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Il MoD norvegese risulterebbe aver già avviato le procedure tese all’acquisto di 5 nuove fregate multiruolo e ASW per la Reale Marina Norvegese.
Tra quattro offerte ha selezionato le fregate derivate dalla classe “Constellation”, progettate da Fincantieri-FMM per la US NAVY. La decisione sul vincitore si attende l'anno prossimo.Alla gara internazionale erano stati invitati a partecipare una decina di costruttori tra cui i cantieri Vard, del gruppo Fincantieri, che hanno presentato alla Difesa Norvegese la propria proposta vertente sul progetto “USS Constellation”, variante derivata dalla FREMM-IT.
Al progetto italo-francese furono apportare importanti modifiche:
- lo scafo è stato allungato di 23,6 piedi per ospitare generatori diesel più grandi per supportare l'adattamento delle attrezzature future e dare un aumento della velocità per consentire alle navi di tenere il passo con i gruppi di battaglia portaerei che navigano a circa 30+ nodi;
- il design della prua è stato sostanzialmente modificato per fare spazio a 32 celle Mk41 VLS;
- il sonar di prua è stato rimosso per migliorare la velocità e la tenuta a mare;
- il valore dei sonar posizionati sullo scafo è stato oggetto di vivace dibattito, ma è presente sulla maggior parte delle fregate ASW. Durante le operazioni ASW non è sempre possibile operare con l'array trainato e i sensori solo scafo sono indispensabili per il rilevamento a corto-medio raggio e possono fornire avvisi sulla presenza di siluri e mine;
- Sono stati utilizzati standard di sopravvivenza notevolmente più elevati rispetto alla maggior parte delle marine europee;
- È stata aggiunta una protezione balistica, una suddivisione a tenuta stagna, sistemi antincendio, ridondanza e modalità di revisione per armi e sistemi critici;
- modifiche interne per soddisfare un insieme di standard completamente diversi che hanno richiesto un lavoro di progettazione e hanno aggiunto oltre 300 tonn di peso alla nave;
- la massa della sovrastruttura è stata ridotta e la disposizione superiore è stata sostanzialmente modificata per accogliere i sistemi di combattimento AEGIS statunitensi e il sonar CAPTAS-4;
- il design Constellation condivideva circa l'85% di comunanza con il design principale, ma le modifiche hanno ora ridotto questa cifra a meno del 15%, quasi una nave completamente nuova.
In fase di progettazione si è scoperto che lo scafo non era abbastanza rigido longitudinalmente, richiedendo un rinforzo aggiuntivo. Il dislocamento totale è aumentato di oltre 500 tonn e anche i costi sono aumentati a spirale con l'ultimo prezzo per ogni nave di circa 1,6 miliardi di dollari.
A complicare le cose, i lavori di costruzione sulla nave capoclasse sono già iniziati prima che il lavoro di progettazione dettagliata sia stato completato.
Anche il cantiere navale Fincantieri Marinette è alle prese con problemi di manodopera e catena di approvvigionamento e si sta ora avviando - come previsto - il coinvolgimento di un secondo cantiere navale per il programma Constellation.
L'approccio intransigente della US Navy alle fregate Constellation tende a massimizzare le capacità e a garantire la sicurezza dei suoi marinai.
UN NUMERO RIDOTTO DI LANCIATORI VLS?
Alcuni addetti alle problematiche navali spingono per vedere le fregate ulteriormente armate perché insoddisfatti dell’imbarco di solo 32 celle VLS e vorrebbero vedere la nave ingrandita per trasportarne 48.
L’US Navy e le marine alleate hanno urgente necessità di aumentare la potenza di fuoco complessiva, ma senza i migliori strumenti per ottenere la padronanza del dominio sottomarino, l'intera flotta alleata è a rischio.
Da un punto di vista europeo, le difficoltà che l’US Navy ha incontrato nell'approvvigionamento di nuove unità combattenti di superficie sono fin troppo familiari e di grande preoccupazione. Il calo del numero di scafi di prima linea ha importanti implicazioni per l’intera forza della NATO. Nonostante anni di avvertimenti e piccoli passi verso il riarmo europeo, la NATO farebbe ancora molto affidamento sulla marina statunitense in caso di conflitto diretto con la Russia o la Cina comunista.
