mercoledì 27 ottobre 2021

Il 19 ottobre 2021 è stato varato il P-04 OSUM, il primo pattugliatore d’altura “green” destinato alla Guardia di Finanza


Il 19 ottobre 2021 è stato varato il P-04 OSUM, il primo pattugliatore d’altura “green” destinato alla Guardia di Finanza. 
La cerimonia di varo dell’OPV da 60 m si è tenuta alla presenza del Generale di Corpo di Armata Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza.



L’azienda veneta è specializzata nella progettazione e realizzazione di: 
  • imbarcazioni militari, 
  • paramilitari, 
  • da lavoro, 
  • commerciali 
  • e da trasporto fino a 100 m di lunghezza, 
si era aggiudicata l’ordine per la costruzione di questa unità (tipo OPV), dal valore complessivo di 32,4 milioni di € nel 2020.




La consegna dell’unità è prevista per il 2022. 

La nave è realizzata in collaborazione con i cantieri olandesi Damen Shipyards Group; la nuova unità, costruita in Italia dal Cantiere Navale Vittoria, è: 
  • lunga oltre 60 m, 
  • larga 9,5 m, 
  • ha un’immersione di 3,5 m, 
  • è in grado di raggiungere una velocità massima superiore a 26 nodi. 
Lo scafo è dotato della caratteristica prua “Axe Bow” in grado di garantire un’ottima tenuta al mare anche in condizioni meteo-marine difficili, senza dover limitare la velocità. 
L’unità si caratterizza da una propulsione diesel-elettrica alle andature di pattugliamento fino a 9 nodi che le consente di essere un mezzo a basso impatto ambientale. Ai 2 motori diesel principali di propulsione sono infatti affiancati motori elettrici reversibili da 270 kW di potenza ciascuno che sono utilizzati per la propulsione in pattugliamento o per fornire energia elettrica. 
Il P-04 OSUM può ospitare fino a 30 persone di equipaggio a cui si potranno aggiungere ulteriori 8 marinai del personale Frontex.

Il Cantiere Navale Vittoria opera in tutti i comparti della costruzione navale con oltre 800 imbarcazioni realizzate dalle navi da carico ai pescherecci, dalle petroliere alle draghe, dai ferry boat alle navi passeggeri, tutti costruiti coi più svariati materiali: 
  • leghe leggere di alluminio aeronautico, 
  • acciai al carbonio ad alta resistenza, 
  • acciai inox tipo Duplex resistenti a qualsiasi agente chimico, resine poliestieri o epossidiche, 
  • rinforzate con fibre di vetro, 
  • carbonio o kevlar.
La qualità produttiva si unisce alla capacità quantitativa: un’accurata organizzazione di tempi e metodi di lavorazione permette, infatti, di garantire l’attività parallela di più linee di costruzione. In tempi recenti, è stata realizzata dal cantiere: 
  • una nave supply vessel da 56 metri in appena sette mesi, 
  • due pattugliatori da 34 metri, 
  • due imbarcazioni fire fighting da 30 e 21 metri, 
  • quindici motovedette da 13 metri, 
  • cinque mezzi da sbarco da 20 metri, 
  • una draga da 60 metri.

Dopo aver ringraziato gli ospiti, l’Amministratore Delegato Luigi Duò ha affermato: “L’unità varata oggi è solo l’ultimo progetto che testimonia e suggella la lunga e proficua collaborazione con la Guardia di Finanza oggi rappresentata dal suo massimo vertice, il Comandante Generale, Generale del Corpo d’Armata, Giuseppe Zafarana. Dopo le storiche forniture della Classe Monti, con orgoglio, ci prepariamo a dotare la flotta delle fiamme gialle del primo pattugliatore d’altura a propulsione diesel –elettrica della storia. Il P.04 Osum rappresenta un concentrato d’innovazione e tecnologia che assicurerà al corpo della Guardia di Finanza una notevole riduzione di consumi e di emissioni e la massima flessibilità di impiego operativo. Per la nostra azienda è una nuova sfida vinta in grado di proiettarci verso rotte sempre più green.”




