mercoledì 6 novembre 2024

MARINA MILITARE ITALIANA 2029 - 2030: Le future due fregate FREMM EVO della MM saranno dotate del missile cruise MBDA SCALP NAVAL. E' prevista l’installazione di 2 VLS SYLVER A50 (a 8 celle ciascuno), e 2 complessi VLS A70 (sempre da 8 celle ciascuno, per un totale di 16 pozzi A50 e altrettanti A70). Inoltre, le due nuove FREMM EVO aggiuntive ospiteranno la stessa suite AESA Leonardo Kronos Dual-Band Radar (DBR) con le quattro antenne Kronos Quad in banda C e lo stesso numero di antenne per il Kronos StarFire in banda X.









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pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.








Le nuove fregate FREMM EVO della MM saranno dotate del missile MdCN di MBDA (Missile de Croisière Naval, anche noto come SCALP NAVAL).



In data 5 novembre 2024, è stato attivato il contratto per le nuove FREMM Evolved che prevede lo studio dell’integrazione del missile cruise per il deep strike MBDA SCALP NAVAL. 


Come da progetto, le navi avevano già la predisposizione per 2 complessi di lancio VLS SYLVER A70 destinati proprio a questa categoria di missili.
Sulle FREMM già operative nella M.M. tali spazi sono stati impiegati diversamente; sulle FREMM EVO torneranno al loro impiego iniziale con l’installazione, oltre ai 2 VLS SYLVER A50 (da 8 celle ciascuno), anche i 2 complessi VLS A70 (sempre da 8 celle ciascuno, per un totale di 16 pozzi A50 e altrettanti A70). Questa soluzione, sembrerebbe essere stata preferita all’installazione del missile terra-aria CAMM ER.
La cerimonia non solo ha disposto l'aggiunta di 2 nuove FREMM nella configurazione Evolution per la Marina Militare italiana, ma descrive anche le procedure per l'appaltatore francese per completare le attività e terminare il contratto. Un programma che, insieme al programma Horizon, segna oltre 20 anni di cooperazione tra i due paesi.
Risultano ad oggi consegnate 16 su un totale di 18 FREMM ordinate dalle due nazioni prima del contratto FREMM EVO, otto per l'Italia (su dieci) e otto per la Francia (su otto). I due FREMM nella versione migliorata ASW saranno consegnati nel 2025, ma il programma continuerà per l'Italia con il supporto dei componenti FREMM EVO e delle fregate. Con l'aggiunta delle due piattaforme EVO, la Marina italiana avrà otto FREMM con capacità ASW complete, tra cui un sonar a profondità variabile trainato (VDS).
Secondo il documento programmatico italiano 2024-2026, il programma FREMM italiano ha visto l'evoluzione e l'applicazione con l'estensione delle attività di supporto logistico all'anno 2040 e l'approvvigionamento di due piattaforme aggiuntive nella configurazione evoluta nota anche come FREMM EVO (Evolution) che rappresenta un'evoluzione del progetto originale, il cui programma ha avuto origine nel 2002 con il contratto assegnato nel 2006 e ha visto l'introduzione di una serie di miglioramenti per affrontare i problemi di obsolescenza, ma soprattutto, per aggiungere le tecnologie e i sistemi più recenti per far fronte agli ultimi requisiti e le minacce emergenti, oltre a un supporto logistico aggiornato e rivisto.
Il nuovo contratto ammonta a circa 1,5 miliardi di euro e riguarda la progettazione, la costruzione e la consegna delle due piattaforme nella nuova configurazione EVO. Il programma indica una dotazione richiesta di circa 2 miliardi di euro e include anche il supporto logistico per 10 anni. Il contratto assegnato include le attività di fattibilità e sviluppo della configurazione, la costruzione, la progettazione e la consegna delle piattaforme, insieme al supporto iniziale, alla formazione e alla documentazione.
Le due navi saranno costruite dal cantiere navale integrato di Fincantieri, compresi i siti Riva Trigoso e Muggiano, e dovrebbero essere consegnate rispettivamente a giugno 2029 e giugno 2030. Per far fronte a questa linea temporale si ritiene che la cerimonia di posa della chiglia della prima nave sia stata raggiunta nella prima metà del 2025.
L'esperienza ingegneristica di Orizzonte Sistemi Navali consentirà alla Marina Militare italiana di utilizzare due navi operativamente e tecnologicamente all'avanguardia, capitalizzando sugli importanti sviluppi tecnologici già intrapresi nel progetto Mid Life Upgrade per i cacciatorpediniere di classe Horizon. Ciò si aggiunge agli ultimi requisiti operativi tra cui il contro-drone e la capacità di gestire veicoli senza equipaggio attraverso le tre dimensioni (sopra, sotto e in superficie).
La configurazione FREMM EVO abbina lo scafo e la propulsione delle attuali FREMM con nuove sovrastrutture in grado di ospitare gli stessi sistemi di combattimento e piattaforme installati sulle navi di ultima generazione come i Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) o la LHD Trieste, oltre a nuovi sistemi per affrontare nuove missioni e minacce. 
La FREMM EVO ospiterà, tra gli altri, la stessa suite Leonardo Kronos Dual-Band Radar (DBR) con le quattro antenne piatte AESA del Kronos Quad in banda C e lo stesso numero di antenne per il Kronos StarFire in banda X rispetto al singolo radar navale rotante AESA Kronos Grand degli attuali FREMM.
Le attuali linee di scafo e il sistema di propulsione hanno permesso di ospitare le sovrastrutture riprogettate senza compromettere le capacità della piattaforma, lasciando una crescita del margine non rivelata ai media. 
Per raggiungere i requisiti progettuali, le nuove sovrastrutture delle FREMM saranno realizzate in leghe di alluminio e le antenne radar distribuite in blocchi di sovrastruttura principale anteriore e posteriore con un albero singolo e principale integrato per le antenne radio, ECM e ESM. 
Le FREMM EVO avranno pertanto le stesse dimensioni delle ultime FREMM con un dislocamento a pieno carico di oltre 6.500 t e con relativo margine di crescita. 
Avranno un'equipaggio standard e il distaccamento di volo delle attuali FREMM (145 membri del personale) e alloggi totali per 179, quest'ultimo leggermente ridotto per la cancellazione degli spazi dell'area di prua che sono dedicati a sistemi di lancio verticale per i missili aggiuntivi (VLS).
Il nuovo design conserva la comprovata silenziosità dello scafo FREMM ASW, ospitando la stessa suite dedicata utilizzata sulle ultime due piattaforme configurate ASW in servizio. La Marina italiana ha scelto di mantenere la stessa configurazione e di governo delle attuali FREMM. 
E’ stato introdotto però un nuovo sistema di climatizzazione e di distribuzione elettrica per far fronte ai requisiti del sistema di combattimento ampliati, oltre a soluzioni specifiche volte a migliorare l'impronta a basso inquinamento prodotto dalla nave. Tra questi ultimi, lo stesso sistema di gestione navale (SMS) ciberresiliente Seasnavy dell'MPSC con modulo software di controllo dei danni e apparecchiature di Martec. 
La struttura del ponte principale e la suite di attrezzature dovrebbero essere un'evoluzione delle attuali navi FREMM con le più recenti apparecchiature di controllo e navigazione, tra cui due radar GEM Elettronica Gemini X/Ka, uno dei quali supporta anche il controllo degli elicotteri.

