sabato 2 novembre 2019

Il progetto Infanterist der Zukunft (IdZ) (Fante del Futuro) è il programma di modernizzazione della fanteria tedesca: il livello attuale è “IdZ-2 -Gladius”


Il progetto Infanterist der Zukunft (IdZ) (in lingua italiana Fante del Futuro) è il programma di modernizzazione della fanteria, che in ambito NATO è sotto il nome di "Future Soldier" e che rientra nel Gefechtsausrüstung personale della fanteria della Bundeswehr. Il principale fornitore è la Rheinmetall Defence Electronics di Brema. Il livello attuale è “IdZ-2”, iniziato dal 2013, sotto la designazione “Gladius” (Realisierungsstufe 2), ad essere fornito alla Bundeswehr.




Basi e pianificazione

Dalla fine della guerra fredda viene impiegato dalla Bundeswehr attraverso il servizio svolto per le organizzazioni internazionali con e senza mandato ONU.
L'armamentario di un soldato si divide in tre gruppi:
  • Gefechtsausrüstung (da battaglia) con armi portatili e sistemi d'arma, e protezioni,
  • Aufklärungs- und Orientierungsausrüstung (ricognizione e orientamento) e
  • Feld- und Biwakausrüstung (campo e bivacco).

Obiettivi
  • assertività
  • sopravvivenza
  • gestibilità
  • mobilità
  • resistenza.

Componenti dell’Infanterist der Zukunft

Il programma „Infanterist der Zukunft“ impiega materiali e metodi allo stato dell'arte. I sistemi sono modulari per impieghi diversi nelle diverse situazioni. Il sistema base (Basissystem BS) è composto da attrezzature e uniforme oltre al Gewehr G36. Con il sistema IdZ-2 viene introdotto un sistema nuovo. Dopo la preserie sono stati ordinati 4.000 IdZ-2. Il sistema pesa tra 57 e 66 kg.

1A Ausstattung Infanterist

Veste antiproiettile, Inf Beschusshemmende Weste (Bundeswehr)
Sistema di portabilità attrezzi, Inf
Borraccia con 2 litri di acqua,
Occhiaili protettivi, laser, polvere
Protezione acustica
Vocoder, Combi
Radio, UHF, Inf
Interfaccia PC, Inf
Protezione NBC, Inf
Contatore geiger.

1B Zusatzausstattung

HK MP7
HK MG4
G82
Modulo di precisione PzF3
Fotocamera digitale
40 mm AG36 1,5 kg
WBG – arma portatile
Stativ, antimagnetco.

1C Ausst. Jäger/1D Ausst. Geb.Jäger/1E Ausst. Fsch.Jäger

Sistema di collegamento rete
Carica batterie, batterie, PC
Docking station, batterie
Modulo laser, Satz
BiV monocolo*
BiV NSA 80
Custodia
Misuratore laser, BT
BiV occhiali Leica.

Questo viene dato a tutti i soldati della fanteria; i Gebirgsjäger hanno anche un altimetro. Con 1C viene usato il veicolo Dingo, Fuchs, LKW; con 1D il BV-206, LKW; con 1E il ESK, LKW.
BiV Bildverstärker (ingranditore) e Nachtsichtgerät (visore notturno)-

Vestizione

Il sistema modulare di vestizione presenta attacchi anteriori e posteriori. Tasche per munizionamento o altri scopi possono essere montati con il velcro. Sul posteriore possono essere montati Daypacks con una capacità di 10 litri. Una borraccia da 2 litri nello zaino.




Protezione

Occhiali protettivi EPS21
Beschusshemmende Weste (Bundeswehr) come veste antiproieittile con placche in ceramica Schutzklasse IV .308, peso tra 10,5 e 12 kg
Protezione NBC

Sistema di guida
  • Radio UHF
  • Auricolari Sennheiser
  • Global Positioning System
  • Personal Digital Assistant EADS-NaviPad (PDA) con cartografia digitale e goniometro digitale
  • Fotocamera digitale
  • Binocolo Vectronix (Leica Geosystems) Vector IV con misuratore laser e goniometro
  • Visore notturno e termocamera
  • Occhiali ingrandenti Lucie, e monocolo BIG 35
  • Termocamera HuntIR della AIM AEG Infrarot-Module GmbH.
  • Occhiali ingrandenti: il fante ha in dotazione degli occhiali ingrandenti Lucie. Possono essere indossati sull'elmetto o con banda sulla testa. Da una distanza minima di 15 cm fino a 250 m possono permettere di osservare, leggere testi. L'HyperGen XD-4 pesa 360g; durata di servizio di 60 h con una batteria di 1,5V-AA e temperatura da −30 °C fino +45 °C. Può essere integrato con un modulo laser di puntamento e misurazione.

Fero - luce - Il gruppo è costituito da due monocoli BIG 35 per visione fino a 800 metri. Il sistema pesa 840g e dura in funzionamento continuo fino a 30 h con due batterie 1,5V-AA. Possibilità di uso con accumulatore agli ioni di litio, fino a 100 h.

