venerdì 12 febbraio 2021

LE FUTURE UNITA’ NAVALI E.P.C.: “European Patrol Corvette” e tredici nuovi progetti della cooperazione strutturata permanente “PESCO”


Il Consiglio dell'Unione europea ha di recente scelto Naviris per l’European Patrol Corvette e tredici nuovi progetti della cooperazione strutturata permanente “Pesco”.

LE FUTURE UNITA’ NAVALI E.P.C.: “European Patrol Corvette”

Da notizie apparse sui media, NAVIRIS e la spagnola NAVANTIA hanno firmato un Memorandum of Understanding finalizzato all’ampliamento della cooperazione industriale nell’ambito del programma European Patrol Corvette (EPC), la più importante iniziativa navale nell’ambito della Permanent Structured Cooperation (PESCO). 
La EPC sarà una nave: 
  • smart, 
  • innovativa, 
  • economicamente accessibile, 
  • sostenibile, 
  • interoperabile 
  • e flessibile per soddisfare i requisiti dettati dal contesto mondiale evoluto del 21° secolo. 

L’EPC sarà un’unità di superficie pronta a svolgere missioni diversificate, finalizzate principalmente a migliorare la conoscenza dello scenario marittimo, la superiorità di superficie e la power projection. 
La nave avrà: 
  • una lunghezza di circa 100 m 
  • e un dislocamento di 3000 t, 
  • e potrà sostituire nel prossimo futuro (a partire dal 2027) diverse classi di navi, dai pattugliatori alle fregate. 

I requisiti di progettazione saranno modulari adattabili alle esigenze delle marine europee. L’ambizione del progetto, a cui hanno aderito finora quattro nazioni:
  • Italia come coordinatore, 
  • Francia, 
  • Spagna 
  • e Grecia, 
è di includere altri partner europei per integrare la base tecnologica, che è determinata dai requisiti della delle singole nazioni partecipanti, nonché dalle linee guida strategiche della Commissione Europea.

Su richiesta italiana, il programma è entrato nella Pesco. Si punta a progettare e sviluppare un prototipo della corvetta europea destinata a missioni multiruolo e di pattugliamento. La connotazione italo-francese del progetto richiama l’Airbus dei mari, l’obiettivo a cui punta l’intesa tra Fincantieri e Naval Group. Di recente le due aziende hanno svelato il nome della joint venture paritetica: Naviris. L’obiettivo è coordinare le attività di export, di ricerca e sviluppo e di acquisizioni. Certo, se il lato militare procede spedito, quello civile è ancora alle prese con l’antitrust europeo, visto che la Commissione ha deciso di avviare un indagine approfondita sull’operazione di acquisizione degli Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri.
La joint venture tra Fincantieri e Naval Group, cerca partner europei per realizzare il programma per le nuove corvette E.P.C.. La Grecia si è fatta avanti e la spagnola Novantia bussa alla porta.
Naviris, la joint venture al 50% tra Fincantieri e Naval Group, sta cercando nuovi alleati per il programma European Patrol Corvette (Epc), presentato nell’ambito della Pesco (Permanent Structured Cooperation) e approvato lo scorso mese di novembre 2019. La Pesco è un’iniziativa della Unione Europea nell’ambito della Politica di sicurezza e di difesa comune volta all’integrazione strutturale delle forze armate di 25 dei 27 stati membri. La Pesco è una cooperazione rafforzata che non richiede l’adesione di tutti gli stati membri per poter essere avviata.
Il programma Epc è l’unico in ambito Pesco sul navale militare di cui Naviris avrà la gestione e nasce con l’obiettivo di definire una piattaforma comune per corvette-pattugliatori militari di circa 3.000 tonnellate, flessibili e modulari dal punto di vista operativo in modo da adattarsi alle esigenze degli Stati che aderiranno all’Epc, a cominciare da Italia e Francia, che hanno bisogno di rimpiazzare le navi attualmente in servizio. La dotazione del Fondo europeo per la difesa è di 13 miliardi, ma per accedervi occorrono almeno tre Paesi sponsor del progetto e dunque una base industriale forte. La prima ad aderire all’Epc è stata la Grecia, poi la Spagna con Navantia.
Naviris avrà la sede principale a Genova e una controllata a Ollioules in Francia. La sua mission è quella di sviluppare progetti bilaterali di ricerca e sviluppo.
Gli Stati Maggiori della Marina Militare italiana e della Marina Francese hanno di recente avviato uno studio concettuale riguardante l’esigenza operativa comune per una nuova corvetta missilistiva, nota come EPC (European Patrol Corvette, ed in precedenza come PPX). Queste nuove unità, che andranno ad affiancare in seno alla Marine Nationale le fregate FREMM e FTI ed in seno alla MM le FREMM ed i PPA, potranno accedere ai fondi europei. L’Italia ha già presentato da tempo il progetto delle nuove corvette nel quadro della PESCO. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, le recenti indiscrezioni parlano di un dislocamento a pieno carico compreso tra le 3.000 e le 3.300 t, della presenza di un sistema missilistico di autodifesa per missili CAMM ER o MICA NG e di un sonar a profondità variabile: non sembra essere previsto il sonar di scafo con la capacità di contrasto alla minaccia ASW affidata alla cortina trainata ed all’elicottero imbarcato.

