martedì 28 aprile 2020

RUSSIA: una nuova famiglia di munizioni cinetiche nota come “SVINETS”



L'esercito russo ha adottato sin dagli anni ‘80 una famiglia di munizioni cinetiche da 125 mm nota come "MANGO" con tutti i cannoni da 125 mm utilizzati sui principali carri armati del suo arsenale. Questa famiglia comprende la cartuccia “3VBM17” ed il penetratore a barra lunga 3BM42 in acciaio. 
Circa dieci anni dopo sta per essere adottata una nuova famiglia di munizioni cinetiche nota come “SVINETS” che rappresentano nuovi proiettili progettati per soddisfare un nuovo livello prestazionale stabilito dal modello statunitense “M829”, caricati come noto con penetratori all’uranio impoverito che hanno fatto il loro debutto durante l’operazione “Desert Storm” in Iraq nel 1991. 
L'originale M829 è in grado di penetrare 540 mm di corazza stratificata RHA a 2.000 metri di distanza; i tipi avanzati di penetratori DU a barra lunga M829 (A3 / 4) sono dotati di una pinna speciale progettata per penetrare le corazze reattive denominate “ERA”.

ENGLISH

The Russian army has adopted since the 1980s a family of 125mm kinetic ammunition known as "MANGO" with all the 125mm cannons used on the main tanks in its arsenal. This family includes the "3VBM17" cartridge and the steel 3BM42 long-bar penetrator. 
About ten years later a new family of kinetic ammunition known as "SVINETS" is about to be adopted, representing new projectiles designed to meet a new performance level established by the US model "M829", loaded as known with depleted uranium penetrators that made their debut during Operation "Desert Storm" in Iraq in 1991. 
The original M829 is capable of penetrating 540 mm of RHA layered armor at a distance of 2,000 meters; the advanced types of DU long bar penetrators M829 (A3 / 4) are equipped with a special fin designed to penetrate the reactive armor called "ERA".

(Web, Google, Wikipedia, defense-update, You Tube)






Terzo trasferimento di velivoli da pattugliamento marittimo ATL2 aggiornati per la Marina Nationale - Il nuovo "ATL 3"



Il terzo pattugliatore marittimo “MPA Atlantique 2” (ATL2) aggiornato dalla Dassault Aviation e da Thales e Naval Group è stato di recente consegnato dalla DGA alla Marina Nationale presso la base aerea navale di Lann-Bihoué.



L'ATL2 è un velivolo da pattugliamento marittimo con un raggio d'azione molto ampio, utilizzato principalmente per il controllo dell'ambiente dall’aria; inoltre il suo ruolo principale è quello della lotta antisommergibile (ASW) e contro le navi di superficie, dalla zona litoranea alle acque blu (blue water).
Il contratto per l’ammodernamento della flotta ATL2 fu aggiudicato alla fine del 2013 a Dassault Aviation ed a Thales che hanno fornito a questi velivoli l'equipaggiamento necessario per svolgere le loro missioni operative fino al 2030, quando non verranno ritirati dal servizio operativo.
Diciotto dei 22 MPA ATL2 gestiti dalla Marina Nationale francese verranno aggiornati alla nuova versione denominata "Standard 6”: i primi due velivoli ATL2 aggiornati sono stati consegnati nell'ottobre dello scorso anno.
Il lavoro di aggiornamento "Standard 6" include:
Un nuovo sottosistema acustico di Thales che raccoglie ed elabora segnali dell'ultima generazione di sono-boe per il rilevamento di sottomarini;
Nuove console per il sottosistema del display tattico, sviluppato da SIAé;
Un nuovo radar Thales Search Master con antenna attiva;
Una nuova navigazione di console progettata dalla Dassault Aviation.



Atlantique 2 - ORIGINI E PROTOTIPI - ESPERIENZA PRODUTTIVA E OPERATIVA 

A metà degli anni '70, per far fronte alla crescente minaccia rappresentata dallo sviluppo di sottomarini e navi di superficie, la Marina Nationale decise di mettere in servizio la nuova generazione: l'Atlantique 2 (ATL 2).
Due prototipi dell’ ATL 2 furono realizzati sulla base di due aerei del primo lotto di produzione (numeri 42 e 69); furono modificati per trasportare diverse parti del nuovo sistema di armi e furono dotati di miglioramenti previsti per lo standard di produzione. 



L'ATL2 fece il suo primo volo a Tolosa-Blagnac l'8 maggio 1981, pilotato da Jacques Jesberger, l'ingegnere di volo Jean-Pierre Bussenot e l'ingegnere di volo Pierre Harquin.
Nel giugno 1982 il Ministero della Difesa annunciò il lancio ufficiale della produzione dell'ATL 2. Dopo due anni di ritardo rispetto al programma fissato (maggio 1984) per motivi di bilancio, il contratto industriale fu limitato a soli 28 velivoli. Ciò causò un avvio molto lento ed un basso rateo di produzione annuale (un aereo ogni due mesi).
La cellula dell'ATL 2 è stata prodotta dal consorzio europeo SECBAT (Dornier e MBB per la Germania occidentale, Dassault-Breguet e Aérospatiale per la Francia, Aeritalia per l'Italia e SABCA-SONACA per il Belgio). I turbo-propulsori Tyne furono realizzati in collaborazione con la Gran Bretagna (Rolls-Royce), la Francia (Snecma) ed il Belgio (FN). Il primo modello di produzione fu consegnato alla Marina francese nell'ottobre 1989.



Il futuro aerei da pattugliamento marittimo “Atlantique ATL3"

Dati tecnici:
  • Equipaggio: 12
  • Produttore: Dassault-Breguet
  • Lungh.:31.7m
  • Apert. Alare:  36.3m.




