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domenica 4 giugno 2023

MIDGET CABI-CATTANEO “AE-90”, mostrato per la prima volta al pubblico alla parata del 2 giugno 2023.





https://svppbellum.blogspot.com/

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, storia militare, sicurezza e tecnologia. 



Come noto agli addetti ai lavori, le capacità delle forze speciali di una nazione sono buone quando sollevano il velo della segretezza su uno dei loro “MIDGET” (anche se da tempo dismesso) e che sembra più moderno dei mezzi di pari categoria in servizio nella maggior parte delle marine alleate e non.







I vertici della Marina militare italiana, in occasione della Festa della Repubblica a Roma il 2 giugno 2023, hanno svelato al grande pubblico un mini-sottomarino (mai in precedenza presentato ai media).
E’ appena il caso di ribadire a coloro che non ne fossero ancora convinti, che il Com.Sub.In. è avanti di circa 10 anni rispetto a tutti gli altri reparti speciali nei mezzi subacquei, nelle modalità operative, nello spirito di Corpo e nell’amor di Patria. 
Quando guardi sottomarini come il CABI-CATTANEO “AE-90”, è necessario domandarsi sulle sue avanzatissime possibilità tecnologiche e operative di circa trent'anni fa! Gli esperti ritengono che l'imbarcazione sia il progetto denominato “AE-90" ereditato dal costruttore specializzato in mini-sottomarini CABI Cattaneo. Probabilmente risale agli anni '90 ed è stato ritirato da tempo. Il modello presentato al pubblico potrebbe suggerire l’esistenza di altri tipi più recenti, poiché i sommergibili italiani sono sviluppati in famiglie evolutive.
Naturalmente le informazioni sul MIDGET sono scarse o nulle. Eppure è possibile dedurre alcune cose da semplici indizi esterni:
  • il veicolo è un sottomarino a secco anche se il portello sul lato sinistro sembra aprirsi direttamente nella sezione interna principale, suggerendo una modalità operativa sia a secco o a umido;
  • il portello in alto si apre verso poppa, suggerendo che non è destinato ad essere utilizzato per la navigazione in superficie;
  • non è chiaro se vi sia un altro portello subacqueo sul fondo del sottomarino;
  • Il veicolo subacqueo ha una doppia elica montata in basso a poppa con i timoni posizionati dietro di loro; 
  • anche le grandi eliche retrattili si trovano in alto a prua;
  • mentre la prua è filante, la poppa lo è meno, essendo di natura più compatta;
  • sopra di essa una spina dorsale sembra ospitare un albero pieghevole;
  • esiste un'apertura insolita a poppa che sembra essere un tubo di stoccaggio cilindrico ma con un'estremità aperta, quindi sarebbe un deposito umido;
  • l’estremità del tubo è coperta da uno sportello a grata che si presta ad essere aperto dagli incursori subacquei dall'esterno. Qualunque cosa sia in questa sezione sembra aver dettato la forma della poppa, imponendo un compromesso significativo sull'idrodinamica. Forse questo vano è utile per il trasporto di attrezzature specialistiche e potrebbe suggerire anche il ruolo ricoperto dell'imbarcazione.








Non ne consegue necessariamente che questo veicolo sia stato progettato per le medesime missioni delle forze speciali e dei veicoli SDV di altri paesi. 
Le forze speciali italiane, pur influenzate da alcune unità estere, percorrono la propria strada autonomamente. Il midget potrebbe essere stato destinato ad una qualche missione specialistica non meglio specificabile.
Le specifiche tecniche del mezzo non sono disponibili, tuttavia il MIDGET appare troppo grande e pesante per essere trasportato a bordo dei sommergibili della Marina Militare Italiana. Le culle a volte viste sui Type-212 italiani devono essere quindi utilizzate per una diversa famiglia di veicoli SDV.




La società CABI Cattaneo di Milano - Italia

La CABI Cattaneo di Milano - Italia, è uno dei principali produttori mondiali di veicoli subacquei e attrezzature pesanti per forze speciali. Tale società è praticamente sconosciuta al di fuori delle comunità di Submarine & Special Forces. 



