mercoledì 18 settembre 2019

Il Team Babcock per le nuove fregate “Type 31” della Royal Navy britannica



Il Team Babcock è stato selezionato come miglior offerente per il programma delle fregate della Royal Navy britannica “Type 31”.

Il “Babcock Team 31” è stato selezionato dal Ministero della Difesa del Regno Unito (MOD) per la realizzazione delle sue nuove navi da guerra denominate “Type31”. 
La società aerospaziale e di difesa Babcock, in collaborazione con il gruppo Thales, fornirà al governo britannico una flotta di cinque navi “T31”, con un costo medio di 250 milioni di sterline per nave.


A seguito di un processo competitivo completo, sarà la più recente classe di navi da guerra della Royal Navy britannica, la cui prima nave sarà varata nel 2023.
Al suo apice, il programma massimizzerà una forza lavoro di circa 1250 posti di lavoro altamente qualificati in diverse località del Regno Unito, con circa 150 nuovi tecnici che saranno probabilmente assunti.  Il lavoro dovrebbe supportare altri 1250 ruoli all'interno della più ampia catena di approvvigionamento del Regno Unito.
Con la struttura di Rosyth di Babcock come sito centrale di integrazione, la soluzione offre un buon rapporto qualità-prezzo e supporta pienamente i principi della strategia nazionale di costruzione navale. Si basa sulle conoscenze e le competenze sviluppate durante il programma di costruzione modulare della portaerei Queen Elizabeth.
L'annuncio segue una fase di progettazione competitiva in cui Babcock Team 31 è stato scelto insieme ad altri due consorzi per rispondere alle esigenze del Ministero della Difesa britannico.   


I lavori sulla flotta di cinque navi inizieranno immediatamente dopo l'aggiudicazione formale del contratto nel corso dell'anno finanziario, con lavori di progettazione dettagliata che inizieranno subito e la produzione inizierà nel 2021 e terminerà nel 2027.
Archie Bethel, CEO Babcock ha detto: "E' stata una competizione difficile e siamo assolutamente lieti che Arrowhead 140 sia stata riconosciuta come la migliore soluzione di progettazione, costruzione e consegna per le fregate Royal Navy Type 31 della Marina britannica”. 
"Spinta dall'innovazione e sostenuta dall'esperienza e dalla tradizione, Arrowhead 140 è una moderna nave da guerra che affronterà le minacce marittime di oggi e di domani, con al centro l'ingegno e l'ingegneria britannica. Il progetto fornirà una piattaforma flessibile e adattabile con un buon rapporto qualità-prezzo e supporta la strategia nazionale britannica per le costruzioni navali".
Arrowhead 140 offrirà alla Royal Navy una nuova classe di navi con una comprovata capacità di fornire una gamma di capacità di mantenimento della pace, umanitarie e di combattimento, offrendo al contempo alle comunità e alle catene di approvvigionamento in tutto il Regno Unito un'ampia gamma di opportunità economiche e occupazionali.
Un elemento chiave del programma Type31 è quello di fornire un progetto in grado di assicurare una serie di ordini di esportazione, sostenendo così l'economia e i posti di lavoro nel Regno Unito. Arrowhead 140 offrirà ai clienti dell'export una mix senza pari di prezzo, capacità e flessibilità, supportata dall'esperienza di livello mondiale della Royal Navy e Babcock.



Arrowhead 140 è una fregata multiruolo che fornirà agli equipaggi dati in tempo reale per supportare decisioni immediate e complesse.

La fregata è stata progettata per ridurre al minimo i costi del ciclo di vita, offrendo al contempo una nave veramente all'avanguardia, con un sistema di gestione dei combattimenti consolidato, collaudato ed esportabile fornito da Thales.  
Victor Chavez, amministratore delegato di Thales nel Regno Unito, ha dichiarato:
"Thales è lieta di far parte del Team 31 di successo che lavora con Babcock ed è in prima linea nell'innovazione con la Royal Navy da oltre 100 anni.
"Con l'annuncio odierno che Arrowhead 140 è stato selezionato come miglior offerente per la nuova fregata Tipo 31e, la Royal Navy si unirà alla comunità globale di 26 marine che utilizzano il sistema di gestione dei combattimenti di Thales Tacticos. Thales fornisce già gli occhi e le orecchie della Royal Navy e ora fornirà il cuore digitale delle fregate di nuova generazione del Regno Unito".
Babcock entrerà ora in un periodo di discussioni dettagliate con il Ministero della Difesa e la catena di fornitura prima dell'aggiudicazione formale del contratto, prevista per la fine dell'anno.
La gara per progettare e costruire una nuova generazione di fregate della Royal Navy è stata vinta dallo studio di ingegneria Babcock per 1,25 miliardi di sterline per cinque navi da guerra di Tipo 31. I lavori avranno inizio entro la fine del 2019, con la consegna delle prime navi nel 2023.



La Type 31 è una fregata più piccola ed economica delle navi da guerra Type 26 attualmente in costruzione presso i cantieri dell'Upper Clyde.
Con un prezzo massimo di 250 milioni di sterline per nave, l'obiettivo è quello di mantenere le dimensioni della flotta di superficie della Marina e generare ordini di esportazione.