Come già evidenziato, il pattugliatore P.04 OSUM è stato realizzato in collaborazione con Damen Shipyards Group. Al termine della costruzione, l’unità otterrà la più alta classe prevista dal Registro Navale Italiano e le notazioni Efficient Ship Eedi (Energy Efficiency Design Index – Indice di efficienza energetica nella progettazione), notazione addizionale di classe dedicata all’efficienza energetica delle navi, Green Plus e Green Passport Plus legata all’impatto ambientale, tutte rilasciate dal RINA.
L’azienda veneta specializzata nella progettazione e realizzazione di imbarcazioni militari, paramilitari, da lavoro, commerciali e da trasporto fino a 100 metri di lunghezza, si era aggiudicata l’ordine per la costruzione dell’unità di tipo Offshore Patrol Vessel, dal valore complessivo di 32 milioni e 400 mila euro, dal Comando Generale della Guardia di Finanza nel 2020. La consegna dell’unità è prevista per il 2022.



Pattugliatore “Monte Sperone” (P 01)

Il Monte Sperone, distintivo ottico P 01 (situato nello specchio di poppa), è un pattugliatore multiruolo del Servizio navale della Guardia di Finanza. È l'unità capoclasse di una serie di due che assieme rappresentano le navi più grandi mai costruite per le Fiamme Gialle. E’ stato costruito presso il cantiere navale "Vittoria" di Adria (RO) sulla base del progetto della classe di pattugliatori tipo Damen Stan 5009 "Sea Axe" e finanziato dall'Agenzia europea per il controllo delle frontiere marittime (Frontex). L'unità deve il proprio nome alla località della Val di Ledro dove ebbero luogo i combattimenti sostenuti da parte dei finanzieri del III battaglione "Milano" durante la prima guerra mondiale (6-14 aprile 1916), ed è la seconda unità battezzata in tal modo preceduta soltanto dalla motovedetta omonima entrata in servizio nel 1959. Il pattugliatore è stato varato il 7 ottobre 2013 con una cerimonia solenne che ha visto la partecipazione del comandante generale della Guardia di Finanza, il gen. c.a. Saverio Capolupo. Il pattugliatore, che ha lo scafo in acciaio ad alta resistenza e le sovrastrutture in lega leggera di alluminio, è entrato in servizio il 23 settembre 2015 con la consegna della bandiera navale, ha un dislocamento a pieno carico pari a 460 tonnellate ed è dotato di un sistema di comando e controllo della AlmavivA, mentre caratteristica progettuale distintiva è la prua a taglio dritto («axe bow») che riduce l'accelerazione verticale, attutendo i colpi e migliorando la tenuta del mare contribuendo alla qualità della vita di bordo. Posto alle dipendenze del COAN (Comando operativo aeronavale della Guardia di Finanza) di Pratica di Mare è basato presso la Stazione navale di manovra di Messina unitamente al gemello Monte Cimone, da dove prendono parte all'operazione Triton per il contrasto del traffico di esseri umani, il controllo dei flussi migratori ed eventuali operazioni di ricerca e soccorso (SAR) in mare.



Pattugliatore “Monte Cimone” (P 02)

Il Monte Cimone, distintivo ottico P 02 (situato nello specchio di poppa), è un pattugliatore multiruolo del Servizio navale della Guardia di Finanza. È la seconda di una classe di due unità che assieme rappresentano le navi più grandi mai costruite per le Fiamme Gialle. Il Monte Cimone è stato costruito presso il cantiere navale "Vittoria" di Adria (RO) sulla base del progetto della classe di pattugliatori tipo Damen Stan 5009 "Sea Axe" e finanziato dall'Agenzia europea per il controllo delle frontiere marittime (Frontex). L'unità deve il proprio nome alla località dove ebbero luogo i due distinti assalti sostenuti da parte dei finanzieri del V battaglione "Bologna" durante la prima guerra mondiale (2 e 4 luglio 1916), ed è la seconda unità battezzata in tal modo preceduta soltanto dalla motovedetta ominoma entrata in servizio nel 1959. Il pattugliatore è stato varato il 5 novembre 2013 con una cerimonia solenne che ha visto la partecipazione del comandante in seconda della Guardia di Finanza, il gen. c.a. Vito Bardi.

