martedì 2 luglio 2019

Il Franchi "SPAS-15"



Il Franchi SPAS-15 è un fucile a canna liscia semiautomatico.
Frutto di un progetto specifico e costruito secondo le metodiche riservate alla produzione militare, lo SPAS-15 è un fucile semiautomatico a presa di gas con possibilità di rapida trasformazione manuale nella modalità "a pompa" per semplice pressione del bottone posizionato sull'astina, come il suo predecessore, lo SPAS-12. Lo SPAS-15 vanta inoltre l'esclusività del caricatore prismatico intercambiabile, contenente fino a 6 cartucce, che ne consente un velocissimo ricaricamento e la chiusura ad otturatore rotante con tre alette.



Utilizzatori

È un'arma adottata da Guardia di Finanza e Carabinieri, in dotazione anche a diversi altri reparti militari in Italia e in altri paesi; l'arma è omologata NATO.

Caratteristiche principali

Funzionamento bimodale, caricatore sostituibile, canna corta unita ai particolari strozzatori intercambiabili Variomix, calciatura in tecnopolimero, ribaltabile sul fianco, e sistema di sicurezza completo ne fanno un'arma versatile, sicura e particolarmente adatta ad impieghi speciali e di pronto intervento. La possibilità di cambiare il meccanismo di caricamento da semiautomatico a manuale è il punto forte di questo fucile, attuabile attraverso un bottone sopra l'impugnatura anteriore. Il meccanismo a pompa serve per sparare colpi non letali a bassa potenza, i quali non sviluppano sufficiente pressione per far operare il meccanismo di riarmo semiautomatico.

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lunedì 1 luglio 2019

Lo SCALP NAVAL o Missile de Croisiere Naval di MBDA


Lo SCALP NAVAL o Missile de Croisiere Naval è un derivato del missile Storm Shadow / Scalp EG sviluppato da MBDA per soddisfare i requisiti della Marina francese per un missile da crociera imbarcato. 



Questo nuovo missile da crociera ha una portata massima di circa 1.000 chilometri. La prossima generazione di fregate francesi e sottomarini nucleari della classe Barracuda sarà armata con l'arma Navale Scalp. Il missile da crociera MdCN è stato impiegato per la prima volta il 13 aprile 2018, durante una campagna di sciopero contro la Siria. 




Il 29 dicembre 2006, l'Agenzia francese per gli appalti per la difesa (DGA) ha assegnato a MBDA un contratto da 910 milioni di euro per finanziare lo sviluppo e la produzione di 250 missili Naval Scalp. 



La Marina francese ha preso in consegna questi missili per equipaggiare le fregate FREMM (200 missili) e i sottomarini nucleari di classe Barracuda (50 missili). Il contratto prevedeva il primo ordine di produzione di 50 missili da dispiegare a bordo delle fregate FREMM a partire dal 2013. DGA ha emesso tre ordini di produzione aggiuntivi per i restanti 200 missili.




Lo SCALP, acronimo di Système de croisière conventionnel autonome à longue portée, è un missile da crociera aviolanciabile a lungo raggio, sviluppato fin dal 1994 dalla Matra ed attualmente commercializzato dalla MBDA. La versione britannica in dotazione alla RAF è stata rinominata Storm Shadow.
È derivato dal missile antipista APACHE, la differenza principale è la realizzazione di una testata, invece di submunizioni. Proprio come l'APACHE, l'arma può colpire il nemico in profondità, a prescindere dalla difesa aerea (grazie alle sue caratteristiche stealth).
Il missile è disponibile in versione aria-superficie (Scalp-EG/Storm Shadow) e mare-superficie (Scalp Naval o Missile de croisière naval (MdCN)).

