domenica 25 aprile 2021

Leonardo ha chiuso un accordo per l'acquisizione del 25,1% della società per l'elettronica nella difesa tedesca Hensoldt


“Leonardo - Hensoldt”: un’alleanza strategica per l’elettronica della difesa europea

Leonardo ha chiuso un accordo per l'acquisizione del 25,1% della società per l'elettronica nella difesa tedesca Hensoldt al prezzo di circa 606 milioni di €. 
"Hensoldt è una società leader in Germania nel campo dei sensori per applicazioni in ambito difesa e sicurezza, con un portafoglio in continua espansione nella cyber security, gestione dei dati e robotica. Leonardo diventerà il maggior azionista di Hensoldt insieme a Kreditanstalt für Wiederaufba, partecipata all'80% dalla Repubblica Federale Tedesca: "Siamo entusiasti dell'investimento in Hensoldt come catalizzatore per la creazione di una collaborazione più stretta che rafforzerà ulteriormente le rispettive posizioni nel mercato dell'elettronica per la difesa previsto in crescita", ha commentato l'a.d. di Leonardo, Alessandro Profumo. "Leonardo manterrà una solida struttura finanziaria anche attraverso cessioni e la quotazione di Leonardo Drs”. Attraverso l'investimento in Hensoldt Leonardo stabilirà una presenza strategica di lungo periodo nel mercato tedesco della difesa in rapida crescita. 


Da tempo, le società multinazionali Leonardo e Hensoldt hanno una partnership consolidata che include la collaborazione sul programma Eurofighter Typhoon come operatori indipendenti all'interno del consorzio. Una "cooperazione più stretta si baserà su una forte complementarità delle due società in termini:
  • geografici,
  • di portafoglio prodotti, 
  • mercati, 
  • clienti 
  • e fornitori nei domini aereo, terrestre e navale 
e consentirà di rafforzare l'accesso ai rispettivi mercati, offrire soluzioni complete ai propri clienti e condividere le best practice per lo sviluppo di tecnologie future.


L’investimento in Hensoldt (ex Airbus DS Electronics and Border Security, quotata da settembre 2020) ammonta a quasi mezzo miliardo di euro.
La mossa ha un senso sia strategico sia politico per frenare le mire espansionistiche della Francia. D’altronde un mese fa, quando stava pianificando l’Ipo della controllata statunitense Drs, l’ad Alessandro Profumo aveva indicato che il gruppo puntava a crescere “nelle aree core in cui ha già solidi fondamentali di business”.
Leonardo potrebbe essere presto coinvolta insieme a Iveco Veicoli Difesa da Rheinmetall per il rinnovo della flotta dei cingolati corazzati dell’Esercito italiano.
La società di private equity Kkr, prima azionista di Hensoldt con una quota del 43%, aveva sollecitato offerte per una partecipazione del 25,1% tra i principali appaltatori europei della difesa.





Ai prezzi di mercato, il 25% varrebbe oltre 0,4 miliardi.
La società tedesca ha chiuso il 2020 con un portafoglio ordini per 3,4 miliardi di euro e ricavi per 1,2 miliardi. 
Hensoldt fornisce: 
  • componenti per l’Eurofighter, 
  • per le navi della Marina tedesca,
  • la Bundeswehr utilizza la sua tecnologia radar.


Nel 2017 Leonardo aveva firmato un accordo proprio con la Hensoldt per offrire insieme sul mercato internazionale sistemi di identificazione (IFF – Identification Friend or Foe) Modo 5. Poco dopo le due aziende stipularono un contratto con il MOD britannico per oltre 290 milioni di € per l’aggiornamento di equipaggiamenti Iff su più di 400 piattaforme terrestri, marittime e aeree.
A complicare l’operazione c’era la “golden share” detenuta nella società dal governo tedesco. In passato Berlino aveva espresso preoccupazione sul mantenimento di posti di lavoro e tecnologia in Germania. Il governo federale aveva comunque dato il via libera alla vendita di un’altra quota di minoranza ad un partner europeo. L’ambito in cui opera la società Hensoldt è di potenziale interesse per il gruppo Leonardo: la Hensoldt si adatta bene con il business dell’elettronica per la Difesa di Leonardo con circa 7 miliardi di € di ricavi.

