giovedì 15 maggio 2025

In data 12 maggio 2025, General Dynamics European Land Systems GDELS, in collaborazione con KNDS Deutschland, ha presentato l'obice semovente Nemesis all'International Defence and Security Exhibition 2025 a Madrid, in Spagna.










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General Dynamics European Land Systems, in collaborazione con KNDS, ha presentato ufficialmente un'evoluzione rivoluzionaria nella moderna guerra di artiglieria.




Il NEMESIS è un obice semovente che utilizza la robusta e collaudata piattaforma dei veicoli corazzati ASCOD; collaudata in combattimento, incorpora il modulo per cannone di artiglieria da 155 mm/L52 AGM altamente avanzato e completamente automatizzato sviluppato da KNDS. Dopo oltre 15 anni di progresso tecnologico con il dimostratore originale DONAR, il NEMESIS segna un nuovo capitolo nel campo dei sistemi di fuoco indiretto mobili ad alte prestazioni.
Questo nuovo sistema di artiglieria da 155 mm/L52 integra un cannone completamente automatizzato AGM con il collaudato telaio cingolato ASCOD; segna un passo significativo nella modernizzazione dell'artiglieria per i campi di battaglia contemporanei.
Il sistema è progettato per soddisfare le esigenze di rapido dispiegamento, precisione e sopravvivenza e mira ad affrontare le minacce in evoluzione come i droni e la guerra elettronica, offrendo al contempo un'alternativa più leggera e agile all'artiglieria pesante tradizionale.
La presentazione pubblica ha sottolineato la spinta delle aziende europee a rafforzare le capacità di difesa in mezzo alle crescenti tensioni geopolitiche.
Il sistema Nemesis emerge in un momento in cui l'artiglieria sta subendo una profonda rimodulazione e rinascita sui campi di battaglia. Conflitti come la guerra in corso in Ucraina hanno evidenziato il ruolo fondamentale dell'artiglieria mobile ad alta precisione nel contrastare minacce avanzate.
Le tradizionali posizioni di artiglieria statica sono diventate vulnerabili ai droni e al fuoco di controbatteria, spingendo i militari a cercare sistemi in grado di spostarsi sparando rapidamente e trasferendosi immediatamente per evitare il rilevamento e il fuoco di controbatteria.
Il Nemesis, con i suoi sistemi automatizzati e i requisiti di equipaggio ridotti, si posiziona come risposta a queste sfide. Il suo debutto alla principale mostra della difesa spagnola ha attirato l'attenzione di funzionari militari, esperti del settore e delegazioni internazionali, segnalando un forte interesse per le sue potenziali applicazioni.
Al centro di Nemesis c'è la piattaforma ASCOD, un telaio modulare cingolato già in servizio con nazioni come la Spagna (Pizarro) e l'Austria (Ulan). Sviluppato da GDELS, l'ASCOD è noto per il suo equilibrio di mobilità, protezione e adattabilità.
La versione utilizzata sul Nemesis, basata sull'ASCOD 2, pesa circa 40 tonnellate, rendendola più leggera di molti concorrenti come il PzH 2000 che raggiunge oltre 55 tonnellate. Il peso ridotto migliora la mobilità strategica, consentendo al Nemesis di essere trasportato più facilmente in aereo o in treno: una considerazione chiave per un rapido dispiegamento nelle zone di crisi.
Il telaio presenta un elevato rapporto potenza-peso, spinto da un motore diesel di circa 800 CV, consentendo velocità fino a 43 miglia all'ora su strada e robuste prestazioni fuori strada. La sua corazzatura fornisce protezione certificata STANAG contro armi leggere, schegge e ordigni esplosivi improvvisati, con opzioni per ulteriori sistemi di protezione reattivi o attivi per contrastare le minacce anticarro.
Il modulo di artiglieria da 155 mm/L52, utilizza una torretta completamente automatizzata adattata dal collaudato design del PzH 2000 da KNDS Deutschland. In grado di sparare colpi standard della NATO con una portata di 25 miglia o munizioni a raggio esteso fino a 34 miglia, l'AGM offre una potenza di fuoco formidabile.
La sua automazione consente a un equipaggio di soli due persone di far funzionare il sistema, una riduzione significativa rispetto ai quattro o cinque richiesti da piattaforme più datate come l’M109 Paladin statunitense. Il modulo include un caricatore automatizzato che gestisce sia proiettili che cariche di proposizione modulari, consentendo una velocità di fuoco sostenuta da sei a otto colpi al minuto.
Questa capacità supporta tattiche avanzate come Multiple Rounds of Simultaneous Impact, in cui diversi proiettili colpiscono un bersaglio contemporaneamente, massimizzando l'effetto distruttivo prima che il sistema si riposizioni.
La torretta può ruotare a 360 gradi, può sparare in movimento, migliorando la sopravvivenza contro le minacce della controbatteria. Una stazione d'arma remotizzata, in genere monta una mitragliatrice da 12,7 mm, fornisce una difesa ravvicinata contro la fanteria nemica o i droni.
