Il Kanonenjagdpanzer, conosciuto anche come Jagdpanzer Kanone 90mm o Kanonenjagdpanzer 4–5, in sigla KanJPz. era un mezzo corazzato cacciacarri prodotto dalla Repubblica Federale Tedesca negli anni 60 durante la Guerra fredda per equipaggiare le formazioni meccanizzate della Bundeswehr.
Armato con un cannone controcarro da 90 mm, il Kanonenjagdpanzer avrebbe dovuto potenziare la componente anticarro dell'Esercito tedesco, integrando i carri armati da combattimento in caso di grande attacco delle numerose e temute forze corazzate del Patto di Varsavia. Il suo progetto derivava in parte dal famoso Jagdpanzer IV impiegato dalla Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale.
Origine
Fin dalla sua costituzione ufficiale nel 1955, la Bundeswehr diede grande importanza al problema strategico fondamentale costituito dalla minaccia di una invasione da parte delle forze corazzate dell'Esercito sovietico e degli altri eserciti del Patto di Varsavia. Il nuovo Esercito tedesco prevedeva di organizzare in caso di guerra una "difesa mobile" con l'impiego di grandi unità corazzate e di formazioni di cacciacarri. Questi reparti avrebbero dovuto permettere alla fanteria schierata in difesa di contrastare un attacco di mezzi corazzati nemici. Dopo aver introdotto nel 1961 i veicoli corazzati leggeri Raketenjagdpanzer 1, dal 1965 la Bundeswehr fu equipaggiata quindi con il Kanonenjagdpanzer che in tre anni sostituì i mezzi corazzati statunitensi M41, M47 e M48, nelle Panzerjägerkompanien (compagnie cacciacarri) e nelle Panzerjägerzügen (sezioni cacciacarri) dei battaglioni Panzergrenadier.
Sviluppo e produzione
Lo sviluppo del Kanonenjagdpanzer ebbe inizio nel 1960 e si fondò grandemente sulle esperienze della Wehrmacht nella seconda guerra mondiale. Il nuovo cacciacarri in pratica costituiva una evoluzione del famoso Jagdpanzer IV impiegato dall'esercito tedesco nel conflitto. La produzione venne avviata inizialmente dalle industrie d'armamenti Henschel e Ruhrstahl che più tardi divenne la Rheinstahl-Hanomag; entrambe le società costruirono una serie di prototipi che differivano solo per il numero delle ruote del sistema cingolato. Henschel aveva previsto un sistema a sei ruote su ogni lato nel suo prototipp HK 3/1, mentre la Rheinstahl-Hanomag progettò un meccanismo a cinque ruote nel prototipo RU 332.
Dopo lunghe prove da parte dei reparti specializzati dell'esercito tedesco, i programmi di analisi e verifica furono completati nel 1963 e venne scelta la versione della Rheinstahl-Hanomag; dal 1965 al 1967 furono prodotti dalle due società un totale di 770 Kanonenjagdpanzer, 385 dalla Hanomag e 385 da Henschel. Dall'aprile 1975 ottanta di questi mezzi corazzati furono dismessi e trasferiti al Belgio.
Caratteristiche tecniche
Il Kanonenjagdpanzer era un veicolo agile e veloce che basava la sua capacità di sopravvivenza sul campo di battaglia soprattutto sulla mobilità e sulla protezione fornita dal basso profilo della sua sagoma. La corazzatura dello scafo era inclinata ma non era molto robusta ed era costituita da fogli laminati di acciaio con uno spessore massimo di solo 50 mm; una protezione aggiuntiva in acciaio fuso era presente nella cupola dove era inserito il cannone. L'equipaggio era formato da quattro uomini: il comandante, il guidatore, il cannoniere e il servente del pezzo principale.
Il Kanonenjagdpanzer continuava la tradizione progettuale di questi mezzi della seconda guerra mondiale e quindi il cannone anticarro era alloggiato in posizione fissa all'interno della casamatta, situato leggermente sulla destra rispetto al centro dello scafo. Il pezzo principale di conseguenza poteva solo essere spostato di 15 gradi trasversalmente su i due lati, mentre l'elevazione poteva variare da -8 gradi a +15 gradi. Il veicolo disponeva di 51 proiettili da 90 mm per il cannone principale e di 4.000 proiettili da 7,62 mm per le due mitragliatrici Rheinmetall MG3. Le munizioni principali erano quelle anticarro perforanti e a carica cava, mentre il mezzo era fornito anche di razzi nebbioggeni. Il Kanonenjagdpanzer era equipaggiato di sistemi di protezione NBC e di capacità di combattimento notturno.