Leonardo insieme a Hensoldt per offrire sistemi di identificazione IFF Modo 5


La tecnologia IFF (Friend or Foe) consente di distinguere le forze alleate dalle potenziali minacce, contribuendo ad evitare gli incidenti causati dal “fuoco amico”. Come già evidenziato, nell’ambito del "Team Skytale", Leonardo ed Hensoldt sono già state pre-selezionate dal Ministero della Difesa UK per equipaggiare con questa soluzione oltre 400 piattaforme. Leonardo è leader nei sistemi IFF Modo 5, i più avanzati e sicuri, già utilizzati dalla Forze Armate di Regno Unito, Italia e di altri Paesi NATO.
Si tratta di un avanzato ed efficace sistema di password “challenge/response”. Garantire agli equipaggi il riconoscimenti degli alleati in modo affidabile è fondamentale per evitare incidenti causati dal cosiddetto fuoco amico. Dal 2020 tutti gli equipaggiamenti militari dei Paesi NATO dovranno essere compatibili con lo standard Modo 5, che integra le più avanzate tecniche crittografiche per evitare il rischio di segnali ingannevoli da parte degli avversari. 
Leonardo e Hensoldt offrono già ora una gamma completa e integrata di prodotti e competenze per soddisfare qualsiasi esigenza del cliente e, in particolare, sono le uniche aziende al di fuori degli Stati Uniti a poter proporre sistemi di crittografia conformi allo standard del MOD statunitense denominato AIMS 04-900(A) Option B. 
L’offerta europea del team Skytale rappresenta quindi una soluzione pronta per essere utilizzata da una vasta gamma di clienti internazionali. Il team Skytale offrirà la nuova soluzione a tutti quei Paesi, dall’Europa al Medio ed Estremo Oriente, che intendono aggiornare i loro sistemi con il nuovo standard Modo 5 per consentire l’interoperabilità con le Forze della NATO. 
Nel corso dell'ultimo anno, Leonardo si è confermata leader internazionale nella tecnologia IFF, in particolare negli apparati compatibili con il Modo 5, come il trasponder IFF M428 e il dispositivo SIT2010 Crypto, e negli interrogatori per diversi tipi di piattaforma. 
Nel Regno Unito Leonardo ha già consegnato sistemi IFF Modo 5 per la portaerei classe Queen Elizabeth della Royal Navy e per l’Eurofighter Typhoon della RAF, mentre in Italia integrerà il sistema sull'elicottero NH90. La tecnologia IFF Modo 5 è, inoltre, a bordo del caccia Gripen E della Saab svedese. L’azienda ha poi di recente testato con successo la capacità “Modo 5 Reverse-IFF” sui velivoli Eurofighter Typhoon italiani e sta studiando i vantaggi di un sistema a scansione elettronica (E-Scan IFF) per i Typhoon di nuova generazione.







IAI e Hensoldt hanno unito le capacità tecnologiche per produrre sistemi radar per la difesa ABM

