Beretta è la più antica Fabbrica d'Armi al mondo, tramandata per quindici generazioni dell’omonima famiglia, è in attività a Gardone Valtrompia già dal Quattrocento e, a ragione di prove documentarie, sicuramente dal 1526. La produzione Beretta (ca. 1.500 armi al giorno) copre quasi tutta la gamma delle armi portatili: sovrapposti e paralleli da caccia e tiro in diversi calibri e differenti livelli di finitura, fucili semiautomatici, carabine, fucili express, pistole semiautomatiche (dal cal. .22 short al cal. .45 Auto), fucili militari automatici.
Beretta offre soluzioni dedicate al Law Enforcement e alla Difesa, con la proposta di armi in grado di soddisfare i severi requisiti delle Forze armate e delle Forze di Polizia in tutto il mondo, grazie ad un catalogo di prodotti molto ampio che va dai caricatori automatici, ai fucili a pompa, dai fucili semiautomatici, ai fucili assalto, agli sniper di precisione per i cecchini, alle pistole semiautomatiche, alle carabine mitragliatrici a pistola.
Il più grande successo mai in pistole semiautomatiche è la Beretta 92, avendo venduto più di 3 milioni di unità in tutto il mondo. Grazie alle prestazioni senza eguali e la resistenza, la pistola è stata adottata come arma da fianco ufficiale da parte delle Forze Armate e Forze di Polizia di tutto il mondo. Tra questi, le forze armate americane e Forze di Polizia di Stato, la Gendarmerie Nationale francese e “Armée de l’Air”, le Forze Armate e Forze di Polizia, la Guardia Civil spagnola e la forza di polizia turca.
La pistola semiautomatica Px4 Storm multicalibro, la carabina Cx4 Storm e il fucile Rx4 Storm, tutte di recente rilascio, combinano un design moderno con l’utilizzo di robusti materiali polimerici, garantendo prestazioni superiori di versatilità, ergonomia, affidabilità e sicurezza.
La Struttura Multi-nazionale, che costituisce il quadro logistico da cui molti dei clienti Beretta Defense Technologies sono servite ogni giorno, arriva fino ai quattro angoli del mondo.
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BERETTA: la più antica e più grande Fabbrica d'Armi al mondo, e partner di molti apparati della Difesa e di agenzie internazionali delle Forze dell’Ordine.
La Fabbrica d'Armi Pietro Beretta S.p.A. è un'azienda produttrice di armi da fuoco, con sede a Gardone Val Trompia (Provincia di Brescia), fondata da Bartolomeo Beretta nel 1526.
I prodotti di questa azienda sono utilizzati e diffusi in moltissimi Stati del mondo da militari, polizia e civili. Secondo Marco Morin e Robert Held, la Beretta è la più antica dinastia industriale al mondo in attività. È controllata dalla Beretta Holding e il fatturato, al 2017, era di 668,6 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 679,4 milioni di euro dell'anno precedente.
Le origini
Il primo documento risale al 1498, anche se fino al 1978 la data di fondazione della casa veniva fatta risalire al 1680; detto anno di fondazione trovava conferme e si basava su ricerche svolte nel corso del XIX secolo. In seguito ad approfondimenti successivi al 1978 e analizzando documentazione del XVI secolo presso l'Archivio di Stato di Venezia, sono state svelate nuove informazioni, che hanno permesso di anticipare la data di fondazione almeno al 1526.
Del 1526, appunto, è la ricevuta di un pagamento al maestro da canne Bartolomeo Beretta, relativo ad una fornitura di canne per archibugio alla Repubblica di Venezia. La ricevuta in questione è conservata presso gli archivi della ditta.
