lunedì 3 febbraio 2025

ESERCITO ITALIANO 2025: in data 3 febbraio 2025, il nuovo veicolo cingolato da combattimento per la fanteria LYNX KF-41 dell’Esercito Italiano è stato presentato presso il Poligono di Nettuno (Roma); il cingolato sta svolgendo una serie di prove dimostrative alla presenza delle massime autorità militari e industriali.










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E’ stato finalmente presentato presso il Poligono di Nettuno (Roma) il nuovo veicolo cingolato da combattimento per la fanteria LYNX KF-41 dell’Esercito Italiano che sta svolgendo una serie di prove dimostrative alla presenza delle massime autorità militari e industriali, tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d'Armata Luciano Portolano, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, oltre ai vertici di Leonardo e Rheinmetall.
Le dimostrazioni sono attualmente in corso e coinvolgono un cingolato proveniente dall’Ungheria, giunto in Italia lo scorso 31 dicembre 2024 al Centro Polifunzionale di Sperimentazione dell'Esercito di Montelibretti (Roma). 





Una volta in Italia, il mezzo è sottoposto a una serie di test operativi, propedeutici al programma AICS/A2CS, al termine dei quali sarà restituito al governo ungherese.

Il primo esemplare dell’AICS UOR (Urgent Operational Requirement) destinato all’E.I. – attualmente in costruzione in Ungheria – verrà consegnato nel corso del 2025 insieme ad altri 4 mezzi corazzati, per un totale di 5 unità. 
Nel prossimo anno è prevista la consegna di ulteriori 11 esemplari, equipaggiati con la torre HITFIST 30 di Leonardo. A questi esemplari iniziali seguiranno le restanti piattaforme, fino al completamento del programma, che prevede la realizzazione di 1.050 veicoli AICS in circa 16 varianti.



Anche la torre HITFIST 30 è presente al Poligono di Nettuno, e nel corso della giornata verranno effettuati diversi test di tiro.

Nel segmento terrestre, l’arma remotizzata HITFIST30 UL (Unmanned Light) è ancora più leggera della sua controparte navale, con un peso a secco inferiore a 1.200 kg e sarà idonea al nuovo veicolo anfibio VBA delle Forze Armate italiane che entrerà in servizio con la capacità anfibia congiunta Marina/Esercito per oltre 20 di questi veicoli 8×8 armati con una torretta di medio calibro controllata a distanza. Il numero di colpi è un problema in quanto un colpo da 30×173 mm, con la sua maglia, pesa circa 1 kg. L'elettronica della torretta deriva in gran parte da quella della famiglia HITFIST, con la quale la nuova arma mantiene oltre l'80% di punti in comune. La torretta può essere utilizzata nelle modalità operative Hunter/Killer e Killer/Killer e può essere equipaggiata con missili anticarro o razzi o missili antiaerei mondandoli sui lati. L'HITFIST 30 UL ospiterà anche una mitragliatrice coassiale; secondo le informazioni acquisite da EDR On-Line questo dovrebbe essere montato in posizione centrale e avrà un caricatore che ospiterà un minimo di 250 colpi. 
Leonardo considera di armare con la nuova torretta anche i futuri veicoli gommati e cingolati da sviluppare per l'Esercito Italiano, guardando ovviamente anche al mercato estero. Più compatto e leggero rispetto alle altre varianti della famiglia HITFIST, il sistema può essere installato su veicoli con rigorose restrizioni di peso, come i modelli anfibi. È efficace contro tutti i tipi di minacce asimmetriche tramite l'uso di munizioni ad aria compressa.
Leonardo ha progettato questi nuovi sistemi di difesa per l’utilizzo in scenari operativi moderni e in continua evoluzione, dove le minacce, soprattutto quelle aeree, diventano sempre più complesse. I nuovi modelli si aggiungono a un portafoglio che comprende i cannoni più venduti 76/62 Super Rapido e 127/64 Light Weight Vulcano per il settore navale e le torrette 105/120 HITFACT e 25/30 HITFIST per il settore terrestre, che sono in servizio con decine di paesi in tutto il mondo.