Fino a un paio di anni fa, la natura segreta del loro principale cliente ha fatto sì che i loro prodotti siano per la maggior parte completamente sconosciuti agli appassionati del settore. 
La situazione è cambiata alla fiera "Seafuture" di La Spezia, quando l'azienda ha iniziato a corteggiare i clienti per l'esportazione con il loro Deep Guardian Special Forces Hangar. 
Alla fiera "Seafuture" la società CABI CATTANEO ha rivelato una serie di altri prodotti tra cui il Deep Shadow SDV. 
Uno dei principali costruttori mondiali di imbarcazioni e mini-sottomarini delle forze speciali sembra sia entrato da poco nel mercato export. Per oltre cinquant’anni la CABI Cattaneo ha evitato la pubblicità, costruendo una gamma di prodotti all'avanguardia per le forze speciali italiane COMSUBIN con solo esportazioni minime a una base di clienti altrettanto riservata. Ora sembra che l'azienda stia cambiando approccio: la CABI Cattaneo è uscita dal buio…


L'azienda è stata fondata nel 1936 dal designer Giustino Cattaneo e si occupava di aeronautica, progettazione e ingegneria di auto/furgoni e motoscafi, in particolare motori. È sopravvissuta alle sfide finanziarie del dopoguerra in Italia, ma sebbene alcuni dei suoi successi postbellici in motoscafi e aliscafi siano meno noti nei circoli nautici, l'azienda ha tenuto sotto stretto controllo i suoi prodotti delle forze speciali.
L'azienda ha di recente mostrato un hangar sottomarino simile a un Dry Deck Shelter (DDS), e ha anche rivelato di essere il produttore del gommone rigido CABAT della Marina Militare Italiana. Questa è in realtà solo la punta dell'iceberg in termini di ciò di cui l’azienda è capace. Forse ne verrà rivelato di più nel tempo quando entreranno nel mercato di esportazione altamente competitivo dove la reputazione e la storia conteranno qualcosa. Questa azienda può essere relativamente sconosciuta, ma ha una storia molto ricca e illustre. 
Negli anni '50 CABI Cattaneo fu coinvolta nell'incredibile progetto dell'aliscafo 'FLYING DUKW' che trasformò il lento e ingombrante veicolo anfibio Duck in un'imbarcazione ad alta velocità.
L'hangar è più piccolo di un DDS e viene utilizzato per gommoni e carichi simili. Per gli SDV, è noto che il COMSUBIN utilizza un sistema di culla di un produttore sconosciuto, forse CABI Cattaneo.
La CABI costruisce anche una gamma di RIB (Rigid Inflatable Boats) utilizzati dalle Forze Speciali italiane tra cui il CABAT progettato appositamente per la rampa di poppa delle fregate FREMM General Purpose.
La tecnologia e il know-how militare, ancor più quello subacqueo, non sono expertise in possesso di tutti.
La società italiana CABI Cattaneo continua silenziosamente a sviluppare per la MMI tutti o quasi i mezzi insidiosi di cui necessita.
Lo scrivente non ha nulla da eccepire sulla dovuta segretezza di tali mezzi o sulle loro specifiche tecniche.
E’ doveroso che le Special Forces italiane, alleate o occidentali abbiano a disposizione il meglio.

Grazie di cuore a tutti gli operatori delle Special Forces!



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…


(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Covert Shores, Wikipedia, You Tube)

























 

mercoledì 17 maggio 2023

US NAVY - SOCOM: il nuovo mini-sottomarino per operazioni speciali “Dry Combat Submersible DCS”.




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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, storia militare, sicurezza e tecnologia. 



I primi esemplari di un nuovo mini-sottomarino per operazioni speciali dovrebbero essere pronti per le operazioni nel mondo reale a breve, secondo il comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti. 