L'Atlantique ATL3 avrà quattro hardpoint di base con una capacità totale di 3.500 kg per il trasporto di missili e siluri.
Il sistema radar Iguane fornito dalla Thomson CSF è un radar multimodale. Il radar ha la sensibilità per rilevare piccoli bersagli di dimensioni periscopiche.
Il successore degli Atlantique ATL1 e ATL2, incorporerà un sistema d'arma potenziato con un carico utile massimo di 9.000 kg, motori di nuova tecnologia, nuova cabina e sofisticati sistemi avionici e sensori. 
L'ATL1, selezionato come velivolo di pattugliamento marittimo a lungo raggio della NATO, entrò in servizio nel 1966 ed entrò in servizio con la marina tedesca, italiana e pakistana. L'Atlantique ATL2 attualmente è in servizio con la sola Marina Nationale francese dal 1989.
La cellula ATL3 sarà prodotta dalla consorzio Societé Européenne de Construction de l'Avion Breguet Atlantique (SECBAT), composta da Dassault Aviation of France, Alenia d'Italia, SABCA-SONACA del Belgio ed EADS (European Aeronautics Defence and Space), costituita di DaimlerChrysler Aerospace della Germania, Aerospatiale Matra della Francia e CASA della Spagna.
La missione principale dell'Atlantique è la guerra antisommergibile e antisuperficie, ma i ruoli secondari comprendono la ricerca e il salvataggio, la posa e il rilevamento delle mine e la sorveglianza marittima a lungo raggio.
La cabina di pilotaggio è progettata per operazioni con due piloti. Sei display a led per entrambi i piloti in modo indipendente con i dati di volo e di gestione dei sistemi, insieme a immagini del sensore elettro-ottico, dati del radar meteorologico e display tattico.
L'aeromobile normalmente trasporta otto membri dell'equipaggio tattico: il coordinatore tattico (TACCO), il vice TACCO, due ufficiali di misure radar e di supporto elettronico e due ufficiali di sensori acustici.
L'equipaggio tattico ha identiche postazioni di lavoro ognuna con due display a colori multiuso. Il vice TACCO gestisce i sistemi di comunicazione, navigazione ed elettro-ottici. Il TACCO riceve gli input da tutte le operazioni dei sensori e, utilizzando la suite di ausili tattici, valuta la situazione e determina le azioni da intraprendere.
L'Atlantique ATL3 ha quattro hardpoint di base con una capacità totale di 3.500 kg per il trasporto di missili come Harpoon, Maverick, HARM, Magic, Sidewinder e MICA. 
Inoltre, una grande baia di armi con capacità di trasportare un carico utile interno massimo di 5.500 kg può trasportare una vasta gamma di ordigni e attrezzature per supportare lo spiegamento per operazioni fuori area. Diverse combinazioni di carichi utili possono essere caricate nel vano armi con una scelta di fino a otto siluri Nato, due missili aria-superficie Exocet AM39, quattro missili aria-superficie Harpoon, sei mine, da 250 kg o 500 kg, otto anti -cariche di profondità di guerra sottomarina, 12 container di ricerca e salvataggio (SAR), 200 sonobuoys e 70 marker.
Il radar multimodale Iguane CSF Thomson ha la sensibilità per rilevare piccoli target di dimensioni periscopiche. Può operare simultaneamente nella modalità di ricerca di superficie, meteorologica ed esegue la scansione ed il tracciamento dei bersagli ostili. Un sistema IFF è integrato nel radar.
L'aeromobile è dotato di un sensore a infrarossi (FLIR) rivolto in avanti installato in una torretta sferica sotto la prua. Il FLIR effettua ricerca, rilevamento, identificazione e localizzazione di obiettivi e ha un raggio di rilevamento fino a 100 miglia. Due sistemi di fotocamere offrono fotografia verticale e obliqua. Un rivelatore di anomalie magnetiche Sextant Avionique (MAD), per il rilevamento e la posizione dei sottomarini, è installato nella sezione di coda allungata della fusoliera.
I due operatori di sensori acustici dell'aeromobile rilevano, localizzano e seguono i sottomarini utilizzando il sistema di elaborazione dei dati acustici Sadang di Thomson-CSF; 64 canali possono essere elaborati contemporaneamente.
Il sistema di misure di supporto elettronico (ESM) è il rivelatore radar Thomson-CSF Arar 13A: il sistema rileva, analizza, identifica e traccia automaticamente i segnali radar e fornisce un'alta probabilità di intercettazione a singolo impulso, anche in un denso ambiente elettromagnetico. I segnali radar intercettati vengono analizzati confrontando le caratteristiche del segnale con una libreria di minacce ESM.
Il sistema di navigazione utilizza un sistema di navigazione inerziale giroscopico laser ad anello con un sistema di posizionamento globale integrato e una suite di radionavigazione che comprende la gamma radio omni-direzionale VHF (VOR) con strumenti di misurazione della distanza (DME). L'attrezzatura del pilota automatico consente il volo operativo fino a 100 piedi.
La suite di comunicazioni include collegamenti V / UHF e di comunicazione satellitare con collegamenti dati tattici Nato 11, 14 e 16.
I motori Rolls-Royce Allison AE2100H, equipaggiati con eliche composite a sei pale di Messier Dowty, producono il 10% in più di potenza rispetto ai motori ATL di generazione attuale, ma consumano il 15% in meno di carburante.



ENGLISH

Third transfer of upgraded ATL2 maritime patrol aircraft for the National Navy

The third maritime patrol vessel "MPA Atlantique 2" (ATL2) updated by Dassault Aviation and Thales and Naval Group was recently delivered by the DGA to the National Navy at the Lann-Bihoué naval air base.
The ATL2 is a maritime patrol aircraft with a very wide range of action, mainly used for airborne environmental control; in addition, its main role is in the fight against submarines (ASW) and surface vessels, from coastal area to blue water.
The contract for the modernization of the ATL2 fleet was awarded at the end of 2013 to Dassault Aviation and Thales who provided these aircraft with the necessary equipment to carry out their operational missions until 2030, when they will not be withdrawn from operational service.
Eighteen of the 22 ATL2 MPAs operated by the French National Navy will be upgraded to the new version called "Standard 6": the first two upgraded ATL2 aircraft were delivered in October last year.
The "Standard 6" upgrade work includes:
A new Thales acoustic subsystem that collects and processes signals from the latest generation of sono-boe signals for submarine detection; New consoles for the tactical display subsystem, developed by SIAé; A new Thales Search Master radar with active antenna; A new console navigation designed by Dassault Aviation.

Atlantique 2 - ORIGINS AND PROTOTIPS - PRODUCTIVE AND OPERATING EXPERIENCE 

In the mid-1970s, to face the growing threat posed by the development of submarines and surface ships, the National Navy decided to put into service the new generation: the Atlantique 2 (ATL 2).
Two prototypes of the ATL 2 were built on the basis of two planes from the first production batch (numbers 42 and 69); they were modified to carry different parts of the new weapons system and were equipped with planned improvements to the production standard. 
The ATL2 made its first flight to Toulouse-Blagnac on 8 May 1981, piloted by Jacques Jesberger, flight engineer Jean-Pierre Bussenot and flight engineer Pierre Harquin.
In June 1982, the Ministry of Defence announced the official production launch of ATL 2. After a two-year delay from the scheduled schedule (May 1984) for budgetary reasons, the industrial contract was limited to only 28 aircraft. This caused a very slow start and a low annual production rate (one aircraft every two months).
The ATL 2 airframe was produced by the European consortium SECBAT (Dornier and MBB for West Germany, Dassault-Breguet and Aérospatiale for France, Aeritalia for Italy and SABCA-SONACA for Belgium). The Tyne turbo-propellers were produced in collaboration with Great Britain (Rolls-Royce), France (Snecma) and Belgium (FN). The first production model was delivered to the French Navy in October 1989.

The future maritime patrol aircraft "Atlantique ATL3".

Technical data:
  • Crew: 12
  • Manufacturer: Dassault-Breguet
  • Length: 31.7m
  • Open Wing: 36.3m.

The Atlantique ATL3 will have four basic hardpoints with a total capacity of 3,500 kg for carrying missiles and torpedoes.
The Iguane radar system provided by Thomson CSF is a multimodal radar. The radar has the sensitivity to detect small periscopic targets.
The successor to the Atlantique ATL1 and ATL2, will incorporate an enhanced weapon system with a maximum payload of 9,000 kg, new technology engines, new cabin and sophisticated avionics and sensor systems. 
The ATL1, selected as NATO's long-range maritime patrol aircraft, entered service in 1966 and entered into service with the German, Italian and Pakistani navies. The Atlantique ATL2 is currently in service with the French National Navy alone since 1989.
The ATL3 cell will be produced by the consortium Societé Européenne de Construction de l'Avion Breguet Atlantique (SECBAT), composed of Dassault Aviation of France, Alenia of Italy, SABCA-SONACA of Belgium and EADS (European Aeronautics Defence and Space), consisting of DaimlerChrysler Aerospace of Germany, Aerospatiale Matra of France and CASA of Spain.
The Atlantique's main mission is anti-submarine and anti-surface warfare, but secondary roles include search and rescue, mine laying and detection and long-range maritime surveillance.


(Web, Google, Wikipedia, Dassault, naval-technology, navy recognition, You Tube)




























lunedì 27 aprile 2020

C 551 GIUSEPPE GARIBALDI: l'elettronica di bordo


L'incrociatore portaeromobili STOVL Giuseppe Garibaldi, matricola C 551, è un'unità della Marina Militare che prende il nome dal generale del Risorgimento Giuseppe Garibaldi. 