SPECIFICHE TECNICHE del Calibro 30 x 173

Cadenza di fuoco Modalità controllata:
  • Colpo singolo;
  • Raffica programmata;
  • Raffica continua;
  • Modalità Burst Configurabile fino a 200 RPM;
  • Colpi pronti per il fuoco fino a 200;
  • Portata effettiva 3500m;
  • Campo di addestramento -155°÷155°;
  • Campo di elevazione -20°÷70°;
  • Velocità di addestramento (accelerazione) 140°/s, (220°/s²);
  • Velocità di elevazione (accelerazione) 90°/s, (220°/s² );
  • Massa senza munizioni 1450 Kg;
  • Telecamera diurna (1) 9,5 / 4,8 / 3 Km D / R / I;
  • Telecamera IR (1) (2) 12 / 6 / 3,5 Km D / R / I;
  • LRF (1) 10 Km.

Il cannone automatico “X-Gun cal 30 x 173” è azionato elettricamente con una camma del rotore a forma di X che si muove sul rotore interno, essendo brevettati sia il sistema di movimentazione della camma che il sistema di sfondamento, la doppia alimentazione avviene lateralmente. Ciò riduce il numero di parti mobili, aumentandone l'affidabilità, secondo fonti Leonardo. 
Il design dell’arma utilizza una canna scanalata, con scanalature esterne che favoriscono il raffreddamento. Non sono stati rilasciati dati sulla lunghezza della canna. La canna viene prodotta nello stabilimento Leonardo di La Spezia, utilizzando la tipica tecnica della martellatura, la torretta vera e propria viene prodotta nello stabilimento di Brescia. Il prototipo è stato completato alla fine del 2023 ed è utilizzato nei primi test di qualificazione industriale. 
La torretta armata con la X-Gun avrà una cadenza di fuoco di 200 colpi al minuto; oltre alla modalità cecchino, dove il proiettile è già camerato e la breccia quasi chiusa, riducendo così le vibrazioni e il ritardo di sparo, che aumenta la precisione, l'arma ha la capacità di “selezione del primo colpo” il che significa che quando si cambia caricatore è possibile sparare subito con la nuova munizione selezionata senza sprecare un paio di colpi del tipo precedente.
In funzione anti-UAS, Leonardo sta collaborando con la Simmel Difesa, il braccio italiano di Nexter Arrowtech, per sviluppare un nuovo proiettile specifico: questa nuova munizione 30×173 mm è appositamente progettata per l'uso C-UAS e mira a massimizzare la precisione e l'effetto terminale. La precisione è assicurata da una nuova particolare spoletta a tempo, sviluppata presso lo stabilimento Simmel Difesa di Colleferro, a sud di Roma; il tempo base del volo viene programmato prima del tiro utilizzando un sistema a induzione, basandosi sul punto stimato del bersaglio fornito dal sistema di controllo del tiro computerizzato. La nuova spoletta poi acquisirà l'intervallo di tempo tra due gateway nella canna che forniranno la velocità reale del proiettile: la spoletta intelligente correggerà il tempo di volo prima della detonazione migliorando la probabilità di colpire. La spoletta attiva l'esplosione del proiettile HE in caso di impatto contro bersagli duri prima del tempo di scoppio in aria programmato.
Il proiettile è stato sviluppato per massimizzare la precisione contro bersagli volanti come gli UAS. La Multi Fragmentation-AirBurst Munition consiste in una massiccia frammentazione frontale preformata composta da sfere di acciaio di alta qualità e una frammentazione laterale naturale del guscio cilindrico in acciaio duro. Quando viene avviata la carica del proiettile HE, le sfere vengono proiettate formando un cono con un angolo ridotto, generando frammenti in avanti a forma di cono.
Il nuovo proiettile è già stato testato in una serie di scenari e sarà disponibile anche per i cannoni esistenti da 30×173 mm, un kit di programmazione derivato da quello sviluppato per il colpo da 40 mm utilizzato nei cannoni Breda 40L70.
Le nuove torrette HITFIST 30 UL hanno caratteristiche comuni che includono compattezza e leggerezza, elevata precisione grazie a due servosistemi stabilizzati, una linea di vista indipendente che utilizza un direttore elettro-ottico, calcolo autonomo dell'angolo di anticipo o loro acquisizione da un sistema di controllo del tiro esterno, capacità di designazione autonoma o asservita, algoritmi di supporto decisionale basati sull’A.I. che forniscono identificazione e tracciamento automatici delle minacce e conformità alla sicurezza informatica. Entrambe le torrette consentono l'addestramento operativo.

Il “Lynx” è un veicolo da combattimento corazzato sviluppato dalla Rheinmetall Landsysteme (parte della divisione Vehicle Systems di Rheinmetall). 