Dal XVII al XIX secolo
Dagli inizi e fino al XVII secolo i Beretta erano più mercanti, che produttori di armi. Nel corso del seicento essi si trovano nelle condizioni economiche e sociali di poter acquistare le prime fucine a Gardone Val Trompia. Sempre dal XVII secolo, la dinastia si suddivide in due rami differenti, quelli di Gardone Val Trompia e quelli di Brescia. I primi sono dediti al commercio di armi e poi anche alla fabbricazione di lastre e di canne; i secondi sono finitori, camuzzadori, azzalinieri, archibugieri e incassatori, oltre che - anche loro - mercanti d'armi.
Verso la metà del XVII secolo alcuni Beretta si spostano a Milano, dando origine ad un ulteriore ramo della dinastia, che rimane attivo fino al XIX secolo. Anche i Beretta milanesi si distinsero nella fabbricazione e commercializzazione di armi.
La fabbrica fornì armi da fuoco alla Repubblica veneta, e, dopo la caduta di questa, all'esercito napoleonico.
Dal XX secolo ad oggi
Nel 1903 Pietro Beretta ereditò dal padre Pier Giuseppe l'azienda armaiola. Beretta restaurò la fabbrica, e iniziò la costruzione su larga scala di armi da caccia.
L'attività ebbe un impulso con la prima guerra mondiale, grazie alla Beretta M15, e nella seconda guerra mondiale, con la M34 e il MAB 38. Nel 1949 la ditta prendeva la nuova ragione sociale di Fabbrica italiana d'armi Pietro Beretta S.p.A. Morto Pietro Beretta nel 1957, i figli Giuseppe (1906 – 1993) e Carlo (1908 – 1984) continuarono l’opera di modernizzazione dell'azienda.
Nel 1985 Beretta fu scelta, al termine di una contrastata selezione, per produrre la M9 (un prodotto assai simile al modello 92 in calibro 9 mm Parabellum) come arma individuale d'ordinanza in dotazione al personale militare degli Stati Uniti. Per adempiere alla commessa dell'esercito americano di 500 000 unità, la Beretta ha costituito la consociata Beretta USA, con tre sedi principali: una ad Accokeek nel Maryland, sede degli uffici esecutivi, un'altra a Gallatin nel Tennessee, sede di produzione e design, ed il magazzino principale a Fredericksburg in Virginia.
Dal 1995 è controllata dal gruppo Beretta Holding S.p.A., presieduto dal fratello di Franco, Pietro[7][8]. I due fratelli sono figli di Ugo Gussalli Beretta, diretto discendente di Bartolomeo da parte di madre, che ha lasciato la presidenza.
Nel febbraio 2009, la Beretta ha ricevuto dal governo degli Stati Uniti un ulteriore ordine di 450 000 pistole M9, da consegnarsi entro cinque anni, con i primi 25 000 pezzi da consegnare entro l'anno. L'ultimo modello, entrato in produzione nel 2016, è la Beretta APX; con questo modello, nel gennaio 2017 la Beretta, dopo 32 anni di forniture all'esercito statunitense, ha perso una commessa da 580,2 milioni di dollari, a vantaggio dell'azienda svizzero-tedesca SIG Sauer.
Prodotti principali
L'azienda famosa soprattutto per la produzione della pistola semiautomatica modello 92FS, che - oltre ad essere il modello scelto da dipartimenti di polizia ed eserciti in molti paesi del mondo - è anche l'arma ufficiale di tutte le forze armate e dell'ordine italiane, della Gendarmerie Nationale francese e dello US Army fino al 2017 quando è stata sostituita dalla SIG Sauer P320.
Il corpo dei Marines utilizzava la Beretta M9A1, che differiva dal precedente modello 92FS per la presenza del castello tipo SD (Special Duty) con slitta Picatinny per laser e torce e con un caricatore resistente alla corrosione della sabbia, su esplicita richiesta degli stessi Marines impegnati nella campagna in Iraq; tale caricatore è indicato come "SandProof".
La ditta di Gardone fornisce alle forze armate italiane anche il fucile AR 70/90, modificato in varie versioni a seconda del tipo di operazione condotta (AR-SC-SCP). La PM12S2 (Pistola Mitragliatrice 12S2) viene invece adottata dalle varie forze di polizia italiane.
