martedì 23 giugno 2020

Il Curtiss-Wright X-19 fu un convertiplano sperimentale VTOL


Il Curtiss-Wright X-19 fu un convertiplano sperimentale VTOL realizzato dall'azienda statunitense Curtiss-Wright Corporation nei primi anni sessanta e rimasto allo stadio di prototipo.



Storia del progetto

Il 20 febbraio del 1958, la Curtiss-Wright Corporation iniziò lo studio di un dimostratore per una nuova aerodina da trasporto tattico a decollo verticale da proporre alle United States Armed Forces, le forze armate statunitensi, più precisamente destinato a United States Air Force (aeronautica militare), United States Army (esercito) e United States Navy (marina militare).
Il progetto, al quale venne assegnata la designazione sperimentale X-100, era equipaggiato con un motore turboalbero Lycoming YT53 che azionava due rotori basculanti mentre in coda era presente un particolare impianto chiamato jetivator che direzionava i gas di scarico del motore verso l'alto o verso il basso, a sinistra o a destra fornendo un controllo addizionale nel volo a punto fisso o a bassa velocità.
Dall'X-100, la Curtiss-Wright derivò il più grande X-200, del quale la United States Air Force ordinò due prototipi che furono designati come X-19A.



Tecnica

L'X-19 aveva due paia di ali di misure simili montate in tandem su una fusoliera convenzionale. Su ogni semiala era installata un'elica da 4 metri di diametro che poteva ruotare di 90 gradi permettendo al velivolo di decollare ed atterrare come un elicottero. Le eliche erano spinte da una coppia di motori turboalbero Avco Lycoming T55-L-5 montati nella parte posteriore della fusoliera. La cabina, pressurizzata, era di dimensioni limitate e progettata per portare 4 passeggeri o 450 kg di carico.
L'ala anteriore aveva una corda alare più piccola ed una superficie alare che era circa la metà di quella dell'ala posteriore. Sull'ala anteriore erano installati i flap (che si estendevano lungo l'intero bordo di uscita ed erano meccanicamente connessi al meccanismo di rotazione verticale dell'elica), mentre l'ala posteriore aveva il bordo d'uscita occupato nella parte interna dagli alettoni e nella parte esterna dagli elevatori.
La parte più complessa, ed anche la più delicata, era il sistema di alberi e scatole ad ingranaggi necessario a trasferire la potenza dai due motori alle quattro eliche. Nel caso di avaria di un motore, una scatola di ingranaggi di interconnessione tra i due motori garantiva la distribuzione a tutte le eliche della potenza del motore rimasto.



Impiego operativo

Furono costruiti due velivoli X-19, ma solo uno volò. Dal novembre 1963 all'incidente dell'agosto 1965 il primo prototipo effettuò una cinquantina di voli per meno di quattro ore totali.
Dopo l'incidente, avvenuto durante il primo tentativo di transizione dalla fase di hovering al volo orizzontale e dovuto al cedimento di una scatola di ingranaggi, il programma venne cancellato anche a seguito di un mancato accordo economico tra la Curtiss e la US Navy.
L'X-19 fu l'ultima aerodina progettata dalla Curtiss-Wright.

Utilizzatori:
  • Stati Uniti - United States Air Force - utilizzato per valutazioni.


Esemplari attualmente esistenti

L'unico esemplare sopravvissuto, il S/N 62-12198A, dopo essere rimasto in stato di abbandono è stato trasferito, nel 2007, al National Museum of the United States Air Force presso la Wright-Patterson Air Force Base a Dayton, nello stato federato dell'Ohio. Attualmente (2013), essendo in fase di restauro, non è tra i velivoli esposti al pubblico ma è possibile constatare lo stato dei lavori accedendo all'apposita sezione Restoration Projects (progetti di restauro) presente nel sito internet del museo.

ENGLISH

The Curtiss-Wright X-19, company designation Model 200, was an American experimental VTOL tiltrotor quadcopter airplane of the early 1960s.

Design and development

In March 1960 the Curtiss-Wright Corporation developed the X-100, a prototype for a new, vertical takeoff transport aircraft. The X-100 had a single turboshaft engine, which propelled two tilting-propellers, while at the tail swivelling nozzles used the engine's exhaust gases to give additional control for hovering or slow flight. Although sometimes classified as a tiltrotor aircraft, the design differed from the Bell VTOL XV tiltrotor designs. The X-19 utilized specially designed radial lift propellers, rather than helicopter like rotors, for vertical takeoff and augmenting the lift provided by the wing structures.
From the X-100 Curtiss-Wright developed the larger X-200, of which the United States Air Force ordered two prototypes designated the X-19A.
The X-19 had fore and aft high-mounted tandem wings. Each wing mounted two 13 ft (4.0 m) propellers that could be rotated through 90 degrees allowing the aircraft to take off and land like a helicopter. The propellers were driven by twin Avco Lycoming T55-L-5 turboshaft engines mounted in the fuselage.

Operational history

The first flight of the X-19 took place in November 1963 (other sources give 26 June 1964). It was intended that the X-19 would be developed into a VTOL transport aircraft. However the first X-19 was destroyed in a crash on 25 August 1965, with no loss of life, and the program was subsequently cancelled; the second prototype was never completed. The second X-19 prototype is currently being stored in the restoration facilities at the National Museum of the United States Air Force in Dayton, Ohio.
The power transmission, power to weight requirements, flight mode transition and multi-axis control make VTOL aircraft design far more problematic than conventional fixed wing and even helicopter design. Like most pioneering tilt aircraft, the aerodynamic complexity of coupled pitch, roll, and yaw, and torque, particularly in transition from vertical takeoff to horizontal flight, made the design extremely challenging. Ultimately, weaknesses in the power transmission gear boxes led to failure. Owing to design complexity, tiltrotor VTOL aircraft did not enter operational service until the Bell-Boeing V-22 Osprey introduction in 2007.

Specifications (X-19)

General characteristics:
  • Crew: 2
  • Capacity: 4 pax / 5,000 lb (2,300 kg) maximum

  • 3,910 lb (1,770 kg) VTOL
  • Length: 44 ft 5 in (13.54 m)
  • Wingspan: 23 ft 6 in (7.16 m) rear wing
  • 19.5 ft (5.9 m) forward wing
  • Width: 34 ft 6 in (10.52 m) propeller tip to propeller tip on rear wing
  • Height: 17 ft 0.25 in (5.1880 m)
  • Wing area: 56.1 sq ft (5.21 m2) forward wing
  • 98.5 sq ft (9.15 m2) rear wing
  • Empty weight: 9,750 lb (4,423 kg)
  • Max takeoff weight: 14,750 lb (6,690 kg) CTOL
  • 13,600 lb (6,200 kg) VTOL
  • Fuel capacity: 4,790 lb (2,170 kg) maximum fuel
  • Powerplant: 2 × Lycoming T55-L-7 turboprop engines, 2,650 shp (1,980 kW) each
  • Propellers: 3-bladed glass re-inforced plastic Curtiss-Wright radial lift force propellers, 13 ft 0 in (3.96 m) diameter

  • 1,203 rpm for take-off ; 955 rpm cruising.


Performance:
  • Maximum speed: 400 kn (460 mph, 740 km/h) at 20,000 ft (6,100 m)
  • Cruise speed: 347.6 kn (400.0 mph, 643.8 km/h) at 15,000 ft (4,600 m)
  • Range: 450 nmi (520 mi, 830 km) with 1,000 lb (450 kg) payload VTOL
  • 638.7 nmi (735.0 mi; 1,182.9 km) with 1,000 lb (450 kg) payload CTOL
  • Rate of climb: 3,930 ft/min (20.0 m/s) at sea level and 13,660 lb (6,200 kg) AUW.