La sfida della Cina intensifica anche le conseguenze dei fallimenti industriali e degli appalti statunitensi. L’ammontare totale delle costruzioni di unità combattenti statunitensi ed europee combinate viene ampiamente superata dalla cantieristica cinese. La flotta della PLAN si sta espandendo rapidamente e solo nel 2023 ha messo in servizio 8 fregate di tipo 054A e varato due varianti del tipo 054B molto migliorate, per non parlare di molti altre navi da guerra, portaerei, LHA e sottomarini.
La selezione da parte della US NAVY di un progetto già operativo è stata, abbastanza ragionevolmente, vista come un modo per ridurre il rischio ingegneristico.
L'approvvigionamento navale non è mai facile e poche nazioni al di fuori dell'Asia orientale sembrano in grado di consegnare costantemente navi da guerra efficaci in tempo e nel budget. I ritardi e gli aumenti dei costi sembrano inevitabili, ma speriamo che una volta risolti i problemi di progettazione del cantiere navale, la produzione si stabilirà ad un ritmo costante di consegne. Il successo delle Constellation giocherà un ruolo chiave nel determinare se l’US Navy può raggiungere il suo obiettivo di una forza di 500 navi, mentre la necessità di più scafi e una migliore capacità ASW non è mai stata così pressante.
I cantieri norvegesi Vard avranno da parte loro, rispetto alle altre proposte, la possibilità di allestire in Norvegia le nuove fregate disponendo della struttura e della forza lavoro necessaria a Tomrejord. La scelta di Vard di puntare sul progetto base Constellation è dovuta dalla presenza di equipaggiamenti principali e sistemi d’arma di origine statunitense a bordo delle unità di superficie della Reale Marina Norvegese.
Le tempistiche sono piuttosto stringenti tanto che la prima unità dovrebbe essere in linea entro il 2029.
La short list in gara per il programma prevedeva tre-quattro proposte con la Type 26 di BAE Systems, la Constellation di Vard, la FDI di Naval Group ed una di TKMS; visto il precedente di Helge Ingstad, Navantia non è stata inserita nella lista con la sua F-110, stanti le polemiche e gli strascichi legali successivi all’affondamento della fregata classe Fridtjof Nansen.
Come già evidenziato, il progetto delle Constellation si basa sul progetto genitore FREMM che è in servizio con le marine italiane e francesi, ma il Naval Sea Systems Command ha modificato i disegni per soddisfare gli standard della US NAVY.
Fincantieri Marinette Marine si è aggiudicata il contratto Constellation Frigate nel 2020, sulla base di una determinazione del “miglior valore” da parte del governo, secondo il principale funzionario di acquisizione della Marina all'epoca.
LE CAPACITA' AAW, ASW e EMW
Le fregate Constellation avranno maggiori capacità ASW, AAW (Anti Aircraft Warfare) e EMW (Expeditionary Maneuver Warfare) e una superiore possibilità di sopravvivenza. Saranno in grado, infatti, essere in grado di non affondare dopo eventuali colpi subiti: all’uopo è stato necessario aggiungere 500 tonn di acciaio per irrobustire le navi.
Avranno la capacità di operare sia in alto mare sia in zone costiere e sia in formazione con altre navi, sia in modalità indipendente. Dalle FREMM originali mantengono l'efficace abitabilità e modularità della nave, favorendo l’ingresso e l’uscita delle principali attrezzature dallo scafo in modo che non sia richiesta l’apertura di un varco nelle strutture della nave.
Un vantaggio che ha colpito il Pentagono è stata anche la capacità di sostenere efficacemente il ruolo di difesa aerea, oltre a gestire i danni a bordo e alla potenza elettrica disponibile (12 MW, pari a quella dei DDG Arleigh Burke), utile in un futuro impiego di armi LASER ad energia diretta.
L'APPARATO PROPULSIVO
Per quanto riguarda la propulsione dispongono di due turbine a gas General Electric LM2500 e adottano l'Hybrid Electric Drive (del quale Fincantieri era l'unico offerente), garantendo silenziosità e capacità di navigare a lungo alle basse velocità, utili nel ruolo ASW. Tale sistema consente di fare a meno delle eliche a passo variabile e, a fronte di maggiori costi di acquisizione, minori costi di manutenzione rispetto a un sistema tradizionale.
