lunedì 22 luglio 2019

Le fregate FFG7 classe Oliver Hazard Perry



La classe Oliver Hazard Perry sono le ultime fregate realizzate in ordine di tempo per l'US Navy ed entrate in servizio tra il 1977 ed il 1988.

Generalità

Esse hanno cambiato la tecnica rispetto alle Knox precedenti, con la sostituzione del lanciatore di missili ASROC (sistema missilistico antisommergibile) e del cannone da 127mm a prua con un lanciamissili Mk 13 per missili superficie-aria Standard SM-1 e antinave Harpoon, mentre a poppa l'hangar elicotteri (e il ponte di volo) sono stati aumentati per 2 elicotteri, a scapito del sistema missilistico superficie-aria Sea Sparrow.
Alla fine, per l'artiglieria si è trovato solo lo spazio per un cannone compatto da 76mm (costruito su licenza dell'italiana OTO-Melara), arrangiato a metà sovrastruttura. Nei loro limiti (un unico radar guidamissili tipo Mk. 92, unico asse elica + 2 propulsori azimutali, scarsa difesa ravvicinata ed artiglieria) sono state prodotte in oltre 50 esemplari per l'US Navy e per le marine militari di Australia, Spagna e Taiwan, specialmente perché sono una piattaforma assai economica per 2 elicotteri e un sistema missilistico a medio raggio. Attualmente molti esemplari appartenenti alla prima serie di costruzione sono stati dismessi dalla US Navy e ceduti ad altre marine militari sul fiorente mercato dell'usato navale: ne hanno beneficiato le forze navali di Turchia, Egitto, Polonia, Bahrain.



Origini

La specialità delle fregate missilistiche non ha certo una tradizione di breve durata nell'US Navy, allorché essa introdusse i sistemi missilistici, specie antiaerei e antisommergibile, nelle varie classi di navi fin dal dopoguerra. Ad un certo punto, anche gli incrociatori come quelli della classe Leahy erano considerati fregate missilistiche, ma il loro dislocamento di 6000+ tonnellate e il sofisticato sistema d'arma non si accordavano con la definizione di fregata che esisteva nelle marine europee e con il fatto che gli stessi cacciatorpediniere americani erano più piccoli, così tali navi vennero riclassificate incrociatori. Ma questo problema non si poneva con le piccole unità di scorta, che gli USA avevano cominciato a costruire, come nel caso della classe Garcia e della loro versione contraerea Brooke.
Ma queste navi vennero giudicate un successo relativamente modesto, con limiti in armamento ed equipaggiamento disponibile. Una classe successiva era la Knox, le cui 46 navi erano a tutti gli effetti la versione moderna delle navi di scorta 'quasi cacciatorpediniere' come i DE della seconda guerra mondiale.
Esse erano ragionevolmente veloci, ben armate e ben equipaggiate, ma nondimeno, le necessità di migliori navi, che garantissero la presenza di una maggiore capacità missilistica e antisommergibile. Così vennero studiati ben presto nuove navi da guerra, capaci di essere prodotte in maniera assai semplice ma con elevate capacità antiaeree e ASW, solo secondariamente antinave. Così negli anni settanta si concretizzarono, come controparte dei numerosi grandi cacciatorpediniere Spruance, le fregate classe Perry.



