lunedì 29 giugno 2020

Il sommergibile USS Lizardfish (SS-373), l'Evangelista Torricelli S 512 e la leggenda del sommergibile rosa.


Il sommergibile USS Lizardfish (SS-373), l'Evangelista Torricelli S 512 e la leggenda del sommergibile rosa.

Nel corso dei lavori, durante il carenamento del sommergibile Evangelista Torricelli, sullo scafo affiorò una pittura rosa simile a quella che si vede nel film Operazione sottoveste e, poiché gli statunitensi comunicarono che proprio il Lizardfish fu il battello protagonista del film, così è stato ritenuto a lungo. Il battello utilizzato è stato invece il Balao, della medesima classe, e quel colore rosa è probabilmente riconducibile al viraggio della pittura protettiva al minio, dovuto allo scorrere del tempo.

Il sommergibile USS Lizardfish (SS-373) della classe Balao, era una unità della Marina degli Stati Uniti della 2^ Guerra Mondiale.
Il Lizardfish (SS-373) fu impostato in data 14 marzo, 1944 presso Manitowoc Shipbuilding Co., Manitowoc, WI; fu varato il 16 Luglio 1944 ed entrò in servizio operativo il 30 dicembre 1944, con Ovidio M. Butler al comando.




Seconda guerra mondiale

Il Lizardfish partì il 20 gennaio 1945 per Lockport, IL, dove fu caricato su di un bacino di carenaggio galleggiante e rimorchiato lungo il fiume Mississippi. Arrivò ad Algeri il 1° febbraio e messo a mare 5 giorni più tardi per attraversare il Canale di Panama e giungere finalmente a Pearl Harbor il 23 marzo 1945.
Il Lizardfish lasciò Pearl Harbor per il suo prim pattugliamento di guerra il 9 aprile 1945 per il Mar Cinese Meridionale. Il sommergibile svolse pattuglia mento di guerra in Indocina tra il 30 aprile e il 18 maggio, senza venire in contatto con traffico nemico. Il Lizardfish arrivò a Fremantle in Australia il 2 giugno.
Riprese il pattugliamento di guerra il 28 giugno 1945 nei pressi di Java e nel Mar Cinese meridionale. Nel corso di questi pattugliamenti, il sottomarino cercò bersagli e portò a termine due attacchi con il cannone nel raggio d'azione di alcune batterie costiere giapponesi.




Il 5 luglio, affondò quattro chiatte, un sottomarino chaser da 100 tonnellate, tutti pesantemente camuffati. In immersione affondò il cacciasommergibili Alo. 37, e con i suoi cannoni da 130 mm distrusse quattro chiatte di atterraggio, demolì una capannone e fece a pezzi un camion per poi dirigersi verso il mare aperto.
Il 19 luglio nei pressi di Sunda Strait, l’USS Lizardfish stava pattugliando verso sud lungo la sponda occidentale, quando il suo equipaggio avvistò un convoglio di camion sul lungomare. Il sottomarino emerse ed iniziò a sparare al bersaglio più vicino con un fuoco vivace verso vari obiettivi. Nel frattempo, una batteria costiera aprì il fuoco. Esaurite le munizioni il Lizardfish si immerse, lasciando dietro di sé tre navi in fiamme. Quella stessa notte si diresse verso Singapore a sostegno di bombardieri B-24 Liberator. Il sommergibile giunse a Subic Bay nelle Filippine il 6 agosto ed era lì quando il Giappone capitolò 9 giorni più tardi.
Il Lizardfish fu insignito di una Stella per il servizio di guerra.



Servizio postbellico

Il Lizardfish, lasciata Subic Bay il 31 agosto, fece rotta per la West Coast, toccando Pearl Harbor, ed arrivò a San Francisco il 22 settembre. Il 2 gennaio 1946, fece rotta per la Scuola Sonar a San Diego. Completò i suoi servizi di formazione il 5 marzo e fu segnalato per l'inattivazione a San Francisco. Dopo le operazioni al largo della costa della California, l’unità fu posta in disarmo, ed entrò nella Pacific Fleet Reserve, Mare Island Navy Yard, il 24 giugno 1946 e vi rimase fino al 16 marzo 1959, quando partì per Pearl Harbor Naval Shipyard per Fleet Snorkel conversione e allestimento. Fu quindi trasferita in Italia il 9 gennaio 1960 servendo per la Marina Militare Italiana con il nome di Evangelista Torricelli (S 512). Spogliato delle parti inutilizzabili, lo scafo fu radiato dalla Marina Militare Italiana nel 1976.



L'Evangelista Torricelli, contrassegnato dal distintivo ottico S 512, fu un sommergibile della Marina Militare italiana di fabbricazione statunitense che aveva servito nella US Navy con il nome Lizardfish partecipando alla seconda guerra mondiale.
Il sommergibile, che faceva parte della classe Balao, venne costruito nei cantieri di Manitowoc sul lago Michigan nel Wisconsin, varato il 16 luglio 1944 e consegnato alla US Navy il 30 dicembre dello stesso anno. Il Lizardfish, partito dopo la consegna alla US Navy il 20 gennaio 1945, giunse a Pearl Harbor il 23 marzo affrontando un lungo trasferimento; attraversando il lago e il canale che collega il Mississippi al lago Michigan, raggiunse la località di Lockport, una località della contea di Niagara nello Stato di New York, dove immesso in un bacino galleggiante fu trasportato in Atlantico lungo il fiume Mississippi e poi attraverso il canale di Panama continuò la navigazione per la sua base operativa. Il 9 aprile prese parte alla prima missione nel Pacifico cui ne seguirono altre. Al termine del conflitto venne collocato in riserva il 24 giugno 1946. Il battello continuò a far parte della riserva fino al 16 marzo 1959 quando rientrato in servizio parti per Pearl Harbor per essere sottoposto a lavori di aggiornamento Fleet Snorkel, versione più economica del programma GUPPY.
Nel corso dei lavori, durante il carenamento del battello, sullo scafo affiorò una pittura rosa simile a quella che si vede nel film Operazione sottoveste e, poiché gli statunitensi comunicarono che proprio il Lizardfish fu il battello protagonista del film, così è stato ritenuto a lungo. Il battello utilizzato è stato invece il Balao, della medesima classe, e quel colore rosa è probabilmente riconducibile al viraggio della pittura protettiva al minio, dovuto allo scorrere del tempo.
La cerimonia di consegna si svolse a Pearl Harbor il 9 gennaio 1960 e il 19 febbraio avvenne la partenza per l'Italia; dopo tappe intermedie a Balboa, per il transito nel Canale di Panama, Key West in Florida, Azzorre e Gibilterra, il 6 aprile il Torricelli giunse a Taranto. Il battello alla consegna era armato con un cannone da 127/25mm, sistemato a poppavia della vela, ma poiché durante il trasferimento durante un test dell'arma il contraccolpo mandò in frantumi a bordo stoviglie e lampadine elettriche, l'arma venne sbarcata a Taranto e conservata presso la Scuola sommergibili.
Nella Marina Militare Italiana prestò servizio nella base di Taranto fino al disarmo avvenuto il 1º luglio 1976 per poi essere radiato definitivamente il successivo 1º ottobre e restituito alla US Navy che vendette lo scafo. Nel 1966 era stato affiancato dai sommergibili gemelli USS Besugo (SS-321), e USS Capitaine (SS-336) che, ribattezzati rispettivamente Morosini e Cappellini, prestarono servizio, il primo fino al 1973 e il secondo fino al 1977.