Il Dry Combat Submersible, o DCS, offrirà vantaggi significativi rispetto ai progetti esistenti nel servizio della US Navy, noti come SEAL Delivery Vehicles, o SDV, in cui le persone devono viaggiare sott'acqua completamente esposte agli elementi.
I funzionari del comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti hanno offerto aggiornamenti sullo stato del DCS di recente in una conferenza annuale incentrata sulle operazioni speciali ora nota come settimana SOF. 
Il DCS deriva dall'S351 Nemesis, progettato da MSubs nel Regno Unito. MSubs fa parte di un team guidato da Lockheed Martin che sviluppa minisommergibili dal 2016: ”Questa mattina abbiamo ricevuto un rapporto di test operativo", ha detto ieri John Conway, responsabile del programma per i sistemi sottomarini all'interno dell'ufficio esecutivo del programma marittimo (PEO-M) del comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti (SOCOM); ciò significa che il Dry Combat Submersible sarà operativo entro il 29 maggio 2023 e stiamo arrivando a uno scenario finale".
Molti dettagli sul DCS sono classificati, ma almeno si ritiene che le sue capacità generali siano molto simili a quelle dell'S351 da 30 tonnellate di dislocamento e lungo 39 piedi. 
Il Nemesis richiede un equipaggio di due persone per operare e ha una portata massima dichiarata di circa 66 miglia nautiche quando viaggia a una velocità di cinque nodi e utilizza il suo sistema di propulsione completamente elettrico. Può immergersi fino a profondità di circa 100 metri. Oltre al suo equipaggio, può trasportare otto incursori aggiuntivi o circa una tonnellata di carico.
In generale, un sommergibile come questo fornisce un modo per le forze delle operazioni speciali statunitensi, in particolare i SEAL d'élite della Marina, di sbarcare discretamente da un sottomarino, anche se sommerso, o da un'altra piattaforma di lancio marittima e/o esfiltrarsi dall'area. Questo tipo di capacità è particolarmente utile per condurre vari tipi di operazioni, in particolare quelle condotte dietro le linee nemiche o in luoghi altrimenti sensibili. Ciò può includere missioni condotte interamente sott'acqua, come infiltrarsi in un porto nemico per piazzare mine o altrimenti sabotare navi o infrastrutture, o per raccogliere informazioni.
Come già notato, il grande vantaggio del DCS rispetto agli SDV esistenti è la capacità di trasportare i suoi occupanti in un ambiente totalmente asciutto. Questo potrebbe sembrare un problema minore per le forze operative speciali come i Navy SEAL che sono addestrati a condurre operazioni subacquee di vario tipo, ma ha implicazioni operative significative.











Allo stato attuale, i SEAL e altre forze delle operazioni speciali statunitensi o alleate che percorrono lunghe distanze sotto le onde utilizzando un SDV "bagnato", anche l'ultimo tipo Mk 11 della Marina, percorrono l’intero percorso di trasferimento esposti all'acqua. Anche nei climi tropicali, questa può essere una corsa fredda, soprattutto se eseguita a profondità maggiori che aiutano ulteriormente il personale a eludere il rilevamento. Nelle regioni più fredde, essere esposti all'acqua per tutto il tempo non è solo scomodo, ma può essere potenzialmente pericoloso. Inoltre, con un tradizionale SDV bagnato, gli operatori devono quindi condurre qualsiasi missione che potrebbe essere bagnata fradicia e probabilmente fredda, aumentando ulteriormente la fatica e i problemi.
Con il DCS, le forze operative speciali possono viaggiare sott'acqua dal punto di lancio all'obiettivo senza essere esposte. Grazie a una camera di blocco integrata, hanno ancora la possibilità di entrare e uscire mentre l'imbarcazione è sommersa. Ciò, ovviamente, aiuterebbe a ridurre le possibilità che vengano individuati mentre si infiltrano in un’area ostile, ma rimarrebbero comunque esposti ad acque potenzialmente gelide per periodi di tempo molto più brevi: ”Ciò pone fine a un divario di capacità di 15 anni - più di 15 anni", ha detto il capitano della Marina Randy Slaff, capo del PEO-M di SOCOM durante una tavola rotonda alla SOFWeek, secondo la rivista National Defense, sottolineando l' importanza del DCS.
L'osservazione di Slaff sottolinea anche come l'attuale programma DCS non sia la prima volta che SOCOM e la US NAVY hanno cercato di acquisire una capacità come questa. La Marina ha delineato per la prima volta i requisiti per quello che divenne noto come Advanced SEAL Delivery System (ASDS) negli anni '80 e lo sviluppo di questo progetto di mini-sottomarino iniziò a pieno regime negli anni '90.


