La classe Ohio è una classe di sottomarini lanciamissili balistici a propulsione nucleare composta da 18 unità. La loro progettazione risale ancora all'epoca della guerra fredda quando queste unità dotate di missili con portata intercontinentale rappresentavano il maggior deterrente contro un eventuale attacco nucleare contro gli Stati Uniti.
Tuttavia, con la fine della guerra fredda, la loro funzione quale deterrente si è rivelata di importanza secondaria e nel 2003 quattro unità furono convertite in unità SSGN (Ship Submersible Guided Missile Nuclear), non più armate con missili intercontinentali quali il Trident, ma predisposte per il lancio di Tomahawk.
Lo sviluppo della classe Ohio vide il suo inizio negli anni sessanta, quando la capacità delle unità allora in servizio pareva ormai insufficiente. Le nuove unità, che sarebbero state poi dotate del nuovo missile Trident, avrebbero vantato una gittata maggiore del missile Polaris, che fino ad allora era il missile con la maggiore gittata in dotazione alla US Navy.
Il nuovo missile sarebbe stato prodotto in due serie, una prima denominata Trident C4, la quale sarebbe andata ad armare soprattutto le unità più vecchie che fino ad allora avevano utilizzato il Polaris e una seconda denominata Trident D5 che sarebbe solamente stata usata a bordo dei sottomarini della classe Ohio.
Originariamente erano previste dieci unità ma, visto il sempre crescente numero di sottomarini nucleari messi in servizio dall'Unione Sovietica, il numero di sottomarini ordinati andò mano mano crescendo fino a raggiungere nel 1989 le 24 unità. Con il crollo dell'Unione Sovietica e con la ratificazione del trattato START 1, questo numero di sottomarini nucleari (SSBN) parve eccessivo e le sei unità non ancora costruite furono cancellate.
La prima unità della classe Ohio fu commissionata nel 1974 ai cantieri navali di Groton (Connecticut) che fanno parte del gruppo Electric Boat. Nel 1977 infine era prevista la consegna della prima unità, ma a causa di ritardi essa non poté essere consegnata prima del 1981. Tutte le rimanenti 17 unità furono poi costruite da cantieri navali che facevano parte dell'Electric Boat.
Il costo di ogni unità si sarebbe dovuto aggirare intorno ai 780 milioni di dollari, ma già con la costruzione dell'ottava unità questo tetto massimo era stato sforato facendo lievitare i costi a 1,12 miliardi di dollari, mentre nel 1985ogni nuova unità ne costava all'incirca 1,8 miliardi. Il costo era quindi più che duplicato, fatto che all'epoca fu giustificato con la crescente inflazione e con la crisi petrolifera del 1980, ma alla quale partecipò anche il fatto che la Electric Boat deteneva nella costruzione di questi sommergibili un monopolio quasi assoluto, che fece sì che i prezzi furono ripetutamente gonfiati. A tutto ciò si aggiunse anche il fatto che per la costruzione delle unità classe Los Angeles ci si era inizialmente rivolti sempre ai cantieri navali Groton, che ne avrebbero dovuto detenere l'esclusiva di questo appalto. Così facendo si pensava infatti di poter ridurre notevolmente i costi di produzione, ma una serie di imprevisti e di difficoltà tecniche fecero sì che a lavori già iniziati i cantieri navali Groton ricevettero solamente l'appalto per la costruzione di metà delle unità commissionate, mentre l'altra metà fu costruita dai cantieri navali di Newport nello stato della Virginia. Causa di questo improvviso ripensamento da parte della Marina fu il fatto che le prime cinque unità della classe Los Angeles erano affette da una serie di difetti causati da saldature mal effettuate e da alcuni errori di progettazione. Con il mancato guadagno delle unità non costruite, i cantieri navali Groton, e con ciò anche la Electric Boat, aveva accumulato un notevole deficit, che poté essere solamente colmato con un nuovo appalto di notevoli dimensioni, quale quello della classe Ohio.
Per quanto riguarda i nomi assegnati alle unità, queste furono tutte battezzate con nomi di stati federali con un'unica eccezione che fu fatta per l'unità SSBN-730, il cui nome sarebbe dovuto esser Rhode Island, ma che fu cambiato poco prima del varo dell'unità in Henry M. Jackson. Va specificato che i nomi assegnati alle unità rappresentano una novità per la tradizione della US Navy, che fino ad allora aveva riservato solo alle unità più importanti quali gli incrociatori l'onore di portare il nome di uno stato federale (basti pensare che lo stesso incrociatore CGN-160/CLGN-160/CGN-9 primo della sua classe quando fu varato nel 1961 e primo a disporre di propulsione nucleare venne varato con il nome USS Long Beach, nonostante fosse dopo le portaerei della classe Forrestal l'unità con il maggiore dislocamento).
Lo scafo misura una lunghezza complessiva di 170 metri ed una larghezza di 12.8 metri. La forma dello scafo è come anche per le unità della classe Los Angeles di tipo cilindrico eccezione fatta per il dosso dietro la torre al cui interno sono stivati i missili. Il dislocamento di ogni unità si aggira intorno alle 18.750 tonnellate in immersione. Ogni unità dispone di doppie pareti stagne per una maggiore sicurezza e di almeno tre se non cinque compartimenti stagni.