Tecnica

Come spesso accade nella Marina USA, la scelta del nome della capoclasse non si è dimostrata molto azzeccata, e così queste navi, che in antitesi alle precedenti Knox sono conosciute ufficialmente con un nome estremamente lungo e di non facile pronuncia, si chiamano, usualmente, semplicemente Perry.
Realizzate con una tecnica costruttiva tipica degli scafi delle unità americane, esse hanno un ponte continuo, e un cavallino di prua pronunciato, con un bordo libero sufficiente per resistere al mare grosso, che queste unità oceaniche hanno certamente in conto di dover affrontare.
Le Perry sono navi grandi, con un rapporto lunghezza-larghezza di 10:1, prua affilata, poppa a specchio (ovvero con struttura tronca), introdotta per la prima volta dagli incrociatori francesi della classe La Galissonniere. Le sovrastrutture sono in un unico blocco, ma di tipo assolutamente unico e inconfondibile. La ridotta larghezza dello scafo ha contribuito a rendere necessario allungare le strutture per oltre i 2/3 della lunghezza complessiva, e la cosa particolare è che esse non appaiono suddivise in blocchi a prua e poppa, ma sono letteralmente un tutt'uno, per giunta con lo stesso numero di ponti, che dà un'altezza costante, che conosce un'unica eccezione, quella della plancia di comando, che ha un ponte in più.
L'apparato motore, costituendo un netto taglio con il passato, è dato ora da turbine a gas, e non più a vapore. Esso ha una struttura basata sulle universali General Electric LM-2500 di derivazione aeronautica, tarate per 20.000 hp l'una.
Il vantaggio delle turbine a gas è la rapidità di accelerazione e accensione istantanea, perché non occorre più sprecare tempo e carburante per surriscaldare il vapore delle caldaie. L'efficienza termodinamica ne trae ulteriore vantaggio. L'efficienza e la leggerezza delle turbine sono superiori rispetto a quelle dei motori diesel, ma esse hanno un consumo di carburante, al contrario, maggiore quando operano a bassa potenza. Questo dà la ragione per avere dei complessi sistemi CODAG (COmbined Diesel And Gas), diesel da crociera e turbina per le alte velocità, e che sono installate su molte navi europee.
Nel caso delle Perry la struttura è semplificata, in quanto esse hanno un solo asse di funzionamento, che rende la lunga unità navale molto meno agile di quanto dovrebbe, e vulnerabile ai danni o guasti. Per rimediare a questa semplificazione, leggera ed economica, non priva di controindicazioni, sono stati installati due propulsori azimutali ausiliari, che hanno migliorato il problema riscontrato sulle Knox, ma non al punto di equipararlo ad un tradizionale apparato a due, assi per altrettanti gruppi motori.
Le fregate hanno un unico fumaiolo, basso, sistemato vicino alla parte posteriore della sovrastruttura, vicino agli hangar. Questo dà modo al cannone di mezza nave e al radar di avere un migliore campo di tiro.
I sensori sono di vario tipo. Il radar principale è l'SPS-40 da ricerca aerea a lungo raggio, sistemato in uno dei due alberi della nave, entrambi a traliccio metallico. Questo albero è il prodiero, più basso di quello di mezza nave, dedicato ad un radar di scoperta in superficie SPS-55 e a uno di navigazione, oltre che apparati radio, ESM ed altro ancora.
I sonar sono due, uno di questi è a scafo, anteriore, l'altro rimorchiabile, ma presente, almeno inizialmente, solo su 24 delle oltre 59 unità previste. I sensori sono presenti anche a bordo di elicotteri, infatti le navi sono equipaggiate con una coppia di elicotteri LAMPS, che sono il tipo I nelle prime 26 navi, e di tipo III nelle altre.
Il primo lotto, più corto di un paio di metri rispetto al secondo, presuppone l'uso di elicotteri SH-2F Seasprite medi denominati appunto LAMPS I; i LAMPS III sono i Sikorsky SH-60 Sea Hawk, ben più prestanti e moderni, ma egualmente armati con un paio di siluri, oppure in seguito con missili antinave Penguin, o infine con 1 o 2 cariche di profondità convenzionali e nucleari, ed operano dalle fregate del secondo lotto, le uniche ancora in servizio con la marina americana in quanto quelle del primo lotto sono state tutte cedute ad operatori stranieri. I sensori degli elicotteri sono rappresentati da un radar di scoperta, un MAD (rivelatore di anomalie magnetiche) e una batteria di sonoboe attive o passive. Non esiste invece un sonar filabile, almeno nelle macchine USA, che possono permettersi l'uso di sonoboe 'a perdere' di costi non trascurabili (e spesso cadute in mano ai sommergibilisti sovietici, molto interessati ai progressi tecnologici statunitensi).
Gli elicotteri hanno a disposizione un ampio ponte di volo, hangar poppiero, e un sistema di recupero rapido elicotteri RAST, capace di far operare le macchine anche con rollio di 28 gradi e beccheggio di 5. SI tratta di un sistema particolarmente apprezzabile per l'impiego di tali mezzi, e che rende possibile le missioni in tempo avverso.



Armamento

Il problema di sistemare un armamento piuttosto consistente su queste unità navali non è stato mai del tutto risolto, in maniera soddisfacente. Visto che esse dovevano avere come armamento standard, e non come versioni particolari dei mezzi di base (Garcia, Knox, anche gli stessi Spruance), un sistema missilistico di difesa aerea, la questione che si è posta non è stata di facile soluzione: se gli elicotteri, necessari, sono sistemabili a poppa, il sistema missilistico è necessariamente collocabile solo a prua.
assicurata in caso di movimento di rollio dell'unità, e soprattutto l'incapacità sia di sparare a prua che a poppa, ma solo sui lati. La direzione del tiro è data da un radar sistemato in una piattaforma sopraelevata appena a prua.
Se l'armamento principale antisommergibile è dato da due elicotteri, allora l'ASROC è diventato non più necessario, perché con due elicotteri la possibilità che almeno uno sia pronto al volo è molto elevata.