(Web, Google, Wikipedia, You Tube)

























lunedì 22 giugno 2020

AIUTO RUSSO PER LE ARMI HI-TECH CINESI



Armi laser per le forze armate cinesi
           
Il governo cinese ha investito molto nei propri programmi laser militari, ma potrebbe anche beneficiare della tecnologia straniera. Gli ingegneri cinesi sembrano avere familiarità con gli attuali sviluppi dei laser militari statunitensi e con il potenziale delle armi laser di distruggere o disabilitare obiettivi ostili. Un rapporto tecnico cinese della metà del 2002 rilevava gli effetti dei laser sull'alluminio, un materiale comune nei missili, aerei, navi e veicoli terrestri.  Un rapporto tecnico cinese indica che la RPC ha studiato gli effetti del laser su una vasta gamma di sensori elettro-ottici, forse confermando l'interesse della Cina comunista nell'uso dei laser per accecare questi sensori optronici. 



Sulla stampa di Hong Kong sono state segnalate occasionali esercitazioni a fuoco di armi laser reali.  Alla fine del 2003, fonti militari di Taiwan hanno riferito che il PLA aveva schierato un "cannone laser" con una portata di 100 km nella regione militare di Nanchino. Sebbene questo rapporto allarmante non abbia ricevuto avallo negli Stati Uniti, se fosse vero, precederebbe di molto le intenzioni statunitensi di dispiegare le sue prime armi laser in ambito terrestre e navale.  Gli Stati Uniti hanno testato un laser chimico aereoportato nel 2004 e stanno sviluppando una ampia gamma di laser militari allo stato solido aerei, navali e terrestri. Se effettivamente è già operativo, il laser del PLA sarebbe utile per abbattere aerei, missili da crociera, alcuni PGM e alcuni missili balistici. Inoltre, fonti Internet indicano che l'esercito del PLA ha un sistema laser-radar (LIDAR) abbastanza piccolo da poter essere collocato su di un mezzo corazzato o blindato per scopi di rilevamento di sostanze chimiche.
I rapporti annuali del Pentagono sulla modernizzazione delle FF.AA. cinesi, segnalati dal Congresso, hanno messo in guardia su potenziali scoperte di armi laser sin dal loro primo rilascio alla fine del 1998. In un rapporto del 2002, il Dipartimento della Difesa affermava che "la Cina sta concentrando il suo sviluppo di armi laser sull'anti-personale, sulla difesa aerea, sulle munizioni guidate di precisione e ruoli ASAT.  A partire dal suo rapporto del 1998, il Dipartimento della Difesa ha notato il probabile uso cinese di laser basati a terra idonei a danneggiare satelliti in orbita terrestre. Nel suo rapporto del 2002 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato questa osservazione come segue:
“”"La Cina potrebbe già possedere la capacità di danneggiare, in condizioni specifiche, sensori ottici su satelliti che sono molto vulnerabili ai danni causati dai laser. Pechino potrebbe anche aver acquistato apparecchiature laser ad alta energia e assistenza tecnica, che probabilmente potrebbero essere utilizzate nello sviluppo di armi ASAT anti-satellite basate a terra. Dato l'attuale livello di interesse della Cina per la tecnologia laser, Pechino probabilmente potrebbe sviluppare un'arma che potrebbe distruggere i satelliti in futuro.”””
Una possibile origine di questa possibile capacità ASAT da parte cinese potrebbe essere la tecnologia laser russa a pompa nucleare, in cui apparentemente i russi sono riusciti a trasformare l'energia del reattore nucleare in energia laser. Nel 1999 il Comitato Cox riferì: “”"Sulla base del livello significativo della cooperazione RPC-Russia nello sviluppo delle armi, è possibile che la RPC sarà in grado di utilizzare reattori nucleari per pompare laser con energie di impulso sufficientemente elevate da distruggere i satelliti". Una probabile fonte di questa tecnologia è l'Istituto di ricerca scientifica tutta russa di fisica tecnica (RFNC-VNIITF) a Snezhinsk. Conducono ricerche su laser pompati nucleari, generatori di microonde ad alta potenza e laser a raggi X da laboratorio.
Nel marzo 2003 il Ministero russo per l'energia atomica e l'Accademia cinese di ingegneria fisica a Pechino hanno firmato un accordo per l'ulteriore cooperazione bilaterale sulla ricerca laser.  Mark Stokes notò che il PLA cinese era interessato a proseguire la cooperazione con l'Ufficio Agat in Bielorussia sull'ottica adattiva, un requisito particolare per focalizzare l'energia laser in un'arma utilizzabile.
La Russia è una potenziale fonte ricca di tecnologia laser militare per la Cina. Dagli anni '60 diversi uffici di progettazione hanno sviluppato armi laser, tra cui Agat, NPO Astrofizika, NPO Almaz e OKB Vympel. La Russia ha prodotto o condotto ricerche su elettroni liberi, laser a gas e CO2 e armi ad energia diretta ad altissima frequenza. Per il futuro la ricerca laser russa comprende "specchi a membrana" adattativi, che possono essere larghi 10 metri e pesare solo diverse centinaia di grammi, per l'uso nello spazio. Nel 1984 la Russia ha utilizzato un laser per tracciare la navetta spaziale americana che causò alcuni malfunzionamenti. All'inizio degli anni '90 gli osservatori occidentali furono sorpresi nello scoprire il "sistema di ricognizione chimica" basato sul laser KDKhR-1N.  Le navi russe hanno spesso usato armi laser per allontanare aerei statunitensi e, a volte, hanno accecato alcuni piloti statunitensi. Sviluppato negli anni '80, è un radar laser su un telaio cingolato APC configurato per rilevare e classificare agenti chimici. La Russia commercializza una varietà di sistemi di tracciamento e designazione laser. Un sistema commercializzato al Moscow Airshow del 2003, il PAPV del Nudelman Precision Engineering Bureau utilizza i laser per localizzare l'ottica nemica, come un mirino da cecchino, e fornire un'esplosione laser che acceca il cecchino, o peggio.  Nel luglio 1999 l'allora direttore di Almaz dichiarò che la Russia avrebbe potuto avere le sue prime "armi laser difensive" entro il 2008.

Armi a impulsi elettromagnetici, microonde ad alta potenza, radiofrequenze



L’esercito cino-comunista sarà molto presto in grado di impiegare armi a radiofrequenza su di una varietà di piattaforme allo scopo di attaccare i sistemi elettronici dei sistemi militari ostili e le infrastrutture elettroniche civili. La famiglia di armi a radiofrequenza (RF) comprende Electro Magnetic Pulse (EMP) e High Power Microwave (HPM) e sono in fase di sviluppo come armi chiave per la guerra delle informazioni. Tutte queste armi cercano di usare o dirigere una forma di radiazione da usare per degradare o distruggere microcircuiti, computer, radar e altri sensori, reti di comunicazione e altri sistemi elettronici e sono tra le armi più ricercate per la guerra dell'informazione. Secondo un analista del PLA cinese, le armi EMP possono essere utilizzate per disabilitare una portaerei. Egli osserva: “”"Il forte campo magnetico e l'impulso elettromagnetico causati da un'esplosione possono distruggere tutti i circuiti integrati ed i chip IC importanti. Paralizzando così il sistema radar e di telecomunicazione della portaerei e delle navi circostanti, nonché i missili e gli aeromobili montati sulle navi“””.



