domenica 16 febbraio 2025

GUERRA E PACE…IN UCRAINA?: Chissà!









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di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
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senza mai darli per scontati.
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là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.








GUERRA …. o OPERAZIONE MILITARE SPECIALE - Da “National Geografic Italia”:

“””Mentre in Italia e nel resto del mondo le piazze si riempiono per manifestare contro la guerra, il cielo sopra a Kiev continua a essere illuminato dai bagliori delle esplosioni. Truppe russe sono entrate a Kharkiv e hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Putin ha ordinato la chiusura dello spazio aereo russo alle compagnie legate o registrate in Lettonia, Estonia e Slovenia. Il Presidente americano Joe Biden ha dichiarato che l'alternativa alle sanzioni economiche imposte alla Russia è la Terza Guerra Mondiale, ma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che sarà impedito a Putin di usare "il suo forziere da guerra".
Intanto il governo italiano ha approvato un decreto che prevede uno stato di preallerta dei militari italiani per essere a disposizione della Nato e ha potenziato la presenza in Romania. L'Italia ha previsto la "cessione di mezzi ed equipaggiamenti militare all’Ucraina, a titolo gratuito, non letali di protezione, la semplificazione delle procedure per gli interventi di assistenza o di cooperazione in favore dell’Ucraina (ad esclusione delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione), il potenziamento per la funzionalità e la sicurezza degli uffici e del personale all’estero, il potenziamento dell’Unità di crisi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale".
Le delegazioni si incontreranno al confine tra Russia e Ucraina nella speranza di trovare un accordo: "Non credo molto nel risultato dei negoziati, ma lasciate che ci provino. In modo che in seguito nessuno abbia dubbi sul fatto che io non abbia cercato di fermare la guerra quando c'era la possibilità di farlo", ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Scene di caos hanno travolto la capitale dell’Ucraina il 24 Febbraio, dopo che gli abitanti sono stati svegliati all’alba dal rumore dei missili che piovevano su Kiev. La seconda città più grande del Paese, Charkiv, che confina a nord-est con la Russia, ha ricevuto costanti raffiche di colpi.
Nel corso della giornata le autostrade sono state bloccate dalle auto incolonnate in un disperato tentativo di fuggire dalle città bombardate, migliaia di persone hanno cercato riparo nelle stazioni della metropolitana, e molti rifugiati si sono messi in cammino con solo uno zaino sulle spalle per attraversare il confine.
Questa escalation, che la Russia ha descritto come un’“operazione militare speciale” e gli Stati Uniti hanno chiamato “guerra premeditata” è diventata la maggiore minaccia alla pace in Europa dalla Seconda guerra mondiale, affermano i leader mondiali.
L’invasione russa dell’Ucraina si sta svolgendo via terra, mare e aria. Centinaia di missili sono stati lanciati verso l’Ucraina, mirando a obiettivi militari come campi di aviazione, caserme e depositi di munizioni.
Colonne di soldati russi hanno passato i confini di Russia e Bielorussia, secondo le fonti di stampa, e altre truppe stanno sbarcando sulle coste meridionali. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato coprifuoco e legge marziale.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di voler “demilitarizzare” l’Ucraina, ma analisti e storici ritengono che il leader russo tema l’alleanza dell’Ucraina con l’Ovest e veda le prospettive del Paese di aderire all’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) come una minaccia alla sicurezza per la Russia.
Russia e Ucraina condividono oltre mille anni di storia, scandita da guerre, carestie e politiche identitarie. Secoli di guerre europee hanno separato e unito le due nazioni sotto imperi e repubbliche diverse. L’Ucraina ha vissuto brevi momenti di indipendenza nel XX secolo, segnato dalle rivoluzioni, ma è stata inglobata nell’ex Unione Sovietica nel 1922.
L’Ucraina ha raggiunto l’indipendenza a seguito del crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, e ha ottenuto un accordo firmato da Russia, Stati Uniti e Regno Unito per la protezione della propria sovranità. Ma Putin da tempo rivendica l’Ucraina come parte integrante della Russia.
Le regioni separatiste e le alleanze etniche hanno provocato profonde spaccature tra l’Ucraina orientale, con i suoi forti legami con la Russia, e le regioni occidentali del Paese, che si sono alleate con l’Europa e le Americhe. Nel 2014, poco dopo l’annessione della regione ucraina della Crimea, Putin ha dichiarato che Kiev è “la madre delle città russe”. In un recente discorso Putin ha negato l’indipendenza dell’Ucraina, descrivendo il Paese come parte integrante “della storia, della cultura e dello spazio spirituale” della Russia.
Un’invasione vera e propria dell’Ucraina diventerebbe la più grande guerra territoriale in Europa dal 1945. “È dalla Seconda guerra mondiale che non si vedevano mosse convenzionali come queste, tra Stati-nazione”, ha detto un ufficiale senior della difesa USA al Washington Post.
La NATO ha in programma di inviare truppe a est e si è impegnata a garantire che i combattimenti non si estendano ai suoi Paesi membri. Nazioni tra cui la Lituania, che confina con la Bielorussia e un’enclave russa chiamata Kaliningrad, hanno già dispiegato le truppe per proteggere i propri confini.
La vicina Polonia, aiutata dalle truppe americane, si sta preparando ad accogliere i rifugiati che stanno passando il confine. Gli ufficiali hanno stimato che potrebbero essere un milione gli ucraini che cercheranno rifugio nel Paese confinante. Mentre il mondo si prepara alla guerra, si vedono già le prime ripercussioni a livello economico e di sicurezza, con i prezzi delle azioni in picchiata in USA, Europa e Asia.
Presso il quartier generale della NATO a Bruxelles, il Segretario Generale Jens Stoltenberg ha tenuto un briefing con la stampa durante il quale ha affermato: “La Russia ha attaccato l’Ucraina. La pace nel nostro continente è stata infranta”.”””.






