martedì 2 maggio 2023

US NAVY: Midget USS X-1, o SS X-1




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Il 7 settembre 1955, il primo MIDGET della US NAVY “USS X-1, o SS X-1” fu varato a Oyster Bay, Long Island. I filmati d'archivio del varo, in cui si può vedere il minuscolo sommergibile passare davanti al sottomarino della classe Balao, USS Bergall (SS-320), possono sembrare comici. Eppure lo sviluppo dei “Midget” o mini-sottomarini di piccolo dislocamento, con un proprio sistema di propulsione, che poteva essere azionato da un ridottissimo equipaggio, rappresentava una novità per la Marina degli Stati Uniti all'epoca.
Ispirato ai mini sottomarini esistenti (in particolare italiani, britannici, tedeschi e giapponesi), l'USS X-1 fu progettato negli anni ‘50 per rafforzare la difesa costiera degli Stati Uniti, in particolare contro i sottomarini avversari. Per tracciare lo sviluppo dell'USS X-1, dobbiamo guardare indietro all'utilizzo di midget in tempo di guerra.


Durante la seconda guerra mondiale, con le sue pattuglie sottomarine che coprivano vaste aree degli oceani Pacifico e Atlantico, la Marina degli Stati Uniti aveva poche ragioni per esplorare le capacità dei mini-sottomarini. Tuttavia, con la sconfitta definitiva delle potenze dell'Asse, numerosi esemplari di tali "veicoli furtivi" caddero nelle mani degli americani.
I sottomarini nani tedeschi Biber e Seehund, così come i siluri umani italiani denominati “Maiale”, divennero disponibili per essere attentamente osservati; in seguito al successo di tali avanzatissime armi subacquee, la Marina degli Stati Uniti iniziò ad accarezzare l’idea di mettere a punto i propri mini-sommergibili “midget”.
Va notato che l'utilità dei sottomarini nani come veicoli da ricognizione e sorveglianza non andò perduta per la Marina durante la guerra: 5 mini-sottomarini tipo A, ad esempio, furono usati dalla Marina giapponese la notte prima del raid di Pearl Harbor del 7 dicembre 1941, per effettuare una ricognizione. Almeno uno di tali sommergibili della Marina giapponese riuscì a violare con successo il porto della Marina statunitense, prima di essere affondato dalla USS Monaghan (DD-354).
In effetti, il primissimo sottomarino americano costruito nel 1775, il Turtle, un sottomarino proto-nano a sé stante, era stato originariamente progettato anche per operazioni segrete, in particolare per attaccare cariche esplosive alla carena delle navi della Royal Navy durante la guerra rivoluzionaria. In molti modi, la Marina degli Stati Uniti stava rifacendosi al nonno dei mini-sommergibili nella sua decisione di sviluppare quello che alla fine divenne l'USS X-1.
I primi sforzi della Marina per sviluppare i propri midget iniziarono alla fine degli anni '40. A causa del successo della Royal Navy nel dispiegamento di questo tipo di nave, nel 1950 alla Marina degli Stati Uniti fu brevemente prestato un minisommergibile classe XE britannico, XE-7, a scopo di test. 12 sottomarini della classe XE entrarono in servizio della Royal Navy nel 1944, progettati per operazioni nel teatro Asia-Pacifico. Si trattava di versioni migliorate dei mini-sommergibili classe X, costruiti tra il 1943 e il 1944: diversi midget classe X furono notoriamente utilizzati nell'Operazione Source, lo sforzo alleato per neutralizzare le corazzate tedesche Lützow, Tirpitz e Scharnhorst, settembre 1943.
La Royal Navy ha poi continuato a costruire altri quattro mini-sommergibili tra il 1954 e il 1955 basati sulla classe XE, conosciuti come classe  Stickleback.
L'XE-7 venne utilizzato principalmente nelle esercitazioni di difesa portuale al largo della costa orientale degli Stati Uniti mentre era in prestito alla US NAVY. L’unità aveva mantenuto l’equipaggio della Royal Navy mentre i Navy Underwater Demolition Teams (UDT) si esercitavano a chiudere la camera "wet and dry". Sebbene l'XE-7 fosse solo in prestito temporaneo, la Marina statunitense prese in seria considerazione l'affitto permanente della Rpyal Navy della nave gemella dell'XE-7, l’XE-9: ma ciò non accadde mai.
Sebbene fosse previsto che la Marina alla fine avrebbe avuto quattro dei propri mini-sommergibili “ X craft" con piani per la loro costruzione elaborati alla fine degli anni ’40, il progetto fu infine ridimensionato ad una sola unità.
L'USS X-1, l'unico mini-sommergibile scaturito dal progetto, fu costruito dalla società di produzione aerospaziale Fairchild Aircraft durante la metà degli anni '50. L’unità sommergibile fu impostata l'8 giugno 1954 a Deer Park, Long Island, dalla Engine Division di Fairchild Engine and Airplane Corp e varata il 7 settembre 1955 a Oyster Bay, Long Island. L'USS X-1 fu successivamente consegnato alla Marina solo un mese dopo, il 6 ottobre. Il 7 ottobre, il sottomarino fu introdotto in servizio, con il tenente Kevin Hanlon al suo comando.
In termini di design, l’USS X-1 presentava una serie di somiglianze con la classe X della Royal Navy. In proporzione, i due tipi di mini-sommergibili erano sostanzialmente simili, a parte il raggio e il pescaggio più grandi dell'USS X-1. L’USS X-1 era lungo un totale di circa 50 piedi, una larghezza di circa sette piedi e un pescaggio di poco superiore a sei piedi, mentre le caratteristiche generali della classe X della Royal Navy erano le seguenti: circa 51-52 piedi di lunghezza, circa sei piedi di larghezza e circa cinque piedi per il pescaggio.