Nell'intercapedine tra le due pareti a prua si trovano i sonar, mentre a poppa è situata l'elica che garantisce la propulsione ed il timone. Per quanto riguarda i timoni orizzontali questi sono stati situati sia ai lati della torre che a poppa. Questa soluzione deriva direttamente dall'esperienza fatta con i battelli della classe Los Angeles, dove si era pensato di alloggiare i timoni orizzontali il più lontano possibile da prua per ridurre ulteriormente i rumori causati da fruscii, che potrebbero andare ad influenzare negativamente il funzionamento del sonar. L'esperienza fatta dimostrò però che alloggiando i timoni ai lati della torre questi erano particolarmente esposti al momento dell'emersione in acque artiche dove è necessario rompere la crosta di ghiaccio per emergere. Tali considerazioni spinsero infine nella progettazione delle nuove unità di sottomarini della Classe Virginia a riallocare i timoni orizzontali nella loro posizione originaria a prua, dove si ritiene godano di una maggiore protezione.
Nella parte di scafo compresa tra prua ed i tubi di lancio per i missili sono situati 4 ponti, nei quali trovano posto la sala controllo, le camere per gli ufficiali, la sala radio, la sala controllo sonar, la sala siluri e una sala di pronto soccorso. Nella sezione centrale nella quale si trovano anche i silo per i missili, chiamata scherzosamente Foresta di Sherwood, sono alloggiati i sottufficiali, alcuni magazzini ed i motori di emergenza. A poppa invece è situato il reattore nucleare e la sala macchine.
La massima profondità di immersione di un battello dello Classe Ohio viene stimata intorno ai 300 metri.
Ogni unità della classe Ohio è dotata di un sonar del tipo BQQ-6, composto da un sonar a forma sferica alloggiato a prua. Questo però può essere usato solamente nel modo passivo, mentre per la ricerca attiva ogni unità è dotata di un sonar modello BQR-19, ai quali si aggiungono altri due sonar di tipo passivo modello BQS-13 e -15.
Il BQR-19 è un sonar di tipo attivo a corto raggio, mentre entrambi i modelli BQS-13 e -15 sono sonar di tipo passivo ad alta frequenza usati per il puntamento, la guida dei siluri e la navigazione sotto la crosta di ghiaccio artica. A questi si aggiunge una cortina idrofonica filata a poppa che, trascinata a notevole distanza dall'apparato propulsore, permette di rivelare l'eventuale presenza di altri sommergibili che si potrebbero occultare in coda all'unità, sfruttando il fatto che le vibrazioni ed i fruscii causati dall'elica rendono impossibile la rilevazione sonar poppiero.
All'interno della torre poi sono alloggiate varie antenne per le telecomunicazioni e due periscopi, che possono però esser innalzati solo a profondità non superiori ai 20 metri. Va specificato che i due periscopi dei quali sono dotate le unità della classe Ohio non sono identici ma presentano in funzione del loro utilizzo alcune notevoli differenze. Il primo per la navigazione dotato di una sezione maggiore per garantire una visuale migliore ed un secondo con una sezione molto ridotta per ridurre la segnatura radar quando l'unita opera in assetto da combattimento. A tutto ciò si aggiunge inoltre un radar per la navigazione in superficie ed l'antenna dell'apparato ecm passivo che viene innalzata prima dell'emersione per rivelare possibili segnali radar provenienti da unità nemiche.
Le antenne per le telecomunicazioni infine sono in grado di lavorare sia sulle frequenze radio che sulle frequenze usate per la comunicazione satellitare. per comunicazioni durante l'immersione le unità sono dotate di un'unità ELF per ricevere i segnali di chiamata e di una serie di boe radio, per la trasmissione, eventualmente ritardata durante le operazioni di combattimento.
Per il rilevamento dell'esatta posizione tutti i battelli sono dotati di un sistema di navigazione inerziale, che fornisce volta per volta tutti i dati necessari ai missili. Per la navigazione di superficie tutte le unità possono infine utilizzare la navigazione satellitare.
La propulsione a bordo di ogni battello di questa classe è garantita da un reattore del tipo S8G dove la S sta ad indicare che si tratta di un sottomarino, la 8 indica la generazione del reattore (quindi di ottava generazione) e la G indica il costruttore che in questo caso è General Electric. Questo tipo di reattore eroga tramite due turbine a vapore l'equivalente di 60000 CV garantendo così all'unità una velocità di punta di 30 nodi. Per quanto invece riguarda la vita operativa di ogni reattore, ciò dipende da vari fattori, quali l'intensità dell'utilizzo e la manutenzione fatta. È quindi pressoché impossibile predirne esattamente i periodo di utilizzo, ma è tuttavia possibile farne una stima approssimativa abbastanza esatta, visto che i battelli della classe Ohio non sono state le prime unità ad essere dotate di propulsione nucleare. Attualmente la US Navy stima in accordo con l'esperienza acquisita con la portaerei USS Enterprise(CVN-65), che è dotata di un impianto che presenta notevoli similitudini con quello della classe Ohio e con le unità della classe Los Angeles, le quali sono dotate di un reattore S6G (quindi da un certo punto di vista un predecessore del reattore montato sui battelli della classe Ohio), che la vita operativa di ogni reattore si dovrebbe aggirare intorno ai 40 anni.
Per ridurre la rumorosità sono quindi state adottate particolari soluzioni. L'elica è dotata di sette lunghe pale che garantiscono una notevole spinta anche a basso numero di giri e non necessita del funzionamento contemporaneo di entrambe le turbine. Inoltre entrambe le turbine sono accomodate su di un "appoggio" ammortizzato che ne riduce le vibrazioni e a basso regime le pompe dell'impianto di raffreddamento possono essere spente, controllando la reazione solamente tramite le barre di grafite.
Infine in caso di avaria del reattore un numero sufficiente di batterie si trova a bordo per avviare il motore di emergenza da 325 CV e permettere la reimmersione. Va inoltre specificato che con l'ausilio del motore di emergenza e delle batterie il reattore potrebbe essere anche riavviato in mare una volta spento per guasto.
(WEB, GOOGLE, WIKIPEDIA)
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