domenica 11 agosto 2019

Il Regno Unito investe nello sviluppo di ulteriori armi a energia diretta per dotarne le Fregate type 26, la R.A.F. e il Royal Army


Il ministero della difesa britannico (MOD) sta monitorando nuovi dimostratori di armi laser ed ha emesso un "avviso di pre-informazione” per lo sviluppo di tre di questi sistemi conosciuti anche come armi ad energia diretta (DEW). 



I laser e le armi a radiofrequenza hanno certamente un potenziale unico per rivoluzionare il campo di battaglia.
Il MOD mira a investire fino a 130 milioni di sterline in questo ciclo di finanziamenti, compresa la costruzione dei dimostratori, la creazione di un nuovo Joint Programme Office e l'assunzione di personale per progettare, mettere a punto e gestire il programma.
I nuovi sistemi dovrebbero essere sperimentati nel 2023 sulle navi della Royal Navy e su alcuni veicoli del Royal Army; una volta sviluppate, entrambe le tecnologie potrebbero essere utilizzate da tutti e tre i servizi.



Le forze armate sono pronte per testare i sistemi fino ai loro limiti e valutare come potrebbero essere integrati con le piattaforme esistenti. Le tecnologie laser e a radiofrequenza hanno il potenziale per rivoluzionare il campo di battaglia offrendo alle Forze Armate occidentali sistemi d'arma potenti ed economici. Questo importante investimento dimostra l’impegno britannico per garantire che le Forze Armate operino all'avanguardia della tecnologia militare.



Questi dimostratori fanno parte del "Novel Weapons Programme" del Ministero della Difesa, che è responsabile della sperimentazione e dell'implementazione di sistemi d'arma innovativi nella tecnologia militare. Il ministero della difesa si aspetta che le armi raggiungano l’operatività entro 10 anni ed ha già in programma prove iniziali di sistemi di armi laser con il dimostratore “Dragonfire“ (al quale fornisce un valido apporto tecnologico la società italiana Leonardo).


Tale ricerca è commissionata dal Laboratorio di scienza e tecnologia della difesa e sarà testata nel corso del 2019.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube, Navaltoday)

















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