(SVPPBELLUM, RID, Adnkronos, Vittoria, Wikipedia, You Tube)






























 

La israeliana IWI – Israel Weapon Industries ha presentato ai media il un nuovo fucile d'assalto della famiglia "ACE-N 52"

La israeliana IWI – Israel Weapon Industries ha presentato ai media il un nuovo fucile d'assalto della famiglia ACE: l'ACE-N 52, con un design ergonomico migliorato, adatto ai caricatori standard NATO.




L’arma da fianco è compatibile con le munizioni 7,62X51mm ed è progettata per affrontare le sfide del moderno campo di battaglia.
La Israel Weapon Industries è un membro del gruppo SK (fondato da Mr. Samy Katsav) leader nella produzione di armi di piccolo calibro collaudate per forze militari, unità di polizia, forze dell'ordine ed enti governativi in tutto il mondo e sta lanciando in ambito occidentale il nuovo Fucile d'assalto ACE-N 52. 
L'ultimo modello della famiglia ACE ha un design ergonomico migliorato che è adatto per l'uso con caricatori NATO standard (AR-10), incluse munizioni 7,62X51 mm. E’ basato sul meccanismo affidabile e collaudato del famoso fucile d'assalto GALIL - che era il principale fucile d'assalto dell'IDF; l'ACE-N 52 è stato progettato specificamente per consentire alle forze di prima linea di affrontare le sfide del moderno campo di battaglia. Come leader nel campo delle armi leggere, la IWI continua costantemente a sviluppare i prodotti più avanzati, in base alle mutevoli esigenze dei suoi clienti. In questo modo, l'ACE-N 52, con le sue caratteristiche ergonomiche migliorate, soddisfa le esigenze del moderno campo di battaglia. Un'ulteriore configurazione dell'ACE-N 52 è stata adattata anche alle esigenze del mercato civile.
Il fucile d’assalto soddisfa gli standard MIL SDT 810 ed è in grado di resistere a condizioni climatiche e ambientali avverse. Con un calcio AR pieghevole e poggia guancia regolabile, la nuova arma consente un funzionamento flessibile e migliora la precisione della missione. Quest'arma altamente versatile dispone anche di un binario Picatinny, per adattare un'ampia gamma di equipaggiamento.
Grazie all'ingegneria umana e all'ergonomia avanzate incorporate nel suo design, l'ACE è un eccezionale fucile d’assalto in grado di raggiungere un'elevata precisione e affidabilità nelle condizioni più estreme, si adatta bene alle emergenti realtà instabili del combattimento moderno. 
Distribuito e collaudato in tutto il mondo, anche l'ACE 5.56X45mm è compatibile con un'arma con munizioni standard NATO. 
L'ACE 7.62X39mm consente alle forze militari di tutto il mondo di sostituire le proprie armi con modelli moderni, innovativi e ad alte prestazioni senza modificare i requisiti di munizioni. 
L'ACE 7.62X51mm è un'arma moderna e affidabile, adatta per bersagli a lungo raggio in aree aperte e urbane.
Facili da usare e di semplice manutenzione, i fucili d'assalto ACE sono eccezionalmente pieni di risorse grazie alla loro versatilità. Incorporano binari Picatinny a 360°, che fungono da piattaforma per il montaggio di un'ampia gamma di dispositivi ottici e accessori.

L’ACE-N 52 ha: 
  • una lunghezza totale di 954 mm di cui 409 mm rappresentati dalla canna (16″), 
  • un peso scarico di 3,6 kg, 
  • una celerità di tiro di 620/680 colpi al minuto,
  • è ovviamente integrabile, tra l’altro, con mirino reflex autoilluminato giorno/notte MEPRO 21, 
  • con mirino reflex multiuso con due puntatori laser (visibile e IR) MEPRO MOR, 
  • con mirino reflex autoilluminato per lanciagranate da 40 mm MEPRO GLS, 
  • con impugnatura d’assalto, 
  • bipode, 
  • torcia elettrica 
  • e soppressore.