Il programma European Patrol Corvette (EPC) è destinato allo sviluppo del prototipo di una nuova classe di piattaforme militari che consenta di ospitare diversi sistemi e carichi utili, al fine di realizzare, con un approccio modulare e flessibile, un gran numero di compiti e missioni. Sarà concepita come una piattaforma comune che verrà utilizzata da diversi Paesi europei sulla base di un progetto comune che dovrà necessariamente essere adattato alle esigenze dei diversi Stati partecipanti. La maggior parte delle caratteristiche della nave porteranno alla definizione di una piattaforma comune su cui applicare requisiti specifici nazionali: la nuova piattaforma sarà sicuramente basata su di un concetto monoscafo, che consentirà di ospitare diversi sistemi d’arma e diversi carichi utili compatibili con le missioni a mano a mano assegnate alle unità che dovranno essere in grado di operare da infrastrutture portuali minori grazie ad un pescaggio inferiore a 5,5 mt. La lunghezza sarà di circa 110 metri e l’impianto propulsivo sarà incentrato su motori diesel e/o elettrici, personalizzabili in base ai requisiti di base. Sia la Francia che l’Italia hanno la futura necessità di rimpiazzare rispettivamente gli OPV e le fregate classe ‘Floreal’ nonché le piattaforme tipo ‘Aviso’ e le corvette con unità di nuova concezione, programma che potrebbe diventare il primo per nuove costruzioni gestito dalla nuova joint-venture Naviris fra Fincantieri e Naval Group.
Come già evidenziato, anche la Grecia è entrata di recente nel programma PESCO per lo sviluppo delle nuove corvette europee: la bandiera greca, infatti, è comparsa accanto a quella dell'Italia e della Francia sul sito ufficiale della PESCO.


Anche droni, oltre alle corvette ed alla difesa missilistica. 

I nuovi progetti della Pesco che vedono l’Italia protagonista coprono uno spettro piuttosto ampio del campo della Difesa. Sono stati adottati oggi dal Consiglio dell’Unione europea, riunitosi a Bruxelles per fare il punto sulla Difesa comune. Il nostro Paese conferma un buon posizionamento, anche se si nota anche l’incremento dell’attivismo francese che guadagna il primo posto per partecipazione.
I primi 17 progetti sono stati adottati a marzo del 2019. Altri 17 sono arrivati il mese di novembre successivo, portando a 34 la lista di programmi a cui aderiscono nel complesso ben 25 Paesi. L’obiettivo della Pesco, prevista dai trattati dell’Unione europea, è avviare strette collaborazioni tra membri nel settore della difesa e della sicurezza per lo sviluppo congiunto di capacità e programmi finalizzati alle rispettive Forze armate: ciò è un tassello nel più ampio progetto di Difesa europea. In quest’ultimo si inserisce anche l’Edf, il fondo che si appresta a dotarsi di 13 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. Andranno a cofinanziare programmi nel campo della difesa.
Nella nuova lista l’Italia partecipa a quattro programmi, guidandone due. Il primo (con Francia e Romania) si chiama “European Global Rpas Insertion Architecture System”. Si tratta di un’architettura di simulazione finalizzata ad analizzare e definire le procedure per inserire e integrare i velivoli a pilotaggio remoto nel Cielo unico europeo. Prevede anche la creazione di un centro di competenza multinazionale per sviluppare una dottrina comune europea circa i sistemi non pilotati e gli assetti che li contrastano. 