NSA80 - visore notturno - Il sistema NSA80 può essere montato sul G36. Può essere utilizzato in abbinamento alla luce Fero.

Termocamera - una termocamera è in dotazione e può essere utilizzata sull'arma o come dispositivo autonomo portatile. Il tipo TWS AN/PAS-13 A(V) con peso di 2,5kg e un'ottica in grado di rilevare differenze da 3 a 10 °C. La termocamera opera sulla lunghezza d'onda di 3,4–4,2 µm; le batterie permettono una durata operativa di 8h. Come visore a distanza può essere impiegato un display esterno per l'osservazione.




Componenti Infanterist der Zukunft Erweitertes System (IdZ-ES) Gladius

La seconda fase di rilascio delle attrezzature dalla Rheinmetall Defence Electronics (Bremen) con ordine alla società Rheinmetall è stato siglato nel 2006.

Il sistema “IdZ-ES” è composto da 20 componenti in tre branche:
  • Abbigliamento, Protezione- e Accessori (BST)
  • Armi, Ottica e Optronica (WOO)
  • Comando, Controllo, Computer, Communications and Information (C4I).

La veste protettiva è composta dalla protezione balistica SK1 con integrato un sistema di aerazione, la protezione protegge da proiettili calibro 9 mm. Possono essere montate placche protettive fino alla classe 4.

L'elmetto è Ops-Core Fast Ballistic Helmet, con peso di 1.328 g in misure M, L, con possibilità di montare lampade ed altri accessori. Il nuovo elemetto pesa il 20% in meno del precedente. Il display oculare integrato permette di vedere tutti i compagni di missione durante l'operazione.

Il sistema Nacre-Headset, permette di parlare ed ascoltare in modo integrato con auricolari e microfono. La voce è segnalata da un "toc". Il sistema elmetto ha anche contemporaneamente la protezione per l'udito. Push-to-talk-Tasten (PTT) può essere azionato con l'ottica integrata quando le mani sono occupate dalle armi.
Il sistema portante sul corpo trasporta il calcolatore, radio, GPS e batterie. Il sistema di guida permette l'accesso ai soldati, al “Network Centric Warfare”, con minor possibilità di essere colpito da fuoco amico. 
Il Bedien und Anzeigegerät (BAG) è una impugnatura ergonomica con deviatore a otto posizioni e tasti per selezionare e interrompere il collegamento con il calcolatore. Anche la radio di gruppo e di guida può essere collegata. Il sistema permette di localizzare la posizione delle forze in campo, su mappa digitale. Ogni soldato può vedere tale dispiegamento di forze.
Il Laserentfernungsmessers „Moskito“ può essere collegato via Bluetooth al calcolatore. I dati possono essere mandati a tutto il gruppo, al BAG e all' Helmdisplay. Questo può essere usato dall'artiglieria e per il puntamento di mortai e obici.
Il fucile G36 viene fornito con ottica Zieloptik (ZO) 4x30 e Reflexvisier Red Dot Small Arms (RSA-S). Un visore notturno (NSV) IRV-600 della Carl-Zeiss Optronics (Hensoldt AG) con un peso di 1.090 g incl. una batteria. In alternativa anche un visore notturno da 390 g fino a 100 m Typ Dragon-C della Qioptiq.
L'abbigliamento modulare modulare Bekleidung è per ogni zona climatica con temperature da −32 °C a +45 °C. Esiste la possibilità di sottoveste in lana di Woolpower per zone climatiche invernali freddo-secco e freddo-umido così come in cotone per zone climatiche freddo-umido estivo a caldo-secco.

Armi
  • G36 calibro 5,56 × 45 mm NATO Heckler & Koch 3,63 kg senza munizioni – Standardwaffe des IdZ.

Accessori
  • Laser multifunzione e luce bianca LLM-VR (Laser light module Vario-Ray – successore del LLM01)
  • Visore notturno (NSA 80) 1,2 kg
  • Termocamera HuntIR 3 kg.

Aggiunta o scelta
  • HK P8 9 × 19 mm, 0,77 kg (senza munizioni) / HK P12 .45 (11,43 × 23 mm) 0,745 kg (senza munizioni)
  • AG36 40 mm Granatwerfer 1,5 kg (senza munizioni)
  • Panzerfaust-3 con puntatori Dynarange Laser. Gittata fino a 600 m con PzFst 3-IT-600 15,1 kg (con un proiettile in dotazione),
  • Panzerfaust RGW 90 MATADOR (a scelta) 10 kg
  • HK MG4 (Maschinengewehr 4) 5,56 × 45 mm NATO 7,35 kg (senza munizioni)
  • HK MG5 7,62 x 51 mm NATO 9,9 kg (senza munizioni)
  • MP7 (Maschinenpistole 7) 4,6 × 30 mm 1,9 kg (senza munizioni)
  • Kampfmesser KM2000 0,525 kg
  • Fucile di precisione
  • Gruppe kurze Entfernung (corto raggio) G28 calibro 7,62 × 51 mm (.308 Winchester), 7,9 kg
  • Zug mittlere Entfernung (medio raggio) G22 calibro 7,62 × 67 mm (.300 Winchester Magnum), 8,1 kg
  • Kompanie große Entfernung und technisches Gerät** (lungo raggio) G82 calibro 12,7 × 99 mm (.50 BMG), 12,9 kg
  • HK P2A1 pistola di segnalazione 0,52 kg
  • Aggiunta- o a scelta solo per forze particolari o pianificate
  • Benelli M4 (solo KSK, Feldjäger, Marineschutzkräfte/KS, Luftlandebrigade)
  • Remington 870
  • HK121 peso 9,9 kg come sostituto del MG3.

