Negli Stati Uniti i modelli rimasti dall'Unione Sovietica e Germania dell'Est sono considerate curiosità e residuati da collezione dalla Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, perché gli stati che le avevano prodotte non esistono più.




Dal 2003, la PM è stata ufficialmente sostituita dalla MP-443 Grach nelle forze armate russe, anche se ci sono tuttora in uso grandi numeri di Makarov (2010). È tuttora l'arma secondaria in molti paesi dell'ex Unione Sovietica.



Varianti

PB 6P9

La PB 6P9 (Pistolet Besshumnyy) è una versione speciale della Makarov sviluppata per il KGB e per le squadre di ricognizione dell'esercito nel 1967. Essa è più silenziosa rispetto alla versione standard, è può essere integrata con un silenziatore che ne riduce ulteriormente il suono. Questo silenziatore, in dotazione standard assieme alla 6P9, viene alloggiato in un apposito scompartimento della fondina durante l'inutilizzo dell'arma. Data la maggiore dimensione dell sistema di soppressione del rumore, l'otturatore è stato ridotto. Può impiegare caricatori da 8 colpi derivati da quelli della Makarov standard.



Utilizzatori:
  •  Afghanistan
  •  Angola
  •  Armenia
  •  Azerbaigian
  •  Bulgaria
  •  Belgio
  •  Cina: adottato dall'Esercito Popolare di Liberazione nel 1959 con il nome di Type 59. Prodotta localmente con minime differenze cosmetiche (come la larghezza della linea di mira del carrello e la posizione della leva di sicurezza). Le makarov cinesi sono fatte di acciaio stampato, e tutte le parti metalliche sono brunite da sali.
  •  Cuba
  • Repubblica Democratica Tedesca: copie.
  •  Georgia
  •  Iraq
  •  Kazakistan
  •  Laos
  •  Lettonia
  •  Lituania
  •  Macedonia del Nord
  •  Malta
  •  Moldavia
  •  Monaco
  •  Mozambico
  •  Nicaragua
  •  Polonia
  •  URSS
  •  Russia
  •  Siria
  •  Tagikistan
  •  Turchia
  •  Ucraina
  •  Uzbekistan.



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Il nuovo sistema di combattimento delle future FFG (X) dell'Us Navy a Lockheed Martin. Entro luglio 2019 la scelta del cantiere.



Lockheed Martin si è aggiudicata un contratto, del valore di 7 milioni di dollari, per l'integrazione di sistemi di combattimento navale e test sulle nuove fregate lancia missili FFG(X) della US NAVY.



Lockheed Martin si è aggiudicata l'appalto per l'integrazione di sistemi di combattimento sulle fregate FFGX dalla US Navy Designs of the FFG(X) dai quattro contendenti alla RFP emessa dalla US Navy.
Questo contratto comprende opzioni che, se esercitate, porterebbero il valore cumulativo di questo contratto a circa 125 milioni di dollari USA.
I lavori appaltati nell'ambito di questo contratto comprendono: 
  • il supporto ingegneristico per l'integrazione di sistemi di combattimento (CS);
  • la pianificazione dei test, 
  • l'esecuzione di un programma di test e integrazione di navi CS in mare, 
  • il supporto ingegneristico post-consegna ai team di test governativi, i servizi di ingegneria per l'integrazione sulle navi,
  • lo sviluppo di documenti del programma di test per navi FFG(X).

Il 20 giugno, la Marina ha rilasciato una richiesta di proposta (RFP) per il contratto di progettazione e costruzione per le prime 10 navi (una nave base e nove navi opzionali). L'RFP prevede una concorrenza piena e aperta e porterà all'aggiudicazione di un contratto ad una società nell'esercizio 2020.



I concorrenti per questo contratto sono:
  • Austal USA, 
  • Fincantieri Marinette Marine (FMM - controllata da Fincantieri);
  • General Dynamics Bath Iron Iron Works (controllata da General Dynamics);
  • Huntington Ingalls Industries (HII). 

Inizialmente, Lockheed Martin ha anche offerto un progetto basato sulla Littoral Combat Ship (LCS), ma nel maggio 2019 ha annunciato il ritiro dalla competizione.