La filiale ELTA Systems della Israel Aerospace Industries (IAI) e la società Hensoldt hanno firmato di recente un accordo per produrre congiuntamente sistemi radar per la difesa dai missili balistici ostili. La sussidiaria ELTA Systems di Israel Aerospace Industries (IAI) e l'azienda di difesa tedesca Hensoldt produrranno congiuntamente sistemi radar per la difesa ABM. Nell'ambito di un accordo di cooperazione strategica congiunta, le due aziende collaboreranno anche su progetti che riguardano la sorveglianza aerea e spaziale. Inoltre, Hensoldt ed ELTA hanno prima offerto alla Marina tedesca un radar a lungo raggio da usare sulle sue fregate F124 della classe Sachsen. La israeliana IAI vede la collaborazione con la Hensoldt come un significativo passo avanti nell'avanzamento delle sue operazioni radar in Europa, sfruttando la sua esperienza tecnologica accumulata in decenni di missioni di difesa aerea e spaziale. Le comprovate capacità dei sistemi radar per la difesa dai missili balistici israeliani aiuteranno la Germania a raggiungere i suoi obiettivi operativi. I sistemi radar avanzati “early warning” forniranno un'immagine aerea dettagliata in tempo reale per facilitare ogni misura di difesa appropriata. L'accordo di cooperazione vedrà la IAI fornire la sua esperienza tecnica nello sviluppo e nella produzione di sistemi di difesa contro "missili balistici a lungo raggio”; la, Hensoldt è responsabile della produzione dei componenti di base e dell'intero assemblaggio dei sistemi radar. Il CEO di Hensoldt Thomas Müller ha detto: "Come campione tedesco per le soluzioni di sensori militari, contribuiremo con il nostro ampio know-how tecnico nel campo dei sistemi radar nella nostra cooperazione con IAI e siamo lieti di dare un importante contributo all'espansione delle capacità della Bundeswehr. "Grazie alla nostra capacità produttiva in Germania e alla nostra cooperazione di lunga data con la Bundeswehr, offriamo un supporto logistico affidabile e reattivo e una vasta gamma di opzioni per un ulteriore sviluppo orientato alla missione".
La Hensoldt fornisce da tempo sistemi radar avanzati alla marina tedesca: questi radar sono utilizzati sulla corvetta K130 e sulle fregate F125, che sono state recentemente rese operative.
Di recente, la ELTA Systems e la Hensoldt Optronics hanno annunciato una partnership per un sistema integrato di comunicazione e sorveglianza (ICS) per sottomarini.

(Web, Google, Leonardo, Startmag, NAVAL-TECHNOLOGY,  Wikipedia, You Tube)






















































 

venerdì 23 aprile 2021

Sulle “Canadian Surface Combatant (C.S.C.)”, derivate dalle Type 26 britanniche, sarà installato il cannone Leonardo-OTO 127/64 LW VULCANO.


Da informazioni dell’autorevole sito di “R.I.D.” e di “ANALISI DIFESA”, sulle fregate lanciamissili “Canadian Surface Combatant (C.S.C.)”, derivate dalle Type 26 britanniche, sarà installata la bocca da fuoco OTO 127/64 LW VULCANO.


Il cannone italiano utilizza anche munizioni guidate a gittata accresciuta “VULCANO”. Leonardo Canada e LeonardoDRS, forniranno alla Lockheed Martin Canada (inizialmente) 4 cannoni, 3 dei quali verranno installati a bordo e uno sarà posizionato presso un poligono a terra per addestramento. 
Il programma delle fregate “C.S.C.” da circa 8.000 t di dislocamento, prevede la realizzazione di 15 unità: è quindi certo che questo ordinativo sarà solo il primo di un programma ben più ampio. 


In passato il Canada ha utilizzato il precedente modello da 127/54 mm COMPATTO realizzato sempre a La Spezia dall’allora Oto Melara (oggi Leonardo), oltre ad essere uno dei moltissimi utilizzatori del “best seller” mondiale 76/62 mm. 
Con questo importante ordine, il Leonardo da 127/64 LW VULCANO acquisisce la fiducia del suo settimo cliente: l’Italia, la Germania, la Spagna, l’Algeria, l’Egitto, i Paesi Bassi e il Canada.