PACE - L’opinione di Vittorio Feltri (da IlGiornale): Il padre scomodo della pace

“”””Mi pare chiaro che, in questo raro caso la Realpolitik, la presa d'atto della situazione, con decisioni conseguenti imperfette, coincida con la Moralpolitik.
Adesso che la guerra sta forse finendo, avverto tra i capataz progressisti della informazione e della politica un dolore più sincero per la pace in arrivo che per i morti le cui cataste crescono ancora. Infatti la proposta di pace che si sta facendo strada e ha bucato il muro del Cremlino ha un difetto che nessuno di quella crème le perdona: è figlia di Donald Trump, e dunque è bastarda, filofascista, bacia le chiappe all'autocrate. Ed ha un difetto ulteriore: è possibile, realistica, e come tutte le paci non è perfetta, ha un prezzo, lascia Putin al potere, gli lascia terre anticamente russe e abitate ancora da russi, e si accontenta di farla finita con le cataste di cadaveri nelle fosse comuni. Mezzo milioni di morti bastano? Per me ci si poteva arrivare molto prima, evitando di mietere generazioni di ragazzi.
Le élite occidentali dei quartieri alti sono però alquanto scontente. Dicono tuttora di volerla anch'esse, come no?, ma quando le sorti della guerra gireranno a favore di Kiev (e della Nato). Cioè? Non si sa. Anzi mai. E caso mai accadesse, sarebbe al prezzo comodissimo di milioni di caduti ucraini (fino all'ultimo ucraino, ha predicato applauditissimo Zelensky): cadaveri sì, ma alla fine vittoriosi per salvaguardare la ghirba e il sistema di pensiero di lorsignori nostrani.
La gente comune e meno male - tira il fiato alla notizia di un accordo, che almeno sia utile a chiudere i rubinetti del sangue di miriadi di giovani slavi. Chi ha un dubbio al riguardo chieda in giro, o legga i sondaggi. La gente speciale - il club degli ottimati - è perciò disgustata da quella comune, la quale mostrerebbe, secondo i migliori, un eccesso di sensibilità per i corpi squarciati di vecchi e bambini che non sono neanche suoi parenti, ed invece ignora l'amore per la democrazia, al punto da non aver convinto il governo
con petizioni a Sanremo a mandare più armi a Zelensky. Che importa (pensano le prime linee guerresche, col culo caldo nelle retrovie) se questa fornitura di carri armati e missili allunga i tempi della carneficina, basta che intanto si indebolisca Putin, che alla fine crollerà, parapapunzipunzipà.
Mi scuso. Il finalino da tiritera dell'asilo è in disaccordo con la tragedia. Ma è utile per sottolineare la perfetta idiozia degli scontenti. Perché tale è. Mi dispiace fare la parte del Pierino che alza il dito e fa l'antipatico dicendo: io l'avevo detto subito. Che cosa? Che bisognava andare immediatamente a una trattativa. Non c'è bisogno di essere esperti nella teoria dei giochi. Se il tuo avversario è una potenza nucleare, ed è disposto a usare la bomba