FFG (X) è la designazione tecnica di una classe di fregate missilistiche guidate multimissione per la Marina Militare degli Stati Uniti, da immettere nella flotta a far data dal 2020, come integrazione delle fregate modulari “LITTORAL”. 
Per le FFG (X) fu annunciata una Richiesta di informazioni del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti il 10 luglio 2017. 
La US Navy ha selezionato cinque costruttori navali per far evolvere i loro progetti in un design prospettico per l’acquisto di venti fregate missilistiche guidate FFG (X). 



Panoramica della classe:
  • Nome: FFG (X)
  • operatori: US NAVY
  • Precedute da: fregate LIBERTY e INDIPENDENCE (attualmente in fase di rimodernamento; Classe Oliver Hazard Perry (ultima classe FFG);
  • Unità previste: 20.
Caratteristiche generali:
  • Genere: Fregata missilistica anti aerea e antisom;
  • Imbarcazioni trasportate: 2x Gommoni con scafo rigido
Sensori e sistemi di elaborazione dati:
  • COMBATSS-21 Combat Management System (derivato);
  • Enterprise Air Surveillance Radar (EASR);
  • AN / SPS-73 (V) 18 - Radar di ricerca superficie di prossima generazione;
  • Sonar di array rimorchiato leggero AN / SLQ-61;
  • AN / SQS-62 Sonar;
  • AN / SQQ-89F sistema di combattimento sottomarino / anti-sottomarino;
  • Capacità di coinvolgimento cooperativo.
Armamento: 
  • VLS Mk 41 con missili STANDARD  Block 2 e / o;
  • Planned SM-2 Block 3C ;
  • Cannone Leonardo 76/62 Sovraponte (?) o Bae Systems 57/70;  Missili anti nave e contro costa stealth NSM Kongsberg);
  • Lanciamissili Mk 49;
  • Varie mitragliatrici M2.
Aeromobili Imbarcati: 1x elicottero SEAHAWK e RUAV MQ-8C Firescout.

L'intenzione della US Navy di acquistare la prima FFG (X) nel 2020 non consente tempo sufficiente per sviluppare un design completamente nuovo; di conseguenza, la US NAVY intende che il progetto di FFG (X) sia una versione modificata di un progetto di nave già esistente e messa a punto. 
L'RFI afferma: "Una competizione per FFG (X) è prevista per considerare i progetti di navi già esistenti per una nave combattente di superficie che può essere modificata per soddisfare i requisiti di capacità specifici prescritti dalla Marina USA." 
La US Navy vuole una fregata che possa tenere il passo con le portaerei e avere sensori collegati in rete con il resto della flotta per espandere il quadro tattico complessivo a disposizione del gruppo. "L'FFG (X) normalmente si aggrega in gruppi di battaglia e gruppi di superficie, ma possiede anche la capacità di difendersi efficacemente durante lo svolgimento di operazioni indipendenti mentre è connesso e contribuisce alla griglia tattica della flotta." 
Nel gennaio 2019 la US Navy annunciò che la nuova fregata avrebbe dovuto avere un minimo di 32 celle Mark 41 Vertical Launch System imbarcate per la guerra anti-aerea per le missioni di autodifesa o di scorta. 

La Marina USA vorrebbe che la nave fosse in grado di:
  • Distruggere navi nemiche di superficie oltre l'orizzonte,
  • Rilevare sottomarini nemici,
  • Difendere le navi dei convogli,
  • Impiegare sistemi di guerra elettronica attivi e passivi,
  • Difendersi da attacchi di piccole imbarcazioni veloci. 
La US Navy intende aggiudicare il contratto per il primo FFG (X) nel 2020. Ne acquisterà una nel 2020 e una nel 2021, seguito da due ogni anno dopo, per una classe complessiva di 20 unità.  La US Navy desidera che la nuove fregate abbiano un costo medio di approvvigionamento unitario non superiore a $ 950 milioni ciascuna (valori del 2018. 
Sei costruttori navali hanno presentato proposte di progetti concettuali al programma Fregata della Marina statunitense FFG (X). 
Il 16 febbraio 2018 l’Us Navy ha annunciato che di queste proposte aveva selezionato cinque costruttori navali e assegnato loro $ 15 milioni di contratti per produrre progetti concettuali per l'FFG (X). 
Come già detto questi costruttori navali sono Austal USA, Fincantieri Marine Group, General Dynamics, Huntington Ingalls Industries e Lockheed Martin. 
Atlas North America aveva presentata il progetto MEKO A-200 che non è stato selezionato. 
I progetti navali di questi cinque costruttori navali saranno valutati dalla Marina degli Stati Uniti che fornirà le specifiche finali che verranno utilizzate per la richiesta di proposta FFG (X). 