L'ASDS era grande circa il doppio dell'S351 e si è rivelato rumoroso, sottodimensionato e comunque problematico. Dopo anni di ritardi dovuti a problemi tecnici e all'aumento dei costi, il programma ha subito una battuta d'arresto particolarmente grave nel 2008, quando l'unico prototipo che era stato costruito ha preso fuoco ed è stato completamente distrutto. Il programma è stato completamente cancellato l'anno successivo.
Questo è stato seguito da un programma Joint Multi-Mission Submersible, che è stato a sua volta annullato nel 2010.
Il nuovo DCS ha dimostrato di essere uno sforzo molto più riuscito.
Tuttavia, nei sei anni trascorsi da quando Lockheed Martin ha ricevuto per la prima volta un contratto per sviluppare questo mini-sottomarino, sono accaduti altri eventi e l'ambiente geopolitico generale è cambiato. Le operazioni di spedizione e distribuite, possibilmente nel contesto di una futura lotta di alto livello contro la Cina attraverso le vaste distese del Pacifico, sono ora in prima linea in molte considerazioni di pianificazione.
Inoltre, la Marina statunitense attualmente prevede di ritirare i suoi quattro sottomarini missilistici classe Ohio, o SSGN, prima della fine del decennio in corso. Questi sottomarini sono progettati per agire, tra le altre cose, come navi madre per operazioni speciali, anche con la capacità di schierare personale utilizzando SDV tramite Dry Deck Shelters (DDS). Un certo numero di attuali sottomarini d'attacco classe Virginia sono inoltre dotati di DDS per condurre missioni di supporto alle operazioni speciali e le future imbarcazioni di quella classe potrebbero essere ancora più capaci in questo ruolo. Tuttavia, un nuovo sostituto dedicato per gli SSGN dell'Ohio è probabilmente lontano decenni.
Quando è iniziato lo sviluppo del DCS, il progetto era già troppo grande per adattarsi ai DDS della Marina esistenti, comunque. Il lavoro su un progetto DDS a capacità estesa è avanzato in parallelo, ma non è immediatamente chiaro quale potrebbe essere lo stato di quel progetto.
Data la sua camera di blocco incorporata, il DCS potrebbe plausibilmente essere trasportato esternamente sui sottomarini della US NAVY e il personale potrebbe quindi entrare direttamente se fosse disponibile un'adeguata disposizione del portello o dopo essere uscito tramite un DDS o un'altra camera di blocco sulla nave madre sottomarino. Il design dell’ASDS più grande presentava sfide simili e due sottomarini, i sottomarini d'attacco USS Charlotte e USS Greeneville, furono appositamente modificati per trasportarlo sul ponte posteriore. 




Quei sottomarini rimangono in servizio oggi con quelle modifiche allo scafo ancora in atto.
Il DCS potrebbe essere schierato anche per altre piattaforme marittime, come il ponte di una nave da guerra anfibia. Altre navi in grado di dispiegare barche e sommergibili tramite una gru o un sistema più specializzato potrebbero anche essere configurate come navi madre per questi mini-sottomarini per operazioni speciali.
Indipendentemente da ciò, stanno chiaramente emergendo domande su come i DCS, così come gli SDV esistenti, saranno implementati e impiegati nei conflitti futuri. Non è chiaro quanti DCS SOCOM e la US NAVY prevedono di acquistare nei prossimi anni, ma si può ragionevolmente presumere che la dimensione totale della flotta sarà ridotta. Il contratto iniziale di Lockheed Martin prevedeva la costruzione di soli tre esemplari di pre-produzione, che sembrano essere stati tutti consegnati. Per fare un altro confronto, la Marina statunitense prevede di aver acquisito solo 10 dei suoi SDV Mk 11 "bagnati" entro la fine del 2023.
Ciò significa che dovranno essere messe in atto tattiche, tecniche e procedure non solo per utilizzare i nuovi DCS, ma anche per portarli dove potrebbero non essere necessari e in tempi relativamente brevi. C'è stato almeno un test che prevedeva il trasporto di un DCS all'interno di un container di spedizione tramite un jet cargo C-17A Globemaster III dell'USAF, che fornirebbe almeno un'opzione per avvicinarlo all'area operativa desiderata con breve preavviso.
Anche il SOCOM e la US NAVY sono già interessati ad acquisire una variante o derivata dal DCS migliorata, originariamente nota come DCS Block II e attualmente chiamata DCS Next. Anche i dettagli sui requisiti per quel sommergibile sono limitati, ma uno degli obiettivi è renderlo schierabile da un SSGN classe Virginia. Con questo sforzo successivo in corso, l'attuale mini-sottomarino DCS viene talvolta chiamato DCS Now: "Abbiamo un'area aggiuntiva che stiamo esaminando molto ed è la mobilità di spedizione per il sottomarino. In realtà è mobilità di spedizione per tutti i sistemi, ma avevamo completato un prototipo di sistema proof of concept ed era sul nostro... Mk 11 Seal Delivery Vehicle", ha detto il capitano Slaff, il capo SOCOM PEO-M, durante un briefing alla settimana SOF: "Quindi, in realtà ce l'abbiamo, è là fuori davanti a fare la sua demo."