IL COMBAT MANAGEMENT SYSTEMS E I RADAR IMBARCATI
Il sistema di combattimento è il COMBATTSS-21 (Combat Management Systems), derivato dall'AEGIS e sviluppato da Lockheed Martin, con un'architettura aperta che facilita aggiornamenti futuri e le Common Source Library che consentono una certa interoperabilità tra i due sistemi. Si aggiunge la Cooperative Engagement Capability, in grado di far comunicare la nave con altri sensori remoti.
Le unità dispongono del radar di ultima generazione EASR (Enterprise Air Surveillance Radar), della Raytheon, in grado di svolgere ruoli di ricerca aerea e di superficie, di protezione elettronica e di controllo del traffico aereo. La variante V2 installata sulle Constellation sarà condivisa con le portaerei classe FORD e, seppur mantenendo inalterate le capacità, ha il vantaggio di essere del 20% più piccolo dei predecessori, oltre ad essere perfettamente in grado di operare con alti disturbi elettronici.
Per l'IFF vi è l'UPX-29 prodotto da Northrop Grumman. Come radar di superficie a corto raggio e radar di navigazione sono in opzione AN/SPS-73(V)18 oppure il NGSSR (Next Generation Surface Search Radar).
Sarà presente un sistema EO/IR (Elettro Ottico/Infrarossi) Stalker a 360°.
Il sistema di guerra elettronica è costituito da due SEWIP AN-SLQ-32(V)6, prodotti da Lockheed Martin, disposti uno sul fianco destro e uno su quello sinistro, e non è assente un sistema COMINT (Communications Intelligence).
ARMAMENTO
Come armamento sulla prua sulle unità statunitensi è installato un Bofors Mk-110 da 57 mm, con un sistema di controllo del tiro MK160 GFCS (Gun Fire Control System); sulle unità norvegesi è probabile la scelta del sistema Leonardo da 76/62 Sovraponte o Strales con munizionamento “Vulcano”.
A prua sono presenti 4 lanciatori verticali Mk 41 VLS da 8 celle ciascuno per un totale di 32 celle. A metà della nave, sulla sovrastruttura si trovano 2 lanciatori quadrinati per 8 missili anti-nave norvegesi Naval Strike Missile, con la predisposizione per altri 8, e 4 lanciatori Mk 53 per ingannatori Nulka. A poppa è installato un lanciatore a 21 celle Mk 49 per missili da difesa RIM-116 Rolling Airframe Missile, più la predisposizione per un laser da 150 kW.
Come sistema di combattimento subacqueo vi è l'AN/SQQ-89F, già in uso sui Ticonderoga e Arleigh Burke, che si occupa di rilevamento, localizzazione e classificazione di obiettivi sotto la superficie del mare. È composto da un sonar a profondità variabile (VDS) AN/SQS-62 prodotto dalla Raytheon, una cortina trainata TB-37 MFTA ed un lanciatore batitermografico XBT (eXpendable BathyThermograph). Le informazioni vengono scambiate con altre navi tramite il sistema AN/UYQ-100 Undersea Warfare Decision Support System (USW-DSS).
Per la difesa contro i siluri è a disposizione il sistema AN/SLQ-25E Nixie e ADC (Acoustic Device Countermeasure), mentre non sono presenti lanciasiluri, anche se si possono usare i missili anti-sottomarino RUM-139 VL-ASROC dai VLS.
Come velivoli sono disponibili l'MH-60 o il MQ-8C Fire Scout, con la possibilità di essere usati in coppia, e la capacità di ospitare fino a 2 RHIB lunghi 7 m.
L'EREDITA' DEL PROGETTO FREMM
Dalle FREMM le nuove fregate norvegesi - se saranno adottate - erediteranno l'elevata abitabilità, con alloggi fino a sei marinai, buona insonorizzazione anche nelle stanze più rumorose (come la sala macchine) e un massimo di 200 membri dell'equipaggio.
A giugno 2024 il parlamento norvegese aveva approvato un nuovo piano a lungo termine per le forze armate, che prevedeva l’acquisizione di un minimo di cinque, facoltativamente sei, nuove fregate antisom con elicotteri e UAV imbarcati.