Il primo ministro Boris Johnson ha dichiarato che il metodo di costruzione modulare sosterrà 2.500 posti di lavoro in tutto il Regno Unito.
Il progetto Arrowhead 140 del team Babcock ha battuto la concorrenza di un consorzio Cammell Laird/BAE Systems e un'offerta guidata da Atlas Elektronik UK.
Il consorzio vincente comprende anche Thales e BMT, così come Ferguson Marine, con sede a Port Glasgow, e Harland and Wolff a Belfast - entrambi attualmente in amministrazione.
Il mese scorso Babcock ha insistito sul fatto che le difficoltà finanziarie di queste aziende non avrebbero influenzato la sua offerta perché il suo "approccio di costruzione flessibile" potrebbe ospitare "una diversa serie di siti di consegna".
Il segretario all'economia scozzese Derek Mackay ha dichiarato che l'assegnazione del contratto è stata "la testimonianza della forza lavoro qualificata e dell'esperienza che abbiamo in Scozia".
Ha aggiunto: "Ho parlato con Babcock questa mattina per assicurare loro il pieno sostegno del governo scozzese.
"Una volta annunciati i dettagli finali del contratto, non vediamo l'ora di discutere il ruolo che Ferguson Marine potrebbe svolgere insieme ad altri fornitori in Scozia".
Tre diversi progetti erano in corsa per il contratto del Tipo 31, e avevano tutti qualcosa in comune: l’economicità.
Il prezzo massimo di 250 milioni di sterline per nave potrebbe sembrare un sacco di soldi, ma, per dirla nel contesto, il prezzo delle otto fregate Type 26 attualmente in costruzione è di circa 8 miliardi di sterline. 



I costi estremamente contenuti della nuova nave hanno indotto alcuni critici a descriverla come "la fregata Lidl".

Ogni offerente ha cercato di mantenere basso il prezzo basando il suo progetto su navi esistenti di successo piuttosto che ricominciare da zero.
Il design del "Team 31" di Babcock deriva dalle fregate Iver Huitfeldt sviluppate per la marina danese. Si è tenuto conto di una grande flessibilità - le attrezzature possono essere aggiornate o riconfigurate per diversi ruoli. La nave è a volte indicata come il Tipo 31e - la "e" che sta per esportabilità.
La speranza è che questa dimostri il suo valore e gli ordini da marine straniere portino ad economie di scala che faranno abbassare ulteriormente i costi.
Tale rapporto qualità-prezzo potrebbe anche tentare la Royal Navy a rafforzare la sua flotta di superficie aumentando l'ordine.
L'ultimo grande ordine di fregata - per il Tipo 26 - è stato annunciato nell'estate del 2014, pochi mesi prima del referendum sull'indipendenza scozzese, con i lavori per i cantieri BAE Systems di Glasgow.
Mentre il governo ha insistito sul fatto che si trattava di una decisione con un buon rapporto qualità-prezzo, molti attivisti pro-unione hanno sostenuto che ciò dimostra i benefici di far parte del Regno Unito.
La Strategic Defence and Security Review del 2015 ha ridimensionato da 13 a 8 navi le fregate “type 26” e ha proposto invece di costruire "almeno cinque" nuove fregate per scopi generali, ad un costo molto più basso.
La scelta di Babcock - con il suo sito di Rosyth che gioca un ruolo chiave nelle costruzioni navali, ma con lavori distribuiti in vari siti britannici - è in linea con questa strategia.
Riduce anche la dipendenza del governo dalla BAE Systems, che è stata a lungo la forza dominante nelle costruzioni navali militari.
L'offerta della rivale BAE Systems avrebbe visto l'azienda mettere a disposizione la propria esperienza nella progettazione, ma la maggior parte dei lavori di costruzione si sarebbe svolta presso il cantiere Cammell Laird nel Merseyside.



ENGLISH

The Type 31 frigate, also formerly known as the Type 31e frigate or General Purpose Frigate (GPFF), is a planned class of frigate for the United Kingdom's Royal Navy intended to enter service in the 2020s alongside the more capable Type 26 frigate.
It is intended that the Type 31e frigate will replace some of the Type 23 frigates. The Type 31e is part of the British government's "National Shipbuilding Strategy".

Development

Global Combat Ship

The origins of the Type 31e frigate are found in the 2010 Strategic Defence and Security Review. The review authorised a replacement programme, known as the Global Combat Ship (GCS), to replace the Royal Navy's thirteen Type 23 frigates. Earlier that year, BAE Systems was awarded a four-year, £127 million contract by the Ministry of Defence to design the new class. It was planned that two variants of the class would be built: five general purpose frigates and eight anti-submarine warfare frigates. There was to be little difference between the two variants, except for the Sonar 2087. Initial expectations were that all thirteen of the Global Combat Ships would be built starting in 2016, and gradually replace the Type 23 frigates one for one out to the mid-2030s. This planning assumption would not last, and during the 2015 Strategic Defence and Security Review, the then Prime minister David Cameron announced that only the eight anti-submarine warfare versions, the Type 26 frigate, would be ordered. The five general purpose frigates would be of a different design altogether.