IL COMBAT MANAGEMENT SYSTEMS

Il sistema di combattimento sarà basato sul CMS SADOC Mk 4 di Leonardo cyber-resiliente con console a grande schermo, elaborazione dati remota e ultima versione software e funzionalità aggiuntive, incentrato sulla capacità di gestire piattaforme senza equipaggio grazie alla suite Unmanned Management System (UMS) di Fincantieri e un pacchetto di difesa applicato, tra cui una nuova suite contro-UAV. 



Particolare attenzione è stata prestata alla protezione informatica, sia l'SMS che il CMS sono cyber-resilienti per progettazione, oltre all'implementazione dell'intelligenza artificiale (AI).
La suite di comunicazione basata su IP si baserà sulle ultime radio definite dal software (SDR) (V/UHF e HF) e sulle comunicazioni satellitari (C/X/Ku/Ka) di Leonardo (e di altri fornitori) che forniscono anche il Multi Data Link Processor (MDLP) nella versione evoluta con collegamento dati 16, 22, VMF, JREAP.

LA SUITE RADAR AESA E LA SUITE EWS

La suite di sensori è incentrata sul Kronos Dual Band Radar (DBR) e sulla suite di guerra elettronica integrata, inizialmente fornita rispettivamente da Leonardo e ELT (Elettronica) per i programmi PPA/MPSC e LHD Trieste. Sviluppato con il supporto della Marina Italiana e NAVARM, il DBR dispone di otto antenne radar Fisse a banda "C" e "X" che sono distribuite in coppia sui due blocchi principali di sovrastrutture (anteriore e posteriore) al fine di garantire una copertura a 360° e una distribuzione efficiente dei pesi sulle sovrastrutture realizzate in leghe leggere. L'IEWS è disponibile in una versione evoluta che include RESM, CESM, RECM, CECM con capacità di contro-droni.
I radar AESA Kronos DBR dispongono di un gestore di sistema in grado di controllare in tempo reale sia i due radar a banda diversa che la suite di guerra elettronica (EWS) della nave (EWS) di ELT Group, gestendoli in modo integrato per sfruttare appieno le capacità EWS passive a lungo raggio e di allarme ad alta minaccia e sia il radar (banda X) che le modalità di attacco elettronico di IEWS, garantendo al contempo l'uso efficiente di entrambi i sistemi.
I Kronos DBR sono in grado di eseguire la difesa aerea di area e di punta, la gestione del fuoco dei cannoni e la guida missilistica terra-aria, la difesa contro i missili balistici e le minacce missilistiche emergenti, il dispiegamento costiero e l'attacco elettronico, con capacità di difesa avanzate contro le misure elettroniche nemiche. In particolare, la suite DBR consente la difesa contro missili balistici tattici e minacce aeree a lungo raggio con il radar in banda C sia in autonomia (senza designazione da parte di sistemi di terze parti) che su modalità di designazione esterne, mentre il radar in banda X è dedicato al rilevamento di minacce aeree a corto raggio e missili. Il DBR è in grado di effettuare sorveglianza, rilevamento e tracciamento di missili balistici tattici della classe a portata di 600 km e di tracciare missili balistici con una portata fino a 1300 km con designazione esterna.

LA SUITE COUNTER UAS SUPPORTATE DALL’A.I.

Sulla base degli ultimi requisiti e delle lezioni apprese in situazioni di crisi come il Mar Rosso, la FREMM EVO sarà la prima piattaforma della Marina italiana dotata della suite counter UAS (CUAS) di nuova generazione. La FREMM EVO presenta una suite che include sia un nuovo radar dedicato che un'apparecchiatura EW, che lavora insieme a nuove apparecchiature elettro-ottiche. Tutte le informazioni sono fuse insieme e gestite con il supporto dell'intelligenza artificiale sia a livello di sistema che di CMS, al fine di rispondere a questa minaccia con sistemi sia soft che hard-kill.
Le nuove navi adotteranno un nuovo sensore attivo CUAS basato su un radar AESA a quattro facce fisse le cui antenne sono situate sotto l'antenna IFF conforme di Leonardo sull'albero integrato principale. Due potenziali candidati principali sono le versioni di Fincantieri OMEGA 360 e Leonardo Tactical Multi Mission Radar (TMMR).
Una dichiarazione rilasciata dall'ELT, fornitore della suite integrata EW per l'MPSC e altre piattaforme italiane di ultima generazione, afferma che la "FREMM EVO rappresenta una pietra miliare sia nel confermare la capacità di combinare maturità e innovazione nei suoi sistemi EW che saranno a bordo, sia per la prima fornitura navale di una capacità avanzata di contro-drone. Quest'ultimo consentirà sia il rilevamento, il riconoscimento e l'identificazione dei droni e del loro contatore soft-kill. Il progetto di un CUAS navale nasce dall'esperienza acquisita da Elettronica in questa veste da diversi anni, che ha portato allo sviluppo di sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale sviluppati specificamente per contrastare la minaccia rappresentata dai droni”. Il complesso ELT CUAS si basa su un CESM migliorato e una nuova suite di Counter Communication, mentre l'elemento hard-kill sarà centrato sui due sistemi d'arma (RWS) telecomandati da 30 mm Lionfish di Leonardo che spara munizioni a raffica.