L’OTO 127/64 LW Vulcano è uno dei sistema più avanzati sul mercato ed è dotato di un’architettura aperta che ne consente l’installazione su vari tipi di piattaforme. La completa digitalizzazione garantisce il necessario supporto agli operatori e al Combat Management System della nave per la scelta delle possibili soluzioni di tiro nella missione.
Il cannone medio di Leonardo è l'unico al mondo capace di integrare perfettamente le munizioni Vulcano da 127mm nella versione Guided Long Range e in quella Ballistic Extended Range. Il tipo di spoletta convenzionale 4AP garantisce la massima flessibilità operativa utilizzando la capacità di programmare la configurazione specifica per ogni tiro.
Il 127/64 LW Vulcano può operare in modo completamente autonomo dalla presenza umana grazie all’Automatic Ammunition Handling System (AAHS), che consente l’alimentazione automatica del sistema.
Le FF.AA. canadesi sono un ottimo mercato per la nostra Leonardo con diverse opportunità commerciali che vanno dai sistemi navali agli elicotteri, dalle soluzioni di controllo e gestione per gli aeroporti alla logistica. L'azienda è leader nella fornitura di prodotti, capacità e competenze nel settore della Difesa, grazie a tecnologie innovative e servizi integrati. Leonardo è, inoltre, attiva in Ontario e Nuova Scozia, e tramite Leonardo DRS fornisce da circa 30 anni sistemi avanzati di comunicazione navale, sorveglianza e sistemi di conversione energetica alla Marina canadese.
Il nuovo contratto avrà un impatto positivo sull'industria locale della Difesa e, soprattutto, in termini di occupazione, innovazione, crescita economica. E’ prevista la partecipazione di Leonardo DRS in Canada per la produzione di alcuni componenti dei sistemi, contribuendo così agli impegni richiesti; Leonardo investirà anche nello sviluppo delle piccole e medie imprese canadesi.




Il sistema Vulcano spezzerà la supremazia dei missili guidati?

I tipi di coinvolgimento, i metodi e le tattiche si sono evoluti in base allo sviluppo della tecnologia. I grandi sistemi cannonieri hanno dominato la scena della guerra navale per decenni e iniziarono ad essere sostituiti da diversi tipi di missili guidati. Poiché ora i nemici possono essere rilevati a distanze maggiori, le informazioni sulla posizione e sul movimento possono essere trasferite oltre l'orizzonte su bersagli lontani che ora possono essere agganciati con elevata precisione.
Questa situazione ha spinto i sistemi cannonieri nella moderna guerra navale. Con alcune eccezioni, i sistemi di cannoni iniziarono a essere visti come più difensivi che offensivi perché il raggio dei sistemi era molto inferiore a quello dei missili guidati. Tuttavia, la soluzione delle munizioni intelligenti prodotta da Leonardo e dalla consociata BAE Systems con il sistema Vulcano ha iniziato a modificare profondamente questa situazione.
Offrendo una portata e una precisione significativamente maggiori, la nuova munizione è compatibile con la maggior parte delle piattaforme terrestri e navali, inclusi i sistemi di cannoni da 155 mm e da 127 mm per affrontare ed annientare innumerevoli minacce terrestri e marittime. 
La famiglia Vulcano capitalizza una modernissima tecnologia emergente basata su di una cellula stabilizzata con pinne con controllo canard necessarie per ottenere una portata estesa con guida terminale, oltre che con interfacce meccaniche come le munizioni standard.
A seguito dei notevoli risultati raggiunti nello sviluppo del Programma Vulcano, lo Stato Maggiore della Marina Militare Italiana e Leonardo-Oto Melara stanno ultimando la messa a punto  e l'integrazione a bordo delle unità navali della tecnologia di guida tramite GPS e IR. 
Il munizionamento Vulcano consente operazioni “lancio e dimentica”: è possibile ingaggiare un ulteriore bersaglio senza dover attendere la valutazione di letalità sul bersaglio precedente.
Come proiettile guidato, la munizione stabilizzata tramite alette offre una guida GPS / INS autonoma, praticamente raddoppiando la portata degli attuali sistemi di cannoni. Quando si ingaggiano bersagli fissi a terra o bersagli di superficie in mare, il nuovo proiettile consente anche a piccole navi di ingaggiare bersagli con alta precisione con elevato rateo di fuoco. 
La nuova capacità consentirà a piccole navi da combattimento litorali, fregate o cannoniere di dominare una vasta area costiera da una distanza di stallo, fuori dalla portata dei nuovi missili di difesa costiera anti-nave a medio raggio, razzi o artiglieria.
Il Vulcano utilizza comuni proiettili guidati o non guidati, dotati di un nuovo fusibile a microonde RF multi-modale che offre modalità altimetriche (esplosione in aria), prossimità (contro bersagli aerei, navali e di superficie) o impatto ritardato (penetrante) e autodistruzione. 
L'impiego del metodo di fusione ottimale consente alla testata pre-frammentata da cinque chilogrammi realizzata con un composto di acciaio al tungsteno di fornire il doppio della letalità dei proiettili esistenti con l'80% del peso.