Slaff non ha spiegato esattamente cosa comportasse questa capacità di spedizione aggiuntiva per l'Mk 11 SDV. "Quello che stiamo osservando, ovviamente, con gli SSGN che tramontano qui nel lasso di tempo 2026-28, è ottenere la... flessibilità operativa per l'impiego di spedizione con altri mezzi", ha aggiunto. Questo "è qualcosa su cui abbiamo indagato e poi trasformato in... un requisito operativo e andando avanti con la messa in campo della capacità".
Chiaramente ci sono ancora molte domande a cui rispondere su come esattamente i SEAL e le altre forze operative speciali statunitensi o alleate utilizzeranno i nuovi DCS. Tuttavia, questi mini-sottomarini rappresentano un significativo miglioramento delle capacità rispetto agli SDV esistenti e sembrano mancare solo poche settimane per entrare finalmente in servizio operativo.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…


(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)




















 

martedì 2 maggio 2023

US NAVY: Midget USS X-1, o SS X-1




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Il 7 settembre 1955, il primo MIDGET della US NAVY “USS X-1, o SS X-1” fu varato a Oyster Bay, Long Island. I filmati d'archivio del varo, in cui si può vedere il minuscolo sommergibile passare davanti al sottomarino della classe Balao, USS Bergall (SS-320), possono sembrare comici. Eppure lo sviluppo dei “Midget” o mini-sottomarini di piccolo dislocamento, con un proprio sistema di propulsione, che poteva essere azionato da un ridottissimo equipaggio, rappresentava una novità per la Marina degli Stati Uniti all'epoca.
Ispirato ai mini sottomarini esistenti (in particolare italiani, britannici, tedeschi e giapponesi), l'USS X-1 fu progettato negli anni ‘50 per rafforzare la difesa costiera degli Stati Uniti, in particolare contro i sottomarini avversari. Per tracciare lo sviluppo dell'USS X-1, dobbiamo guardare indietro all'utilizzo di midget in tempo di guerra.