Il G82 così come il Remington 870 / Benelli sono per uso "fucile anti-materiale".
Silenziatori sono per alcune armi specifiche di corpi speciali vedi lista delle armi della Bundeswehr.

Dispositivi da campo e bivacco
  • Questi componenti pesano complessivamente ca. 18 kg:
  • Zaino e accessori
  • Zaino piccolo da 30l verde oliva Poliammide
  • Zaino da combattimento 5 colori Flecktarn o 3 colori 50l Poliammide
  • Zaino grande 110l + zaino d'impiego 30l verde oliva (solo Spezialkräfte) 3.000 g
  • Per gli spostamenti sacca da 80l, Seesack 100l, Transportsack 140l
  • Koppeltragegestell o Ausrüstungsträger Chest-Rig con sacco a pelo
  • Modulares Schlafsacksystem con lettino suolo, Falt-Isomatte, tenda a telo
  • (Kunstfaser-)Schlafsack allg.(1) Zona clima C freddo umido Estate Tcomf −15 °C, Tmax −35 °C, Peso 1950 g + Packsack 200 g
  • (Kunstfaser-)Schlafsack tropicale zona clima A Tcomf +4 °C Tmax −10 °C
  • Schlafsacküberzug (Bivacco) tre strati laminato
  • Tutti assieme zona clima C inverno fino a −45 °C Tmax
  • Gavetta con posate e borraccia, sacco acqua con dosatore, Epa
  • Pala ripiegabile
  • Personalizzazioni piccole (es. rete mimetica per la testa)
  • Personalizzazione (Bende, coperta isotermica, guanti protettivi, cerotto, etc.)
  • Personalizzazione NBC con poncho e maschera antigas 2000
  • Protezioni antivento, e varie ambientali
  • Bussola (1) (Mumien-)Schlafsack allgemein 1980, così come (Daunen-)Schlafsack Fernspäher e Schlafsack Winter.

Uniforme
  • Feldanzug 1990 mimetica con Flecktarn (Bundeswehr) – freddo-umido zona clima D =(A3+C1)
  • Feldanzug 5 colori (Dschungeltarn) – caldo-umido zona clima B (Regenwald)
  • Feldanzug 3 colori tropicale – caldo-secco zona clima A (Steppa A1, Savana A2, Deserto A3)
  • Invernale con chiazze bianche o bianco con anfibi o scarponi o scarpe da combattimento.

Il mimetismo invernale da neve come il sopra-giacca o sopra-pantaloni così come l'elmetto sono per truppe speciali. Accanto ai componenti “Infanterist der Zukunft” esistono anche abbigliamenti specifici per l'addestramento.

Gruppo (fanteria)

Pionieri fanteria leggera con pale, seghe, accetta, ascia, zappa, stendi filo spinato
Nastro spinato, filo spinato e stendi filo
Ristorazione
Tanica d'acqua
Munizionamento di riserva, esplosivi e altro
Componenti di aiuto con barella

Ricognizione

Con piccoli velivoli EMT Aladin, MIKADO o con piccoli autoveicoli vi è la possibilità di ricognizione e osservazione nella guerra urbana, in costruzioni e fognature, quando l'impiego di uomini è pericoloso per la loro incolumità. I dati possono essere trasmessi nel System des Infanteristen der Zukunft.

Storia

Il test sul campo per l'attrezzatura e tutto il sistema è stato sperimentato nel 2002 in Kosovo. Nel quadro del Einsatzbataillons 1 della Task Force Prizren e Jägerzug del Jägerlehrbataillons 353 in collaborazione con la Infanterieschule Hammelburg. La versione base venne usata nel 2003 in Afghanistan.
Nel 2012/13 le unità del Sicherungsbataillons 12 della 10. Panzerdivision di Hardheim ricevettero il IdZ ES dall'industria, secondo lo standard per impiego all'estero Bundeswehr. In Afghanistan il Gebirgsjägerbataillon 232 del Gebirgsjägerbrigade 23 di Bischofswiesen furono i primi ad utilizzare il sistema standard di produzione sul campo operativo.