Il "VULCANO" è una famiglia di munizioni non guidate (BER) e guidate (GLR) per i cannoni navali da 76 mm, 127 mm e artiglieria terrestre 155 mm.

Le munizioni da VULCANO da 127 mm sono concepite per fornire ai cannoni navali 127/54 C e 127/64 LW la capacità di soddisfare qualsiasi requisito presente e futuro di fuoco navale di precisione e supporto a lungo raggio di bersagli di superficie. Il VULCANO da 127mm BER mantiene anche il ruolo anti-aereo; sfruttano una tecnologia nuova ed emergente basata su di una cellula stabilizzata con alette con controllo del canard per la guida del terminale. Le interfacce meccaniche sono le medesime delle munizioni standard da 127 mm.

I proiettili disponibili VULCANO 127mm sono:
  • Munizioni multiruolo non guidate balistiche Extended Range (BER) con spoletta programmabile multifunzione;
  • Munizioni Guided Long Range (GLR) con sensore IR per il ruolo anti-nave;
  • Munizioni Guided Long Range (GLR) con guida autonoma IMU + GPS per azioni NFS precise (un sensore laser semi-attivo può essere montato come opzione).

Sparare munizioni le VULCANO da 127 mm non influisce sulla durata della canna.

Configurazioni delle munizioni BER (Ballistic Extended Range):
  • Munizioni multiuso non guidate:
Portata fino a 60 km;
  • Fuze multifunzionale:
- Altimetrico
- Prossimità
- Tempo
- Impatto / impatto ritardato

Testata HE preframmentata:
  • GLR (Guided Long Range / IR)
  • Portata fino a 80 km
Guida autonoma IMU + GPS
Guida terminale IR
Tiro antinave di precisione:
Testata HE intagliata
  • GLR (Guided Long Range).
Munizioni guidate per NFS:

  • Portata fino a 100 km
Guida autonoma IMU + GPS
Bombardamento preciso contro-terra
Testata HE preframmentata
 Guida terminale SAL (opzionale).

Integrazione sulla nave

Qualsiasi apparecchiatura per azionare le munizioni Vulcano è integrata nell'armadio di controllo delle armi, tra cui:
Unità di controllo della guida;
Dispositivo di programmazione per l'inizializzazione delle munizioni;
Interfaccia digitale con il sistema di trasferimento dei dati della nave.

La famiglia di munizioni VULCANO comprende anche il VULCANO 76mm.
Si tratta di un proiettile di calibro inferiore che può impegnare un bersaglio su una distanza di 40 km raddoppiando la portata di un proiettile standard da 76 mm.
La tecnologia Vulcano è stata applicata ad un calibro più piccolo, migliorando le capacità dei cannoni navali 76/62 in servizio con 56 Marine nel mondo, al fine di colpire i bersagli con maggiore precisione e ridurre al minimo il rischio di danni collaterali.

