martedì 17 settembre 2019

L'Iveco Defence Vehicles VTLM-2, versione migliorata del "Lince"



L'Iveco LMV, Light Multirole Vehicle (Veicolo Leggero Multiruolo) è un mezzo blindato leggero di nuova generazione prodotto da Iveco Defence Vehicles di Bolzano. I principali operatori sono l'Esercito italiano, dov'è denominato VTLM Lince, e l'esercito britannico, dove è in servizio con la designazione di Panther CLV. Il veicolo possiede un elevato livello di protezione contro il fuoco delle armi leggere, gli IED e le mine, pacchetti aggiuntivi garantiscono la protezione anche contro le armi di medio calibro come le mitragliatrici pesanti.



Caratteristiche

Il mezzo è equipaggiato con un motore turbodiesel common rail IVECO F1C da 136 kW (185 hp) con coppia massima pari a 456 N·m a 1 800 giri/min abbinato a scelta con un cambio automatico ZF a sei rapporti più la retromarcia (ZF 6HP26) dotato di convertitore idrodinamico di coppia, seguito da un riduttore a 2 rapporti montato in blocco con il differenziale posteriore, o con un cambio manuale a cinque rapporti più la retromarcia. L'impianto frenante del veicolo è composto da freni a disco anteriori e posteriori con frenatura pneumoidraulica.
Il VTLM viene proposto in due versioni: una standard da trasporto, con passo di 3.500 mm e di lunghezza 4.970 mm, e una denominata esplorante, con passo ridotto a 3.200 mm e di lunghezza 4.670 mm. Per entrambe le versioni la carreggiata è fissa a 1.720 mm.
Grazie alla sua versatilità costruttiva, il veicolo può avere quattro porte - cabina lunga, o due porte - cabina corta, allestibile, fra l'altro, come posto comando e trasporto di feriti.
La versione standard pesa, in ordine di marcia a pieno carico, sette tonnellate e può ospitare quattro militari equipaggiati con un carico utile di circa tre tonnellate (versione non blindata), per la versione blindata il carico max personale più equipaggiamento si aggira intorno agli 800 kg.
Le sospensioni indipendenti anteriori e posteriori consentono, unitamente ad un bilanciamento dei pesi e ad un'ottimale ripartizione della coppia motrice, una buona mobilità in fuori strada.
LMV è un veicolo che può operare in ambienti radicalmente diversi per collocazione geografica, condizioni climatiche e caratteristiche del terreno. Può operare con temperature da -32 a +49 °C. Il VTLM in versione esplorante può essere inoltre caricato sia sull'elicottero CH-47 che su di un EH-101 mentre, qualora si dovesse trasportare la versione base su uno di questi due aeromobili, può essere agganciato al gancio baricentrico. Previa preparazione del veicolo e dell'aeromobile o velivolo, è possibile inoltre trasportarlo appeso al gancio baricentrico di un NH90. Ovviamente il VTLM può essere anche trasportato su tutti i maggiori velivoli da trasporto militare, quale il C-27J che è in grado di trasportare un veicolo, il C-130 due, il C17 otto, il C-141 sei ed il C-5 Galaxy quindici.
Per facilitare l'aviotrasportabilità del veicolo, il mezzo è dotato di un tettuccio rigido composto da tre pezzi che, una volta smontati, possono essere riposti nel cassone posteriore. Così configurato il VTLM diventa aviolanciabile con il sistema LVAD, ovvero con paracadute da carico e lancio da circa mille metri di quota, oppure, dopo l'adozione opzionale dei ganci di fissaggio per il paracadute estrattore può essere lanciato con il sistema LAPES a bassa quota.
Il VTLM è dotato di una rete CAN (Controller Area Network) che mette in comunicazione la centralina motore, cambio, ABS, ecc. in modo da rendere reperibili in tempo reale tutte le informazioni diagnostiche e di manutenzione necessarie.
Infine può guadare senza preparazione fino a 70 cm di profondità, mentre con preparazione questo valore sale a 150 cm.