General Purpose Frigate

Although the 2015 defence review resulted in a cut in the planned number of Global Combat Ships to eight, it also announced that the five remaining Type 23 frigates would be replaced by a new programme; the General Purpose Frigate (GPFF). The new class is intended to be a lighter, flexible and more affordable general purpose frigate. According to the 2015 defence review, and then Prime Minister David Cameron, the lower cost of these frigates could lead to the Royal Navy acquiring more than five of them, thus increasing its overall numbers of frigates and destroyers. During a defence and security lecture in July 2016, GPFF was referred to as the Type 31 frigate by the First Sea Lord Admiral Sir Philip Jones. Admiral Jones further stated that Type 31 frigates could permanently operate East of Suez; from the Persian Gulf region to the Asia-Pacific. During the same month, BAE Systems revealed two general purpose frigate designs, namely the Avenger class (based on the "Amazonas-class/River-class Batch 2 offshore patrol vessel") and the Cutlass class (described as a "significantly stretched and enhanced derivation of the Al Shamikh-class corvette design"). An August news article in The Sunday Times stated that Babcock International and BMT also submitted one design each.

Breaking BAE's hold on UK shipbuilding

An article in the Financial Times on 18 October 2017 quoted Francis Tusa, editor of Defence Analysis, saying that the competition appeared to be designed to break BAE's hold on naval shipbuilding. Many officials inside the Ministry of Defence, the Treasury and Royal Navy have long resented the obligation, set a decade ago, to maintain skills and shipbuilding capacity at BAE's shipyards on the Clyde regardless of naval needs. “Were they to have bid as BAE Systems, they wouldn’t win,” he said. “That is absolutely obvious. The fact is that the Type 31e is slanted probably to exclude any bid that includes BAE.” MOD officials stated that the competition is designed to improve speed of delivery and reduce cost.

National Shipbuilding Strategy

In order to maintain national shipbuilding capacity, the 2017 national shipbuilding strategy proposes ordering an initial batch of five Type 31e Frigates with an initial in-service date in 2023, intended for export with their cost limited to a maximum £250m each, to be followed by a second batch order of Type 31 for the Royal Navy. The Type 31e is projected to be built in modular form as with the Queen Elizabeth-class carriers at several commercial shipyards, and assembled in one central yard.

Design tenders

Throughout 2017 several designs from different companies were suggested as contenders for the Type 31. BAE submitted two designs, "Avenger", essentially an improved Batch 3 River-class OPV, and "Cutlass", a significantly stretched and enhanced derivation of the Al Shamikh-class corvette. BMT submitted a design called "Venator 110", with Steller Systems putting forward project "Spartan" and Babcock offered a design named "Arrowhead 120".
In October 2017, BAE Systems announced its intention to withdraw from the Type 31e competition as a main contractor, citing the capacity constraints of its shipyards on the Clyde, which are full with the work on the new River-class patrol vessels and Type 26 frigates. Instead, BAE announced a partnership with Cammell Laird, whereby BAE would provide its expertise in design and systems integration, while Cammell Laird would be the prime contractor and be responsible for the assembly of the ships at its yard at Birkenhead. The planned design has been named "Leander", a reference to three previous major classes of ship in the Royal Navy.
The 'Arrowhead 140' concept by Babcock and BMT for the Type 31e frigate class. It is based heavily on the Iver Huitfeldt-class frigates for the Royal Danish Navy, previously built by Odense Shipyard in 2008.
In November 2017, it was announced that BMT Defence Services and Babcock signed a co-operation agreement for the Type 31. They did not choose between their respective "Venator 110" or "Arrowhead 120" designs, but instead would explore their designs to determine the best possible option. In late May 2018, Babcock, partnered with BMT and Thales Group announced the "Arrowhead 140" design, based on the hull of the Danish Iver Huitfeldt-class frigates.

Competition suspended and restarted

An article in The Times on 25 July 2018 stated that the government competition for the Type 31e was suspended amid a funding crisis. Sources warned that the Type 31e frigate may never materialise. The next day, the UK Defence Journal reported that the program was to be restarted due to ‘insufficient compliant bids’ and the Ministry of Defence insisted the program ‘has not been cancelled’. As of November 2018, the plan was to award contracts by December 2019.

Competitive Design Phase selection

On 10 December 2018, three groups were selected for the competitive design phase:
  • BAE Systems/Cammell Laird with their planned Leander design
  • Babcock/BMT/Thales with their Arrowhead 140 design
  • Atlas Elektronik UK/Thyssenkrup Marine Systems, which was likely to be based on the MEKO A-200 design.

Both the BAE Systems and Babcock led entrants had already been put forward when the competition was temporarily suspended in July 2018. The third bid, led by Atlas Elektronik UK, was likely to use the MEKO A-200 platform as it's basis, currently in use with the Algerian and South African Navies. Under both the Babcock and Atlas proposals the ships would be constructed using Ferguson Marine on the Clyde and Harland & Wolff in Belfast. By August 2019 both Ferguson Marine and Harland & Wolff had announced that they were in financial difficulties.