Il fucile Galil ha fatto molta strada e man mano che è stato migliorato dalla IWI, ha condotto ad una famiglia di fucili d'assalto e da battaglia chiamata Galil ACE, che poi è diventata più conosciuta come la famiglia ACE. 
Come già evidenziato, è disponibile in diversi calibri come il: 
  • 5,56 × 45 mm NATO, 
  • 7,62 × 39 mm 
  • e 7,62 × 51 mm NATO, 
l'ACE conserva ancora l'ergonomia del Galil sebbene sia progettato per la guerra del 21° secolo.

L'ACE-N 52 è un fucile d'assalto da 7,62x51 mm con una lunghezza della canna di 409 mm e una lunghezza totale di 954 mm. Pesa 3,6 kg e ha una velocità di fuoco di 620-680 colpi al minuto. Poiché prende dal collaudato design Galil, è un fucile robusto proprio come i fucili ACE rilasciati in precedenza.

(SVPPBELLUM, Web, Google, IWI, Aresdifesa, Popularairsoft, Wikipedia, You Tube)
















 

martedì 26 ottobre 2021

“SENSORAMA”:“HOPLITE (Highly OPerational Laboratory for Integration Testing and Evaluation)”, la gestione virtuale dei Pattugliatori Polivalenti D’altura


(SVPPBELLUM.BLOGSPOT.COM - Si vis pacem para bellum)

“SENSORAMA”:“HOPLITE (Highly OPerational Laboratory for Integration Testing and Evaluation)”, la gestione virtuale dei Pattugliatori Polivalenti D’altura.


La realtà virtuale prende forma per la prima volta in un curioso prototipo dal nome suggestivo: Sensorama.  
Ideato nel 1957 per il cinema da Morton Heilig, il Sensorama era un affascinante macchinario in grado di riprodurre: 
  • immagini stereo in 3D, 
  • vibrazioni, 
  • vento, 
  • sensazione tattile di movimento 
  • e persino dotata di un sistema per riprodurre i profumi, in modo da sollecitare anche la sensibilità olfattiva.

Sono passati 60 anni dalle prime sperimentazioni della cosiddetta “realtà virtuale” e oggi questa tecnologia è entrata nelle nostre vite e, soprattutto, nei nostri ambienti di lavoro, consentendoci di:
  • immergersi completamente in un ambiente tridimensionale, 
  • di interagire ed esplorarlo, come se ci si trovasse al suo interno.

Sono infatti ormai sempre più numerosi gli impieghi della realtà virtuale, in particolar modo: 
  • nel campo sanitario, 
  • dallo studio di immagini diagnostiche in 3D, 
  • alla simulazione di interventi complessi,  
  • passando nei settori creativi e di intrattenimento, come la progettazione di edifici e di giochi 
  • e, infine, nell’industria manifatturiera e nei  servizi di manutenzione e di addestramento del personale.

Ed è proprio l’industria manifatturiera uno dei maggiori utilizzatori di tecniche di realtà virtuale, soprattutto le aziende dove si investe costantemente in nuove tecnologie, con l’obiettivo di creare soluzioni innovative per progettare sistemi, velivoli, radar. Tramite queste tecnologie gli ingegneri sono in grado di realizzare dei prototipi virtuali per individuare possibili errori già nella fase progettuale, introducendo eventuali modifiche o correzioni prima di iniziare la fase di produzione, generando così un notevole risparmio economico. Altrettanto efficace l’impiego della realtà virtuale durante la fase della manutenzione, che consente la riduzione degli interventi e la rapida risoluzione di possibili conflitti o guasti.




“HOPLITE” E IL COCKPIT VIRTUALE INTEGRATO


Un ponte di comando di un Pattugliatore Polivalente d’Altura, all’interno del suo avveniristico Ponte di Comando muoversi e sperimentare, attraverso la realtà virtuale, sistemi e sensori di nuova generazione: è denominato “HOPLITE (Highly OPerational Laboratory for Integration Testing and Evaluation)”, un innovativo “test bed navale integrato”, combinazione di prototipo fisico e virtuale, realizzato dalla italiana Leonardo. Il sistema elettro-ottico consente: 
  • la simulazione della gestione integrata delle operazioni di conduzione della nave, 
  • del sistema di combattimento tramite un cockpit virtuale integrato per la gestione completa dell’ unità navale, 
  • l’integrazione fisica e funzionale dei sensori  radar, 
  • EO e di comunicazione, 
  • oltre all’interazione con la sovrastruttura.