Beretta è inoltre ben nota negli ambienti della caccia per i suoi fucili. Inoltre da alcuni decenni, è entrata anche nel settore dell'abbigliamento sportivo, con il marchio Beretta Sport. È anche famosa per la sua ampia gamma di prodotti, che includono doppiette (o fucili a canne accoppiate) e fucili a canne sovrapposte (come, ad es. i leggendari "SO"), fucili semiautomatici, fucili da caccia, express rifles, fucili d'assalto, pistole mitragliatrici, pistole ad azione semiautomatica, fucili sportivi e, da pochi anni, anche rivoltelle. L'azienda, non solo ha una gamma di prodotti veramente ampia, ma possiede, per tramite della società Capogruppo Beretta Holding, anche altre aziende che operano nel settore delle armi portatili: Sako, Uberti, Tikka, Stoeger, Benelli Armi, Franchi e Victrix; e, nel settore delle ottiche: Steiner e Burris.
BENELLI: Rinomata azienda produttrice di armi automatiche innovative e tattiche, oltre che di fucili a pompa.
La Benelli Armi Spa è un'azienda italiana produttrice di armi da fuoco con sede in Urbino (Provincia di Pesaro e Urbino).
Fondata nel 1967, è specializzata nella produzione di fucili semiautomatici per uso venatorio, sportivo e per la difesa ed esporta in 78 Stati del mondo.
Gli inizi
L'azienda nasce nel 1967 per iniziativa di Giovanni Benelli, secondogenito della omonima famiglia. Insieme con il fratello Giuseppe, nel 1911 Giovanni Benelli aveva dato vita alla Benelli moto. Qualche anno dopo, agli inizi degli anni Venti, ancora giovane si cimenta anche nel campo della produzione armiera costruendo artigianalmente, pezzo per pezzo, una doppietta a cani esterni.
Nel 1941 nella fabbrica pesarese di motociclette viene realizzato il primo semiautomatico calibro 12 con castello in speciale lega leggera a base di alluminio; il fucile è coperto da quattro brevetti. Giovanni Benelli pensa anche ad una versione calibro 16 del prototipo; doppietta e semiautomatico resteranno però dei prototipi senza mai giungere alla fase della produzione anche se questa fu avviata nel 1960.
Gli anni Sessanta e il 121: una nuova era
Al 1960 infatti risale la messa a punto del sistema inerziale Benelli, ideato dal meccanico progettista bolognese Bruno Civolani. L'intuizione su cui Benelli scommette è quella appunto di sfruttare l'inerzia delle masse anziché il tradizionale meccanismo a presa di gas, assicurando un cinematismo molto più rapido. La nuova arma sviluppata da questo progetto, come recitava il claim di uno spot degli anni '70, era in grado di sparare cinque colpi in meno di un secondo, dimostrandosi l'automatico più veloce al mondo. Il primo modello prodotto è il 121, considerato il precursore di molte innovazioni tecnologiche e da molti addetti ai lavori ritenuto il miglior semiautomatico mai costruito. L'idea convince i Benelli, che di lì a poco aprono il nuovo stabilimento della Benelli Armi a Urbino, un capannone incassato in un vallone dove arriva la linea ferroviaria da Fano, perfettamente mimetizzato rispetto allo splendore rinascimentale del nucleo storico urbinate.
Gli anni Settanta
Con l'introduzione del sistema a svincolo inerziale, sottoposto nel corso degli anni a continue migliorie tecniche, Benelli acquisisce un ruolo fondamentale nell'evoluzione del semiautomatico. Dal capostipite, il 121, discende nel 1978 una nuova serie di semiautomatici: la SL80, che comprende il 121, il 123, lo Special 80 e l'Extra Lusso. Nel 1975 l'azienda approda in Spagna, dove apre uno stabilimento oggi conosciuto sotto il nome BBI (Beretta Benelli Iberica).