Selected design

It was announced on 12 September 2019 that Babcock’s Arrowhead 140 design had been selected for the Type 31 Frigate. The Babcock Group was officially chosen on 12 September 2019.

Characteristics

During a July 2016 Defence Select Committee hearing, First Sea Lord Admiral Sir Philip Jones described the GPFF as "to be a much less high-end ship. It is still a complex warship, and it is still able to protect and defend and to exert influence around the world, but it is deliberately shaped with lessons from wider industry and off-the-shelf technology to make it... more appealing to operate at a slightly lower end of Royal Navy operations." IHS Janes described it as a "credible frigate" that will cover "maritime security, maritime counter-terrorism and counter-piracy operations, escort duties, and naval fire support... [sitting] between the high-end capability delivered by the Type 26 and Type 45, and the constabulary-oriented outputs to be delivered by the five planned River-class Batch 2 OPVs."
A 7 September 2017 graphic released by the Royal Navy stressed modular adaptability and flexible construction of the design for export opportunities. Core requirements of the Type 31e frigate include a medium calibre gun, point defence systems, hangar and a flight deck for Wildcat or ten tonne helicopter operated by a crew of around 100 with space for 40 more personnel. The British government released a Request for information (RFI) in September 2017, detailing the desired characteristics of the Type 31e. The RFI provides greater details such as a Medium Calibre Gun ≥ 57mm, a point defence anti-air missile system and the optional ability to launch and recover unmanned aerial vehicles. Forces News reported that the design will contain Sea Ceptor missiles, an advanced air and surface surveillance and target indication radar and be able to operate either a Wildcat HMA2 or a Merlin HM2. The exact configuration will be adaptable.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)




























martedì 17 settembre 2019

L'Iveco Defence Vehicles VTLM-2, versione migliorata del "Lince"



L'Iveco LMV, Light Multirole Vehicle (Veicolo Leggero Multiruolo) è un mezzo blindato leggero di nuova generazione prodotto da Iveco Defence Vehicles di Bolzano. I principali operatori sono l'Esercito italiano, dov'è denominato VTLM Lince, e l'esercito britannico, dove è in servizio con la designazione di Panther CLV. Il veicolo possiede un elevato livello di protezione contro il fuoco delle armi leggere, gli IED e le mine, pacchetti aggiuntivi garantiscono la protezione anche contro le armi di medio calibro come le mitragliatrici pesanti.



Caratteristiche

Il mezzo è equipaggiato con un motore turbodiesel common rail IVECO F1C da 136 kW (185 hp) con coppia massima pari a 456 N·m a 1 800 giri/min abbinato a scelta con un cambio automatico ZF a sei rapporti più la retromarcia (ZF 6HP26) dotato di convertitore idrodinamico di coppia, seguito da un riduttore a 2 rapporti montato in blocco con il differenziale posteriore, o con un cambio manuale a cinque rapporti più la retromarcia. L'impianto frenante del veicolo è composto da freni a disco anteriori e posteriori con frenatura pneumoidraulica.
Il VTLM viene proposto in due versioni: una standard da trasporto, con passo di 3.500 mm e di lunghezza 4.970 mm, e una denominata esplorante, con passo ridotto a 3.200 mm e di lunghezza 4.670 mm. Per entrambe le versioni la carreggiata è fissa a 1.720 mm.
Grazie alla sua versatilità costruttiva, il veicolo può avere quattro porte - cabina lunga, o due porte - cabina corta, allestibile, fra l'altro, come posto comando e trasporto di feriti.
La versione standard pesa, in ordine di marcia a pieno carico, sette tonnellate e può ospitare quattro militari equipaggiati con un carico utile di circa tre tonnellate (versione non blindata), per la versione blindata il carico max personale più equipaggiamento si aggira intorno agli 800 kg.
Le sospensioni indipendenti anteriori e posteriori consentono, unitamente ad un bilanciamento dei pesi e ad un'ottimale ripartizione della coppia motrice, una buona mobilità in fuori strada.
LMV è un veicolo che può operare in ambienti radicalmente diversi per collocazione geografica, condizioni climatiche e caratteristiche del terreno. Può operare con temperature da -32 a +49 °C. Il VTLM in versione esplorante può essere inoltre caricato sia sull'elicottero CH-47 che su di un EH-101 mentre, qualora si dovesse trasportare la versione base su uno di questi due aeromobili, può essere agganciato al gancio baricentrico. Previa preparazione del veicolo e dell'aeromobile o velivolo, è possibile inoltre trasportarlo appeso al gancio baricentrico di un NH90. Ovviamente il VTLM può essere anche trasportato su tutti i maggiori velivoli da trasporto militare, quale il C-27J che è in grado di trasportare un veicolo, il C-130 due, il C17 otto, il C-141 sei ed il C-5 Galaxy quindici.
Per facilitare l'aviotrasportabilità del veicolo, il mezzo è dotato di un tettuccio rigido composto da tre pezzi che, una volta smontati, possono essere riposti nel cassone posteriore. Così configurato il VTLM diventa aviolanciabile con il sistema LVAD, ovvero con paracadute da carico e lancio da circa mille metri di quota, oppure, dopo l'adozione opzionale dei ganci di fissaggio per il paracadute estrattore può essere lanciato con il sistema LAPES a bassa quota.
Il VTLM è dotato di una rete CAN (Controller Area Network) che mette in comunicazione la centralina motore, cambio, ABS, ecc. in modo da rendere reperibili in tempo reale tutte le informazioni diagnostiche e di manutenzione necessarie.
Infine può guadare senza preparazione fino a 70 cm di profondità, mentre con preparazione questo valore sale a 150 cm.