L'unità è stata la prima portaerei nella storia della Marina Militare ad entrare in servizio attivo dato che due unità portaerei, l'Aquila e lo Sparviero, furono approntate nel corso della seconda guerra mondiale ma non entrarono mai in servizio. La nave ha ricoperto il ruolo prestigioso di nave ammiraglia della Marina Militare dal 1987 al 2011, quando è passato alla nuova portaerei Cavour. Il ruolo di portabandiera della flotta era stato ricoperto dal 1961 al 1971 con lo stesso nome e la stessa matricola, dall'incrociatore leggero rimodernato Giuseppe Garibaldi. La nave ha subito un ammodernamento nel 2003 e una profonda ristrutturazione nel 2013.



Centrale Operativa di Combattimento - SADOC 3 (Sistema Automatizzato per la Direzione delle Operazioni di Combattimento) 

Il centro vitale dell'unità è la COC (Centrale Operativa di Combattimento) che scandisce e regola tutte le sue attività della nave e dalla quale vengono dirette le attività della nave sia durante le esercitazioni sia durante le reali attività di crisi; il locale della Centrale Operativa di combattimento trova la sua ubicazione dietro la Plancia di Comando e ospita il sistema Selenia IPN 20 cui è affidato il compito di raccogliere i dati dai vari sensori e dai sistemi di comunicazione, che fa parte del che ha il compito di ricevere ed elaborare le informazioni di tutti i sensori di bordo, fornendo informazioni, istante per istante, della situazione riscontrata tramite processi di trasformazione delle informazioni da analogico a digitale, attivando i sistemi difensivi in maniera selettiva in funzione del tipo di minaccia riscontrata, controllando e guidando i dispositivi di offesa verso il bersaglio. Lungo le pareti della COC sono presenti dieci consolle verticali SOC (Single Operator Consolle) del sistema integrato di elaborazione e presentazione dati Selenia IPN-20: con il compito di discriminare e seguire una sola attività prescelta; al centro due consolle multiple (Multiple Operators Consolle), che possono seguire tutte le attività in maniera da visualizzare la situazione tattica complessiva, ed infine una consolle orizzontale con un grande display. Il Sistema Automatizzato per la Direzione delle Operazioni di Combattimento, che era stato introdotto a bordo delle unità della classe Audace con il SADOC 1 con capacità di solo Comando, ha subìto nel tempo, grazie al progredire della tecnologia nei campi dell'elettronica e dell'informatica, ampliando le capacità con compiti di Comando e Controllo (C2), di Comando, Controllo e Comunicazioni (C3) e nell'ultima evoluzione, C4I, con compiti di Comando, Controllo, Comunicazione, Computer ed Informazione. Il processo automatizzato dello scambio di dati ed informazioni in tempo reale è stato inizialmente assicurato dal sistema di comunicazioni Elmer con il Link 11 HF e UHF Link 14 e le predisposizioni per il Link 16 implementato dopo i lavori a cui l'unità è stata sottoposta nel 2003.




DOTAZIONI ELETTRONICHE DI BORDO DEL GARIBALDI

1) - Il radar di navigazione MM/SPN-749: il radar di navigazione MM/SPN-749 della GEM Elettronica opera in banda I con una potenza di picco di 20kW, con due antenne separate sistemate lungo l'asse longitudinale dell'unità, con quella “master” installata in testa alla plancia di comando e quella “slave” in testa alla plancia poppiera. Inizialmente sull'unità era previsto l'imbarco di un radar di navigazione SMA MM/SPS-703, la cui antenna sarebbe dovuta essere poggiata su di una mensola, tuttora esistente, posizionata sull'albero di prora, al di sotto di quella utilizzata per l'antenna del radar MM/SPS-702, ma è stato preferito il sistema MM/SPN-749 della GEM Elettronica, che prevedeva l'impiego di due antenne, sistemate ciascuna di esse nella zona prodiera e poppiera dell’isola.

2) - Direzioni tiro: al sistema Albatross/Aspide sono asservite tre direzioni di tiro SPG-75 con radar Selenia RTN-30X Orion e centralina Elsag NA-30B Argo con due apparati collocati sul cielo della plancia di comando ed il terzo a poppavia del fumaiolo. Ai tre CIWS Dardo sono asservite tre direzioni di tiro SPG-74 con radar Selenia RTN-20X e centralina Elsag NA-20 i cui apparati sono collocati nelle immediate vicinanze di ciascun impianto.  L’RTN-30X MM / SPG-75 (MM sta per Marina Militare, una nomenclatura per la Marina italiana, simile alla nomenclatura US-Army / Navy AN /…) opera nel radar antincendio e di guida missilistica I-Band. Il radar utilizza un monopulse, antenna Cassegrain con una torsione di polarizzazione e impiega un pienamente coerente trasmettitore catena con un tubo ad onde come l'amplificatore finale. È possibile selezionare due modalità operative: una modalità a impulso lungo e una forma d'onda codificata con compressione a impulsi con codice Barker a 13 bit e una modalità a impulso breve che utilizza un singolo impulso on / off con chiave della lunghezza di 0,5 µs. Il ricevitore completamente digitale utilizza un indicatore di bersaglio mobile multicancellatore ed è dotato di dispositivi per ridurre al minimo gli effetti del multipath su bersagli a bassa quota. L’RTN-30X ha molti componenti in comune con il radar di sorveglianza RAN-30X.

3) - Radar Hughes AN/SPS-52C: alla ricerca aerea a lungo raggio provvede il radar tridimensionale Hughes AN/SPS-52C in banda E che ha ben 400km di portata. L'AN/SPS-52 è un radar di ricerca 3D a lungo raggio operante in banda E progettato dalla Hughes, che ha equipaggiato numerosissime classi di unità navali della US Navy oltre che di altre Marine di paesi alleati degli Stati Uniti che è stato anche imbarcato a bordo delle navi della Marina Militare Italiana. Il radar AN/SPS-52 è stato sviluppato negli anni sessanta sulla base del radar AN/SPS-39, primo radar con tecnologia "scanning frequenza" (FRESCAN), del quale risulta una versione migliorata. Il radar AN/SPS-52 è in grado di rilevare bersagli aerei a distanze superiori ai 200 km ed essendo un radar tridimensionale determina oltre alla posizione anche l'altezza, trasmettendo queste informazioni al sistema di combattimento.
L'antenna planare impiega la frequenza di scansione dirigendo il fascio radar in grado di stabilire l'altitudine di obbiettivi al di sopra dei 100.000 piedi. Caratteristiche del radar sono la frequenza variabile, il cambiamento dell'asse del fascio radar e la scansione che può essere realizzata in elevazione o in anzimut. La variazione di frequenza rendere questo radar più resistente al jamming, inconveniente più difficoltoso da risolvere con l'adozione di una frequenza fissa. Alcune limitazioni che la frequenza di scansione impone sono invece un grande impiego della banda di frequenza disponibile, che essendo utilizzata per la scansione, non potrà venire impiegata per ottimizzare la risoluzione degli obiettivi, e in fase di ricezione dover gestire una banda molto ampia, con il ricevitore che dovrà quindi essere in grado di poter spostare il centro della sua larghezza di banda più stretta con la frequenza di trasmissione. Nella versione iniziale il radar è stato immediatamente compatibile con il sistema di combattimento AN/SYS-1. La versione AN/SPS-52B: ha introdotto la tecnologia M.T.I. (dall'inglese Moving Target Indicator, che significa "indicatore di bersaglio mobile") per la soppressione degli echi provenienti da bersagli fissi, non in moto relativo rispetto all'antenna per evidenziare gli echi da oggetti in movimento, che altrimenti potrebbero essere mascherati. Con la versione SPS-52C nel 1977 è stata introdotta la stabilizzazione digitale e tale versione costituisce l'ultimo aggiornamento ed è caratterizzata da sostanziali miglioramenti, tra cui una copertura della distanza di oltre 240 miglia nautiche, e si è dimostrata anche notevolmente più affidabile per via di accorgimenti costruttivi che l'hanno reso più solido e per l'aggiunta delle eccellenti funzioni incorporate durante le prove. Nella US Navy il radar ha equipaggiato numerose classi navali tra cui le fregate Classe Brooke, i cacciatorpediniere Classe Charles Adams, le navi d'assalto anfibio Classe Tarawa e Classe Wasp, gli incrociatori Classe Galveston e Classe Providence. Il radar è stato sostituito nelle unità navali più nuove dal radar AN/SPS-48. Nella Marina Militare il radar ha equipaggiato l'incrociatore lanciamissili portaelicotteri Vittorio Veneto, e i cacciatorpediniere Classe Audace e Classe De la Penne e la portaerei leggera Garibaldi. L’AN/SPS-52C è una versione entrata in servizio nel 1978 completamente digitalizzata e ampiamente modernizzata nell'elettronica, con maggiore affidabilità e maggiore resistenza alle interferenze, modifiche che l'hanno resa compatibile con il sistema di combattimento.