SCALP EG

Lo SCALP EG è un'arma strategica. I bersagli tipici sono posti di comando, infrastrutture aeroportuali e portuali, ponti, depositi di munizioni, navi e sottomarini attraccati.
Lo SCALP EG è stato adottato da Regno Unito (variante chiamata Storm Shadow), Francia, Italia, Grecia ed Emirati Arabi Uniti (variante chiamata Black Shaheen) per essere utilizzato da vari tipi di aerei. Ne è prevista l'integrazione su: Tornado GR4, Tornado IDS, Eurofighter, Harrier II, Mirage 2000, Rafale e potrà anche essere montato sotto le ali degli F-35 Lightning II non nella stiva interna a causa delle dimensioni.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Il missile è stato progettato con tecnologie che ne limitano la sezione radar equivalente, in inglese Radar Cross Section (RCS) e quella infrarossa. La configurazione aerodinamica prevede alette alte ripiegabili, un'unica presa d'aria posta nella parte inferiore e un'ogiva con sportellino a perdere che accoglie i sensori di tipo ottico.
Lo Storm Shadow è spinto da un motore turbogetto Turbomeca (gruppo SAFRAN) Microturbo TRI 60-30 da 5,4 kN di spinta. I motori Turbomeca della serie Microturbo, alimentano una vasto numero di armi, come i droni bersaglio Mirach 100 e C22, il missile antinave SAAB Dynamics RBS15 e il missile sempre antinave NSM della Kongsberg Defense. Lo Storm Shadow raggiunge una velocità massima di Mach 0,8. La gittata dichiarata da MBDA è superiore a 250 km, il dato esatto è chiaramente classificato e varia in base a molteplici fattori, come la quota di lancio o il profilo di volo del missile, molti osservatori militari concordano nel dire che la gittata sia molto superiore a quella dichiarata.
Il sistema di guida fire and forget del missile è molto sofisticato e basato su varie tipologie di sensori, nella fase di crociera il missile è guidato sul bersaglio da un sistema INS e GPS coadiuvato da un apparato TERPROM basato su un radar altimetrico che consente allo Storm Shadow di seguire il profilo del terreno. Nella fase finale la guida è gestita da un sistema IIR che compara l'immagine vista dal sensore con quella del bersaglio immagazzinata nella memoria. Il missile è completamente autonomo, si dirige sulle coordinate impostate prima del volo e una volta sganciato vi si dirige senza ulteriori controlli. Il retargeting non è possibile.
Il missile dispone di una testata di tipo BROACH a due stadi, una carica cava consente al missile di penetrare nel bersaglio, successivamente la spoletta ritardata fa detonare la carica principale.

Inventario

Gli attuali utilizzatori dello Scalp EG/Storm Shadow:
  • Regno Unito: 900 Storm Shadow per la Royal Air Force
  • Francia: 500 SCALP EG per l'Armée de l'air; 200 Scalp Naval ordinati per la Marine nationale
  • Italia: 200 Storm Shadow per l'Aeronautica Militare
  • Grecia: 34 SCALP EG per la Polemikí Aeroporía
  • Emirati Arabi Uniti l'Al Imarat al Arabiyah al Muttahidah.

Impiego

Nel dicembre 2000 un Mirage 2000 Francese è il primo aereo ad effettuare lo sgancio di uno SCALP EG presso il poligono di Biscarosse.
Il 25 maggio del 2001 un Tornado GR4 è il primo aereo Inglese ad effettuare un lancio sempre all'interno del programma di qualifica presso il poligono di Warton.
Nel 2003 i Tornado GR4 Inglesi sono i primo aerei ad utilizzare lo Storm Shadow a livello operativo nella seconda guerra in Iraq.
Il 12 settembre 2006 tre Tornado IDS del 154º Gruppo del 6º Stormo con un C-130J della 46ª Aerobrigata partono per il poligono sudafricano di Overberg dove verrà portato a termine il programma di integrazione del missile sui Tornado Italiani.
La notte del 19 marzo 2011 la RAF impiega i missili del modello Storm Shadow su obbiettivi libici, nell'ambito dell'operazione Odyssey Dawn.
Il 28 aprile 2011 l'Aeronautica Militare utilizza per la prima volta i missili SCALP, tramite i suoi cacciabombardieri Tornado IDS, nell'ambito dell'operazione Unified Protector contro la Libia.
Il 14 Aprile 2018 i Tornado GR4 della Royal Air Force, i Dassault Rafale della Armée de l'air e la Fregata classe FREMM "Aquitaine" della Marine Nationale, hanno lanciato missili Storm Shadow/SCALP contro obbiettivi governativi siriani a Homs e Damasco durante la guerra civile siriana in reazione al presunto attacco chimico contro civili di Duoma da parte delle forze armate siriane.