Caratteristiche stealth

Il VTLM è in grado di limitare la segnatura radar grazie a vernici radar-assorbenti e sempre grazie alla sua particolare disposizione delle parti meccaniche, quali motore e turbocompressore, è capace di limitare il calore provocato dalla combustione del carburante. Per ridurre ulteriormente la segnatura IR, il radiatore del veicolo si trova nella parte inferiore, al disotto della scocca.



Kit corazzati

I kit sono un altro aspetto importante di questo veicolo tattico: questi possono essere montati in circa 10 ore-uomo e comprendono una blindatura modulare dell'abitacolo che consente di resistere a colpi perforanti calibro 12,7mm e 14,5mm. Un'ulteriore piastra corazzata sul fondo offre un'adeguata protezione anche contro le mine anticarro. Esistono anche kit ideati per il guado di corsi d'acqua, grazie ai quali la scocca viene alzata e le prese d'aria motore vengono sopraelevate.



Corazzatura standard

Il Veicolo Tattico Leggero dispone come protezione standard di una blindatura esterna leggera per l'abitacolo (scocca e vetrature) che assicura una protezione contro munizioni perforanti calibro 5,56mm e 7,62mm. Il veicolo è anche dotato di corazzatura AMAP-L per ridurre l'effetto spalling: se un proiettile o scheggia riesce a perforare la corazza principale, la corazza interna in materiale composito riduce l'angolo di apertura e il numero delle schegge proiettate nell'abitacolo. È garantita anche una completa protezione contro qualsiasi tipo di mina antiuomo grazie a una piastra corazzata a "V" sul fondo del veicolo che consente di deflettere l'onda d'urto dell'esplosione verso i lati riducendo le sollecitazioni trasmesse all'abitacolo ed di evitare che le schegge penetrino nell'abitacolo.
Nel caso di mine potenti, l'abitacolo durante l'esplosione si stacca dagli assi delle ruote, proteggendo gli occupanti.
Per aumentare ulteriormente la protezione da ordigni del tipo IED e mine, il gruppo di riduzione del motore è stato posto nella parte posteriore del mezzo, sotto il cassone, il quale in caso d'esplosione viene espulso in modo da dare sfogo verso l'alto all'onda di pressione generata dallo scoppio. Al fine di ottimizzare la protezione, l'abitacolo è protetto anteriormente e posteriormente da un parafiamma così come i lati alla linea di cintura. Per assicurare uno sfogo ottimale dell'onda d'urto verso l'esterno, i lati del pianale sono stati arrotondati, mentre sotto lo stesso non è stato posto nessun organo meccanico in modo da ridurre al minimo il pericolo per gli occupanti, sia a causa del suo movimento sia per le schegge eventualmente prodotte dall'esplosione. In caso di ribaltamento è quindi anche presente un rollbar che protegge i componenti dell'equipaggio.