4) -  Elettronica MM/SLQ-32 Nettuno: per le operazioni di guerra elettronica l'unità è dotata dal sistema integrato ESM/ECM Elettronica MM/SLQ-32 Nettuno, i cui elementi operano sia in funzione ECM (Electronic Counter Measures) attiva per disturbare ed ingannare i radar avversari ed i sistemi di guida dei missili nemici, sia in funzione ESM (Electronic Support Measures) passiva, per la localizzazione e l'analisi delle emissioni di apparecchiature elettroniche ritenute non amiche.

5) - Il radar Selenia SPS-774: il radar bidimensionale Selenia SPS-774 (RAN-10S) che ha una portata di 150km provvede alla ricerca aerea a media distanza e bassa quota ed è dotato di secondario IFF associato Mk. XIII. Il radar di scoperta di superficie S.M.A. MM/SPS-702 in banda I, installato su una mensola dell'albero di prora, ha anche compiti di scoperta di bersagli aerei a basse quote ed è associato all'interrogatore MM/UPC-718 (per il riconoscimento di velivoli amici dotati di trasponditore MM/UPC-719) ed all'antenna in banda G/H per la teleguida dei missili Teseo. 

6) - Il TACAN URN-25: all'assistenza del decollo ed appontaggio di velivoli provvede il Tacan Face Standard URN-25 cui sono affidati anche compiti di radio assistenza per procedure IFR di volo. Con il nome di Tactical Air Navigation o semplicemente TACAN è indicato un sistema di navigazione aerea a breve raggio utilizzato dai militari statunitensi e da alcune nazioni della NATO. È sostanzialmente una versione più accurata del sistema VHF Omnidirectional Range/Distance Measuring Equipment (VOR/DME) che fornisce informazioni su angolo e distanza, da una stazione a terra, per l'aviazione civile. Nelle stazioni VORTAC, la porzione del DME del sistema TACAN è disponibile per l'uso civile, unitamente ad un VOR. Diverso rispetto al VOR è il modo di differenziare il segnale per radiali. Il TACAN è in grado di fornire con precisione e continuità indicazioni di rilevamento e distanza, che vengono visualizzate in una piccola porzione del pannello degli strumenti del velivolo. Il TACAN opera su canali di frequenza tra i 960 e 1215 MHz: più precisamente, per trasmissioni stazione - aeroplano si usano le frequenze nell'intervallo 962 - 1024 MHz e 1151 - 1213 MHz, mentre per trasmissioni aeroplano - stazione le frequenze nel range 1025 - 1150 MHz. Il punto è fornito in coordinate polari ed è in grado di essere ricevuto contemporaneamente da 100 aeroplani fino ad una distanza massima di 195 miglia nautiche (circa 360 km). Una stazione TACAN consiste in un apparato ricetrasmittente dotato di un'antenna a filo interna, polarizzata verticalmente attiva per la trasmissione, un'antenna a filo parassita che ruota intorno alla prima, che implementa il sistema di ricezione detto "a cardioide" dal quale si può ottenere il rilevamento grossolano, e altre nove antenne, sempre parassite, che ruotano anch'esse coassialmente alla prima, trasformando lo schema di ricezione in una "cardioide lobata", che permette il rilevamento di precisione. Lo Space Shuttle era uno dei velivoli spaziali equipaggiati con l'avionica TACAN, anche se ora è stato "aggiornato" con il GPS. Poiché le unità della distanza e dell'azimut sono riunite in un unico complesso ne consegue una installazione più semplice. Meno spazio è richiesto che un VOR perché un VOR richiede un grande counterpoise (contrappeso) e un TACAN un sistema meno complesso dell'antenna. Un sistema di TACAN può essere installato teoricamente (ma anche in pratica) su un edificio, su un grande camion, su un aeroplano, o su una nave ed è operativo in un breve periodo di tempo. Il TACAN, per esempio, è usato sulle aviocisterne di rifornimento di carburante. Per l'uso militare uno degli svantaggi principali è l'impossibilità di controllare le emissioni in un'eventuale situazione che richieda non solo silenzio radio ma anche silenzio elettronico (EMCON). Anche la mancanza di segretezza della comunicazione è sicuramente un fattore negativo. Per esempio, una nave munita di TACAN, dal momento che esso è progettato proprio per fornire l'esatta posizione relativa del ricevente rispetto alla stazione emittente, visto che le comunicazione non sono criptate, un nemico potrebbe semplicemente utilizzare la direzione e la distanza forniti per attaccare la suddetta nave. Alcuni TACAN utilizzano una modalità cosiddetta "Demand Only" in cui trasmettono i dati soltanto una volta ricevuta la richiesta su un certo canale.
Nel corso dei prossimi anni è probabile che il TACAN sarà sostituito progressivamente da sistemi GNSS (Global Navigation Satellite Systems, i sistemi di Navigazione Satellitare). Alcuni sistemi usati negli Stati Uniti modulano il segnale trasmesso usando un'antenna rotante a 900 giri/min. Poiché questa antenna è ragionevolmente grande e deve ruotare 24 ore al giorno, può essere soggetta a problemi di affidabilità. Tali problemi vengono risolti utilizzando antenne elettroniche, che non hanno pezzi mobili.
Il VORTAC "Tango" (Germania). L'antenna del TACAN è l'antenna più alta al centro della struttura Un TACAN dovrebbe fornire teoricamente una precisione maggiore del VOR; l'uso operativo ha indicato un miglioramento d 1,5 - 2 volte. L'esattezza del componente di azimut di 135 hertz è ±1º o ±63 m a 3.47 chilometri. L'esattezza della parte del DME è di 185 m (miglio nautico ±0.1).

7) - Radar SMA MM/SPS-703: inizialmente sull'unità era previsto l'imbarco di un radar di navigazione SMA MM/SPS-703, la cui antenna sarebbe dovuta essere poggiata su di una mensola, tuttora esistente, posizionata sull'albero di prora, al di sotto di quella utilizzata per l'antenna del radar MM/SPS-702, ma è stato preferito il sistema MM/SPN-749 della GEM Elettronica, che prevedeva l'impiego di due antenne, sistemate ciascuna di esse nella zona prodiera e poppiera dell’isola.