Il sistema di sorveglianza dallo spazio e difesa A.B.M. “TWISTER”

E’ invece guidato dalla Francia il progetto Twister a cui l’Italia partecipa anche con Finlandia, Olanda e Spagna. Sarà un sistema di sorveglianza dallo Spazio per allerta e intercettazione delle minacce dal cielo, in particolare di quelle più sofisticate. Rientra nel contributo europeo alla difesa dai missili balistici della Nato, e sembra puntare a una completa architettura spaziale di sensori per early warning e intercettori (questi endo-atmosferici). 

Standardizzazione della difesa “N.B.C.”

C’è il progetto guidato dalla Romania a cui l’Italia partecipa con la Francia. L’acronimo è particolarmente complesso: Cbrndtr: l’obiettivo è di standardizzare l’addestramento nella difesa chimica, biologica, radiologica e nucleare. Si useranno le infrastrutture esistenti per esercitazioni pratiche volte a coprire “l’intero spettro” delle possibili minacce.

Difesa cibernetica a guida tedesca “Cyber and Information Domain Coordination Center “

Tra i nuovi programmi a cui l’Italia non partecipa ce ne sono un paio che riguardano la difesa cibernetica. A guida tedesca (con Repubblica Ceca, Ungheria, Olanda e Spagna) c’è il “Cyber and Information Domain Coordination Center”. L’obiettivo è quello di coordinare e condividere gli sforzi che i rispettivi staff militari mettono in atto nel dominio cyber. 

Cyber-security

È iberico il progetto guidato dal Portogallo con la Spagna per un “Cyber Academia and Innovation Hub”. Riguarda la formazione dei futuri esperti di cyber-security e dunque la creazione di un “ecosistema cyber-protetto” che si diffonda all’intero Vecchio continente.

MUSAS: sistema marittimo a pilotaggio remoto per il contrasto alle minacce ASW

Sempre il Portogallo guida il Musas, progetto finalizzato a sviluppare un sistema marittimo a pilotaggio remoto per il contrasto alle minacce sottomarine. Vi partecipano Francia, Spagna e Svezia, al fine di proteggere le preziose infrastrutture che si snodano sott’acqua, comprese linee di comunicazione e di approvvigionamento energetico. 

EUROSIM: addestramento tattico condiviso

Tra i progetti innovativi c’è l’Eurosim, guidato dall’Ungheria con Francia, Germania, Polonia e Slovenia. Ha l’obiettivo di creare un centro per l’addestramento tattico condiviso tra i membri. La novità è che sarà sul cloud: un network per integrare i siti di simulazione geograficamente sparsi e connetterli tutti insieme.

La Francia ha portato a trenta la partecipazione complessiva sui 47 progetti Pesco. L’Italia con la Spagna si colloca al secondo posto, partecipando a 24 progetti. Sorprende l’attivismo francese, soprattutto per la Pesco che Parigi aveva criticato per l’adesione troppo ampia che avrebbe potuto inibirne l’efficacia. Con il nuovo posizionamento sulla cooperazione strutturata permanente Parigi conferma l’intenzione di voler giocare con determinazione tutte le partite sulla Difesa. Anche perché i 13 miliardi del nuovo Fondo dipenderanno dalla nuova Direzione generale “Difesa, Industria e Spazio”.

ENGLISH

The Council of the European Union has recently selected Naviris for the European Patrol Corvette and thirteen new projects of the permanent structured cooperation 'Pesco'.

THE FUTURE E.P.C. NAVIRIS UNITS: 'European Patrol Corvette'.

