lunedì 1 luglio 2019

10.000 Tonn e passa la paura! I nuovi DDX della Marina Militare italiana


Entro pochi anni sarà indispensabile, purtroppo, pensionare i due cacciatorpediniere Durand de la Penne e Mimbelli, in onorato servizio da più di 25 anni.
La Marina Militare Italiana ha espresso l’esigenza per due DDX con funzioni antiaeree / antibalistiche con un dislocamento di circa 10.000 tonnellate. 



Dovranno pertanto essere equipaggiate con il radar a facce fisse KRONOS DUAL BAND 3000 (banda C e banda X), per la scoperta a distanza ravvicinata, il tracking e la guida missili e con il radar di scoperta a lungo raggio in banda L KRONOS POWER SHIELD con capacità antibalistiche. 
L’armamento missilistico comprenderà lanciatori verticali SYLVER A50 per gli ASTER 15 / 30 e ASTER 30 Block 1 NT e quasi sicuramente i nuovi missili di MBDA land-attack  “SCALP NAVAL”.


Emergono sui forum della difesa i primi disegni dei futuri cacciatorpediniere DDX destinati a sostituire il DURAND DE LA PENNE ed il MIMBELLI, e ad affiancare i cacciatorpediniere DORIA  e DUILIO. 
Sembrerebbe confermato il dislocamento standard di circa 10.000 t, ed una configurazione che utilizzerà tutta l’elettronica allo stato dell’arte messa a punto da Leonardo e da Elettronica SpA. e le artiglierie navali di Leonardo: 127/64, 76/62 Sovraponte etc...



Le unità saranno dotate come sopra riferito del radar a facce fisse KRONOS DUAL BAND 3000 (banda C e banda X) per la scoperta “vicina”, il tracking e la guida missili e del radar di scoperta a lungo raggio in banda L KRONOS POWER SHIELD con capacità anti-balistiche. L’armamento dovrebbe comprendere lanciatori SYLVER A50 per missili ASTER 15/30 e ASTER 30 Block 1 NT e SCALP NAVAL. 



La Marina Militare è intenzionata ad equipaggiare le unità non solo con il missile antinave (con capacità secondaria di attacco terrestre, “light strike”) TESEO MK2/E (2x4 missili), ma, appunto, pure con un missile strategico per il “deep strike”. 



I DDX sono dei veri incrociatori per la realizzazione dei quali si stanno esplorando ipotesi di collaborazione internazionale.
La soluzione CODAG, comunque auspicabile, permette il massimo sfruttamento della potenza imbarcata ed è sicuramente più vantaggiosa di quella CODOG. 
E’ molto importante anche la potenza massima dei diesel, come del resto accade sui PPA, dove diesel molto potenti e forme di scafo adeguate consentono di raggiungere i 25 nodi senza utilizzare la turbina, riducendo conseguentemente i consumi medi operativi. Bisognerebbe anche capire la funzione dei motori elettrici. Ausiliari per le minime velocità come sui PPA o soluzione più potente, costosa e sofisticata come sulle FREMM? 
Nel qual caso sarebbero possibili combinazioni più complesse ma più efficienti per tutte le gamme di velocità. 



Le potenze in gioco per i nuovi DDX e lo stesso affinamento dello scafo, alcuni metri di prua in più e tanti piccoli miglioramenti tecnologici per vernici, ed eliche, lasciano presagire navi che possano realizzare anche piccoli gruppi da combattimento ad alta velocità in combinazione con i gruppi d’altura e con i nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura.

(Web, Google, Wikipedia, Forum Difesa, You Tube)



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