Le armi a microonde ad alta potenza hanno il potenziale per produrre lo stesso effetto di Electro Magnetic Pulse ma senza un'esplosione nucleare. HMP ha anche dei vantaggi in quanto molte misure contro le EMP non funzionano per i dispositivi HMP. In quanto tali, offrono i mezzi per interrompere in modo decisivo le forze nemiche. Se miniaturizzati, possono essere ridotti alle dimensioni di un proiettile di artiglieria o di una testata missilistica. Potrebbe anche essere possibile sviluppare armi HMP che combinano le funzioni di un radar e di un'arma, in quanto aumenta semplicemente la sua potenza mentre si avvicina al bersaglio. Le armi a radiofrequenza sono in grado di dirigere le radiazioni elettroniche su un bersaglio ma a distanze molto più brevi. La Cina ha iniziato lo sviluppo di armi HPM dalla metà degli anni '70 sotto la direzione di un ingegnere che si è laureato a Berkeley. Una conferenza nella RPC del 1996 sulla guerra elettronica ha sottolineato la necessità per la RPC di sviluppare armi HPM e difese contro di esse. La RPC ha sviluppato un missile che utilizza una scarica di energia RF per disabilitare un missile o un aereo in arrivo e si dice che abbia una bomba HPM "radio-flash" per l'uso da parte dell'aeronautica militare cinese. Un'immagine del numero di agosto 1997 della rivista PRC Aerospace Knowledge mostra un forno a microonde ad alta potenza utilizzato sulle truppe.
Durante un'intervista del 2000, un funzionario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha notato l'interesse del PLA per le armi a radiofrequenza, che stava investendo in questa tecnologia, ma "molte di esse stanno ottenendo da altre fonti". Tali armi sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti, in Russia, nella Repubblica popolare cinese, in Gran Bretagna, in Australia e in Francia. All'inizio del 2001 il Corpo dei Marines degli Stati Uniti svelò un'arma non letale HPM progettata per controllare folle ostili. Gli Stati Uniti stanno sviluppando armi HPM per installarle sugli UAV o suol’F-35. È inoltre prevedibile che la ricerca statunitense in questo settore sia un obiettivo per lo spionaggio della RPC. In effetti, nel 1999 il comitato ristretto della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha riferito: “””Durante la fine degli anni '90, la RPC ha ottenuto illegalmente lavori di ricerca e sviluppo statunitensi sulla tecnologia delle armi elettromagnetiche a seguito del successo dello spionaggio diretto contro gli Stati Uniti. Tale tecnologia, una volta sviluppata, può essere utilizzata per le armi spaziali per attaccare satelliti e missili.””
La Russia è sicuramente il leader in questo settore di armamenti ed ha costruito armi RF per granate, mortai e proiettili di artiglieria. Nel 2001, la Russia svelò due armi a radiofrequenza. Secondo un opuscolo russo, il sistema "Ranets-E" è un "cannone a radiofrequenza in grado di inabilitare le armi ad alta precisione di un nemico in un raggio di 10 chilometri e garantire una difesa completa in un settore ad angolo di 60 gradi". È particolarmente utile contro i PGM. Una seconda arma a radiofrequenza nota come "Rosa-E" è progettata per inabilitare un radar nemico a 500 km e "può essere installata su di un aereo se prodotta in un involucro modificato del peso di 600-1,500 Kg.”. La Cina ha sicuramente preso in considerazione la possibilità di collaborare con la Russia per sostenere la ricerca e lo sviluppo di un sistema a microonde ad alta potenza (HPM), denominato Ranets-E, destinato a colpire l'elettronica di bordo con armi a guida di precisione.
Nel 1997 il generale Robert L. Schweitzer disse al Comitato economico congiunto del Congresso degli Stati Uniti che la Cina aveva dichiarato la sua "intenzione di acquistare tre armi RF derivate dalla tecnologia russa”; molti scienziati russi della RF stanno lavorando per la RPC. Secondo un rapporto, il PLA potrebbe utilizzare una tecnologia russa chiamata generatore esplosivo magneto-cumulativo (EMG), che utilizza esplosivi per comprimere una bobina carica, producendo un potente impulso EMP. Si dice che un'altra arma EMP cinese sia un condensatore che utilizza piastre molto cariche prima di innescare esplosivi attorno a loro, producendo un impulso EMP.  Il missile balistico a corto raggio DF-11 può essere armato con nuove testate EMP.
             
Assistenza russa per le armi termobariche

È noto che la Russia ha fornito almeno un tipo di arma termobarica al PLA cino-comunista e probabilmente ha fornito una tecnologia aggiuntiva. 

Le armi termobariche sono una classe di armi che distruggono generando calore e pressione. Il loro principale vantaggio è la capacità di creare un effetto distruttivo rispetto alle loro dimensioni che supera di gran lunga gli esplosivi ad alta concentrazione convenzionali. Gli esplosivi aria-carburante (FAE) sono un tipo di arma termobarica. Le FAE sono di solito testate con bombe missilistiche che creano una nuvola di combustibile atomizzato, che viene quindi acceso per creare una grande quantità di calore e pressione. La Cina probabilmente ha bombe FAE per aeromobili ed è almeno alla ricerca di FAE per testate missilistiche per missili a corto e medio raggio. Un particolare pericolo si verificherà qualora la Cina inizi a commercializzare armi termobariche.



L’esercito cinese sta coproducendo un'arma termobarica anti-personale di design russo chiamata SHMEL (Bumblebee) che utilizza un razzo lanciato a spalla caricato con una testata aerosol che crea una nuvola di carburante che viene successivamente accesa ed è utile contro edifici o bunker rinforzati. Ha una portata di circa 300 metri e racchiude la potenza distruttiva di un proiettile di artiglieria da 122 mm. Quest'arma offre la prospettiva di una distruzione totale quando viene sparata contro un edificio di medie dimensioni o contro un bunker. È stato usato dalle forze russe in Cecenia.



Tempo fa il governo cinese ha tentato di rubare i piani per realizzare lo SHMEL, ma dopo averlo catturato, ha stipulato un accordo di coproduzione per farne 10.000 copie.  Nel 2000 lo SHMEL probabilmente entrò nel servizio dell'esercito cinese. La Russia ora sta commercializzando testate termobariche per i suoi missili anticarro guidati, che potrebbero interessare anche i cinesi.  Una fonte russa ha di recente riferito che la Russia sta aiutando la RPC a sviluppare testate termobariche per i razzi di artiglieria. Nel 2001 iniziarono a comparire informazioni su alcune riviste militari che indicavano che lo SHMEL era stato co-prodotto nella RPC. Inoltre, il KAB-1500 russo acquistato da PLA nel 2002 è disponibile anche in una versione dotata di testata termobarica.  

Assistenza per veicoli ipersonici

Gli Stati Uniti considerano i velivoli da attacco ipersonico a lungo raggio come un'arma trasformativa e a metà del 2003 hanno rivelato un concetto per un bombardiere da 6.000 miglia orarie. Il loro sviluppo è perseguito in Russia, Germania, India e Cina. Questi velivoli possono servire come veicoli di lancio in orbita terrestre ed essere il successore del bombardiere strategico e dell'ICBM.  Basato sulla tecnologia sviluppata per lo Space Shuttle e l'ormai abortito veicolo di prova da stadio singolo a orbita X-33, un veicolo d'attacco ipersonico potrebbe essere veloce come un ICBM, ma potrebbe anche essere richiamato, se necessario per colpire nuovamente. Potrebbe fornire testate non nucleari altamente accurate, il cui impatto distruttivo è aggravato dalla loro velocità ipersonica. La loro velocità e autonomia eviterebbero la necessità di basi all'estero.



Per le forze armate cinesi, l'accesso alla tecnologia russa può fornire scorciatoie per costruire le proprie capacità di ricerca e sviluppo ipersoniche. L'ex vice presidente generale della CMC Liu Huaqing è stato mostrato mentre visualizzava il display del motore di prova ipersonico Raduga russo. Questo motore è stato progettato per velocità fino a Mach 6.5. All'inizio del 2001, un rapporto russo rilevava che la Cina stava negoziando per contribuire a un nuovo programma ipersonico suborbitale della Leninets Holding Company chiamato AYAKS. 



I funzionari Leninets all'Airshow di Mosca del 2001 hanno confermato gli interessi della Cina. AYAKS propone un nuovo motore “magneto-plasma-chimico” alimentato a cherosene che consentirebbe al veicolo di spostarsi dalla Russia agli Stati Uniti in 1,6 ore. La NASA e alcune società statunitensi hanno familiarità con questo lavoro ma hanno scelto di non investire in esso. Inoltre, al 2001 Airshow di Mosca i funzionari della Molniya Company hanno notato l'interesse cinese per il loro piano spaziale concept MAKS lanciato dall'aria. L'aereo spaziale con equipaggio MAKS pesa 27 tonnellate con un equipaggio di due e ha un carico utile di 8,3 tonnellate.