Gli anni Ottanta
Nel 1983 il Benelli Montefeltro (dal nome della regione storica a cavallo tra le Marche, l'Emilia Romagna e la Toscana e del Duca di Urbino, Federico da Montefeltro); il Benelli Raffaello, omaggio al pittore urbinate Raffaello Sanzio, fucile che vede la luce nel 1987.
Gli anni Ottanta, segnano però anche un periodo di svolta. È infatti il 1983 quando la proprietà dell'azienda, dopo una fase di difficoltà, passa dalla famiglia Benelli alla Beretta, dal 1995 Beretta Holding.
Gli anni Novanta
Nel 1992 viene realizzato il prodotto Super Black Eagle, seguito, nel 1997, dal Centro, un'evoluzione del Super 90. Sempre nel 1997 nella casa urbinate viene introdotto il Banco di prova nazionale, uno strumento che serve a validare i fucili certificandone direttamente in loco la qualità, la sicurezza e la funzionalità. Nello stesso anno apre i battenti la gemella americana dell'azienda, la Benelli Usa.
Gli anni Duemila: la fornitura ai Marines americani
Ad inizio anni duemila si verifica la vittoria dell'appalto per la fornitura al Corpo dei Marines americani. È il Benelli M4 Super 90 a convincere i Marines Usa grazie alla sua resistenza, al funzionamento a presa di gas (Argo) e alle capacità di adattamento in situazioni estreme. Ad adottarlo sono in realtà tutte le branche dell'esercito, tanto che il semiautomatico va ad integrare tutto il combat shotgun in servizio. Per i 40 anni di attività dell'azienda viene realizzato un fucile chiamato Bimillionaire.
Lo stabilimento
La Benelli ha sede ancor oggi nella città rinascimentale di Urbino, nelle Marche. Lo stabilimento, ampliato più volte, è in grado di impiegare 280 dipendenti, con un indotto che coinvolge circa 3.000 addetti.
Tecnologie e brevetti:
Inerziale
Il sistema inerziale, a firma dell'ingegner Bruno Civolani: risale al 1966, un anno prima che la fabbrica Benelli aprisse. L'intuizione fu quella di sfruttare l'energia del rinculo, grazie all'otturatore che rimane fermo subito dopo lo sparo e che si apre solo quando le pressioni in canna hanno raggiunto valori di sicurezza, per completare i cinematismi necessari al riarmo. Nell'otturatore è presente una robusta molla, appositamente tarata per il lavoro che deve svolgere, che assolve a tutte le funzioni del fucile. L'energia del rinculo viene prima immagazzinata dalla molla e poi riutilizzata per l'estrazione ed espulsione dei bossoli spenti, l'armamento del cane, l'introduzione di una nuova cartuccia, la chiusura dell'otturatore.
La modernità di questo sistema era data in primo luogo dal fatto di conferire all'arma una rapidità fino ad allora sconosciuta, tanto che il record che fu fatto (un cacciatore dipendente dell'azienda fu in grado di sparare nel 1969 cinque colpi in meno di un secondo, il tutto cronometrato da 5 giornalisti) ne conferma la velocità. Inoltre riduceva l'usura del fucile, consentendo al tempo stesso operazioni di pulizia meno frequenti. Infine dotava l'arma di una duttilità estrema nello sparo di una vasta gamma di cartucce.
Vinci Inertia System
Il brevetto che porta questo nome “firma” un modulo otturatore che raggruppa in un unico insieme tutte le funzioni necessarie per il completo ciclo di riarmo. Rispetto ai tradizionali semiautomatici inerziali Benelli il Vinci Inertia System ha tutta la massa per il funzionamento inerziale concentrata nell'otturatore, che trova posto all'interno del modulo canna. Tutti i particolari che costituiscono il gruppo otturatore e che sono in movimento rispetto all'arma, si muovono assialmente al modulo canna. Ciò consente di avere un miglior bilanciamento ed una maggiore stabilità dell'arma all'atto dello sparo, assicurando maggiore affidabilità di funzionamento grazie alla semplicità del sistema.