OPERAZIONE SOTTOVESTE: il film

Operazione sottoveste (Operation Petticoat) è un film commedia del 1959 diretto da Blake Edwards, interpretato da Cary Grant e Tony Curtis.

Altri membri del cast includono diversi attori che sono diventati attori televisivi negli anni sessanta e settanta: Gavin MacLeod di Love Boat e Un equipaggio tutto matto, Marion Ross di Happy Days e Dick Sargent di Vita da strega.
La pellicola è considerata un classico del genere dei "film di sottomarini".

Trama

Anno 1959: Matt T. Sherman, ammiraglio della Marina Militare USA, ripercorre in flashback le avventure del sommergibile di cui era comandante durante la Seconda Guerra Mondiale, sfogliando il giornale di bordo, prima che il sommergibile stesso venga destinato alla demolizione.
All'epoca dei fatti Matt T. Sherman (con il grado di tenente comandante) è deciso a svolgere un ruolo attivo sul fronte del Pacifico e riesce, contro ogni previsione, a rimettere in sesto il proprio sommergibile USS Sea Tiger (rimasto danneggiato in rada durante un attacco aereo il 10 dicembre 1941) soprattutto grazie all'aiuto dell'appena trasferito tenente Nicholas Holden, che ha poca esperienza della vita militare e un'indole poco propensa all'eroismo (ammette apertamente di essersi arruolato con lo scopo di usare lo status di ufficiale per conquistare donne ricche), ma è anche decisamente molto abile nel risolvere situazioni ingarbugliate in modo poco ortodosso e spesso oltre i limiti della legge. Forse solo per disperazione, Sherman accetta le idee del giovane ufficiale, nominandolo ufficiale al dettaglio, e grazie a lui il Sea Tiger riesce finalmente a partire verso la base a Cebu per terminare le riparazioni.
Gli inconvenienti però sono in agguato: prima il sommergibile è costretto a imbarcare un gruppo di ufficiali ausiliarie dell'Army Nurse Corps che crea scompiglio a bordo. La sbadataggine di una di loro, il tenente Dolores Crandall, impedisce l'affondamento di una petroliera giapponese. Giunti a Cebu, l'esercito informa l'equipaggio che non è possibile fornirli dei ricambi quindi, di nuovo, solo l'ingegno del tenente Holden permette al Sea Tiger di ottenere i pezzi necessari. Eclatante è la riverniciatura del sommergibile con vernice antiruggine: Holden non trova la quantità sufficiente per tutto lo scafo né dell'antiruggine arancione (minio) né di quello bianco (biacca), così il Capo Molumprhy da l'ordine di mescolare le due pitture, ottenendo un’improbabile e stucchevole colore rosa, che non si addice molto ad un sommergibile che si rispetti. In attesa di essere ridipinto di grigio come ulteriore protezione, il Sea Tiger è però costretto - causa un nuovo attacco aereo giapponese - a prendere il mare in fretta e furia così come si trova, non senza aver prima imbarcato alcuni civili, tra cui delle donne in avanzato stato di gravidanza, che poco dopo partoriscono a bordo.
Ormai, entrambe le Marine avversarie (Giapponese e Statunitense) hanno rilevato la presenza nel settore di questo strano sommergibile dipinto di rosa e - contro le speranze dello stesso equipaggio del Sea Tiger - entrambe lo ritengono un battello-spia del nemico. Alla fine il sommergibile sarà intercettato proprio da un cacciatorpediniere della US Navy, determinato ad affondarlo. Solo grazie a un abile stratagemma (verranno inseriti nei tubi lancia siluri, e mandati in superficie, indumenti femminili: il reggiseno del tenente Crandall, ripescato, convincerà il comandante del cacciatorpediniere americano a dare il cessate il fuoco) l'equipaggio riuscirà a farsi riconoscere e ad evitare il peggio, riuscendo così finalmente a fare ritorno negli Stati Uniti.
Il sottomarino entra in porto danneggiato, ed il suo colore rosa suscita l'ilarità dei marinai che lo vedono arrivare. Ilarità che cesserà non appena verrà issata la bandiera statunitense ("Possiamo esser rosa ed essere vivi grazie a un reggiseno, però siamo vivi")
Il film si conclude con Sherman che, terminato di leggere il diario di bordo, lo consegna assieme alle carte necessarie all'ufficiale incaricato di scortarlo alla demolizione, che non è altri che il vecchio sottoposto Nicholas Holden, ora Comandante e sposato con il tenente Duran. Nel frattempo Dolores Crandall, oggi moglie dell'ammiraglio, continua a provocare guai con la sua sbadataggine, ma ormai Sherman è abituato a prendere con filosofia i disastri combinati dalla moglie. Mentre si dirige verso la demolizione, il motore numero 1 del Sea Tiger continua ad avere problemi, producendo il caratteristico suono simile a un ruggito di tigre.

Riconoscimenti

Academy Awards, 1960 Nomination Miglior sceneggiatura originale per Stanley Shapiro e Maurice Richlin
Golden Globe Awards, 1960 Nomination Miglior film (commedia)
Golden Globe Awards, 1960 Nomination Miglior attore protagonista (commedia o musical) per Cary Grant.

Il sommergibile

Per girare le scene in cui appare il Sea Tiger, sottomarino al centro della vicenda, furono utilizzati tre diversi sommergibili statunitensi, tutti di Classe Balao: poiché però la prima unità di quella classe, appunto il Balao, venne varata nel corso del 1942 il Sea Tiger dovrebbe appartenere alla precedente classe Gato.
USS Queenfish, per le scene di apertura e di chiusura (circa 1959), nelle quali è visibile il numero 393 sulla torretta;
USS Archerfish, in tutte le scene dove il battello appare dipinto in grigio e nero;
USS Balao, in tutte le scene nelle quali il Sea Tiger appare dipinto in rosa.