Il Lynx, configurato come veicolo da combattimento della fanteria (IFV) KF31, è stato presentato pubblicamente alla mostra di difesa Eurosatory il 14 giugno 2016. La variante KF41 è stata svelata pubblicamente alla mostra di difesa Eurosatory il 12 giugno 2018. Secondo Rheinmetall, la famiglia di veicoli blindati cingolati Lynx è in prima linea in una nuova tendenza nella progettazione IFV verso veicoli blindati con costi unitari e di durata inferiori e ridotta complessità. Uno dei principi chiave del concetto Lynx è l'integrazione di sottosistemi collaudati con un livello di prontezza tecnologica elevato per ridurre i tempi di sviluppo, i costi e i rischi tecnici. 
La famiglia Lynx è stata progettata come veicolo blindato cingolato altamente protetto per colmare una lacuna identificata nel mercato dalla Rheinmetall. Il Lynx è stato progettato come impresa privata dalla Rheinmetall per fornire ai clienti un moderno veicolo da combattimento che sarà in grado di contrastare l'emergere di nuove minacce mantenendo la capacità di condurre operazioni asimmetriche o di mantenimento della pace. È stato mostrato pubblicamente per la prima volta nel giugno 2016 e nella configurazione più leggera KF31.
Il 4 giugno 2018 Rheinmetall ha emesso un comunicato stampa in cui informava che il più grande Lynx KF41 avrebbe debuttato due volte in diverse configurazioni alla prossima mostra di difesa Eurosatory alla fine del mese. Dopo la presentazione in configurazione IFV il 12 giugno, il veicolo è stato riconfigurato come variante di comando, che è stata svelata il 13 giugno. La prima configurazione è quella di un veicolo da combattimento di fanteria con la nuova torretta LANCE 2.0, e poi dopo il rimontaggio in loco, configurato come variante di comando.
A partire da maggio 2020 Rheinmetall aveva confermato che la società aveva proposto il Lynx in Australia, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Inoltre, e secondo le trascrizioni delle chiamate degli investitori della primavera 2020, la società sarebbe stata nella fase finale dei negoziati con l'Ungheria in merito a un ordine di IFV per un valore di oltre 2 miliardi di euro (2,3 miliardi di dollari a maggio 2020). Rheinmetall ha formalmente annunciato un ordine ufficiale dal governo ungherese il 10 settembre 2020 per 218 Lynx, confermando l'Ungheria come primo utente del tipo.

Design

Il Lynx è costruito attorno a uno scafo a forma di sponson con uno spalto lungo e poco profondo, con una piastra ventrale angolata a “V”. L'abitacolo è davanti a sinistra, il motore davanti a destra, il vano combattimento al centro (se dotato di una torretta) e c'è un vano di smontaggio nella parte posteriore, al quale si accede tramite una rampa nella parte posteriore del veicolo.
Una caratteristica fondamentale del concetto di design Lynx è la separazione e la modularità del veicolo in due parti principali: il veicolo di base e la missione specialistica e l'equipaggiamento del ruolo. Le varianti Lynx sono progettate attorno a un modulo di azionamento comune con corazzature scalabili e opzioni di armamento su cui sono installati vari kit di missione. I kit attualmente disponibili includono quelli per IFV e APC. Per il primo, una torretta è montata sul tetto dello scafo, per il secondo la torretta viene rimossa e sostituita da una piastra del tetto che include una serie di dispositivi di visione. Resta inteso che questa trasformazione può essere eseguita vicino o sul campo entro otto ore. Le varianti future includeranno veicoli di comando, ricognizione-logistica e armate con la torretta standard, oltre a versioni senza torretta tra cui riparazione, recupero, recovery-combattimento e ambulanza.
Secondo la Rheinmetall, questo approccio progettuale combina i vantaggi funzionali, economici e di vita di una struttura modulare e i vantaggi in termini di peso, spazio e costi di un design integrale dello scafo.