All’interno della sala di comando del sistema HOPLITE è possibile, indossando un visore con sensori giroscopici e grazie all’ausilio di tecnologie di realtà aumentata: 
  • osservare il funzionamento dei nuovi radar multifunzionali a facce fisse e a doppia banda, 
  • dei sensori di individuazione amico-nemico 
  • e all’infrarosso per la ricerca e il tracciamento dei bersagli, 
  • nonché degli avanzati  sistemi di comunicazione integrata radio e satellitare.


Il Combat Management System Athena Mk.4 di LEONARDO

All’interno di HOPLITE è inserito il nuovo Combat Management System Athena Mk.4, caratterizzato da: 
  • un’architettura aperta, 
  • modulare, 
  • riconfigurabile in base alla tipologia di missione, 
  • che rappresenta il vero e proprio centro di comando e controllo della nave.

Il sistema HOPLITE riproduce parte della sovrastruttura (Integrated Mast) dei Pattugliatori Polivalenti d’Altura della Marina Militare italiana. 
Leonardo è notoriamente responsabile dell’intero sistema di combattimento e della fornitura e integrazione di tutti i sistemi a bordo delle nuove unità che stanno rinnovando la flotta italiana. 
I PPA sono unità di concezione chiaramente innovativa nel panorama navale mondiale e sono state progettate per: 
  • sorvegliare, 
  • controllare gli spazi marittimi d’interesse nazionale, 
  • vigilare sulle attività marittime ed economiche, 
  • concorrere alla salvaguardia dell’ambiente marino, 
  • supportare operazioni di soccorso alla popolazione colpita da eventuali calamità naturali.
Anche l’addestramento manutentivo ed operativo è realizzato in un ambiente virtuale immersivo denominato MORPHEUS, in cui gli operatori e i manutentori possono esercitarsi nelle procedure operative e di manutenzione, utilizzando una fedele rappresentazione virtuale degli apparati, come se operassero nell’ambiente reale.
In particolare, il sistema HOPLITE è stato realizzato dalla Divisione Elettronica Terrestre e Navale di Leonardo presso il centro di integrazione navale situato nella sede di Arco Felice (Napoli). La struttura metallica che contiene tutti i sistemi che compongono il cockpit della nave, è completamente smontabile e rivestita in pannelli corazzati realizzati in materiale composito. La realizzazione del prototipo virtuale ha consentito di effettuare tutte le validazioni ergonomiche e il corretto posizionamento dei sensori, prima di attuare scelte definitive per la realizzazione dei sistemi navali.
Con una leadership più che cinquantennale e sistemi installati sulle navi di oltre 40 Marine Militari di vari paesi nel mondo, Leonardo è un player di riferimento in grado di fornire soluzioni complete per la gestione delle missioni navali che integrano più tipologie di sensori tra cui: 
  • radar, 
  • sistemi elettronici e d’arma, 
  • elicotteri 
  • e velivoli anche a pilotaggio remoto. 
I prodotti offerti sono in grado di soddisfare tutti i requisiti adattabili a scenari di missione in continua evoluzione, per qualunque tipologia di nave, di qualunque classe e tonnellaggio: dalle piccole motovedette ai dragamine, fino alle grandi portaerei.





I PATTUGLIATORI POLIVALENTI D’ALTURA

Per le nuove navi PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura) Leonardo, responsabile del Sistema di Combattimento completo della nave, fornisce anche il Combat Management System Athena Mk.4 di nuova generazione ad architettura aperta, modulare e riconfigurabile, progettato per essere un sistema C4I completo con accesso ai servizi di rete della coalizione alleata così come a quelli strategici nazionali. 


Nella plancia è inserito un cockpit integrato, un innovativo sistema realizzato insieme a Fincantieri, che consentirà per la prima volta la gestione integrata delle operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, impiegando un numero ridotto di addetti, grazie anche all’utilizzo di tecnologie di realtà aumentata.  