Durante il carenamento del Torricelli, l'ex USS Lizardfish acquisito dalla Marina Militare italiana nel 1960, sullo scafo affiorò una pittura rosa simile a quella che si vede nel film Operazione sottoveste e, poiché gli statunitensi comunicarono che proprio il Lizardfish fu il battello protagonista del film, così si è creduto a lungo. Ma in tempi successivi si è saputo da fonte attendibile che non è così: il battello utilizzato è stato il Balao, della medesima classe appunto, e quel colore rosa è probabilmente riconducibile al viraggio della pittura protettiva al minio, dovuto allo scorrere del tempo.

Curiosità

Tony Curtis si era unito alla Marina degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale con l'intento di entrare nel servizio sottomarino in parte perché il suo eroe, Cary Grant, era apparso nel film Destinazione Tokyo (1943). Dopo essere diventato una star, Curtis suggerì di girare un film in cui Grant potesse fissare un periscopio come faceva in quel film e così iniziò a svilupparsi l'idea per Operazione sottoveste. Curtis dichiarò in seguito che gli era piaciuto molto lavorare con Grant.


A Jeff Chandler fu originariamente offerto il ruolo assegnato a Cary Grant, il quale era inizialmente riluttante sapendo che era troppo vecchio per interpretare un capitano di guerra.
Il film venne realizzato con ampio supporto del Dipartimento della Difesa e della Marina USA. La maggior parte delle riprese ebbe luogo all'interno e nei pressi della Naval Air Station Key West, in Florida, Le riprese ambientate nel 1959 furono eseguite presso la Naval Station di San Diego, in California.
Alcuni elementi della sceneggiatura sono stati tratti da incidenti reali accaduti con alcuni sottomarini della flotta del Pacifico durante la guerra. In particolare:
L'evacuazione di un'infermiera della Marina e di diverse infermiere dell'esercito da Corregidor in Australia dal sottomarino USS Spearfish (l'operazione ebbe luogo il 3 maggio 1942).
Il camion che "viene affondato" dopo essere stato silurato si ispira a un fatto che ebbe luogo durante un attacco a Minami Daito il 16 luglio 1944, quando il sottomarino USS Bowfin colpì un molo e fece saltare l'autobus parcheggiato nel porto.
La lettera del capitano Sherman al dipartimento di approvvigionamento sull'inspiegabile mancanza di carta igienica è basata su una lettera realmente inviata al dipartimento di approvvigionamento del Cantiere navale di Mare Island dal tenente comandante James Wiggins Coe, del sottomarino USS Skipjack.
È presente un anacronismo: si sente alla Radio Giapponese l'annunciatrice nota come "Rosa di Tokyo" che si rivolge direttamente all'equipaggio di "quel sommergibile rosa" esortandolo ad arrendersi; questo però avviene nel Gennaio 1942 mentre quell'annunciatrice iniziò la sua attività oltre un anno dopo.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)































Le nuove fregate belghe ed olandesi "F.S.C."



Le nuove fregate belghe ed olandesi "F.S.C."

La fase di ricerca per le nuove fregate belghe e olandesi è terminata. Il concetto soddisfa i requisiti dei ministeri della difesa olandese e belga e della NATO. I due partner hanno attraversato il processo di progettazione con i costruttori navali Damen e Thales.
Le attuali quattro fregate di tipo M delle marine belga e olandese stanno raggiungendo la fine della loro vita di servizio in questo decennio. La difesa olandese guida questo progetto mentre il Belgio gestisce il dossier relativo alle nuove capacità di azione contro le mine.
La Camera dei rappresentanti olandese ha ricevuto la lettera il 24 giugno 2020 relativa alla fase di ricerca sulle nuove fregate. L'obiettivo di questa fase era sviluppare requisiti dettagliati insieme per ottenere un progetto economico con un programma di costruzione accettabile.
Il gruppo di ricerca ha studiato sia la progettazione di nuove fregate, sia un modello fornito dall'industria (pronto all'uso). Tuttavia, il design pronto all'uso non ha soddisfatto, tra gli altri, i requisiti per i sensori, gli armamenti, lo schieramento globale ed il potenziale di crescita. Successivamente, le due difese e l'industria si sono unite per creare un concetto di fregata che offre buone prospettive.

Guerra ASW

Il compito operativo più importante delle nuove navi è la guerra antisommergibile a distanza. Eseguiranno questo compito il più possibile nella fase precedente l'attacco a un sottomarino ostile. Ecco perché la fregata utilizzerà un sonar sotto lo scafo della nave, un sonar rimorchiato (sviluppato dalla TNO) e le installazioni sonar di un elicottero NH90 imbarcato. L'arma più importante contro i sottomarini è il nuovo siluro che potrà essere schierato dalla fregata o dall’elicottero NH90.
Prima di pensare al combattimento sottomarino a distanza, la nuova fregata dovrà essere in grado di difendersi dalle minacce aeree o marittime di superficie, senza la protezione di una forza di intervento marittima. La moderna minaccia aerea includerà missili a lungo raggio e ad alta velocità con schemi di volo complessi per aggirare l'autodifesa delle navi da guerra. La moderna minaccia di superficie consiste, tra l'altro, nello spiegamento combinato di diverse piccole navi o barchini atti a saturare l'autodifesa delle navi da guerra.
La nave dovrà ospitare un equipaggio permanente di 110 persone. Per svolgere missioni speciali, sono previsti quaranta letti aggiuntivi a bordo e vari spazi per gli incursori e le loro attrezzature. La nave deve adattarsi in modo flessibile alle mutevoli missioni grazie allo spazio disponibile nell'hangar per eventuale equipaggiamento aggiuntivo.
La costruzione di una nave complessa come una fregata richiede generalmente più di sette anni. Dopo la conclusione del contratto, l'industria impiega circa due anni per completare un concetto dettagliato. Successivamente, può iniziare la costruzione della prima nave. Le fregate belghe saranno consegnate al più tardi nel 2030, entro il termine concordato nel memorandum.

Il Future Surface Combatant è un progetto della Royal Netherlands Navy (RNLN, olandese: Koninklijke Marine) e della Marina belga per sostituire le fregate multiuso o M esistenti. 

Il progetto mostra somiglianze con la nave da combattimento globale britannica (anche precedentemente denominata programma FSC) ma lo sviluppo è completamente separato.