Mobilità

Il gruppo motore situato nella parte anteriore destra è costituito da un diesel Liebherr accoppiato a un cambio automatico Allison X300 serie 6F / 1R o Renk HSWL 256. Il diesel Liebherr è di tipo common rail e dotato di turbocompressore a due stadi e intercooler a due stadi. La potenza varia da 755 CV (KF31) a 1.140 CV (KF41). Lo scarico (a destra) e il raffreddamento del motore (a sinistra) sono convogliati nella parte posteriore del veicolo per ridurne la traccia termica e acustica. I riduttori finali sono montati nella parte anteriore e sulle ruote dentate follicon tendicingolo sono montati nella parte posteriore. Il carrello ha sei stazioni delle ruote stradali per lato, che guidano un binario in acciaio leggero o elastico segmentato. Le ruote stradali in gomma sono montate su un sistema di sospensioni che comprende bracci oscillanti con barre di torsione convenzionali e sistemi di smorzamento SupaShock; questo set-up si è dimostrato affidabile ed economico.
Il Lynx è dotato del maggior numero possibile di sottosistemi maturi per facilitare la manutenzione. La trasmissione del KF41 è la stessa utilizzata nei veicoli Puma e Ajax, il motore Liebherr è ampiamente utilizzato nel settore edile e la postazione di guida è ripresa dal veicolo blindato Kodiak. Il sistema NBC è lo stesso installato sul Boxer e le piste sono identiche a quelle utilizzate sul PzH 2000.
I parametri di mobilità includono una velocità massima su strada di 70 km/h, una pendenza superabile di almeno il 60%, una capacità di traversata in pendenza di almeno il 30%, la capacità di superare (in avanti) un ostacolo verticale di 1 m, la capacità di attraversare un 2,5 m di trincea e una profondità di guado non preparata di 1,5 m. L'autonomia con 900 litri di gasolio è di 500 km.
Il guidatore si trova sul lato anteriore sinistro dello scafo ed è dotato di tre periscopi, uno dei quali può essere sostituito con un'alternativa per la visione notturna. Il compartimento dell'equipaggio posteriore è progettato come uno spazio neutrale per la missione con l'incorporazione di binari a C e uno schema di punti di fissaggio universali sulle pareti e sul pavimento. Ciò fornisce una configurazione flessibile per tutte le apparecchiature specifiche della missione. Una grande rampa posteriore a comando elettrico consente un rapido ingresso / uscita degli smontaggi.

Protezione

La corazzatura composita in acciaio balistico del veicolo è progettata per proteggere il Lynx da armi anticarro, munizioni di medio calibro, schegge di artiglieria e bombe. L'interno è dotato di un rivestimento antischegge per proteggere l'equipaggio, mentre il veicolo dispone anche di sedili disaccoppiati oltre ai pacchetti di protezione contro gli IED che includono un doppio pavimento.
Il sistema di riscaldamento, raffreddamento e filtrazione nucleare, biologico e chimico è combinato in un sistema di controllo ambientale stivato nello sponsor sinistro posteriore di fronte al sistema di raffreddamento. I condotti dell'aria conducono al pavimento e all'interfaccia del condotto dell'aria all'estremità superiore dello scafo.
È possibile fornire una protezione attiva aggiuntiva utilizzando il sistema di protezione attivo ella Rheinmetall. È inoltre disponibile una gamma di protezioni passive e ausili difensivi. Includono un sistema di oscuramento rapido (ROSY), un sistema di allarme laser e un sistema di localizzazione dei colpi acustici. Questi sono integrati nella torretta Lance quando è montata insieme al riconoscimento ed al tracciamento automatico del bersaglio.

Armamento

Il veicolo come mostrato in Eurosatory 2016 è dotato di una torretta LANCIA stabilizzata, alimentata esternamente, autocannone da 30 o 35 mm, con munizioni airbust. Ciò consente al Lynx di ingaggiare bersagli a distanze fino a 3.000 metri, da fermo o in movimento. L'armamento principale del veicolo ha un'elevazione compresa tra + 45˚ e −10˚ ed ha una velocità di fuoco controllata di 200 colpi al minuto. Montata coassialmente a destra vi è l'ultima Rheinmetall Machine Gun (RMG) da 7,62 mm, che può sparare munizioni NATO standard da 7,62 × 51 mm con un rateo di fuoco di 800 colpi al minuto. La torretta è dotata di backup manuale in caso di mancanza di corrente.
Il veicolo può anche montare un lanciamissili guidato anticarro opzionale. Il veicolo dimostrativo all'Eurosatory 2016 era equipaggiato con un lanciatore binato per il missile guidato anticarro Spike-LR.
La variante IFV della variante KF41 mostrata all'Eurosatory 2018 era dotata della torretta LANCE 2.0 aggiornata, con pod di missione flessibili montati sui lati sinistro e destro in modo che una varietà di sottosistemi possa essere installata per fornire alla torretta capacità specialistiche.