La multinazionale Leonardo, insieme alle munizioni DART e 4AP, ha sviluppato una famiglia di munizioni non guidate e guidate denominate “VULCANO” con una gittata superiore alle normali munizioni e con una precisione ineguagliabile. 
Con il munizionamento Vulcano è possibile ingaggiare bersagli a lungo raggio, utilizzando solo i cannoni e risparmiando i missili per bersagli più lontani e costosi.
Il progetto in esame è stato sviluppato dalla società OTO Melara di La Spezia (poi confluita in Leonardo S.p.A.), prevede una munizione sotto-calibrata non autopropulsa dotata, nella versione guidata, di governi aerodinamici, navigazione inerziale/GPS e, in alcuni sottotipi, di un sistema di guida terminale. Il proietto è caratterizzato da una elevatissima gittata e da una precisione molto spinta con un CEP < 20m.
Una prima differenziazione tra le munizioni - il cui sviluppo è terminato di recente - si può fare tra munizioni non guidate e munizioni guidate, denominate rispettivamente:
  • Extended Range;
  • Long Range. 
I calibri presi in considerazione da Leonardo sono:
  • Il 76 mm;
  • il 127mm in quella navale;
  • il 155mm nella versione terrestre.
La traiettoria delle munizioni non guidate è di tipo convenzionale balistico con una gittata:
  • Fino a 40 Km con il 76/62 mm;
  • Fino a 70 km, mentre la gittata delle versioni guidate raggiungerà i 100 km quando utilizzate dal cannone cal. 127/54C;
  • 120 km quando sparate dal nuovo cannone cal. 127/64LW;
  • Fino a 100 Km è la gittata del 155mm.
Tali gittate saranno ottenibili grazie ad una velocità iniziale dei proiettili molto elevata ed a coefficienti aerodinamici molto bassi se confrontati con quelli di munizioni di grosso calibro in servizio. I proiettili sono dotati di una spoletta multi-funzione, basata su tecnologia a microonde e programmabile con funzionalità altimetrica, di prossimità, di impatto, impatto ritardato od a tempo.
Il nuovo munizionamento “Vulcano” di Leonardo farà fare al sistema dell’artiglieria italiana e degli alleati occidentali una notevole salto di qualità nel futuro.
Il Vulcano è un munizionamento guidato che estenderà il ruolo dell’artiglieria a missioni non effettuabili con i sistemi convenzionali. Per l’artiglieria navale si potranno effettuare tiri da distanza di sicurezza per la nave con tiri oltre l’orizzonte e contro bersagli in movimento in modalità fire and forget, in supporto a truppe operanti a terra; vi sarà poi la possibilità di neutralizzare bersagli puntiformi quali postazioni, obiettivi strategici e molto altro ancora.
Per l’artiglieria terrestre sarà possibile svolgere missioni per le quali ad oggi viene richiesto il supporto aereo utilizzando un numero minore di munizioni in aree densamente popolate.
Le artiglierie terrestri e navali potranno operare con gittate tre volte superiori a quelli standard con precisione metrica: si potrà far entrare un colpo in una finestra a 85 chilometri di distanza. Si potrà colpire una nave oltre la linea dell’orizzonte o annientare un nido di mitragliatrici che tiene sotto tiro i nostri soldati, senza far partire elicotteri, in ogni condizione meteorologica. Si potranno effettuare missioni impossibili nelle attuali condizioni anche entro il range dove oggi operano le artiglierie tradizionali. Insomma, si potrà completare la missione con costi inferiori ma soprattutto con intensità proporzionale alla minaccia e bassissimo tasso di danni collaterali.
La riduzione dei danni collaterali si potrà ottenere su tutto il range di utilizzo grazie alla accuratezza estrema, indipendentemente dalla distanza, attraverso la selezione dell’angolo di impatto futuro. La munizione ha installate alcune sicurezze che, se del caso, possono condurre alla sua inertizzazione. In definitiva, si riduce la possibilità di danni collaterali in misura davvero inimmaginabile, sia per la precisione del sistema che per l’estrema focalizzazione degli effetti della testa in guerra.
Il Vulcano è di fatto un munizionamento guidato, non intelligente. Un sistema intelligente prende decisioni in modo autonomo. Il Vulcano è un sistema esperto. Uno dei componenti essenziali del Vulcano è il “Vulcano module” che in base agli elementi di scenario calcola e prepara soluzioni di tiro.
Per il suo corretto utilizzo in battaglia è raccomandata un’attività addestrativa per conoscere al meglio il nuovo sistema particolarmente in relazione alle logiche di impiego.
Sotto l’egida dei governi italiano e tedesco, Leonardo e Diehl Defense hanno sviluppato e qualificato la famiglia di munizioni di precisione per i cannoni calibro 127mm e 155mm.
La qualificazione congiunta conforme allo STANAG controllata dalle autorità italiane e tedesche è stata completata con successo. La qualifica eseguita è compatibile con tutti i sistemi di balistici congiunti, come:
  • le piattaforme terrestri semovente PzH 2000; 
  • trainata FH-70;
  • le piattaforme navali da 127mm / 5inch.
Le munizioni Vulcano sono progettate per raggiungere una portata estesa di 70 km per Vulcano 155 e 80 km per Vulcano 127 in combinazione con una precisione unica contro bersagli fissi e mobili. 
La famiglia di munizioni raggiunge la massima precisione del bersaglio attraverso la combinazione unica di navigazione satellitare con sensori laser o infrarossi per la ricerca del terminale.
La famiglia Vulcano è il munizionamento d‘artiglieria più accurato per applicazioni terrestri e navali in tutto il mondo. La potente testata multi-ruolo, ad alto esplosivo (IHE) con schegge di tungsteno pre-frammentate è efficace contro: 
  • bersagli morbidi, 
  • veicoli, 
  • veicoli semi-corazzati, 
  • infrastrutture;
  • posti di comando di fanteria.
I kit di programmazione Vulcano consentono alle piattaforme di artiglieria di sparare munizioni Vulcano in modo semplice e operazioni completamente integrate o indipendenti. Il programma di calcolo del tiro NABK-18 +, è stato di recente ufficialmente omologato.