Versioni e aggiornamenti tecnici

In occasione dell'Eurosatory 2010, l'Iveco ha presentato la nuova versione del Lince, la A1. Grazie all'esperienza acquisita nel teatro operativo afghano sono stati introdotti numerosi miglioramenti tecnici: cielo del mezzo corazzato che garantisce un'adeguata protezione anche nella parte superiore e una cellula di sopravvivenza più robusta. Il rollbar divenuto superfluo è stato eliminato. Sulle porte sono stati montati robusti cardini esterni che migliorano la resistenza allo strappo in caso di esplosione. Presenti pure delle maniglie esterne per facilitare l'apertura delle porte in caso di ribaltamento su un fianco.
Nuova torretta con protezioni riprofilate e comandi brandeggio posizionabili sull'impugnatura dell'arma. Sedili migliorati con cuscino lombare. Gancio traino utilizzabile senza dover rimuovere il verricello. Possibilità di avere una seconda botola sul cielo del mezzo. Presa esterna per ricarica batterie dalla rete elettrica. Torretta automatica RWS comandata dall'interno del mezzo OTO Melara "HITROLE Light" disponibile in versione definitiva.
Nel 2014 è stata presentata un'ulteriore evoluzione, frutto dell'esperienza sul campo che prevede varie migliorie nella meccanica per incrementare l'affidabilità e le prestazioni fuoristrada. Molte parti interne sono state ridisegnate per migliorare l'ergonomia. La capacità di carico utile è stata incrementata del 40% circa arrivando fino a 1500 kg a seconda delle versioni. La protezione contro le mine e IED è stata ulteriormente migliorata tramite l'adozione di nuovi materiali. Il nuovo hard top removibile in acciaio balistico consente di equipaggiare il veicolo sia con la torretta standard sia con la torretta automatica comandata dall'interno RWS (Remote Weapon Station). Queste operazioni sono possibili sul campo garantendo la massima flessibilità operativa. Molti di questi aggiornamenti sono applicabili anche alle precedenti versioni.
Nel 2016 Iveco presenta la versione LMV2 che offre radicali miglioramenti e modifiche.



VTLM-2

Il VTLM-2 è una versione migliorata del Lince iniziato a sviluppare nel 2013 nell'ambito del progetto Forza NEC (programma di digitalizzazione dell'esercito italiano. Il veicolo sebbene esteticamente molto simile all'originale, se ne differenzia principalmente per il peso: 8,1 t contro le 7,1 del VTLM-1. Questo, risultato di una completa riprogettazione del veicolo, aumenta le capacità di carico e di protezione (per altro già molto buona nell'originale).
Anche la mobilità è stata migliorata grazie all'installazione di un motore diesel da 220 cv abbinato ad un cambio a otto marce, in luogo del precedente a sei rapporti, e da nuove sospensioni. Controllo trazione ADM ed ESP migliorano le capacità fuoristrada. Inoltre la temperatura massima di esercizio è stata portata da 44°C fino a 49°C.
Esiste un contratto di fornitura di 34 esemplari come lotto di pre-serie.
La seconda generazione: il VLTM Lince 2 La più recente evoluzione del LMV è l’LMV2, presentato all’Eurosatory nel 2016. Tra le principali novità introdotte da questa versione, vi sono un propulsore potenziato, in grado di sviluppare 220 CV di potenza massima, e un nuovo sistema di filtraggio dell’aria. In aggiunta, per migliorare la mobilità complessiva del veicolo, la Iveco ha realizzato una nuova scatola del cambio, aggiungendo due rapporti (portando così il numero delle marce da sei a otto). La nuova trasmissione viene abbinata al sistema ADM per la gestione automatica della trazione, così da poter assicurare le migliori prestazioni anche in contesti off-road particolarmente impervi, così come il sistema ESP (controllo elettronico della stabilità) e il nuovo sistema di sospensioni, appositamente progettato. Anche la cellula interna è stata sensibilmente rinnovata. Nello specifico, come si legge sul sito della Iveco Defense Vehicle, “la maggior parte delle barre interne è stata ridisegnata, aumentando lo spazio a disposizione per le gambe, mentre l’altezza interna della cabina è di 100 millimetri maggiore rispetto ad un LMV standard, così da incrementare lo spazio interno e l’abitabilità“. Il restyling degli interni comprende anche l’inclusione di un quadro strumenti digitalizzato; ovviamente, data la natura del mezzo, gli interventi hanno riguardato anche la sicurezza. 
La protezione da IED (improvised explosive device) viene migliorata grazie all’aggiunta di una terza cerniera ad ogni portellone ed all’uso di nuovi materiali costruttivi. Gli interni rinnovati sono stati concepiti per accogliere una vasta gamma di GFE (equipaggiamento fornito dal governo), come ad esempio radio, BMS ed ECM (Electronic Counter Measures).

Operatori

Paesi utilizzatori:

Il mezzo, lanciato sul mercato senza la presenza di un "cliente di lancio", ha registrato un buon successo di vendite. Ad ottobre 2015 risultano esportati oltre 4.000 veicoli.