LA DOTAZIONE RADAR, IR ED OPTRONICA

I nuovi sistemi forniti da Leonardo includono: 
  • il radar di controllo del tiro multisensore bi banda (X e Ka) NA30S MK2, che consente la guida della munizione DART, 
  • il KRONOS dual band radar multifunzionale Active Electronically Scanned Array a quattro facce fisse nelle bande C e X, 
  • il radar di sorveglianza aerea e di superficie LPI SPS732, 
  • sensori IFF (Identification Friend or Foe) di nuova generazione con antenna circolare, 
  • l’innovativo IRST (InfraRed Search and Track) statico, 
  • un sensore all’infrarosso per la ricerca e il tracciamento di bersagli, basato su molteplici teste ottiche non rotanti, distribuite sui quattro lati della nave per garantire una visione a 360°, senza soluzione di continuità, 
un sistema di comunicazioni integrato che include, insieme ai sistemi satellitari multi-banda, anche le nuove Software Defined Radio. 
Per i Pattugliatori Leonardo fornirà inoltre il sistema di lancio siluri, l’Underwater Telephone, il Bathy Termograph Unit e il Diver Detection Sonar.

LE ARMI IN DOTAZIONE AI PPA

Sempre per i pattugliatori polivalenti d’altura, Leonardo sta consegnando il cannone 127/64 LW, il più avanzato a livello mondiale nel settore dei cannoni navali di grosso calibro, grazie alla combinazione di quattro elementi – torre, sistema automatico di alimentazione munizionamento (AAHS), sistema di pianificazione di missioni di supporto di fuoco (NFCS) e la munizione Vulcano. 




Quest’ultima è una munizione sotto-calibrata, sviluppata in due varianti principali: 
  • una guidata (GLR) a più lunga gittata (100 km) per compiti antinave o per il tiro di precisione contro bersagli terrestri, 
  • e una non guidata (BER), dotata di spoletta multifunzione e che può raggiungere i 60 km.  

Nel campo dei medi calibri, sulle PPA sarà installata la nuova versione Sovraponte del cannone 76/62 che, nella sua tipica funzione multi-ruolo, potrà essere utilizzato contro: 
  • bersagli aerei, 
  • navali, terrestri 
  • e asimmetrici. 
La versione Sovraponte sarà dotata del kit Strales per l’uso delle munizioni guidate DART (Driven Ammunition Reduced Time Of Flight). 




Nell’ambito dei piccoli calibri, saranno installate torrette navali da 25mm remotizzate, utilizzabili per la protezione ravvicinata di unità maggiori o, quando installate su unità minori, per impiego nelle operazioni d'interdizione del traffico marittimo e lotta al contrabbando. 


Sulle PPA versione completa sarà installato il lanciatore ODLS 20 (OTO Decoy Launching System) a controllo remoto il cui ruolo principale è fornire alla nave una difesa passiva dai radar e dai missili dotati di seeker IR, ma anche decoy ASW (Anti Submarine Warfare). 

I MISSILI DI M.B.D.A.


Infine, MBDA fornirà il sistema di difesa aerea SAM e/o il sistema anti-nave SSM, a seconda della configurazione della PPA. Nel caso delle PPA in configurazione “leggera”, ad esempio, è prevista al momento solo la predisposizione per una futura installazione di sistemi missilistici di difesa aerea e anti-nave.
Il sistema superficie-aria sarà quasi sicuramente il “CAAM-ER” con lanciatori verticali SYLVER, mentre - per l’utilizzo anti-nave e contro-costa - è stato scelto il TESEO Mk.2 Evolved con una gittata di oltre 500 Km.






I SISTEMI ELICOTTERISTICI IMBARCATI

Le nuove unità imbarcheranno:




  • l'elicottero SH-90 Asw;
  • il drone AW-Hero.






(Fonti: Web, Google, Leonardo, Forumfree, G.Arra, Wikipedia, You Tube)













































 

I tedeschi della Heckler&Koch intendono fornire all'esercito ucraino un'arma di produzione occidentale, ma di calibro sovietico, poiché è il calibro principale per le forze armate ucraine.

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