giovedì 14 marzo 2024

Heyl Ha'Avir (in ebraico: חיל האוויר, spesso abbreviata in IAF da Israeli Air Force: lo IAI Kfir 1970 - 2008 (in ebraico: כפיר, "Leoncino") era un caccia multiruolo prodotto dalla israeliana Israeli Aircraft Industries, derivato dallo IAI Nesher e dal Dassault Mirage 5.






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La Heyl Ha'Avir (in ebraico: חיל האוויר

La Heyl Ha'Avir (in ebraico: חיל האוויר, spesso abbreviata in IAF da Israeli Air Force) è l'aeronautica militare dello Stato di Israele e parte integrante delle forze di difesa israeliane (IDF).
Molto efficiente, secondo i dati del 2008 l'aviazione israeliana può contare su oltre 300 aerei da combattimento, più di 40 aerei da trasporto e oltre 300 elicotteri (tra cui quelli d'assalto, Apache). La difesa antiaerea comprende un centinaio di batterie missilistiche (a lunga e media gittata). Con un inventario complessivo di circa 1.180 mezzi aerei, è l'aviazione più potente nel Vicino Oriente.
Il suo attuale comandante in capo è il maggior generale Amir Eshel.














IAI Kfir (in ebraico: כפיר, “Leoncino")

Rispetto al suo predecessore lo Kfir si differenziava principalmente per il motore J79 di seconda generazione, che sostituiva il vecchio Atar 9C, fornendo al velivolo una spinta di circa due tonnellate superiore rispetto al suo predecessore, oltre che per altre caratteristiche migliorate. Con una fusoliera più stretta, alette canard per una migliore manovrabilità e un'elettronica migliorata, il Kfir è stato un cacciabombardiere economico e robusto dalla massa contenuta. Il motore era inoltre lo stesso usato dall'F-4E Phantom II e dall'F-104S Starfighter, caratteristica quest'ultima che rendeva interessante il confronto tra i due cacciabombardieri.

Storia del progetto

Il Dassault Mirage IIICJ fu il primo caccia israeliano supersonico e fu per un lungo periodo la spina dorsale dell'Heyl Ha'Avir, l'aeronautica militare israeliana, anche dopo aver introdotto l'A-4 Skyhawk e soprattutto l'F-4 Phantom II che avrebbe dovuto sostituire il Mirage III nel suo ruolo di intercettore. Nonostante il Mirage IIIC si fosse dimostrato di gran lunga il velivolo più efficace nel ruolo di caccia per la supremazia aerea, tanto che dopo un breve periodo il F-4 Phantom II fu sostituito nel ruolo di intercettore dal ben più vecchio Mirage, il suo raggio di azione limitato ne imponeva alcuni limiti nell'utilizzo come cacciabombardiere.
Su richiesta dello stato di Israele, la Dassault Aviation iniziò quindi a sviluppare una versione migliorata del Mirage III, indicata come Mirage 5, più adatta al ruolo di cacciabombardiere. Quando nel 1968 i 50 velivoli ordinati furono pronti per la consegna, a causa degli accordi internazionali come conseguenza della guerra dei sei giorni, il governo francese mise sotto embargo militare lo stato di Israele e i velivoli non poterono essere consegnati.
Solo grazie all'intervento del Mossad, i servizi segreti israeliani, lo stato di Israele venne in possesso dei progetti per costruire autonomamente il modello e poté produrre un numero consistente di questi velivoli pur non disponendo della licenza necessaria. I velivoli prodotti da Israele furono costruiti con il nome di Nesher, una sorta di ibrido tra la cellula del Mirage 5 e il motore dell'F-4 Phantom II.
In seguito, l'esperienza acquisita dall'ufficio tecnico della IAI sarà poi usata nello sviluppo dello Kfir come versione migliorata nel Nesher.