8) - Radar MM/SPS-702: al suo posto è stato preferito il sistema MM/SPN-749 della GEM Elettronica. Il radar di scoperta di superficie S.M.A. MM/SPS-702 in banda I, installato su una mensola dell'albero di prora, ha anche compiti di scoperta di bersagli aerei a basse quote ed è associato all'interrogatore MM/UPC-718 (per il riconoscimento di velivoli amici dotati di trasponditore MM/UPC-719) ed all'antenna in banda G/H per la teleguida dei missili Teseo. All'inizio degli anni novanta l'unità è stata dotata di un radar MM/SPS-702 CORA, la cui antenna, racchiusa in un radome di dimensioni più ridotte, rispetto a quello imbarcato delle fregate della classe Lupo, posizionato sul vertice di dritta della plancia di comando.

9) - Radar Selenia MM/SPS-768 (RAN-3L): il radar tridimensionale Hughes AN/SPS-52C opera in associazione con il radar bidimensionale di scoperta aerea a lunga distanza Selenia MM/SPS-768 (RAN-3L) che opera in banda D, con una portata di 200km, dotato di secondario IFF associato Mk. XII. Il radar bidimensionale di scoperta aerea lontana Selenia MM/SPS-768 (RAN 3L) di costruzione nazionale, collocato sul mack prodiero, con secondario IFF Mk XII, una potenza di picco di 135 Kw e una portata di 220 chilometri, operante in banda D, secondo la designazione NATO, o L secondo la designazione IEEE. Il radar MM/SPS-768 (RAN-3L) venne sciluppato dalla Selenia a partire dall'intenzione manifestata nel maggio 1966, da parte della Marina Militare Italiana, di sostituire il radar R.C.A. AN/SPS-12/40, adottato da tutte le unità costruite negli anni sessanta e dalla determinazione con cui la Marina Militare proseguiva il cammino verso l'indipendenza dal mercato americano, soprattutto quello relativo alle sempre più sofisticate apparecchiature elettroniche. Il contratto per lo sviluppo della nuova apparecchiatura venne firmato nel 1968. Nell'attesa dello sviluppo del nuovo radar, per le esigenze dell'incrociatore Vittorio Veneto e per le due unità della classe Audace, vennero acquistati tre radar Lockheed Electronics AN/SPS-40, ma si preferì sostituire i vecchi AN/SPS-12 del Doria e del Duilio e imbarcare provvisoriamente sulle due unità della classe Audace le due apparecchiature sbarcate dai due incrociatori, in attesa del nuovo radar della Selenia MM/SPS-768, che fu in produzione a partire da novembre 1975 e avrebbe equipaggiato tutte le unità di altura della squadra navale a partire dalla seconda metà degli anni settanta. Il radar Selenia MM/SPS-768 (RAN 3L) con secondario IFF Mk XII, è stato successivamente aggiornato nel corso dei lavori di ammodernamento effettuati alla fine degli anni ottanta. Le due unità della classe Audace e i due Doria sono state le prime unità della Marina Militare ad essere equipaggiate con questo radar.

PROTEZIONE ELETTRONICA  ANTI-SILURO

La protezione elettronica antisiluro è affidata al sistema SLAT e al sistema AN/SLQ-25 Nixie, usato da molte marine NATO. Il sistema AN/SLQ-25 è dotato di una fonte di inganni (o civette) antisiluro mediante un apparato filabile in mare, che emette segnali di disturbo, come il rumore di un'elica o del motore per ingannare e deviare i siluri in arrivo. Una versione più moderna del sistema AN/SLQ-25, denominata AN/SLQ-25B, è dotata di sensori in grado anche di individuare e localizzare sommergibili e siluri in arrivo. L'AN/SLQ-25 Nixie è un tipo di contromisura elettronica rimorchiata antisiluro in uso nella United States Navy ed in varie marine della Nato. Questo sistema consiste in un generatore trainato dall'imbarcazione che, dalla prima versione AN/SLQ-25, genera rumori come quelli delle eliche o dei motori delle navi attirando le teste di ricerca acustiche verso di sé deviando così il siluro dal bersaglio reale; la versione AN/SLQ-25A invece confondeva i sensori del siluro con un emettitore di disturbo specifico, che permette di disturbare la testata di guida attiva di un siluro emettendo gli stessi impulsi del siluro (ping di ritorno) ma sfasati in modo da dare un falso ritorno doppler che faccia rilevare una posizione effettiva della nave differente da quella reale. I più moderni AN/SLQ-25B incorporano un apparato sensore trainato per la ricerca di sottomarini e di siluri in arrivo. Generalmente i Nixie trovano posto in coppia nella parte poppiera, ma il sistema funziona essenzialmente contro i lanci di poppa, e solo parzialmente contro quelli di lato.

DOTAZIONE SONAR

La dotazioni dei sensori è completata dal sonar a bassa frequenza, inizialmente il Raytheon DE 1160LF montato a scafo sostituito dal DMS-2000 dopo i lavori di ammodernamenti del 2003.

ENGLISH

The STOVL Giuseppe Garibaldi aircraft carrier cruiser, serial number C 551, is a Navy unit named after Risorgimento General Giuseppe Garibaldi. The unit was the first aircraft carrier in the history of the Navy to enter active service as two aircraft carrier units, the Eagle and the Sparrowhawk, were set up during the Second World War but never entered service. The ship held the prestigious role of flagship of the Navy from 1987 to 2011, when it passed to the new aircraft carrier Cavour The role of flagship of the fleet had been held from 1961 to 1971 with the same name and the same serial number, by the modernized light cruiser Giuseppe Garibaldi. The ship underwent a modernization in 2003 and a deep restructuring in 2013.

Onboard electronics: COC (Combat Operations Centre) SADOC 3

The vital centre of the unit is the COC (Combat Operations Centre) which scans and regulates all its activities on the ship and from which the ship's activities are directed both during drills and during actual crisis activities; the Combat Operations Centre is located behind the Command Bridge and houses the Selenia IPN 20 system which is in charge of collecting data from the various sensors and communication systems, which is part of SADOC 3 (Automated System for Combat Operations Management) which is responsible for receiving and processing information from all the sensors on board, providing information, instant by instant, of the situation encountered through processes of transformation of information from analog to digital, activating defensive systems selectively according to the type of threat encountered, controlling and guiding offensive devices towards the target. Along the walls of the COC there are ten vertical SOC (Single Operator Console) consoles of the integrated Selenia IPN-20 data processing and presentation system: with the task of discriminating and following a single selected activity; in the middle two multiple consoles (Multiple Operators Console), which can follow all the activities in order to visualize the overall tactical situation, and finally a horizontal console with a large display. The Automated System for the Direction of Combat Operations, which had been introduced on board the units of the Audace class with SADOC 1 with Command only capabilities, has undergone over time, thanks to the progress of technology in the fields of electronics and information technology, expanding the capabilities with tasks of Command and Control (C2), Command, Control and Communications (C3) and in the latest evolution, C4I, with tasks of Command, Control, Communication, Computer and Information. The automated process of real-time data and information exchange was initially ensured by the Elmer communications system with Link 11 HF and UHF Link 14 and the preparations for Link 16 implemented after the work to which the unit was subjected in 2003.

(Web, Google, Wikipedia, radartutorial, You Tube)













domenica 26 aprile 2020

AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA FF(G) X DELL'US NAVY



L’Ufficio dell’US Naval Sea Systems Command ha confermato di recente che il programma FFG (X) della US Navy per una classe di 20 fregate prevede l'acquisto del la prima unità FFG (X) nell'anno fiscale (FY) 2020, 18 navi al ritmo di due all'anno negli anni 2021-29 e la 20^ unità nell'anno 2030.