Lo SCALP Naval (o Missile de croisière naval (MdCN)) è lanciabile da navi oppure da sommergibili. 

Con una gittata di circa 1600 km ed una velocità di 1000 km/h è molto simile al BGM-109 Tomahawk. Il 4 gennaio 2007 il governo francese ha inoltrato ad MBDA un ordine di 250 missili per un valore di 910 milioni di Euro e consegne a partire dal 2013. Il missile è stato già testato nel maggio 2010 con grande successo nella base di Biscarosse con un lancio verticale da sistema Sylver A70 posizionabile sulle fregate FREMM. Quasi sicuramente la Marina Italiana lo imbarcherà sui nuovi DDX in programma per sostituire i caccia De la Penne e Mimbelli entro il 2023.

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10.000 Tonn e passa la paura! I nuovi DDX della Marina Militare italiana


Entro pochi anni sarà indispensabile, purtroppo, pensionare i due cacciatorpediniere Durand de la Penne e Mimbelli, in onorato servizio da più di 25 anni.
La Marina Militare Italiana ha espresso l’esigenza per due DDX con funzioni antiaeree / antibalistiche con un dislocamento di circa 10.000 tonnellate. 



Dovranno pertanto essere equipaggiate con il radar a facce fisse KRONOS DUAL BAND 3000 (banda C e banda X), per la scoperta a distanza ravvicinata, il tracking e la guida missili e con il radar di scoperta a lungo raggio in banda L KRONOS POWER SHIELD con capacità antibalistiche. 
L’armamento missilistico comprenderà lanciatori verticali SYLVER A50 per gli ASTER 15 / 30 e ASTER 30 Block 1 NT e quasi sicuramente i nuovi missili di MBDA land-attack  “SCALP NAVAL”.


Emergono sui forum della difesa i primi disegni dei futuri cacciatorpediniere DDX destinati a sostituire il DURAND DE LA PENNE ed il MIMBELLI, e ad affiancare i cacciatorpediniere DORIA  e DUILIO. 
Sembrerebbe confermato il dislocamento standard di circa 10.000 t, ed una configurazione che utilizzerà tutta l’elettronica allo stato dell’arte messa a punto da Leonardo e da Elettronica SpA. e le artiglierie navali di Leonardo: 127/64, 76/62 Sovraponte etc...



Le unità saranno dotate come sopra riferito del radar a facce fisse KRONOS DUAL BAND 3000 (banda C e banda X) per la scoperta “vicina”, il tracking e la guida missili e del radar di scoperta a lungo raggio in banda L KRONOS POWER SHIELD con capacità anti-balistiche. L’armamento dovrebbe comprendere lanciatori SYLVER A50 per missili ASTER 15/30 e ASTER 30 Block 1 NT e SCALP NAVAL. 



La Marina Militare è intenzionata ad equipaggiare le unità non solo con il missile antinave (con capacità secondaria di attacco terrestre, “light strike”) TESEO MK2/E (2x4 missili), ma, appunto, pure con un missile strategico per il “deep strike”. 



I DDX sono dei veri incrociatori per la realizzazione dei quali si stanno esplorando ipotesi di collaborazione internazionale.
La soluzione CODAG, comunque auspicabile, permette il massimo sfruttamento della potenza imbarcata ed è sicuramente più vantaggiosa di quella CODOG. 
E’ molto importante anche la potenza massima dei diesel, come del resto accade sui PPA, dove diesel molto potenti e forme di scafo adeguate consentono di raggiungere i 25 nodi senza utilizzare la turbina, riducendo conseguentemente i consumi medi operativi. Bisognerebbe anche capire la funzione dei motori elettrici. Ausiliari per le minime velocità come sui PPA o soluzione più potente, costosa e sofisticata come sulle FREMM? 
Nel qual caso sarebbero possibili combinazioni più complesse ma più efficienti per tutte le gamme di velocità. 