Sviluppo

Lo sviluppo di questo velivolo fu principalmente attribuito alle operazioni di spionaggio del Mossad, il quale fu in grado di procurarsi i progetti del Mirage 5 francese che fecero da base progettuale per la costruzione del Nesher. Di seguito i progettisti del IAI svilupparono il progetto per migliorarne le qualità. Come prima cosa si dovette però trovare un motore da sostituire a quello francese del Mirage 5 che a causa dell'embargo non poteva più essere fornito.
Si prese quindi in considerazione di sostituire il motore di costruzione francese o con un turbogetto General Electric J79 o con un turboventola Rolls-Royce Spey. Alla fine si decise di utilizzare il J79 che veniva già utilizzato sul McDonnell Douglas F-4 Phantom II e che lo stato di Israele aveva acquistato su larga scala a partire dal 1969 e del quale poi ne produsse alcune unità su licenza.
Per fare posto al J79 che vantava dimensioni maggiori rispetto ai motori francesi si dovette accorciare la fusoliera del velivolo e allargare le prese d'aria. Un rivestimento in titanio intorno alla parte posteriore del motore proteggeva fusoliera ed impianti del velivolo da calore emanato dal motore turbogetto.
Un primo prototipo biposto dotato del J79 decollò per la prima volta nel settembre del 1970. Una versione migliorata fu poi pronta nel 1971.
Un'ulteriore versione migliorata, identificata con il nome di "Ra'am", fu poi presentata nel 1973. Dotata di avionica di nuova generazione, un carrello d'atterraggio rinforzato e con l'aggiunta di tecnologia israeliana poteva inoltre vantare un serbatoio per il combustibile delle dimensioni di 713 galloni.
Nonostante questa ultima versione fosse decisamente superiore alle versioni prodotte in precedenza restano seri dubbi sul fatto che questo velivolo sia stato messo in servizio, anche se alcune fonti non ufficiali riferiscono che sia stato usato durante la guerra del Kippur nel 1973.

Impiego operativo

Il Kfir entrò in servizio con la IAF nel 1975 con le prime unità assegnate alle squadriglie. Negli anni successivi il numero di Kfir andò mano mano aumentando tanto che il Kfir divenne il caccia intercettore primario del IAF, anche se mantenne questo ruolo solo per un breve periodo, dal momento che a partire dal 1976 furono consegnati i primi F-15 Eagle.
Il Kfir partecipò poi per la prima volta a un'operazione militare nel novembre del 1977 in un bombardamento aereo di un campo di guerriglieri nel sud del Libano a Tel Azia. Il 27 giugno 1979 un Kfir abbatté un MiG-21 siriano, questo è l'unico abbattimento effettuato da un Kfir israeliano.
Dal 1982 con l'invasione del Libano da parte di Israele gli F-15 e gli F-16 avevano preso il ruolo di intercettori al posto del Kfir, che poteva quindi esser utilizzato come aereo d'attacco al suolo in quanto capace di operare senza scorta dal momento che era in grado di affrontare da solo anche caccia nemici.

Mercato internazionale

Dal momento che il Kfir è stato dotato di tecnologia americana compreso il motore J79, tutti i velivoli potevano essere esportati solamente con l'approvazione del U.S. State Department. Ciò nonostante il Kfir fu venduto in numero limitato ad alcune nazioni del Sudamerica ed allo Sri Lanka.

Stati Uniti

Venticinque Kfir modificati furono utilizzati dalla U.S. Navy e dal U.S. Marine Corps dal 1985 fino al 1989 nel ruolo di aggressor durante delle esercitazioni. Questi velivoli denominati F-21 Lion furono noleggiati dagli Stati Uniti e furono sottoposti ad alcune modifiche minori per migliorarne la manovrabilità a basse velocità. I 12 velivoli noleggiati dalla U.S. Navy furono messi a disposizione del VF-43, che operava dalla base aerea di NAS Oceana. Tutti i velivoli furono sostituiti entro il 1988 da degli F-16N. I tredici velivoli messi a disposizione del United States Marine Corps furono utilizzati dal VMFT-401, che operava dalla Marine Corps Air Station Yuma. I velivoli furono infine rimpiazzati da dei F-5E nel 1989. Dal 1997 i Kfir sono passati sotto la responsabilità di ATAC (Airborne Tactical Advantage Company), società di contractors che gestisce servizi addestrativi. La ATAC ne possiede ancora 6 esemplari, totalmente ricondizionati nel 2003.

Colombia

A partire dal 1989 la Colombia ha acquistato un lotto di 12 velivoli di seconda mano da Israele. I velivoli forniti in versione C.2 e TC.2 furono aggiornati allo standard C.7 prima di essere forniti alla Fuerza Aérea Colombiana. La Colombia utilizzò i velivoli per combattere i guerriglieri ed i narcotrafficanti. Nel febbraio del 2008 il governo colombiano ha richiesto allo stato di Israele la vendita di ulteriori 24 velivoli aggiornati allo standard C.10 per i monoposto, C.12 per i biposto da addestramento.