La Marina statunitense, come noto, vuole costruire il modello della FFG (X) su di una versione modificata di un progetto navale esistente e potrebbe essere una nave statunitense o estera.
Quattro team del settore sono registrati per competere per il programma FFG (X):
  • Austal USA in Mobile, 
  • AL e Fincantieri / Marinette Marine di Marinette, WI,
  • General Dynamics / Bath Iron Works a Bath, ME,
  • Huntington Ingalls Industries / Ingalls Shipbuilding a Pascagoula, MS.


Il team guidato da Fincantieri-Marinette Marine, che comprende anche Gibbs & Cox e Trident Maritime Systems, ha in programma di adattare la fregata FREMM "best-in-class" dell'appaltatore principale, già in servizio per la Marina militare italiana dal 2012, come base per la sua offerta.
Il servizio statunitense prevede di aggiudicare un contratto FF (G) X " nel quarto trimestre tra luglio e settembre dell'anno fiscale 2020. La Us Navy assegnerà una nave base con opzioni per nove navi all'offerente selezionato. I dettagli sulla selezione non potranno essere discussi.
Una seconda attività di approvvigionamento avrà luogo nel periodo dell'anno fiscale 2025. 
La futura FFG (X) sarà dotata di: 
  • un sistema di gestione del combattimento COMBATSS-21 di derivazione AEGIS, 
  • una suite C4I, 
  • un Enterprise Air Surveillance Radar (EASR), 
  • un Mk53 Decoy Launching System (NULKA), 
  • un sistema aereo sa pilotaggio remoto (UAS), 
  • un elicottero MH-60R e altri sistemi. 


Componenti chiave del sistema COMBATSS-21 ad architettura aperta 

L’architettura aperta è diventata la pietra miliare per l'innovazione e l'invenzione. Oggi, i marinai stanno raccogliendo i frutti delle risorse comuni e dei sistemi commerciali offerti dall'architettura aperta. L'architettura aperta ha consentito una maggiore reattività alla missione e una maggiore collaborazione tra l'industria, il governo, le società commerciali e il mondo accademico che sta spingendo i confini della tecnologia per rendere la Marina più veloce, più forte e più intelligente nelle sue risposte.
Al centro del COMBATSS-21 e di tutte le evoluzioni dell’Aegis c'è la Common Source Library (CSL), che consente il riutilizzo del software e la condivisione tra navi di superficie ed installazioni terrestri. Il CSL soddisfa due esigenze di base dei clienti: la rapida implementazione della tecnologia e il risparmio sui costi.



Gli aggiornamenti software possono essere sviluppati e rilasciati rapidamente in tutta la flotta in un efficiente processo di "costruzione una volta, campo molte volte". Utilizzando il suo pedigree CSL, COMBATSS-21 consente anche l'integrazione di strutture radar di radar, missili e lanciatori avanzati, aumentando l’efficienza delle navi più piccole.
Elementi del COMBATSS-21 sono già stati dispiegati con la flotta di superficie della Us Navy. Il software comune è a bordo di tutti i cacciatorpediniere Aegis e gli incrociatori in mare e il codice di sistema C2 sarà lo stesso di quello che viene messo in campo oggi nella flotta. Invece di sviluppare un nuovo codice, COMBATSS-21 porta il codice esistente da una nave Aegis ad una nave più piccola. Poiché la Marina ha già investito nell’Aegis, l'uso del sistema COMBATSS-21 riduce i costi di integrazione, test e certificazione.



Anche i risparmi sui costi derivano dai requisiti di formazione. Integrando un sistema derivato dall’Aegis su nuove navi, la Marina statunitense sarà in grado di sfruttare la conoscenza dei marinai già abili nell'operare con l’Aegis. I programmi di addestramento Aegis esistenti possono preparare i marinai ad utilizzare i componenti del COMBATSS-21. Ora, i marinai possono scendere da un cacciatorpediniere o da un incrociatore Aegis e imbarcarsi su di una LCS con un alto livello di familiarità con il sistema con cui hanno bisogno per operare.


Le navi da combattimento costiere USS Freedom e USS Fort Worth sono state schierate ciascuna con il COMBATSS-21 e hanno partecipato ad esercitazioni di partenariato internazionale, condotto missioni di aiuto umanitario e dimostrato il concetto di operazioni per la classe di navi da combattimento costiere. Altre due navi, la USS Milwaukee e la USS Detroit, hanno completato le prove di accettazione e hanno ottenuto punteggi perfetti sulla rilevazione per eseguire i test. Il sistema COMBATSS-21 si integrerà perfettamente con le unita “FFG-X” e con gli altri sistemi per fornire una migliore consapevolezza della situazione per i marinai a bordo e a terra.



Il Decoy Launching System Mk 53 “NULKA”

Il Decoy Launching System (DLS) Mk 53 (NULKA) è un sistema Active Expendable Decoy (AED) a risposta rapida in grado di fornire una difesa altamente efficace per le navi di dimensioni incrociatore o inferiori contro i moderni missili anti-nave ostili in arrivo. Il sistema Nulka è stato sviluppato in collaborazione con l'Australia (nel dialetto aborigeno australiano "Nulka" significa "sii veloce!”); ha lo scopo di contrastare un ampio spettro di missili anti-nave (ASM) radar guidati presenti e futuri valutati per avere il respingimento passivo dell'esca e le capacità elettroniche di contromisure di deflessione angolare attiva. È progettato per ovviare alle carenze intrinseche dei vecchi sistemi, che sono: dipendenza dal vento, mancanza di flessibilità di posizionamento, tempi di reazione relativamente lenti e suscettibilità alla discriminazione Doppler.



Il sistema può essere integrato con il sistema di combattimento o utilizzato con il sistema di controllo fuoco DAE autonomo. Il DLS MK 53 Mod 4 è un DLS MK 36 Mod 12 modificato con l'aggiunta di due tubi di lancio NULKA con ciascuno dei quattro lanciatori MK 137 Mod 2 e un processore di lancio Decoy.
L'esca Nulka impiega un ripetitore a radiofrequenza a banda larga montato su di una piattaforma a razzo sospeso. Dopo il lancio, l'esca Nulka irradia un'ampia sezione radar simile a una nave mentre vola su una traiettoria che seduce e devia gli ASM in arrivo lontano dai loro obiettivi previsti. L'esca NULKA è un'esca attiva che utilizza un ripetitore a radiofrequenza a banda larga montato su di un razzo sospeso. L'esca è un veicolo di volo autonomo, in grado di operare in una vasta gamma di ambienti e di posizionare il carico utile con un alto livello di precisione. L'esca utilizza il principio del razzo in bilico e utilizza un autopilota a microprocessore allo stato solido ed un controllo del vettore di spinta. L'esca è progettata per contrastare una vasta gamma di minacce guidate antimissile (ASM) radar presenti e future irradiando un segnale di sezione trasversale di un grande radar mentre vola con una traiettoria simile a quella di una nave, consentendo così all'esca di contrastare minacce multiple. La traiettoria di volo è determinata da un'unità di controllo di volo digitale montata immediatamente sopra il motore a razzo. La combinazione di spinta e controllo di volo consente di lanciare con successo esche anche in condizioni di mare molto mosso e vento forte. L'alimentatore del processore controlla l'avvio dell'esca accendendo le batterie termiche, monitorando il processo di autocontrollo dell'esca, scaricando il programma di volo dell'esca e quindi accendendo il motore a razzo. Una volta lanciato, l'esca funziona in modo autonomo e segue le esigenze di volo immagazzinate L'Australia sta sviluppando l'unità di interfaccia razzi, lanciatori e lanciatori sospesi. Gli Stati Uniti stanno sviluppando il sistema di controllo elettronico del carico utile e fuoco, che attualmente è integrato nell'SSDS. I recenti aggiornamenti del Nulka includono un carico utile migliorato per ridurre i costi e le modifiche al sistema di controllo del fuoco per ridurre il peso complessivo del sistema. L'attuale sistema di lancio Mk 36 Decoy è stato modificato per supportare i lanci Nulka. Dopo aver installato l'apparecchiatura Nulka, il sistema viene riprogettato come Mk 53 DLS. Il Nulka può essere utilizzato come parte di un sistema di difesa multistrato oppure può essere utilizzato per la protezione autonoma delle navi. Il sistema Nulka Decoy è stato testato con successo come parte del sistema di autodifesa della nave (SSDS). La priorità di introduzione sarà data alle classi di navi che sono attualmente prive di una suite di guerra elettronica attiva per fornire una maggiore capacità di difesa dell'ASM. A causa della sempre mutevole complessità dei missili da crociera anti-nave, Nulka verrà continuamente aggiornato per fornire protezione alla flotta. Le modifiche includeranno il progresso tecnologico e le modifiche tattiche e tecniche per contrastare la minaccia per le future “FFG-X”.