Varianti

La famiglia di veicoli blindati cingolati Lynx si basa su due modelli principali, il KF31 e un KF41 leggermente più grande ma considerevolmente più pesante. Entrambi i modelli possono essere configurati per una varietà di ruoli che includono comando e controllo, ricognizione corazzata, sorveglianza, riparazione, recupero o operazioni di ambulanza oltre alla configurazione di veicoli da combattimento di fanteria:
  • Kettenfahrzeug 31 (KF31) - Questo modello, presentato per la prima volta all'Eurosatory 2016, ha un peso lordo massimo consentito di 35-38 tonnellate, è lungo 7,22 metri e può trasportare un equipaggio di tre più sei passeggeri.  Alimentato da un motore da 563 kW (755 CV), il veicolo può raggiungere una velocità massima di 65 km / h.
  • Kettenfahrzeug 41 (KF41) - Questo modello, come mostrato per la prima volta all'Eurosatory 2018, ha un peso totale a terra massimo consentito fino a 50 tonnellate. Il KF41 può trasportare un equipaggio di tre più otto passeggeri. È alimentato da un motore da 850 kW (1.140 hp) e raggiunge una velocità massima di 70 km/h (43 mph). 

Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV) è un'azienda italiana che opera nel settore della difesa progettando e realizzando veicoli militari, con sede centrale a Roma e sede operativa a La Spezia.

Si tratta di una joint venture paritaria fondata il 15 ottobre 2024 da Leonardo (50%) e Rheinmetall (50%) e costituita per realizzare la nuova generazione di veicoli da difesa per l'Esercito Italiano, il carro armato da combattimento: Italian Main Battle Tank (IMBT) e del veicolo da combattimento della fanteria: Army Armored Combat System (A2CS), nonché di altri mezzi corazzati e mezzi speciali da essi derivati. L'accordo industriale ha inoltre lo scopo di gettare le basi per il futuro carro da combattimento europeo.
La LRMV è il risultato di un lungo ed articolato processo di cooperazione da parte del governo italiano con aziende italiane ed estere per il riarmo su larga scala dell'Esercito Italiano, che ha portato ad un susseguirsi di diversi memorandum d'intesta con altri governi ed aziende da essi controllati. Le travagliate vicissitudini hanno portato ad un unico grande accordo, quello tra Leonardo e Rheinmentall.

Il programma partiva da due requisiti distinti da parte dell'esercito:
  • un nuovo veicolo da combattimento per la fanteria, chiamato inizialmente AICS (Armored Infantry Combat System);
  • un nuovo carro armato da combattimento, denominato Italian Main Battle Tank (IMBT), da affiancare all'Ariete AMV C2 e da usare come base per sostituire i mezzi speciali basati sul Leopard 1.
Sul lungo termine però vi era anche un obiettivo politico militare più grande per l'Italia, entrare nel programma del futuro carro da combattimento europeo insieme a Germania e Francia.
Una volta raggiunto l'accordo tra Leonardo e Rheinmentall il programma ha subito leggere ma determinanti variazioni:
  • il programma AICS (Armored Infantry Combat System) è diventato A2CS (Army Armored Combat System): il programma quindi è stato allargato all'intero esercito (e non più solo alla fanteria) al fine di realizzare non solo un veicolo specifico per la fanteria meccanizzata ma anche altri veicoli da esso derivato, destinati ad altri scopi militari. Il programma così facendo è salito a una possibile commessa di circa 1.050 unità;
  • il programma IMBT si è allargato fino a creare non solo un nuovo carro da combattimento per l'esercito da affianchare all'Ariete C2 e sostituire il Leopard 1 per le unità speciali ma anche di diventare la base per un futuro carro armato europeo di nuova generazione, di cui la LRMV vuole diventare promotrice insieme ad altri colossi della difesa europea. La commessa iniziale è di 280 unità.

Contesto IMBT

Prima di concludersi nella LRMV l'operazione aveva preso dimensioni diplomatiche internazionali molto grandi e vedeva Leonardo entrare in collaborazione con la franco-tedesca KNDS ed utilizzare il Leopard 2 come base per l'imminente futuro carro italiano e permettere a Leonardo e all'Italia di farsi strada nel meno prossimo futuro progetto congiunto di un nuovo carro comunitario. Verso la fine del 2023 l'accordo stava procedendo a velocità molto sostenuta ma si interruppe improvvisamente, fondamentalmente per due motivi:
  • sul lungo termine: l'incertezza di KNDS nella realizzazione del futuro carro congiunto con Leonardo;
  • sul breve termine: le richieste stringenti dell'Italia sulla personalizzazione del carro da realizzare nell'immediato e la produzione dello stesso per almeno il 60% in Italia.