Entro i mesi di luglio-agosto 2019 sarà scelto il cantiere. 
Fincantieri, con l'elaborazione del progetto delle FREMM parte avvantaggiata per l'assegnazione del prestigioso contratto.

Il 28 maggio 2019, Lockheed Martin si è ritirata dalla competizione per la costruzione delle nuove unità navali statunitensi.

(Web.Google, Wikipedia, You Tube)

















mercoledì 3 luglio 2019

Prende forma il progetto “Poseidon” con le future corvette "PPX"


Prende forma il progetto “Poseidon”

NAVAL GROUP e Fincantieri stanno mettendo a punto una "road map" per la cooperazione su ulteriori lavori su navi da guerra di superficie e proseguono la cooperazione per le future corvette denominate “PPX”.




Francia e Italia hanno lavorato insieme per progettare e costruire la fregata multimissione, la fregata di difesa aerea Horizon e il siluro leggero MU90. Un vertice franco-italiano ha richiesto un'ulteriore cooperazione in materia di difesa.
Una parte della missione avviata un anno prima era di perseguire il consolidamento industriale europeo.

Facendo seguito a quanto annunciato il 23 ottobre 2018, Fincantieri e Naval Group hanno firmato l’Alliance Cooperation Agreement, che definisce i termini operativi per la costituzione di una joint venture paritaria (50/50).




L’accordo, che segue l’approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione, sostanzia i contenuti del progetto “Poseidon” e apre la strada al progetto di rafforzamento della cooperazione navale militare dei due gruppi per la creazione di un’industria navalmeccanica europea più efficiente e competitiva.

L’accordo è stato firmato dai CEO delle due società Giuseppe Bono e Hervé Guillou a bordo della fregata “Federico Martinengo”, ormeggiata presso l’Arsenale della Marina Militare di La Spezia, unità del programma italo-francese FREMM, proprio per sottolineare la solidità della ventennale collaborazione tra i due Paesi, le loro industrie e le Marine nazionali.

La costituzione della JV, attesa nei prossimi mesi e comunque entro la fine dell’anno, sarà soggetta alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni nonché all’ottenimento delle autorizzazioni delle autorità competenti.

Attraverso la joint venture, Fincantieri e Naval Group:
  • condivideranno best practice tra le due società;
  • condurranno congiuntamente attività mirate di Ricerca e Sviluppo;
  • ottimizzeranno le politiche di acquisti;
  • prepareranno congiuntamente offerte per programmi binazionali e per l’export. 

L’accordo stabilisce che la società avrà sede a Genova, con una controllata in Francia, a Ollioules. La governance della JV, disciplinata anche da un patto parasociale, prevede un Consiglio di Amministrazione di 6 componenti, 3 su nomina di ciascuna società. Per il primo mandato triennale, Fincantieri esprimerà il Presidente ed il Chief Operational Officer, e Naval Group l’Amministratore Delegato e il Chief Financial Officer.

Nel Consiglio, a conferma della valenza strategica che Fincantieri e Naval Group attribuiscono a questa operazione, siederanno Giuseppe Bono, che assume la carica di Presidente della JV, ed Hervé Guillou.

L’alleanza rappresenta una grande opportunità per entrambi i gruppi e i loro ecosistemi di aumentare la propria capacità di servire meglio le rispettive Marine nazionali, di acquisire nuovi contratti di esportazione, di sviluppare nuove tecnologie  e, in definitiva, di migliorare la competitività dei comparti navali dei due Paesi.