Caratteristiche stealth

Il VTLM è in grado di limitare la segnatura radar grazie a vernici radar-assorbenti e sempre grazie alla sua particolare disposizione delle parti meccaniche, quali motore e turbocompressore, è capace di limitare il calore provocato dalla combustione del carburante. Per ridurre ulteriormente la segnatura IR, il radiatore del veicolo si trova nella parte inferiore, al disotto della scocca.



Kit corazzati

I kit sono un altro aspetto importante di questo veicolo tattico: questi possono essere montati in circa 10 ore-uomo e comprendono una blindatura modulare dell'abitacolo che consente di resistere a colpi perforanti calibro 12,7mm e 14,5mm. Un'ulteriore piastra corazzata sul fondo offre un'adeguata protezione anche contro le mine anticarro. Esistono anche kit ideati per il guado di corsi d'acqua, grazie ai quali la scocca viene alzata e le prese d'aria motore vengono sopraelevate.



Corazzatura standard

Il Veicolo Tattico Leggero dispone come protezione standard di una blindatura esterna leggera per l'abitacolo (scocca e vetrature) che assicura una protezione contro munizioni perforanti calibro 5,56mm e 7,62mm. Il veicolo è anche dotato di corazzatura AMAP-L per ridurre l'effetto spalling: se un proiettile o scheggia riesce a perforare la corazza principale, la corazza interna in materiale composito riduce l'angolo di apertura e il numero delle schegge proiettate nell'abitacolo. È garantita anche una completa protezione contro qualsiasi tipo di mina antiuomo grazie a una piastra corazzata a "V" sul fondo del veicolo che consente di deflettere l'onda d'urto dell'esplosione verso i lati riducendo le sollecitazioni trasmesse all'abitacolo ed di evitare che le schegge penetrino nell'abitacolo.
Nel caso di mine potenti, l'abitacolo durante l'esplosione si stacca dagli assi delle ruote, proteggendo gli occupanti.
Per aumentare ulteriormente la protezione da ordigni del tipo IED e mine, il gruppo di riduzione del motore è stato posto nella parte posteriore del mezzo, sotto il cassone, il quale in caso d'esplosione viene espulso in modo da dare sfogo verso l'alto all'onda di pressione generata dallo scoppio. Al fine di ottimizzare la protezione, l'abitacolo è protetto anteriormente e posteriormente da un parafiamma così come i lati alla linea di cintura. Per assicurare uno sfogo ottimale dell'onda d'urto verso l'esterno, i lati del pianale sono stati arrotondati, mentre sotto lo stesso non è stato posto nessun organo meccanico in modo da ridurre al minimo il pericolo per gli occupanti, sia a causa del suo movimento sia per le schegge eventualmente prodotte dall'esplosione. In caso di ribaltamento è quindi anche presente un rollbar che protegge i componenti dell'equipaggio.



Versioni e aggiornamenti tecnici

In occasione dell'Eurosatory 2010, l'Iveco ha presentato la nuova versione del Lince, la A1. Grazie all'esperienza acquisita nel teatro operativo afghano sono stati introdotti numerosi miglioramenti tecnici: cielo del mezzo corazzato che garantisce un'adeguata protezione anche nella parte superiore e una cellula di sopravvivenza più robusta. Il rollbar divenuto superfluo è stato eliminato. Sulle porte sono stati montati robusti cardini esterni che migliorano la resistenza allo strappo in caso di esplosione. Presenti pure delle maniglie esterne per facilitare l'apertura delle porte in caso di ribaltamento su un fianco.
Nuova torretta con protezioni riprofilate e comandi brandeggio posizionabili sull'impugnatura dell'arma. Sedili migliorati con cuscino lombare. Gancio traino utilizzabile senza dover rimuovere il verricello. Possibilità di avere una seconda botola sul cielo del mezzo. Presa esterna per ricarica batterie dalla rete elettrica. Torretta automatica RWS comandata dall'interno del mezzo OTO Melara "HITROLE Light" disponibile in versione definitiva.
Nel 2014 è stata presentata un'ulteriore evoluzione, frutto dell'esperienza sul campo che prevede varie migliorie nella meccanica per incrementare l'affidabilità e le prestazioni fuoristrada. Molte parti interne sono state ridisegnate per migliorare l'ergonomia. La capacità di carico utile è stata incrementata del 40% circa arrivando fino a 1500 kg a seconda delle versioni. La protezione contro le mine e IED è stata ulteriormente migliorata tramite l'adozione di nuovi materiali. Il nuovo hard top removibile in acciaio balistico consente di equipaggiare il veicolo sia con la torretta standard sia con la torretta automatica comandata dall'interno RWS (Remote Weapon Station). Queste operazioni sono possibili sul campo garantendo la massima flessibilità operativa. Molti di questi aggiornamenti sono applicabili anche alle precedenti versioni.
Nel 2016 Iveco presenta la versione LMV2 che offre radicali miglioramenti e modifiche.