I SISTEMI DI CONTROMISURE ELETTRONICHE " EW "

Un altro sviluppo chiave per la suite FREMM EVO EW è la suite di contromisure elettroniche radar (RECM) che si baserà su antenne AESA conformal incorporate nella struttura integrata dell'albero e dell’hangar, identificati come parte dei due gruppi di aperture poste rispettivamente all'angolo anteriore destro (visto dalla prua della nave) dell'albero sotto le antenne radar CUAS e l'angolo sinistro della struttura dell'hangar (visto anche dalla prua della nave). La FREMM EVO sarà la prima nave della Marina italiana a introdurre questa configurazione di suite EW.

UMS o Unmanned Management Suite di Fincantieri

Un altro sviluppo chiave per il FREMM EVO è la capacità offerta dal CMS Leonardo di gestire e controllare una suite di sistemi senza equipaggio multidominio attraverso l'UMS (Unmanned Management Suite) di Fincantieri. Oltre ai veicoli aerei da utilizzare dal ponte di volo a poppa, gli EVO FREMM dovrebbero utilizzare USV che trasportano carichi utili dedicati, inclusi sistemi subacquei autonomi dalle due stazioni laterali per RHIB da 11 metri. Risulterebbe selezionata una soluzione completamente italiana, ma questa capacità è ancora un'opzione da finanziare.

I RADAR DI TIRO

La suite di sensori FREMM EVO includerà anche due sistemi di controllo del fuoco radar/EO a doppia banda NA-30S Mk 2 per il pacchetto di armi posizionati su entrambi i blocchi di sovrastrutture, la suite completa DSS-IRST (Distributed Static Staring IRST) che include sia torrette IR fisse e rotanti e multispettrali, insieme ai due lanciatori di esche OLDS per la guerra aerea che antisiluro, tutti forniti da Leonardo. SITEP Italia fornisce le due torrette di ultima generazione MASS (Multirole Acoustic Stabilized System) e torrette di sistema non letali posizionate sul blocco delle sovrastrutture posteriori di fronte all'imbuto posteriore. Le canalizzazioni dei motori anteriori sono visibili ai lati del blocco di sovrastruttura anteriore.



GLI ARMAMENTI IMBARCATI: MISSILI “Aster Block 1NT” e “TESEO EVOLVED”

Il pacchetto di armamenti è incentrato su un sistema missilistico di difesa aerea MBDA SAAM ESD PPA evoluto basato sulla famiglia di armi Aster, comprese le munizioni Aster Block 1NT, da lanciare da due sistemi di lancio verticale a 8 celle del gruppo navale Sylver A50, posizionati nell'area di prua. I rendering delle navi rilasciate evidenziano la fornitura di spazio per altri VLS dietro quelli installati. La Marina italiana ha confermato che questo spazio è mantenuto libero per ulteriori VLS. Quest'area può ospitare fino a due colpi A70 VLS. Sono in corso studi per valutare l'installazione di VLS per missili a colpo profondo o VLS per missili CAMM ER, nonché altre nuove soluzioni di lancio di armi multiuso.



I MISSILI ANTI NAVE E CONTRO COSTA MBDA “TESEO EVOLVED”

Le FREMM EVO imbarcheranno a metà nave 8 lanciatori MBDA Italia Teseo Mk2/E che daranno una capacità anti-nave e di attacco terrestre insieme agli elicotteri SH90 ASW/AsuW dotati di missili MBDA Italia Marte ER nella versione nazionale personalizzata.



Il lancio del nuovo Teseo è avvenuto in data 14 Ottobre 2024, si inserisce nell'ambito del programma di sviluppo pluriennale per la Marina Militare, finalizzato ad apportare un sostanziale miglioramento delle capacità antinave attraverso un sistema di nuova generazione appartenente alla famiglia Teseo, conosciuta all'estero come OTOMAT.
Il lancio ha confermato il successo dei test svolti in galleria del vento mirati a confermare la scelta della nuova aerodinamica, aprendo la strada verso la fase di qualifica della nuova catena aero-propulsiva prevista il 2025. L'attività di validazione è stata eseguita in collaborazione con la Marina Militare.  Il sistema missilistico Teseo Mk2/E integra un mix di capacità e prestazioni uniche per missili di questa classe. In particolare Teseo MK2/E fornirà innovative prestazioni grazie ad un nuovo seeker con tecnologia AESA (Active Electronically Scanned Antenna) e a una nuova capacità nella pianificazione della missione.  Tempi di reazione inferiori e un controllo del missile in volo affidato a un data link satellitare permetteranno di contrastare efficacemente bersagli sia marini che terrestri a lungo raggio. La nuova arma potrà infatti essere utilizzata a maggiore distanza rispetto alla precedente versione, garantendo maggiore sicurezza agli equipaggi nelle loro missioni e supportando operazioni che prevedono anche attacchi in profondità per neutralizzare minacce provenienti da postazioni fisse, mobili o rinforzate, dislocate sulla costa. Il sistema missilistico Teseo Mk2/E equipaggerà anche i nuovi PPA, Multi Purpose Combat Ship e i cacciatorpedinieri di nuova generazione (DDX) e affianca la precedente versione Mk2/A a bordo delle navi di classe FREMM e Orizzonte. Il sistema missilistico Teseo MK2/E sarà integrato anche sulle future fregate FREMM EVO ed è già pronto per essere adattato alle esigenze dei clienti export. Rappresenterà un nuovo standard nel mercato degli armamenti antinave e la sua gamma di missioni e flessibilità integreranno perfettamente l'offerta di sistemi antinave di MBDA.
Giovanni Soccodato, Executive Group Director Sales and Business Development di MBDA e Managing Director MBDA Italia, ha affermato: "Questa prima prova del Teseo MK2/E dimostra la validità del progetto, conferma la nostra roadmap di sviluppo, presenta un prodotto all'avanguardia della difesa navale in grado di contrastare le più sofisticate minacce, sottolineando ancora una volta come il lavoro in sinergia con il cliente porti risultati che rispondono perfettamente ai suoi requisiti. La decisione da parte della nostra Marina Militare di dotare il Teseo MK2/E del nuovo seeker AESA, ha consentito di sviluppare competenze italiane nel settore dell'attacco di profondità e permetterà al nostro paese di partecipare al programma FC/ASW in collaborazione con Francia e UK con attività di alto valore aggiunto e significativo contenuto tecnologico”.