ENGLISH

ADS Defence Electronics is leading the projekthaus system soldat (PSS) industrial consortium, working with the Bundeswehr to define the infanterist der zukunft (IdZ) infantryman of the future system.
The individual infantryman is equipped with a bullet-proof vest, nuclear, biological and chemical (NBC) protection, night vision equipment, digital navigation and communication, tactical speech and data communication and a new range of weapons.
The German Army carried out a five-month trial of the einsatzbedingter sofort bedarf (ESB) prototype IdZ systems at Prizren in Kosovo during 2002.
Two prototype IdZ squad systems, together with additional squad weapons and sighting systems, were used in the trials.
Germany’s Federal Office of Defence Technology and Procurement awarded EADS Defence Electronics a €10m contract for the supply of 150 ESB lot 3 sets (15 sets, each set for ten soldiers) of the IdZ infantryman of the future systems. The contract was awarded to meet the urgent operational requirement for deployment by troops serving in Kunduz, Afghanistan. The first system was handed over to the Army Inspectorate at Hammelburg Infantry School on 1 July 2004.
Development of the full production IdZ V1, IDZ-BS (basic system) model has been completed. 1,600 IdZ V1 systems have been delivered between 2006 and 2007 and the systems have been deployed by the German Army in Afghanistan, Kosovo and the Congo.
In September 2006, the Bundeswehr awarded Rheinmetall Defence a contract to develop the IdZ V2 system, IdZ-ES (expanded system). Two IdZ-ES system demonstrators were delivered in April 2008 and assessed by the Bundeswehr. The expanded system includes Rheinmetall Defence interconnected command control communications computer unit (IC4U) to provide a Nato-standard link to German Army’s command and information system.
The contract also incorporates development of a sensor packages for fire control and mine detection, new visor-equipped helmet and a system for monitoring the soldier’s health status. Provision for integration of IdZ-ES technology into armoured vehicles such as the Puma and Boxer is also included .
The system includes ten kits which can be configured for the tasks of the different soldiers. In general, a kit comprises: H&K G36 assault rifle, weapon-mounted laser system, command, control, communications, computers and information system (C4I) integrated in the load-carrying vest, eye and ear protection subsystem, NBC protection subsystem, ballistic and stab protection subsystem and night vision subsystem.
The systems included two sets of ten kits for each squad commander plus nine squad members. Each kit comprises a Heckler & Koch G36 5.56mm rifle, a NavICom, communications command, control, communications, computers and information (C4I) system developed by Thales, a Thales Angenieux Lucie image intensifying helmet-mounted night vision goggles, Nacre’s QuietPro digital tactical headset, an Oerlikon Contraves weapon-mounted laser system together with eye protection glasses, a ballistic and stab protection vest and a load-carrying vest.
The NavICom C4I system provides the soldier with secure communications and continuously updated situation awareness.
The digital moving map display system shows the soldier’s own position, the position of his comrades, the position of minefields and other danger zones, target and target course, target coordinates and the enemy situation.
The current situation data is received from higher levels of command. Digital voice and data radio communications instantly provide the soldier with commands and reconnaissance data.
The soldier has access to miniature unmanned air vehicles or micro-UAVs and all-terrain unmanned vehicles for safe reconnaissance, for example in urban environments and trenches. The navigation system is equipped with a global positioning system.
The additional squad weapons are the Dynamit Nobel Panzerfaust 3 anti-tank rocket launcher with Dynarange computing sight, Heckler & Koch rifle mounted AG36 40mm grenade launcher, Heckler & Koch 5.56mm MG4 light machine gun and Heckler & Koch MP7 personal defence weapon. Additional sights include the Victronix Vector IV target acquisition and laser range finding binoculars, Zeiss handheld thermal sights, and the Zeiss AN/PAS-13(V) lightweight thermal camera weapon sight.
Heckler & Koch, based in Oberndorf, Germany, started development of the 5.56mm-calibre G36 assault rifle in the early 1990s. The lightweight, 3.6kg, low-maintenance rifle is currently used by the German, Spanish armed forces and the Nato rapid reaction force. The IdZ system includes the Heckler & Koch AG36 underbarrel 40mm grenade launcher which fits the G36 rifle.
The G36 is equipped with a short stroke gas piston that expels forwards away from the soldier. The gas system does not foul back into the weapon interior. This gives reliable operation even after firing 15,000 rounds without cleaning. The rifle can be disassembled and reassembled without tools. The fire selector lever, which serves as a safety switch, allows firing in single shot, multiple round, burst and fully automatic modes.
The Dynamit Nobel Panzerfaust 3 anti-tank rocket launcher is fitted with a Dynarange computing sight. The system comprises a disposable rocket launch tube containing the rocket and a reusable sighting and firing unit. The rocket is armed with a shaped charge warhead. The system is suitable for urban warfare deployment and can be fired from an enclosed space.
After a flight of about 5m from the launch tube the rocket’s internal safety fuse is released. The PzF 3 is fitted with a hollow charge which penetrates reactive armour and the PzF 3 Bunkerfaust is deployed against concrete bunkers and other hardened targets. Panzerfaust has a range of 300m against moving targets and 500m against stationary targets.
The advantage of the small lightweight MP7 personal defence weapon is that it is compact enough to be carried like a handgun but still provides the target penetration and modern body armour penetration capability of an assault rifle. The Kommando Spezialkrafte (KSK), the German Army special operations force, has used the Heckler & Koch MP7 since 2002. The MP7 weighs less than 4lb loaded.
The MP7 can be field stripped very quickly without tools. Very little maintenance and cleaning are required because the gas system keeps the weapon clean. Test firings at a range of 45m demonstrate a clustered target grouping of diameter less than 2in in 10-shot semiautomatic mode.
The MP7 has a flat bullet trajectory and full penetration of CRISAT protection, i.e. 1.6mm titanium combined with 20 layers of Kevlar, at 200m target range.
The Heckler & Koch 5.56mm×45 MG4 or MG43 belt-fed machine gun is gas operated with a rotary bolt similar to the HK G36 series. The gun, weighing 8.55kg, has a folding buttstock. Unlike other Heckler & Koch designs, the gun has only safe and full modes of fire. The barrel length is 480mm and the overall length is 1,050mm.
The Zeiss Optronics AN/PAS-13A (V) thermal weapon sight for rifles and light weapons is equipped with a cadmium mercury telluride (CdHgTe) 40×16 detector array operating in the 3.4 to 4.2 micron waveband. The site is easily and quickly mounted on a weapon without tools. The detector is fitted with a thermo-electric cooler. The image has 160 lines, with 160 pixels on each line.
The weapon sight has interchangeable observation and targeting telescopes each with selectable fields of view. An additional RS-170 interface can be used for external viewing.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)











