Eventuale assistenza estera per veicoli da combattimento senza pilota
           
I veicoli da combattimento senza pilota sono un'altra tecnologia di "trasformazione" militare perseguita dagli Stati Uniti, dalla Cina e da altri paesi. Tali piattaforme sono state inizialmente sviluppate per missioni aeree, terrestri e sottomarine ad alto rischio per le piattaforme con equipaggio.   



Sebbene vi siano molti dibattiti, soprattutto da parte dei piloti, i veicoli aerei da combattimento senza pilota (UCAV) offrono il potenziale per essere in grado di superare gli aerei da combattimento esistenti e molti missili terra-aria. Negli Stati Uniti, sia Boeing che Northrop-Grumman stanno ultimando lo sviluppo di prototipi di UCAV che probabilmente costituiranno la base per un UAV della US Air Force e dell’Us Navy comune per missioni di attacco e sorveglianza. 



La Marina statunitense sta sviluppando piattaforme di combattimento sottomarine senza pilota mentre l’US ARMY progetta una vasta gamma di veicoli robot su ruote per missioni di combattimento e logistiche nell'ambito del suo programma Future Combat System.
La Cina comunista ha da tempo dimostrato il suo interesse per i veicoli aerei senza equipaggio (UAV) ed è molto probabile che cerca strenuamente di attingere alla moderna tecnologia UAV straniera, in particolare da Israele e dalla Russia. I primi UAV a lungo raggio cinesi come il Chang Hong-1, furono semplicemente copiati dagli UAV da ricognizione degli US FIREBEE abbattuti sul territorio della Repubblica Popolare Cinese durante la guerra del Vietnam. L'ultima versione è stata commercializzata allo spettacolo Zhuhai del 2000. Durante gli anni '90, la Cina ha sviluppato una serie di UAV a corto raggio per scopi proattivi target e per missioni di ricognizione tattica ed ELINT. 



I moderni UAV a corto raggio rivelati allo Zhuhai Airshow del 2000 come il W-30 e il W-50 hanno una forte somiglianza con i primi UAV tattici israeliani come il Ricercatore. Inoltre, la possibilità di tale cooperazione è suggerita anche dall'importante esibizione di UAV da parte di Israele durante i successivi Air Show di Zhuhai. La vendita israeliana del drone anti-radar HARPY comporta anche un trasferimento di tecnologie di progettazione e controllo UAV utili per i futuri UAV cinesi. 
La Cina ha interesse anche a sviluppare UAV molto più sofisticati. La Guizhou Company ha svelato di recente una versione aggiornata del suo concetto UAV a lungo raggio WZ-2000 che attinge fortemente dal Northrop Grumman GLOBAL HAWK UAV.  È anche possibile che la Russia possa essere una fonte di altri concetti UAV a lungo raggio. Negli anni '80 e '90 la Russia sviluppò UAV con resistenza di 12-24 ore equipaggiato con radar a lungo raggio avanzato. Negli ultimi anni l'ufficio Sukhoi ha cercato "partner e clienti" per sviluppare il suo concept UAV S-62. L'S-62 è un UAV da 8.500 kg, 50 m con apertura alare che può vagare a oltre 60.000 piedi per 24 ore. Sarebbe in grado di trasportare grandi radar o payload ottici per missioni di ricognizione strategica. Nel 2003 Sukhoi espose i modelli di UAV della loro serie ZOND.  Lo ZOND-2 è un UAV di dimensioni del GLOBAL  HAWK e presenta un ampio radar a matrice di fase triangolare sopra la fusoliera, mentre lo ZOND-1 era equipaggiato con un radar ad apertura sintetica sotto la fusoliera (SAR). Un funzionario della Sukhoi ha confermato che questi UAV sono stati sviluppati con "fondi aziendali" e stranieri.
Nel 2000, al Zhuhai Air Show, l'Università di Aeronautica e Astronautica di Pechino (BUAA) ha rivelato un sistema di simulazione di velivoli virtuali per computer che sosteneva fosse in produzione per addestrare i piloti per lo Shenyang J-8 e il Chengdu J-7. 


Gli ingegneri della BUAA hanno affermato che questo sistema sarebbe stato asservito a un velivolo senza pilota (UAV), forse indicando che la BUAA potrebbe anche essere coinvolta nella ricerca UCAV. Alla fine del 2000, i rapporti dopo lo spettacolo di Zhuhai indicavano che il drone furtivo Guizhou WZ-2000A potrebbe divenire il primo UCAV del cinese, idoneo a penetrare ed annientare le difese aeree nemiche. Il successo dell'utilizzo statunitense in Afghanistan del PREDATOR UCAV armato ha spinto la Cina verso lo sviluppo di un simile aereo da combattimento senza pilota.

Anche i veicoli subacquei senza pilota della RPC (UUV) sono in avanzato sviluppo

La Marina degli Stati Uniti prevede che tali veicoli eseguano missioni anti-nave, anti-sommergibile e anti-mine in collaborazione con navi e sottomarini presidiati. 



Nell'ambito del programma "863", nel 1997 la RPC ha rivelato un veicolo subacqueo senza pilota che presentava intelligenza artificiale e controlli automatici con la capacità di raggiungere profondità di 6000 metri. Questo UUV è stato sicuramente sviluppato con l'assistenza della Russia. Un simile mezzo costituisce la base per i veicoli da combattimento subacquei senza equipaggio (UUCV).

Possibili fonti estere di tecnologia Stealth e Counter Stealth

Sebbene non si tratti di una nuova tecnologia, lo sviluppo del radar che elude la furtività e la tecnologia contro la furtività rimangono elementi critici della guerra futura. Cao Benyi, esperto della RPC, ha dichiarato: “”"È necessario che la Cina faccia ogni sforzo per sviluppare la tecnologia stealth, per sviluppare lo stealth e per fare ciò che è necessario per consentire alla tecnologia stealth della Cina di raggiungere il livello più avanzato al mondo di tale tecnologia in poco tempo.””” Come suggerisce Cao, la RPC sta investendo pesantemente nella tecnologia stealth e contro-stealth. La società cinese Seek Optics ha di recente rivelato il suo lavoro sui rivestimenti progettati per deviare l'energia del radar e sui programmi per computer per favorire la progettazione di oggetti invisibili. Utilizzando i supercomputer importati e il "software di analisi agli elementi finiti" commerciali, si ritiene che la RPC sia in grado di calcolare la riflettività radar degli oggetti sagomati. Ci sono anche rapporti secondo cui la Cina potrebbe applicare rivestimenti invisibili per migliorare la capacità penetrante di aerei da combattimento come il caccia da attacco Xian JH-7. I rivestimenti invisibili verranno probabilmente utilizzati anche per migliorare le capacità dei futuri missili da crociera d’attacco terrestre. Un rapporto del 2001 citava una fonte del Pentagono in quanto la stima del PLA avrebbe reso operativo un missile da crociera furtivo nel 2003.
La Cina sta già dimostrando la sua capacità di applicare la tecnologia stealth. Nel 2002 e nel 2003 il PLA ha dimostrato l'applicazione dei principi di azione furtiva alla progettazione di navi da guerra in tre nuove modernissime navi, i cacciatorpediniere di difesa di classe n. 168 e n. 170 e una nuova fregata "Tipo 054 e 055".





Con lati dello scafo molto lisci e sagomati opportunamente e con un'applicazione di materiali radar-assorbenti, queste unità potrebbero rivelarsi quasi invisibili come le fregate di classe francese LAFAYETTE di Taiwan. In effetti, le autorità taiwanesi che indagano sulle accuse di corruzione relative alla vendita delle fregate francesi ritengono che la Francia abbia fornito alla RPC dati classificati sulla fregata LAFAYETTE.  
La Russia è un'altra potenziale fonte di tecnologia stealth navale, data la relazione della Cina con i costruttori navali russi. La Russia ha esperienza nella costruzione di navi furtive come le fregate classe Project 17 Talwar per l'India e nel 2003 ha reso pubblico il suo cacciatorpediniere Project 20830 ancora più furtivo.