Le tattiche di impiego del cacciacarri studiate dall'esercito tedesco, prevedevano che il Kanonenjagdpanzer ingaggiasse a distanze fino a 1800 metri con proiettili perforanti, i bersagli fortemente corazzati, mentre contro obiettivi non corazzati o debolmente protetti il combattimento poteva essere affrontato fino a 2000 metri di distanza.
Storia operativa
Il Kanonenjagdpanzer era, al momento della sua entrata in servizio, un mezzo efficace e utile per rafforzare la difesa anticarro dell'esercito tedesco, ma i rapidi miglioramenti dell'equipaggiamento avversario modificarono profondamente la situazione tattica prevedibile sull'eventuale campo di battaglia dell'Europa centrale. Alla fine degli anni 60 l'esercito sovietico iniziò l'introduzione in servizio dei nuovi carri armati da combattimento principale T-64 e T-72 che si dimostrarono nettamente migliori dei precedenti mezzi. In questa situazione il cannone da 90 mm del KanJPz non sarebbe stato più in grado di combattere a lunga distanza contro questi veicoli corazzati dotati di cannoni pesanti da 125 mm e quindi il cacciacarri tedesco divenne immediatamente superato; entro il 1983 tutti i KanJPz furono ritirati dal servizio di prima linea.
Le aziende produttrici affermarono che il mezzo avrebbe potuto essere riarmato con cannoni da 105 mm, ma l'esercito tedesco preferì riconvertire tra il 1983 e il 1985 162 Kanonenjagdpanzer in Raketenjagdpanzer Jaguar 2, privi del cannone, armati con missili anticarro BGM-71 TOW e protetti da corazzature aggiuntive sullo scafo[1]. Questi mezzi furono assegnati alle sezioni anticarro delle brigate di fanteria meccanizzata. Altri 486 veicoli furono trasformati in mezzi da osservazione d'artiglieria che, dopo la rimozione del cannone principale, furono assegnati in particolare alle unità di mortai blindati della fanteria meccanizzata.
Un piccolo numero di Kanonenjagdpanzer rimasero in servizio con le Heimatschutztruppe, le forze di difesa territoriali, fino al 1990.
ENGLISH
The Kanonenjagdpanzer (KanJPz; also known as Jagdpanzer Kanone 90mm, "tank destroyer, gun 90mm") was a German Cold War tank destroyer equipped with a 90mm anti-tank gun taken from obsolete M47 Patton tanks. Its design was very similar to that of the World War II Jagdpanzer IV.
History
The first prototypes of the Kanonenjagdpanzer were built in 1960 by Hanomag and Henschel for West Germany and by MOWAG for Switzerland. Between 1966 and 1967, 770 units were built for the Bundeswehr, 385 by Hanomag and 385 by Henschel. Eighty of them were delivered to Belgium from April 1975 onward.
When the Soviets began deploying their T-64 and T-72 main battle tanks, the 90 mm gun was not capable of engaging them in long-range combat and the Kanonenjagdpanzer became obsolete. Although the producers claimed it could be rearmed with a 105 mm gun, between 1983 and 1985, 163 of these tank destroyers were converted into Raketenjagdpanzer Jaguar 2 anti-tank guided missile carriers by removing the gun, adding a roof-mounted TOW missile launcher and fastening further spaced and perforated armour on the hull. Some others were refitted into artillery observation vehicles by removing the main gun, so called Beobachtungspanzer, which served most particularly in the mortar units.
Some Kanonenjagdpanzer remained in service with the Heimatschutztruppe until 1990.
Design
The Kanonenjagdpanzer was a highly mobile vehicle, its survivability based on its mobility and its low profile. Its hull consisted of welded steel with a maximum thickness of 50 mm. It carried a crew of four: commander, driver, gunner and loader. Since the Kanonenjagdpanzer followed the casemate design of most World War II tank destroyers, the gun was fixed within the casemate, located a little right from the center. The 90 mm gun could only traverse 15° to the sides and elevate from −8° to +15°. It carried 51 90 mm rounds for the main gun and 4,000 7.62 mm rounds for the two MG3s. The Kanonenjagdpanzer had NBC protection and night-fighting ability.
Operators:
- West Germany – The German Army operated a total of 770 Kanonenjagdpanzer
- Belgium – The Belgian Army operated 80 slightly modified Kanonenjagdpanzer from 1975 onwards.
(Web, Google, Wikipedia, You Tube)
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