I CANNONI IMBARCATI: Leonardo 76/62 Super Rapido e Lionfish 30 mm RWS

La suite di armamenti principale si basa su due supporti per cannoni Leonardo Super Rapido 76/62 mm nella configurazione Strales per utilizzare munizioni guidate DART, idonei ad affrontare sia missili che minacce asimmetriche. Il 76/62 nella variante "Super Rapido", ha una cadenza di fuoco maggiore di 120 colpi al minuto, ed è stata sviluppata all'inizio degli anni ’80; è rimasta attuale a partire dal 2020. La maggiore cadenza di fuoco del Super Rapido è stata ottenuta progettando un sistema di alimentazione più veloce.



La marina italiana ha tempo fa preferito il Super Rapido migliorato con sistema Strales e munizioni DART al Fast Forty 40 mm CIWS nel ruolo di difesa antimissilistica in quanto è in grado di contrastare diversi missili subsonici fino a 8.000 metri di distanza. È un cannone di medio calibro con una portata relativamente ampia e può essere utilizzato anche contro bersagli di superficie.



La FREEM EVO sarà la seconda piattaforma della M.M. ad essere equipaggiata con i 2 torrette remotizzate Lionfish 30 mm RWS di Leonardo con Independent Line-of-Sight (ILOS) Electro-Optical Directors e munizioni air burst (ABM) di KNDS Ammo Italy in grado di affrontare UAS e minacce asimmetriche.

La torretta navale entra a far parte della gamma di prodotti LIONFISH di piccolo calibro di Leonardo, che comprende i modelli Ultralight, Inner Reloading e Top da 12,7 mm, oltre a una versione da 20 mm. Il design compatto e leggero consente l'installazione su piccole piattaforme, consentendo la protezione da tutti i tipi di minaccia asimmetrica, inclusi droni ed elicotteri, all'interno di scenari complessi con bersagli multipli o multi-bersagli. Questa capacità è guidata da sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale (AI) che eseguono analisi contestuali e ottimizzano il coinvolgimento contro più minacce simultanee.
La nuova arma ha un’elevato rateo di fuoco, un lungo raggio operativo e la possibilità di utilizzare munizioni a raffica aerea ad alta efficienza AHEAD - Advanced Hit Efficiency And Destruction, progettate per essere più efficaci contro minacce aeree come droni di dimensioni mini e micro. Il sistema condivide una serie di caratteristiche con altri modelli della famiglia LIONFISH, tra cui l'architettura, la possibilità di essere controllato da remoto tramite una console locale ad alta risoluzione, la facilità d'uso e manutenzione. Il sistema condivide una serie di caratteristiche con altri modelli della famiglia LIONFISH, tra cui l'architettura, la possibilità di essere controllato da remoto tramite una console locale ad alta risoluzione, la facilità d'uso e manutenzione. La nuova torretta è inoltre dotata di una suite elettro-ottica che consente la sorveglianza e il tracciamento a 360°.
La nuova torretta remotizzata Leonardo da 30 mm può essere utilizzata contro elicotteri e aeroplani a volo lento e basso, nonché contro unità navali di superficie veloci. Utilizza l'architettura della famiglia Lionfish e integra le tecnologie sviluppate per i cannoni Leonardo di calibro maggiore. La forma particolare conferma una sezione trasversale radar piuttosto bassa a causa anche del materiale utilizzato. La torretta non penetrante necessita solo dell'alimentazione e del collegamento alla console di controllo o al sistema di controllo del fuoco della nave, essendo possibile anche il controllo autonomo grazie al video tracker integrato. La consolle a corredo del sistema, qualora questo fosse comandato da remoto, è dotata di comandi sia touch-screen che joystick, essenziali quando si opera su piccole imbarcazioni ad alta velocità e mare mosso. Una batteria di riserva consente il funzionamento anche in caso di interruzione dell'alimentazione della nave. Due scivoli ospitano 100 colpi collegati ciascuno, doppia alimentazione che consente flessibilità di utilizzo; è da notare che entrambi i nastri porta munizioni rimangono completamente all'interno della torretta, e quindi non sono esposti al mare. Leonardo ha sviluppato un sistema di ricarica rapida basato su scatole contenenti due strati di proiettili ciascuna. 
Il Lionfish 30 pesa meno di 1.450 kg senza munizioni. 
Nel 2026 sono previste le prime consegne del Lionfish 30; la torretta che verrà installata sulle future unità navali della Marina Militare Italiana; la prima sarà la PPX. Anche due clienti esteri sono in attesa del nuovo sistema navalizzato.

I SISTEMI PER LA GUERRA ASW

La suite per la guerra ASW delle Fremm-Evo è la stessa che equipaggia le piattaforme in servizio in configurazione ASW e includerà il Thales 4110 (BlueMaster) montato a prua insieme ai sonar di collisione e prevenzione delle mine Leonardo Thesan insieme al sonar Thales 4249 CAPTAS-4C a profondità variabile (VDS) e all'array multifunzione trainato, oltre all'ecobeam multibeam posizionato a metà nave. 



Le nuove unità aggiornate manterranno i due lanciasiluri leggeri tripli MU90.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, Navalnews, AnalisiDifesa,  Leonardo, Wikipedia, You Tube)

































 

martedì 5 novembre 2024

US Missile Defense Agency: la società Northrop Grumman è stata scelta per lo sviluppo del missile “Glide Phase Interceptor”, progettato per abbattere le armi ipersoniche. Il programma è una coproduzione tra Stati Uniti e Giappone.










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La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
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E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
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La statunitense Northrop Grumman è stata selezionata per continuare lo sviluppo del “Glide Phase Interceptor”, una nuova risorsa della difesa missilistica progettata per abbattere le armi ipersoniche durante la fase di volo.
Il programma, un'iniziativa di coproduzione tra Stati Uniti e Giappone, è guidato dalla US Missile Defense Agency. Il lavoro continuerà nell'ambito di un altro accordo di transazione esistente.
"La decisione è un punto di svolta per la difesa ipersonica", (Gen. Heath Collins, direttore della MDA). "Sono molto orgoglioso dell'intero team, compresi i nostri partner del settore, per tutto il duro lavoro per arrivare a questo punto. È anche un onore avere il Giappone come nostro partner mentre andiamo avanti su questa capacità critica contro-ipersonica”.