Al Zhuhai Airshow del 2002, un nuovo concetto di caccia di superiorità aerea stealth avanzato denominato FC31 fu svelato in un video promozionale. Pensato per essere un prodotto della Shenyang Aircraft Corporation, questo design presentava un naso cesellato, superfici piatte della fusoliera ed una baia per armi interna simile al Lockheed-Martin F / A-22A. 



Un'altra area di possibile interesse della RPC è la "furtività del plasma", che utilizza un campo ionico carico all'interno o attorno a un oggetto che assorbe energia in radiofrequenza, come ad esempio un radar, creando invisibilità. La Russia ha sviluppato questa tecnologia e apparentemente avrebbe dovuto applicarla sia Mikoyan 1.44, sia sul Sukhoi Su-37 Berkut, caccia di 5^ generazione. Secondo i rapporti della RPC, la Russia sta lavorando alla seconda generazione della tecnologia stealth al plasma.  
I russi hanno stabilito che la furtività del plasma potrebbe non essere adatta per piattaforme a bassa quota, ma stanno sviluppando applicazioni per l'uso sui missili da crociera ad alta velocità.  È possibile che la Cina possa ottenere questa tecnologia come parte di nuovi missili da crociera supersonici russi, decodificarla e applicarla ai suoi futuri missili e aerei da combattimento.
A causa dell'importanza cruciale della furtività per le future piattaforme di combattimento statunitensi, è prevedibile che anche la Cina sta dedicando considerevole energia allo sviluppo della tecnologia contro-spinta. Un'area di interesse cinese a lungo termine è la tecnologia radar a onde metriche. Questa tecnologia radar risale agli anni '30 ed utilizza lunghezze d'onda a radiofrequenza elevate, mentre la maggior parte della tecnologia stealth passiva è progettata per contrastare lunghezze d'onda molto più piccole dei radar moderni. Alla mostra Zhuhai del 1998, il 23° istituto della China Aerospace Co. stava commercializzando il suo radar a onde metriche "J-231" che aveva capacità "anti-stealth".  La Cina utilizza diversi tipi di radar a onde metriche e ne impiega persino uno sul suo ultimo cacciatorpediniere di classe n.170, che probabilmente trasporterà il primo radar a matrice attiva ad alta frequenza della PLA Navy. In combinazione con i computer moderni, la tecnologia delle onde metriche ha un grande potenziale di contro-spionaggio. Nell’Airshow del 2001 a Mosca, la compagnia russa che commercializzava un tale miglioramento del radar a onde metriche lamentò amaramente che la Cina aveva rubato la sua segreta tecnologia.
La Cina comunista è anche nota per essere interessata al radar bi-statico, che utilizza un trasmettitore e un ricevitore separati, e il radar multi-statico, come mezzo per sconfiggere l'invisibilità. È stato anche riferito che il PLA è interessato ad altri nuovi rivelatori anti-furtività come il rilevamento passivo coerente. Questa tecnologia è in grado di discernere interruzioni nei segnali televisivi trasmessi o nei segnali del telefono cellulare per trovare corpi in movimento. Nello scandalo che seguì le accuse degli Stati Uniti del 2002 sulla loro vendita in Iraq, il governo ucraino confermò di aver venduto il suo radar passivo KOLCHUGA alla RPC. Con un raggio d'azione di 600 km, il KOLCHUGA viene pubblicizzato come in grado di rilevare e riconoscere il missile PATRIOT, F-15, F-16, F-22, MIRAGE-2000, RC-135, E-2 ed E-3 AWACS e i bombardieri invisibili F-177 e B-2. Questi sono tutti sistemi d'arma che verrebbero utilizzati dagli Stati Uniti e da Taiwan per difendersi da un attacco Cinese a Taiwan. 

Ispirazione straniera per le piattaforme navali avanzate

Come gli Stati Uniti, la RPC sta sviluppando piattaforme navali avanzate che cercano di migliorare lo scafo monoplano. Nell'ottobre 2000 la RPC ha lanciato la sua prima nave SWATH. Le navi SWATH usano due lunghe forme sommerse di scafo simili a siluri disposte a catamarano. Il loro vantaggio è che consentono a un equipaggio di svolgere una missione in condizioni meteorologiche due volte più pesanti di quelle che si potrebbero fare su una nave monoscafo. La Marina degli Stati Uniti utilizza cinque navi SWATH per missioni idrografiche e di sorveglianza ed ha costruito una imbarcazione sperimentale super furtiva da 560 tonnellate da combattimento tipo SWATH. Alla fine degli anni '80 c'erano concetti statunitensi di navi da combattimento molto più grandi e persino portaerei basati sul design SWATH. Ora gli Stati Uniti stanno sviluppando il concetto SLICE, che consente prestazioni ancora maggiori in condizioni climatiche più pesanti. 
Non è chiaro se la Cina adotterà la piattaforma SWATH per le missioni navali, ma la sua ricerca avanzata e lo sviluppo finora rendono possibile questa opzione. Un'altra piattaforma navale avanzata che la Cina potrebbe prendere in considerazione è una piattaforma semi-sommergibile che consente alla maggior parte dello scafo di trovarsi sotto la superficie per massimizzare la furtività. Una rivista della RPC riporta un'impressione artistica di una portaerei semi-sommergibile a doppio scafo asimmetrico. Questo vettore sarà armato con aerei a decollo corto e missili ed è propulso da quella che sembra essere una trasmissione idro-magnetica. Sebbene non sia chiaro che questo concetto abbia alcuna relazione con un programma PLAN in corso, serve a illustrare che nella Repubblica popolare cinese sono possibili concetti molto avanzati per la guerra navale. 

Assistenza russa per le armi subacquee super-capitanti

Le armi subacquee supercavitanti si muovono attraverso l'acqua a velocità molto elevate, a velocità anche maggiori di quella del suono. 

Sono in grado di farlo perché formano una bolla d'aria, o cavitazione, attorno alla struttura. Una volta lanciato, non c'è difesa contro tali armi sottomarine ad alta velocità. Sono previsti per l'uso come siluri, anti-siluri, anti-mine o come missili che viaggiano sott'acqua e poi si lanciano in aria vicino alla costa per annientare le difese anti-missili. 



La Russia è leader nella tecnologia di supercavitazione e nel 1977 ha lanciato il siluro a razzo Shkval che può raggiungere velocità fino a 200kts o 100 metri al secondo (230 mph) attraverso l'acqua. Secondo quanto riferito, una versione avanzata dello Shkval è in grado di raggiungere una velocità di 300 kts. Secondo quanto riferito, questa versione era in fase di test sul SSGN russo Kusk, premio Oscar, affondato nell'agosto 2000. 



Anche gli Stati Uniti, la Francia e la Germania hanno programmi di ricerca di armi supercavitanti. 
Nell'agosto 1998, la Repubblica popolare cinese aveva acquistato 40 siluri a razzo Shkval dal Kazakistan. Ciò potrebbe indicare che la Cina ha anche programmi in corso per sviluppare armi subacquee supercavitanti. Una fonte taiwanese osserva che il PLA ha usato queste armi per aiutare lo sviluppo delle proprie armi supercavitanti, che potrebbero essere in fase di sperimentazione. Lo sviluppo di tali armi sarebbe coerente con gli sforzi del PLA di adottare nuove tecnologie e di costruire armi che sfruttino le debolezze delle fonti statunitensi. Voci non confermate ipotizzano che un ufficiale della Marina Cinese morì sul Kursk quando questi affondò. Si ipotizza che fosse lì per osservare i test di una nuova versione dello Shkval.   