BAE Systems e Leonardo hanno avviato una collaborazione nel settore del munizionamento guidato di precisione. Si tratterà di munizioni avanzate per sistemi d’arma di grosso calibro.
L’implementazione riguarda la famiglia di proiettili “Vulcano”, di Leonardo, che potranno essere usate anche dall’ Advanced Gun System (AGS) di BAE Systems installato a bordo del cacciatorpediniere classe Zumwalt della US NAVY, e con i cannoni navali MK 45, anch’essi attualmente in servizio presso la Marina degli Stati Uniti e i numerosi suoi alleati.
Il munizionamento Vulcano è compatibile con i cannoni navali da 127 mm e quelli terrestri da 155 e presenta il vantaggio di poter essere integrato anche con altre piattaforme attuali e future, come l’AGS. Sono utilizzabili per i sistemi d’artiglieria terrestri da 155 mm, cannoni M777 e semoventi M109, usati da diversi eserciti alleati. Il proiettile Vulcano da 155 mm ha un’accelerazione al lancio che consente di raggiungere le distanze di ingaggio massime previste per il Long Range Land Attack Projectile (LRLAP). Per il cannone navale MK 45 da 127 mm, Vulcano offre una cadenza di 20 colpi al minuto, con una gittata massima oltre tre volte superiore a quanto disponibile attualmente.
BAE Systems e Leonardo stanno mettendo a punto configurazioni con unità di guida e navigazione con sensori a infrarossi e laser semi-attivi per la massima precisione del puntamento di bersagli in movimento, ovvero per contrastare minacce aeree, terrestri e navali provenienti da sistemi d’arma sia terrestri che navali.

(Web, Google, RID, Difesaonline, Wikipedia, You Tube)













































 