La vittoria di Northrop sul concorrente RTX

Entrambe le aziende erano sotto contratto per sviluppare il GPI nel giugno 2022 dopo l'eliminazione di un altro concorrente, Lockheed Martin. L'arma, che ha iniziato la sua fase di "sviluppo tecnologico" nell'aprile 2023, è progettata per essere lanciata dai cacciatorpediniere Aegis Ballistic Missile Defense della US NAVY e dal sistema Aegis Ashore.
Northrop conferma che la prossima fase di sviluppo del programma consisterà in quattro parametri di riferimento chiave: 
  • perfezionare la progettazione preliminare del GPI, 
  • dimostrare le prestazioni del sistema prima di una revisione preliminare della progettazione,
  • eseguire esperimenti di volo,
  • utilizzare l'ingegneria digitale per "collegare l'intero programma GPI per accelerare i processi di progettazione e sviluppare le capacità di intercettazione in modo più rapido ed efficiente”.

Un portavoce di RTX ha detto che l'azienda "rimane impegnata a sostenere gli Stati Uniti nell’Agenzia di difesa missilistica.”
Il National Defense Authorization Act fiscale 2024 ha spinto MDA a garantire la capacità operativa iniziale per il GPI entro la fine del 2029 e la piena capacità operativa entro il 2032, nonché a fornire almeno 24 GPI entro il 2040. Il GPI mira a contrastare le minacce oltre il 2035, e Collins ha detto alla sottocommissione delle forze strategiche dei servizi armati del Senato che raggiungere l'obiettivo del 2029 sarebbe "molto difficile" e comporterà gravi rischi.
Come si abbatterà la condivisione del lavoro con il Giappone è ancora un punto di negoziazione, hanno detto i funzionari di Tokyo all'inizio di quest'anno. Il ministero della difesa giapponese prevede di spendere 480 milioni di dollari, per il programma GPI quest'anno fiscale. La Northrop ha precedentemente ribadito che se avesse vinto la competizione, avrebbe diviso il lavoro con il Giappone sulla base 50-50.
Tom Karako, un esperto di difesa missilistica del Center for Strategic and International Studies, ha definito il premio un "grande giorno”. Ma, ha avvertito, "questo è solo l'inizio. Gli Stati Uniti non hanno bisogno di un mezzo per affrontare lo spettro delle minacce missilistiche a manovra ad alta velocità. Gli Stati Uniti non hanno bisogno di un intercettore per la difesa ipersonica. Si ha bisogno di più di uno.”

Il Glide Phase Interceptor (GPI) è progettato per rilevare, tracciare, controllare e impegnare le minacce ipersoniche nella fase di planata del volo del missile. 

Il GPI si integra perfettamente nell'ecosistema della difesa missilistica della Missile Defense Agency per fornire una difesa affidabile e stratificata contro le minacce missilistiche ipersoniche regionali. 
Northrop Grumman porta più di sei decenni di comprovata capacità di difesa missilistica alla missione GPI. La sua esperienza nel comando e nel controllo di tutti i domini unita ai sottosistemi ad alte prestazioni e alla progettazione, integrazione e distribuzione di veicoli ground-up di livello mondiale, fornisce agli alleati un sistema difensivo completo.
La Northrop Grumman sta preparando la producibilità, la lavorabilità, la manutenibilità incorporando le migliori pratiche provenienti da tutto il vasto portafoglio di propulsioni, missili, aerei e programmi spaziali dell’azienda.

La Missile Defense Agency statunitense (MDA) procederà con Northrop Grumman Corporation per il programma Glide Phase Interceptor (GPI), la prima contromisura difensiva del suo genere contro le minacce missilistiche ipersoniche. 

Lavorando in stretta collaborazione con MDA, lo sforzo di sviluppo triennale ha prodotto un design innovativo appositamente costruito in grado di affrontare e annientare le minacce ipersoniche esistenti ed emergenti.

Durante questa prossima fase di sviluppo, Northrop Grumman dovrà:
  • Continuare a perfezionare il progetto preliminare del GPI, per i DDG Aegis Balistic Missile Defense della US NAVY e per i sistemi Aegis Ashore utilizzando il sistema di lancio verticale standard;
  • Dimostrare le prestazioni del sistema in ambienti ipersonici prima di condurre la sua revisione preliminare del progetto;
  • Completare gli esperimenti di volo prima del previsto sfruttando i sistemi di volo dell’azienda;
  • Utilizzare le pratiche di ingegneria digitale per collegare l'intero programma GPI per accelerare i processi di progettazione e sviluppare capacità di intercettazione in modo più rapido ed efficiente.

“Il GPI aggiunge uno stallo critico di missione ai combattenti in scenari in cui la distanza crea un vantaggio. Adattabile a una moltitudine di requisiti di missione, la soluzione rivoluzionaria di Northrop Grumman è progettata per funzionare nel panorama delle minacce in evoluzione.” (Wendy Williams, vicepresidente e direttore generale, sistemi di lancio e difesa missilistica di Northrop Grumman).
Il design di Northrop Grumman include tecnologie avanzate, come: 
  • un cercatore per il rilevamento delle minacce e l'accuratezza del colpo a segno, 
  • un motore di stadio superiore riaccendibile in volo utilizzato per il contenimento delle minacce, 
  • una doppia modalità di impegno per coinvolgere le minacce su una vasta gamma di altitudini.

Northrop Grumman lavorerà a stretto contatto con gli Stati Uniti a sostegno del suo ruolo nell'ambito del programma di sviluppo cooperativo GPI con il Ministero della Difesa giapponese per consegnare intercettori all’MDA. Northrop Grumman è un'azienda leader a livello mondiale nella tecnologia aerospaziale e della difesa. Le soluzioni avanzatissime forniranno agli utenti le capacità di cui hanno bisogno per connettere e proteggere il mondo libero.