Nel mese di settembre 2019 la società Leonardo ha consegnato il millesimo esemplare di elicottero AW139


L'AW139, costruito dalla società Leonardo è il nuovo elicottero bimotore medio multiruolo, scelto, nell'ambito del programma di ammodernamento e potenziamento della flotta aerea del Corpo, per integrare e, successivamente, sostituire la linea elicotteri bimotore classe media serie AB412HP, implementando le potenzialità di pattugliamento della componente alturiera ad ala rotante.
Rappresenta lo stato dell'arte nel panorama elicotteristico mondiale e, grazie alla completa e moderna configurazione avionica e sensoristica, potrà operare sia sul mare che in montagna, con un'ampia versatilità di impiego e gamma di configurazioni quali: pattugliamento marittimo, esplorazione, ricerca, soccorso, trasporto sanitario e trasporto logistico.
Di recente le Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F) di Cuneo e Bardonecchia (TO) hanno svolto un’esercitazione con l’elicottero  AW139 in dotazione alla Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pratica di Mare (RM).
Il nuovo elicottero dispone di un’ampia cabina capace di trasportare più di 12 passeggeri ed essere configurato per il carico di una o più barelle, mantenendo comunque un elevato confort di volo; Infatti sono presenti larghe porte scorrevoli su entrambi i lati che facilitano l’imbarco dei soccorritori e delle barelle, sia in operazioni a terra che in volo.

Inoltre, grazie ai due potenti motori a turbina, che assicurano elevate prestazioni, sia in condizioni bimotore che monomotore, possiede il più elevato rapporto potenza/peso tra gli elicotteri presenti sul mercato e garantisce a pieno carico prestazioni eccellenti quali:
  • volare ad una velocità di crociera di 306 km/ora
  • volare con un solo motore fino a 3.500 mt.
  • atterrare e decollare fino a quota  4.500 mt.
  • operare con vento di traverso fino a 83 km/ora.

L’innovazione tecnologica applicata, la piena rispondenza ai requisiti di sicurezza ed alle esigenze operative più impegnative, identificano l’AW139 come l’elicottero più idoneo e completo per l’elisoccorso in montagna. Alle manovre di soccorso hanno partecipato 20 finanzieri appartenenti alle due Stazioni di Soccorso delle Fiamme Gialle, due istruttori della Scuola Alpina di Predazzo (TN) e 8 specialisti della Sezione Aerea di Pratica di Mare.
Durante le esercitazioni, svolte principalmente in Valle Po e Valle Maira, i militari hanno sostenuto il cosiddetto “corso di standardizzazione”, per consentire agli operatori di prendere conoscenza del mezzo e delle sue funzionalità, testandole direttamente in ambiente alpino. L’addestramento  ha comportato  discese con verricello, sbarchi ed imbarchi dei Tecnici di Soccorso Alpino ed dell’unità cinofila da ricerca, con simulazione delle operazioni di recupero di ipotetici feriti tramite verricello. Parte delle esercitazioni in alta quota si sono svolte nei pressi di “Rocca La Meja” (2506 mt).
L’addestramento con supporto dell’elicottero costituisce componente imprescindibile nella ordinaria formazione della componente S.A.G.F., ed ha consentito di rafforzare la capacità operativa in ambiente montano nonché di valorizzare l’impiego dei mezzi aerei e le tecniche di elisoccorso, per poter concludere interventi tempestivi e risolutivi.
Nel mese di settembre 2019 la società Leonardo ha consegnato il millesimo esemplare di elicottero AW139. 



L’evento rappresenta un risultato di portata storica: si tratta del programma elicotteristico più importante degli ultimi 15 anni a livello internazionale, in grado inoltre di stabilire un record di produzione nel panorama dell’industria aeronautica della Repubblica italiana. 