La decisione di aumentare le dimensioni dello scafo dell’USS X-1 venne presa per migliorare le condizioni operative, offrendo più spazio quando l’unità era gestita da due persone. Furono inoltre apportati miglioramenti per consentire al midget di essere gestito da un solo operatore, con controlli duplicati e più periscopi installati. L’USS X-1 presentava anche una prua più arrotondata, mentre furono aggiunti dispositivi per migliorare la manovrabilità del midget. L’unità comprendeva anche una camera di blocco per la fuoriuscita e l’ingresso di operatori subacquei.  
Probabilmente la principale distinzione tra l’USS X-1 e le sue controparti della Royal Navy riguardava il suo motore. A differenza dei motori diesel standard della classe X e della classe XE, l'USS X-1 presentava un motore diesel a perossido di idrogeno a ciclo chiuso più avanzato, simile in linea di principio al motore del sottomarino costiero tedesco Tipo-XVII. Quando era immerso, il motore dell’USS X-1 faceva affidamento sulla decomposizione catalitica del perossido di idrogeno per generare ossigeno (in superficie, una piccola presa d'aria veniva utilizzata per far funzionare il motore).
Il perossido di idrogeno - un liquido incolore che viene spesso utilizzato come agente sbiancante in quantità elevate e che può causare irritazione agli occhi, al naso, alla pelle e alla gola se ingerito - veniva trasportato sul midget in sacchi di gomma, circondati da acqua di mare. Utilizzando il perossido di idrogeno, si prevedeva che l’USS X-1 sarebbe stato in grado di viaggiare a velocità più elevate senza la necessità di riemergere.
Quando l’unità fu messa in servizio nell'ottobre 1955, iniziò a lavorare in qualità di ricerca per testare la capacità della Marina di difendere i porti da piccoli sottomarini avversari. La nave fu progettata anche per scopi più offensivi, principalmente come mezzo per attaccare le navi nemiche usando le sue cariche montate lateralmente che venivano fatte scivolare sotto la nave bersaglio.
Mentre i Navy Underwater Demolition Teams erano interessati a utilizzare midget per la ricognizione sulla spiaggia, con la speranza di quattro sottomarini X-1 a supporto dell'UDT-2 (che, insieme all'UDT-1, era uno dei gruppi originali dell'UDT formati durante la prima guerra mondiale), le speranze per l’utilizzo di più mini-sommergibili andarono presto deluse dalla politica degli appalti. La US Submarine Force, scontenta della decisione di fornire ai gruppi UDT i propri sottomarini dedicati, acconsentì alla costruzione di un solo midget a condizione che anche l’USS X- 1 fosse una nave della Submarine Force.
Alla fine, l'uso di perossido di idrogeno da parte dell’USS X-1 si rivelò quasi fatale. Il 20 maggio 1957 i suoi sacchi di perossido di idrogeno esplosero. Nessun membro del personale rimase ferito nell'esplosione, per fortuna, ma l'esplosione fu abbastanza significativa da far saltare completamente l'intera sezione di prua del midget. Di conseguenza, il mini-sommergibile fu ricostruito utilizzando un normale motore diesel-elettrico.
A questo punto, tuttavia, con l'attenzione che si era rapidamente spostata verso la tecnologia dei sottomarini a propulsione nucleare, il desiderio di mantenere l’USS X-1 come nave di servizio attivo svanì. Il 2 dicembre 1957, l'X-1 fu messo fuori servizio e disattivato a Filadelfia, in Pennsylvania. Dopo essere stato rimorchiato ad Annapolis, nel Maryland, nel dicembre 1960, fu riattivato (e dipinto con colori vivaci) per svolgere compiti sperimentali per il Submarine Squadron 6 presso la Small Craft Facility del Severn River Command a Chesapeake Bay. L’USS X-1 fu definitivamente radiato il 16 febbraio 1973. Nell'aprile di quell'anno, la nave fu trasferita al Centro di ricerca e sviluppo delle unità navali ad Annapolis, e a luglio era prevista per essere utilizzata in mostra storica. USS X-1 è ora conservato al Submarine Force Museum di Grotton, nel Connecticut.
Sebbene l'USS X-1 fosse una novità per la Marina degli Stati Uniti nell'immediato dopoguerra, l'eredità dei suoi sforzi tecnologici può essere vista nell'ultimo ventesimo secolo e persino nel ventunesimo secolo.
Per decenni, i Navy SEALS degli Stati Uniti hanno utilizzato i SEAL Delivery Vehicles (SDV) "bagnati" semoventi, il che significa che gli operatori dovevano indossare mute e respiratori a causa della mancanza di uno scafo pressurizzato. Altri piccoli veicoli sottomarini semoventi utilizzati dalla US NAVY nel ventesimo e all'inizio del ventunesimo secolo includono, ad esempio, i veicoli di soccorso in immersione profonda DSRV-1  Mystic e DSRV-2 Avalon. Entrambi sono stati messi a punto negli anni '70 ma sono stati ritirati dal servizio rispettivamente nel 2008 e nel 2000.
Più recentemente, nel 2016, è stato rivelato che il comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti (SOCOM) ha assegnato a Lockheed Martin un contratto da 236 milioni di dollari per vari "sommergibili da combattimento a secco" (DCS) per supportare i Navy SEAL statunitensi. Cinque DCS sono stati consegnati da Lockheed Martin tra il 2018 e il 2022, con indicazioni che le versioni aggiornate potrebbero essere acquistate dal SOCOM in futuro.
L'idea di utilizzare sommergibili subacquei più piccoli è tornata in auge negli ultimi tempi con l'avvento dei veicoli subacquei senza pilota (UUV): si preannuncia come una rivoluzione nella guerra sottomarina attraverso piattaforme senza equipaggio sempre più avanzate. In effetti, è molto probabile che questi tipi di sistemi forniscano uno schermo difensivo lungo le coste degli Stati Uniti e intorno alle principali acque territoriali all'estero, proprio come avrebbe dovuto fare l' X-1, in un futuro non così lontano. 
E’ questa un'eredità particolarmente affascinante per il piccolo sottomarino indesiderato della US NAVY del primo dopoguerra.