Il Nemesis integra sensori avanzati e sistemi di controllo del fuoco per garantire precisione e consapevolezza situazionale. Mentre i dettagli specifici sulla sua suite elettronica non sono stati completamente divulgati, GDELS ha evidenziato la compatibilità del sistema con la guerra incentrata sulla rete.
L'integrazione con i sistemi di gestione del campo di battaglia digitale consente al Nemesis di ricevere dati di targeting in tempo reale da droni, osservatori avanzati o satelliti. Tale connettività è vitale nei conflitti moderni, dove una risposta rapida a obiettivi in rapido movimento può determinare una possibile vittoria.
Il controllo del fuoco del sistema probabilmente include telemetri laser, computer balistici e sensori meteorologici per adattarsi ai fattori ambientali, garantendo la precisione anche a distanze estese. Esiste un potenziale del sistema per sfruttare l'esperienza di KNDS con l'AGM, precedentemente integrato su piattaforme a ruote come il Piranha IV per la Svizzera, suggerendo una base tecnologica matura.
Il contesto storico dello sviluppo dell'artiglieria fornisce informazioni sul significato di Nemesis. Gli obici semoventi sono emersi durante la seconda guerra mondiale, con sistemi come gli M7 Priest offrendo maggiore mobilità rispetto ai cannoni trainati.
La Guerra Fredda ha visto progressi come il sovietico 2S1 Gvozdika e l'M109, che ha dato la priorità alla potenza di fuoco e all'armatura. Tuttavia, il XXI secolo ha spostato le priorità verso l'automazione e la sopravvivenza, guidate dalle lezioni dei conflitti in Iraq, Afghanistan e Ucraina.
L’US ARMY sta esplorando le sostituzioni per il suo datato M109 nell'ambito del programma Extended Range Cannon Artillery ERCA, con una competizione prevista per il 2030. Le controparti europee del Nemesis, come il CAESAR francese e il sudcoreano K9 Thunder, hanno fissato parametri di riferimento per il successo della mobilità e delle esportazioni.
Il K9, adottato da nazioni come la Polonia e l'Australia, combina un cannone da 155 mm/L52 con un telaio da 48 tonnellate, offrendo una possibilità di tiro simile al Nemesis ma con un equipaggio più numeroso. Il PLZ-05 cinese, con il suo cannone da 155 mm/L52, corrisponde al Nemesis nell'automazione ma è in ritardo nell’interoperabilità.
Le implicazioni operative del Nemesis sono profonde, in particolare nei conflitti ad alta intensità. In Ucraina, l'artiglieria rappresenta una parte significativa delle vittime, con sistemi come il russo 2S19 Msta-S che affrontano pesanti perdite a causa del posizionamento statico.
La capacità di shoot-and-scoot del Nemesis, abilitata dal suo caricatore automatizzato e dal telaio mobile, riduce l'esposizione al radar di controbatteria e ai droni. Il suo equipaggio di due persone riduce al minimo le esigenze logistiche, consentendo operazioni sostenute con minor personale. L'integrazione della rete del sistema potrebbe consentirgli di coordinarsi con veicoli aerei senza equipaggio per il targeting, una tattica sempre più comune nella guerra moderna.
Ad esempio, le forze ucraine hanno accoppiato gli obici M777 con droni commerciali con effetti devastanti; un Nemesis potrebbe migliorare con la sua connettività integrata. Tuttavia, la dipendenza da un'elettronica complessa solleva preoccupazioni sulla vulnerabilità alla guerra elettronica, una minaccia crescente come si vede nelle operazioni ECM-ECCM russe contro le munizioni guidate dal GPS.
I potenziali clienti del Nemesis includono membri della NATO che cercano di modernizzare le loro flotte di artiglieria. La Spagna, utente di veicoli basati sull’ASCOD, è un candidato principale, soprattutto data la filiale locale di GDELS, Santa Bárbara Sistemas.
La Polonia, che ha investito molto nell'artiglieria con oltre 600 obici K9 in ordine, potrebbe considerare il Nemesis per completare le sue forze, in particolare per il suo peso più leggero e per l'automazione. La Germania, partner di KNDS, potrebbe integrare il Nemesis nella sua futura struttura operativa, anche se il suo impegno per il PzH 2000 potrebbe limitare l'adozione immediata.
Al di là dell'Europa, le nazioni del Medio Oriente, come l'Arabia Saudita, o alleati dell'Asia-Pacifico come l'Australia, che già gestiscono sistemi compatibili con la NATO, potrebbero esprimere interesse. Il mercato globale dell'artiglieria è competitivo, con sistemi come K9 e CAESAR che dominano le esportazioni a causa dei loro comprovati record e per i costi inferiori. Il prezzo più alto del Nemesis, guidato dalla sua automazione e dall'elettronica avanzata, potrebbe rappresentare una sfida, in particolare per i militari con un budget limitato.
La presentazione del Nemesis riflette tendenze più ampie nel settore della difesa. L'Europa sta dando sempre maggiore priorità alle soluzioni indigene per ridurre la dipendenza dalla tecnologia statunitense, un cambiamento accelerato dalle incertezze geopolitiche e dalla necessità di capacità di risposta rapida.