IL CANNONE BOFORS MK.110 da 57 mm

Il cannone Bofors Mk 110 è un'arma duale da 57 mm basata sul modello Bofors 57 Mk III costruito dalla BAE Systems. Il cannone Mk 110 ha una cadenza di tiro fino a 240 colpi al minuto ed una gittata di nove miglia. 



Il cannone è costruito con tecnologia stealth per ridurre la traccia radar della nave e addirittura vi è una copertura come sulle corvette svedesi Visby a bordo delle quali il cannone, nella versione Mk III, ha la possibilità di venire retratto per aumentare le capacità stealth della nave. Il cannone costituisce l'armamento di alcune unità della US Coast Guard, di numerose unità litoranee, pattugliatori ed anche unità di maggiore dislocamento quali le già citate corvette svedesi della classe Visby ed è stato scelto recentemente come CIWS dalla US Navy, quale successore del Vulcan Phalanx sulla futura classe di cacciatorpediniere lanciamissili Zumwalt e come armamento cannoniero principale delle “FFG-X”.

* * *

Comunque, il programma delle FFG (X) utilizzerà altre armi e attrezzature comuni fornite dal governo statunitense.  Le nuove unità della flotta statunitense avranno in dotazione celle di lancio verticali armate con missili: 
  • EVOLVED SEA SPARROW Block 2, 
  • STANDARD Missile SM.2. 






La futura FFG (X) avrà i requisiti per imbarcare il sistema MK 41 Vertical Launching System (VLS) che ha la capacità di lanciare una moltitudine di tipi di missili coerenti con la capacità del sistema di combattimento installato.






ENGLISH

UPDATING OF THE PROGRAM FF (G) X OF US NAVY

The Office of the US Naval Sea Systems Command recently confirmed that the US Navy's FFG (X) programme for a class of 20 frigates provides for the purchase of the first FFG (X) vessel in fiscal year (FY) 2020, 18 vessels at a rate of two a year in the years 2021-29 and the 20th vessel in the year 2030.
The US Navy, as is well known, wants to build the FFG (X) model on a modified version of an existing naval project and could be a US or foreign ship.
Four industry teams are registered to compete for the FFG (X) program:
Austal USA in Mobile, 
AL and Fincantieri / Marinette Marine of Marinette, WI,
General Dynamics / Bath Iron Works in Bath, ME,
Huntington Ingalls Industries / Ingalls Shipbuilding in Pascagoula, MS.

The team led by Fincantieri, which also includes Gibbs & Cox and Trident Maritime Systems, plans to adapt the main contractor's "best-in-class" FREMM frigate, already in service for the Italian Navy since 2012, as a basis for its offer.
The US service plans to award a FF (G) X " contract in the fourth quarter between July and September of fiscal year 2020. The Us Navy will award a base ship with options for nine ships to the selected bidder. Details of the selection cannot be discussed.
A second procurement activity will take place during the period of fiscal year 2025. 
The future FFG (X) will be equipped with: 
an AEGIS-derived COMBATSS-21 combat management system, 
a C4I suite, 
an Enterprise Air Surveillance Radar (EASR), 
an Mk53 Decoy Launching System (NULKA), 
an airplane system knows remote piloting (UAS), 
an MH-60R helicopter and other systems. 

Integrating the Aegis Derived COMBATSS-21 with the Littoral Combat Ship

As new threats emerge and defense budgets shrink, the U.S Navy and allied nations are seeking a new breed of fighting ship—one that balances capability and affordability like never before. The ship of tomorrow is needed today, and it must have cutting-edge anti-air, anti-submarine and anti-surface warfare capabilities.
A ship built for speed, survivability and multiple missions needs a combat system that is just as quick and adaptable. COMBATSS-21, is the Aegis-derived combat management system that will be integrated on all U.S. Navy littoral combat ships and frigates.
Initially developed for the Freedom-variant LCS, COMBATSS-21 is the backbone of the ship’s mission system and integrates the radar, electro-optical infrared cameras, gun fire control system, countermeasures and short-range anti-air missiles. Lockheed Martin partnered closely with the U.S. Navy to develop and integrate the scalable combat system for the next-generation surface fleet.
For decades, the Aegis Combat System has shielded sailors at sea and ashore from a wide range of missile attacks. As the Navy’s operations evolve, Aegis is also evolving to fit a variety of ships of all shapes and sizes that are completing critical missions such as:
Anti-terrorism and force protection
Intelligence, surveillance and reconnaissance
Mine warfare
Homeland defense
Special operations
Maritime interdiction and interception.

Key Components of COMBATSS-21 - Open architecture

Open architecture has become the touchstone for innovation and invention. Today, sailors are reaping the rewards of the common resources and commercial systems that open architecture offers. Open architecture has enabled increased responsiveness to the mission and increased collaboration across the industry, government, commercial companies and academia that is pushing the boundaries of technology to make the Navy quicker, stronger and smarter in its responses.
At the heart of COMBATSS-21 and all Aegis evolutions is the Common Source Library (CSL), which enables software reuse and commonality across surface ships and land based installations. The CSL meets two basic customer needs: rapid technology deployment and cost savings.
Software updates can be developed and quickly released across the fleet in an efficient “build once, field many times” process. Using its CSL pedigree, COMBATSS-21 also allows for the seaframe integration of advanced radars, missiles and launchers, which increases the lethality of smaller ships.
Elements of COMBATSS-21 have already been proven with the surface fleet. Common software is aboard all Aegis destroyers and cruisers at sea, and the C2 system code will be the same as what is fielded in the fleet today. Instead of developing new code, COMBATSS-21 brings existing code from an Aegis ship into a smaller ship. Because the Navy has already invested in Aegis, using COMBATSS-21 reduces cost for integration, test and certification by eliminating redundancies.
Cost savings come through training requirements, too. By integrating an Aegis-derived system on new ships, the Navy will be able to leverage the knowledge of sailors already skilled to operate Aegis. Existing Aegis training programs can prepare sailors to operate components of COMBATSS-21. Now, sailors can come off an Aegis destroyer or cruiser, and board a LCS with a high level of familiarity with the system they need to operate.
Littoral combat ships USS Freedom and USS Fort Worth each deployed with COMBATSS-21, and participated in international partnership exercises, conducted humanitarian aid missions and proved the concept of operations for the littoral combat ship class. Two additional ships, the USS Milwaukee and the USS Detroit, have completed acceptance trials and received perfect scores on the detect to engage tests.  The COMBATSS-21 system integrated seamlessly with the ship and other systems to provide enhanced situational awareness for sailors on the ship and ashore.