VTLM-2

Il VTLM-2 è una versione migliorata del Lince iniziato a sviluppare nel 2013 nell'ambito del progetto Forza NEC (programma di digitalizzazione dell'esercito italiano. Il veicolo sebbene esteticamente molto simile all'originale, se ne differenzia principalmente per il peso: 8,1 t contro le 7,1 del VTLM-1. Questo, risultato di una completa riprogettazione del veicolo, aumenta le capacità di carico e di protezione (per altro già molto buona nell'originale).
Anche la mobilità è stata migliorata grazie all'installazione di un motore diesel da 220 cv abbinato ad un cambio a otto marce, in luogo del precedente a sei rapporti, e da nuove sospensioni. Controllo trazione ADM ed ESP migliorano le capacità fuoristrada. Inoltre la temperatura massima di esercizio è stata portata da 44°C fino a 49°C.
Esiste un contratto di fornitura di 34 esemplari come lotto di pre-serie.
La seconda generazione: il VLTM Lince 2 La più recente evoluzione del LMV è l’LMV2, presentato all’Eurosatory nel 2016. Tra le principali novità introdotte da questa versione, vi sono un propulsore potenziato, in grado di sviluppare 220 CV di potenza massima, e un nuovo sistema di filtraggio dell’aria. In aggiunta, per migliorare la mobilità complessiva del veicolo, la Iveco ha realizzato una nuova scatola del cambio, aggiungendo due rapporti (portando così il numero delle marce da sei a otto). La nuova trasmissione viene abbinata al sistema ADM per la gestione automatica della trazione, così da poter assicurare le migliori prestazioni anche in contesti off-road particolarmente impervi, così come il sistema ESP (controllo elettronico della stabilità) e il nuovo sistema di sospensioni, appositamente progettato. Anche la cellula interna è stata sensibilmente rinnovata. Nello specifico, come si legge sul sito della Iveco Defense Vehicle, “la maggior parte delle barre interne è stata ridisegnata, aumentando lo spazio a disposizione per le gambe, mentre l’altezza interna della cabina è di 100 millimetri maggiore rispetto ad un LMV standard, così da incrementare lo spazio interno e l’abitabilità“. Il restyling degli interni comprende anche l’inclusione di un quadro strumenti digitalizzato; ovviamente, data la natura del mezzo, gli interventi hanno riguardato anche la sicurezza. 
La protezione da IED (improvised explosive device) viene migliorata grazie all’aggiunta di una terza cerniera ad ogni portellone ed all’uso di nuovi materiali costruttivi. Gli interni rinnovati sono stati concepiti per accogliere una vasta gamma di GFE (equipaggiamento fornito dal governo), come ad esempio radio, BMS ed ECM (Electronic Counter Measures).

Operatori

Paesi utilizzatori:

Il mezzo, lanciato sul mercato senza la presenza di un "cliente di lancio", ha registrato un buon successo di vendite. Ad ottobre 2015 risultano esportati oltre 4.000 veicoli.

In particolare:
  • Italia: l'Esercito Italiano, la Marina Militare, l'Aeronautica Militare e i Carabinieri hanno acquistato 2000 esemplari circa (versione denominata "Lince").
  • Gran Bretagna: il British Army ha acquistato 401 veicoli in versione "Panther" CLV + 400 in opzione
  • Belgio: ha acquisito 440 Iveco LMV e 120 kit e opzione per 180 veicoli
  • Bosnia ed Erzegovina: 14, 12 per test e 2 con kit di protezione
  • Norvegia: 108 Iveco LMV + 63 in opzione. Ad ottobre 2015 il numero di veicoli acquisiti è di 170.
  • Croazia: 100 Iveco LMV
  • Spagna: l'Ejército de Tierra ha acquistato 270 Iveco LMV.
  • Repubblica Ceca: 106 Iveco LMV. Ad ottobre 2015 il numero di veicoli acquisiti è di 170.
  • Slovacchia: ha ordinato 40 Iveco LMV, con consegna a partire dal 2009. Ad ottobre 2015 il numero di veicoli acquisiti è di 50.
  •  Austria: 150 esemplari ordinati con consegne a partire dal 2010 in poi
  • Russia: ordine per 1175 veicoli. Prodotti su licenza solo 358. Il programma è stato interrotto nel 2013 a causa delle pressioni dell'apparato industriale russo.
  • Ucraina: 90 veicoli.
  • Libano: 80 veicoli.
  • Brasile: 32 veicoli di un primo lotto per una fornitura che potrebbe superare le 200 unità. Secondo il Jane's, l'esercito brasiliano avrebbe un requisito per 1.464 veicoli.
  • Albania: 23+2 donati dall'Italia.
  • Tunisia.