Comfortech System
Il Comfortech System è il primo sistema al mondo capace di assorbire parte dell'energia sprigionata al momento dello sparo. La geometria della calciatura e i materiali utilizzati permettono infatti di contenere l'urto prima che arrivi alla spalla del cacciatore. Consente inoltre di ammorbidire la spinta del rinculo e facilita il raggiungimento di migliori performance di tiro.
Progressive Comfort
È un sistema utilizzato per la calciatura, l'evoluzione tecnologica del Comfortech System: agisce come un ammortizzatore. Il dispositivo sfrutta la stessa logica del sistema Comfortech, ma permette di avere un fucile molto più confortevole. Progressive Comfort consente infatti di assorbire il rinculo del fucile contro la spalla a seconda della grammatura della cartuccia che si spara. Un sistema ma altamente sensibile che grazie ad un meccanismo ad alette collegato direttamente al calciolo che si deforma progressivamente, assorbe gran parte dell'energia cinetica sprigionata dopo lo sparo.
A.R.G.O.
Auto Regulating Gas Operated è il sistema, che presiede al meccanismo di funzionamento a presa di gas, impiegato nei modelli Argo e M4. Costituito da un gruppo a presa di gas contenente un pistone a corsa breve, A.R.G.O. è posto sotto la canna, in prossimità della camera di scoppio, così da sfruttare i gas più caldi e a pressione maggiore. I gas sprigionati dalla canna in questo modo si espandono accelerando la corsa del pistone che va contemporaneamente ad urtare contro il perno di spinta otturatore trasmettendo allo stesso un impulso sufficiente a farlo arrestare. Questo sistema serve a garantire precisione di tiro, affidabilità e durata nel tempo del fucile.
Crio System
L'impiego della criogenia, trattamento diffuso soprattutto nel settore aerospazioale e in quello della strumentazione chirurgica, riguarda la canna e lo strozzatore dei fucili Benelli, questi componenti vengono trattati termicamente venendo messi all'interno di apposite celle frigorifere. Il Crio system consente di contenere e uniformare le vibrazioni e le dilatazioni al momento dello sparo. L'applicazione di questa tecnica sullo strozzatore serve invece ad evitare la deformazione dei pallini di piombo dovuta alla presenza di addensamenti.
SAKO: Produttore altamente considerato a livello internazionale e riconosciuto come uno dei pionieri per la realizzazione di fucili di precisione (sniper) da cecchino del mondo 'e un premio molto apprezzato.
La Sako è un'azienda finlandese produttrice di armi da fuoco, specializzata nella produzione di fucili di precisione a otturatore girevole-scorrevole e di cartucce a palla.
Ha sede a circa 70 chilometri a nord di Helsinki, nella cittadina di Riihimäki.
Fondata nel 1921 con il nome di Suojeluskuntain Ase- ja Konepaja Oy, successivamente rinominata Oy Sako Ab fino al 1985 e da allora semplicemente Sako Oy, è stata acquisita nel 2000 dalla Beretta Holding.
L'entrata nel Gruppo Beretta ha portato un forte sviluppo commerciale ed importanti investimenti sul sito di Riihimäki che hanno consentito all'azienda di raggiungere il suo record di produzione con 100.000 fucili prodotti nel 2013.
Attività e prodotti
Sako produce anche con il marchio Tikka, già appartenente alla Tikkakoski Oy, altra azienda finlandese produttrice di fucili di precisione, acquisita nel 1983 dalla Oy Nokia Ab allora proprietaria della Sako ed a quest'ultima incorporata nel 1989.
Attualmente i modelli TRG42 e TRG22 sono in dotazione, oltre che all'Esercito Finlandese, all'Esercito Italiano, alle forze armate polacche, sono stati selezionati dall'esercito svizzero e sono in valutazione presso le forze speciali francesi.