Decoy Launching System (DLS) Mk 53 “NULKA”

The Decoy Launching System (DLS) Mk 53 (NULKA) is a rapid response Active Expendable Decoy (AED) System capable of providing highly effective defense for ships of cruiser size and below against modern radar homing anti-ship missiles. Nulka is being developed in cooperation with Australia (in the Australian Aboriginal dialect, "Nulka" means "be quick!"). It is intended to counter a wide spectrum of present and future radar-guided anti-ship missiles (ASMs) assessed to have passive decoy rejection and active angular deflection electronic countermeasures rejection capabilities. It is designed to over-come the inherent shortfalls of chaff, which are wind dependence, lack of placement flexibility, relatively slow reaction time, and susceptibility to Doppler discrimination. The system can either be integrated with the Combat System or used with the stand-alone AED Fire Control System. The DLS MK 53 Mod 4 is a modified DLS MK 36 Mod 12 by the addition of two NULKA launching tubes to each of the four MK 137 Mod 2 launchers and a Decoy Launch Processor. The Nulka decoy employs a broad-band radio frequency repeater mounted atop a hovering rocket platform. After launch, the Nulka decoy radiates a large, ship-like radar cross section while flying a trajectory that seduces and decoys incoming ASMs away from their intended targets. The NULKA decoy is an active offboard decoy which utilizes a broad band radio frequency repeater mounted atop a hovering rocket. The decoy is an autonomous flight vehicle, capable of operating over a wide range of environments and of positioning the payload with a high level of accuracy. The decoy employs the hovering rocket principle and uses a solid state microprocessor autopilot and thrust vector control. The decoy is designed to counter a wide variety of present and future radar Anti-Ship Missile (ASM) guided threats by radiating a large radar cross section signal while flying a ship-like trajectory thus enabling one decoy to counter multiple threats. The flight trajectory is determined by a digital Flight Control Unit mounted immediately above the rocket motor. The combination of thrust and flight control enables successful decoy launches to be accomplished even in severe sea state and high wind conditions. The Processor Power Supply controls the decoy launching by igniting the decoys thermal batteries, monitoring the decoy self check process, downloading the decoy flight program and then igniting the rocket motor. Once launched the decoy operates autonomously and follows the stored flight demands, moving away from the ship at a pre-programmed height and speed and thus presenting an alternative and more attractive target to incoming missiles. Australia is developing the hovering rocket, launcher, and launcher interface unit. The United States is developing the electronic payload and fire control system, which is presently being integrated into the SSDS. Recent upgrades to Nulka include improved payload to reduce cost and modifications to the fire control system to reduce the systems overall weight. The existing Mk 36 Decoy Launching System is being modified to support Nulka launches. After the Nulka equipment is installed, the system is redesignated as a Mk 53 DLS. Nulka can be used as part of a multi-layer defense system, or it can be used for stand-alone ship protection. The Nulka Decoy System has been successfully tested as a part of the Navy's Ship Self Defense System (SSDS). Introduction priority will be given to ship classes that are presently without an active electronic warfare suite to provide an increased ASM defense capability. Due to the ever changing complexity of Anti-Ship Cruise Missiles, Nulka will be continually upgraded in order to provide protection to the Fleet. Changes will include technology advancement as well as tactical and technical changes to counter the threat.

Bofors 57mm (2.2 in) L70 gun

The baseline version of the was the Mark 1 Bofors 57mm (2.2 in) L70 gun, first introduced into service with the Spica-class fast attack craft (FAC) of Swedish Navy in 1966, it has a rate of fire of 200 rounds per minute and a 40-round magazine in the gun turret with a further 128 rounds stowed inside. With minor modifications, the Mark 1 guns could use ammunitions developed for the Mark 2 gun.
The Mark 2 was designed in 1981 but introduced into service with the Stockholm-class corvette - HMS Stockholm (K11) in 1985 (sister ship HMS Malmö (K12) was built in 1984 but armed with the older Mk 1, subsequently retrofitted with the Mk 2 in 2009), the rate of fire was slightly increased to 220 rounds per minute. Also, it featured a new light weight gun turret with a new gun barrel that was forged from monobloc steel (this eliminated the need to use a water jacket for gun barrel cooling during firing) and a new servo drive/servomechanism system (for faster reaction time and better gun aiming and control). According to Bofors, the new servo system allowed the Mk 2 to be both accurate and agile enough for use against sea skimming anti-ship missiles and that it could put more explosives into a surface target within a thirty second window than any naval gun with a calibre smaller than 100 mm (3.9 in).
The latest development is the Mark 3, which was designed in 1995 but introduced into service with the Visby-class corvette - fitted on HMS Visby (K31) in 2000. This new design retained the Mark 2 gun turret, rate of fire and ammunition capacity and has another 1,000 rounds stowed in the standby rack beneath deck. A small radome has been added above the gun barrel and is used for measuring the muzzle velocity of the departing projectiles for fire-control purposes, usually but not necessarily with the new Bofors 57 mm 3P all-target programmable ammunition. Also, a new optional low radar profile (also known as low radar cross-section, or RCS) stealth mounting was developed, this allows the gun to be hidden from radar and plain sight when not in use.
In American service, the United States Navy has designated the Mark 3 as the Mark 110 Mod 0 57mm gun. According to a BAE press release dated 1 August 2005, the Mark 110 would be manufactured at the BAE Systems facility in Louisville, Kentucky.
The 57mm Mk-295 ammunition is based on the Bofors Defence all-target Programmable, Pre-fragmented, Proximity-fuzed (3P) ammunition. The Mk-295 ammo has six operating modes, each programmable by the fire control system to combat all surface, air and shore threats.
They include:
Proximity (Air)
Gated Proximity (Air, Anti-jamming)
Gated Proximity with Impact Priority (Air, Large Targets)
Precision Time (Surface)
Armor Piercing (Surface and Shore)
Impact (Shore)

This increases the flexibility and effectiveness of the gun system, which has further reduced the reaction time of the gun and it is possible to choose ammunition mode at the moment of firing, giving it the ability to switch rapidly between surface targets, air targets as well as ground targets.
Air burst capabilities permit the engagement of concealed targets, small, fast-maneuvering naval craft and anti-ship cruise missiles.
Known as Rapid Switchover for Maritime Intercept Operations (MIO), this all-target ammunition enables the gun to fire warning shots, step up to disabling fires, then instantly switch to lethal fires if required to slow, stop or destroy a vessel of interest.
General Characteristics:
Manufacturer: BAE Systems, Louisville, Kentucky, USA
Caliber: 57mm (57mm/2.2 inches)
Barrel lenght: bore lenght = 3,99 meters / 157.09 inches (= 70 caliber)
Shell: 57x438mm
Range: 10.5 miles / 17 kilometers, max.
Rate of Fire: up to 220 rounds/minute (4 rounds per second)
Elevation: -10° to + 77° / maximum elevating speed: 44°/sec.
Train: unlimited / maximum train speed: 57°/sec.
Weight, complete without ammunition: 14960 lbs / 6800 kg
Ammunition Capacity: 120 ready-rounds in gun-mounting.
(up to 1000 rounds in the ship magazines ready to be loaded into the hoists when ordered, via two ammunition hoists)
Time for loading rounds: 3-4 minutes
Ammunition:
Mk-295 3P all-target, 6-mode programmable, pre-fragmented and proximity-fused (3P)
Mk-296 TP training projectile.
* * *

However, the FFG (X) programme will use common weapons and equipment provided by the US Government. 
The new units in the US fleet will be equipped with vertical launch cells armed with missiles: 
EVOLVED SEA SPARROW Block 2, 
STANDARD Missile SM.2. 
The FFG (X) will be eligible to board the MK 41 Vertical Launching System (VLS) which has the ability to launch a multitude of missile types consistent with the capability of the installed combat system.

(Web, Google, Monch, Wikipedia, You Tube)