Durante la seconda guerra mondiale, con le sue pattuglie sottomarine che coprivano vaste aree degli oceani Pacifico e Atlantico, la Marina degli Stati Uniti aveva poche ragioni per esplorare le capacità dei mini-sottomarini. Tuttavia, con la sconfitta definitiva delle potenze dell'Asse, numerosi esemplari di tali "veicoli furtivi" caddero nelle mani degli americani.
I sottomarini nani tedeschi Biber e Seehund, così come i siluri umani italiani denominati “Maiale”, divennero disponibili per essere attentamente osservati; in seguito al successo di tali avanzatissime armi subacquee, la Marina degli Stati Uniti iniziò ad accarezzare l’idea di mettere a punto i propri mini-sommergibili “midget”.
Va notato che l'utilità dei sottomarini nani come veicoli da ricognizione e sorveglianza non andò perduta per la Marina durante la guerra: 5 mini-sottomarini tipo A, ad esempio, furono usati dalla Marina giapponese la notte prima del raid di Pearl Harbor del 7 dicembre 1941, per effettuare una ricognizione. Almeno uno di tali sommergibili della Marina giapponese riuscì a violare con successo il porto della Marina statunitense, prima di essere affondato dalla USS Monaghan (DD-354).
In effetti, il primissimo sottomarino americano costruito nel 1775, il Turtle, un sottomarino proto-nano a sé stante, era stato originariamente progettato anche per operazioni segrete, in particolare per attaccare cariche esplosive alla carena delle navi della Royal Navy durante la guerra rivoluzionaria. In molti modi, la Marina degli Stati Uniti stava rifacendosi al nonno dei mini-sommergibili nella sua decisione di sviluppare quello che alla fine divenne l'USS X-1.
I primi sforzi della Marina per sviluppare i propri midget iniziarono alla fine degli anni '40. A causa del successo della Royal Navy nel dispiegamento di questo tipo di nave, nel 1950 alla Marina degli Stati Uniti fu brevemente prestato un minisommergibile classe XE britannico, XE-7, a scopo di test. 12 sottomarini della classe XE entrarono in servizio della Royal Navy nel 1944, progettati per operazioni nel teatro Asia-Pacifico. Si trattava di versioni migliorate dei mini-sommergibili classe X, costruiti tra il 1943 e il 1944: diversi midget classe X furono notoriamente utilizzati nell'Operazione Source, lo sforzo alleato per neutralizzare le corazzate tedesche Lützow, Tirpitz e Scharnhorst, settembre 1943.
La Royal Navy ha poi continuato a costruire altri quattro mini-sommergibili tra il 1954 e il 1955 basati sulla classe XE, conosciuti come classe  Stickleback.
L'XE-7 venne utilizzato principalmente nelle esercitazioni di difesa portuale al largo della costa orientale degli Stati Uniti mentre era in prestito alla US NAVY. L’unità aveva mantenuto l’equipaggio della Royal Navy mentre i Navy Underwater Demolition Teams (UDT) si esercitavano a chiudere la camera "wet and dry". Sebbene l'XE-7 fosse solo in prestito temporaneo, la Marina statunitense prese in seria considerazione l'affitto permanente della Rpyal Navy della nave gemella dell'XE-7, l’XE-9: ma ciò non accadde mai.
Sebbene fosse previsto che la Marina alla fine avrebbe avuto quattro dei propri mini-sommergibili “ X craft" con piani per la loro costruzione elaborati alla fine degli anni ’40, il progetto fu infine ridimensionato ad una sola unità.
L'USS X-1, l'unico mini-sommergibile scaturito dal progetto, fu costruito dalla società di produzione aerospaziale Fairchild Aircraft durante la metà degli anni '50. L’unità sommergibile fu impostata l'8 giugno 1954 a Deer Park, Long Island, dalla Engine Division di Fairchild Engine and Airplane Corp e varata il 7 settembre 1955 a Oyster Bay, Long Island. L'USS X-1 fu successivamente consegnato alla Marina solo un mese dopo, il 6 ottobre. Il 7 ottobre, il sottomarino fu introdotto in servizio, con il tenente Kevin Hanlon al suo comando.
In termini di design, l’USS X-1 presentava una serie di somiglianze con la classe X della Royal Navy. In proporzione, i due tipi di mini-sommergibili erano sostanzialmente simili, a parte il raggio e il pescaggio più grandi dell'USS X-1. L’USS X-1 era lungo un totale di circa 50 piedi, una larghezza di circa sette piedi e un pescaggio di poco superiore a sei piedi, mentre le caratteristiche generali della classe X della Royal Navy erano le seguenti: circa 51-52 piedi di lunghezza, circa sei piedi di larghezza e circa cinque piedi per il pescaggio.
La decisione di aumentare le dimensioni dello scafo dell’USS X-1 venne presa per migliorare le condizioni operative, offrendo più spazio quando l’unità era gestita da due persone. Furono inoltre apportati miglioramenti per consentire al midget di essere gestito da un solo operatore, con controlli duplicati e più periscopi installati. L’USS X-1 presentava anche una prua più arrotondata, mentre furono aggiunti dispositivi per migliorare la manovrabilità del midget. L’unità comprendeva anche una camera di blocco per la fuoriuscita e l’ingresso di operatori subacquei.  
