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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,
storia militare, sicurezza e tecnologia.
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri
di un reparto militare
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
LA MARINA MILITARE ITALIANA
La Marina Militare è la componente operativa marittima della difesa militare della Repubblica Italiana e costituisce una delle quattro forze armate, insieme a Esercito Italiano, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri. A essa sono affidati il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali e internazionali. L'attuale denominazione è stata adottata nel 1946, con la proclamazione della Repubblica dopo la Seconda guerra mondiale, ereditando la stessa struttura della Regia Marina e le unità navali che le condizioni armistiziali e del trattato di pace lasciavano all'Italia. Dopo un'espansione dovuta anche alla cessione da parte degli Stati Uniti d'America di alcune unità navali e a un programma di costruzioni noto come "legge navale", necessario per far fronte alla minaccia proveniente dal Patto di Varsavia, a partire dalla fine del XX secolo è stato attuato un programma di ridimensionamento dovuto alla rivalutazione dei compiti della forza armata. La sua missione, inizialmente all'interno della NATO e successivamente anche dell'Unione europea, consiste nel mantenimento di una continua e credibile presenza nell'area mediterranea, nel controllo dei mari italiani con unità aeronavali e relativo supporto terrestre, nella cooperazione con le forze navali alleate, nel mantenimento di una forza di superficie e di una forza subacquea in grado di operare autonomamente, garantendosi una protezione da offese aeree, di superficie e subacquee, cui affiancare una componente anfibia in grado di svolgere limitate operazioni.
IL SOTTOMARINO S-528 PIETRO VENUTI
Il Pietro Venuti è un sottomarino della Marina Militare italiana, varato il 9 ottobre 2014 presso gli stabilimenti Fincantieri del Muggiano (La Spezia).
E’ la terza Unità della Classe Todaro e, insieme al Sommergibile Romeo Romei, costituisce la 2^ serie del progetto italo-tedesco U-212A, probabilmente la più avanzata interpretazione su scala mondiale del sottomarino convenzionale.
Le spiccate potenzialità dell'Unità aderiscono perfettamente ai requisiti per le attività in cui esso sarà impiegato dalla F.A., tra le quali missioni di controllo delle linee di traffico marittimo, monitoraggio delle attività illecite, sorveglianza delle aree di alto interesse nazionale. In aggiunta, per assolvimento dei suddetti compiti operativi, l'Unità vede incrementate le proprie capacità di autonomia, che la rendono in grado di intraprendere le capacità expedictionary.
Il sistema di propulsione, basato sull'impiego di tecnologie Air Indipendent Propulsion, rende il Sommergibile altamente silenzioso, con un profilo stealth avveniristico che ne esalta la prerogativa di occultamento, caratteristica essenziale per un sottomarino del terzo millennio.
Altre importanti innovazioni si sono raggiunte soprattutto nel Sistema di Combattimento, con notevoli migliorie apportate al Sistema Sonar, al sistema di Periscopi, che prevede l'adozione di un innovativo sistema optronico non penetrante, e alle capacità di comunicazione con l'implementazione del sistema di comunicazione satellitare in banda SHF, novità assoluta per i Sommergibili italiani.
Il Sommergibile Pietro Venuti, prima unità con questo nome è stato consegnato alla Marina Militare il 6 Luglio 2016.
LA STORIA
La seconda serie della classe di sottomarini Todaro è costituita da due unità: Pietro Venuti (S 528) e Romeo Romei (S 529). La prima unità (Pietro Venuti) è entrata in servizio il 6 luglio 2016, mentre la seconda (Romeo Romei) è entrata in servizio l'11 maggio 2017.
Le differenze rispetto alla prima serie riguardano principalmente il sistema di combattimento e di comunicazione. In particolare, i battelli della seconda serie hanno capacità di collegamento satellitare ad alta velocità, sono dotati di un albero optronico (periscopio) ed hanno un nuovo sistema d'arma, basato sul nuovo siluro Black Shark Advanced della WASS. Inoltre è aumentata l'autonomia, incrementando la capacità di combustibile.
Il 30 ottobre 2013 è avvenuto l'accostamento della sezione di poppa del sommergibile Venuti ed è iniziata la fase di chiusura dello scafo resistente.
Il 9 ottobre del 2014 è avvenuto il varo nel Cantiere navale del Muggiano (Fincantieri).
Consegnato alla Marina Militare il 6 luglio 2016 a La Spezia, dopo aver completato con successo il tirocinio addestramento sommergibili, il battello il 6 febbraio 2017 è approdato per la prima volta alla base sommergibili di Taranto dove è stato accolto, come da tradizione, con una sobria cerimonia di benvenuto.