A margine della firma Giuseppe Bono e Hervé Guillou hanno dichiarato: “Manifestiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto e, soprattutto, desideriamo ringraziare i nostri Governi che negli ultimi mesi hanno lavorato fianco a fianco a noi, e continuano a farlo, per finalizzare un’intesa che assicurerà la protezione degli asset sovrani, favorendo la collaborazione tra i due team. Questo impegno ci permetterà di supportare sempre meglio le nostre Marine, fornire l’adeguato sostegno alle operazioni per l’export comune e gettare concretamente le basi per il consolidamento dell’industria europea della difesa”.

(Web, Forum Free, Fincantieri, Naval Group, You Tube)







Gravissima esplosione a bordo dell’SSN LOSHARIK, adibito a ricerche segrete nei fondali dei mari nordici.


SI VIS PACEM, PARA BELLUM - “SVPPBELLUM.BLOGSPOT.COM"

….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….

Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla.

Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato.
Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello 
il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe,
gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia,
il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…

….” ” ”Bevi acqua della sorgente dove bevono i cavalli. 
Il cavallo non berrà mai acqua cattiva.
Metti il tuo letto dove dorme il gatto.
Mangia il frutto che è stato toccato da un verme.
Scegli con coraggio il fungo su cui siedono gli insetti.
Pianta l'albero dove scava il neo.
Costruisci la tua casa dove il serpente siede per riscaldarsi.
Scava la tua fontana dove gli uccelli si nascondono dal calore.
Vai a dormire e svegliati allo stesso tempo con gli uccelli - raccoglierai ogni giorno grani d'oro.
Mangia più verde - avrai gambe forti e un cuore resistente, come gli esseri della foresta.
Nuotare spesso e ti sentirai sulla terra come il pesce nell'acqua.
Guarda il cielo il più spesso possibile e i tuoi pensieri diventeranno chiari e chiari.
Taci molto, parla poco - e il silenzio verrà nel tuo cuore, e il tuo spirito sarà calmo e pieno di pace” “ “… (I Templari)

Gravissima esplosione a bordo dell’SSN LOSHARIK, adibito a ricerche segrete nei fondali dei mari nordici. 