ENGLISH

FOREIGN HELP FOR HI-TECH WEAPONS

Foreign Sources for PLA Laser Weapons Technology
           
China has invested heavily in its own military laser programs but may also benefit from foreign technology. Chinese engineers appear to be familiar with current U.S. military laser developments and with the potential for lasers to destroy or disable targets. A Chinese technical report from mid-2002 notes the effects of lasers on aluminum, a common material in missiles, aircraft, ships and ground vehicles. One Chinese technical report indicates that the PRC has been investigating the effects of laser on a range of electro-optical sensors, perhaps confirming PLA interest in using lasers to blind these sensors. 

There have been occasional reports of actual laser weapons, usually in the Hong Kong press.  In late 2003 Taiwanese military sources reported that the PLA had deployed a "laser cannon" with a 100km range in the Nanjing Military Region.   While this alarming report received no coverage in the U.S., if true it would handily precede U.S. intentions to deploy its first ground-based laser weapons by 2007 or 2008. The U.S. hopes to test an airborne chemical laser in 2004 and is developing a range of military lasers to include air, naval and land-based solid-state lasers.  If it indeed exists, the PLA's laser would be useful for shooting down aircraft, cruise missiles, some PGMs and some ballistic missiles.  In addition, Internet sources indicate the PLA Army has a laser-radar (LIDAR) system small enough to place on an armored personnel carrier for chemical detection purposes.

The Pentagon's Congressionally-mandated annual reports on PLA modernization have been warning about potential breakthroughs in laser weapons since their first issue in late 1998. In its 2002 report the Department of Defense stated, "China reportedly is focusing its laser weapon development on anti-personnel, counter-precision guided munitions air defense, and ASAT roles."  Beginning with its 1998 report the Department of Defense noted the probable PLA use of ground-based lasers to damage satellites.  In its 2002 report the U.S. Department of Defense stated this observation as follows:

".China already may possess the capability to damage, under specific conditions, optical sensors on satellites that are very vulnerable to damage by lasers. Beijing also may have acquired high-energy laser equipment and technical assistance, which probably could be used in the development of ground-based ASAT [anti-satellite] weapons. [italics added] Given China's current level of interest in laser technology, Beijing probably could develop a weapon that could destroy satellites in the future."

One possible source for this possible PLA ASAT capability could be Russian nuclear-pump laser technology, in which the Russian apparently have succeeded in turning nuclear reactor energy into laser energy.  In 1999 the Cox Committee reported, "Based on the significant level of PRC-Russian cooperation on weapons development, it is possible that the PRC will be able to use nuclear reactors to pump lasers with pulse energies high enough to destroy satellites." A likely source for this technology is the All-Russian Scientific Research Institute of Technical Physics (RFNC-VNIITF) in Snezhinsk.  They conduct research on nuclear pumped lasers, high power microwave generators and laboratory X-Ray lasers.

In March 2003 the Russian Atomic Energy Ministry and the Chinese Academy of Engineering Physics in Beijing signed an agreement to further bi-lateral cooperation on laser research.  Mark Stokes has noted that in the PLA was interested in pursuing cooperation with the Agat Bureau in Byelorussia on adaptive optics, a particular requirement for focusing laser energy into a useable weapon.

Russia is a potential rich source of military laser technology for China.  Since the 1960s several design bureaus have been developing laser weapons, to include Agat, NPO Astrofizika, NPO Almaz, and OKB Vympel.  Russia has produced or conducted research on free electron, gas and CO2 lasers and ultra-high frequency directed energy weapons.  For the future Russian laser research includes adaptive "membrane mirrors," which can be 10 meters wide and weigh only several hundred grams, for use in space. In 1984 Russia used a laser to track the U.S. space shuttle and caused some malfunctions.  In the early 1990s Western observers were surprised to discover the KDKhR-1N laser-based "chemical reconnaissance system." Russian ships have used lasers to ward off U.S. aircraft, and on occasion have blinded U.S. pilots. Developed in the 1980s it is a laser-radar on a tracked APC chassis configured to detect and classify chemical agents.  Russia markets a variety of laser tracking and designating systems.  One system marketed at the 2003 Moscow Airshow, the Nudelman Precision Engineering Bureau's PAPV uses lasers to locate enemy optics, like a sniper scope, and deliver a laser blast that blinds the sniper, or worse. In July 1999 the then director of Almaz stated that Russia could have its first "defensive laser weapons" by 2008.

Electromagnetic Pulse/High Power Microwave/Radio Frequency Weapons

The PLA will very likely be able to employ Radio Frequency weapons in a variety of platforms for the purpose of attacking the electronic systems of an enemy's military systems and civilian electronic infrastructure. The family of Radio Frequency (RF) weapons included Electro Magnetic Pulse (EMP) and High Power Microwave (HPM) and are being developed as key future weapons for information warfare.  These weapons all seek to use or direct a form of radiation for use in degrading or destroying microcircuits, computers, radar and other sensors, communications networks, and other electronic systems, and are among the most highly sought after weapons for information warfare. According to one PLA analyst, EMP weapons can be used to disable an aircraft carrier.  He notes, "The strong magnetic field and electromagnetic pulse caused by an explosion can destroy all important integrated circuits and IC chips.thus paralyzing the radar and telecommunications system of the aircraft carrier and vessels around it as well as the ship-mounted missiles and aircraft."

High Power Microwave weapons have the potential to produce the same effect as Electro Magnetic Pulse but without a nuclear explosion.  HMP also has advantages in that many counter-EMP measures do not work for HMP devices. As such, they offer the means to decisively disrupt enemy forces.  If miniaturized, they can be reduced to the size of an artillery shell or missile warhead. It may be also possible to develop HMP weapons that combine the functions of a radar and weapon, in that it simply increases its power output as it approaches its target. Radio Frequency weapons are able to direct electronic radiation at a target but at much shorter ranges.  China has sought to develop HPM weapons since the mid-1970s under the direction of an engineer who received his degree from Berkeley. A 1996 PRC conference on electronic warfare stressed the need for the PRC to develop HPM weapons and defenses against them. The PRC may be developing a missile that uses a burst of RF energy to disable an incoming missile or aircraft and is reported to have a "radio-flash" HPM bomb for use by the PLA Air Force. A picture from the August 1997 issue of the PRC magazine Aerospace Knowledge shows a high-power microwave being used on troops.

During a 2000 interview with Aviation Week and Space Technology a U.S. Department of Defense official noted the PLA's interest in radio frequency weapons, that it was investing in this technology, but, ''a lot of it they are getting from other places.''  Such weapons are being developed in the U.S., Russia, the PRC, Britain, Australia, and France. In early 2001 the U.S. Marine Corps unveiled a non-lethal HPM weapon designed to control hostile crowds.  The U.S. is developing HPM weapons to put on UAVs or the future Joint Strike Fighter.  It is also to be expected that U.S. research in this area is a target for PRC espionage.  In fact, in 1999 the Select Committee of the U.S. House of Representatives reported, "During the late 1990s, U.S. research and developmental work on electromagnetic weapons technology has been obtained illegally by the PRC as a result of successful espionage directed against the United States.  Such technology, once developed, can be used for space-based weapons to attack satellites and missiles."

Russia is perhaps the leader in this area of weaponry and has build RF weapons for grenades, mortar and artillery shells.  At a Malaysian arms show in late 2001 Russia revealed two radio frequency weapons.  According to a Russian brochure, "Ranets-E" is a "radio frequency cannon [that] is capable of incapacitating an enemy's high precision weapons in a radius of 10 kilometres and ensuring all around defence in a 60-degree-angle sector." It is especially useful against PGMs. A second radio frequency weapon known as "Rosa-E" is designed to incapacitate an enemy radar out to 500km and "can be installed in an aircraft when produced in a modified casing weighing 600-1,500 kilograms." The 2003 Pentagon report on PLA modernization notes that "Beijing may consider working with Russia to support research and development on a high-powered microwave system (HPM), referred to as Ranets-E, which would target the electronics onboard precision-guided weapons."