According to media reports, NAVIRIS and Spain's NAVANTIA have signed a Memorandum of Understanding aimed at expanding industrial cooperation under the European Patrol Corvette (EPC) programme, the largest naval initiative under the Permanent Structured Cooperation (PESCO). 
The EPC will be a ship: 
smart, 
innovative, 
affordable, 
sustainable, 
interoperable 
and flexible to meet the requirements of the evolved global environment of the 21st century. 

The EPC will be a surface unit ready to perform diversified missions, mainly aimed at improving maritime situational awareness, surface superiority and power projection. 
The ship will have: 
a length of about 100 m 
and a displacement of 3000 t, 
and will be able to replace several classes of ships in the near future (from 2027), from patrol vessels to frigates. 

The design requirements will be modular and adaptable to the needs of European navies. The ambition of the project, in which four nations have joined so far:
Italy as coordinator, 
France, 
Spain 
and Greece, 
The ambition of the project, in which four countries have participated so far: Italy as coordinator, France, Spain and Greece, is to include other European partners to integrate the technological base, which is determined by the requirements of the individual participating countries, as well as the strategic guidelines of the European Commission.

At Italy's request, the programme entered the Pesco programme. The aim is to design and develop a prototype European corvette intended for multi-role and patrol missions. The French-Italian connotation of the project recalls the Airbus of the seas, the goal of the agreement between Fincantieri and Naval Group. The two companies recently unveiled the name of the 50-50 joint venture: Naviris. The aim is to coordinate export, research and development and acquisition activities. Of course, while the military side is progressing rapidly, the civil side is still struggling with European antitrust, as the Commission has decided to launch an in-depth investigation into Fincantieri's acquisition of Chantiers de l'Atlantique.
The joint venture between Fincantieri and Naval Group is looking for European partners to implement its programme for the new E.P.C. corvettes. Greece has come forward and the Spanish company Novantia is knocking at the door.
Naviris, the 50/50 joint venture between Fincantieri and Naval Group, is looking for new allies for the European Patrol Corvette (Epc) programme, presented under Pesco (Permanent Structured Cooperation) and approved last November 2019. Pesco is a European Union initiative under the Common Security and Defence Policy aimed at the structural integration of the armed forces of 25 of the 27 member states. ESDP is an enhanced cooperation that does not require all member states to join in order to be launched.
The Epc programme is the only one within the scope of the Pesco on naval vessels that Naviris will manage, and was created with the aim of defining a common platform for military corvettes-pilots of approximately 3,000 tonnes, flexible and modular from an operational point of view in order to adapt to the needs of the states that will join the Epc, starting with Italy and France, which need to replace the ships currently in service. The European Defence Fund has a budget of EUR 13 billion, but access to it requires at least three project sponsor countries and a strong industrial base. The first to join the EPC was Greece, then Spain with Navantia.
Naviris will have its main headquarters in Genoa and a subsidiary in Ollioules, France. Its mission is to develop bilateral research and development projects.
The Italian and French Navies have recently started a conceptual study regarding the common operational requirement for a new missile corvette, known as EPC (European Patrol Corvette, and previously as PPX). These new units, which will complement the Marine Nationale's FREMM and FTI frigates and the MM's FREMM and PPA, will be eligible for European funding. Italy presented the project for the new corvettes some time ago within the framework of PESCO. As far as the technical aspects are concerned, recent rumours speak of a full load displacement of between 3,000 and 3,300 tonnes, the presence of a self-defence missile system for CAMM ER or MICA NG missiles and variable depth sonar: hull sonar does not seem to be envisaged with the capacity to counter the ASW threat entrusted to the towed curtain and the embarked helicopter.

The European Patrol Corvette (EPC) programme is intended to develop the prototype of a new class of military platform that can accommodate different systems and payloads, in order to carry out, with a modular and flexible approach, a large number of tasks and missions. It will be conceived as a common platform to be used by several European countries on the basis of a common design that will necessarily have to be adapted to the needs of the different participating states. Most of the ship's characteristics will lead to the definition of a common platform on which specific national requirements will be applied: the new platform will certainly be based on a monohull concept, which will allow it to host different weapon systems and different payloads compatible with the missions assigned to the units, which will have to be able to operate from smaller port infrastructures thanks to a draught of less than 5.5 metres. The length will be about 110 metres and the propulsion system will be centred on diesel and/or electric engines, which can be customised according to the basic requirements. Both France and Italy have the future need to replace respectively the 'Floreal' class OPVs and frigates as well as the 'Aviso' type platforms and corvettes with newly designed units, a programme that could become the first for new construction managed by the new Naviris joint venture between Fincantieri and Naval Group.
As already mentioned, Greece has also recently joined the PESCO programme for the development of new European corvettes: the Greek flag, in fact, has appeared alongside that of Italy and France on the official PESCO website.