IL NOME
L'unità prende il nome dal capo silurista Pietro Venuti, caduto nel Mar Arabico il 24 giugno 1940 e decorato con medaglia d'oro al valor militare alla memoria per il gesto eroico compiuto a bordo del sommergibile Luigi Galvani, dislocato in Mar Rosso.
Il capo silurista Pietro Venuti, medaglia d'oro al valor militare alla memoria, perse la vita eroicamente sul sommergibile Galvani nelle acque del Mare Arabico, il 24 giugno del 1940.
IL FRUTTO DI UNA COLLABORAZIONE ITALO-TEDESCA
Il sottomarino AIP è il risultato della consolidata cooperazione bilaterale italo – tedesca, prevista da un accordo governativo fra i ministeri della difesa delle due nazioni, siglato il 22 aprile del 1996, che ha già portato negli anni scorsi alla costruzione di quattro battelli per la marina tedesca e due per quella italiana, il Todaro e lo Scirè che da tempo operano con grande successo, affiancandosi ai quattro battelli della classe Sauro Pelosi, Prini, Longobardo e Gazzana.
Come l'unità gemella Romeo Romei, è caratterizzato da soluzioni tecnologiche modernissime, interamente realizzato in materiale amagnetico e impiegando le più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica.
In particolare, i due sottomarini U212 della seconda serie sono equipaggiati con un moderno sistema di comunicazione satellitare SHF, un periscopio “optronico” di ultima generazione e un sistema d’arma basato sul nuovo siluro pesante Leonardo-WASS Black Shark Advanced, di realizzazione completamente italiana, oltre ad essere dotati di un sistema di propulsione silenziosa Air Indipendent Propulsion, a celle a combustibile della SIEMENS in cui l'energia elettrica viene prodotta tramite la reazione di ossigeno e idrogeno, garantendo un'autonomia in immersione circa il quadruplo superiore a quella dei sistemi convenzionali a batteria.
PROGETTO
In parte a causa della disposizione a "X" dei piani a poppa, il Type 212 è in grado di operare in appena 17 metri di acqua.
Questo è un requisito di lunga data per i progetti dei sottomarini tedeschi, che consente loro di passare un punto strategico nel Mar Baltico (la "Kadettrinne") sommersa. Questo gli permette di avvicinarsi molto di più alla riva rispetto alla maggior parte dei sottomarini contemporanei. I commando che operano dal natante possono emergere vicino alla spiaggia ed eseguire la loro missione più rapidamente e con minor sforzo.
La sezione trasversale prismatica dello scafo e le transizioni senza intoppi dalla scafo alla vela migliorano le caratteristiche di furtività del sottomarino.
PROPULSIONE A.I.P.
Sebbene la propulsione idrogeno-ossigeno fosse stata presa in considerazione per i sottomarini già dalla prima guerra mondiale, il concetto non ebbe molto successo fino a poco tempo fa a causa di problemi di possibili incendi ed esplosioni. Nel Type 212 questo è stato contrastato immagazzinando il carburante e l'ossidante in serbatoi al di fuori dello spazio dell'equipaggio, tra lo scafo a pressione e lo scafo leggero esterno. I gas vengono convogliati attraverso lo scafo a pressione alle celle a combustibile secondo necessità per generare elettricità, ma in qualsiasi momento c'è solo una piccolissima quantità di gas presente nello spazio dell'equipaggio.
Nell'ottobre 2024 è stato riferito che un nuovo sistema di batterie agli ioni di litio è stato sviluppato da Thyssenkrupp Marine Systems, che sarà installato e testato su un sottomarino di tipo 212A esistente.
ARMI IN DOTAZIONE
Il tipo 212A è in grado di lanciare il siluroguidato tramite fibra ottica DM2A4 Seehecht ("Seahake") siluro pesante, il siluro WASS Black Shark e missili a corto raggio dai suoi sei tubi siluri, che utilizzano un sistema di espulsione ad acqua. La capacità futura potrebbe includere missili da crociera lanciati in immersione.
Il missile a corto raggio mare-aria IDAS (basato sulIl missile IRIS-T), destinato principalmente all'utilizzo contro le minacce aeree e contro obiettivi marittimi o terrestri di piccole o medie dimensioni, è stato messo a punto da parte della DIEHL BGT e sarà lanciato dai tubi lancia-siluro. L’IDAS è guidato tramite una fibra ottica ed ha una portata di circa 20 km. Quattro missili si adattano a un tubo lancia-siluri e vengono conservati in un caricatore. Le prime consegne dei missili IDAS alla Marina tedesca sono avvenute dal 2014 in poi.