In 1997 General Robert L. Schweitzer told the Joint Economic Committee of the U.S. Congress that China had stated its "intention to purchase three RF weapons derived from Russian technology." It is also reported that many Russian RF scientists are working for the PRC. According to one report the PLA may be using a Russian technology called an Explosive Magnetocumulative Generator (EMG), which uses explosives to compress a charged coil, producing a powerful EMP pulse.  Another PLA EMP weapon is said to be a capacitor that uses plates that are highly charged prior to setting off explosives around them, producing an EMP pulse. The DF-11 short-range ballistic missile may be armed with new EMP warheads.
             
Russian Assistance For Thermobaric Weapons

Russia is known to have provided at least one type of thermobaric weapon to the PLA and likely has provided additional technology. Thermobaric weapons are a class of weapons that destroy by generating heat and pressure.  Their main advantage is the ability to create a destructive effect relative to their size that far exceeds conventional high explosives. Fuel-air explosives (FAEs) are one kind of thermobaric weapon.  FAEs are usually missile warheads or bombs that create a cloud of atomized fuel, which is then ignited to create a great amount of heat and pressure.  China likely has FAE bombs for aircraft and is at least researching missile warhead FAEs for short and medium range missiles.  A particular danger will occur should the PLA start marketing thermobaric weapons, which would then have a greater chance of falling into the hands of terrorists.

The PLA is now co-producing a Russian-designed personal thermobaric weapon called the SHMEL (Bumblebee).  It uses a shoulder-launched rocket loaded with an aerosol warhead that creates a fuel cloud which is later ignited, and is useful against buildings or reinforced bunkers. It has the range of about 300 meters and packs the destructive power of a 122mm artillery shell.  This weapon offers the prospect of total destruction when fired into a medium-sized house or an earthen bunker. It has been used by Russian forces in Chechnya.

The PLA reportedly tried to steal the plans to make the SHMEL, but after caught, entered into a co-production arrangement to make 10,000 copies.  By 2000 the SHMEL likely entered PLA Army service, which was when the accompanying photograph became available. Russia is now marketing thermobaric warheads for its guided anti-tank missiles, which may also interest the PLA.  At the 2001 IDEX show in Dubai, a Russian source relayed that Russia was helping the PRC to develop thermobaric warheads for artillery rockets. By 2001 information began appearing in Mainland military magazines indicating that indeed the SHMEL was being co-produced in the PRC.  In addition, the Russian KAB-1500 that PLA purchased in 2002 also comes in a version equipped with a thermobaric warhead.  

Foreign Assistance for Hypersonic Vehicles

The U.S. views long-range hypersonic strike aircraft as a transformational weapon and in mid-2003 revealed a concept for a 6,000 mph bomber.  Their development is being pursued in Russia, Germany, India and by the PLA. These aircraft can serve as low-earth orbit launch vehicles and be the successor to the strategic bomber and ICBM. Built on technology developed for the Space Shuttle and the now aborted X-33 single-stage-to-orbit test vehicle, a hypersonic strike vehicle could be as fast as an ICBM, but could also be recalled if necessary-and can strike again.  It could deliver highly accurate non-nuclear warheads, the destructive impact of which is compounded by their hypersonic speed. Their speed and range would obviate the need for overseas bases.

 For the PLA, access to Russian technology may provide shortcuts to building their own hypersonic research and development capability. At the 1997 Moscow Air Show, former CMC Vice Chairman General Liu Huaqing was shown in PLA Pictoral viewing the Russian Raduga hypersonic test engine display. This engine was designed for speeds up to Mach 6.5.  In early 2001, a Russian report noted that China was negotiating to contribute to a novel hypersonic sub-orbital program of the Leninets Holding Company called AYAKS. Leninets officials at the 2001 Moscow Airshow confirmed China's interests. AYAKS proposes a novel kerosene-fueled "magnetoplasmochemical" engine that would allow the vehicle to go from Russia to the U.S. in 1.6 hrs. NASA and some U.S. companies are familiar with this work but have chosen not to invest in it.  In addition, at the 2001 Moscow Airshow officials from the Molniya Company noted Chinese interest in their air-launched MAKS concept space plane.  The MAKS manned space plane weighs 27 tons with a crew of two and has a payload of 8.3 tons.[44]

Possible Foreign Assistance for Unmanned Combat Vehicles
           
Unmanned combat vehicles are another military "transformation" technology being pursued by the U.S. the PLA and other countries.  Such platforms are being developed initially for air, land and underwater missions that are high risk for manned platforms. While there is plenty of debate, especially from pilots, unmanned combat air vehicles (UCAVs) offer the potential to be able to outmaneuver existing combat aircraft and many surface-to-air missiles.  In the U.S., both Boeing and Northrup-Grumman are developing prototype UCAVs that will likely form the basis for a common U.S. Air Force and Navy UAV for strike and surveillance missions.  The U.S. Navy is developing unmanned underwater combat platforms while the U.S. Army envisions a range of wheeled robot vehicles for fighting and logistic missions as part of its Future Combat System program.

The PLA has long demonstrated its interest in unmanned aerial vehicles (UAVs) and it would make it highly likely that the PLA would seek modern foreign UAV technology, in particular from Israel and Russia.  Early PLA long range UAVs like the Chang Hong-1, were simply copied from U.S. FIREBEE reconnaissance UAVs shot down over PRC territory during the Vietnam War.  The latest version was marketed at the 2000 Zhuhai show.  During the 1990s PLA developed series of short range UAVs for target proactive purposes and for tactical reconnaissance and ELINT missions.  Modern short range UAVs revealed at the 2000 Zhuhai Airshow like the W-30 and W-50 bear a strong resemblance to early Israeli tactical UAVs like the Searcher.  In addition, the possibility of such cooperation is also suggested by Israel's prominent display of UAVs at successive Zhuhai Airshows. In addition, Israel's sale of its HARPY anti-radar drone also entails a transfer of UAV design and control technologies that would be useful for future PLA UAVs. 

The PLA also has an interest in developing far more sophisticated UAVs. At the 2002 Zhuhai show the Guizhou Company unveiled an updated version of its WZ-2000 long-range UAV concept that draws heavily from the Northrop Grumman GLOBAL HAWK UAV.  It is also possible that Russia may be a source for other long-range UAV concepts.  In the 1980s and 1990s the Russian developed UAVs with 12-24 hour endurance equipped with advanced long-range radar.  In recent years the Sukhoi Bureau has been looking for "partners and customers" to develop its S-62 concept UAV.  The S-62 is a 8,500kg, 50m wingspan UAV that can loiter at over 60,000ft for 24 hours.  It would be able to carry large radar or optical payloads for strategic reconnaissance missions.Then at the 2003 Moscow Airshow Sukhoi displayed models of their ZOND series of UAVs.  The ZOND-2 is a GLOBAL HAWK-size UAV that featured a large triangular phased array radar over the fuselage, while the ZOND-1 had the same aircraft with an under-fuselage synthetic aperture radar (SAR).  A Sukhoi official said these UAVs were being developed with "company funds," an indication that they may be using foreign funds.

The PLA may also be developing Unmanned Combat Aerial Vehicles (UCAVs). At the 2000 Zhuhai Air Show the Beijing University of Aeronautics and Astronautics (BUAA) revealed a computer virtual aircraft simulation system that it claimed was in production to train pilots for the Shenyang J-8 and the Chengdu J-7.  BUAA engineers said that this system was going to be slaved to an unmanned aerial vehicle (UAV), perhaps indicating that BUAA may also be involved in UCAV research.  In late 2000 reports after the Zhuhai show indicated that the Guizhou WZ-2000A stealthy drone may form the PLA's first UCAV for the purpose of penetrating and suppressing enemy defenses.  The successful U.S. employment in Afghanistan of an armed PREDATOR UCAV may have spurred the PLA toward the near-term development a similar unmanned combat aircraft.