giovedì 22 aprile 2021

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Aerei è stata una rivista mensile di aeronautica specializzata, in particolar modo, nella trattazione di aerei militari.
La rivista nasce nell'ottobre del 1973 come edizione italiana della rivista AIR Enthusiast. Il numero 1/73 fu, tuttavia, una mera brochure pubblicitaria e la rivista effettivamente inizio dal numero 2/73. La rivista fu edita da Ermanno Albertelli Editore, mentre a partire dal numero 2 del febbraio del 1975 fu pubblicata da Delta Editrice.
A differenza della versione inglese, trattò quasi esclusivamente argomenti aeronautici di natura militare. Infatti, le sue copertine ebbero come oggetto sempre una vivida rappresentazione artistica di un soggetto aeronautico militare.
La redazione originaria fu composta da Nico Sgarlato (direttore responsabile), Corrado Barbieri (caporedattore), Pierangelo Caiti (vicecaporedattore), Pietro Mazzardi (art director), William Green (direttore editoriale di AIR Enthusiast e della redazione inglese di Aerei), Gordon Swanborough (redattore di AIR Enthusiast e della redazione inglese di Aerei).
I primi numeri della rivista oltre ad articoli su aerei militari, forze aeree e teatri operativi furono caratterizzati dalle seguenti rubriche:
"Editoriale" a firma di Nico Sgarlato;
"Attualità" contenente un panorama mensile delle novità da tutto il mondo;
"Schedario" con dati tecnici, fotografie e disegni a tre viste di aerei recenti;
"Caccia dalla A alla Z", composta da 2 pagine dedicate agli aerei da caccia, ogni numero conteneva dati e foto di velivoli elencati in ordine alfabetico;
"Plastimodellismo" rubrica curata da Pietro Tonizzo e Carlo D'agostino presente in modo corposo dal numero 2/73 sino al numero 12/79, divenendo una "rivista nella rivista" a detta degli stessi curatori; negli anni successivi si riduce sempre più sino a scomparire del tutto;
"Risponde il tecnico" contenente le risposte della redazione ai quesiti tecnici dei lettori;
"La vostra posta" con pubblicazione di lettere su argomenti generali;
"Libri" contenente una recensione mensile di novità librarie e cinematografiche.
La prima uscita interamente preparata dalla redazione italiana fu il numero 7 del luglio del 1974. Il prezzo della rivista raddoppiò nei primi due anni di vita: da 800 lire dell'ottobre 1973, crebbe a 1800 lire nel gennaio del 1979 e giunse a 2000 lire nel mese di giugno dello stesso anno.
Dal primo numero del 1978 la copertina assunse un aspetto grafico differente: fondo blu e foto centrale; tale impostazione fu utilizzata sino al nono numero del 1986. Nel gennaio 1980 nacque da una costola di Aerei il mensile Aerei Modellismo, che terminò le pubblicazioni nel dicembre 2010.
Prezzi della rivista dal 1980 al 1990: marzo 1980 lire 2300. Gennaio 1981 lire 2500, giugno 1981 lire 2700. Aprile 1982 lire 3000. Gennaio 1983 lire 3500, luglio 1983 lire 3800. Gennaio 1984 lire 4000. Gennaio 1985 lire 4500. Luglio 1985 lire 4800. Gennaio 1987 lire 5500. Gennaio 1988 lire 5800. Gennaio 1989 lire 6000. Gennaio 1990 lire 6500.
Nel maggio del 1985 Aerei introdusse una novità: comparvero le tavole a colori del disegnatore Michele Marsan; inizialmente su due pagine, ma dal primo numero del 1987 si svilupparono su quattro pagine centrali unitamente ad una scheda monografica centrale, corredata da spaccato "Pilot Press", dell'aeroplano in oggetto.
Nell'ottobre 1986 la veste grafica della copertina tornò alle origini raffigurando un soggetto aeronautico. Spariscono gli editoriali e le lettere dei lettori, la pagina sull'attualità, con le notizie dal mondo, apre il mensile. A seguire gli articoli di attualità, tecnica, approfondimento, storia e la scheda monografica. Chiude la rubrica dedicata al "plastimodellismo", in seguito denominato modellismo statico.
Nel numero di marzo del 1988 la copertina mutò nuovamente: lo sfondo divenne nero, tranne in due esemplari: il numero 7/8 del 1988 con fondo blu; il numero 10 del 1988 con fondo rosso e al centro una fotografia in luogo della tavola illustrata, come accadde dieci anni prima.
Gli articoli furono redatti in gran parte da Nico Sgarlato, giornalista aeronautico attivo in numerose altre testate (come Aeronautica & Difesa e Aerei nella Storia, Aerospazio Mese), Pietro Mazzardi Giuseppe Fassari, Joe Cupido, John Miller, Luciana Aitollo, Pietro Tonizzo, Carlo D'agostino, Enzo Maio. Essi trattarono di argomenti tecnici, di valutazioni strategiche e di cronaca: visite ai reparti aerei, guerre, impieghi operativi. Fu prevista una sezione relativa alle notizie da tutto il mondo, articoli vari e una monografia centrale, in genere con un disegno ripiegabile di grandi dimensioni.