atomica, e tu ti accontenti di passare armi convenzionali a una piccola potenza, si sa già chi vincerà. Un gigante armato di missili strategici nucleari non può perdere una guerra con il vicino. Nel caso che sanzioni economiche e la fornitura di un arsenale apocalittico come avevano pianificato Biden e i Paesi anglosassoni avessero rischiato davvero di schiantare l'autocrazia russa e il suo zar Putin (si chiama minaccia esistenziale) lo Zar avrebbe schiacciato il pulsante fatale. Se vuoi morto me, ammazzo anche te.
A Roma e in giro per il mondo c'era e c'è, per fortuna c'è un tale vestito di bianco che ha sostenuto una verità inconfutabile: la guerra è sempre una sconfitta, in realtà nessuno è vincente in una guerra. Anche chi crede di aver trionfato raccoglie alla fine il male con i secchi, e il bene in un cucchiaino. Finirla con le stragi è la sola saggezza. A Francesco, a cui auguro una pronta guarigione, ho confessato di essere d'accordo totalmente sul punto.
Conosco l'argomento avverso. Una pace che assegni territori ai russi, alla fine legittimerà i comportamenti del tiranno
moscovita. Che prenderà la rincorsa per conquistare l'Europa. Infatti, Hitler a Monaco si avvantaggiò firmando l'accordo di pace proposto da Chamberlain e Daladier e mediato anche da Mussolini. E quando fu pronto il Fuhrer intraprese le sue conquiste lampo.
Non c'è paragone storico che tenga. 1) Non c'era allora una guerra in corso. E non esiste controprova di che cosa sarebbe successo se non avesse prevalso l'appeasement del 1937. Forse Hitler avrebbe scatenato subito i suoi eserciti, e l'Inghilterra, assolutamente impreparata, non avrebbe avuto il tempo di armarsi. 2) Non esistevano allora le armi atomiche. E quando le ebbero ad usarle contro civili inermi (Hiroshima e Nagasaki!) furono i buoni: non mi si parli perciò di superiorità etica dell'America, e di precedenti storici. Valgono per tutti. Neppure le democrazie sono vaccinate contro errori e orrori.
Mi pare chiaro che, in questo raro caso la Realpolitik, la presa d'atto della situazione, con decisioni conseguenti imperfette, coincida con la Moralpolitik. Consentire alle famiglie ucraine e russe di piangere i loro morti, di ritrovare un minimo di vita decente è oggi il massimo dell'etica possibile.
Una morale di buon senso, sicuramente più umana dell'idea stupenda delle élite intellettuali d'Occidente che amano sacrificare i figli degli altri per poter campare serenamente a casa propria, e per di più sentendosi dalla parte giusta della storia. Mettere le armi in mano ai poveri cristi di Kiev, e poi portare fiori sulle loro tombe? Meglio la pace di Trump.”””.





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, NationalGeografic, GettyImages, Vittorio Feltri da IlGiornale, Wikipedia, You Tube)


















 

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