La partnership GDELS-KNDS lo esemplifica, combinando l'esperienza tedesca con la capacità produttiva spagnola. 

Il sistema Nemesis si basa sulla precedente integrazione dell'AGM con le piattaforme a ruote, dimostrando una modularità che potrebbe attirare diversi clienti.
Tuttavia, il settore europeo della difesa deve affrontare sfide, tra cui appalti frammentati e priorità nazionali variabili. La recente selezione dell'esercito svizzero dell'AGM su una piattaforma Piranha IV per il suo programma di sostituzione degli M109 suggerisce una crescente fiducia nella tecnologia di KNDS, che potrebbe essere di buon auspicio per il Nemesis.
Il suo peso più leggero rispetto al PzH 2000 o al russo 2S35 Koalitsiya-SV lo posiziona come una via di mezzo tra sistemi a ruote come CAESAR e piattaforme cingolate più pesanti.
Il CAESAR montato su un telaio di camion 6×6, offre una mobilità stradale superiore ma con minore protezione, mentre il cannone da 152 mm del Koalitsiya-SV e il telaio da 55 tonnellate danno la priorità alla potenza di fuoco rispetto all’utilizzo sul campo. L'equilibrio di automazione, protezione e mobilità del Nemesis potrebbe fare appello agli eserciti che affrontano diverse minacce, dalla guerra ibrida ai conflitti convenzionali.
Il debutto del Nemesis evidenzia anche il ruolo in evoluzione dell'automazione nell'artiglieria. Sistemi come lo svedese Archer, con il suo caricamento automatico e l'equipaggio minimo, hanno creato un precedente, ma il Nemesis si spinge oltre integrando queste funzionalità in una piattaforma collaudata.
Ciò si allinea con l'enfasi della NATO sulla riduzione delle impronte logistiche, come visto negli Stati Uniti con l’esplorazione dei sistemi autonomi da parte dell'esercito. Tuttavia, l'automazione introduce rischi, tra cui vulnerabilità della sicurezza informatica e sfide di manutenzione in ambienti austeri.
La guerra in Ucraina ha messo in luce i limiti dei sistemi high-tech quando le catene di approvvigionamento vengono interrotte, una lezione che GDELS e KNDS devono affrontare per garantire l'affidabilità del Nemesis.
Guardando al futuro, il successo del Nemesis dipenderà da test rigorosi e dalle prestazioni nel mondo reale. L'annuncio di GDELS ha sottolineato l'allineamento del sistema con i moderni requisiti di mobilità militare, ma le prove sul campo saranno fondamentali per convalidare queste affermazioni.
Si prevede che il mercato globale dell'artiglieria crescerà man mano che le nazioni danno la priorità ai tiri di precisione a lungo raggio, guidati dalle lezioni dei recenti conflitti. La capacità del Nemesis di garantire i contratti dipenderà dalla sua efficacia, dai costi e dalla interoperabilità con i sistemi NATO, in particolare contro concorrenti affermati come il K9 e il CAESAR. Per ora, la sua presentazione segna una dichiarazione audace dell'ambizione dell'Europa di guidare l'innovazione dell'artiglieria.
Il Nemesis rappresenta una scommessa calcolata sul futuro dell'artiglieria, mescolando tecnologia collaudata con un'automazione all'avanguardia. I suoi punti di forza - mobilità, precisione e requisiti di equipaggio ridotti - lo posizionano bene sui moderni campi di battaglia, ma la sua complessità e il suo costo sollevano domande sull'adozione diffusa.
La dipendenza del sistema dai sistemi in rete, pur pensando al futuro, deve essere temperata da solide contromisure ECCM contro la guerra elettronica. Mentre i militari sono alle prese con l'equilibrio tra capacità e convenienza, il Nemesis potrebbe ridefinire le tattiche di artiglieria o rimanere una soluzione di nicchia per eserciti ben finanziati.
Si rivelerà un punto di svolta di fronte alle minacce in evoluzione, o le dinamiche di mercato favoriranno alternative più semplici e testate in battaglia? 