Il VTLM è un mezzo blindato leggero denominato dall’Esercito Italiano “Lince”. 
Viene prodotto dalla Iveco Defence Vehicles, con sede a Bolzano; il mezzo è entrato in servizio nel 2006, per essere impiegato in vari contesti operativi, come ad esempio in Afghanistan, Kosovo, Somalia e Repubblica Centrafricana. Viene utilizzato anche da diversi paesi esteri: fa parte dei mezzi in dotazione alla British Army (con il nome di Panther CLV) e, tra gli altri, all’esercito spagnolo e a quello russo. 
L’idea di un veicolo blindato leggero ‘multiruolo’ nasce alla fine degli Anni Novanta, sullo sfondo del conflitto in Medio Oriente. All’epoca, l’Italia è la terza forza all’interno della NATO, dopo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. In quel contesto emerge la necessità di usufruire di un nuovo tipo di veicolo blindato, in grado di prendere il posto del Multitasking VM90P, che ormai risulta obsoleto. Per questo, nel 1999, alla Iveco viene commissionata la produzione di una nuova generazione di veicoli militari leggeri, dalle dimensioni di un grande SUV, capace di soddisfare le nuove esigenze delle forze che operavano nel contesto mediorientale. La Iveco si trova inizialmente in difficoltà, perché il nuovo blindato deve possedere determinate caratteristiche, impossibili (o quasi) da offrire utilizzando le architetture allora in uso all’azienda; ad ogni modo, anche per via delle pressioni dello Stato Maggiore della Difesa, il progetto dell’ing. Gianfranco Mazzer ha preso vita in tempi relativamente brevi: la produzione iniziò nel 2001 e negli anni successivi si è articolata in diverse versioni speciali a seconda della committenza. L’acronimo ‘VTLM‘ sta per “Veicolo Tattico Leggero Multiruolo“, stando a quanto riportato dal sito ufficiale dell’Esercito Italiano; questo genere di veicolo viene identificato, a livello internazionale, come ‘LMV‘, ossia “Light Multirole Vehicle” (Veicolo Leggero Multiruolo). Per quanto riguarda le dimensioni, il veicolo Iveco è lungo 4.845 mm, è largo 2.275 mm ed è alto 2.172 mm; il passo misura 3.230 mm (nelle versioni a passo lungo, l’interasse misura 3.530 mm). La massa complessiva supera di poco le otto tonnellate mentre la capacità massima di carico è di 2.000 kg. Capitolo motorizzazione. La prima generazione del ‘Lince’ viene sospinto da un motore Iveco F1C; si tratta di un 4 cilindri in linea turbo diesel common rail a trazione integrale permanente, abbinato ad un cambio automatico ZF a sei rapporti. Il propulsore è in grado di sviluppare una potenza massima pari a 182 CV (136 kW) e 456 Nm di coppia motrice a 1.600 giri. Sul fronte prestazioni, il veicolo può raggiungere una velocità (limitata) di 90 km/h (a tal proposito, il costruttore dichiara un limite di oltre 110 km/h) su percorsi pavimentati, mentre in off-road raggiunge i 60 km/h. Tra le altre caratteristiche tecniche del VTLM vanno annoverati i freni a disco con sistema di frenatura pneumoidraulica, il convertitore di coppia con riduttore e le sospensioni indipendenti a bracci multipli. Il Lince si caratterizza inoltre per la capacità di resistere a condizioni atmosferiche particolarmente severe, con temperature comprese tra -32° e +49°; l’esterno (sia la carrozzeria che le vetrature) è corazzato con una blindatura standard che consente al veicolo di resistere all’attacco di munizioni calibro 5,56 e 7,62 mm. Inoltre, la corazzatura AMAP-L riduce l’effetto “scheggiatura” grazie ad uno strato di materiale composito: un proiettile che riesca a perforare la corazza esterna produce pertanto una quantità minima di schegge. 