Contesto

Le attuali fregate M, originariamente tutte costruite nei Paesi Bassi, a parte due unità vendute al Belgio, Portogallo e Cile hanno raggiunto l'età prevista per la pensione intorno al 2020. Tuttavia, a causa di ampi tagli di bilancio negli ultimi decenni e di altri grandi programmi per il materiale come l'acquisizione dell'F-35 per la Royal Netherlands Air Force, il Ministero della Difesa olandese attualmente non ha fondi sufficienti per iniziare a costruire le navi. La durata della vita delle attuali navi è stata prolungata fino al 2025. Mantenere le navi più a lungo causerà problemi con la NATO e compiti correlati perché la suite di armi delle navi è oramai obsoleta e non conforme agli standard attuali. Ad esempio: le fregate M trasportano solo 16 missili terra-aria Rim 7 F. 
A bordo delle navi più recenti, Evolved Sea Sparrow Block 2 fa bene il suo lavoro, ma non si adattano alle celle Mk48 VLS anch'esse obsolete a bordo delle fregate M. Oltre a questo, le fregate M hanno un solo sistema CIWS. Le capacità offensive sono limitate ai missili Harpoon RGM-84 oramai obsoleti. Il cannone da 76 mm non è adatto per le moderne munizioni semi-guidate come DART, Davide / STRALES o VULCANO.
La RNLN ha cercato partner europei per costruire le navi e ha ridotto i costi, e nel gennaio 2017 ed ha raggiunto un accordo con la componente marittimo belga per costruire un totale di quattro navi insieme. Questo numero potrebbe essere modificato in seguito durante le fasi successive del processo di acquisizione. Con un totale di quattro e due per l'RNLN, le due fregate M attuali devono essere sostituite da un numero uguale. Ci sono dubbi sul fatto che quel numero sia sufficiente per affrontare le sfide attuali e future, dal momento che accade spesso che la RNLN non abbia navi disponibili per adempiere solo al più elementare dei suoi compiti (come sostenere le navi della marina straniera lungo la costa olandese). I costi per le 4 navi sono attualmente stimati in 1,50-2,50 miliardi di euro per le due fregate olandesi e 1 miliardo di euro per le due fregate belghe.  Inizialmente si sperava che la prima fregata sarebbe stata consegnata alla Royal Netherlands Navy nel 2024, mentre la prima fregata per la Marina belga sarebbe stata consegnata nel 2027. Tuttavia, a partire dal 2020, la data per le due fregate olandesi era scivolata tra il 2028-29 e le belghe seguiranno subito dopo. 

Specifiche

Nel giugno 2020, il Ministero della Difesa olandese ha inviato una lettera al parlamento, che includeva informazioni sulle specifiche e le capacità delle nuove fregate:
  • Equipaggio fino a 110 (con spazio per altri 40)
  • Sistemi di armi:
  • Cannone navale 76mm Sovraponte in grado di sparare munizioni guidate
  • 16 celle Mark 41 del sistema di lancio verticale per missili anti-aerei RIM-162 Evolved Sea Sparrow Missile Block 2
  • Autocannoni
  • Siluro leggero di ricambio Mk46
  • Sistema anti-siluro Softkill
  • Siluro anti-siluro (se disponibile)
  • CIWS portiere di ricambio
  • mitragliatrici leggere
  • Elicottero: 1 NH90 NFH
  • Altre dotazioni: ecoscandaglio integrato, sonar trainato, 2 RHIB con cannoni MAG, drone Launch Pad.

ENGLISH

The new Belgian and Dutch frigates "F.S.C."

The research phase for the new Belgian and Dutch frigates is over. The concept meets the requirements of the Dutch and Belgian defence ministries and NATO. The two partners went through the design process with the shipbuilders Damen and Thales.
The current four M-type frigates of the Belgian and Dutch navies are reaching the end of their service life in this decade. Dutch defence is leading this project while Belgium is managing the dossier on new mine action capabilities.
The Dutch House of Representatives received the letter on 24 June 2020 concerning the research phase on the new frigates. The aim of this phase was to develop detailed requirements together to achieve an economic project with an acceptable construction programme.
The research team studied both the design of new frigates and a model provided by industry (ready to use). However, the ready-to-use design did not meet, among others, the requirements for sensors, armaments, global deployment and growth potential. Subsequently, the two defences and industry combined to create a frigate concept that offers good prospects.

ASW war

The most important operational task of the new ships is remote anti-submarine warfare. They will carry out this task as much as possible in the phase preceding the attack on a hostile submarine. That is why the frigate will use a sonar under the hull of the ship, a towed sonar (developed by TNO) and the sonar installations of a boarded NH90 helicopter. The most important weapon against the submarines is the new torpedo that can be deployed by the frigate or the NH90 helicopter.
Before thinking about remote submarine combat, the new frigate must be able to defend itself against surface air or sea threats, without the protection of a maritime intervention force. The modern air threat will include long-range, high-speed missiles with complex flight patterns to circumvent the self-defence of warships. The modern surface threat consists, inter alia, of the combined deployment of several small ships or boats to saturate the self-defence of warships.
The ship will have to accommodate a permanent crew of 110 people. To carry out special missions, there will be forty additional beds on board and various spaces for the raiders and their equipment. The ship must adapt flexibly to changing missions thanks to the space available in the hangar for any additional equipment.
The construction of a ship as complex as a frigate generally takes more than seven years. After conclusion of the contract, it takes the industry about two years to complete a detailed concept. After that, construction of the first ship can begin. The Belgian frigates will be delivered in 2030 at the latest, within the deadline agreed in the memorandum.

The Future Surface Combatant is a project of the Royal Netherlands Navy (RNLN, Dutch: Koninklijke Marine) and the Belgian Navy to replace the existing multi-purpose or M frigates. 
The project shows similarities with the British Global Combat Ship (also formerly known as the FSC programme) but the development is completely separate.