Le potenze in gioco per i nuovi DDX e lo stesso affinamento dello scafo, alcuni metri di prua in più e tanti piccoli miglioramenti tecnologici per vernici, ed eliche, lasciano presagire navi che possano realizzare anche piccoli gruppi da combattimento ad alta velocità in combinazione con i gruppi d’altura e con i nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura.

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La classe Braunschweig, detta anche Korvette 130


La classe Braunschweig, detta anche Korvette 130 è la più recente classe di corvette oceaniche della Deutsche Marine, costruita secondo lo standard MEKO.




Caratteristiche

Le navi sono costruite con caratteristiche stealth, cioè di bassa osservabilità radar e anche di bassa segnatura infrarossa. Sono dotate di ponte di volo in grado di ospitare un elicottero convenzionale, ma questo non trova posto nell'hangar. Da esse opereranno gli UAV Schiebel Camcopter S-100 di quali la marina tedesca ha comperato un lotto di 6 unità.




Le navi non sono state costruite interamente in un singolo cantiere, ma a sezioni separate costruite in posti differenti contemporaneamente ed assemblate in un secondo tempo. Nella tabella sottostante quindi i cantieri elencati sono quelli nei quali è stata effettuata la cerimonia della posa della chiglia, in realtà solo simbolica visto che non esiste una unica chiglia ma un pezzo per ogni sezione. Tutte le 5 unità della classe sono attualmente in servizio.




Nell'ottobre 2016 è stato annunciato che un secondo lotto di altre cinque corvette sarà acquistato dal 2022-25.  La decisione era in risposta ai requisiti della NATO che si aspettavano che la Germania fornisse un totale di quattro corvette al più alto livello di prontezza per le operazioni del litorale entro il 2018 e con solo cinque corvette solo due.




DETTAGLI TECNICI

Dispongono di una rilevabilità radar e IR ridotte e saranno equipaggiate con due elicotteri UAV utilizzabili per il telerilevamento. Recentemente, la Marina tedesca ha ordinato un primo lotto di 2 UAV Skeldar V-200UAV per l'uso sulle corvette di classe Braunschweig. L'hangar è troppo piccolo per gli elicotteri standard Sea Kings, Lynx o NH-90, gli elicotteri in dotazione alla Bunsesmarine.
Originariamente la classe K130 doveva essere armata con la versione navale del missile Polyphem, un missile a guida ottica con una gittata di 60 chilometri (37 miglia), che all'epoca era in fase di sviluppo. Il programma Polyphem fu cancellato nel 2003 ed è stato scelto di equipaggiare la classe con l’ RBS-15 che ha una gittata molto più ampia di -250 chilometri (160 mi); la versione attuale montata sulle navi, la Mk3, manca del feedback video resistente all'ECM del Polyphem. La Marina tedesca ha ordinato in anticipo l'RBS-15 Mk4, che sarà uno sviluppo futuro del Mk3 con un raggio d'azione maggiore di -400 chilometri (250 mi) e un doppio cercatore per una maggiore resistenza alle contromisure elettroniche.  L'RBS-15 Mk3 ha anche la capacità di ingaggiare obiettivi terrestri. 




CLASSIFICAZIONE

Per dimensioni, armamento, protezione e ruolo queste corvette assomigliano alle fregate moderne anti-superficie (ASuW): la principale differenza è la totale assenza di sensori o armi anti-sottomarino (ASW).