Contemporaneamente però Leonardo stava trattando, per vie meno ufficiali, anche con Rheinmentall che cercava un grosso partner industriale per portare avanti i propri progetti KF51 Panther e KF41 Lynx (quest'ultimo, nel 2024, presentato in versione anticarro di supporto e dotato proprio di torretta Hitfact MkII, completa di RWS Hitrole, di Leonardo); appena l'accordo con KNDS è fallito, le due società hanno subito ufficializzato un memorandum d'intesa nel luglio 2024 ed in giro di pochi mesi, il 15 ottobre 2024, è nata la Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV).

A2CS

Anche il progetto AICS/A2CS aveva trovato intoppi, in quanto nessuna grossa nazione era interessata a sviluppare veicoli per la fanteria basati su cingoli, tutti i possibili grossi parnter o ne erano già dotati o puntavano su futuri mezzi ruotati: soluzione non d'interesse per l'Esercito Italiano perché già in possesso di numerosi validi progetti, figli del CIO (Consorzio Iveco-OTO Melara). La fanteria meccanizzata dell'Esercito Italiano, infatti, è basata su: l veicolo trasporto truppe "Puma", il Veicolo da combattimento della fanteria VBM "Freccia", l'autoblindo cacciacarri Centauro e Centauro II, ed il mezzo d'assalto anfibio ACV 1.1; affiancati da veicoli medi e leggeri, sempre su ruote, come: l'LMV "Lince" (e LMV2), il VTMM "Orso" nonché alcuni VM 90P "Protetto". Tutti mezzi recenti che costituiscono la spina dorsale dell'esercito e che operano, sia a livello tattico e strategico, in sinergia i carri armati e altri mezzi cingolati, tra cui l'A2CS. Tale struttura organizzativa non poteva essere modificata.

LRMV

Con la nascita della Leonardo Rheinmetall Military Vehicles:

Leonardo e l’Italia:
  • trovano in Rheinmetall un partner industriale che può fornire la base per poter sviluppare entrambi i progetti IMBT e A2CS senza rinunciare alla componentistica Leonardo ed alla produzione negli stabilimenti italiani per almeno il 60% (50% Leonardo e 10% Rheinmetall italia) fra tutti gli stabilimenti ex Oto Melara di La Spezia;
  • ottengono in joint venture una società con sede in Italia direttamente controllata al 50% per entrare in competizione/partnership internazionale nella futura realizzazione di mezzi terrestri da combattimento, incluso il futuro carro da combattimento europeo;
  • gli stabilimenti ex OTO Melara di La Spezia vedono completamente ribaltata la loro situazione, passando da rischio cessione a nuovo polo industriale strategico per Leonardo, anche per prodotti destinati all’esportazione;
  • L'esercito Italiano ottiene i primi mezzi con almeno 2 anni di anticipo rispetto al precedente accordo con KNDS.

Rheinmetall da canto suo:
  • trova in Leonardo il partner industriale necessario per portare avanti i propri progetti e trova nell'Italia un grosso paese europeo che li possa finanziare (non avendo il supporto della propria nazione che già è legata a KNDS);
  • Rwm Italia (divisione italiana di Rheinmetall) consolida la sua posizione all'interno della capogruppo nei rapporti con l'Italia e si occuperà del 10% dell'intero valore delle operazioni. 

La Germania:
  • non rinuncia alla proposta italiana per il futuro carro da combattimento europeo, senza compromettere gli accordi con i Francesi
  • trova nell'Italia un sostenitore economico per una delle sue più grosse industrie militari, Rheinmetall appunto, che negli anni ha faticato a supportare a causa degli accordi con KNDS.

Il valore iniziale dell'operazione (per entrambi i programmi) è di 22/24 miliardi di euro in 15 anni ma l'obiettivo futuro è la creazione di un nuovo polo industriale per la difesa che mira a valori decisamente maggiori.

Attività

La principale attività dell'azienda è quella di progettare e produrre veicoli da difesa per l'Esercito Italiano e in futuro per altri paesi interessati. Le operazioni (produzione, integrazione, omologazione, test e supporto logistico) avvengono per oltre il 60% in Italia. L'attività produttiva principale avviene negli stabilimenti italiani di La Spezia di proprietà di Leonardo, garantendone, con la prima commessa, produzione a pieno regime almeno fino al 2040.

