sabato 8 giugno 2024

MARINA RUSSA: Il sottomarino “Rostov sul Don” colpito dai missili da crociera Storm Shadow/SCALP è stato spostato e ora si trova ora in un nuovo nascondiglio all'interno del porto di Sebastopoli, in Crimea. Pur mimetizzato, non è passato inosservato alla ricognizione alleata. Il Rostov-na-Donu (B-237) (russo: Б-237 «Ростов-на-Дону») è un sottomarino d'attacco migliorato di classe Kilo della Marina russa.









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I sottomarini Improved-KILO della Marina russa rimangono una delle principali preoccupazioni per l’Ucraina perché vengono utilizzati per lanciare i missili da crociera Kalibr, alcuni dei quali probabilmente coinvolti nei massicci attacchi missilistici del 1° giugno 2024. E rappresentano una minaccia persistente per le navi mercantili che navigano da e verso i restanti porti ucraini del Mar Nero.
Ma uno di questi sottomarini, il Rostov sul Don (B-237), è stato distrutto dai missili cruise nel settembre dello scorso anno .
L'analisi di più fonti conferma che il sottomarino, l'unico colpito finora, è stato ora spostato e nascosto nelle profondità del porto. Il fatto che sia ancora presso un molo, rafforza la valutazione che non sia idoneo alla navigazione e non più operativo.






Il 13 settembre 2023 i missili ucraini hanno colpito il sottomarino Rostov sul Don (B-237) della classe Project 636.3 Improved-Kilo mentre si trovava in un bacino di carenaggio a Sebastopoli: in un colpo solo i missili da crociera hanno messo fuori combattimento sia un prezioso sottomarino che il bacino di carenaggio in cui si trovava. Ci sono voluti mesi per liberare il sottomarino distrutto dal bacino di carenaggio. E le indicazioni sono che non tornerà a combattere.
Il sottomarino è stato ora spostato in un bacino di carenaggio meno utilizzato all'interno del porto, in prossimità delle coordinate 44.6125º, 33.5566º. Risulta coperto da reti mimetiche per mascherarne la presenza e rendere l'osservazione più difficoltosa.
All’inizio dell’invasione su vasta scala nel febbraio 2022 Sebastopoli era un rifugio sicuro per la Marina russa. Tutte le principali navi da guerra, compreso l'ammiraglia Moskva e tutti i sottomarini della classe Kilo, erano di stanza a Sebastopoli. Presto i droni ucraini hanno iniziato a minacciare la base alla fine del 2022. L’attacco missilistico al Rostov sul Don ed alla nave da sbarco a Minsk, nel settembre 2023, ha segnato l’arrivo di missili più potenti e precisi.
I missili da crociera Storm Shadow / SCALP forniti da inglesi e francesi hanno portato la Russia ad allontanare quasi tutte le sue principali navi da guerra e i sottomarini molto più a est, a Novorossijsk. I missili ATACMS forniti dagli Stati Uniti non hanno fatto altro che rafforzare questa situazione, essendo responsabili dell’affondamento della corvetta missilistica Tsiklon nel porto nel maggio 2024.
Lo spostamento del sottomarino in un molo più piccolo libera il bacino di carenaggio per altre unità navali. È probabile che molte delle navi della flotta del Mar Nero abbiano ritardi nella manutenzione a causa dei danni inferti al bacino di carenaggio. Possiamo aspettarci di vedere varie navi da guerra portate a Sebastopoli per importanti manutenzioni. Durante questo periodo saranno particolarmente vulnerabili agli attacchi degli ATACMS ucraini e degli Storm Shadow.
Sebbene vi sia un ampio consenso tra gli analisti seri sul fatto che il sottomarino sia da rottamare, fonti russe avevano affermato che era stato danneggiato solo leggermente e sarebbe presto tornato operativo. Gli analisti seguono attentamente la situazione.
Il tentativo di mimetizzazione può anche avere lo scopo di mantenere l'impressione che il sottomarino possa essere rimesso in servizio. La propaganda russa è pronta a nascondere perdite imbarazzanti sia alla popolazione che al nemico.

Il Rostov-na-Donu (B-237) (in russo: Б-237 «Ростов-на-Дону») è un sottomarino d'attacco migliorato di classe Kilo della Marina russa. 

Il 13 settembre 2023 l’unità è stata colpita durante un attacco missilistico ucraino al cantiere navale di Sebastopoli dove era in riparazione. Sulla base di immagini open source, il Ministero della Difesa britannico ha valutato che la nave “probabilmente ha subito danni catastrofici”.
Rostov-na-Donu è un sottomarino diesel-elettrico della classe Improved Project 636.3 delle moderne navi russe. Il B-237 è stato costruito nei cantieri navali di San Pietroburgo, impostato il 21 novembre 2011, varato il 26 giugno 2014 e messo in servizio il 26 dicembre 2014.

Storia

Il sottomarino fa parte della flotta russa del Mar Nero, ma è stato schierato nel Mar Mediterraneo all’inizio degli anni 2020. Il sottomarino è tornato nel Mar Nero nel febbraio 2022, superando il Bosforo il 13 febbraio. Con Rostov-na-Donu , la flotta russa del Mar Nero aveva quattro sottomarini migliorati di classe Kilo equipaggiati con missili da attacco terrestre Kalibr schierati nel Mar Nero a partire dal febbraio 2022, con almeno tre di questi quattro ritenuti attivi.



Attacco missilistico sul B-237

Il 13 settembre 2023, il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozhaev nominato dalla Russia ha affermato che il cantiere navale Sebastopoli, appartenente a Sevmorzavod, è stato colpito da un "attacco missilistico" ucraino alle 2 del mattino, provocando un grande incendio. Il Ministero della Difesa russo ha affermato che sono stati lanciati dieci missili da crociera, di cui sette abbattuti. L'attacco ha coinvolto anche tre "droni marittimi", che sarebbero stati tutti distrutti. Il Ministero ha dichiarato: "Due navi in riparazione sono state danneggiate dopo essere state colpite da missili da crociera nemici". Almeno 24 persone sono rimaste ferite. Le navi danneggiate furono la nave da sbarco Minsk e la Rostov-na-Donu.  L'Ucraina ha affermato che le due navi erano "probabilmente danneggiate in modo irreparabile", cosa che il governo russo ha negato e ha dichiarato che sarebbero state riparate e riportate al pieno stato operativo. Sulla base di immagini open source, il Ministero della Difesa britannico ha valutato che la nave ha "probabilmente subito danni catastrofici". 
Il 18 settembre sono trapelate online due immagini dei danni arrecati alla Rostov-na-Donu e, secondo le stime, i danni erano ingenti. Vengono mostrate due grandi brecce nello scafo del sottomarino, una attorno al punto medio del lato di dritta verso la parte posteriore della torre di comando e un'altra sulla prua superiore. A causa della natura del danno, si stima che il sottomarino rimarrà fuori servizio per tutta la durata della guerra a causa della chiusura dello Stretto dei Dardanelli a tutte le navi da guerra straniere all'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina in conformità con i termini della Convenzione di Montreux.  Il sottomarino dovrebbe essere trasportato ai cantieri navali dell'Ammiragliato a San Pietroburgo per essere riparato, tuttavia si ritiene che sia più pratico costruire invece un'intera nuova barca della classe a causa delle estese riparazioni che sarebbero necessarie per rendere il sottomarino nuovamente idoneo alla navigazione. 



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, NAVALNEWS, COVERT SHORES, Wikipedia, You Tube)

























 

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