Also drones, in addition to corvettes and missile defence. 

The new PESCO projects in which Italy plays a leading role cover a broad spectrum of the defence field. They were adopted today by the Council of the European Union, which met in Brussels to take stock of the Common Defence. Our country confirms its good position, although we also note the increase in French activism, which gains first place for participation.
The first 17 projects were adopted in March 2019. Another 17 arrived the following November, bringing the list of programmes to 34, with a total of 25 countries taking part. The aim of the European Defence Policy (ESDP), provided for by the EU treaties, is to establish close cooperation between members in the defence and security sector for the joint development of capabilities and programmes aimed at their armed forces: this is a piece in the broader European Defence project. This is a part of the broader European Defence project. This also includes the EDF, the fund that is about to be endowed with 13 billion euros for the period 2021-2027. It will co-finance programmes in the field of defence.
In the new list, Italy participates in four programmes, leading two of them. The first (with France and Romania) is called 'European Global Rpas Insertion Architecture System'. This is a simulation architecture aimed at analysing and defining the procedures for inserting and integrating remotely piloted aircraft into the Single European Sky. It also envisages the creation of a multinational centre of competence to develop a common European doctrine on unmanned systems and the assets that counter them. 

The A.B.M. 'TWISTER' space surveillance and defence system

The Twister project, in which Italy is also involved with Finland, Holland and Spain, is led by France. It will be a space surveillance system for alerting and intercepting threats from the sky, especially the most sophisticated ones. It is part of the European contribution to NATO's ballistic missile defence, and seems to aim at a complete space architecture of early warning sensors and interceptors (these endo-atmospheric). 

N.B.C.' defence standardisation

There is the Romanian-led project in which Italy is participating with France. The acronym is particularly complex: Cbrndtr: the objective is to standardise training in chemical, biological, radiological and nuclear defence. Existing infrastructures will be used for practical exercises to cover 'the whole spectrum' of possible threats.

German-led cyber defence 'Cyber and Information Domain Coordination Center'.

Among the new programmes in which Italy is not participating are a couple of programmes concerning cyber defence. Under German leadership (with the Czech Republic, Hungary, Holland and Spain) is the Cyber and Information Domain Coordination Center. The aim is to coordinate and share the efforts of the respective military staffs in the cyber domain. 

Cyber-security

The project led by Portugal with Spain for a 'Cyber Academy and Innovation Hub' is Iberian. It concerns the training of future cyber-security experts and thus the creation of a 'cyber-protected ecosystem' that will spread to the entire Old Continent.

MUSAS: maritime remote-piloted system to counter ASW threats

Portugal is also leading Musas, a project aimed at developing a remotely piloted maritime system to counter underwater threats. France, Spain and Sweden are participating in order to protect valuable underwater infrastructure, including communication and energy supply lines. 

EUROSIM: shared tactical training

Among the innovative projects is Eurosim, led by Hungary with France, Germany, Poland and Slovenia. It aims to create a centre for shared tactical training between members. The novelty is that it will be on the cloud: a network to integrate geographically dispersed simulation sites and connect them all together.

France has increased its overall participation in the 47 Pesco projects to 30. Italy, along with Spain, is in second place, participating in 24 projects. France's activism is surprising, especially in the case of Pesco, which Paris had criticised for having too broad a membership that could have inhibited its effectiveness. With its new position on permanent structured cooperation, Paris confirms its intention to play all defence-related games with determination. This is also because the EUR 13 billion of the new Fund will depend on the new Directorate General for Defence, Industry and Space.

(Web, Google, Difesaonline, Industriaitaliana, RID, Analisidifesa, Formiche, Aereimilitari, Wikipedia, You Tube, Marina.Difesa)



























 

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