L’IMPORTANZA DELLA DIFESA MISSILISTICA

La difesa missilistica è un sistema, un'arma o una tecnologia coinvolta nel rilevamento, nel tracciamento, nell'intercettazione e anche nella distruzione dei missili attaccanti. Concepito come difesa contro gli ICBM, la sua applicazione si è ampliata per includere missili tattici e di teatro non nucleari a corto raggio.
Cina, Francia, India, Iran, Israele, Italia, Russia, Taiwan, Regno Unito e Stati Uniti hanno tutti sviluppato tali sistemi di difesa aerea.

Categorie di difesa missilistica

La difesa missilistica può essere suddivisa in categorie in base a varie caratteristiche: tipo/gamma di missile intercettato, la fase di traiettoria in cui si verifica l'intercettazione e se intercettato all'interno o all'esterno dell'atmosfera terrestre:

Tipo / gamma dei missile intercettati

Questi tipi/gamma includono l’ambito strategico, di teatro e tattico. Ognuno comporta requisiti unici per l’intercettazione: un sistema difensivo in grado di intercettare un tipo di missile spesso non può intercettarne altri. Tuttavia, a volte c'è una sovrapposizione di capacità.

Strategico

Prende di mira gli ICBM con testata nucleare a lungo raggio, che viaggiano a circa 7 km/s (15.700 mph). Esempi di sistemi attualmente attivi: l'A-135 russo, che difende Mosca, la difesa terrestre statunitense che difende gli Stati Uniti dai missili lanciati dall'Asia e l’ARROW3 israeliano che difende Israele dagli ICVM. La gamma geografica della difesa strategica può essere regionale (sistema russo) o nazionale (sistema statunitense e israeliano).

Di teatro

Prende di mira missili a medio raggio, che viaggiano a circa 3 km/s (6.700 mph) o meno. In questo contesto, il termine "teatro" indica l'intera regione localizzata per le operazioni militari, in genere un raggio di diverse centinaia di chilometri; la portata di difesa di questi sistemi è di solito in questo ordine. Esempi di difese missilistiche teatrali schierate: missile Israeli Arrow 2 e David's Sling, American THAAD e Russian S-400.

Tattico

Prende di mira missili balistici tattici a corto raggio, che di solito viaggiano a meno di 1,5 km/s (3.400 mph). I missili anti-balistici tattici (ABM) hanno brevi distanze, in genere 20-80 km (12-50 miglia). Esempi di ABM tattici attualmente schierati sono l'Israel Iron Dome, l'American MIM-104 Patriot e il Russian S-300V.

Fase della traiettoria

I missili balistici possono essere intercettati in tre regioni della loro traiettoria: fase di spinta, fase di metà corso o fase terminale.

Fase di potenziamento

Intercettare il missile mentre i suoi motori a razzo stanno spingendo, di solito sul territorio di lancio.

Vantaggi:
  • Lo scarico del razzo luminoso e caldo facilita il rilevamento e la mira.
  • Le esche non possono essere utilizzate durante la fase di boost.
  • In questa fase, il missile è pieno di propellente infiammabile, il che lo rende molto vulnerabile alle testate esplosive.

Svantaggi:
  • Difficile posizionare geograficamente gli intercettori per intercettare i missili in fase di spinta (non sempre possibile senza sorvolare il territorio ostile);
  • Tempo ridotto per l'intercettazione (tipicamente circa 180 secondi).

Fase intermedia

Intercettazione del missile nello spazio dopo che il razzo si è bruciato (esempio: American Ground-Based Midcourse Defense (GMD), missili cinesi serie SC-19 e DN, missile Israele Arrow 3).

Vantaggi:
  • Tempo di decisione/intercettazione prolungato (il periodo di costa attraverso lo spazio prima di rientrare; 
  • nell'atmosfera sono necessari diversi minuti, fino a 20 minuti per un ICBM);
  • Copertura difensiva geografica molto ampia potenzialmente continentale.

Svantaggi:
  • Richiede grandi e pesanti missili anti-balistici e un potente radar sofisticato che spesso deve essere aumentato da sensori spaziali;
  • Deve gestire potenziali esche spaziali.

Fase terminale

Intercettazione del missile dopo che rientra nell'atmosfera (esempi: American Aegis Balistic Missile Defense System, Chinese HQ-29, American THAAD, American Sprint, Russian ABM-3 Gazzelle).

Vantaggi:
  • È sufficiente un missile antibalistico più piccolo e leggero;
  • Le esche a palloncino non funzionano durante il rientro;
  • È richiesto un radar più piccolo e meno sofisticato.

Svantaggi:
  • Tempo di intercettazione molto breve, forse meno di 30 secondi.
  • Copertura geografica meno difesa;
  • Possibile copertura dell'area bersaglio con materiali pericolosi in caso di detonazione delle testate nucleari.

Intercetta la posizione relativa all’atmosfera

La difesa missilistica può svolgersi sia all'interno (endoatmosferico) che all'esterno (esoatmosferico) dell'atmosfera terrestre. La traiettoria della maggior parte dei missili balistici li porta dentro e fuori l'atmosfera terrestre e possono essere intercettati in entrambi i luoghi. Ci sono vantaggi e svantaggi in entrambe le tecniche di intercettazione.
Alcuni missili come il THAAD possono intercettare sia all'interno che all'esterno dell'atmosfera terrestre, dando due opportunità di intercettazione.

Endoatmosferico

I missili anti-balistici endo-atmosferici sono di solito a distanza più breve (ad esempio, American MIM-104 Patriot, Indian Advanced Air Defence).

Vantaggi:
  • Fisicamente più piccolo e leggero;
  • Più facile da spostare e distribuire;
  • L'intercettazione endoatmosferica significa che le esche a palloncino non funzioneranno.

Svantaggi:
  • Raggio d’azione limitato e area difesa;
  • Decisione limitata e tempo di monitoraggio per la testata in arrivo.

Esoatmosferico

I missili anti-balistici eso-atmosferici sono solitamente a raggio più lungo (ad esempio, American GMD, Ground-Based Midcourse Defense).

Vantaggi:
Più tempo di decisione e monitoraggio;
Meno missili necessari per la difesa di un'area più ampia.

Svantaggi:
Sono necessari missili più grandi e pesanti;
Più difficile da trasportare e posizionare rispetto ai missili più piccoli;
Deve gestire le esche.