Probabilmente la principale distinzione tra l’USS X-1 e le sue controparti della Royal Navy riguardava il suo motore. A differenza dei motori diesel standard della classe X e della classe XE, l'USS X-1 presentava un motore diesel a perossido di idrogeno a ciclo chiuso più avanzato, simile in linea di principio al motore del sottomarino costiero tedesco Tipo-XVII. Quando era immerso, il motore dell’USS X-1 faceva affidamento sulla decomposizione catalitica del perossido di idrogeno per generare ossigeno (in superficie, una piccola presa d'aria veniva utilizzata per far funzionare il motore).
Il perossido di idrogeno - un liquido incolore che viene spesso utilizzato come agente sbiancante in quantità elevate e che può causare irritazione agli occhi, al naso, alla pelle e alla gola se ingerito - veniva trasportato sul midget in sacchi di gomma, circondati da acqua di mare. Utilizzando il perossido di idrogeno, si prevedeva che l’USS X-1 sarebbe stato in grado di viaggiare a velocità più elevate senza la necessità di riemergere.
Quando l’unità fu messa in servizio nell'ottobre 1955, iniziò a lavorare in qualità di ricerca per testare la capacità della Marina di difendere i porti da piccoli sottomarini avversari. La nave fu progettata anche per scopi più offensivi, principalmente come mezzo per attaccare le navi nemiche usando le sue cariche montate lateralmente che venivano fatte scivolare sotto la nave bersaglio.
Mentre i Navy Underwater Demolition Teams erano interessati a utilizzare midget per la ricognizione sulla spiaggia, con la speranza di quattro sottomarini X-1 a supporto dell'UDT-2 (che, insieme all'UDT-1, era uno dei gruppi originali dell'UDT formati durante la prima guerra mondiale), le speranze per l’utilizzo di più mini-sommergibili andarono presto deluse dalla politica degli appalti. La US Submarine Force, scontenta della decisione di fornire ai gruppi UDT i propri sottomarini dedicati, acconsentì alla costruzione di un solo midget a condizione che anche l’USS X- 1 fosse una nave della Submarine Force.
Alla fine, l'uso di perossido di idrogeno da parte dell’USS X-1 si rivelò quasi fatale. Il 20 maggio 1957 i suoi sacchi di perossido di idrogeno esplosero. Nessun membro del personale rimase ferito nell'esplosione, per fortuna, ma l'esplosione fu abbastanza significativa da far saltare completamente l'intera sezione di prua del midget. Di conseguenza, il mini-sommergibile fu ricostruito utilizzando un normale motore diesel-elettrico.
A questo punto, tuttavia, con l'attenzione che si era rapidamente spostata verso la tecnologia dei sottomarini a propulsione nucleare, il desiderio di mantenere l’USS X-1 come nave di servizio attivo svanì. Il 2 dicembre 1957, l'X-1 fu messo fuori servizio e disattivato a Filadelfia, in Pennsylvania. Dopo essere stato rimorchiato ad Annapolis, nel Maryland, nel dicembre 1960, fu riattivato (e dipinto con colori vivaci) per svolgere compiti sperimentali per il Submarine Squadron 6 presso la Small Craft Facility del Severn River Command a Chesapeake Bay. L’USS X-1 fu definitivamente radiato il 16 febbraio 1973. Nell'aprile di quell'anno, la nave fu trasferita al Centro di ricerca e sviluppo delle unità navali ad Annapolis, e a luglio era prevista per essere utilizzata in mostra storica. USS X-1 è ora conservato al Submarine Force Museum di Grotton, nel Connecticut.
Sebbene l'USS X-1 fosse una novità per la Marina degli Stati Uniti nell'immediato dopoguerra, l'eredità dei suoi sforzi tecnologici può essere vista nell'ultimo ventesimo secolo e persino nel ventunesimo secolo.
Per decenni, i Navy SEALS degli Stati Uniti hanno utilizzato i SEAL Delivery Vehicles (SDV) "bagnati" semoventi, il che significa che gli operatori dovevano indossare mute e respiratori a causa della mancanza di uno scafo pressurizzato. Altri piccoli veicoli sottomarini semoventi utilizzati dalla US NAVY nel ventesimo e all'inizio del ventunesimo secolo includono, ad esempio, i veicoli di soccorso in immersione profonda DSRV-1  Mystic e DSRV-2 Avalon. Entrambi sono stati messi a punto negli anni '70 ma sono stati ritirati dal servizio rispettivamente nel 2008 e nel 2000.
Più recentemente, nel 2016, è stato rivelato che il comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti (SOCOM) ha assegnato a Lockheed Martin un contratto da 236 milioni di dollari per vari "sommergibili da combattimento a secco" (DCS) per supportare i Navy SEAL statunitensi. Cinque DCS sono stati consegnati da Lockheed Martin tra il 2018 e il 2022, con indicazioni che le versioni aggiornate potrebbero essere acquistate dal SOCOM in futuro.
L'idea di utilizzare sommergibili subacquei più piccoli è tornata in auge negli ultimi tempi con l'avvento dei veicoli subacquei senza pilota (UUV): si preannuncia come una rivoluzione nella guerra sottomarina attraverso piattaforme senza equipaggio sempre più avanzate. In effetti, è molto probabile che questi tipi di sistemi forniscano uno schermo difensivo lungo le coste degli Stati Uniti e intorno alle principali acque territoriali all'estero, proprio come avrebbe dovuto fare l' X-1, in un futuro non così lontano. 
E’ questa un'eredità particolarmente affascinante per il piccolo sottomarino indesiderato della US NAVY del primo dopoguerra.

