venerdì 3 ottobre 2025

MARINA MILITARE ITALIANA 1976 - 2025: in occasione dell’esposizione Seafuture 2025, la società europea MBDA ha annunciato la firma del contratto relativo alla produzione iniziale dei missili antinave e land-attack TESEO MK2/E o TESEO EVO destinati alla M.M.; questa nuova avanzatissima arma navale è l’ultima evoluzione in ordine cronologico del missile OTOMAT.











https://svppbellum.blogspot.com/

Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.









Nell’ambito del salone espositivo Seafuture 2025, MBDA ha annunciato ai media la firma del contratto di produzione per i missili antinave TESEO MK2/E o TESEO EVOLVED, destinati alla Marina Militare. Il contratto, il cui valore è al momento riservato, è stato firmato tra la società europea MBDA-IT e la Direzione Nazionale Armamenti Navali (NAVARM). I missili sono destinati alle nuove unità navali FREMM EVO, ai PPA e ai futuri DDX; inoltre, affiancheranno la precedente e datata versione MK2/A, a bordo delle attuali fregate FREMM e dei DDG ORIZZONTE. Il contratto in questione rappresenta la naturale prosecuzione di quello firmato nel 2021 relativo allo sviluppo, all'integrazione e alla qualifica del missile, ora completamente aggiornato esternamente (configurazione stealth), nella testa cercante AESA e IR e nell’apparato propulsivo.








Nel corso della lunga storia dell’arma, esistono differenze significative tra le varie versioni del missile Otomat. L'unico componente che è rimasto lo stesso inizialmente è stato il motore turbojet. A metà degli anni '90 la produzione aveva superato i 900 missili (rispetto ai 3.000 Exocets ed ai 6.000 Harpoons.