Si sta considerando anche un cannone automatico da 30 mm chiamato Muräne (moray) per supportare le operazioni dei sommozzatori o per dare colpi di avvertimento. Il cannone, probabilmente una versione del Rheinmetall RMK30, sarà conservato in un albero retrattile e potrà essere armato senza che il sottomarino emerga. L'albero sarà anche progettato per contenere tre UAV Aladin per missioni di ricognizione. È probabile che questo albero sia stato montato sul secondo lotto dei sottomarini tipo 212 della Marina tedesca.
ATTIVITA' OPERATIVA DEGLI U212A
- Nell'aprile 2006, l'U-32 della Marina tedesca ha navigato dal Mar Baltico alla stazione navale di Rota in Spagna in due settimane, per un percorso di 1.500 miglia nautiche (2.800 km; 1.700 miglia) senza superficie o snorkeling.
- L'S 526 Todaro della Marina italiana è stato schierato, per oltre sei mesi nel 2008, negli Stati Uniti per l'esercitazione CONUS 2008 con la Marina degli Stati Uniti.
- L'S 527 Scirè della Marina italiana è stato schierato, per oltre cinque mesi nel 2009, negli Stati Uniti per l'esercitazione CONUS 2009 con la Marina degli Stati Uniti.
- L'S 526 Todaro della Marina Italiana, tra il 1° settembre 2012 e il 13 febbraio 2013, per la prima volta è stato schierato nelGolfo di Aden,Mar Arabico,Golfo di Oman e Oceano Indiano.
- Nel 2013, mentre era in viaggio per partecipare a esercitazioni navali nelle acque statunitensi, l'U-32 della Marina tedesca ha stabilito un nuovo record per i sottomarini non nucleari con 18 giorni di transito sommerso senza snorkeling.
- Il 15 ottobre 2017, l'U-35 della Marina tedesca ha subito danni alle sue pinne del timone durante le immersioni al largo della costa norvegese.
Caratteristiche generali U-212A:
- Dislocamento: 1.450 tonn in superficie; 1.830 tonn in immersione; 2.500 tonnellate in superficie per il 212CD;
- Lunghezza: 56 m (183,7 piedi), 57,2 m (187,66 piedi) (2° lotto) 73 m per 212CD;
- Larghezza: 7 m (22,96 piedi) 10 m per 212CD;
- Progetto: 6 m (19,68 piedi) 7 m per 212CD;
- Propulsione: 1 MTU 16V 396 motore diesel - 9 celle a combustibile HDW/Siemens PEM, 30-40 kW ciascuna (U31) - 2 celle a combustibile HDPE/Siemens PEM 120 kW (U32, U33, U34) - 1 motore elettrico Siemens Permasyn 1700 kW, che guida una singola elica a sette pale;
- Velocità: 20nodi (37 km/h) in immersione, 12 nodi in affioramento;
- Profondità: oltre 700 m (2.300 piedi);
- Autonomia: 8.000 miglia nautiche (14.800 km, o 9.196 miglia) a 8 nodi (15 km/h);
- Resistenza: 3 settimane senza snorkeling, 12 settimane in totale;
- Armamento: - 6 tubi siluranti da 533 mm (in 2 gruppi asimmetrici puntati in avanti di sinistra 4 + destra 2) con 13 siluri o 24 mine in tubo - Missili IDAS - 24 mine navali esterne (opzionali);
- Contromisure: Sistema di difesa siluro Tau, 4 lanciatori, 40 jammer/esche
- Sensori: Suite di sonar STN Atlas DBQS40: - TAS-3 sonar passivo a matrice trainata a bassa frequenza (distribuito dalla vela) - FAS-3 sonar passivo a basso e medio frequenza sonar di fianco montato sullo scafo - MOA 3070 sonar per il rilevamento della mine;
- Periscopi: Carl Zeiss SERO 14, conFLIR e ottico-telemetro - Carl Zeiss SERO 15, contelemetro laser - Rivas Calzoni periscopio alberi e sistemi di snorkeling - Kelvin Hughes Tipo 1007 Navigazione della bandaradar - EADS FL 1800U ESM suite - Idrofoni WASS - Avio GAUDI pilota automatico e sistemi idraulici - Sistema di combattimento Kongsberg MSI-91;
- Equipaggio: 23-27 (incl. 5 ufficiali).
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo:
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni,
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, SAFARI, Google, MarinaMilitare, HI SUTTON, Wikipedia, RID, You Tube)
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