Il sottomarino nucleare era progettato per studiare e mappare gli abissi e sicuramente impegnato in attività di intelligence.  
Stando ad alcune indiscrezioni, il sottomarino era capace di tranciare cavi. Compresi quelli per le telecomunicazioni che si trovano sui fondali. 
Dopo aver cancellato tutti gli impegni per discutere la situazione col ministro della Difesa, Sergey Shoigu, Putin ha rivelato che tra le vittime ci sono ben sette capitani di vascello, nonché due ufficiali insigniti con la prestigiosa medaglia di Eroe della Russia.
Pare che i marinai siano morti soffocati dal fumo. Ma a parte questo e il bilancio ufficiale delle vittime, al momento si sa davvero poco altro. Il Cremlino non ha nemmeno rivelato quale sia il tipo di sottomarino sul quale sono divampate le fiamme.
Si limita a far sapere che il sommergibile si trovava nelle acque territoriali russe, che era impegnato in una missione di studio dei fondali e che è riuscito a rientrare nella base della Flotta del Nord a Severomorsk, sul Mare di Barents. Non si sa se da solo o con l’ausilio di altre navi. L’incidente è avvenuto non lontano da Severomorsk, cioè nelle acque del Nord della Russia. Stando ai pochi dati a disposizione, il sommergibile era dunque usato per ricerche ad alta profondità. Ma ricerche di che tipo? Fonti militari sentite da Vedomosti e da Rbk sostengono che si tratti di un piccolo sottomarino nucleare della classe AS-12. Questo tipo di sommergibile resiste alle grandi pressioni grazie a una serie di sfere di titanio e per questo è noto anche con il nome di un fortunato personaggio dei cartoni animati: «Losharik», un cavallino di legno composto da sfere.
Il piccolo sottomarino può operare fino a 6.000 metri di profondità e raggiunge di solito la zona della missione viaggiando agganciato sotto un sommergibile più grande. Ma l’elemento forse più interessante è che «il cavalluccio» è dotato di braccia meccaniche. In teoria potrebbe quindi anche recidere cavi.
Il generale Stuart Peach, capo di Stato maggiore britannico, aveva messo in guardia Londra e la Nato: “””la Russia potrebbe servirsi dei sommergibili sempre più moderni di cui dispone per provocare danni economici immensi ai suoi avversari distruggendo i cavi sottomarini per internet e le telecomunicazioni”””. 
Il generale per questo fu criticato. D'altra parte l’importanza strategica dei cavi sottomarini è innegabile. Ogni giorno percorrono i fondali marini il 97% delle comunicazioni globali e transazioni finanziarie per 10 trilioni di dollari. Si tratta di una rete sommersa che a livello mondiale si snoda attraverso 877.121 chilometri di fibra ottica.
L’equipaggio è riuscito a domare le fiamme e ad evitare che la tragedia fosse ancora più grave. Il ministero della Difesa russo elogia le «eroiche» azioni intraprese per salvare la nave e il «sacrificio» dei militari. 
Intanto, un mistero si aggiunge al mistero. La Norvegia sostiene di aver saputo da Mosca di un’esplosione sul sottomarino. La Russia, ieri notte, ha però smentito. Il timore è quello di un danno al reattore del sommergibile.
In conseguenza dell’incidente, il presidente russo Vladimir Putin ha convocato con urgenza una riunione con il suo ministro della difesa e ha annullato tutti i suoi impegni in programma. Al termine del vertice il leader del Cremlino ha parlato in tv di «una grande perdita…si trattava di un’unità non comune, per ricerche scientifiche, con un equipaggio di grande preparazione». Quindi ha ordinato un’inchiesta che accerti cosa sia accaduto inviando lo stesso responsabile della Difesa a Sevoromorsk. Parole drammatiche che si sono intrecciate con news confuse e illazioni. Anche il vicepresidente americano Mike Pence è stato richiamato con urgenza a Washington ma non è chiaro se quest’ultimo episodio sia connesso con l’incidente del sottomarino russo. Anzi, la cosa pare poco probabile, ma ciò non di meno ha suscitato interrogativi a ripetizione
Il Losharik è uno dei sottomarini più «segreti» della flotta russa. In servizio dal 1997, è stato concepito per condurre missioni a grandi profondità: secondo gli esperti verrebbe usato per operazioni di intelligence, intromissioni nei «cavi di comunicazioni ed altre attività speciali. Il «battello» – stando all’analisi di alcuni osservatori - sarebbe composto da sei nuclei sferici per aumentarne la resistenza. Altra particolarità: il mezzo può essere usato in tandem con un altro “SSBN” – classe Delta III -, al quale viene agganciato sotto lo scafo. Il “sub” è di solito basato nella regione di Murmansk, nel porto di Olenya Guba, è a propulsione nucleare ed ha un equipaggio di 25 uomini. La Russia ha sempre cercato di proteggere caratteristiche e movimenti del Losharik. Una delle poche immagini dell’unità è apparsa per caso. La circostanza che Vladimir Putin abbia convocato una riunione d’emergenza è una conferma indiretta dell’importanza del sottomarino. Il Cremlino e il comando della Marina vorranno capire cosa abbia provocato il disastro a bordo di un’unità così sensibile. 
Il ricordo va sicuramente anche alla immane tragedia del Kursk affondato nel 2000 nel Mar di Barents con a bordo 118 marinai. Allora ci furono polemiche per la risposta lenta delle autorità e molte speculazioni sulle cause del dramma, compresa quella di un atto di guerra. 
Negli ultimi anni i duelli a distanza tra i sommergibili russi e quelli della Nato sono cresciuti. 
Gli schieramenti si spiano, si marcano stretti, conducono esercitazioni complesse per testare le difese o le contromisure. Molte le segnalazioni su incursioni, manovre e caccia ad intrusi. Dall’Atlantico fino alle acque scandinave.

(Web, Google, Wikipedia, Emergenza 24, Covert Shores, Forum Difesa, You Tube)