L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA D’ARMA, in ordine cronologico:
  • Otomat Mk 1: primo modello, senza collegamento dati, 60 km di autonomia pratica, servizio dal 1976.
  • Otomat Mk 2 Block I: primo modello con collegamento dati, portata di 180 km, primo lancio oltre l'orizzonte nel 1978.
  • Otomat Mk 2 Block II: aveva ali pieghevoli, che consentivano l'utilizzo di lanciatori più piccoli, e quindi utilizzava due missili invece di uno. Ha iniziato ad apparire negli anni '80, anche se ci è voluto molto tempo per sostituire il primo modello.
  • Otomat Mk 2 Block III: nuovo sistema di navigazione INS, testata "insensibile", nuovo propellente solido più sicuro per i booster, collegamento dati migliorato per consentire al sistema TESEO di guidare i missili anche direttamente dalla nave. Non si sa quando sia entrato in servizio.
  • Otomat Mk 3/NGASM/ULISSE: nuova versione con portata più lunga, design furtivo (sia nella forma che nei materiali), sensore IRST accoppiato con radar e GPS, capacità di attacco terrestre. Lo sviluppo è iniziato all'inizio degli anni '90. La Marina degli Stati Uniti era interessata ma adottò il sistema; la Marina italiana ha poi abbandonato il progetto in quanto il costo era troppo elevato per la sola marina italiana.
  • MILAS: versione ASW munita di un siluro nel ventre. Pesa 800 kg (incluso il siluro), lunghezza di 6 metri, diametro di 0,46 metri e portata effettiva da 5 km a 35+ km, compatibile con i sistemi standard Otomat. Il programma MILAS è iniziato negli anni '80 ed è stato finalmente adottato solo dalla Marina italiana; la Marina francese si è ritirata dal programma a causa del costo.
  • OTOMACH: Una versione chiamata Otomach venne proposta come ulteriore miglioramento della Mk2, con una velocità di Mach 1,8. Tuttavia, ulteriori valutazioni hanno rilevato che la furtività era migliore della velocità nella penetrazione delle difese delle navi da guerra, quindi il progetto fu abbandonato. 
  • OTOMAT MK3: Nel 1992, il governo italiano iniziò lo sviluppo di un missile antinave di nuova generazione denominato Otomat Mk3. Nel frattempo, la Marina francese si orientò verso il progetto ANS/ANNG/ANF per un missile supersonico, ponendo così fine al coinvolgimento francese nello sviluppo dell’Otomat. La versione Mk3 è stata chiamata a un certo punto Ulisse, il nome italiano del mitico eroe Ulisse. Con lo sviluppo che inizia vent'anni dopo la versione Mk1, l'Mk3 era un'arma molto diversa. Il pacchetto di guida fu aggiornato con nuovi sensori IR e radar nel naso, un sistema di navigazione GPS e un collegamento dati aggiornato per consentire l'attacco di obiettivi costieri. Per migliorare le possibilità di colpo a segno del missile, le sue forme di naso e ala furono ottimizzate per una sezione trasversale radar ridotta (RCS). L'autonomia fu migliorata fino a 250-300 km mantenendo le stesse dimensioni delle versioni precedenti. La testata fu mantenuta a 210 kg, ma dotata di un involucro corazzato e di esplosivi meno sensibili che avevano ridotto le sue possibilità di essere distrutta da sistemi CIWS. Tre missili Otomat furono testati nel 1994-1995 con guida IR e il nuovo collegamento dati con buoni risultati. In questa fase, venne presa in considerazione anche una versione lanciata dall’aria per una migliore versatilità. La Marina degli Stati Uniti (US Navy) ha mostrato interesse per questo missile per molti anni come sistema intermedio tra l'Harpoon e il Tomahawk. Tuttavia, l'USN si ritirò dal programma nel 1999 e fu presto cancellato poiché la Marina italiana non fu in grado di finanziare completamente il suo sviluppo.
  • OTOMAT MK2 BLOCK IV: chiamato anche Teseo Mk2/A (per la Marina italiana, con un nuovo set elettronico, parzialmente derivato dal programma missilistico Marte Mk 2/S. Il missile ha una portata di 180 Km. Il sistema TG-2 (collegamento dati per elicotteri) è stato eliminato, perché la nave è in grado di guidare direttamente il missile (come è successo con il sistema ERATO) con informazioni fornite da piattaforma esterna con impegni OTH. Il missile è in grado di: riattaccare, pianificazione della missione 3-D, coordinare gli attacchi, la capacità di operare nei teatri litoranei e attaccare con manovre evasive terminali. Il GPS è stato integrato e quindi l'arma può attaccare anche i bersagli di terra. Nel maggio 2006, il Teseo MK2/A è stato testato con successo per la prima volta. Questa variante è stata distribuita sulla variante italiana della fregata FREMM franco-italiana. Il Teseo MK2/A è entrato in servizio con la Marina italiana nel 2007. Disponibile sul mercato export, è stato acquistato dai clienti esteri alleati a partire dal 2008. L’ultima versione dell'Otomat Mk2 Block IV, permetteva al suo volo di essere controllato dalla nave tramite il sistema Teseo in modo simile al sistema Erato. Il GPS consentiva traiettorie di volo programmabili con percorsi complessi. La Marina italiana ha ordinato 38 missili di questa versione, 27 per uso operativo e 11 per scopi di addestramento con una data di in servizio stimata del 2008. ROKETSAN, un produttore di missili turco, firmò un accordo nel 2010 con MBDA per progettare, sviluppare e produrre la nuova generazione di motori a razzo per l’Otomat.
  • Otomat Mk 2 EVO: la Marina italiana ha di recente acquisito il nuovo missile per impieghi gravosi MBDA TESEO MK / 2E (TESEO "EVO") che è dotato di una capacità strategica di attacco verso obiettivi terrestri (quest'ultima capacità, attualmente posseduta solo dall'Aeronautica Militare italiana con il missile STORM SHADOW). A questo proposito si è scelto di dotare il missile di una nuova "testa" terminale con doppio cercatore RF (radiofrequenza) e, presumibilmente, data la necessità di attaccare obiettivi di terra puri, IIR (imaging IR). Rispetto al predecessore OTOMAT / TESEO, il TESEO "EVO" ha una doppia autonomia, più di 360 km. Il sistema d'arma TESEO MK2/E di nuova generazione è la risposta alla necessità operativa di applicazioni a bordo nave, affrontando l'evoluzione delle minacce con un lasso di tempo di vent'anni e più. Costruito sul legacy TESEO MK2/A, il nuovo missile incarna tecnologie all'avanguardia e un doppio ruolo completo negli scenari di terra marittima e di attacco. Il nuovo TESEO MK2/Evolved rappresenta un punto di riferimento evolutivo per tutti i missili antinave a lungo raggio, aggiungendo la capacità di operare contro un bersaglio ostile in profondità nella costa, riducendo il tempo di reazione a pochi secondi in condizioni completamente controllate, dalla missione preparazione per l'impegno a mirare. Il TESEO MK2/E integra una sezione di testa di homing a doppia modalità all'avanguardia che include sia un nuovo RF-seker coerente con capacità ECCM che un sensore EO per un impegno ad alta precisione, per obiettivi marini e terrestri. Include un'innovativa pianificazione della missione che fornisce un tempo di reazione veloce con una soluzione di lancio automatico, mentre i parametri della missione pianificata sono regolabili dall'operatore del sistema d'arma in base all'immagine tattica in tempo reale. Può contare su di un sistema di collegamento dati a due vie per il controllo della missione fino alla fine dell'impegno, per consentire l'aggiornamento e la riassegnazione del target o l'interruzione della missione. Ha un'elevata velocità di crociera subsonica e una manovrabilità terminale ad alto numero di G con un'autonomia effettiva superiore ai 350 km in modalità sea-skimming. Utilizza un sistema di navigazione integrato completamente autonomo INS/GPS e radio-altimetro con capacità di skimming marino e volo via terra auto-adattato. Fornisce un effetto letale attraverso un'efficace testata scalabile, semi-piercing/ad alto esplosivo.









Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, MBDA, Wikipedia, You Tube)








































 

mercoledì 1 ottobre 2025

MARINA MILITARE ITALIANA: Leonardo ha presentato ai media la torretta navale LIONFISH 30, equipaggiata con la nuova mitragliera X-GUN da 30x173 mm.










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Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.









Durante il salone denominato Seafuture 2025 a La Spezia, Leonardo ha presentato ai media la torretta navale LIONFISH 30, munita della nuova mitragliera X-GUN da 30x173 mm.


E’ il primo esemplare di serie prodotto per la Marina Militare italiana. La torretta ha un design stealth con ridotta RCS, ed è dotata di sistema di caricamento automatico con 2 box da circa 100 colpi con 2 diverse tipologie di munizionamento, per un totale di oltre 200 colpi pronti al fuoco.


L'optronica di puntamento, indipendente e auto-stabilizzata, è la JANUS-D navalizzata di Leonardo, munita di intelligenza artificiale per il calcolo balistico contro i droni C-UAV. La nuova torretta risulterebbe aver già riscosso ordinativi in Africa settentrionale, America Latina e Medioriente.



Come noto agli addetti ai lavori, è un sistema completamente nuovo, che unisce la nuova mitragliera da 30 mm X-GUN, il nuovo munizionamento ABM in sviluppo da parte di KNDS Italy (ex Simmel), e, appunto, la nuova torretta. Le prime unità ad essere equipaggiate con il nuovo sistema d'arma saranno i PXX e le FREMM EVO che fra non molto entreranno in servizio con la marina italiana.
Si starebbero studiando anche probabili applicazioni terrestri della LIONFISH 30, sia in modalità fissa che veicolare (veicoli blindati 6 x 6 o 8 x 8 o anche cingolati).
Con l’acquisizione di Breda Meccanica Bresciana, Leonardo ha completato il portafoglio di prodotti che presto andrà dal calibro 20 fino al 127 mm passando attraverso torrette navali calibro 30, 40 e 76, oltre a soluzioni terrestri, spolette intelligenti, munizioni guidate VULCANO e convenzionali.