In particolare:
  • Italia: l'Esercito Italiano, la Marina Militare, l'Aeronautica Militare e i Carabinieri hanno acquistato 2000 esemplari circa (versione denominata "Lince").
  • Gran Bretagna: il British Army ha acquistato 401 veicoli in versione "Panther" CLV + 400 in opzione
  • Belgio: ha acquisito 440 Iveco LMV e 120 kit e opzione per 180 veicoli
  • Bosnia ed Erzegovina: 14, 12 per test e 2 con kit di protezione
  • Norvegia: 108 Iveco LMV + 63 in opzione. Ad ottobre 2015 il numero di veicoli acquisiti è di 170.
  • Croazia: 100 Iveco LMV
  • Spagna: l'Ejército de Tierra ha acquistato 270 Iveco LMV.
  • Repubblica Ceca: 106 Iveco LMV. Ad ottobre 2015 il numero di veicoli acquisiti è di 170.
  • Slovacchia: ha ordinato 40 Iveco LMV, con consegna a partire dal 2009. Ad ottobre 2015 il numero di veicoli acquisiti è di 50.
  •  Austria: 150 esemplari ordinati con consegne a partire dal 2010 in poi
  • Russia: ordine per 1175 veicoli. Prodotti su licenza solo 358. Il programma è stato interrotto nel 2013 a causa delle pressioni dell'apparato industriale russo.
  • Ucraina: 90 veicoli.
  • Libano: 80 veicoli.
  • Brasile: 32 veicoli di un primo lotto per una fornitura che potrebbe superare le 200 unità. Secondo il Jane's, l'esercito brasiliano avrebbe un requisito per 1.464 veicoli.
  • Albania: 23+2 donati dall'Italia.
  • Tunisia.

Il VTLM è un mezzo blindato leggero denominato dall’Esercito Italiano “Lince”. 
Viene prodotto dalla Iveco Defence Vehicles, con sede a Bolzano; il mezzo è entrato in servizio nel 2006, per essere impiegato in vari contesti operativi, come ad esempio in Afghanistan, Kosovo, Somalia e Repubblica Centrafricana. Viene utilizzato anche da diversi paesi esteri: fa parte dei mezzi in dotazione alla British Army (con il nome di Panther CLV) e, tra gli altri, all’esercito spagnolo e a quello russo. 
L’idea di un veicolo blindato leggero ‘multiruolo’ nasce alla fine degli Anni Novanta, sullo sfondo del conflitto in Medio Oriente. All’epoca, l’Italia è la terza forza all’interno della NATO, dopo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. In quel contesto emerge la necessità di usufruire di un nuovo tipo di veicolo blindato, in grado di prendere il posto del Multitasking VM90P, che ormai risulta obsoleto. Per questo, nel 1999, alla Iveco viene commissionata la produzione di una nuova generazione di veicoli militari leggeri, dalle dimensioni di un grande SUV, capace di soddisfare le nuove esigenze delle forze che operavano nel contesto mediorientale. La Iveco si trova inizialmente in difficoltà, perché il nuovo blindato deve possedere determinate caratteristiche, impossibili (o quasi) da offrire utilizzando le architetture allora in uso all’azienda; ad ogni modo, anche per via delle pressioni dello Stato Maggiore della Difesa, il progetto dell’ing. Gianfranco Mazzer ha preso vita in tempi relativamente brevi: la produzione iniziò nel 2001 e negli anni successivi si è articolata in diverse versioni speciali a seconda della committenza. L’acronimo ‘VTLM‘ sta per “Veicolo Tattico Leggero Multiruolo“, stando a quanto riportato dal sito ufficiale dell’Esercito Italiano; questo genere di veicolo viene identificato, a livello internazionale, come ‘LMV‘, ossia “Light Multirole Vehicle” (Veicolo Leggero Multiruolo). Per quanto riguarda le dimensioni, il veicolo Iveco è lungo 4.845 mm, è largo 2.275 mm ed è alto 2.172 mm; il passo misura 3.230 mm (nelle versioni a passo lungo, l’interasse misura 3.530 mm). La massa complessiva supera di poco le otto tonnellate mentre la capacità massima di carico è di 2.000 kg. Capitolo motorizzazione. La prima generazione del ‘Lince’ viene sospinto da un motore Iveco F1C; si tratta di un 4 cilindri in linea turbo diesel common rail a trazione integrale permanente, abbinato ad un cambio automatico ZF a sei rapporti. Il propulsore è in grado di sviluppare una potenza massima pari a 182 CV (136 kW) e 456 Nm di coppia motrice a 1.600 giri. Sul fronte prestazioni, il veicolo può raggiungere una velocità (limitata) di 90 km/h (a tal proposito, il costruttore dichiara un limite di oltre 110 km/h) su percorsi pavimentati, mentre in off-road raggiunge i 60 km/h. Tra le altre caratteristiche tecniche del VTLM vanno annoverati i freni a disco con sistema di frenatura pneumoidraulica, il convertitore di coppia con riduttore e le sospensioni indipendenti a bracci multipli. Il Lince si caratterizza inoltre per la capacità di resistere a condizioni atmosferiche particolarmente severe, con temperature comprese tra -32° e +49°; l’esterno (sia la carrozzeria che le vetrature) è corazzato con una blindatura standard che consente al veicolo di resistere all’attacco di munizioni calibro 5,56 e 7,62 mm. Inoltre, la corazzatura AMAP-L riduce l’effetto “scheggiatura” grazie ad uno strato di materiale composito: un proiettile che riesca a perforare la corazza esterna produce pertanto una quantità minima di schegge. 