La millesima macchina di questo modello, destinata alla G.di F., è stata consegnata al proprio cliente durante una celebrazione ufficiale che si è tenuta nello stabilimento Leonardo di Vergiate (Varese), alla presenza di rappresentanze istituzionali, clienti, partner e fornitori, i vertici e i lavoratori dell’Azienda.  L’AW139, il cui primo volo risale all’inizio del 2001, vanta oggi ordini per oltre 1100 unità da più di 280 clienti di oltre 70 paesi di tutti i continenti. Il prodotto ha mostrato livelli di affidabilità e operatività straordinari con quasi 2,5 milioni di ore di volo registrate da quando, a inizio 2004, avvenne la prima consegna. A questi numeri si aggiungono quelli che ne testimoniamo la versatilità estrema per soddisfare qualsiasi esigenza del mercato: più del 30% per compiti di pubblica utilità quali ricerca e soccorso e eliambulanza, ordine pubblico, protezione civile e antincendio; oltre il 30% per il trasporto offshore; circa il 20% per compiti militari; il resto per trasporto VIP, istituzionale e corporate.
Quello che celebriamo è molto più del successo di un prodotto o di un’azienda. È l’affermazione a livello globale di un asset del Paese. Grazie all’impegno, alle conoscenze e alle competenze professionali presenti in Leonardo e a prodotti come l’AW139 la tecnologia e l’innovazione del volo sono un simbolo delle nostre capacità industriali. L’AW139 è l’esempio lampante del ruolo che Leonardo riveste e intende continuare ad avere nel mondo. 




E’ lo specchio dei nostri valori: 
  • innovazione continua, 
  • internazionalizzazione, 
  • vicinanza al mercato e al cliente, 
  • valorizzazione delle risorse umane.

Con l’AW139 Leonardo ha saputo dar vita ad un programma con radici internazionali unico nel suo genere, dal successo globale e in grado di proiettarla ai vertici dell’industria elicotteristica mondiale. Senza l’abnegazione, la preparazione e la passione di lavoratori di diverse generazioni e nazionalità che hanno creduto e lavorato al suo sviluppo, e che tutt’oggi lo seguono nel suo percorso operativo confrontandosi costantemente con il mercato e i clienti, tutto questo non sarebbe stato possibile.




La flotta di AW139 ha presenza globale: circa il 30% in Europa, quasi altrettanto in Asia e Australasia, il 15% nel continente americano, seguito di poco dal Medio oriente. Il successo internazionale dell’AW139 è tale che per rispondere alla domanda del mercato l’elicottero viene prodotto su diverse linee di assemblaggio sia in Italia, nello stabilimento di Vergiate, sia negli Stati Uniti a Philadelphia. 
E proprio l’USAF ha scelto questo elicottero, denominato MH-139, in 84 esemplari con un contratto del valore di circa 2,4 miliardi di dollari, per la sostituzione  della sua flotta di UH-1N “Huey” in uso per la protezione delle basi dei missili balistici intercontinentali e per il trasporto di personale governativo e delle forze speciali USA.

In Italia, nella versione militare o per le forze di polizia, è in servizio con:
  • l’Aeronautica Militare, 
  • la Guardia Costiera, 
  • la Guardia di Finanza, 
  • la Polizia di Stato 
  • e i Vigili del Fuoco. 

L’AW139 ha svolto un ruolo centrale nell’evoluzione del mercato, contribuendo insieme ad altri modelli di nuova generazione di Leonardo a fare dell’Azienda il primo costruttore al mondo nel settore civile per produzione nel 2018, con una quota del 40% . 
L’AW139 è cresciuto in modo significativo in pochi anni, adeguandosi all’evoluzione delle esigenze dei clienti. Il peso massimo al decollo è passato da 6,4 a 7 tonnellate. Sono stati certificati quasi 1000 kit di missione ed equipaggiamenti. Con avanzati sistemi di protezione dalla formazione di ghiaccio, l’AW139 può volare in ogni condizione climatica. Questo modello è anche l’unico al mondo in grado di continuare a volare per oltre 60 minuti senza olio nella trasmissione.
Malgrado l’esperienza e la maturità raggiunta in 15 anni di attività operativa, l’AW139 resta un programma giovane e moderno, destinato a rivestire un ruolo da protagonista anche in futuro. 
L’AW139 rappresenta una svolta nel mondo elicotteristico anche sotto un altro profilo: 
quello dell’introduzione del concetto di “famiglia di elicotteri”.  L’AW139 è, infatti, il capostipite di una famiglia composta anche dal più piccolo e leggero AW169 e dal più grande e pesante AW189. Modelli che condividono la stessa filosofia progettuale, possiedono tutti le stesse elevate prestazioni, le stesse caratteristiche di volo e i medesimi standard certificativi, oltre al medesimo approccio alla manutenzione e all’addestramento. Un concetto che permette agli operatori dotati di ampie flotte diversificate, con modelli che vanno dalle 4 alle 9 tonnellate di peso, di creare notevoli sinergie nell’addestramento degli equipaggi, nelle operazioni di volo, nella manutenzione e nel supporto logistico. 