I due veicoli immediatamente interessati dall'intesa sono:
  • un carro armato da combattimento denominato IMBT "Italian Main Battle Tank": basato sul prototipo KF51 Panther di Rheinmetall sul quale Leonardo sviluperà l'armamento secondario e l'elettronica, inclusi i sensori e le tecnologie di difesa attiva e comunicazione, secondo i requisiti dell'Esercito Italiano;
  • un veicolo da combattimento della fanteria: denominato A2CS Army Armored Combat System: che sfrutta la base modulare del KF41 Lynx sul quale Leonardo svilupperà l'armamento e tutti i sistemi di difesa attiva e l'elettronica, inclusi i sensori e i sistemi di comunicazione;
  • Altri mezzi corazzati e veicoli speciali derivati da IMBT e A2CS (16 varianti in tutto): VTT/APC; A(R)RV; Posto comando/Carro comando; Semovente antiaereo; AVLB; altri mezzi per supporto del genio:carro pioniere (AEV), sminamento (MW); altri mezzi per trasporto logistico e tattico.

Produzione

Nello specifico la produzione prevede:
di sfruttare la piattaforma dell'IMBT per realizzare circa 140 carri armati da combattimento da affiancare a circa 120 "Ariete C2", e di sostituire circa 140 varianti speciali per il genio basati sul Leopard 1, in particolare carri da soccorso e recupero, carro pioniere e getta-ponti. La produzione iniziale è quindi, incluse tutte le varianti, di circa 280 pezzi. I carri da combattimento sono destinati a due reggimenti carri distinti, mentre i carri speciali sono destinati a tutte le brigate pesanti, brigate Corazzate, tutti i reggimenti Genio ed i reggimenti logistici dell’Esercito Italiano;
di utilizzare la piattaforma dell'A2CS per sostituire i VCC-1/VCC-2 "Camillino" già dismessi e stoccati a nel Parco Mezzi Cingolati e Corazzati dell’Esercito, a Lenta, ma anche veicoli da esso derivato come gli M577 (posto di comando) e M106 (versione porta-mortaio) e la realizzazione di semoventi con torretta antiaerea (in sostituzione dei SIDAM 25), o veicoli per il trasposto tattico, come gli M548. Il nuovo A2CS affiancherà quindi il Dardo (già timido erede dei Camillino) per poi gradualmente sostituirlo. La produzione iniziale prevede 16 varianti in tutto ed è di circa 1000 pezzi.
Da un punto di vista cronologico, il programma A2CS è il primo ad essere avviato (contratto nel Q1 2025 e consegne dal 2027) seguito, circa un anno dopo (contratto nel 2025 e consegne dal 2028), dal programma IMBT.

Sito produttivo

Poiché la joint venture non possiede stabilimenti propri, utilizza i siti produttivi delle società coinvolte.
Il sito principale della produzione è l'area produttiva di La Spezia "Vallegrande" (dalla storica polveriera di Vallegrande), in particolare gli stabilimenti ex Oto Melara, di proprietà di Leonardo. All'interno del grosso complesso industriale, dove Leonardo produce già i cannoni navali, è stato scelto come sito produttivo dei mezzi terresti lo storico reparto C, situato tra il porto e la centrale termoelettrica "Eugenio Montale" alle spalle dell'impianto ASG Superconductors.  Bonificato nel 2023, il reparto C vede le operazioni di preparazione alla produzione avviarsi in due fasi; l'avvio del primo lotto (produzione dell'A2CS), con accesso da Via Melara, ha un valore di circa 1.730.000 € e una durata di 11 mesi. Tutta l'operazione di riqualifica, compreso quindi il secondo lotto (produzione IMBT) di via Valdilocchi, fa parte del piano industriale 2024-2028.
Il progetto vede impegnati anche gli altri siti produttivi della divisione "Elettronica per la difesa e sicurezza" di Leonardo, utilizzati per la componentistica e lo sviluppo dei due veicoli nonché la fornitura della suite di osservazione e condotta di tiro con camera termica di 3a generazione ("Attila D" e "Lothar SD") già testate sul Centauro II e presenti anche sull'Ariete AMV C2. Leonardo fornisce anche la RWS Hitrole per la difesa ravvicinata e il comando, controllo e navigazione SICCONA.
Per quanto riguarda la parte Rheinmetall: la società fornisce il sistema d'arma principale (120L55 o 130L51) dotato di sistema di caricamento automatico con tre uomini di equipaggio (che può essere portato a quattro anche in presenza del auto-loader, come avviene nel Centauro II) e produce in Italia, attraverso la divisione italiana, nel proprio stabilimento di Domusnovas, in Sardegna, i radar e le componenti della versione antiaerea dell'A2CS, e i sistemi di difesa antiaerea di entrambi i veicoli, mentre la ricerca e lo sviluppo avvengono fra le sedi di Ghedi e Torino.