Context

The current M frigates, originally all built in the Netherlands, apart from two units sold to Belgium, Portugal and Chile, have reached retirement age around 2020. However, due to large budget cuts in recent decades and other major equipment programmes such as the acquisition of the F-35 for the Royal Netherlands Air Force, the Dutch Ministry of Defence currently has insufficient funds to start building the ships. The lifespan of the current ships has been extended until 2025. Keeping the ships longer will cause problems with NATO and related tasks because the ships' weapons suite is now obsolete and not up to current standards. For example: M frigates carry only 16 surface-to-air missiles Rim 7 F. 
On board the newer ships, Evolved Sea Sparrow Block 2 does its job well, but they do not fit the obsolete Mk48 VLS cells also on board M frigates. In addition to this, M frigates have only one CIWS system. Offensive capabilities are limited to the now obsolete Harpoon RGM-84 missiles. The 76mm cannon is not suitable for modern semi-guided munitions such as DART, Davide / STRALES or VULCANO.
RNLN sought European partners to build the ships and reduced costs, and in January 2017 and reached an agreement with the Belgian maritime component to build a total of four ships together. This number could be changed later in the acquisition process. With a total of four and two for GNI, the two current M frigates have to be replaced by an equal number. There are doubts as to whether that number is sufficient to meet current and future challenges, since it is often the case that GNI has no ships available to fulfil only the most basic of its tasks (such as supporting foreign navy ships along the Dutch coast). The costs for the 4 ships are currently estimated at EUR 1.50-2.50 billion for the two Dutch frigates and EUR 1 billion for the two Belgian frigates.  It was initially hoped that the first frigate would be delivered to the Royal Netherlands Navy in 2024, while the first frigate for the Belgian Navy would be delivered in 2027. However, from 2020, the date for the two Dutch frigates had slipped between 2028-29 and the Belgian frigates would follow soon after. 

Specifications

In June 2020, the Dutch Ministry of Defence sent a letter to parliament, which included information on the specifications and capabilities of the new frigates:
Crew up to 110 (with space for another 40)
Weapons systems:
Naval 76mm Overhead Cannon capable of firing guided ammunition
16 Mark 41 cells of the RIM-162 Evolved Sea Sparrow Missile Block 2 vertical launch system for anti-aircraft missiles
Autocannoni
Lightweight replacement torpedo Mk46
Softkill anti-silide system
Anti-silide torpedo (if available)
CIWS spare door
light machine guns
Helicopter: 1 NH90 NFH
Other equipment: integrated depth sounder, trailed sonar, 2 RHIBs with MAG cannons, Launch Pad drone.

(Web, Google, navy recognition, Wikipedia, You Tube)









domenica 28 giugno 2020

Il turbodiesel Fiat-Iveco V-12 MTCA da 12 cilindri ed il nuovo motore "V12 VECTOR" da 1.600 CV dell'"ARIETE EVO"


Il carro armato Ariete monta un motore turbodiesel Fiat V-12 MTCA da 12 cilindri, in grado di generare 937 kW (1247 CV). 



Tale motore è di derivazione ferroviaria. Il sistema di trasmissione automatica, prodotto su licenza della compagnia tedesca ZF, ha quattro marce avanti e due indietro, e incorpora il sistema di sterzata e il ritardatore idraulico.
Il sistema di trazione è concepito su sette doppie ruote stradali a profili gommati, più quattro rulli di richiamo su ogni lato, con cingoli a doppio perno disegnati dalla tedesca Diehl. Il sistema di sospensioni consiste in una barra di torsione e un ammortizzatore idraulico su ogni braccio.
L'Ariete è in grado di raggiungere una velocità massima di 65 km/h e superare una pendenza massima del 60%. La profondità di guado massima è di 3 metri con la preparazione, e 1,25 metri senza preparazione. L'IVECO avrebbe in sviluppo una variante del motore da 1600 CV per ovviare al sotto potenziamento del carro, la cui installazione sui mezzi non è mai avvenuta.




IL MOTORE E LA TRASMISSIONE DEL CARRO

Il motopropulsore installato sulla prima versione dell’Ariete è costituito da un motore IVECO/FIAT MTCA (Modulare TurboCompresso Aftercooler) 12V accoppiato ad una trasmissione IVECO/ZF LG-3000. Il propulsore è di concezione e realizzazione completamente nazionale;  il “V-12 MTCA” ha 12 cilindri a V di 90°, quattro tempi ad iniezione diretta sovralimentato con due turbo per ogni bancata dei cilindri, dotati di scambiatori di calore aftercooler; il propulsore può esprimere una potenza continuativa di 1.200 Hp ed una potenza massima 1.300 Hp (956 Kw) a 2.300 giri/m. La coppia massima esprimibile è di 4.615 Nn a 1.600 giri/m. Questo motore fa parte della famiglia di propulsori diesel modulari sviluppata dalla IVECO per tutti i mezzi corazzati in servizio nell’E.I.: di questa famiglia fanno parte anche il motore dell'autoblindo CENTAURO e del trasporto truppe DARDO. 
L'alimentazione del motore FIAT-IVECO è a gasolio ma l’E.I. sta valutando la possibilità di passare al kerosene-JP8 standard NATO, che garantisce una maggiore resa del motore oltre alla forte diminuzione degli agenti inquinanti.
La trasmissione è la ZF LSG-3000 di tipo idrodinamico con convertitore di coppia ed è integrata con il sistema di sterzata. Ha quattro marce avanti e due indietro. In caso di avaria è disponibile un comando meccanico per l'inserimento di una marcia avanti ed una indietro ed un dispositivo kick-down che permette di raggiungere sempre la coppia massima prima di passare alla marcia superiore. Lo sterzo è a comando elettrico controllato da una centralina che in base a vari parametri dinamici del carro assicura l'innesto automatico della marcia più adatta nella varie situazioni di moto. Sono possibili tre livelli diversi di sterzata più la rotazione del carro su se stesso.



Sviluppi futuri

Nuovi pacchetti di corazzature aggiuntive sono stati prodotti e consegnati all'Esercito (viste su alcuni carri nell'operazione Antica Babilonia, in Iraq), così come è disponibile il nuovo propulsore IVECO V12 di 27 litri di cilindrata capace di sviluppare 1200 KW (1600 CV), tuttavia sembra che gli aggiornamenti al motore siano stati bloccati per problemi tecnici ed economici. Attualmente l'unico aggiornamento operato sull'Ariete riguarda l'adeguamento dei sistemi di comunicazione nell'ambito della forza NEC con il programma Siccona.
Nel 2018 è stata inoltre finanziata la prima tranche da 35 milioni di euro in tre anni per lo sviluppo dei primi tre mezzi aggiornati prototipali, definiti Ariete II, per permettere al veicolo di rimanere in servizio oltre il 2030. Tuttavia è probabile che tale cifra potrebbe arrivare a 1 miliardo di euro dato che l'esercito si aspetta di avere tutti i 200 Ariete II entro il 2028, per un costo di circa 5 milioni di euro ad unità. Tale aggiornamento coinvolgerà protezione, sensori e propulsione.