ENGLISH

Iveco introduced at Eurosatory 2016 an improved, higher performace new variant of its Light Multirole Vehicle (LMV) family of light tactical vehicles. Sofar Iveco delivered over 4,000 LMVs to 13 customers worldwide. The largest fleets are operating in Italy, Belgium, UK, Russia and Spain. The new vehicle designated LMV 2 is a major improvement over the original LMV, that has been modified and adapted through the years, adding more protection, capacity and electronics to meet user demand.
LMV 2 increases the baseline platform to better meet new demands, for higher performance, greater reliability and increased crew comfort. The result is a growth of about 40 percent in payload capacity from 800 up to 1500 kg, depending on vehicle configuration and armor suite. The previous model was limited in its payload carrying capacity, especially with some configurations required to carry over half a ton of electronic equipment to support combat missions. In such circumstances, electrical power supply has also been an issue with past versions.
The new version is powered y a 220 hp diesel engine coupled to an upgraded driveine capable of managing increased power levels. The air filtration has also been enhanced to cope with the increased engine intake. A new automatic eight speed gearbox (adding two speeds over the previous transmission). This change is making gear transitions smoother, particularly off-road. The vehicle is also equipped with a new, automatic drive management (ADM) system to support optimized performance in off-road mobility. Another improvement is the addition of electrnic stability control (ESP) that also helps manage off-road mobility and enhance driving safety on road.
The protected crew cell is supports five fully equipped soldiers with body armor and combat webbing. Protection level has been improved in the new model, particularly in the IED protection, by using an extra hinge to the ballistic and blast protected side doors. The new hard top ‘dual role’, mae of a ballistic steel monocoque framework with lightweight aluminum/steel roll bar, allows the vehicle to carry a manual or remote weapon station turrets. Using new, advanced passive protection in the side doors enables the designers to maintain the door weight by increasing the level of protection.
The vehicle is designed to carry more electronic a dn mission systems, including radios, computers, battle management (BMS) systems, intercome, jammers, satellite communications, remote weapon stations and optronic sensors. Carefull design of the vehicle’s electronic networking and power distribution systems minimizes electromagnetic interference (EMC). Subsystems integration has also been eased through the implementation of a new vehicle digitised electronic architecture and an improved power supply.
Maintenance has been simplified by reducing the number of replaceable systems and improving the type and location of components that have been hard to access in the past. Furthermore, the digitised dashboard provides maintenance data and indications on demand, allowing the crew to accurately review and schedule maintenance tasks, instead of predicting and scheduling preventive maintenance.
The Light Multirole Vehicle (LMV) was launched in 2006 and, from that point onwards, it has been the subject of continuous development and innovation. Iveco Defence Vehicles appreciated from the outset that a vehicle such as LMV would have to evolve with changing requirements. The company therefore implemented a programme of product development which focused on delivering incremental improvements, usually from lessons learned in the field, whilst maintaining the excellence of the basic design. The fourth generation LAV (Light Armoured Vehicle) procured by the Norwegian Armed Forces at the beginning of 2013, demonstrated the ability of the LMV design to accommodate a variety of developments which are demanded by the user. One of the most important benefits was an increase of payload of some 40% to about 1.5 tonnes, depending on the vehicle configuration. The last evolution of LMV, the LMV2 launched at Eurosatory 2016, continues to expand the roles it can undertake, providing better performance, greater reliability, and increased crew comfort. This second generation LMV will be produced parallel to the current version, in order to meet the full spectrum of operational roles demanded by the military user.