CONTRATTO

Il contratto per le prime cinque navi è stato assegnato nel dicembre 2001 ai cantieri Blohm + Voss, a quel tempo di proprietà di ThyssenKrupp Marine Systems, Nordseewerke e Friedrich Lurssen Werft. La prima nave, la Braunshweig FGS, costruita da Blohm + Voss, è stata varata nell'aprile del 2006 ed è stata completata nell'aprile 2008. Anche la seconda nave è stata completata nel 2008. La terza unità è stata ordinata nel 2013.  
Severe problematiche con le attrezzature fornite dalla MAAG GmbH di Winterthur, Svizzera hanno ritardato la messa in servizio delle corvette. Ulteriori problemi si sono verificati con il sistema di condizionamento dell'aria e l'esposizione alle tossine dai sistemi di scarico e missilistici. 
Nel maggio 2015, il governo israeliano ha ordinato quattro corvette Sa'ar di classe 6, il cui progetto di ThyssenKrupp Marine Systems sarà liberamente basato su quello della corvetta classe Braunschweig, con modifiche ingegneristiche per rendere più robusta militarmente la piattaforma. 
Nell'aprile 2017 il governo tedesco ha annunciato un contratto per altre cinque navi nello stesso gruppo di prima, ma il processo in base al quale è stato assegnato è stato contestato dal Bundeskartell tedesco presso il Ministero federale tedesco e il contratto è stato annullato a maggio. 
Nel settembre 2017, la Marina tedesca ha commissionato la costruzione di altre cinque corvette in un consorzio di cantieri navali della Germania settentrionale. Lürssen sarà l'appaltatore principale nella produzione delle navi. Il contratto vale circa 2 miliardi di euro. Nell'aprile 2018 il governo tedesco annunciò le modalità specifiche in base alle quali sarebbero stati costruiti i cinque nuovi K130. 

Le navi non saranno costruite in un singolo cantiere navale; le sezioni vengono costruite in luoghi diversi contemporaneamente e successivamente sono assemblate. A causa della disattivazione della classe Gepard, sono previsti altri cinque unità da costruire tra il 2019 e il 2023. 




ARTIGLIERIE NAVALI IMBARCATE

Nel 2018 Leonardo ha firmato un contratto con l'ufficio federale tedesco responsabile delle acquisizioni della difesa, per sette sistemi Leonardo OTO 76/62 Super Rapid che equipaggeranno le nuove corvette della marina tedesca della classe K130 Braunschweig.
Con questa nuova acquisizione, il cannone navale di Leonardo diventa il sistema di difesa di riferimento per la Marina tedesca, che ha già confermato le capacità con la versione compatta del sistema, integrata sul primo lotto di corvette a seguito di un precedente contratto. Il contratto comprende anche la formazione e la fornitura di ricambi.
La firma del contratto rafforza la storica collaborazione con la Germania. Leonardo ha infatti fornito i primi sistemi di artiglieria navale, in particolare il 76/62 Compact, a partire dagli anni '70; le forniture più recenti comprendono i cannoni Vulcano 127/64 e le torrette Hitrole 12.7 attualmente a bordo della Fregata F125.




Il sistema Leonardo OTO 76/62 SR, parte dell'offerta di artiglieria navale di Leonardo, rappresenta un successo commerciale. In servizio con quasi 60 Marine in tutto il mondo, è l'unico medio calibro, insieme alla versione compatta, in grado di sopportare un tasso di fuoco fino a 120 colpi al minuto, requisito fondamentale per la difesa in scenari di guerra asimmetrici.




Si caratterizza per la leggerezza, la precisione e l'uso di munizioni guidate. La flessibilità d'uso la rende particolarmente adatta alla difesa antiaerea e antimissile e alla difesa di punti. Può essere integrato su qualsiasi tipo e classe di nave, comprese le unità più piccole.
A seconda della configurazione, l'OTO-Leonardo 76/62 Super Rapid può includere la capacità di sparare munizioni a guida DART specificamente progettate per l'intercetto di bersagli altamente manovrabili e veloci; le munizioni a lungo raggio a guida GPS VULCANO sono in grado di agganciare il bersaglio con un'eccellente precisione; la torretta Leonardo utilizza il dispositivo Multi Feeding (MF) per la movimentazione automatica delle munizioni.
Recentemente, l'OTO 76/62 ha completato con successo una valutazione informatica che garantisce il prodotto contro qualsiasi attacco informatico ostile, particolarmente minaccioso in sistemi sempre più sofisticati.

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