La selezione della fregata di Fincantieri-FMM, tra le altre ancora in gara, è stata data dalla società italiana nella giornata del 19 novembre 2024. Nel comunicato si ribadisce: “insieme a Vard (società controllata da Fincantieri che ha cantieri navali in Norvegia n.d.r.), non vediamo l’ora di scoprire quale sarà la decisione finale, prevista per il prossimo anno, per l’introduzione di nuove unità all’avanguardia, costruite localmente, riducendo i tempi di costruzione e consegna e riducendo al minimo i rischi, e per supportare le future ambizioni navali della Norvegia”.
IL PIANO DI ACQUISIZIONI DELLA MARINA NORVEGESE
Il piano navale norvegese sottolineava che le nuove fregate non sarebbero state acquisite come imbarcazioni indipendenti, ma attraverso una partnership strategica a lungo termine e reciprocamente vantaggiosa con uno stretto alleato con interessi strategici allineati a quelli della Norvegia. Questa partnership strategica avrebbe incluso l’acquisizione, l’operatività, la manutenzione, lo sviluppo continuo e gli aggiornamenti delle nuove fregate per tutta la loro vita utile. Per limitare la necessità di aggiornare le unità della classe “Fridtjof Nansen”, la Norvegia stava cercando di accelerare l’acquisizione unendosi a una linea di produzione esistente per tali imbarcazioni.
Il programma “Constellation” era stato assegnato nel 2020 a FMM (Fincantieri Marinette Marine) con un contratto per la prima fregata con l’opzione per 9 ulteriori navi, oltre al supporto post vendita e l’addestramento degli equipaggi, del valore complessivo, per Fincantieri, di circa 5,5 miliardi di dollari. Il programma nasce dall’esigenza della U.S. Navy per nuove fregate FFG(X) determinata ufficialmente da documento programmatico del 10 luglio del 2017. Inizialmente, la U.S. Navy aveva espresso la necessità di mettere in servizio 20 fregate che insieme alle 32 LCS avrebbero completato il fabbisogno di 52 unità di medio tonnellaggio per compiti di pattugliamento e di scorta (SSC – Small Surface Combatants). Dagli ultimi documenti, si apprende che la marina statunitense intende mantenere 25 LCS e avere 48 fregate per un totale di 73 SSC.
Le nuove fregate, che mancavano alla flotta statunitense dal pensionamento delle classe “Oliver Hazard Perry” consegnate tra il 1973 ed il 1984, si sono rese necessarie dall’esigenza di sopperire alle carenze delle specifiche emerse proprio dal progetto LCS che sono state giudicate infatti troppo poco armate per avere un dislocamento paragonabile a quello di una fregata classica e soprattutto con un costo unitario eccessivo, cosa che ha portato la U.S. Navy a ridimensionare pesantemente il programma di acquisizione originario, previsto in 55 unità.
Come già detto, la scelta del progetto italiano è stata determinata dalla capacità delle FREMM di sostenere in modo efficace il ruolo di difesa aerea, e in particolare la potenza elettrica disponibile (12 Mw, la stessa dei cacciatorpediniere “Arleigh Burke”), che potrebbe dare spazio all’installazione a bordo, in futuro, di armi ad energia diretta.
IN SINTESI
La classe Constellation, se sarà finalmente scelta dalle autorità norvegesi, avrà capacità multi-missione per condurre guerra aerea, guerra antisommergibile, guerra di superficie, guerra di manovra elettromagnetica.
Per svolgere tali compiti le nuove fregate saranno dotate di un Enterprise Air Surveillance Radar (EASR), un Baseline Ten (BL10) Aegis Combat System, un sistema di lancio verticale Mk 41 a 32 celle per Standard Missile 6 (SM-6) ed ESSM Block 2 (in previsione anche Standard Missile 2 Block IIIC, sistemi di comunicazione, contromisure e capacità aggiuntive nell’area delle operazioni di guerra elettronica/informazione con flessibilità di progettazione per la crescita futura.
L’armamento sarà completato da 16 contenitori/lanciatori per Naval Strike Missile superficie-superficie della norvegese Kongsberg, un Mk 49 Guided Missile Launching System a 21 celle per RIM-116 Rolling Airframe Missile (RAM), un cannone Mk 110 da 57 mm o Leonardo 76/62, armi minori e da 1 elicottero MH-60R Seahawk con un 1 UAS MQ-8C Firescout.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo:
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni,
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, InsiderOver, NavyLookOut, Usni, AresDifesa, Wikipedia, You Tube)