PRC unmanned underwater vehicles (UUVs) are also under development. The U.S. Navy envisions such vehicles performing anti-ship, anti-submarine and mine-sweeping missions in cooperation with manned ships and submarines. Sponsored under the "863" program, in 1997 the PRC revealed an unmanned underwater vehicle that featured artificial intelligence and automatic controls.  It has the ability to reach depths of 6000 meters.  This UUV was developed with assistance from Russia. Such a craft could form the basis for unmanned underwater combat vehicles (UUCVs).

Possible Foreign Sources of Stealth and Counter Stealth Technology

While it is not new technology, the development of radar evading stealth as well as counter-stealth technology remain critical elements of future warfare.  PRC expert Cao Benyi has stated, ".it is necessary for China to make every effort to develop stealth technology, to develop stealth, and to do what is necessary to enable China's stealth technology to catch up with the world's most advanced level of such technology in a short time."As Cao suggests, the PRC is investing heavily in stealth and counter-stealth technology.  At the 1998 Zhuhai Air Show the Chinese company Seek Optics revealed its work on coatings designed to deflect radar energy, and on computer programs for aiding the design of stealthy objects.  By using imported supercomputers and commercial "finite element analysis software," the PRC is believed to be able to calculate the radar reflectivity of shaped objects. There are also reports that China may apply stealth coatings to improve the penetrating capability of combat aircraft like the Xian JH-7 strike fighter. Stealth coatings will also likely be used to improve the capabilities of future land-attack cruise missiles. A 2001 report cited a Pentagon source as estimating the PLA would have a stealthy cruise missile operational in 2003.
The PLA is already demonstrating its ability to apply stealth technology. In 2002 and 2003 the PLA demonstrated its application of stealth principles to naval warship design in three stunning new ships, the No. 168 and No. 170 class air defense destroyers and a new "Type 054"frigate. With very smooth hull sides and an application of radar-absorbent materials, these ships could prove to be nearly as stealthy as Taiwan's French-made LAFAYETTE-class frigates.  In fact, Taiwanese authorities investigating corruption charges surrounding the sale of the French frigates believe that France gave the PRC classified data on the LAFAYETTE frigate to mollify its opposition to the sale. Russia is another potential source for naval stealth technology given the PLA's relationship with Russia's naval builders.  Russia has experience in building stealthy ships such as the Project 17 Talwar class frigates for India, and in 2003 unveiled its even stealthier Project 20830 destroyer.   
The PLA is also applying stealth concepts to combat aircraft. At the 2002 Zhuhai Airshow, a new stealthy advanced air-superiority fighter concept was revealed briefly in a promotional video.  Thought to be a product of the Shenyang Aircraft Corporation, this design features a chiseled nose, flat fuselage surfaces and internal weapon carriage in a manner similar to the stealthy U.S. Lockheed-Martin F/A-22A.  Another area of possible PRC interest is in "plasma stealth," which uses a charged ion field in or around an object that absorbs radio frequency energy, such as from radar, creating stealth.  Russia developed this technology and apparently was to apply it to both contending Mikoyan Article 1.44 and Sukhoi Su-37 Berkut 5th generation fighters.  PRC reports note that Russia is now working on its second generation of plasma stealth technology.[61]  The Russians have determined that plasma stealth may be unsuitable for low-altitude platforms, but are developing applications for use on high-speed high-altitude cruise missiles.  It is possible that the PLA could obtain this technology as part of new Russian supersonic cruise missiles, reverse engineer it, and apply it to future PLA missiles and combat aircraft.
Due to the critical importance of stealth for future U.S. combat platforms, it is to be expected that China would also devote considerable energy to the development of counter-stealth technology.  One area of long-term PLA interest is Metric-Wave radar technology.  This radar technology dates back to the 1930s and uses large radio frequency wavelengths, whereas most passive stealth technology is designed to counter far smaller wavelengths of modern radar.  At the 1998 Zhuhai show the 23rd Institute of the China Aerospace Co. was marketing their "J-231" metric-wave radar which its claimed had "high anti-stealth" capability.  The PLA has several types of Metric-Wave radar and even employs one on its latest No. 170 class destroyer, which will likely carry the PLA Navy's first high frequency active phased array radar. When combined with modern computers, metric-wave technology has great counter-stealth potential.  In fact, at the 2001 Moscow Airshow Russian company marketing such improved metric-wave radar complained bitterly that China had stolen its technology.

The PLA is also known to be interested in bi-static radar, which uses separated transmitter and receiver, and multi-static radar, as a means to defeat stealth.  The PLA is also reported to be interested in other novel counter-stealth detectors such as Passive Coherent detection.  This technology is able to discern disruptions in broadcast television signals or cell-phone signals to find moving bodies.  In the scandal that followed 2002 U.S. accusations of their sale to Iraq, the Ukrainian government confirmed that it had sold its KOLCHUGA passive radar to the PRC.  With a radius of action of 600km, the KOLCHUGA is advertised as being able to detect and recognize the PATRIOT missile, F-15, F-16, F-22, MIRAGE-2000, RC-135, E-2 and E-3 AWACS and the F-177 and B-2 stealth bombers. These are all weapon systems that would be used by the U.S. and Taiwan to defend against a PLA attack on Taiwan. 

Foreign Inspiration for Advanced Naval Platforms

As is the U.S., the PRC is developing advanced naval platforms that seek to improve upon the monoplane hull. In October 2000 the PRC launched its first SWATH ship. SWATH ships use two long submerged torpedo-like hull forms arranged in a catamaran fashion.  Their advantage is that they allow a crew to perform a mission in weather twice as heavy as could be done on a monohull ship.  The U.S. Navy has five SWATH ships for hydrographic and surveillance missions, and built its super-stealthy experimental 560 ton Sea Shadow combat ship on a SWATH hull form.  In the late 1980s there were U.S. concepts of much larger combat ships and even aircraft carriers based on the SWATH design.  Now the U.S. is developing the SLICE concept, which allows for even greater performance in heavier weather. 

It is not clear that the PLA is going to adopt the SWATH platform for naval missions, but its advanced research and development so far makes that option possible. Another advanced naval platform the PLA may be considering is a semi-submersible platform that allows the majority of the hull to be under the surface to maximize stealthiness.  One PRC magazine carries an artist's impression of a twin asymmetric-hull semi-submersible aircraft carrier. This carrier is armed with short take-off aircraft, missiles, what look like advanced guns, and is powered by what appears to be a hydro-magnetic drive.  While it is not clear that this concept bears any relationship to an ongoing PLAN program, it serves to illustrate that very advanced concepts for naval warfare are possible in the PRC. 

Russian Assistance for Supercavitating Underwater Weapons

Supercavitating underwater weapons move through water at very high velocities, at speeds up to greater than sound. They are able to do so because they form an air bubble, or cavitation, around the structure. Once launched, there is little defense against such high-speed underwater weapons.  They are envisioned for use as torpedoes, anti-torpedoes, anti-mine or as missiles that travel underwater and then air-launch near the shore to defeat anti-missile defenses. Russia is a leader in supercavitation technology and in 1977 fielded the Shkval (Squal) rocket torpedo, which can achieve speeds up to 200kts, or 100 meters per second (230 mph) through water. An advanced version of the Shkval is reportedly capable of 300kts speed. This version reportedly was being tested on the Russian Oscar-class SSGN Kusk that sank in August 2000.  The U.S., France and Germany also have supercavitating weapons research programs. 

In August 1998 the PRC was reported to have purchased 40 Shkval rocket torpedoes from Kazakhstan. This could indicate that the PLA also has programs underway to develop supercavitating underwater weapons.  A Taiwanese source notes that the PLA has used these weapons to aid the development of its own supercavitating weapons, which may be in testing. Developing such weapons would be consistent with the PLA's efforts to adopt new technologies and to build weapons that exploit the weaknesses of the U.S.  U.S. sources reportedly have confirmed that a PLA Navy Officer perished on the Kursk when it sank. There is speculation that he was there to observe the testing of a new version of the Shkval.   

(Web, Google, globalsecurity, You Tube)