https://svppbellum.blogspot.com/
Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, storia militare, sicurezza e tecnologia.
Il Bréguet Br.1001 Taon era un prototipo di cacciabombardiere monoposto francese degli anni '50. Il Breguet Br 1001 Taon (in lingua francese, Tafano) era un aviogetto realizzato dall'azienda francese Breguet nella seconda metà degli anni cinquanta.
Progettato per partecipare ad un concorso della NATO per la produzione di un nuovo velivolo leggero da appoggio tattico, non venne prescelto come vincitore e rimase allo stadio di prototipo.
Progettazione e sviluppo
Nel 1953 i produttori di aeromobili europei furono invitati dalla NATO a sottoporre i velivoli per la valutazione per il ruolo "LWSF" ( Light Weight Strike Fighter ). Il Taon (en: Gadfly, ma anche un anagramma di NATO o la versione francese OTAN) fu progettato per soddisfare il requisito NATO. Il Taon era un piccolo monoplano ad ala media con ali a freccia e superfici di coda e carrello triciclo retrattile. L'aereo era alimentato da un turbogetto Bristol Orpheus BOr.3. La società venne incaricata di costruire tre prototipi: il primo aereo che volò il 26 luglio 1957. Il secondo aereo incorporava miglioramenti e aveva una fusoliera leggermente più lunga. Lo sviluppo fu interrotto e furono costruiti solo due velivoli.
Storia del progetto
Nel dicembre del 1953 la NATO emise le specifiche per il NATO Basic Military Requirement N°1 (NBMR-1) per un aereo da appoggio tattico con il quale equipaggiare le forze aeree dei diversi paesi aderenti.
La Breguet propose il proprio progetto Br 1001 denominandolo TAON, anagramma di NATO (OTAN, secondo la dizione francese), in concorrenza con numerosi altri velivoli, tra i quali gli altri progetti francesi Dassault Mystère XXVI (in seguito divenuto Étendard VI) e SNCASE S.E.5000 Baroudeur, il britannico Folland Gnat, lo statunitense Northrop N-156 e gli italiani Aerfer Sagittario 2 e Fiat G.91 (che si aggiudicò la competizione).
Progettato in ossequio alle caratteristiche tecniche richieste nella specifica (peso inferiore alle 10.000 lb, capacità operative da piste non preparate, impiego del turbogetto Bristol Siddeley Orpheus), il Taon era caratterizzato dalla forma della fusoliera realizzata (almeno in parte) secondo la regola delle aree.
Nell'ambito del concorso NBMR-1 vennero ordinati tre prototipi del Taon, solo due dei quali videro la luce; il primo di questi, presentato con livrea a doppio tono di blu (a ricordare il colore nazionale francese e quello, più chiaro, della NATO), venne portato in volo per la prima volta il 26 luglio 1957 (la data, secondo almeno una fonte, venne anticipata di un giorno).
Tecnica
Struttura
Monoplano ad ala media, dalla struttura interamente metallica, il Taon presentava fusoliera di sezione tondeggiante, con abitacolo monoposto collocato nella sezione anteriore al di sotto del quale si aprivano le prese d'aria (una per lato), strette ed allungate, integrate nel disegno della fusoliera.
L'ala a freccia, nel secondo prototipo, si raccordava alla fusoliera mediante carenature a bulbo, studiate per garantire una migliore applicazione della formula delle aree, ma impiegate anche come serbatoio aggiuntivo di carburante. Gli impennaggi erano di tipo classico, con l'equilibratore disposto ben al di sotto della deriva, nella parte inferiore del cono di coda.
Il carrello d'atterraggio era di tipo triciclo anteriore. Tutti gli elementi presentavano ruota singola; la gamba anteriore, disposta sotto l'abitacolo, si ritraeva all'indietro mentre le due gambe posteriori, disposte all'incirca a metà della lunghezza delle semiali, si ritraevano verso l’interno.
Motore
Come molti altri dei partecipanti al concorso NBMR-1, anche il Taon era motorizzato con il turbogetto di progettazione britannica Bristol Siddeley Orpheus. In relazione al concorso NATO, tra le altre cose, era previsto che la licenza di costruzione dell'Orpheus potesse essere concessa sia alla francese SNECMA che all'italiana FIAT.
Il motore installato sui prototipi del Taon era della versione BOr.3, che sviluppava una spinta pari a 21,57 kN; era disposto nella sezione centrale della fusoliera mentre l'ugello di scarico era sistemato all'estremità posteriore della stessa.
Armamento
I due prototipi costruiti non erano dotati di armamento; il progetto prevedeva l'installazione di quattro mitragliatrici calibro 12,7 mm mentre sotto le ali era prevista l'installazione di quattro piloni (in merito ai quali, tuttavia, le fonti reperite non indicano né il tipo di armamento previsto, né il peso massimo trasportabile).
Versioni:
- Br 1002: proposta per la realizzazione di un aereo da caccia armato unicamente con missili aria-aria;
- Br 1003: denominazione assegnata dall'azienda ai previsti esemplari di serie. Avrebbero dovuto avere fusoliera modificata (per rispondere integralmente alla regola delle aree) ed alloggiare un motore Orpheus con postbruciatore.
Servizio operativo
Il Taon venne valutato senza successo, insieme ad altri progetti che includevano Fiat G.91, il Northrop N-156, Dassault Étendard VI, Sud-Est Baroudeur e l'Aerfer Ariete. Le nazioni della NATO non ordinarono un velivolo comune e il governo francese preferì perseguire lo sviluppo del Dassault Étendard.
L'aereo stabilì un record di velocità internazionale per un circuito chiuso di 1.000 km (620 mi) con una velocità di 1.046,65 km / h (650,36 mph) a 7.620 m (25.000 piedi) il 25 aprile 1958. Il 23 luglio batté nuovamente il record alla velocità di 1.075 km/h (667,98 mph).
Specifiche (Br.1001 Taon )
Caratteristiche generali:
- Equipaggio: uno
- Lunghezza: 11,68 m (38 piedi 4 pollici)
- Apertura alare: 6,8 m (22 piedi 4 pollici)
- Altezza: 3,7 m (12 piedi 2 pollici)
- Area alare: 14,7 m 2 (158 piedi quadrati)
- Peso lordo: 5.000 kg (11.023 libbre)
- Motopropulsore: 1 × Bristol Siddeley Orpheus B.Or.3 turbojet, 21,6 kN (4.850 lbf) di spinta.
Prestazioni:
- Velocità massima: 1.194 chilometri all'ora (742 mph, 645 kn).
Armamento:
- 4 mitragliatrici Colt-Browning da 12,7 mm (0,5 pollici).
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)
Nessun commento:
Posta un commento