Sull’evoluzione dell’Ariete verrà sicuramente introdotto un nuovo apparato propulsivo in sostituzione dell’attuale motore 12 cilindri a V di 90° di FIAT/IVECO MTCA (Modulare Turbo Compresso Aftercooler) con cilindrata unitaria da 25.800cc e doppio turbo (uno per bancata).
La potenza unitaria esprimibile del motore attualmente in uso è di 1270 cv 2300 rpm, ma è possibile incrementare la potenza per brevi lassi di tempo (situazioni di pericolo/difficoltà) fino a 1300 cv grazie a dei picchi di pressione più elevati dei turbo compressori. La potenza del motore IVECO, non elevata abbastanza per un MBT NATO con il suo peso di oltre 54 tonn., hanno indotto l’E.I. e la IVECO a sviluppare un motore più evoluto e potente.
Nel nuovo carro “Ariete Evo”, la società produttrice del gruppo motopropulsore ha previsto l’installazione di un V12 Vector con una cilindrata unitaria maggiorata da 30.000cc, capace di produrre la potenza massima a 2100 rpm (leggermente inferiore al vecchio V12), ma con una coppia elevata a 5580 Nm.  Una delle novità del nuovo V12 sarà la presenza del common rail Bosch e del controllo elettronico dell’unità motrice utilizzando nuovi iniettori più performanti, garantendo prestazioni più elevate e minori consumi.
Il motore Vector appartiene alla famiglia dei grandi V12 turbodiesel, munito di nuovi e più efficienti doppi turbo compressori, posizionati uno per bancata.  Il Vector utilizza un riscaldatore ausiliario per il gasolio per un clima al di sotto di -25°; anche i filtri carburante vengono riscaldati; il motore utilizza uno scambiatore di calore after-cooler per raffreddare l’aria in uscita dai due turbocompressori. La pompa gasolio a bassa pressione è azionata dalla presa di forza.  Il V12 Vector rispetta le normative Euro3 grazie all’installazione di un convertirore catalitico ossidante ad alte prestazioni, che raggiunge quasi subito la temperatura d’esercizio per la vicinanza ai collettori di scarico: il motore rende al massimo già all’accensione.




ENGLISH

The Ariete tank mounts a Fiat V-12 MTCA 12-cylinder turbo diesel engine, capable of generating 937 kW (1247 hp). 

This engine is of railway derivation. The automatic transmission system, produced under license from the German company ZF, has four forward and two reverse gears, and incorporates the steering system and hydraulic retarder.
The traction system is designed on seven double road wheels with rubber profiles, plus four return rollers on each side, with double-pivot tracks designed by German company Diehl. The suspension system consists of a torsion bar and a hydraulic shock absorber on each arm.
The Aries is able to reach a maximum speed of 65 km/h and overcome a maximum gradient of 60%. The maximum ford depth is 3 meters with preparation, and 1.25 meters without preparation. The IVECO would have in development a variant of the 1600 hp engine to overcome the under-extension of the wagon, which has never been installed on the vehicles.

THE ENGINE AND TRANSMISSION OF THE WAGON

The powertrain installed on the first version of the Aries consists of an IVECO/FIAT MTCA (Modular TurboCompresso Aftercooler) 12V engine coupled to an IVECO/ZF LG-3000 transmission. The engine is of completely national design and construction; the "V-12 MTCA" has 12 90° V-cylinders, four-stroke direct injection supercharged with two turbos for each cylinder bank, equipped with aftercooler heat exchangers; the engine can express a continuous power of 1,200 Hp and a maximum power of 1,300 Hp (956 Kw) at 2,300 rpm. The maximum torque is 4,615 Nn at 1,600 rpm. This engine is part of the family of modular diesel engines developed by IVECO for all armoured vehicles in service in the E.I.: the engine of the CENTAURO armored car and the DARDO troop transport are also part of this family. 
The FIAT-IVECO engine is powered by diesel fuel, but the E.I. is evaluating the possibility to switch to the kerosene-JP8 NATO standard, which guarantees a higher engine performance in addition to the strong reduction of pollutants.
The transmission is the ZF LSG-3000 hydrodynamic type with torque converter and is integrated with the steering system. It has four forward and two reverse gears. In the event of a failure, a mechanical control is available to engage one forward and one reverse gear and a kick-down device that always allows the maximum torque to be reached before shifting to the upper gear. The steering is electrically controlled by a control unit which, based on various dynamic parameters of the wagon, ensures automatic engagement of the most suitable gear in the various motorcycle situations. Three different levels of steering plus wagon rotation on itself are possible.

Future developments

New packages of additional armor have been produced and delivered to the Army (seen on some wagons in the Ancient Babylon operation in Iraq), as well as the new 27-liter IVECO V12 engine capable of developing 1200 KW (1600 hp), however it seems that the engine upgrades have been blocked due to technical and economic problems. Currently the only update made on the Aries concerns the adaptation of the communication systems within the NEC force with the Siccona programme.
In 2018 the first tranche of 35 million euros in three years was also financed for the development of the first two updated prototype vehicles, called Aries II, to allow the vehicle to remain in service beyond 2030. However, it is likely that this figure could reach 1 billion euros since the army expects to have all 200 Aries II by 2028, at a cost of about 5 million euros per unit. This upgrade will involve protection, sensors and propulsion.
On the evolution of the Aries, a new propulsion system will certainly be introduced to replace the current 12-cylinder 90° V engine of FIAT/IVECO MTCA (Modular TurboCompresso Aftercooler) with 25,800cc unit displacement and double turbo (one per bank).
The unitary expressible power of the engine currently in use is 1270 hp 2300 rpm, but it is possible to increase the power for short periods of time (dangerous/difficult situations) up to 1300 hp thanks to higher pressure peaks of the turbo compressors. The power of the IVECO engine, not high enough for a NATO MBT with its weight of more than 54 tons, induced E.I. and IVECO to develop a more advanced and powerful engine.
In the new "Ariete Evo" wagon, the powertrain manufacturer planned the installation of a V12 Vector with an increased unit displacement of 30,000cc, capable of producing maximum power at 2100 rpm (slightly lower than the old V12), but with a high torque at 5580 Nm.  One of the novelties of the new V12 will be the presence of the Bosch common rail and the electronic control of the drive unit using new, more performing injectors, guaranteeing higher performance and lower consumption.
The Vector engine belongs to the family of large V12 turbodiesel engines, equipped with new and more efficient twin turbo compressors, positioned one per bank.  The Vector uses an auxiliary diesel heater for a climate below -25°; the fuel filters are also heated; the engine uses an aftercooler heat exchanger to cool the air leaving the two turbochargers. The low-pressure oil pump is driven by the PTO.  The V12 Vector complies with Euro3 regulations thanks to the installation of a high-performance oxidising catalytic converter, which almost immediately reaches operating temperature due to its proximity to the exhaust manifolds: the engine delivers maximum performance already at start-up.