ENGLISH

Iveco introduced at Eurosatory 2016 an improved, higher performace new variant of its Light Multirole Vehicle (LMV) family of light tactical vehicles. Sofar Iveco delivered over 4,000 LMVs to 13 customers worldwide. The largest fleets are operating in Italy, Belgium, UK, Russia and Spain. The new vehicle designated LMV 2 is a major improvement over the original LMV, that has been modified and adapted through the years, adding more protection, capacity and electronics to meet user demand.
LMV 2 increases the baseline platform to better meet new demands, for higher performance, greater reliability and increased crew comfort. The result is a growth of about 40 percent in payload capacity from 800 up to 1500 kg, depending on vehicle configuration and armor suite. The previous model was limited in its payload carrying capacity, especially with some configurations required to carry over half a ton of electronic equipment to support combat missions. In such circumstances, electrical power supply has also been an issue with past versions.
The new version is powered y a 220 hp diesel engine coupled to an upgraded driveine capable of managing increased power levels. The air filtration has also been enhanced to cope with the increased engine intake. A new automatic eight speed gearbox (adding two speeds over the previous transmission). This change is making gear transitions smoother, particularly off-road. The vehicle is also equipped with a new, automatic drive management (ADM) system to support optimized performance in off-road mobility. Another improvement is the addition of electrnic stability control (ESP) that also helps manage off-road mobility and enhance driving safety on road.
The protected crew cell is supports five fully equipped soldiers with body armor and combat webbing. Protection level has been improved in the new model, particularly in the IED protection, by using an extra hinge to the ballistic and blast protected side doors. The new hard top ‘dual role’, mae of a ballistic steel monocoque framework with lightweight aluminum/steel roll bar, allows the vehicle to carry a manual or remote weapon station turrets. Using new, advanced passive protection in the side doors enables the designers to maintain the door weight by increasing the level of protection.
The vehicle is designed to carry more electronic a dn mission systems, including radios, computers, battle management (BMS) systems, intercome, jammers, satellite communications, remote weapon stations and optronic sensors. Carefull design of the vehicle’s electronic networking and power distribution systems minimizes electromagnetic interference (EMC). Subsystems integration has also been eased through the implementation of a new vehicle digitised electronic architecture and an improved power supply.
Maintenance has been simplified by reducing the number of replaceable systems and improving the type and location of components that have been hard to access in the past. Furthermore, the digitised dashboard provides maintenance data and indications on demand, allowing the crew to accurately review and schedule maintenance tasks, instead of predicting and scheduling preventive maintenance.
The Light Multirole Vehicle (LMV) was launched in 2006 and, from that point onwards, it has been the subject of continuous development and innovation. Iveco Defence Vehicles appreciated from the outset that a vehicle such as LMV would have to evolve with changing requirements. The company therefore implemented a programme of product development which focused on delivering incremental improvements, usually from lessons learned in the field, whilst maintaining the excellence of the basic design. The fourth generation LAV (Light Armoured Vehicle) procured by the Norwegian Armed Forces at the beginning of 2013, demonstrated the ability of the LMV design to accommodate a variety of developments which are demanded by the user. One of the most important benefits was an increase of payload of some 40% to about 1.5 tonnes, depending on the vehicle configuration. The last evolution of LMV, the LMV2 launched at Eurosatory 2016, continues to expand the roles it can undertake, providing better performance, greater reliability, and increased crew comfort. This second generation LMV will be produced parallel to the current version, in order to meet the full spectrum of operational roles demanded by the military user.
At present, the LMV is available in a number of different variants, with a range of different protection levels or none at all. These include the Medevac, NBC unit, Pick-up, RSTA and SOF. Whatever its role, the LMV will continue to fulfil its most valued function: that of transporting its crew quickly and safely on any mission they are required to undertake. This second generation LMV, implemented with a new 220 horsepower engine, presents an upgraded driveline, capable of managing more power, and a new air filtration system. In order to provide maximum mobility, a new automatic gearbox, upgraded with two additional speeds (eight in total), makes the transition between gears smoother when driving off-road. When operated in conjunction with the automatic drive management system (ADM), this ensures that the vehicle performance is optimized to meet the challenges of the most demanding of terrain scenarios. A new electronic stability control (ESP) system, able to work in off-road conditions, enhances driving safety as well as driver comfort and agility. Further mobility enhancements are achieved through a specially designed suspension system, combined with tyres to better match different terrains.
The new crew cell design has been developed particularly by the need to accommodate five fully-equipped soldiers, including body armour and personal equipment. Most internal roll-bars have been redesigned, enhancing the available legroom, while the internal cab height is 100mm greater than on the standard LMV, thus increasing internal space and habitability. The internal layout of the new crew cell improves crew ergonomics, as well as incorporating a next-generation digitised dashboard and an upgraded hardtop. IED protection is further enhanced by the addition of a third hinge added to each door and the use of new materials. LMV2 is designed to accommodate extensive GFE, including radios, BMS, intercom and Electronic Counter Measures (ECM). The vehicle is extremely well adaptable to being deployed as a mobile radio platform, by the nature of its outstanding Electromagnetic Compatibility (EMC) profile and can fulfill the most demanding DEF-STAN and MIL-STD requirements. Sub-system integration has also been greatly eased by the adoption of a new vehicle digitised electronic architecture and an improved power supply. This allows for mission systems such as remote controlled weapon stations, BMS, intercom, and ECM to be seamlessly integrated onto the platform without complication. The new hardtop “dual-role”, made of a ballistic steel monocoque framework with lightweight aluminum/steel roll-bar, allows the vehicle to be equipped either with a manual weapon turret or alternatively, with a Remote Weapon Station (RWS), both of which can be readily fitted and removed in the field, ensuring greater flexibility of deployment. Last but not least, the maintenance load has been reduced by improving the type and location of some of the subsystems and by tailoring the service regime. As an example, the digitised dashboard provides on demand maintenance based data on prognostics, allowing the user to accurately review and schedule maintenance tasks, instead of predicting and scheduling preventive maintenance.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube, Defense Update)