STEINER: Leader mondiale tedesco, produttore di binocoli militari e cannocchiali tecnologici e munizioni.
Tutte e quattro le società sono di proprietà di Beretta Holding: danno sicurezza, stabilità ad un attore globale con secoli di esperienza.
Oltre alla loro individuale peculiarità, o ciascuna delle quattro aziende del Gruppo ha le proprie reti controllate e stretti legami con i responsabili alleati dei prodotti: ciò garantisce loro di avere una conoscenza approfondita su come aumentare la loro gamma prodotto. Ognuno portando la propria esperienza, ma con un obiettivo comune e focalizzato a fornire la migliore soluzione possibile per ogni domanda e per ogni situazione.
Beretta Defense Technologies è una soluzione completa integrata alle esigenze dei clienti studiata per fornire soluzioni su misura. Per essere più vicini a qualsiasi esigenza e specifica richiesta, Beretta ha sviluppato un progetto unico nel suo genere caratterizzato da peculiari caratteristiche, quali:
AUMENTO ESPONENZIALE DELLE CAPACITA' OPERATIVE: tutte le armi e le attrezzature esistenti possono essere migliorate e potenziate per aumentare le capacità operative o per soddisfare specifiche esigenze d'azione.
UN SOLUZIONE ESAUSTIVA: Beretta Defense Technologies può plasmare il suo pacchetto di soluzioni integrando pienamente i prodotti della concorrenza nel progetto conclusivo. Inoltre l'esperienza Beretta permette di affrontare lo studio di qualsiasi sistema d'arma attraverso test, analisi e re-engineering, e di ridefinire le sue capacità a soddisfare qualsiasi nuovo teatro di azione.
KNOW-HOW E CONDIVISIONE DELLA TECNOLOGIA: Beretta Defense Technologies attraverso accordi strategici con la difesa ed organi di amministrazione o forze dell'ordine condivide il know-how della tecnologia per stabilire lo sviluppo di produzioni locali.
CO-DESIGN: Beretta Defense Technologies lavora a stretto contatto con la difesa, i carabinieri e le forze dell'ordine di polizia per garantire la soddisfazione completa delle capacità operative. Allo stesso tempo, la cooperazione con le università e le aziende leader coinvolte nel settore punta a mantenere Beretta Defense Technologies sempre aggiornata e consapevole delle nuove tecnologie in atto, ma anche a mantenersi attivamente coinvolta nel loro sviluppo e il continuo miglioramento. Questo consente una rapida implementazione di queste tecnologie mirate alle esigenze individuali dei clienti.
FORMAZIONE: Beretta Defense Technologies offre una gamma completa di armi da fuoco, programmi di formazione basati su tre livelli: utente finale "base", personale specializzato "medio" (es. armaioli) e l'utente finale "avanzato" (es. forze speciali di formazione avanzata).
Poligoni di tiro e la formazione: attraverso l'utilizzo di armi per una gamma di test e supporto di personale per il training che può avvenire a breve, medio o a lungo periodo, incorporando a specificiambienti e scenari.
OFFSET ACCORDI: Beretta Defense Technologies gioca un importante ruolo per affrontare le esigenze dei servizi di ordine ai quali devono essere offerti dei completi pacchetti su misura, che vanno dalla cooperazione industriale al trasferimento tecnologico del know-how, al fine di negoziare più soluzioni attraverso una serie di partner tecnologici.
LESS THEN LETAL: si tratta dello sviluppo di una fornitura di mezzi per il personale delle forze dell'ordine volta a ridurre al minimo le minacce senza la necessità di usare la forza letale. L'uso di tecnologie all'avanguardia da Beretta Defense Technologies si trovano nel campo della optoelettronica, munizioni e fabbricazione arma da fuoco che hanno portato alla realizzazione di un sistema basato sull'energia cinetica e caratterizzato da un impatto non letale come strumento per l’attività.
(Web, Google, Wikipedia, Beretta BDT, You Tube)