(Web, Google, Wikipedia, Aresdifesa, Militari.forumfree, Difesa.Esercito, You Tube)












L'EuroPowerPack è la combinazione del MTU -500 Ka / 501 MT883 con la trasmissione automatica Renk HSWL 295TM

L'EuroPowerPack è la combinazione del MTU -500 Ka / 501 MT883 motore diesel che eroga oltre 1100 kW (1500 CV) di potenza all'albero con i dieci velocità (cinque avanti, cinque inverso) con la trasmissione automatica Renk HSWL 295TM.
Questo gruppo di alimentazione molto compatto offre una quantità di energia pari o superiore a quella dei più potenti motori per carri armati attualmente in servizio, ma offre una maggiore efficienza del carburante e richiede meno spazio.


Specifiche del motore:
  • Motore: MTU MT883 Ka-500/501 27,4 litri (27.361 cc) 90° blocco motore diesel 12 cilindri raffreddato a liquido V-block
  • Alesaggio x corsa: 144 mm x 140 mm (5.669 pollici X 5.512 pollici)
  • Aspirazione: 2x monostadio turbo e intercooler aria-liquido (refrigeratore ad aria carica)
  • Sistema di alimentazione: pompa meccanica del carburante o Common Rail (Ka-500) / Common Rail (Ka-501)
  • Capacità refrigerante: 110 L (29,05 gal)
  • Lubrificazione: carter secco
  • Capacità lubrificante: 80 L (21.13 gal)
  • Lunghezza del motore: 1.488 mm (58.583 pollici)
  • Larghezza del motore: 972 mm (38.268 pollici)
  • Altezza del motore: 742 mm (29.213 pollici)
  • Peso a secco (stimato): 1.800 kg (3.968 libbre)
  • Potenza: 1.500 CV (Ka-500) / 1.630 CV (Ka-501) a 2.700 giri / min
  • Coppia: 4545 Nm (Ka-500) / 3.687 Nm (4999 Nm) (Ka-501) a 2.000 giri / min.



Specifiche di trasmissione:
  • Trasmissione: RENK HSWL 295TM - Dieci velocità (cinque in avanti, cinque in retromarcia)
  • Lunghezza trasmissione: 774 mm (30.472 pollici)
  • Larghezza di trasmissione: 1.660 mm (65.354 pollici)
  • Altezza di trasmissione: 816 mm (32.126 pollici)
  • Peso a secco: 2.400 kg (5.286 libbre)
  • Potenza massima: 1.600 CV.




Il potentissimo MTU MT-883 V-12 è un motore costruito per spostare un carro del peso di oltre 60 tonnellate.



La MTU, una divisione di Rolls-Royce Power Systems, è un fornitore commerciale di motori diesel che costruisce motori con specifica militare per spingere una vasta gamma di veicoli in tutto il mondo. 
Tra i più grandi di questi impianti di potenza c'è l'MT-883 Ka-501, un V-12 a 90 gradi che produce 1.630 CV e una coppia di 3.687 libbre-piedi. 
È costruito per alimentare pesi massimi sul campo di battaglia come i carri armati che pesano più di 60 tonnellate. Esistono in realtà due configurazioni principali del motore MT-883, la Ka-500 e la già citata Ka-501. La Ka-500 produce 1.500 CV con una coppia di 3,352 libbre-piedi. Entrambi hanno la stessa configurazione di base (90 gradi, V-12, carter secco, raffreddato a liquido), ma i loro sistemi di iniezione del carburante sono diversi. Il Ka-500 ha un'opzione per l'iniezione common rail o meccanica della pompa, mentre il Ka-501 ad alto rendimento utilizza un'iniezione diretta common rail più avanzata. L'induzione dell'aria in entrambi i motori proviene da due turbocompressori a stadio singolo che utilizzano intercooler aria-refrigerante. L'albero motore gira in senso antiorario.



La MTU costruisce l'MT-883 per soddisfare gli standard MIL come l’"indurimento nucleare" e la "schermatura elettromagnetica". Il motore è inoltre progettato per funzionare a temperature che vanno da -47 gradi F (-46 gradi C) a 125,6 gradi F (52 gradi C). Questa prerogativa è in realtà un requisito NATO. Se la temperatura dell'aria è inferiore a -4 gradi F (-20 gradi C), un preriscaldatore dell'olio incorporato aiuta a mantenere il motore in funzione. La MTU può anche apportare le modifiche necessarie a un motore per farlo funzionare ad altitudini elevate in caso di necessità.
Il motore MT-883 ha una cilindrata molto grande di 2,27L (139ci) per cilindro, dando al V-12 una cilindrata totale di 27,4L (1.674ci). Il motore ha un peso a secco di soli 3.968 libbre. Tuttavia, nonostante questa dimensione fisica relativamente ridotta, ha uno dei migliori rapporti peso / potenza della sua categoria.
La MTU può fornire l'MT-883 Ka-501 in un Euro Power Pack, che accoppia il motore con una trasmissione, un sistema di raffreddamento, un sistema di filtraggio dell'aria, un sistema di energia, un dispositivo di preriscaldamento, una gestione della potenza e le caratteristiche specifiche del veicolo sono tutte ottimizzate per consentire il motore per funzionare al meglio. Questi Power Pack sono pronti per essere installati su di un veicolo. La MTU utilizza i Power Pack per semplificare l'installazione e la manutenzione dei suoi motori e lavora costantemente per far avanzare la tecnologia dei motori diesel dell'azienda per soddisfare le esigenze dei clienti. Un esempio di queste strade è l'MT-883 Ka-524. Il Ka-524 è una variante del Ka-501, progettato per l'uso in veicoli anfibi a terra e in acqua ottenuto utilizzando un diverso sistema di gestione del motore e una configurazione del turbocompressore appositamente costruita. L'ECU modifica la potenza del motore per adattarsi ai due diversi sistemi di trasmissione presenti in un veicolo anfibio: un'impostazione per la propulsione idraulica e un'altra per la modalità di guida a terra. Questi aggiornamenti aiutano l’MT-883 Ka-524 a produrre 2.740 CV con una velocità massima del motore di 3.300 giri / min. Questo è un aumento significativo della potenza rispetto ai 1.630 CV della Ka-501.
Il Ka-501 può essere ordinato con l'Euro Power Pack MTU: l’opzione abbina il motore a una trasmissione e include un sistema di raffreddamento, filtraggio dell'aria, preriscaldatore, sistema elettrico e gestione della potenza in un unico pacchetto.
L'MT-883 è un motore diesel compatto, leggero, efficiente e all’avanguardia, ma la MTU lavora senza soste per migliorare i suoi motori con nuovi sistemi di gestione dei motori e sistemi di iniezione common rail che aiutano a massimizzare l'uso di carburante e il consumo di olio. Con i continui miglioramenti della MTU, motori come l'MT-883 sono all'avanguardia della tecnologia diesel.