Principali fornitori esterni alla Joint Venture

L'azienda esterna principalmente coinvolta nell'accordo è Iveco Defence Vehicles che ha una quota pari al 12-15% dell'intero progetto. IDV, che da anni è legata ad OTO Melara attraverso il CIO, entra nel programma nel novembre del 2024 dopo un accordo preliminare con Leonardo e si occupa principalmente della fornitura del motore, del cambio e delle trasmissioni.
Altri principali fornitori esterni sono Elettronica SpA (azienda specializzata nei sistemi di difesa elettronica da decenni collaboratrice di fiducia di Leonardo e in partnership con essa attraverso diversi accordi tra cui il CIO, il GCAP ed il OSN), e Renk Italia Srl, fornitrice di unità ibride, sospensioni, cuscinetti e giunti. Renk Italia srl è la divisione italiana di Renk Group GmbH e viene gestita dalla stessa attraverso la controllata Renkg & Horstman. Renk Italia è stata fondata nel 2024 proprio in occasione del programma IMBT+A2CS, ha sede operativa a La Spezia negli ex stabilimenti OTO-Melara e subito dopo la fondazione ha siglato un memorandum d'intesa con Leonardo, divenendone partner strategico per fornitura di componenti e supporto alla produzione dei cingoli; lo scopo dell'accordo è a lungo termine.

Organizzazione, costi, valore delle operazioni e prospettive economiche

I fondi destinati dal governo italiano nel 2024 ammontano a 2,5 miliardi per il programma A2CS e circa 10 miliardi nel 2025 di cui 8,25 miliardi per il programma IMBT. I fondi vengono stanziati dal Ministero della Difesa dal 2025 al 2038. Le consegne dei mezzi finanziati dal governo italiano sono previste dal 2027 al 2040. Il Ministero della Difesa prevede una spesa complessiva pari a 22-24 miliardi di cui 15 destinati agli A2CS e 8 all'IMBT. I due progetti sono destinati anche all'esportazione che apre ad un mercato potenziale dal valore stimato di oltre 50 miliardi di euro in 15 anni, valore portato principalmente da paesi est-europei che dovranno sostituire mezzi terresti di fabbricazione sovietica e russa. Oltre al valore produttivo, l'operazione ha un grande valore strategico e tecnologico, creando un nuovo polo di progettazione e produzione per la difesa terrestre per i futuri progetti europei. La capacità produttiva della LRMV è stimata in oltre 4000 IFV e 1000 MBT l’anno.

Organizzazione societaria

La società è paritetica, 50% a Leonardo e 50% a Rheinmetall (di cui 40% alla casa madre tedesca e 10% alla divisione italiana). L'amministratore delegato e il presidente saranno sempre uno Leonardo e uno Rheinmetall, scambiandosi di ruolo ogni 3 anni.

Sviluppo dei veicoli A2CS

Nel gennaio 2025 l'Esercito Italiano e Leonardo hanno iniziato i test preliminari utilizzando dei prototipi di KF41 Lynx in configurazione base (la versione usata dall'esercito ungherese) al fine di valutarne il comportamento e la funzionalità e poter iniziare l'analisi preliminare per studiare l'applicazione le personalizzazioni richieste dall'esercito italiano e la tecnologia Leonardo e dei suoi partner. I prototipi sono arrivati presso il centro sperimentale polivalente dell'esercito: il CEPOLISPE ovvero il Centro polifunzionale di sperimentazione di Montelibretti (a Montelibretti, provincia di Roma, nell'ex sede del Centro Tecnico della Motorizzazione di Montelibretti vicino alla sede operativa anche la Scuola di cavalleria dell'Esercito Italiano). In questa struttura, che funge da comando tecnico dipendente dal Comando logistico dell'Esercito, i prototipi subiranno molti test da parte degli ingegneri dell'Esercito e di Leonardo, prima dello sviluppo del nuovo A2CS, la cui pre-produzione è prevista per metà 2025.





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, Wikipedia, You Tube)







































































 

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