Contromisure alla difesa missilistica

Data l'immensa varietà con cui un sistema di difesa può operare (missili balistici intercontinentali ICBM con testate nucleari, missili tattici e di teatro), ci sono alcune contromisure esoatmosferiche (al di fuori dell'atmosfera terrestre) indiscutibilmente efficaci che una parte attaccante può utilizzare per difendersi da determinati tipi di sistemi di difesa, gamme di ACBM e luoghi di intercettazione. Molte delle difese contro queste contromisure sono state attuate e prese in considerazione quando si costruiscono sistemi di difesa missilistica, tuttavia, non se ne garantisce l'efficacia o il successo. La US Missile Defense Agency ha ricevuto un controllo per quanto riguarda la loro mancanza di lungimiranza di queste contromisure, portando molti scienziati a eseguire vari studi e analisi dei dati sulla vera efficacia di queste contromisure.
Una contromisura comune che le parti attaccanti utilizzano per ridurre l'efficacia dei sistemi di difesa missilistica è il lancio simultaneo di esche dal sito di lancio primario o dall'esterno del missile d'attacco stesso. Queste esche sono di solito piccoli razzi leggeri che sfruttano il tracciamento dei sensori dell'intercettore e lo ingannano rendendo disponibili molti bersagli diversi in un istante. Ciò si ottiene attraverso il rilascio di esche in alcune fasi del volo. Poiché oggetti di peso diverso seguono la stessa traiettoria quando sono nello spazio, le esche rilasciate durante la fase intermedia possono impedire ai missili intercettori di identificare con precisione la testata. Questo potrebbe costringere il sistema di difesa a tentare di distruggere tutti i proiettili in arrivo, che mascherano il vero missile d'attacco e lo lasciano scivolare oltre il sistema di difesa



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, BreakingDefense, Northrop Grumman, Wikipedia, You Tube)


















 

lunedì 4 novembre 2024

FORZE ARMATE SVEDESI: l'Automatkarbin 24 è una versione svedese del fucile d'assalto finlandese Sako M23 che entrerà in servizio con le forze armate svedesi entro il 2025, sostituendo parzialmente l'Automatkarbin 4 e l'Automatkarbin 5 insieme all'Automatkarbin 25. In mancanza di produzione nazionale di armi, la Svezia si affida alla SAKO Oy, una filiale di Beretta Defence Group, per soddisfare le sue esigenze di armi leggere.








https://svppbellum.blogspot.com/

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.







L'esercito svedese (in svedese svenska armén) è la componente terrestre delle forze armate svedesi, ed è uno dei più antichi eserciti del mondo.

Il primo nucleo dell'esercito reale svedese (kungliga svenska armén) nacque nel 1521, quando la popolazione della Dalarna scelse 16 giovani uomini come guardie del corpo del nobile ribelle Gustav Vasa, futuro primo re della Svezia indipendente, durante la guerra di liberazione svedese. Questa unità, la Guardia Reale, è perciò uno dei reparti militari più antichi ancora esistenti al mondo.
In vista dell'adesione alla NATO, nel 2023 la Svezia ha sottoscritto un accordo con gli Stati Uniti che mette a disposizione degli USA l'utilizzo di 17 basi militari. Nel maggio 2024 la Svezia si è dichiarata pronta ad ospitare armi nucleari sul proprio territorio nel caso di un attacco da parte di terzi, escludendo tale eventualità in tempo di pace. Danimarca e Norvegia avevano già siglato accordi simili con gli USA e la NATO in tal senso.

IL FUCILE D’ASSALTO svedese AK 24 non è un marchio Kalashnikov, ma è noto anche come Automatkarbin 24

E’ una notizia molto importante per le forze armate svedesi: 1.200 fucili d'assalto AK 24 sono già stati consegnati; segnano l'inizio di una transizione verso la modernizzazione dell’armamento individuale. 
L'AK 24 non è un marchio Kalashnikov, ma è noto anche come Automatkarbin 24; è il frutto della società finlandese SAKO. Questa nuova arma dell'arsenale svedese è destinata a essere sottoposta a rigorosi controlli di qualità interni, con l'aspettativa che sarà ufficialmente integrata nelle operazioni militari entro la fine dell'anno.
L'AK 24 si basa sul fucile d’assalto finlandese SAKO M23, che è stato un pilastro dell'esercito finlandese per qualche tempo. Mentre entrambi i fucili condividono una origine comune, divergono nel calibro: 
  • le forze finlandesi utilizzano una variante da 7,62×51 mm NATO, 
  • mentre l'esercito svedese ha optato per un modello più leggero cal 5,56×45 mm NATO. 




Questa scelta riflette i diversi requisiti operativi delle due nazioni, portando a variazioni negli accessori come mirini e impugnature.
Il SAKO M23 è progettato per soddisfare le esigenze tattiche dell'esercito finlandese, vantando una gamma di calibri, con la versione standard NATO da 7,62×51 mm che fornisce un equilibrio tra potenza di fuoco e precisione. Misura circa 1.020 mm di lunghezza e pesa circa 4,1 kg a vuoto. 
Il fucile è compatto e gestibile per i soldati sul campo. Il suo meccanismo a recupero di gas, dotato di un otturatore rotante, garantisce affidabilità nel funzionamento. Il fucile è versatile, offrendo modalità di tiro sia semiautomatiche che completamente automatiche, consentendo agli operatori di adattarsi a vari scenari di combattimento.
Con una portata operativa di circa 800 metri, il SAKO M23 eccelle in diversi ambienti, sia urbani, boschivi o montuosi. 
Il suo design moderno ospita una varietà di accessori tattici, ad esempio ottiche e luci per armi, che ne migliorano l'utilità per missioni specifiche. Il design del fucile enfatizza la precisione e il controllo, attributi cruciali per le unità di fanteria e per le forze delle operazioni speciali.
L'introduzione dell'AK 24 rappresenta solo la prima fase di un'iniziativa più ampia per sostituire i vecchi sistemi d'arma svedesi, tra cui i fucili d'assalto AK4 e AK5, nonché il fucile da cecchino PSG 90. Questa revisione fa parte di un quadro più ampio, con oltre 100 progetti di approvvigionamento in corso che comprendono anche lanciagranate e mitragliatrici pesanti.

L'accordo di cooperazione tra Finlandia e Svezia, stabilito nel settembre 2021, è alla base di questa consegna dell'AK 24. In mancanza di produzione nazionale di armi, la Svezia si affida alla SAKO Oy, una filiale di Beretta Defence Group, per soddisfare le sue esigenze di armi leggere. 