Solo il tempo e i test lo diranno.
Il cuore di questo sistema di artiglieria è l'AGM 155mm/L52, che offre un supporto di fuoco altamente preciso e potente con distanze che raggiungono fino a 54 Km utilizzando munizioni standard e fino a 70 Km con proiettili a raggio esteso. Inoltre, la capacità di Multiple Rounds Simultaneous Impact del sistema gli consente di consegnare diversi proiettili su di un bersaglio allo stesso tempo, aumentando significativamente la sua efficacia in combattimento e saturando le posizioni nemiche con un avviso minimo.
Con la sua architettura digitale all'avanguardia, il sistema può essere completamente gestito da soli due membri dell'equipaggio, una riduzione significativa rispetto ai tradizionali obici semoventi. L'interno è stato progettato ergonomicamente non solo per migliorare il comfort dell'equipaggio e l'efficienza operativa, ma anche per supportare l'opzione di includere un terzo membro dell'equipaggio o consentire operazioni completamente senza equipaggio, a seconda del profilo della missione. Questo alto livello di automazione riduce drasticamente il carico di lavoro umano e contribuisce a una maggiore resilienza operativa, specialmente in scenari ad alto rischio.
La piattaforma è alimentata da un potente motore diesel da 1.100 CV, che gli garantisce una mobilità e una velocità superiori, anche negli ambienti più difficili. Gli utenti possono scegliere tra cingoli in acciaio per condizioni difficili o in gomma composita per un rumore inferiore e una minore usura nelle operazioni urbane. Il telaio del veicolo supporta anche la rotazione della torretta a 360 gradi e la possibilità di sparare in qualsiasi direzione mentre si è in movimento, garantendo un rapido riposizionamento e una risposta immediata alle minacce - caratteristiche vitali per le attuali dottrine "Shoot & Scoot”.
Sviluppato interamente in Europa, NEMESIS è più di una semplice piattaforma di artiglieria; è una dichiarazione strategica. In un clima geopolitico segnato da un rinnovato conflitto su larga scala e dall'urgente necessità di una deterrenza credibile, il sistema riflette una spinta verso l'autonomia industriale della difesa europea. Offre una chiara alternativa ai vecchi sistemi come l'americano M109, che rimane in servizio con diversi eserciti europei, tra cui quello spagnolo. Presentando una soluzione di nuova generazione, GDELS e KNDS contribuiscono direttamente alla modernizzazione delle forze armate allineate alla NATO e al rafforzamento delle capacità europee per una difesa autosufficiente.
Il lancio di NEMESIS a FEINDEF 2025 sottolinea la partnership duratura di GDELS e KNDS e il loro impegno condiviso per l'innovazione nella tecnologia militare. Risponde a una crescente domanda di soluzioni di artiglieria versatili, altamente mobili e profondamente integrate in grado di dominare gli spazi di battaglia di domani. Con la sua presentazione, NEMESIS stabilisce un nuovo punto di riferimento per quello che dovrebbe essere un sistema di artiglieria moderno, pronto per il combattimento e strategicamente rilevante.






"La Bandiera non sventola a causa dei venti che la soffiano,
La Bandiera sventola a causa dell'ultimo respiro di ogni soldato che soffia.
Per coloro che hanno combattuto e sono morti per questo,
la libertà ha un sapore che i protetti non sapranno mai.
Il vero soldato combatte non perché odia quello che ha davanti,
ma perché ama ciò che c'è dietro di sé. "
Chi sa comprende, il resto non conta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, SAFARI, Google, ArmyRecognition, BulgarianMilitary, Wikipedia, You Tube)



















 

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