L'X-1 (o SS X-1) era uno degli unici sottomarini Midget della Marina degli Stati Uniti (vedi NR-1 Deep Submergence Craft). Fu progettato nell'ambito del progetto SCB 65. 

L'X-1 ha prestato servizio in qualità di veicolo di ricerca in test rigorosi ed estesi per aiutare la US NAVY a valutare la sua capacità di difendere i porti da sottomarini molto piccoli. Ulteriori test condotti con l' X-1 hanno contribuito a determinare le capacità offensive e i limiti di questo tipo di sommergibile. 
L'X-1 era originariamente alimentato da un motore a perossido di idrogeno / diesel e da un sistema di batterie, ma un'esplosione della sua fornitura di perossido di idrogeno il 20 maggio 1957 portò alla modifica dell'imbarcazione per accettare un motore diesel-elettrico.  Il 2 dicembre 1957, l'X-1 fu messo fuori servizio e disattivato a Filadelfia.
Rimorchiato ad Annapolis, nel Maryland, nel dicembre 1960, l'X-1 fu riattivato e assegnato al Submarine Squadron 6 e basato presso la Small Craft Facility del Severn River Command per compiti sperimentali a Chesapeake Bay. Nei test condotti sotto gli auspici del Naval Research Laboratory, l’X-1 venne valutato in modo approfondito dagli scienziati che osservarono le sue operazioni da una piattaforma sospesa sotto il Bay Bridge, per saperne di più sulle proprietà e le azioni dell'acqua di mare.
Dopo essere stato in servizio attivo fino al gennaio 1973, l'X-1 fu nuovamente ritirato dal servizio il 16 febbraio 1973. Il 26 aprile 1973 fu trasferito al Centro di ricerca e sviluppo navale ad Annapolis. Il 9 luglio 1974 doveva essere utilizzata come mostra storica. Successivamente fu esposta sul terreno del complesso della stazione navale, North Severn, vicino ad Annapolis. Nel 2001, l’X-1 fu trasferita al Submarine Force Museum, a Groton, nel Connecticut, dove è esposta davanti all'edificio principale della mostra.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…


(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)



Il "maiale" della Regia Marina itraliana













X-craft britannico




























 

US NAVY: in data 7 maggio 2024, il DDG USS Zumwalt (DDG 1000) procede verso l'integrazione del Conventional Prompt Strike (CPS) con la rimozione di uno dei suoi Advanced Gun System (AGS), considerati da tempo non idonei nel rapporto costo/efficacia.

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