L'X-Gun da 30 mm per applicazioni navali e terrestri rappresenta un sistema di armi elettriche all'avanguardia, completamente sviluppata da Leonardo, utilizzando tecnologie innovative e brevettate, in grado di sparare l'intera gamma di munizioni da 30×173 mm disponibili, vale a dire la Multi Fragmentation – Air Burst Munition (MF-ABM). Quest'ultima è in fase di sviluppo e qualificazione finale da parte di KNDS Ammo Italia insieme al cannone Leonardo e alla sua nuova soluzione navale.
L'arma all'avanguardia è già stata selezionata e contrattualizzata nel frattempo anche dalla Royal Canadian Navy nell'ambito del nuovo programma Canadian Surface Combatant per costruire e consegnare quindici nuove navi.
Onde consentire il passaggio al calibro 30 mm, la Marina Militare italiana ha scelto Leonardo per fornire i primi Lionfish 30 X-Gun per i PPX Offshore Patrol Vessels (OPV).
Il nuovo sistema d’arma ha la capacità di contrastare i sistemi aerei senza equipaggio (UAS) con una soluzione ITAR-Free, garantendo un'implementazione senza soluzione senza soluzione di continuità e senza restrizioni in campo internazionale.
La decisione di sviluppare la X-Gun risale al 2017 e finanziata nel 2018. La realizzazione del primo prototipo munito del tamburo o rotore, è stato elaborato da Mattia Forcina, capo dell'ingegneria meccanica nel ramo difesa; l’ing. sta guidando il team che sviluppa la X-Gun insieme ai sistemi Gatling 20 e Blaze 30.
La prima raffica con un rateo di fuoco di 200 colpi al minuto è stata effettuata nel 2019. Il lungo processo di sviluppo e qualificazione è stato interamente condotto dall'azienda e ha visto un'evoluzione graduale a causa del design e delle tecnologie innovative introdotte con la nuova arma. 

La Marina italiana dovrebbe finanziare la fase di qualificazione del cannone, la fase di progettazione, sviluppo e qualificazione del Lionfish 30.

Leonardo considera la X-Gun pronta per essere ordinata dai clienti internazionali alleati. Parallelamente alla qualificazione del cannone, Leonardo sta anche lavorando al nuovo supporto per il Lionfish 30, il cui prototipo dovrebbe essere svelato all'inizio del prossimo anno.
La X-Gun è prevista per la piena produzione e disponibilità entro il 2025, essendo già promossa sul mercato internazionale dal 2024.
La produzione della canna del cannone e di altri componenti connessi viene effettuata nello stabilimento di Leonardo a La Spezia, mentre l’assemblaggio della torretta navale Lionfish 30 sarà condotto a Brescia con componenti provenienti da diverse strutture aziendali e dalla catena di approvvigionamento.
L'X-Gun soddisfa e supera i più rigorosi standard di difesa globale, erogando i colpi 30×173 ad un rateo di fuoco di 200 colpi al minuto. Come già detto, al centro della nuova arma, c'è la camma del tamburo ad azionamento elettrico che, con la sua rotazione ha fornito un motore brushless (installato all'interno della stessa camma del tamburo), assicura tutte le operazioni. Una soluzione che riduce al minimo le parti mobili, migliorando così l'affidabilità.
La canna lunga 90 calibri incorpora scanalature per un raffreddamento ottimale durante il funzionamento, mentre il meccanismo laterale a doppia alimentazione garantisce una fornitura continua ed efficiente di munizioni. Il cannone mantiene lo stesso ricevitore, passando dall'alimentatore senza collegamento all'alimentatore collegato senza alcuna modifica, consentendo all’arma di mantenere oltre l'80% di pezzi di ricambio in comune tra le due versioni, con evidenti vantaggi logistici.
La X-Gun pesa 173 kg, di cui 78 kg del ricevitore, 60 kg per la canna e 35 kg per l'alimentatore. L'unità di controllo dell’arma aggiunge 16 kg consentendo di salvare gli ultimi dati in caso di interruzione della corrente.

La X-Gun ha una velocità di fuoco regolabile fino a 200 giri/min programmata e continua e presenta due caratteristiche chiave: 
  • la modalità cecchino; 
  • e la selezione del colpo successivo. 