SPECIFICHE dell’MTU MT-883 Ka-501:
  • Cilindrata: 27,4L (1.676,4ci)
  • Disposizione del motore: V-12,
  • alesaggio di 90 gradi x Corsa: 5,7 x 5,5 pollici (144 x 140 mm)
  • Potenza: 1.630 CV
  • Coppia: 3.687 libbre-piedi a 2.000 giri / min
  • Induzione:
  • intercooler doppio turbocompresso : radiatore aria-aria refrigerante
  • Sistema di raffreddamento: Raffreddato a
  • liquido Capacità del liquido di raffreddamento : 29,05 galloni
  • Sistema di alimentazione: Iniezione diretta common rail
  • Sistema di olio: Carter secco
  • Capacità olio: 21,13 galloni (80 kg)
  • Asciutto peso: 3800 kg (3.968 libbre)
  • Lunghezza del motore:59 pollici (1.488 mm)
  • Larghezza del motore: 972 mm (38 pollici)
  • Altezza del motore: 742 mm (29 pollici).




ENGLISH

The EuroPowerPack is the combination of the MTU MT883 Ka-500/501 diesel engine delivering over 1100 kW (1500 PS) shaft power with the ten-speed (five forward, five reverse) Renk HSWL 295TM automatic transmission for the use in heavy tracked vehicles like tanks.
This very compact power pack delivers as much or more power than the most powerful tank engines currently in service, but offers increased fuel efficiency and needs less space.

Engine specifications:
  • Engine: MTU MT883 Ka-500/501 27.4-litre (27,361 cc) 90° V-block 12-cylinder liquid-cooled diesel engine
  • Bore x stroke: 144 mm x 140 mm (5.669 inches X 5.512 inches)
  • Aspiration: 2x single-stage turbocharged & air-to-liquid intercooled (charged-air cooler)
  • Fuel system: Mechanical fuel line pump or Common rail (Ka-500)/Common rail (Ka-501)
  • Coolant capacity: 110 L (29.05 gal)
  • Lubrication: Dry sump
  • Lubricant capacity: 80 L (21.13 gal)
  • Engine length: 1,488 mm (58.583 inches)
  • Engine width: 972 mm (38.268 inches)
  • Engine height: 742 mm (29.213 inches)
  • Dry weight (estimated): 1,800 kg (3,968 lbs)
  • Power: 1,500 hp (Ka-500)/1,630 hp (Ka-501) @ 2,700 rpm[1]
  • Torque: 3,352 lb·ft (4545Nm)(Ka-500)/3,687 lb·ft (4999Nm)(Ka-501) @ 2,000 rpm

Transmission specifications:
  • Transmission: RENK HSWL 295TM - Ten Speed (Five Forward, Five Reverse)
  • Transmission length: 774 mm (30.472 inches)
  • Transmission width: 1,660 mm (65.354 inches)
  • Transmission height: 816 mm (32.126 inches)
  • Dry weight: 2,400 kg (5,286 lbs)
  • Maximum Power: 1,600 hp.


(Web, Google, Wikipedia, You Tube)




















L’esuberante (per l’epoca) 10 cilindri a V policarburante MTU MB 838 Ca M500 del Leopard 1



Il Leopard 1 era un carro da combattimento dalle linee classiche ma molto ben studiato. Scafo e torretta erano realizzate in acciaio saldato. La torretta era triposto, con il pilota posto nello scafo in posizione a destra. Il capocarro disponeva di 8 periscopi panoramici oltre ad un periscopio TRP-2A a ingrandimento variabile, che poteva essere reso coassiale al pezzo da 105 mm. Il suo portello poteva montare una mitragliatrice da 7,62 mm. Il puntatore disponeva di un telemetro ottico a coincidenza TEM-2A, con ingrandimento variabile oltre a un periscopio TZF-1A coassiale al cannone. Sopra di questo si trovava il grande proiettore a luce bianca e infrarossa, dalle tipiche linee scatolari, che poteva essere anche smontato. Sul lato sinistro della torretta si trovava un piccolo portello per far entrare i proiettili in torretta, fino a 13, mentre altri 44 trovavano posto nella parte anteriore dello scafo. 
Il vano motore era separato da una paratia a prova d'incendio dalla camera di combattimento. 


Al suo interno trovava posto l’esuberante per l’epoca 10 cilindri a V policarburante MTU MB 838 Ca M500 da 37400 cm³ con doppia turbina, che erogava una potenza di 830 HP (consumo medio 1 l ogni 300 m), accoppiata a una trasmissione ZF HP 250 e il sistema di raffreddamento. 


Erano sufficienti 20 minuti per rimuovere il gruppo motopropulsore, grazie ad un sistema di disconnessione rapida. Erano disponibili 4 marce avanti e due indietro. Il treno di rotolamento era composto da 7 ruote portanti e quattro ruotini di rinvio, con sistema di sospensione principale a barre di torsione.



ENGLISH

The Leopard 1 was a battle wagon with classic lines but very well designed. Hull and turret were made of welded steel. The turret was triposed, with the pilot placed in the hull on the right. The tank master had 8 panoramic periscopes as well as a TRP-2A periscope with variable magnification, which could be made coaxial to the 105 mm piece. Its hatch could mount a 7.62 mm machine gun. The pointer had a TEM-2A coincidence optical rangefinder with variable magnification and a TZF-1A periscope coaxial to the gun. Above this was the large white and infrared light projector, with typical box-like lines, which could also be disassembled. On the left side of the turret there was a small hatch to let the bullets into the turret, up to 13, while 44 others were placed in the front part of the hull. 
The engine compartment was separated by a fireproof bulkhead from the combat chamber. 


Inside there was the exuberant for the time 10 cylinders MTU MB 838 Ca M500 polycarbonate V-cylinder 37400 cm³ with double turbine, which delivered a power of 830 HP (average consumption 1 l every 300 m), coupled with a ZF HP 250 transmission and cooling system. 


It took only 20 minutes to remove the drive train, thanks to a quick disconnection system. Four forward and two reverse gears were available. The drive train consisted of 7 carrier wheels and four idler wheels, with a main torsion bar suspension system.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)





US ARMY - US MARINES - Comando Operazioni Speciali degli Stati Uniti (USSOCOM): il Corpo dei marines statunitensi ha raggiunto la piena capacità operativa per il fucile da “sniper” BARRETT ASR MK 22 Mod.0.

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