L'X-1 (o SS X-1) era uno degli unici sottomarini Midget della Marina degli Stati Uniti (vedi NR-1 Deep Submergence Craft). Fu progettato nell'ambito del progetto SCB 65. 

L'X-1 ha prestato servizio in qualità di veicolo di ricerca in test rigorosi ed estesi per aiutare la US NAVY a valutare la sua capacità di difendere i porti da sottomarini molto piccoli. Ulteriori test condotti con l' X-1 hanno contribuito a determinare le capacità offensive e i limiti di questo tipo di sommergibile. 
L'X-1 era originariamente alimentato da un motore a perossido di idrogeno / diesel e da un sistema di batterie, ma un'esplosione della sua fornitura di perossido di idrogeno il 20 maggio 1957 portò alla modifica dell'imbarcazione per accettare un motore diesel-elettrico.  Il 2 dicembre 1957, l'X-1 fu messo fuori servizio e disattivato a Filadelfia.
Rimorchiato ad Annapolis, nel Maryland, nel dicembre 1960, l'X-1 fu riattivato e assegnato al Submarine Squadron 6 e basato presso la Small Craft Facility del Severn River Command per compiti sperimentali a Chesapeake Bay. Nei test condotti sotto gli auspici del Naval Research Laboratory, l’X-1 venne valutato in modo approfondito dagli scienziati che osservarono le sue operazioni da una piattaforma sospesa sotto il Bay Bridge, per saperne di più sulle proprietà e le azioni dell'acqua di mare.
Dopo essere stato in servizio attivo fino al gennaio 1973, l'X-1 fu nuovamente ritirato dal servizio il 16 febbraio 1973. Il 26 aprile 1973 fu trasferito al Centro di ricerca e sviluppo navale ad Annapolis. Il 9 luglio 1974 doveva essere utilizzata come mostra storica. Successivamente fu esposta sul terreno del complesso della stazione navale, North Severn, vicino ad Annapolis. Nel 2001, l’X-1 fu trasferita al Submarine Force Museum, a Groton, nel Connecticut, dove è esposta davanti all'edificio principale della mostra.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…


(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)



Il "maiale" della Regia Marina itraliana













X-craft britannico




























 

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