Generalità

L'AW139 utilizza due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C. L'elicottero è stato presentato al mercato in diverse configurazioni incluse polizia, eliambulanza, trasporto VIP, Search and Rescue, supporto alle piattaforme petrolifere offshore.
Il primo AW139 effettuò il primo volo il 3 febbraio 2001 presso lo stabilimento Agusta di Cascina Costa in provincia di Varese, seguito dal primo esemplare di produzione il 24 giugno 2002. Il primo elicottero è stato consegnato nel 2003 nello stabilimento di Vergiate in provincia di Varese, dove ha sede l'assemblaggio finale. La maggior parte dell'elicottero, fusoliera e trave di coda, è prodotta negli stabilimenti della DEMA SPA, in Puglia e Campania.
Sono stati emessi ordini per oltre 740 elicotteri dei quali 600 sono stati consegnati. Nel periodo 2004-2006, ha partecipato al concorso internazionale per la fornitura U.S. Army Light Utility Helicopter Program, ma l'Esercito degli Stati Uniti ha preferito il progetto basato sull'Eurocopter EC145, che verrà prodotto con la denominazione militare UH-72A.
Al salone di Farnborough del 2006, l'AgustaWestland annunciò la variante militare multiruolo denominata AW149. La versione avrà caratteristiche maggiorate rispetto all'AW139 e sarà dotata di avionica specifica.
Il prototipo dell’AW149 ha volato il 13 novembre 2009 dall'elisuperficie di Vergiate, pilotato dal capo pilota collaudatore Giuseppe Lo Coco. Esso possiede già la configurazione finale di cellula e avionica per impieghi militari, mentre la trasmissione definitiva ed i motori General Electric CT7-2E1 da 2000 CVA ciascuno voleranno nel 2010 sul secondo prototipo.
L'elicottero si colloca nella categoria delle sette tonnellate, con capacità di trasporto di fino a 15 soldati ed una vocazione multiruolo sul campo di battaglia, grazie alla rapida riconfigurabilità, all'architettura aperta e alla completa dotazione di sensori, sistemi di comunicazione e di condivisione dati necessari per operare in un ambiente network-centrico.
L'azienda varesina lo ha proposto all'Aeronautica Militare italiana che è alla ricerca di un sostituto degli AB 212. Una seconda versione, battezzata TUHP149, è stata offerta alla Turchia per il ruolo utility.
La Marina Militare ha designato per le attività di collaudo dell'aeromobile i pattugliatori Sirio, Orione e Bettica, appartenenti al Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera di base ad Augusta.
Il 20 settembre 2019 è stata consegnata la millesima macchina di questo modello, destinata alla Guardia di Finanza, è stata consegna al proprio cliente durante una celebrazione ufficiale che si è tenuta nello stabilimento Leonardo di Vergiate (Varese).

Impiego

Militare

L'Aeronautica Militare italiana ha ricevuto il primo di dieci esemplari dell'AW139 l'8 marzo 2012, esso è stato preso in consegna presso il 15º Stormo di Cervia. Presso la forza aerea l'elicottero è stato designato HH-139A. L'acquisto di questa macchina presso l'Aeronautica Militare fa parte dell'ambito del programma di ammodernamento degli assetti ad ala rotante impiegati per la ricerca e il soccorso nazionale (SAR – Search and Rescue). La consegna degli altri nove esemplari, sempre destinati al 15º Stormo di Cervia e ai Centri SAR dipendenti, si completerà nel corso dell'anno. L'AW-139, nella versione per l'A.M. prende appunto la denominazione HH (Hospital Helicopter), ed è stato scelto per affiancare e gradualmente sostituire le attuali linee HH-3F e HH-212, in servizio da oltre 30 anni presso la forza armata italiana. Anche il 31º Stormo di Ciampino ha ricevuto i due esemplari della versione per trasporto VIP per sostituire i 2 ormai vetusti Sikorsky SH-3D/TS Sea King.

Civile

Il nucleo elicotteri della Provincia autonoma di Trento, ad esempio, possiede due esemplari adibiti ad elisoccorso. Non è però l'unica ad utilizzarli. Anche Babcock International, multinazionale britannica, opera con gli stessi aeromobili sulle oltre 40 basi HEMS di sua gestione, in particolare la Lombardia, dove risiedono sia la sede legale che un hangar operativo di custodia e manutenzione. Ovviamente anche numerose ditte private utilizzano questo elicottero.

Varianti
  • AB139: nome assegnato ai primi 54 esemplari costruiti in Italia dall'Agusta;
  • AW139: designazione adottata dall'esemplare di serie 31055;
  • HH-139A: designazione adottata dall'Aeronautica Militare italiana per i suoi 10 esemplari;
  • MH-139: designazione assegnata dall'USAF agli 84 esemplari ordinati a settembre 2018, destinati alla protezione delle basi dei ICBM e al trasporto di personale governativo e delle forze speciali.
  • VH-139A: designazione assegnata dall'A.M. italiana ai 2 esemplari per il trasporto VIP.