Così l'ASROC di prua, che esisteva nelle Knox, non è stato mantenuto, come anche il cannone da 127 mm. Lo spazio è stato occupato dalla rampa di lancio Mk 13 con 40 missili antiaerei Standard SM-1 oppure un misto di questi e di missili antinave Harpoon.
La cadenza di tiro è di 6-7 colpi al minuto, ma solo un radar di tiro è presente, lo STIR di fabbricazione olandese (per via della maggiore leggerezza rispetto ai tipi americani) così che se non si usano i più recenti SM-2 non è possibile ingaggiare più di un bersaglio alla volta, e comunque solo nel settore non coperto dalle strutture di poppa.
Per proteggere queste è stato previsto un CIWS (Close-In Weapon System, sistema d'arma per la difesa ravvicinata) Vulcan-Phalanx, non installato fin dall'inizio, ma solo in un secondo tempo, diventando il mezzo di difesa ravvicinata standard. L'unico altro armamento è dato da 2 lanciasiluri da 324 mm. Mk 32 per siluri Mk 46, e qualche arma leggera eventualmente montata, come un paio di mitragliatrici di vario tipo.
Si potrebbe affermare che questa soluzione non aveva alternative, ma questo non è necessariamente vero. L'adozione dei missili SM-1 e di due elicotteri ha reso la nave praticamente indisponibile per altro che non armi di piccolo calibro.
Ma questa è una soluzione non necessariamente univoca, perché le fregate classe Brooke hanno avuto un lanciatore Mk 22 per missili antiaerei Tartar con 16 missili a mezza nave, un cannone da 127 e un lanciamissili ASROC a prua, oltre ad un elicottero a poppa. Anche se la dotazione di missili era inferiore a meno della metà, queste unità navali erano perfettamente adatte ai loro compiti, e comunque con un solo radar sarebbe stato davvero difficile poter lanciare più di 16 missili in una sola missione.
Nondimeno, queste unità erano più piccole delle Perry e con apparato motore con turbine a vapore e due assi. Nell'insieme rappresentavano un ben migliore compromesso di disegno, che però nel caso delle Perry non è stato ripetuto, preferendo un design drasticamente riveduto e da molti criticato, sia per l'asse unico, che per la dipendenza della nave su di un solo sistema d'arma che racchiude tutta la capacità offensiva e gran parte di quella difensiva, rendendo possibile un blocco totale in caso di danni o guasti.



ENGLISH

USS Oliver Hazard Perry (FFG-7), lead ship of the Oliver Hazard Perry class of guided-missile frigates, was named for Oliver Hazard Perry, American naval hero, who was victorious at the 1813 Battle of Lake Erie. Oliver Hazard Perry (FFG-7) was the first ship and, as of 2015, the only ship of that name in the U.S. Navy. Oliver Hazard Perry was in service from 1977 to 1997 and was scrapped in 2005.
The class was originally intended as austere 'low' category guided missile frigates (compared with the high capability Spruance class) for General Purpose and Anti-Air convoy escort. They were built under a cloud of controversy, with their very light gun armament and lack of redundancy and duplicated systems in event of ship being hit. They were regarded by the Reagan administration and Secretary John Lehman as not part of the 500 ship navy plan, but ultimately proved useful as anti-submarine ships if fitted to carry Seahawks and towed arrays and into the 21st Century as low grade patrol ships making up the numbers in a USN desperately short of escorts.

History

Oliver Hazard Perry was ordered from Bath Iron Works on 30 October 1973 as part of the FY73 program, and was laid down on 12 June 1975, launched on 25 September 1976, and commissioned on 17 December 1977. She was ordered as PFG-109 but was redesignated as FFG-7 in the 1975 fleet designation realignment on 1 June 1975, before she was laid down.

Launch incident.

During her launch ceremony on 25 September 1976, the ship found herself briefly stuck on the slip-way. Film star John Wayne appeared from the crowd of watching dignitaries, climbed the launch ceremony platform, and gave the bow of the frigate – which was by this time starting to move slightly – a shove with one hand, and so John Wayne famously appeared to have 'pushed' a US warship down her slip-way.

Shock Trial Testing

Oliver Hazard Perry was one of the few lead ships to be subjected to shock trials. These series of trials conducted early in the life of the ship put this steel hull / aluminum superstructure to the test. The proximity of the tests (seen in associated pictures), caused many of the machine mounts and components to become warped or damaged. This damage created alignment problems for the engineering and combat systems teams in the years to come. The ship regularly required waivers on machine performance due to the warping of many mounting brackets. The shock tests also created cracks in the aluminum superstructure that required frequent repairs. However, this did not affect the overall readiness of the ship, nor did it prevent Oliver Hazard Perry from achieving the record for the most-ever hours put on the GE LM2500 Main Propulsion engine.

Fate

After 19.2 years of active service, Oliver Hazard Perry was decommissioned on 20 February 1997, in Mayport, FL under the last Commanding Officer, CDR Robert F. Holman, USNR. Though she was stricken on 3 May 1999, Oliver Hazard Perry was held in the museum donation category at the former Navy shipyard in Philadelphia, Pennsylvania. A group had hoped to bring her to Toledo, Ohio and display her as a museum ship and a remembrance for the Battle of Lake Erie. The group could not get a financial plan together in time, and so Perry was sold for scrap in December 2005.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)



































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