Ecuador

Nel 1981 l'Ecuador acquistò dieci velivoli di seconda mano da Israele, che furono consegnati alla Fuerza Aérea Ecuatoriana a partire dalla fine del 1982. I velivoli furono utilizzati dal 2113rd Squadron stazionato alla Taura AFB nella parte occidentale del paese.
Nel 1995 l'Ecuador utilizzò i suoi velivoli in alcuni combattimenti aerei durante il conflitto con il Perù. Il 10 febbraio 1995 un Kfir C.2 abbatté un Cessna A-37B Dragonfly della Fuerza Aérea del Perú con un missile Shafrir 2.
In vista del ritiro dal servizio attivo dei suoi SEPECAT Jaguar l'Ecuador sta valutando l'acquisto di ulteriori otto velivoli. A fine del 2005 l'Ecuador aveva perso 4 dei dieci velivoli in incidenti aerei.

Sri Lanka

Tra il 1995 ed il 1996 l'Aeronautica militare dello Sri Lanka acquistò sei Kfir C.2 e un Kfir TC.2 da Israele, numero integrato da ulteriori nove velivoli acquistati nel corso del 2000. Lo Sri Lanka ha utilizzato i propri velivoli per contrastare i ribelli del LTTE durante la guerra civile terminata nel maggio 2009.

Versioni:
  • Kfir-C1: prima versione di serie.
  • Kfir-C2: versione di serie definitiva.
  • Kfir-C7: versione migliorata ottenuta per aggiornamento della C2.
  • Kfir-TC: varianti biposto.
  • F-21: denominazione di un certo numero di Kfir-C2 noleggiati dall'US Navy.
  • Nammer: variante proposta per l'esportazione, compatibile con propulsori Atar 9K50 e F404.
  • Kfir 2000: variante migliorata proposta principalmente per l'esportazione.
  • Kfir C-10: altra variante proposta per l'esportazione.

Specifiche (Kfir C7) - Caratteristiche generali:
  • Equipaggio: 1
  • Lunghezza: 15,65 m (51 piedi 4 pollici)
  • Apertura alare: 8,22 m (27 piedi 0 pollici)
  • Altezza: 4,55 m (14 piedi 11 pollici)
  • Superficie alare: 34,8 m2 (375 piedi quadrati)
  • Profilo alare : 3,5 e
  • Peso a vuoto: 7.414 kg (16.345 libbre)
  • Peso lordo: 10.114 kg (22.298 lb) Peso a vuoto+pieno di carburante interno
  • Peso massimo al decollo: 16.500 kg (36.376 lb)
  • Motopropulsore: 1 turbogetto General Electric J79 -J1E costruito da IAl Bedek , 52,9 kN (11.900 lbf) di spinta a secco, 79,62 kN (17.900 lbf) con postcombustore.

Prestazioni
  • Velocità massima: 2.440 km / h (1.520 mph, 1.320 kn) sopra 11.000 m (36.000 piedi)
  • Velocità massima: Mach 2.3
  • Raggio d’azione: 1.000 o 670 km (620 o 420 mi, 540 o 360 nmi) Dipende se in configurazione di attacco o intercettore
  • Tangenza: 17.680 m (58.010 piedi)
  • Limiti g: 7,5 g
  • Velocità di salita: 233 m/s (45.900 piedi/min)
  • Spinta/peso : .84.

Armamento
  • Armi: 2 cannoni DEFA 553 da 30 mm (1,18 pollici) costruiti da Rafael con 140 rpg
  • Razzi: razzi aria-terra non guidati FFAR e Zuni
  • Missili: 4 × AIM-9 Sidewinder o AAM della serie Python
  • Bombe: 9.390 kg (20.701 lb) di carico utile su nove punti d'attacco esterni, comprese bombe come la serie Mark 80, la serie Paveway di LGB, Griffin LGB, SMKB, CBU-100 Roeyes, BLU-107 Matra Durandal, pod da ricognizione o sganciare i serbatoi.

Avionica
  • Telemetro radar Pulse Doppler EL/M-2001B.





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)






























 

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