At present, the LMV is available in a number of different variants, with a range of different protection levels or none at all. These include the Medevac, NBC unit, Pick-up, RSTA and SOF. Whatever its role, the LMV will continue to fulfil its most valued function: that of transporting its crew quickly and safely on any mission they are required to undertake. This second generation LMV, implemented with a new 220 horsepower engine, presents an upgraded driveline, capable of managing more power, and a new air filtration system. In order to provide maximum mobility, a new automatic gearbox, upgraded with two additional speeds (eight in total), makes the transition between gears smoother when driving off-road. When operated in conjunction with the automatic drive management system (ADM), this ensures that the vehicle performance is optimized to meet the challenges of the most demanding of terrain scenarios. A new electronic stability control (ESP) system, able to work in off-road conditions, enhances driving safety as well as driver comfort and agility. Further mobility enhancements are achieved through a specially designed suspension system, combined with tyres to better match different terrains.
The new crew cell design has been developed particularly by the need to accommodate five fully-equipped soldiers, including body armour and personal equipment. Most internal roll-bars have been redesigned, enhancing the available legroom, while the internal cab height is 100mm greater than on the standard LMV, thus increasing internal space and habitability. The internal layout of the new crew cell improves crew ergonomics, as well as incorporating a next-generation digitised dashboard and an upgraded hardtop. IED protection is further enhanced by the addition of a third hinge added to each door and the use of new materials. LMV2 is designed to accommodate extensive GFE, including radios, BMS, intercom and Electronic Counter Measures (ECM). The vehicle is extremely well adaptable to being deployed as a mobile radio platform, by the nature of its outstanding Electromagnetic Compatibility (EMC) profile and can fulfill the most demanding DEF-STAN and MIL-STD requirements. Sub-system integration has also been greatly eased by the adoption of a new vehicle digitised electronic architecture and an improved power supply. This allows for mission systems such as remote controlled weapon stations, BMS, intercom, and ECM to be seamlessly integrated onto the platform without complication. The new hardtop “dual-role”, made of a ballistic steel monocoque framework with lightweight aluminum/steel roll-bar, allows the vehicle to be equipped either with a manual weapon turret or alternatively, with a Remote Weapon Station (RWS), both of which can be readily fitted and removed in the field, ensuring greater flexibility of deployment. Last but not least, the maintenance load has been reduced by improving the type and location of some of the subsystems and by tailoring the service regime. As an example, the digitised dashboard provides on demand maintenance based data on prognostics, allowing the user to accurately review and schedule maintenance tasks, instead of predicting and scheduling preventive maintenance.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube, Defense Update)






























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