ENGLISH

The AW139, built by the Leonardo company, is the new medium multi-role twin-engine helicopter, chosen, as part of the programme to modernise and strengthen the Corps' air fleet, to integrate and, subsequently, replace the medium class twin-engine helicopter line AB412HP series, implementing the patrolling potential of the wing rotating component.
It represents the state of the art in the world helicopter panorama and, thanks to the complete and modern avionics and sensor configuration, it will be able to operate both on the sea and in the mountains, with a wide versatility of use and range of configurations such as: maritime patrolling, exploration, search, rescue, medical transport and logistic transport.
Recently, the Alpine Rescue Stations of the Guardia di Finanza (S.A.G.F) of Cuneo and Bardonecchia (TO) have carried out an exercise with the AW139 helicopter supplied to the Air Section of the Guardia di Finanza di Pratica di Mare (RM).
The new helicopter has a large cabin capable of carrying more than 12 passengers and is configured for loading one or more stretchers, while maintaining a high level of flight comfort. In fact, there are large sliding doors on both sides that facilitate the boarding of rescuers and stretchers, both in ground operations and in flight.
Moreover, thanks to the two powerful turbine engines, which ensure high performance, both in twin-engine and single-engine conditions, it has the highest power-to-weight ratio among the helicopters on the market and guarantees excellent performance at full load such as:
  • fly at a cruising speed of 306 km/hour
  • Fly with a single engine up to 3,500 meters.
  • Land and take off to an altitude of 4,500 m.
  • operate with crosswind up to 83 km/hour.

The technological innovation applied, the full compliance with safety requirements and the most demanding operational requirements, identify the AW139 as the most suitable and complete helicopter for helicopter rescue in the mountains. 20 financiers from the two Yellow Flame Rescue Stations, two instructors from the Alpine School of Predazzo (TN) and 8 specialists from the Sea Practice Air Section took part in the rescue manoeuvres.
During the exercises, carried out mainly in Valle Po and Valle Maira, the military supported the so-called "standardization course", to allow operators to learn about the vehicle and its functions, testing them directly in the Alpine environment. The training involved winch descents, landings and boarding of the Alpine Rescue Technicians and of the research dog unit, with simulation of the recovery operations of hypothetical wounded by winch. Part of the high-altitude exercises took place near "Rocca La Meja" (2506 m).
Training with helicopter support is an essential component in the ordinary training of the S.A.G.F. component, and has made it possible to strengthen the operational capacity in a mountain environment, as well as to enhance the use of aircraft and helicopter rescue techniques, in order to conclude timely and decisive interventions.
In September 2019, the Leonardo company delivered the thousandth AW139 helicopter. 
The event represents a historic result: it is the most important helicopter program in the last 15 years at an international level, able to establish a production record in the panorama of the aeronautical industry of the Italian Republic. 

Generalities

The AW139 uses two Pratt & Whitney PT6C-67C turbines. The helicopter has been introduced to the market in several configurations including police, ambulance, VIP transport, search and rescue, support for offshore oil platforms.
The first AW139 made its first flight on February 3, 2001 at Agusta's Cascina Costa plant in the province of Varese, followed by the first production unit on June 24, 2002. The first helicopter was delivered in 2003 to the Vergiate plant in the province of Varese, where the final assembly is located. Most of the helicopter, fuselage and tail beam, is produced in the factories of DEMA SPA, in Puglia and Campania.
Orders have been issued for more than 740 helicopters, 600 of which have been delivered. In the period 2004-2006, it participated in the international competition for the U.S. Army Light Utility Helicopter Program, but the U.S. Army preferred the project based on the Eurocopter EC145, which will be produced under the military name UH-72A.
At the 2006 Farnborough show, AgustaWestland announced the AW149 military multi-purpose variant. The version will have more features than the AW139 and will be equipped with specific avionics.
The prototype of the AW149 flew on 13 November 2009 from the helipad at Vergiate, piloted by chief test pilot Giuseppe Lo Coco. It already has the final configuration of airframe and avionics for military use, while the final transmission and the General Electric CT7-2E1 engines of 2000 CVA each will fly in 2010 on the second prototype.
The helicopter is in the seven-ton category, with a transport capacity of up to 15 soldiers and a multi-purpose vocation on the battlefield, thanks to its rapid reconfigurability, open architecture and the complete equipment of sensors, communication and data sharing systems necessary to operate in a network-centric environment.
The company from Varese proposed it to the Italian Air Force, which is looking for a replacement for the AB 212. A second version, called TUHP149, was offered to Turkey for the utility role.
The Italian Navy has designated the patrol vessels Sirio, Orione and Bettica, belonging to the Command of the Patrolling Forces for the Surveillance and Coastal Defence based in Augusta, for the aircraft testing activities.
On September 20, 2019, the thousandth machine of this model, destined for the Guardia di Finanza, was delivered to its client during an official celebration held at the Leonardo plant in Vergiate (Varese).

(Web, Google, GDF.GOV, Wikipedia, You Tube)











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