Il recente accordo riflette un impegno non solo a sostituire i sistemi obsoleti, ma anche a migliorare la compatibilità operativa tra le forze delle due nazioni.
La transizione in corso è pronta a portare nuovi sistemi d'arma, tra cui fucili automatici camerati in calibro 5,56×45 mm NATO, su misura per una varietà di ruoli operativi. Saranno inoltre introdotti sistemi di precisione che utilizzano proiettili NATO da 7,62×51 mm e .338 Lapua Magnum per soddisfare le richieste delle forze armate svedesi e finlandesi. Ognuno di questi nuovi sistemi sarà sottoposto a test rigorosi per garantire che soddisfino elevati standard di qualità e prestazioni prima della distribuzione su larga scala.

Il quadro finanziario dell'accordo iniziale ammonta a circa 85 milioni di dollari, garantendo una fornitura costante di queste armi nel prossimo decennio, con opzioni di estensione degli ordinativi. L’introduzione in servizio graduale di questi nuovi sistemi è previsto, con i sistemi di precisione che dovrebbero essere operativi entro il 2024 e i fucili automatici entro il 2025.

I miglioramenti offerti dai nuovi sistemi d'arma, in particolare l'Automatkarbin 24, forniscono significativi vantaggi operativi rispetto ai loro predecessori. 

I miglioramenti chiave includono una maggiore precisione ed efficienza di fuoco, in particolare a medio raggio. Progettati con materiali e meccanismi avanzati, questi fucili presentano un rinculo ridotto e tempi di risposta più rapidi. Le cartucce NATO da 5,56×45 mm promettono una balistica e una portata superiori, vitali nei moderni scenari di combattimento in cui la precisione è fondamentale.
Le innovazioni nei sistemi a recupero di gas, nei meccanismi a otturatore e nei nuovi materiali durevoli miglioreranno l'affidabilità e la facilità di manutenzione delle nuove armi da fuoco. Progettati per la compatibilità con una gamma di accessori tattici, come mirini ottici e dispositivi di targeting laser, questi sistemi offrono un alto grado di versatilità in vari contesti operativi.
Tuttavia, l'integrazione di questi nuovi sistemi può rappresentare una sfida per le forze armate svedesi. Il passaggio da armi obsolete a alternative moderne richiederà non solo tempo ma anche risorse dedicate al personale per la formazione. Adattare i programmi e i materiali di formazione esistenti sarà essenziale per garantire che i soldati padroneggino efficacemente le nuove tecnologie e le tattiche adeguate.
Con l'introduzione di questi nuovi sistemi d'arma, i protocolli di addestramento per il personale militare subiranno revisioni significative. Il curriculum comprenderà nuovi concetti operativi e la gestione di nuovi sistemi di controllo del tiro. I soldati dovranno familiarizzare con i meccanismi e le caratteristiche unici dei nuovi fucili, richiedendo potenzialmente tempo e risorse aggiuntivi per la preparazione.
La partnership strategica tra Finlandia e Svezia in materia di difesa è sempre più critica. Questa collaborazione non solo facilita il sostegno reciproco e l'accesso alle tecnologie avanzate, ma migliora anche l'interoperabilità tra i due eserciti. Poiché le minacce geopolitiche si profilano più grandi in Europa, questa alleanza rafforza la sicurezza regionale e apre nuove strade per operazioni congiunte nel campo della difesa per fronteggiare vicini troppo assertivi.
Il sentimento pubblico e il discorso politico in Svezia riguardo alla modernizzazione militare riflettono uno spettro di opinioni. Mentre molti cittadini accolgono con favore le iniziative volte a rafforzare la capacità e la prontezza militare, persistono preoccupazioni sulle spese e sull'efficacia dei nuovi sistemi. I dibattiti politici si concentreranno probabilmente sulla garanzia della trasparenza nell'assegnazione dei finanziamenti e sulla valutazione dell'efficacia delle nuove armi nel salvaguardare la sicurezza nazionale.

L'Automatkarbin 24 (Ak 24; lit. "Carbina automatica 24"), inizialmente theSjälvskyddsvapen 24 è una versione svedese del fucile d'assalto finlandese Sako M23 che dovrebbe entrare in servizio con le forze armate svedesi entro il 2025, sostituendo parzialmente l'Automatkarbin 4 e l'Automatkarbin 5 insieme all'Automatkarbin 25.

Dal 2012 era ben noto che i vecchi Ak 5 e Ak 4 avevano un disperato bisogno di essere sostituiti. Come parte della strategia di difesa nordica, Finlandia e Svezia hanno firmato un accordo nell'aprile 2021 per quanto riguarda lo scambio di informazioni sui futuri appalti di attrezzature personali dei soldati, seguito a settembre da un accordo per gli appalti comuni e da un documento di attuazione nel dicembre dello stesso anno. Pertanto, nella primavera del 2023 le forze armate svedesi insieme alle forze di difesa finlandesi, che stavano anche cercando di sostituire i loro fucili dell'era della guerra fredda, hanno firmato un contratto con il produttore finlandese di armi da fuoco SAKO per fornire a ciascuna rispettiva forza armata armi da fuoco della nuova famiglia M23 che era entrata in produzione solo un anno prima. Si prevede che il fucile sarà adottato in due diverse versioni, l'Ak 24A con una canna da 292 millimetri (11,5 in) e l'Ak 24B con una canna da 368 millimetri (14,5 in). L'implementazione della variante A è già iniziata negli ultimi due trimestri del 2024 in quattro plotoni in tre reggimenti e un'ala aerea. La variante B, d'altra parte, dovrebbe essere implementata più tardi nel terzo trimestre del 2025.
Le prime 200 unità sono state consegnate alla Defense Materiel Administration (FMV) svedese nell'aprile 2024, con altre 7.500 da consegnare entro la fine dell'anno e altre 7.500 nel 2025.
Il feedback sul fucile dai test nell'esercito svedese è stato positivo, notando che è leggero rispetto all'Ak 5, ben bilanciato, facile da utilizzare e ha una buona ergonomia complessiva, che era un obiettivo primario del fucile secondo l’ente svedese FMV.





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, BulgarianMilitary, Wikipedia, You Tube)