Leonardo sta collaborando con KNDS Ammo Italia (ex-SIMMEL Difesa) per fornire alla X-Gun una capacità C-UAS contro i micro droni mini. La precisione è garantita da un nuovo e unico fusibile di ritardo temporale. Le nuove munizioni sono dotate di un fusibile intelligente che viene programmato tramite un’antenna del fusibile installato all'interno dell’arma, con dati forniti dal programmatore. Quest'ultimo riceve il tempo di volo prima delle informazioni sulla detonazione dal sistema di controllo del fuoco.
L'X-Gun Lionfish 30 FCS sarà in grado di sfruttare appieno un ampio database di informazioni sugli UAS grazie ad algoritmi basati sull'intelligenza artificiale (AI) che risiederà su di un sistema di supporto decisionale in fase di sviluppo e sarà disponibile come capacità di crescita. Quest'ultimo migliorerà ulteriormente l'efficienza del sistema d'arma nel tempo, grazie alle modalità di auto-apprendimento. A differenza dei sistemi convenzionali, l'innovativo fusibile sviluppato da KNDS Ammo Italia raccoglie dati sulla velocità del proiettile in tempo reale attraverso due bobine induttive passive senza contatto inserite nel freno di bocca, rendendo il sistema immune sia a inceppamenti non intenzionali che intenzionali, quest'ultimo più frequente nelle applicazioni terrestri. I dati inseriti correggono il tempo di volo perfezionando il punto di detonazione e migliorando la precisione, migliorando in ultima analisi la probabilità di colpo a segno.
La frammentazione di massa frontale dei proiettili consiste in sfere in acciaio di alta qualità, integrate dalla naturale frammentazione laterale dell'involucro cilindrico in acciaio. Le sfere formano un cono con un angolo ridotto, mentre il corpo genera frammenti che viaggiano anche in avanti a forma di cono su di un'area più ampia. Le nuove munizioni possono essere utilizzate anche in modalità detonazione, attivate all'impatto sul bersaglio ostile. Le nuove munizioni insieme al sistema di impostazione delle spolette in ritardo dovrebbero essere testate prima della fine dell'anno, completando il programma di sviluppo, mentre la qualificazione sarà condotta entro il 2025.
Insieme alla X-Gun, la torretta navale Lionfish 30 si unisce alla gamma di prodotti LIONFISH® di piccolo calibro di Leonardo, che include i modelli Ultralight da 12,7 mm, Inner Reloading e Top, nonché una versione da 20 mm. Il nuovo Lionfish 30 condivide la stessa architettura generale, elettronica e i servomeccanismi con le torrette dell'altra famiglia, offrendo vantaggi rilevanti in termini di comunanza, manutenzione, formazione e logistica. Con una massa di circa 1.600 kg senza munizioni, la torretta non penetrante e a ingombro ridotto ospita l'elettronica, i servo e il direttore elettro-ottico esterno sul lato destro mentre il caricatore di munizioni con un massimo di 200 colpi è ospitato a sinistra. Il sistema di mira è completamente stabilizzato in elevazione e azimut per mezzo di potenti servo-sistemi. Tutti i componenti sono completamente protetti da uno scudo stealth per ridurre al minimo la sezione trasversale radar e consentire il funzionamento in ambiente ostile.
Il cannone X-Gun da 30 mm ha una portata di 3.000 metri, la torretta ha un raggio di addestramento di -155° + 155° mentre l'altitudine è -20°, +70°; l’attività multi-target e tracciamento, è dotata di una telecamera diurna con una gamma di rilevamento, riconoscimento e identificazione di 9,5, 4,8 e 3 km rispetto all'obiettivo standard NATO, insieme a una telecamera IR con la stessa gamma di capacità rispettivamente di 12, 6 e 3,5 km con sensore raffreddato e un puntatore laser con una portata di 10 km.
La capacità di affrontare tutti i tipi di minacce asimmetriche è guidata da sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) che eseguono analisi contestuali e ottimizzano l'impegno contro molteplici minacce simultanee. Il sistema condivide una serie di caratteristiche con altri modelli della famiglia Lionfish, inclusa la sua capacità di essere controllato a distanza tramite una console locale ad alta risoluzione, che è in grado di determinare autonomamente le coordinate di tiro stabilizzate eseguendo calcoli balistici e di traiettoria del bersaglio, o completamente controllato da una console multifunzione.




La X-Gun è stata tuttavia sviluppata come arma da utilizzare sia per applicazioni navali che terrestri 

Leonardo la offre sulla sua famiglia di torrette HITFIST per veicoli corazzati cingolati e ruotati. 
La Marina italiana ha acquistato il veicolo blindato anfibio Iveco Defence Vehicles (IDV) 8×8 VBA, di cui un certo numero di piattaforme dovrebbero ricevere la torretta senza equipaggio Leonardo equipaggiata con il cannone X-Gun da 30 x 173 mm, offrendo significativi vantaggi operativi, di manutenzione e logistici.








Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, NavalNews, Wikipedia, You Tube)